:stralol: fai troppo ridere! :stralol:
Massì hai ragione te, infatti dovevo pensarci, non hai capito una cippa di italiano figurati se capivi l'inglese!
Sull'assedio di Costantinopoli cos'altro c'è da aggiungere? hai capito benissimo che è andata come dico io (in realtà non lo dico io, lo dice la storia) ma semplicemente non vuoi ammettere che è così perchè ciò darebbe contro la tua teoria.
D'altra parte non hai capito niente dall'inizio, hai cianciato di un assedio durato mesi, di manovre in realtà accadute l'anno prima, di traghettamenti qua e là quando boh non c'entrano una mazza, di accampamenti dalla parte giusta e sbagliata, di Galata!!?!, non hai manco saputo leggere le date e le freccette degli attacchi che tu stesso hai postato, quale sarebbe il senso di continuare a discutere con certa gente?
Continui a ignorare bellamente la necessità di far attraversare il fiume ai cavalieri, cioè il grosso dell'esercito, continui a ragionare includendo nei resoconti l'altofuoco (minimizzandone pateticamente gli effetti) per poi dire "il tutto senza altofuoco!!", parli di navi bloccate come a Salamina dopo aver detto che avevano superato quelle nemiche per proseguire verso ovest, cianci di danni totali venuti dalle tre e dico tre catapulte mentre l'altofuoco e la catena sono quasi del tutto ininfluenti, prendi come fonti il libro per poi addossare la presunta assurdità della situazione proprio a Martin (!!), prima pretendi un aggiramento ad ovest poi uno sbarco a nord (!!!), ovviamente non lo sai neanche te dove, insomma non sai nemmeno di cosa stai parlando, pretendi fonti storiche e poi tiri fuori quattro righe da wikipedia includendo antefatti che non c'entrano niente, i giavellotti volano in orizzontale dalle mura e shottano file di rematori, non leggi o fai finta di non leggere le parti che ti convengono (cioè tutto D: ), eludi le domande, insomma continui col tuo atteggiamento saccente e arrogante pretendendo di saper tutto di strategia militare per poi concludere "eh ma allora la battaglia non doveva proprio esserci"...
Caxxo se tutti sapessero come va finire nessuno ingaggerebbe battaglie perse..
In conclusione le tue critiche sono del tutto prive di motivazioni concrete e comprovate, neanche uno dei tuoi presupposti è dimostrabile e nemmeno uno dei tuoi ragionamenti prescinde premesse da te stesso messe in piedi, quindi il circolo vizioso si chiude e si autoalimenta.
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
scusa, ma rispondo solo alla veloce sugli scorpioni...Infine, ecco come sono le galee:
Il ponte è copertissimo :stralol:
1 non lanciano altofuoco come hai detto prima ma giavellotti,
2 suppongo che le galee abbiano un andamento "perpendicolare" rispetto alle mura, inoltre tirano con un buon dislivello mura-galea, vedo quasi impossibile il filotto di rematori
Ma infatti l'altofuoco è chiaramente lanciato dalle catapulte piazzate sugli spalti, farebbero meno danni caricate a pietre o frecce basta pensarci un attimo, solo che poi Exall rimane senza le centinaia di catapulte e quindi come fa? Eh no no allora i giavellotti li tira Gregor dagli spalti, l'altofuoco Robin Hood con le sue frecce incendiarie e catapulte scorpioni e arcieri a centinaia di migliaia distruggono la flotta di Stannis. E' talmente chiaro su!
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La discussione è un pò degenerata nei toni.
Ma rispondere alle domande che ti ho fatto no?
Ti ho già chiaramente dimostrato che non c'entra niente. Ora te ne esci con un messaggio inutile di accuse da ridere.
Semplicemente, rispondi alle domande, e poi rileggiti il libro e rispondi alle domandeche ti ho fatto. Non le riscrivo, tante è inutile. Ma, se vuoi dimostrare qualcosa, rispondi alle domande, altrimenti fawi chiacchiere come stai facendo da pagine e pagine.
