Non mi pronuncio sull'opportunità o meno di fare di Ahmed il simbolo dell'Islam moderato, un esempio di integrazione, etc. Penso sia abbastanza normale, dato il contesto in cui tutto ciò è accaduto, che i media e le persone in generale riconoscano alla sua persona una tale valenza. Per quanto mi riguarda, da essere umano, a prescindere da tutto il resto, vedere un altro essere umano freddato in quel modo, mentre non faceva altro che svolgere il suo lavoro, mi ha profondamente colpita e rattristata.
La soluzione secondo me la fornì tempo fa, lo stesso direttore di Charlie Hebdo, quando disse: "Perchè non fate delle vignette su di noi?".
[...]
Perché già lo fanno :) E per me possono pure continuare che non potrebbe importarmene di meno.
PS giusto una nota, se ho portato i versetti, è perché si sono dette e ripetute cose estremamente errate e messe in grassetto in proposito (e citare versetti di un libro di leggi del vecchio testamento fa parte dell'abbaglio, vabbè...). Considerato che mi sono studiato qualche tempo fa la questione, mi sono permesso di rispondere e mostrare la falsità e l'infondatezza delle solite frasi buoniste. Questo non significa buttarla sul "noi", "loro", significa cercare di andare più a fondo nella questione. Qualcosa che va ben oltre il volesome bene, tanto apprezzato ma che che ha poco riscontro in questo mondo ;)
A me quello che è dispiaciuto maggiormente è che questo Ahmed è/era proprio il bell'esempio de La seconda generazione.Ho letto un tag su twitter #jesuisAhmed "Hebdo offendeva religioni e scambiava la libertà di parola con la mancanza di rispetto. Ahmed difendeva questa libertà pur non condividendola" (Voltaire docet insomma)
Che ne pensate?
Era nato e cresciuto in Francia, in un quartiere abbastanza popolare con padre operaio e madre casalinga, è diventato poliziotto ed era membro di Force Ouvrière (forza operaia, un partito di sinistra). Non sapremo mai quanto fosse credente, ma era molto probabilmente qualcuno che ha festeggiato matrimoni nelle Moschee, che con gli amici o i cugini faceva il ramadan... Il tutto essendo un bravo cittadino. Spero che avrà una medaglia o che diventerà un eroe nazionale di cui si parlerà, diventando un esempio per molti, specialmente per i ragazzi piú sfavoreggiati.
Io non amo gli eroi né i martiri, perché Ahmed per me si è comportato come dovrebbe comportarsi un cittadino degno di questo nome: ha anteposto la laicità e il dovere che quella divisa gli impone, rispetto alle proprie personali credenze.
Ha chiesto pietà, aveva paura probabilmente ha pregato il suo dio o probabilmente lo ha maledetto e i suoi stessi "fratelli" lo hanno freddato in modo che dire barbaro è poco.
Però devo ammettere che mi scoccia la strumentalizzazione della sua figura, perché di lui come credente non sappiamo veramente nulla.
Non dimentichiamoci neppure che tra i morti c'è anche Mustapha Ourad che correggeva le bozze.
Daenerys Armada
In questo articolo ci sono 25 vignette dei giornali dei paesi islamici, in reazione a quanto accaduto a Charlie Hebdo!
https://mrmondialisation.org/la-reaction-du-monde-musulman-en-23-illustrations/
Quasi tutti appoggiano ed incitano Charlie e la Francia a resistere ed a continuare il loro lavoro.
Sulla rete inoltre, possiamo trovare l'intervista di Laurent Léger, l'unico sopravvissuto alla riunione della redazione di Charlie...
Ahmed non vorrei ridurlo ad "un cittadino qualunque" perchè è morto per proteggere una persona che da anni era minacciata di morte. Siccome anche in Francia quando accadono fatti di cronaca (piú banali) nel quale sono coinvolti ragazzi di origine algerina o senegalese se ne fanno i nemici della Repubblica per mesi e mesi, un poliziotto ucciso da un terrorista merita un riconoscimento diverso. Non lo vorrei martire religioso, ma "morto per la Repubblica", come lo meriterebbero le altre vittime.Io non amo gli eroi né i martiri, perché Ahmed per me si è comportato come dovrebbe comportarsi un cittadino degno di questo nome: ha anteposto la laicità e il dovere che quella divisa gli impone, rispetto alle proprie personali credenze. (...)Però devo ammettere che mi scoccia la strumentalizzazione della sua figura, perché di lui come credente non sappiamo veramente nulla.
