Skie, il tuo approccio lo vedo un po' troppo buonista, ovvero come oggi la speranza che il ministro che sale in carica sia una brava persona capace, competente e di buon senso....speranze disilluse poi spesso e volentieri....
Secondo me per ovviare a queste speranze dovrebbe esserci viceversa una scuola di politica, dove a fare il politico lo si impari proprio perché è un mestiere e non un hobby.
buonista perchè? io sto parlando di un ministro come dovrebbe essere, non come effettivamente è...
rispetto alla possibilità di creare dei potenziali ministri in una formula controllata e certificabile la tua mi sembra un po' un'utopistica speranza...è un po' come il discorso sulla monarchia e sulla possibilità che ad un grande monarca succeda un inetto...si spera siano tutti grandi monarchi, ma non è detto che poi lo siano effettivamente...
se non altro con una formula istituzionalizzata si ha una garanzia di competenza, al massimo se quel personaggio sarà moralmente indegno renderà atto a fine mandato, però non si potrà dire che non aveva le capacità...
rispetto alla possibilità di creare dei potenziali ministri in una formula controllata e certificabile la tua mi sembra un po' un'utopistica speranza...è un po' come il discorso sulla monarchia e sulla possibilità che ad un grande monarca succeda un inetto...si spera siano tutti grandi monarchi, ma non è detto che poi lo siano effettivamente...
se non altro con una formula istituzionalizzata si ha una garanzia di competenza, al massimo se quel personaggio sarà moralmente indegno renderà atto a fine mandato, però non si potrà dire che non aveva le capacità...
che ci dovrebbe essere un corso preparatorio alla carriera politica sono d'accordo, così come sono d'accordo che ci voglia una buona, ottima cultura generale, e giuridica soprattutto. riflettevo soltanto su quello che un ministro in generale dovrebbe fare...diciamo che era fantapolitica...
L'idea delle scuole di politica mi sembra ottima, e non sarebbe nemmeno liberticida: se un porcaro, o il figlio di un porcaro, vogliono entrare in politica, si iscrivono alla scuola e acquistano le competenze.
Tuttavia, se mai quest'idea si realizzerà, ci vorranno ancora anni, se non decenni.
In ogni caso, alla fine dell'ipotetica "scuola di politica" ci dovrebbe essere un test, un esame, giusto? beh, allora perchè intanto che aspettiamo che queste scuole vengano istituiti, non facciamo direttamente quel test finale agli aspiranti politici? sarebbe una cosa rapida e correttamente selettiva
vabbè mi sa che anche qui andiamo sulla fantapolitica... ^_^
ci sorbiremo babbei e furbetti fino alla fine dei tempi...
beh, allora perchè intanto che aspettiamo che queste scuole vengano istituiti, non facciamo direttamente quel test finale agli aspiranti politici? sarebbe una cosa rapida e correttamente selettiva
perchè tanto qualcuno passerebbe loro le risposte -..-
Uffff....... ^_^ .....dannato lavoro che mi costringe a perdermi tutte le discussioni interessanti......
La democrazia è "in teoria", nella sua forma più pura, utopica ed idealizzata, la forma più ampia di partecipazione alla "res publica", ma non per questo è più giusta ed adatta di altre proprio perché intanto in questa forma perfetta non esiste, e poi perché servono molti prerequisiti, come ha fatto notare anche Neshira, che a volte non ci sono o non ci sono tutti nello stesso momento.
Anche le altre forme di governo,se prese nella loro forma "perfetta" e "utopica" sono delle buone forme di governo.......un sovrano che da il pane al popolo invece di costruire sontuosi palazzi,un dittatore che permetta la libertà di espressione,di stampa,di opinione ecc......ma nella realta ciò non avviene,esattamente come non sempre avviene che in una democrazia vi sia l'effettiva tutela di quei valori a cui faceva riferimento Xay nel suo post.....
La differenza che,a mio modestissimo parere,intercorre tra la democrazia e le altre forme di governo(e per cui,come Sharingan,la ritengo superiore),è che essa è legata più delle altre a quei valori......se si toglie la liberta personale(di stampa,di opinione,di associazione) ad una monarchia assoluta o a una dittaura,esse non cesseranno di essere tali;se invece si tolgono queste liberta in una democrazia,essa non sarà piu "Democrazia",perchè nessuna delle altre forme di governo è legata cosi indissolubilmente a quei valori....
cosa posso dirti? quoto in pieno!
democrazia=libertà... bah... ci sono e ci sono stati esempi che dimostrano il contrario
la democrazia strettamente parlando è fragile, il popolo un giorno può volere la libertà di stampa, il giorno dopo vedere gli ebrei nei lager.
La democrazia, il potere del popolo, garantisce le libertà individuali fintanto che il popolo le vuole, e non sempre le vuole.
Le libertà individuali sono garantite, a mio modestissimo parere, dal benessere diffuso. Quando anche il porcaro può comprarsi l'automobile, e andare in vacanza, e non aver bisogno del feudatario che lo difenda dai crudeli barbarozzi... ecco, con la pancia e le tasche piene, sicuri e soddisfatti, si comincia a parlare di libertà individuali.
Il popolo impoverito, impaurito, umiliato e con potere, per contro, è l'entità più liberticida che esista.
Non ho detto affatto che la democrazia coincide sempre e comunque con la libertà,ma che tra le varie forme di governo è quella più lòegata a quei valori......
Le libertà individuali sono garantite, a mio modestissimo parere, dal benessere diffuso
Veramente,per quel poco che riesco a ricordare,mi pare che (ad esempio) nella germania nazista ci fosse la piena occupazione e una ricchezza che nel decennio precedente si sognavano....eppure gli ebrei nei campi di concentramento ce li mandavano lo stesso.Io sono d'accordo con te nel dire che il benessere è un importante fattore per la creazione di quell'humus che determina la nascita di una società democratica,ma assumerlo come UNICO fattore secondo me determina una analisi limitata.
la democrazia strettamente parlando è fragile, il popolo un giorno può volere la libertà di stampa, il giorno dopo vedere gli ebrei nei lager.
