Tecnicamente concordo anch'io, il ministero dovrebbe far capo ad un buon coordinatore, uno che sappia allestire e gestire un team di tecnici qualificati in maniera efficiente e che sappia bene di cosa si occupa il suo ministero, ma soprattutto che sia uno con il senso di responsabilità e con le palle cubiche da metterci la faccia nel bene e nel male in tutto ciò che il suo ministero accade e in tutto ciò che il suo ministero fa.
ok, ho capito... ma la situazione che dipingete è più o meno quella attuale; si sa che la figura del ministro non è così fondamentale, tanto che, nonostante negli ultimi decenni si siano susseguiti un marea di ministri incompetenti, l'Italia bene o male è andata avanti comunque.
A questo punto io mi chiedo: se oltre a collaboratori e sottoposti competenti, anche il ministro avesse determinati requisiti e competenze, la situazione potrebbe magari migliorare?
poi torno a ripetere che, visto che per sfondare in politica ad alti livelli ci vuole una notevole opinione di sè (diciamo pure superbia), se questa non è accompagnata da una profonda cultura in certi campi, spesso gli esperti collaboratori tendono a fare da tappezzeria, mentre il ministro prende una cantonata dietro l'altra, sicuro del proprio genio.
Esempio massimo dei nostri giorni e Donald Rumsfeld, trafficone senza esperienza militare, che pianificò la campagna in Iraq senza ascoltare i collaboratori più accreditati (nel suo caso, stato maggiore e pentagono).
E si è visto con quali entusiasmanti risultati
Infatti a mio parere il ministro dovrebbe comunque conoscere la materia del suo lavoro, ma essere "tripartito"...ossia un po' tecnico, un po' bravo politico, un po' buon coordinatore di squadra.
Ovviamente il discorso è che il ministro in quanto "tripartito" non dovrebbe permettersi il lusso di usare il suo team come mobilia, dato che del suo campo sanno 10 volte più di lui, ma dovrebbe limitarsi a coordinarli ed a fornire loro quanto necessario per svolgere il loro lavoro al meglio. Un team manager non è un sovrano, ma un punto di riferimento e di organizzazione.
Infatti a mio parere il ministro dovrebbe comunque conoscere la materia del suo lavoro, ma essere "tripartito"...ossia un po' tecnico, un po' bravo politico, un po' buon coordinatore di squadra.
non posso che quotare.
resta il fatto che sia per essere un tecnico di medio livello, sia per essere un buon coordinatore, bisogna avere una preparazione specifica
e mi sentirei molto più a mio agio se i ministri dimostrassero essere degnamente "tripartiti", e non ci fosse sempre questa sensazione di "so poco o niente, ma con tanta buona volontà e un po' di improvvisazione ce la faremo"
resta il fatto che sia per essere un tecnico di medio livello, sia per essere un buon coordinatore, bisogna avere una preparazione specifica
Difatti ritengo che l'istruzione vada pesantemente rivista, dando a tutti una buona e robusta cultura di base ma che permetta al contempo a ciascuno di specializzarsi in ciò che gli è più congeniale...una scuola per il mestiere del politico non esiste e vediamo i risultati.
e mi sentirei molto più a mio agio se i ministri dimostrassero essere degnamente "tripartiti", e non ci fosse sempre questa sensazione di "so poco o niente, ma con tanta buona volontà e un po' di improvvisazione ce la faremo"
sante parole....una diga non la tiri su solo con la buona volontà se non hai alcuna base di ingegneria....anzi, fai solo danni
resta il fatto che sia per essere un tecnico di medio livello, sia per essere un buon coordinatore, bisogna avere una preparazione specifica
Difatti ritengo che l'istruzione vada pesantemente rivista, dando a tutti una buona e robusta cultura di base ma che permetta al contempo a ciascuno di specializzarsi in ciò che gli è più congeniale...una scuola per il mestiere del politico non esiste e vediamo i risultati.
e mi sentirei molto più a mio agio se i ministri dimostrassero essere degnamente "tripartiti", e non ci fosse sempre questa sensazione di "so poco o niente, ma con tanta buona volontà e un po' di improvvisazione ce la faremo"
sante parole....una diga non la tiri su solo con la buona volontà se non hai alcuna base di ingegneria....anzi, fai solo danni
beh credo siamo d'accordo tutti nel ritenere che è in ogni caso meglio un ministro che conosca il suo campo rispetto ad altri. ma, per citare l'esempio della diga, non è che il minisitro la progetta lui, semplicemente dà l'ordine di costruirla. la differenza è notevole. e per dare qst ordine non serve un ingegnere, basta uno che, con il suo cervellino, arrivi a capire che in un dato momento, in un dato luogo, serve la maledetta diga. oltretutto, badate bene, i risultati più scadenti spesso si sono avuti, in molti campi, con ministri tecnici, ad esempio nella sanità o nei lavori pubblici, o nella giustizia.