Negli anni 2000, tanti paesi del mondo hanno subito attacchi terroristici, e in Europa non sono state risparmiate l'Inghilterra, la Francia e perfino la Spagna. L'Italia, nonostante abbia sempre appoggiato gli USA, è stata risparmiata.
Secondo voi, perchè l'estremismo islamico non ha colpito in Italia?
Secondo me, un motivo potrebbe essere che l'Italia, per la sua posizione, è un ponte tra mondo islamico ed Europa, e inoltre i controlli sono abbastanza deboli da permettere alle cellule terroristiche di arrivare, muoversi in relativa libertà, e organizzare da qui attentati altrove. Per non parlare delle possibilità che danno gli sbarchi e la clandestinità.
Un attacco qui, comporterebbe un inasprimento dei controlli che sarebbe controproducente per loro: sicuramente, tra emotività, tensione latente e propaganda a tappeto, il governo prenderebbe misure drastiche, sull'immgrazione clandestina, per esempio (e loro credo lo sappiano).
O forse, non so, magari è soltanto che il nostro essere "amici di tutti" ci rende più simpatici al mondo islamico in generale (non ai terroristi, perchè le minacce in passato ci sono state).
Perché in Italia il luogo migliore per un attacco terroristico sarebbe il Vaticano. È come la loro tappa finale a giudicare da questa foto.
Ovviamente messa su questo piano sembra un vero e proprio piano di conquista (anche se a pensarci è proprio questo ciò che vogliono). Spero che la bandiera su San Pietro sia per loro solo un simbolo. Non oso immaginare un eventuale attentato lì.
Secondo voi, perchè l'estremismo islamico non ha colpito in Italia?
innanzitutto, strigliamoci vigorosamente gli zebedei.
per me il motivo principale è: c**o e bravura.
Nel corso degli ultimi 15 anni siamo riusciti a sventare alcuni attentati - l'ultimo mi pare un paio di mesi fa -, immagino un po' per fortuna - perché il lupo solitario sclerato può sempre sfuggire ai radar - e un po' perché gli anni 70 e 80 non sono poi così lontani e in quegli anni abbiamo maturato una esperienza anti-terrorismo che ha pochi eguali nel mondo. Immagino che in certi ministeri e nelle forze dell'ordine ci siano ancora persone che hanno avuto esperienza diretta di quel periodo, o che comunque possano rifarsi a consigli e indicazioni.
A me suona strano che i servizi italiani siano migliori di quelli americani, inglesi o francesi.
Riguardo ad un attacco al Vaticano.
Secondo me, l'estremismo islamico non ha nessuna intenzione di colpire il Cristianesimo nè i suoi capi e le sue istituzioni. Checchè se ne dica, gli islamici vedono il Cristianesimo come una religione cugina e colpirla significherebbe l'avversione da parte di tutto il mondo musulmano verso gli artefici dell'attentato.
Inoltre, la "guerra" terroristica, anche se ammantata di abiti religiosi, è soprattutto una lotta politica (di difesa territoriale, economica).
Se volessero farlo, non mi pare ci sarebbe un grossa difficoltà: basterebbe un kamikaze che si faccia saltare durante una omelia papale, in una piazza stracolma di gente.
a parte che non è che in Italia faccia proprio tutto schifo, non ho detto migliori tout court, ho detto con una vasta esperienza accumulata (e che probabilmente in certa misura permane) nel campo della lotta a un certo tipo di terrorismo.
che poi, non è che in Inghilterra o francia abbiano attentati tutti i giorni, ne hanno avuti rispettivamente tre e uno, noi probabilmente abbiamo anche avuto fortuna a intercettare tutti i potenziali attentatori.
Ma quando mai.
Se vogliono fare un'attentato, diciamo, sulla metro di Roma, su un treno o ala stazione Termini, lo fanno e basta, non c'è modo di impedirlo.
Ogni giorno girano decine di migliaia di musulmani, e se uno di quelli avesse una bomba addosso, nello zainetto o nella borsa, non ci sarebbe modo di evitare l'esplosione.
Se vabbe.. e la bomba e il kalashinkov li compri al supermercato?
Ci vuole un minimo di organizzazione dietro, di pianificazione, collaboratori.. e se se hai fortuna/bravura con i contatti, gli infiltrati, le intercettazioni ecc. puoi sgamarli.
Ripeto: gli stati che hai citato hanno avuto pochissimi attentati pure loro, e chissà quanti ne hanno prevenuti in questi anni. L'Italia avrà fatto le sue cose altrettanto per benino, e in più avrà avuto anche un filo di fortuna in più.