Nel frattempo, stando a Martin:
L'ala di babordo, però, era ancora assediata dal nemico e il centro era andato in pezzi sotto i massi lanciati dalle tre grandi catapulte.
Ergo, sei tu a non voler leggere :stralol:
Infine, piccola postilla, le offese a titolo gratuito, specialmente quando a domande dirette e precise si risponde con offese senza risponder alle domande, sono da sempre ben classificate e riconosciute come l'arma ultima della dialettica.
Invece di sparar offese gratuite, rispondi alle semplici domande, e rileggiti il libro, dove magari troverai:
L'ala di babordo, però, era ancora assediata dal nemico e il centro era andato in pezzi sotto i massi lanciati dalle tre grandi catapulte.
Adesso, se vuoi discutere e non far dialettica, rispondi alle domande, altrimenti non vedo che tempo ho da perder con te.
Puoi cominciare con queste:
1) Dove dice Martin che le catapulte erano impegnate con l'altofuoco
2) Dove dice Martin che ilcentro è andato in pezzi con l'altofuoco
3) Dove dice che l'ala di babordo è andata in pezzi con l'altofuoco
Ti do un suggerimento, Martin dice invece che:
L'ala di babordo, però, era ancora assediata dal nemico e il centro era andato in pezzi sotto i massi lanciati dalle tre grandi catapulte.
Magari partiamo da questo e dalle domande già fatte alle quali continui a non rispondere. O, se preferisci, da un sottoinsieme delle domande e procediamo per gradi, che dovresti sapere tirar in mezzo altro è aspetto della dialettica. Invece, andiam per gradi. Sempre che hai voglia di discutere e non di pretendere di avere ragione.
Alle tue domande ho risposto punto per punto oltre una pagina fa, e più di una volta, se vuoi leggere leggi altrimenti non cianciare di offese quando ancora non mi spieghi come fai a far passare il fiume al grosso dell'esercito a sud (che sta per essere preso alle spalle e fatto a pezzi) e addirittura nonostante riferimenti precisi ti ostini a continuare ad ignorare la dinamica dell'esempio di Bisanzio, inventandotene di sana pianta una tutta tua tra l'altro priva di riferimenti e prove. Di fronte ad atteggiamenti come questi diventa impossibile dialogare civilmente.
Tra l'altro, dimmi un pò, qual è il contesto della frase in cui ti sei incaponito? No perchè si da il caso che babordo sia la sinistra (non destra come sostieni tu) della nave, evidentemente impegnata nello scontro con le navi nemiche, o cosa? Non è che la frase si riferisce ad una singola nave? (nel qual caso ci sarebbe da ridere)
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Ok, visto che non ci arrivi, un passo alla volta
Posto che il centro viene smaciullato dalle catapulte pesanti, la parte destra dello schieramento è alla mercé di centinaia di catapulte, otri incendiari e frecce dagli spalti, mentre la parte sinistra deve comunque affrontare scontri alla spicciolata
"Come pensi che potevano oltrepassare la zona senza perdere due terzi della flotta"?
E ricorda che Martin scrive che:
L'ala di babordo, però, era ancora assediata dal nemico e il centro era andato in pezzi sotto i massi lanciati dalle tre grandi catapulte.
Rispondi a questa semplice domanda senza metter in mezzo altro e proseguiamo. Vediamo se un passo alla volta ci arrivi.
Io non ho i libri sottomano, dai un contesto alla frase altrimenti è solo una ulteriore prova del fatto che tiri fuori solo quello che ti fa comodo.
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In se è divertente :stralol:
Comunque, la domanda è semplice.
Data la situazione sul campo, ossia
- grosse e brutte catapulte che coprono il settore centrale
- centinaia di scorpioni e catapulte che possono lanciare otri incendiari e grosse pietre, che unite alle frecce degli arcieri, che possono essere incendiarie, che coprono il settore prossimo alla riva
- una flotta nemica di consistenza un quarto di quella opponente che può fare da catenaccio senza poter esser aggirata
(Riassumendo, i primi due terzi del fiume in larghezza sono ben battuti da terra).