dubito che i risultati scadenti siano conseguenza della competenza del ministro nella materia in questione... come dice Robb, l'essere un tecnico non da garanzia di successo, perchè un buon politico deve avere altre qualità... probabilmente quei ministri tecnici volevano riempirsi le tasche, o se ne fregavano del Paese.
l'idea del QI era solo una idea, appunto. ma un uomo o una donna con un QI alto, con più probabilità avranno anche maggior facilità di imparare quel che non sanno e, cmq, mediamente avranno più cultura
Dipende da quanto pesano i fattori misurati dal QI rispetto agli altri; personalmente è un metro che continua a lasciarmi perplesso.
dubito che i risultati scadenti siano conseguenza della competenza del ministro nella materia in questione... come dice Robb, l'essere un tecnico non da garanzia di successo, perchè un buon politico deve avere altre qualità... probabilmente quei ministri tecnici volevano riempirsi le tasche, o se ne fregavano del Paese.
difatti se metti come ministro un tecnico che pur espertissimo del suo settore non capisce un accidente di politica o di gestione di un gruppo di lavoro fai più danni che benefici.
Mettere il miglior cardiochirurgo del paese a ministro della sanità fa perdere al paese sia il ministero della sanità che il miglior cardiochirurgo, perché questi fuori posto non farebbe più ne l'uno ne l'altro.
Come già detto ribadisco che dovrebbe esserci una scuola anche per il mestiere di politico, dove ognuno si specializzerà poi in uno specifico settore (economia, diplomazia, sanità, ambiente, giustizia...), ma tutti uscendo da li dovranno sapere come si fa il politico (da come ci si comporta con le diplomazie straniere a come funziona il sistema amministrativo e legislativo nazionale...) e come si gestisce una task-force di tecnici specializzati (con nozioni di psicologia, sociologia, managing...)
dubito che i risultati scadenti siano conseguenza della competenza del ministro nella materia in questione... come dice Robb, l'essere un tecnico non da garanzia di successo, perchè un buon politico deve avere altre qualità... probabilmente quei ministri tecnici volevano riempirsi le tasche, o se ne fregavano del Paese.
difatti se metti come ministro un tecnico che pur espertissimo del suo settore non capisce un accidente di politica o di gestione di un gruppo di lavoro fai più danni che benefici.
Mettere il miglior cardiochirurgo del paese a ministro della sanità fa perdere al paese sia il ministero della sanità che il miglior cardiochirurgo, perché questi fuori posto non farebbe più ne l'uno ne l'altro.
Come già detto ribadisco che dovrebbe esserci una scuola anche per il mestiere di politico, dove ognuno si specializzerà poi in uno specifico settore (economia, diplomazia, sanità, ambiente, giustizia...), ma tutti uscendo da li dovranno sapere come si fa il politico (da come ci si comporta con le diplomazie straniere a come funziona il sistema amministrativo e legislativo nazionale...) e come si gestisce una task-force di tecnici specializzati (con nozioni di psicologia, sociologia, managing...)
appunto. la figura del ministro non deve per forza essere quella di un tecnico, e nemmeno quella di un babbeo politico che non sa quello che fa. per fare bene il ministro, imho, non serve altro che il comune buonsenso, che già permetterebbe di non fare danni. se si vogliono ottenere dei buoni risultati, sarebbe auspicabile una profonda preparazione in quel settore della PA, che si può anche acquisire gfradualmente, e la capacità di scegliere dei collaboratori validi. e, soprattutto, la capacità di contare fino a 1000 prima di sparare idiozie...e qst è la cosa più difficile, temo...
Skie, il tuo approccio lo vedo un po' troppo buonista, ovvero come oggi la speranza che il ministro che sale in carica sia una brava persona capace, competente e di buon senso....speranze disilluse poi spesso e volentieri....
Secondo me per ovviare a queste speranze dovrebbe esserci viceversa una scuola di politica, dove a fare il politico lo si impari proprio perché è un mestiere e non un hobby.