E io ti chiedo:un popolo libero dal ricatto insito nella scelta tra il dover mettere un piatto in tavola per i propri figli e il fare spallucce di fronte all' orrore dello sterminio di milioni di persone;un popolo libero di formarsi una propria coscienza collettiva,senza dover subire la pesantissima ideologizzazione del regime nazista......avrebbe fatto quella stessa scelta?Si sarebbe comportato allo stesso modo?
prima del nazismo il popolo tedesco aveva subito un impoverimento non da poco (e infatti ha scelto il nazismo), ma era comunque impaurito (comunisti, ebrei) e umiliato. Un mix letale.
E' una costante degli ultimi 80 anni: appena c'è una flessione economica, la paura di nemici esterni o interni si rafforza e magari, per gustare, c'è anche un certo disprezzo da parte del resto del mondo, la svolta autoritaria è garantita
E io ti chiedo:un popolo libero dal ricatto insito nella scelta tra il dover mettere un piatto in tavola per i propri figli e il fare spallucce di fronte all' orrore dello sterminio di milioni di persone;un popolo libero di formarsi una propria coscienza collettiva,senza dover subire la pesantissima ideologizzazione del regime nazista......avrebbe fatto quella stessa scelta?Si sarebbe comportato allo stesso modo?
è quello che dico io, scusa: povertà, paura, umiliazione. Keine benessere.
ed in una situazione di benessere diffuso, ma in una forma non democratica, che succede? che non si rispettano i diritti dell'uomo, dalal ibertà di parola a quella di movimento. il porcaro che cercava protezione dal barbarozzo era libero? no, anzi non poteva nemmeno muoversi dal feudo, era di fatto PROPRIETA' del feudatario. avrà avuto anche la pancia piena, ma di certo non era libero enon poteva nemmeno parlare di libertà individuale.
la democrazia è quella forma di governo che più di altre ha garantito diritti e rispetto dei diritti stessi, nonostante il sistema sia endemicamente infestato da incapaci e banditi. e qst significa che fondamentalmente funziona, e funziona meglio delle altre forme di governo. infatti siamo qui a discutere IN DEMOCRAZIA se la democrazia sia efficace o meno. proviamo a farlo in un regime autocratico, se ci riusciamo...
e poi il benessere diffuso non è condizione sufficiente nè necessaria per la democrazia. infatti l'italia a pezzi dopo l'ultima guerra ha scelto una forma democratica di governo (come ho scritto sopra, monarchia o repubblica erano solo nomi), nonostante la gente morisse di fame. la germania ovest ha fatto lo stesso. la democrazia, come diceva joramun, è connessa strettamente alla libertà individuale. in altri regimi, se mi tolgono la libertà di parola, il regime è sempre quello. se me la tolgono in democrazia, non è più democrazia. in sostanza, può esserci libertà, senza democrazia? forse sì. può esserci democrazia senza libertà? no. ed è proprio questo il motivo per cui la democrazia in ogni momento si sforza di preservare le libertà indivduali: perchè se fossero eliminate cesserebbe di esistere. la libertà ed i dirittu umani sono la base e la condizione di esistenza della democrazia. mi sembra una garanzia sufficiente del funzionamento del sistema...
oserei dire che in Italia e Germania e Giappone la democrazia è stata imposta dagli alleati.
Ma poi gli americani, che al tempo non erano del tutto scemi, cosa hanno fatto per mantenere la democrazia in questi Stati? li hanno ARRICCHITI.
comunque va bene, fammi un esempio di Stato democratico, ma veramente democratico, con libertà di stampa, associazione, tutela delle minoranze eccetera, dove non ci sia un benessere ragionevolmente diffuso.
oserei dire che in Italia e Germania e Giappone la democrazia è stata imposta dagli alleati.
Ma poi gli americani, che al tempo non erano del tutto scemi, cosa hanno fatto per mantenere la democrazia in questi Stati? li hanno ARRICCHITI.
comunque va bene, fammi un esempio di Stato democratico, ma veramente democratico, con libertà di stampa, associazione, tutela delle minoranze eccetera, dove non ci sia un benessere ragionevolmente diffuso.
Non è forse il contrario? Chi governa lo fa grazie al popolo che lo vota e per questo i soldi in un modo o nell'altro devono andare un po' a tutti. Viceversa chi non ha paura di perdere il posto i soldi li da a chi gli pare. E' per questo che mediamente le democrazie sono più ricche.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
comunque va bene, fammi un esempio di Stato democratico, ma veramente democratico, con libertà di stampa, associazione, tutela delle minoranze eccetera, dove non ci sia un benessere ragionevolmente diffuso.
Quasi tutto il Sud -America,per esempio.........e comunque io non ho negato la corrispondenza tra benessere e democrazia......qui stiamo parlando di forme di governo,e io ho semplicemente detto che determinati valori (perchè siamo tutti d'accordo nel definirli valori,spero....) sono intrinseci alla Democrazia in quanto forma di governo.
Basti pensare che in Portogallo,finchè c'è stata la dittatura,era addirittura proibito brindare alla libertà nei locali pubblici........ ^_^
Il sudamerica in media è uscito dalle varie pesantissime dittature da appena una ventina d'anni...e prima ancora veniva addirittura dal colonialismo (che vogliamo vedere come una momarchia della peggior specie?).
Anche le democrazie europee - noi compresi- ci hanno messo un po' ad assestarsi OO.