Credo che molti di voi ne siano già al corrente, ieri a Parigi sono morte 12 persone della redazione di Charlie Hebdo.
Cos'era Charlie Hebdo oltre che ad un istituzione popolare?
Un semplice Settimanale di Satira, cosi come lo sono altri suoi confratelli del Le Canard Enchainé, fondato nel 1970 divenuto famoso per le sue numerose vignette, moltplici cronache che variano dal giornalismo investigativo ai reportages internazionali.
Gli argomenti preferiti di Charlie Hebdo sono sette, gruppi di estrema destra, il cattolicesimo, l'islamismo, il giudaismo (nessuna religione é risparmiata), politica, cultura ecc.
Tuttavia, sono diversi anni che la redazione ha subito minaccie: nel 2011 viene lanciato all'interno dei locali vuoti un cocktail molotov, il giorno seguente il sito viene piratato facendo apparire immagini de La Mecca e vari versetti del Corano... Inseguito a questo episodio la redazione é stata ospite nei locali di Liberation ed alcuni disegnatori hanno necessitato la protezione di 2 poliziotti giorni e notte; questi stessi politiziotti fanno parte dei morti e dei feriti dell'incidente che é accaduto ieri. Le morti che hanno rattristato maggiormente sono quelle di Cabu e Wolinksi, brave persone, disegnatori emblematici morti nel 2015 a causa di un disegno.
Io personalmente apprezzavo moltissimo Cabu per le sue caricature di Sarkozy nel quale aveva saputo rendere l'aria "diabolica" con una semplice acconciatura:
Di cosa vorrei parlare veramente in questo post? Non solo di quanto sia accaduto ieri, delle minaccie che la satira europea subisce dai terroristi islamici, ma soprattutto del vero problema che coinvolgerà molti governi europei: delle ripercussioni sui mussulmani europei innocenti che verranno ancora una volta additati.
Ieri la mia home di Facebook é stata invasa da status Islamofobici o con propositi poco nobili su quanto accaduto, mentre persone di confessione mussulmana che si scusavano/giustificavano sentendosi colpevoli in prima persona.
Ecco, io vorrei avere il vostro pensiero in tal proposito dato che l'Italia ospita sempre più mussulmani e, già prima dell'episodio di Charlie Hebdo, i media italiani non sono molto indulgenti verso questa comunità.
Purtroppo generalizzare e fare di tutta l'erba un fascio è la reazione più frequente dopo episodi come questo. Ne parlavo ieri sera con persone che considero, oltre che decisamente intelligenti, anche piuttosto razionali, e mi sembrava di star discutendo con tutt'altra gente.
La paura e il sentirsi in qualche modo "vulnerabili" giocano una parte importante nelle reazioni a caldo. Poi ovviamente ci sono anche quelli che se ne "approfittano" e colgono l'occasione per seminare a mente lucida odio gratuito e ignoranza.
All that is gold does not glitter,
Not all those who wander are lost;
The old that is strong does not wither,
Deep roots are not reached by the frost.
From the ashes a fire shall be woken,
A light from the shadows shall spring;
Renewed shall be blade that was broken,
The crownless again shall be king.
Any man who must say ‘I am the king’ is no true king at all. Tywin Lannister
The War of the Ninepenny Kings? So they called it, though I never saw a king, nor earned a penny. It was war, though. That it was.
TWOW
They were dancing. In my dream. And everywhere the dragons danced the people died.
Mercy, thought Dany, They shall have the dragon’s mercy
A Son(g) Of Ice and Fire
We swore a vow.
Dipende qual'è l'oggetto del discorso. Se l'oggetto è la possibilità di convivenza pacifica etc. etc. etc., scordatevelo. Ci saranno sempre ottimi motivi e giustificazioni scritte nere su bianco su un libro sacro che sono tenuti a montare la guerra finché il mondo non sarà tutto sottomesso (=islamizzato). Si potrà vivere in una situazione di tolleranza, ma badate bene in un condizioni di predominanza netta di una delle parti. Al l'avvicinarsi delle percentuali di credenti di una parte e dell'altra saranno guai ben peggiori.
Poi è ovvio che non tutti i musulmani sono terroristi e ci mancherebbe. Però, data l'evidente irrazionalità dell'animo umano e la tendenza ad avere sempre scuse e quando non ci sono montarsene, ci saranno sempre tensioni e conflitti. Soprattutto nel caso di religioni che fanno del proselitismo uno dei pilastri.
Lo dimostra che gli attentatori di parigi, ma anche quelli di londra a suo tempo, sono persone del posto, provenienti da famiglie di origine nordafricana ma ormai stabilitisi in europa da due o tre generazioni. Bene, e se non si è riuscito a instillare i valori democratici dopo due o tre generazioni, quando una comunità mette al primo posto l'appartenenza religiosa e al secondo posto tutto il resto, ma quando mai riuscirete a rimuovere tutte le derive estremiste? Mai.