Come fa una flotta in queste condizioni ad attraversare lo schieramento nemico senza rimetterci per lo meno i due terzi delle navi attaccanti.
Partiamo da questo per ora.
Oooooh finalmente posso leggerti un pò di cosette. Allora vediamo un pò, ho trovato dei punti nel libro (la regina dei draghi) molto (ma moooolto) interessanti:
Davos conosceva la Furia bene quanto le sue altre navi. Sopra i trecento remi, si allargava una tolda interamente occupata da scorpioni e munita, a prua e a poppa, da catapulte abbastanza grosse da scaraventare interi barili di pece incendiata. Una nave formidabile, e molto rapida, anche se i cavalieri con le loro armature e i soldati che ser Imry aveva ammassato lungo tutto il ponte erano d'inevitabile detrimento alla sua velocità.
Abbiamo appurato che le file di remi sono coperti, mannaggia mannaggia.. tranquillo è solo l'inizio.
Poi cadono i primi otri di fuoco, ancora poca roba, e la situazione è la seguente (molto prima del macello dell'altofuoco):
la Devozione puntò verso riva, facendo scivolare fuori una passerella di sbarco. Gli arcieri guadarono nell'acqua bassa, tenendo gli archi sopra la testa per evitare che le corde si bagnassero. Sbarcarono sulla spiaggia stretta su cui torreggiavano le mura di pietra della collina di Aegon. Dalla fortezza scese su di loro una pioggia di massi, lance, frecce, ma l'angolazione di caduta era ripida, e il bombardamento parve fare scarsi danni.
Esce una sortita da Approdo, respinge gli arcieri, arrivano fanti in soccorso e si apre un mischione..
Poi Davos prosegue, riesce a far fuori una nave Lannister, intanto tutta la prima linea di navi combatte con quelle nemiche, e delle tre grosse catapulte intanto si dice questo:
A terra, i cucchiai delle gigantesche catapulte in agguato dietro la Porta del Fango si rizzarono: uno e poi due e poi tre. Qualcosa come cento pietre, ciascuna grossa quanto il cranio di un uomo, furono scagliate nel cielo giallastro. Alcune ricaddero nel fiume, sollevando alte colonne d'acqua, ma molte caddero sulle tolde, tramutando i vivi in orridi impasti di ossa frantumate e carni macellate. Sull'intera larghezza del fiume, Davos si rese conto che ormai tutta la prima linea era arrivata a contatto con il nemico. Rampini d'abbordaggio furono lanciati, arieti di speronamento sfondarono le chiglie, assaltatori sciamarono da un ponte all'altro, turbini di frecce sibilarono nel fumo della guerra. Molti uomini morirono... ma, fino a quel momento, nessuno dei suoi.
Insomma danni si ma niente di trascendentale..
Ed è qui che arriva il punto critico, leggi bene:
Un lampo verde avvampò, appena ai margini del suo campo visivo, a prora e a tribordo. Fiamme color smeraldo, simili a serpenti famelici, si contorsero sibilando sulla poppa della Regina Alysanne. Poi venne il grido maledetto. «Altofuoco! Altofuoco!...»
L'espressione di Davos si contrasse. Un conto erano gli otri pieni di olio incendiato, tutt'altro conto erano le ampolle di altofuoco. Una sostanza maligna, pressoché inestinguibile. Cerchi di spegnerla con una cappa, la cappa s'incendia. Ne spazzi via un frammento con il palmo della mano, e ti ritrovi la mano divorata da fiamme verdi. «Piscia sull'altofuoco» diceva un vecchio adagio degli uomini di mare «e il ca**o ti va a fuoco.» In effetti, ser Imry aveva avvertito capitani ed equipaggi di aspettarsi una passata della vile sostanza degli alchimisti. Per fortuna, di piromanti veri ne rimanevano pochi. "Lo esauriranno in fretta" aveva assicurato ser Imry.