Ma non è che la grande mente dietro il terrorismo internazionale ha dichiarato l'Italia terra franca, stai pur sicuro. Anche perché non c'è nessuna grande mente dietro e basta leggere i giornali x sapere che i nostri rischi li abbiamo corsi pure noi.
Gli attacchi sono simbolici: una volta che hanno colpito la Spagna, non è che si mettono a perseguitarla.
Ripeto: se volessero colpire, lo farebbero. In Italia, soprattutto al Sud, entra di tutto, e dei terroristi non sarebbero capaci di reperire un paio di armi o una bomba? Al limite perfino una bomba artigianale, in un luogo affollato, fa parecchio danno.
Credere che sia possibile controllare il territorio di un'intera nazione, con milioni di abitanti, milioni di stranieri, migliaia di clandestini, migliaia di punti di aggregazione e centinaia di punti sensibili, è utopia. Puoi provare ed evitare gli attacchi devastanti, gli 11 settembre, ma altri attentati no.
Secondo me, l'estremismo islamico non ha nessuna intenzione di colpire il Cristianesimo nè i suoi capi e le sue istituzioni. Checchè se ne dica, gli islamici vedono il Cristianesimo come una religione cugina e colpirla significherebbe l'avversione da parte di tutto il mondo musulmano verso gli artefici dell'attentato.
Inoltre, la "guerra" terroristica, anche se ammantata di abiti religiosi, è soprattutto una lotta politica (di difesa territoriale, economica).
Se volessero farlo, non mi pare ci sarebbe un grossa difficoltà: basterebbe un kamikaze che si faccia saltare durante una omelia papale, in una piazza stracolma di gente.
Sarà vero da un punto di vista teologico, ma dubito fortemente che i terroristi si considerino "cugini" dei cristiani , nè che la cosa susciterebbe particolare risentimento anche presso gli altri . Vengono ammazzati mussulmani stessi di orientamento diverso senza che ci siano particolari reazioni, non credo proprio che la morte di sacerdoti cristiani susciterebbe uno sdegno più grosso.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Secondo me, l'estremismo islamico non ha nessuna intenzione di colpire il Cristianesimo nè i suoi capi e le sue istituzioni. Checchè se ne dica, gli islamici vedono il Cristianesimo come una religione cugina e colpirla significherebbe l'avversione da parte di tutto il mondo musulmano verso gli artefici dell'attentato.
Inoltre, la "guerra" terroristica, anche se ammantata di abiti religiosi, è soprattutto una lotta politica (di difesa territoriale, economica).
Se volessero farlo, non mi pare ci sarebbe un grossa difficoltà: basterebbe un kamikaze che si faccia saltare durante una omelia papale, in una piazza stracolma di gente.
Sarà vero da un punto di vista teologico, ma dubito fortemente che i terroristi si considerino "cugini" dei cristiani , nè che la cosa susciterebbe particolare risentimento anche presso gli altri . Vengono ammazzati mussulmani stessi di orientamento diverso senza che ci siano particolari reazioni, non credo proprio che la morte di sacerdoti cristiani susciterebbe uno sdegno più grosso.
Sì, delle persone non gliene importa, è l'attacco alla religione che non sarebbe tollerato. Infatti, non si vedono tutti questi attacchi a simboli cristiani, e la religione in sè, per quanto considerata "sbagliata", viene rispettata (anche perchè "imparentata").
Combattono il potere dell'Occidente, e quella che per loro è oppressione del mondo islamico e ladrocinio del loro territorio e risorse. Al massimo lo stile di vita, non la religione.
quindi non colpiscono l'Italia perché dall'Italia può entrare tutto questo bendidio di mezzi e uomini... che hanno usato... dove? quando?
In Inghilterra erano locali, e così in Francia nel 2012 e Spagna 2004. Anche quelli di 3 giorni fa erano locali, e anche se sono stati in Siria non credo siano tornati sui barconi libici, visto che comunque avevano il passaporto francese.
in realtà fare un attentato di successo non è per niente facile, anche volendo.
puoi riuscirci, ma se alla base c'è un buon controllo possono anche beccarti.
dal 2001 a oggi di attentati piccoli e grandi ne sono stati sventati tanti, in Italia e altri luoghi (basta usare Google eh), e chissà quanti sono stati soffocati sul nascere, senza notizie e senza clamore.
Non so cosa ci vuole a usare il rasoio di occam e ammettere che il nostro ministero dell'interno ha evidentemente fatto un buon lavoro e/o ha avuto parecchia fortuna, senza andare a cercare gomblotti, strategie nell'ombra e dietrologie strane.