Indipendentemente da come la si possa pensare in materia di eutanasia, su cui ognuno può fare le sue considerazioni tranquillamente volevo commentare l'articolo postato.
Questo articolo dimostra pienamente come sia facile trasformare un'opinione tendenziosa (quella degli autori) in un fatto. Innanzitutto mancano i riferimenti alle fonti citate, ma sorvolando su questo quando si dice <<È primo pomeriggio ed Eluana è sveglia: «Apre gli occhi all’alba e li richiude la sera, di giorno non dorme», spiega suor Rosangela, che resta in camera con noi e parla poco.>> si sconfina addirittura nella menzogna. Scusate ma non riesco a trovare una parola difversa per definire questa frase. E' chiaro che il testo è scritto cercando di ottenere delle reazioni, però sottintendere che un malato in coma dopo oltre quindici anni possa aprire ogni giorno gli occhi e non aver subito traumi cerebrali è davvero allucinante. La parte intitolata "Un disegno che parte da lontano" non la commento, non è degna nemmeno delle campagne diffamatorie de Il giornale. <_<
quello è possibilissimo ed accadeva, l'ho letto più volte.
E' normale cha pazienti in stato vegetativo compiano gesti automatici come quello. Pensa che è possibile che uno si alzi a sedere nel letto addirittura se è in morte cerebrale...
Anche ammettendo che sia tutto vero quello che è scritto nell'articolo (e mancando i riferimenti alle fonti, non lo si può confermare né contestare), il discorso non si sposta di una virgola che sia una.
C'è una cosa che molti cattolici, ed evidentemente l'autore dell'articolo è tra questi, non hanno capito.
Non si tratta, non si è mai trattato, di uno scontro tra "il partito della vita e il partito della morte", per usare le tristi parole del nostro premier.
Non si è mai trattato di andare a vedere quanto Eluana era morente, quante piaghe aveva, quanta pelle le si staccasse dal corpo, quanto pesasse.
Non si è mai trattato di trovare una soglia che permettesse di dire "oltre questa soglia è eticamente accettabile che muoia". Portare avanti un discorso in questo senso vuol dire confondere le acque o non aver capito niente di niente.
Il caso Eluana è stato uno scontro tra il "partito della vita a tutti i costi" e il "partito della libertà di scelta".
Eluana ha fatto una scelta, personale, privata, valida unicamente per sé stessa, e il padre, come suo tutore, ha portato avanti la sua battaglia affinché quella scelta venisse rispettata.
Quindi, a meno che non si riesca a dimostrare che il signor Englaro ha mancato verso Eluana, ovvero ha lasciato che morisse mentre Eluana era in una situazione clinica diversa rispetto a quella che Eluana aveva nominato dicendo "se mi riduco così staccatemi la spina", questo genere di articoli non hanno senso alcuno, se non disinformare ulteriormente l'opinione pubblica cattolica su quello che è il punto di vista di chi stava "dall'altra parte" in quel frangente.
quello è possibilissimo ed accadeva, l'ho letto più volte.
E' normale cha pazienti in stato vegetativo compiano gesti automatici come quello. Pensa che è possibile che uno si alzi a sedere nel letto addirittura se è in morte cerebrale...
Da come è detto nell'articolo sembra che sia un gesto voluto, non un riflesso. Della serie, applicare l'eutanasia in questo caso, visto anche che Eluana apriva e chiudeva gli occhi ogni giorno, è stato un gesto ancora più disumano di quanto già non sia secondo gli autori dell'articolo. Per il resto quoto la seconda parte del post di Beric.
Da come è detto nell'articolo sembra che sia un gesto voluto, non un riflesso. Della serie, applicare l'eutanasia in questo caso, visto anche che Eluana apriva e chiudeva gli occhi ogni giorno, è stato un gesto ancora più disumano di quanto già non sia secondo gli autori dell'articolo. Per il resto quoto la seconda parte del post di Beric.
a parte la disinformazione degli autori dell'articolo (il compiere movimenti a volte anche un minimo complessi non significa affatto che uno sia senziente), in ogni caso si vede che ogni informazione riportata viene usata per tirare acqua al proprio mulino.
Immagino che la rete sia piena di robaccia del genere, quando si parla di argomenti simili non sopporto che si scenda nei casi particolari o sul personale <_<
Un dubbio (cito dall'articolo): "Quasi tutte le testate si ostinano a parlare di «spina» e di «staccare», ma non dicono che quello di Eluana è un letto normalissimo, così come la sua stanza. Nessun macchinario, nessun monitor. Soprattutto niente che si possa staccare"; come la nutrivano e idratavano, se non c'era nessun macchinario, niente che si potesse staccare? <_<
Flebo?
Flebo?
Si può staccare.
L'ho pensato anch'io, ma l'articolo dice: "Nessun macchinario, nessun monitor. Soprattutto niente che si possa staccare"; visto che macchinario e monitor era già stato detto, la seconda frase sembra implicare che non ci fosse proprio nulla di staccabile che la teneva in vita.
Se escludiamo le flebo, a cosa si riferisce, oltre che a macchinari e monitor?
il sondino per l'alimentazione? ma anche quello si può staccare...
Salterà fuori che si sedeva a tavola.
Personalmente non volevo riscatenare il dibattito sull'eutanasia, sul quale - per inciso - concordo con Beric.
Più che altro desideravo porre l'attenzione sulle diverse informazioni relative allo stato fisico di Eluana, sulle quali non riesco proprio a comprendere il motivo che aveva il padre di nascondere o alterare certe informazioni visto che la sua è stata una battaglia civile (di diritto).
Condivido questa affermazione, sia se riferita all'eutanasia che se riferita al suicidio:
Se la domanda è: una persona ha il diritto di scegliere di morire, io dico sì ne ha tutto il diritto, dal mio punto di vista una persona ha il pieno diritto di morire nella maniera che ritiene più giusta.Forse perchè ho molta più paura della sofferenza che della morte riterrei disumano che, in nome di una presunta indisponibilità della mia vita, mi fosse legalmente imposta la sofferenza impossibilitando un medico consenziente ad aiutarmi a porvi fine.
Che dire, approvo in pieno.
Aggiungerei solo che ESISTERE, cioè respirare grazie a una macchina, magiare grazie a una macchina, senza essere cosciente non è VIVERE, cioè correre, parlare, giocare, amare, soffrire, ridere, piangere, provare emozioni e sentimenti... . La vita vera finisce nel momento in cui tutte queste cose finiscono.