Invece Sulle mura di Approdo del Re, gli sputafuoco continuavano a riversare morte.
nello stesso tempo le tre catapultone continuano a tirare e un tiro ben calibrato abbatte una galea dei Velaryon.
Alla sua sinistra, la Lord Steffon, la Jenna degli stracci e la Spada veloce erano riuscite a forzare il blocco e ora procedevano
a monte. L'ala di babordo, però, era ancora assediata dal nemico e il centro era andato in pezzi sotto i massi lanciati dalle tre grandi catapulte. Alcuni capitani avevano già invertito la rotta, altri stavano virando verso sud, qualsiasi cosa pur di sfuggire a quel furore distruttivo. La Furia aveva fatto ruotare la catapulta di prua per bombardare a sua volta la città, ma non aveva una gittata sufficiente: i barili di pece andavano a infrangersi contro le mura. La Scettro aveva perduto la maggior parte dei suoi remi, la Fedele era stata speronata e ora stava affondando.
Questi (a parte che babordo e tribordo vengono invertiti, altrimenti non avrebbe senso) sono i danni provocati fino ad adesso, cioè un terzo di navi che hanno sbarcato i soldati che stanno combattendo (non sono perse come dai troppo presto per scontato tu), quelle al centro bersagliate dalle tre catapulte (ma dubito fortemente che siano state centrate tutte) e quelle a "sinistra" che hanno avuto finalmente la meglio sulle navi Lannister e le oltrepassano.
Il fatto interessante e che hai candidamente omesso pur avendolo letto, caro Exall, è che si tratta di non più di 40 navi impegnate nel fiume, perchè come Martin ci dice all'inizio del capitolo di Davos:
Avendo a disposizione il quadruplo delle navi del re ragazzino, ser Imry non vedeva alcuna necessità di essere cauto né di adottare tattiche diversive.
Aveva suddiviso la flotta in dieci linee di battaglia, ognuna formata da venti navi. Le prime due linee avrebbero risalito il fiume, ingaggiando un combattimento e quindi distruggendo la piccola flotta di Joffrey - i "giocattoli del bamboccio", li aveva definiti ser Imry - grazie alla perizia dei suoi nobili capitani. Le navi a seguire avrebbero sbarcato compagnie di arcieri e picchieri proprio sotto le mura della città, e solo a quel punto sarebbero andate a gettarsi nella mischia sul fiume. Dopodiché, le navi più piccole e più lente, di retroguardia, avrebbero traghettato il grosso dell'esercito di Stannis fino alla riva nord sotto la protezione della squadra di Salladhor Saan. Quindi, Saan e i suoi pirati lyseniani sarebbero rimasti a incrociare nella baia qualora i Lannister avessero altre navi celate lungo la costa, pronte ad attaccarli alle spalle.
Di queste 40 il terzo centrale è bombardato dalle catapulte, mentre le altre o hanno sbarcato gli uomini o hanno già superato la linea delle navi nemiche. QUESTI, caro mio, si chiamano FATTI, e vorrei farti capire che i giochetti dialettici (che colmo dei colmi hai rinfacciato a ser Balon Swann e a me) con i quali estrapolando una frase dal contesto cerchi di far credere che tre catapulte hanno messo fuori gioco due terzi della flotta di Stannis, sono semplicemente penosi.
Ma continuiamo pure!
Arriva una nave Lannister che cerca di speronare quella di Davos, questo è un capitano troppo pro per farsi infinocchiare e si arriva all'abbordaggio e gli uomini di Davos conquistano la nave nemica. Le cose in questo momento non vanno poi così male date le circostanze, poichè:
Per pochi momenti, la Beta nera e la Cuore bianco furono l'occhio tranquillo in mezzo al ciclone. La Regina Alysanne e la Lady della seta, ancora l'una a ridosso dell'altra, erano ridotte a un unico, ruggente inferno di fiamme verdi alla deriva nella corrente che trascinava relitti appartenuti alla Lady della vergogna. Una della galee di Myr era andata a cozzare contro di loro e aveva anch'essa preso fuoco. La Gatta stava raccogliendo naufraghi dalla Coraggiosa, che affondava rapidamente. La Veleno di drago era finita sugli scogli e ampie falle si aprirono nella chiglia. Tutto l'equipaggio si era riversato a terra, unendosi agli arcieri e agli armati che andavano all'assalto delle mura. La Corvo rosso era stata speronata e stava lentamente affondando, la Cervo del mare era impegnata a combattere da un lato l'altofuoco e dall'altro un duro abbordaggio. In compenso, ora il cuore fiammeggiante di Stannis sventolava sulla Uomo leale di Joffrey. Davos vide la Orgoglio di Driftmark di lord Velaryon infilarsi tra due galee Lannister, sventrandone una, dando fuoco all'altra con nugoli di frecce incendiarie.