Skie, il tuo approccio lo vedo un po' troppo buonista, ovvero come oggi la speranza che il ministro che sale in carica sia una brava persona capace, competente e di buon senso....speranze disilluse poi spesso e volentieri....
Secondo me per ovviare a queste speranze dovrebbe esserci viceversa una scuola di politica, dove a fare il politico lo si impari proprio perché è un mestiere e non un hobby.
Beh nella Prima Repubblica i maggiori partiti avevano tutti delle sovrastutture simili molto efficienti. Ma la principale critica era che una mancanza di contatto con la realtà e con i veri problemi rendeva questi politici solo qualcosa di simile a degli intellettuali. Alla fine ciò che conta di più è la pratica, l'esperienza insomma. Le scuole di politica non servono. Ci sono già università che danno competenze specifiche per poter fare il politico, ma non solo quello. E poi un tal sistema sarebbe impossibile in democrazia dove un allevatore di mucche in teroria può diventare ministro. Si può fare una legge che lo vieti, d'accordo ma non sarebbe più democrazia. Ovvio se non la si ritiene un buon sistema il problema neanche si pone, per me invece è il massimo quindi sono contrario ai politici di professione e alle scuole di politica.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Io invece ritengo che ciascuno debba fare il proprio mestiere perché un porcaro per quanto dotato di buona volontà non può mettersi a fare il ministro degli esteri perché non ha le competenze...se poi vuoi dirmi che le cose si possono imparare per esperienza, beh, intanto con esempi simili nel tempo di esperienza se ne forma ben poca, e poi non lamentiamoci se i politici hanno 90 anni, dato che così facendo passerebbero 60 anni della propria vita a fare un lavoro e poi come hobby passerebbero alla politica...sarà più libertario il tuo discorso non lo metto in dubbio, ma handicappa visibilmente l'efficienza dello Stato.
E se uno Stato è un po' più selettivo riguardo alle proprie amministrazioni ma è molto più efficiente sinceramente lo preferisco ad uno stato dove un pinco pallino qualsiasi si sveglia alla mattina, molla il suo lavoro e va a fare il ministro senza sapere un accidente di come si sta in politica e di come si amministra un paese.
Io invece ritengo che ciascuno debba fare il proprio mestiere perché un porcaro per quanto dotato di buona volontà non può mettersi a fare il ministro degli esteri perché non ha le competenze...se poi vuoi dirmi che le cose si possono imparare per esperienza, beh, intanto con esempi simili nel tempo di esperienza se ne forma ben poca, e poi non lamentiamoci se i politici hanno 90 anni, dato che così facendo passerebbero 60 anni della propria vita a fare un lavoro e poi come hobby passerebbero alla politica...sarà più libertario il tuo discorso non lo metto in dubbio, ma handicappa visibilmente l'efficienza dello Stato.
Ma nella realtà si è mai visto un porcaro fare il ministro? In realtà i nostri politici la cultura ce l'hanno anche, o almeno hanno il titolo di studio. Forse il problema è la scuola. Credo che la scuola sarebbe già sufficiente a formare un buon politico senza bisogno di una specializzazione che avrebbe poi il difetto di diventare una scuola di clientele.
Infine i ministeri sono già pieni zeppi di funzionari efficenti che sanno di cosa si occupano. Dei tecnici insomma.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Veramente l'unica cosa di cui sono pieni i ministeri italiani sono i burocrati e non i tecnici, e quei pochi tecnici con le palle cubiche che ci sono vengono spesso ignorati o diretti (male) da chi ha il c**o sulla poltrona per puro e semplice nepotismo.
Guarda che la scuola di politica che ho in mente io sarebbe una scuola libera ed aperta come un qualsiasi liceo o istituto tecnico, con una formula di selezione ed avanzamento puramente meritocratica...
...ed ovviamente chi ideologizza la formazione scolastica (cosa che si fa tutt'ora nelle scuole di ogni ordine e grado con messaggi più o meno "subliminali"...magari commentando in classe le notizie del giorno calcando sulla propria visone dei fatti es: "questa legge è un'oscenità, quel ministro è un criminale") andrebbe licenziato in tronco e senza possibilità d'appello, così come chi fa dei favoritismi e nepotismi.
Se la maggioranza dei politici fosse composta da persone veramente colte ed intelligenti (e non da chi non parla nemmeno correttamente l'Italiano) certe oscenità fanaticamente ideologiche non ci sarebbero.