Ancora, data l'evidente negazione dell'assunzione di una civiltà che non sentono loro, arrivano i soliti benpensanti che arrivano a mettere in mezzo qualcosa del tipo "è perché sono esclusi dalla società, marginalizzati e bla bla bla". Detto altrimenti, visto che mai si riuscirà a fare qualcosa del genere dato che
a. negano i nostri valori
b. è impossibile dare tutto a tutti
avremo sempre e comunque una convivenza "difficile".
Per cui, arriva la mia domanda: vedere che il problema c'è è islamofobia?
Sarò poco political correct, ma l'Islam sta diventando un problema. La soluzione migliore sarebbe ognuno a casa loro
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
Far away and far away
Flows the river of pure Day;
Cold and sweet the river runs
Through a thousand, thousand suns.
Fredegond Shove, The River of Life
Ancora, data l'evidente negazione dell'assunzione di una civiltà che non sentono loro, arrivano i soliti benpensanti che arrivano a mettere in mezzo qualcosa del tipo "è perché sono esclusi dalla società, marginalizzati e bla bla bla". Detto altrimenti, visto che mai si riuscirà a fare qualcosa del genere dato che
a. negano i nostri valori
b. è impossibile dare tutto a tutti
avremo sempre e comunque una convivenza "difficile".
Per cui, arriva la mia domanda: vedere che il problema c'è è islamofobia?
Riconoscere che c'é un problema non é islamofobia, discriminare-allontanare-odiare persone di confessione mussulmana lo é.
Non dobbiamo dimenticare quello che accadde a Londra, é vero, ma se non sbaglio le famiglie erano originarie del Pakistan non dell'Africa del Nord. Tre mesi fà si parlo' di Maxime Hauchard ragazzo di 22 anni, francese sempre, originario della Normandia che é diventato terrorista partecipando all'esecuzione di decine di uomini (Articolo con video). Il terrorismo colpisce chiunque, il problema non é convertirsi nel credere in Allah o Gesu', qui si parla di lavaggio del cervello per uccidere le persone a causa di un codice terrorista (credono che determnati atti siano blasfemie) e non codice islamico. Inoltre é vero che le persone di origine araba sono discriminate, non dobbiamo nasconderci la testa sotto la sabbia, ma a mio parere i Paesi come Francia o Regno Unito che sono un paese di ex colonizzatori, non possono lamentarsi di avere queste comunità in casa loro.
Sto' notando inoltre che l'Europa é sempre più propensa a governi che puntano alla destra della destra ed il fatto che questi episodi diano peso a determinati discorsi mi spaventa molto per le prossime elezioni.
Purtroppo generalizzare e fare di tutta l'erba un fascio è la reazione più frequente dopo episodi come questo. Ne parlavo ieri sera con persone che considero, oltre che decisamente intelligenti, anche piuttosto razionali, e mi sembrava di star discutendo con tutt'altra gente.
La paura e il sentirsi in qualche modo "vulnerabili" giocano una parte importante nelle reazioni a caldo. Poi ovviamente ci sono anche quelli che se ne "approfittano" e colgono l'occasione per seminare a mente lucida odio gratuito e ignoranza.
Quoto!
Avete visto le vignette?
Sono disgustose, abominevoli e di orrido gusto.
NON E' satira, è una consapevole provocazione offensiva..
Sia ben inteso con questo non cerco le scusanti per gli assassini.
Come se io adesso mi mettessi a bestemmiare sul forum spacciandolo per libertà d'espressione..
Avete visto le vignette?
Sono disgustose, abominevoli e di orrido gusto.
NON E' satira, è una consapevole provocazione offensiva..
Ma dici seriamente?! Hai visto la vignetta di Sarkozy che ho pubblicato? Oppure questa:
Gesu': Eppure glielo avevamo detto, tutti e tre, lo stesso identico messaggio di pace ed amore, vero?
Mosé: Confermo...Lo stesso messaggio!
Maometto: Si, si tutto uguale!
Fai prima a pubblicare le immagini "disgustose" di cui parli, perché non ne trovo nessuna sul sito o su google che definirei cosi.
Non sono credente, ma dopo aver visto questa mi sono sentita offesa..
Quelle riferite ai musulmani sono anche peggio..
Si può discutere quanto si vuole del valore artistico o intellettuale delle vignette in questione. E ho l'impressione che a riguardo non giungeremo mai a risposte definitive. In questo genere di discorsi volendo ognuno può tutto dire il contrario di tutto, specie in un'epoca di "relativismo estetico" come la nostra, dove pure in grandi musei sono esposte opere di arte moderna che molti definirebbero "volgari", "offensive" o "prive di qualità". ;) Per non parlare, tanto per fare un altro esempio, delle numerose canzoni nell'ambito rock-metal, che prese alla lettera possono ben più offensive di tutte queste vignette messe insieme.
Io personalmente non mi esprimo nemmeno in merito perché non conosco bene il vignettista con tutte le motivazioni che ha dietro e perché in generale non sono una grande amante del genere (de gustibus).