In questo preciso istante Davos, in spregio alle tue tanto decantate catapulte, pensa addirittura alla vittoria!
A quel punto, con la sola eccezione degli scafi lyseniani di Salladhor Saan, l'intera flotta di re Stannis era nel fiume. Molto presto, avrebbero avuto il controllo delle Rapide nere. "Ser Imry avrà la sua vittoria" rimuginò Davos "e Stannis potrà guadare insieme al suo esercito, ma... dei misericordiosi, a quale prezzo!"
Come ha detto qualcuno in questa discussione (non ricordo proprio chi! O_O) forti perdite, ma nessuna distruzione totale.
Ed è a questo punto, rullo di tamburi, che scoppia il macello:
«Signor capitano!» Matthos lo toccò sulla spalla. Era la Pescespada, con il suo doppio ordine di remi che si alzavano e si abbassavano ritmicamente. Non aveva mai ammainato le vele, uno dei barili di pece incendiata era impigliato nel sartiame. Sotto lo sguardo di Davos, le fiamme si allargarono, strisciando lungo le funi, mettendo a fuoco la tela e tramutandosi in una scia crepitante. Il mostruoso ariete di ferro a prora della galea, sagomato come la testa del pesce da cui prendeva il nome, fendeva le acque. Davanti alla Pescespada c'era una grassa chiatta Lannister parzialmente sventrata. Il tozzo scafo andava alla deriva, ruotando lentamente, offrendo un ampio, facile bersaglio. Dalle assi già sconnesse, denso sangue verde grondava nella corrente. Altofuoco. Allo stato puro.
«No...» Il cuore di Davos Seaworth cessò di battere. «No, no... Noooooo!»
Ma nel fragore della guerra, Matthos fu l'unico a udirlo. Nel determinato intento di speronare qualcosa, qualsiasi cosa, con quel suo brutto rostro di ferro, il capitano della Pescespada di certo non lo udì. La galea avanzava a velocità di collisione. La mano monca di Davos salì a stringere disperatamente la sacca di pelle che aveva al collo. Un impatto roboante, stridente e la Pescespada divise la carcassa Lannister in due tronconi. Lo scafo scoppiò come un frutto marcio, solo che nessun frutto si sarebbe mai spezzato in una simile cacofonia di legno sventrato.
Dall'interno, Davos vide il viscido veleno verde eruttare da centinaia, migliaia di ampolle disintegrate dall'urto. Veleno dalle viscere di una bestia morente, veleno scintillante, lucente, che andò a spargersi sulla superficie del fiume...
La nave di Davos affonda e tutto il suo equipaggio con lei.
La Pescespada e la chiatta Lannister erano scomparse, cancellate. Corpi anneriti dalla vampata galleggiavano intorno a lui, spinti dalla corrente. Uomini prossimi all'annegamento si aggrappavano disperatamente a resti di legno che ancora bruciavano. Un ruggente, vorticante demone di fiamme verdi alto trenta metri torreggiava sul fiume, un demone dotato di dozzine di tentacoli simili a fruste. Qualsiasi cosa toccassero prendeva fuoco. Davos vide la Beta nera che bruciava, così come d'altro canto la Cuore bianco e la Uomo leale. E poi la Pietà, la Gatta, la Coraggiosa, la Scettro, la Corvo rosso, la Harridan, la Fedele, perfino la poderosa Furia... tutte annientate in un unico, divorante olocausto. Ma anche la Chiglia del re e la Grazia degli dei di Joffrey stavano bruciando. Il demone verde annientava anche chi lo aveva evocato. La lucente Orgoglio di Driftmark di lord Velaryon stava cercando di virare, ma il demone lanciò verso di essa un pigro vessillo di smeraldo. I remi della Orgoglio avvamparono come altrettante
pire sacrificali. Per un orrido istante, la nave parve accarezzare il fiume con filari di torce.
e mentre Davos veniva trascinato dalla corrente:
Alle sue spalle, un'altra chiatta piena di altofuoco andò in eruzione. L'intero fiume delle Rapide nere parve ribollire nel suo stesso letto e l'aria si saturò dell'odore di uomini e pezzi di nave che bruciavano.
La fine per la flotta di Stannis:
La corrente gli impresse un'ulteriore rotazione. Davos Seaworth vide che cosa lo aspettava a valle del demone di fuoco verde.
"La catena. Gli dei ci aiutino... Hanno sollevato la catena!..."
Nel punto in cui il fiume si allargava nella baia delle Acque nere, l'immane catena che andava a innestarsi nei due torrioni simmetrici era tesa allo spasimo ad appena un metro dalla superficie. Già una dozzina di galee erano andate a schiantarsi contro di essa. E la corrente del fiume, inesorabile, ne stava spingendo altre alla distruzione. Quasi tutte erano in fiamme, e il resto della flotta lo sarebbe stato presto. Al di là della barriera d'acciaio, Davos poté vedere gli scafi a strisce delle navi di Salladhor Saan, ma sapeva che non sarebbe mai riuscito a raggiungerli. Di fronte a lui, adesso, c'era una muraglia d'acciaio incandescente, di legno che bruciava, di immani fiamme verdi.
L'estuario del fiume delle Rapide nere si era trasformato nella bocca dell'inferno.
Discussione finita, saluti e baci.
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
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"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Ah ah ah, discussione finita. Ma ce la fai a rispondere alle semplici domande che ti ho fatto?
la sai leggere la frase
L'ala di babordo, però, era ancora assediata dal nemico e il centro era andato in pezzi sotto i massi lanciati dalle tre grandi catapulte.
:stralol:
Dai su, rispondi alla semplice frase. Poi magari, dopo conta quante sono la navi affondate dall'altofuoco. Comunque, ti chiedo di rispondere a questa semplice domanda:
* Data la situazione sul campo, ossia
- grosse e brutte catapulte che coprono il settore centrale
- centinaia di scorpioni e catapulte che possono lanciare otri incendiari e grosse pietre, che unite alle frecce degli arcieri, che possono essere incendiarie, che coprono il settore prossimo alla riva
- una flotta nemica di consistenza un quarto di quella opponente che può fare da catenaccio senza poter esser aggirata
(Riassumendo, i primi due terzi del fiume in larghezza sono ben battuti da terra).
Come fa una flotta in queste condizioni ad attraversare lo schieramento nemico senza rimetterci per lo meno i due terzi delle navi attaccanti?
Su, la domanda è semplice e ben localizzata. :stralol:
E tu sai leggere: Aveva suddiviso la flotta in dieci linee di battaglia, ognuna formata da venti navi. Le prime due linee avrebbero risalito il fiume?
La situazione sul campo della fervida immaginazione di Exall è stata smentita dalla situazione sul campo della fervida immaginazione di George R.R. Martin ;)
Saluti e baci.
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
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Lochlann, scusa se te lo dico, ma confermi che non capisci l'italiano :stralol:Avendo a disposizione il quadruplo delle navi del re ragazzino, ser Imry non vedeva alcuna necessità di essere cauto né di adottare tattiche diversive.