Però questi discorsi sulla qualità delle opere, incluso il loro eventuale "carattere offensivo", per me dovrebbero essere separati da quelli sulla strage compiuta.
Mettere insieme i due argomenti, anche con la premessa "non per giustificare l'atto, ma...", per me in qualche modo si avvicina pericolosamente al dare un'attenuante al gesto violento, come se la colpa di quello che è successo sia in qualche modo da spartire fra vignettisti e autori della strage, e come se le due azioni (la "provocazione" e la reazione) fossero lontanamente paragonabili tra di loro.
Anzi, mi sento del parere opposto rispetto a quelli del tipo "viste le conseguenze, forse è meglio evitare queste vignette...": la "filosofia" dietro al terrorismo non è tanto l'uccisione in sé delle specifiche persone (cioè anche, ma è una questione secondaria), ma proprio raggiungere risultati concreti di carattere più generale grazie alla paura provocata. Quindi censurare o limitare quelle vignette in seguito a quanto accaduto non sarebbe un modo per prevenire il terrorismo, ma al contrario per incoraggiarlo. Sarebbe un mandare il messaggio "quello che fate funziona, vi fa ottenere risultati, quindi fatelo pure anche per altre questioni che non vi piacciono: magari funzionerà anche lì".
Quindi, se prima potevo avere qualche dubbio sull'opportunità di un certo tipo di satira, dopo questa azione al contrario sono solo più favorevole alla libertà di farla.
Riguardo alla questione del "rischio di generalizzare", dico in modo molto veloce e banale che un'accentuazione dell'ostilità contro un intero gruppo religioso è una conseguenza ingiusta, dannosissima e assolutamente da evitare. Non è "political correct" ma semplice razionalità.
Ci vorrebbe piuttosto maggiore controllo (dalle prime notizie sull'identità degli attentatori, pare che questi abbiano già avuto prima guai con la giustizia e che siano stati sospettati in questo ambito. Ecco, trovo preoccupante che con queste premesse non si sia prevenuto l'atto) e, al contrario, una maggiore distinzione.
Alcune sono un po' troppo forti, ma per la maggioranza colpiscono in modo "pungente" le contraddizioni umane.
(Secondo me almeno).
All that is gold does not glitter,
Not all those who wander are lost;
The old that is strong does not wither,
Deep roots are not reached by the frost.
From the ashes a fire shall be woken,
A light from the shadows shall spring;
Renewed shall be blade that was broken,
The crownless again shall be king.
Any man who must say ‘I am the king’ is no true king at all. Tywin Lannister
The War of the Ninepenny Kings? So they called it, though I never saw a king, nor earned a penny. It was war, though. That it was.
TWOW
They were dancing. In my dream. And everywhere the dragons danced the people died.
Mercy, thought Dany, They shall have the dragon’s mercy
A Son(g) Of Ice and Fire
We swore a vow.
A me disgustano un sacco di persone e i loro discorsi, non per questo le vado a trucidare perché ledono la mia sensibilità.
Semplicemente le ignoro :)
Daenerys Armada
Giusto. Del resto, basta dare un'occhiata in pakistan, in africa o in qualsiasi altro posto del mondo per vedere che di scuse per ammazzare, trucidare e rendere schiavi ne avranno sempre a bizzeffe. Se le vignette vi offendono, non le andate a guardare. Non è che gli mandate contro un commando.
Uno degli obiettivi lo hanno già raggiunto, come mostrano tanti commenti su internet: rovinare ancor di più i rapporti gli islamici moderati e i paesi che li ospitano.
Il clima di tensione allarga la frattura tra le due culture, fa proliferare la paura, l'odio e la discriminazione, col risultato che ci saranno più braccia al servizio dell'estremismo islamico.
Riguardo alle vignette, è pericoloso creare un limite alla satira, altrimenti c'è il rischio che quel limite venga spostato con la forza (o con il potere). L'unico limite è quello della legge. Poi ci sarebbe quello del buon gusto, ma essendo qualcosa di soggettivo, c'è poco da fare.
"Non sono moralista ma questa te la potevi risparmiare" è il leitmotiv del giorno.
Daenerys Armada
Però questi discorsi sulla qualità delle opere, incluso il loro eventuale "carattere offensivo", per me dovrebbero essere separati da quelli sulla strage compiuta.
Mettere insieme i due argomenti, anche con la premessa "non per giustificare l'atto, ma...", per me in qualche modo si avvicina pericolosamente al dare un'attenuante al gesto violento, come se la colpa di quello che è successo fosse in qualche modo da spartire fra vignettisti e autori della strage, e come se le due azioni (la "provocazione" e la reazione) fossero lontanamente paragonabili tra di loro.
Sperò che il mio messaggio non sia stato frainteso, la mia intenzione era quella di parlare solo della qualità delle immagini.
Sono orride.
Non entro assolutamente nel merito di faccende più complesse perché non vorrei semplificare, generalizzare e puntare il dito, Spero di avere il tempo per scrivere un commento più esteso più tardi.