Aveva suddiviso la flotta in dieci linee di battaglia, ognuna formata da venti navi. Le prime due linee avrebbero risalito il fiume, ingaggiando un combattimento e quindi distruggendo la piccola flotta di Joffrey - i "giocattoli del bamboccio", li aveva definiti ser Imry - grazie alla perizia dei suoi nobili capitani. Le navi a seguire avrebbero sbarcato compagnie di arcieri e picchieri proprio sotto le mura della città, e solo a quel punto sarebbero andate a gettarsi nella mischia sul fiume. Dopodiché, le navi più piccole e più lente, di retroguardia, avrebbero traghettato il grosso dell'esercito di Stannis fino alla riva nord sotto la protezione della squadra di Salladhor Saan. Quindi, Saan e i suoi pirati lyseniani sarebbero rimasti a incrociare nella baia qualora i Lannister avessero altre navi celate lungo la costa, pronte ad attaccarli alle spalle.
Di queste 40 il terzo centrale è bombardato dalle catapulte, mentre le altre o hanno sbarcato gli uomini o hanno già superato la linea delle navi nemiche. QUESTI, caro mio, si chiamano FATTI, e vorrei farti capire che i giochetti dialettici (che colmo dei colmi hai rinfacciato a ser Balon Swann e a me) con i quali estrapolando una frase dal contesto cerchi di far credere che tre catapulte hanno messo fuori gioco due terzi della flotta di Stannis, sono semplicemente penosi.
In primo luogo, dovresti sottolineare anche la parte finale, ossia che:<p><em>Le navi a seguire avrebbero sbarcato compagnie di arcieri e picchieri proprio sotto le%
Eh? Se scrivi così non capisco no.. >_>Lochlann, scusa se te lo dico, ma confermi che non capisci l'italiano :stralol:
Avendo a disposizione il quadruplo delle navi del re ragazzino, ser Imry non vedeva alcuna necessità di essere cauto né di adottare tattiche diversive.
Aveva suddiviso la flotta in dieci linee di battaglia, ognuna formata da venti navi. Le prime due linee avrebbero risalito il fiume, ingaggiando un combattimento e quindi distruggendo la piccola flotta di Joffrey - i "giocattoli del bamboccio", li aveva definiti ser Imry - grazie alla perizia dei suoi nobili capitani. Le navi a seguire avrebbero sbarcato compagnie di arcieri e picchieri proprio sotto le mura della città, e solo a quel punto sarebbero andate a gettarsi nella mischia sul fiume. Dopodiché, le navi più piccole e più lente, di retroguardia, avrebbero traghettato il grosso dell'esercito di Stannis fino alla riva nord sotto la protezione della squadra di Salladhor Saan. Quindi, Saan e i suoi pirati lyseniani sarebbero rimasti a incrociare nella baia qualora i Lannister avessero altre navi celate lungo la costa, pronte ad attaccarli alle spalle.
Di queste 40 il terzo centrale è bombardato dalle catapulte, mentre le altre o hanno sbarcato gli uomini o hanno già superato la linea delle navi nemiche. QUESTI, caro mio, si chiamano FATTI, e vorrei farti capire che i giochetti dialettici (che colmo dei colmi hai rinfacciato a ser Balon Swann e a me) con i quali estrapolando una frase dal contesto cerchi di far credere che tre catapulte hanno messo fuori gioco due terzi della flotta di Stannis, sono semplicemente penosi.
In primo luogo, dovresti sottolineare anche la parte finale, ossia che:<p><em>Le navi a seguire avrebbero sbarcato compagnie di arcieri e picchieri proprio sotto le%
Davos è con le prime due linee, quindi la descrizione si riferisce a quelle navi lì, sicuramente non si riferisce alla flotta nella sua interezza.
Ma poi cosa discutiamo a fare? C'è quello che ha scritto Martin, basta leggerlo, se poi te lo leggi e continui ad affermare che le catapulte fanno più danni dell'altofuoco, beh..
.. saluti e baci.
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Mi sembra chiaro;Le navi a rischio catapulta sono soltanto 1/5 non 2/3, senza altofuoco, vince Stannis,dopo aver perso soltanto i 2/3 di 1/5 cioè 2/15 di flotta.