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Strategie e tattiche militari..
L di Lochlann
creato il 12 gennaio 2009

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Megatron
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Inviato il 05 febbraio 2012 12:41

 

Per quanto riguarda la quantitá di altofuoco, é stato detto, ridetto e ripetuto fino alla nausea (qualcuno ha anche postato l'estratto dal libro): Stannis sapeva che per la difesa di Approdo sarebbe stato usato dell'altofuoco. Quello che era impossibile sapere, era la quantitá dell'altofuoco. Non nel senso che era un'incognita, ma nel senso che, per motivi plausibili (incremento della magia, ritrovamento di ampolle...), se ne aspettava molto, ma molto di meno.

 

Scusate, ho il pc che fa le bizze e non riesco a quotare Timett. Il quale sostiene che Stannis SAPEVA dell'altofuoco, il problema era il QUANTUM dell'altofuoco utilizzato. Siamo almeno d'accordo che se sai che il nemico ha l'arma x, ma non sai quante ne ha, è quanto meno azzardato tentare un attacco? E' una mossa che uno stratega non farebbe, almeno non prima di aver mandato una-spia-una a cercare di informarsi? Attendendo queste informazioni, senza dire"si è fatto tardi, mia moglie deve buttare la pasta, mi scoccio di aspettare la spia e attacco"?

 

Ma il quantum dell'altofuoco non era un'incognita (vedi mia risposta sopra). Perché dovresti mandare una spia per controllare una cosa, di cui tu sai che non sará un vero pericolo? Allora tanto vale mandare una spia ad Approdo, anche per controllare che degli alieni non abbiano rifornito le cappe d'oro con fucili laser. :stralol:

 

E qui ti sbagli. Stannis mancava da approdo da un casino e mezzo di tempo. Sai che di altofuoco ce n'è e che comunque in tanto tempo un minimo di difese possono averle approntate. Una persona di media intelligenza una spia ce la manda.

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Lochlann
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Inviato il 05 febbraio 2012 14:15 Autore

E cosa avrebbe scoperto sull'altofuoco una ipotetica spia dentro la città? Niente. :)

 

O forse vuoi infiltrarti nella gilda dei piromanti in pochi giorni? Buona fortuna! :P

 

Sai che di altofuoco ce n'è e che comunque in tanto tempo un minimo di difese possono averle approntate

Ma non è vero, Stannis per anni ha potuto constatare la produzione di altofuoco, giudicandola (a ragione) molto bassa, e le scorte esistenti erano poche ampolle, anche mettendo che si inizia a produrlo a tutta forza dall'inizio della guerra (cioè non molto tempo) l'altofuoco sarebbe rimasto comunque talmente poco da risultare ininfluente.

 

 

Poi tah daaan escono fuori scorte inaspettate e la produzione si amplifica causa magia che neanche Taylor poteva immaginare di meglio xD


Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.

All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.

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"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.

I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"

"Yes" said Caladan Brood "you never learn."

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Exall
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Inviato il 06 febbraio 2012 15:19

Ma ancora ne discutete? :stralol:

Dunque, abbiamo visto che:

Nel medioevo le galee erano principalmente di tre tipi:

Sottile "Si trattava di navi ad unico ponte" http://it.wikipedia....i/Galea_sottile

Bastarda "Si trattava di navi ad unico ponte" http://it.wikipedia..../Galea_bastarda

Grossa "due alte incastellature a prua e a poppa e di un trinceramento posto a mezzanave per farvi da riparo ai soldati"

http://it.wikipedia....ki/Galea_grossa

 

E indovinate cosa le accumunava?

Indovinato, un unico ponte :stralol:

Fonte Wiki, ma se volete vi riposto la fonte dell'archivio storico della marina (scusate se è poco) che alla voce galee non ci mette per niente le triremi, ma da la descrizione che già vi ho accennato.

.

Insomma, le galee erano a ponte unico. Per cui una persona che vuole arrivare a capire la situazione, tali affermazioni:

"citami le fonti" se le rimangia. Però, visto che si vuol far dialettica, cosa si dice?

Ma io dicevo le navi di stannis...

Anche se quel qualcuno aveva scritto:

le galee da guerra sono necessariamente coperte, basta pensare che altrimenti dove li tieni i soldati per la battaglia?

 

Ma lo sai quanto sono grandi gli spazi per i remi? Lo sai che le file di rematori sono coperte dal ponte? Hai idea di come è fatta una galea? "Citami le fonti!!1"

 

Insomma, le navi di Stannis erano galee! Per cui dovevano essere a ponte unico, visto che si fa riferimento al 1600 circa. Vedere fonti :stralol:

Mò, senza scomodare le triremi (provate a chiedere ai romani se le loro navi erano galee :stralol:

Perché ce n'erano a due ponti?

 

Perché per ammissione dello stesso zio nel fantasy si rende tutto più grande!

 

Volete che vi cito anche questa frase? :stralol:

Per cui, il vallo di adriano diviene la barriera, le galee divengono a due ponti, e logica vuole che le navi da trasporto, come caracche e cocche del tempo, dovrebber diventare più grandi.

 

 

Ma adesso, mettiamo che non lo sono perché altrimenti diviene troppo facile, vi ho mostrato che in una traversata di migliaia di miglia venivano trasportati più di 40 cavalli per nave. Nel 1100!!!

 

"Migliaia di miglia", e volete che per poche miglia non si riescono a portarne altrettanti su navi che dovrebbero essere caracche e cocche di dimensioni maggiori di quelle navi del 1100?

 

Per cui, l'ipotesi che ci vogliono cinque viaggi per portare 20000 cavalli, con sole cento navi, "è anche pessimistica" :stralol:

E, essendo "poche miglia", si fa in una giornata scarsa :stralol:

 

Quindi, venendo invece alle vaccate di Stannis indegne di un esercito organizzato, vediamo cosa dice la Strategia (non Exall):

- Quando gli ufficiali superiore si dimostrano troppo irruenti incapaci di controllarsi, e affrontano il nemico gettandosi nella mischia senza valutare l’opportunità di impegnare battaglia, e i generali non sanno decidere, l’esercito si disperde.

- Quando il generale è incapace di valutare la consistenza del nemico, e impegna una piccola forza per affrontarne una grande, o truppe deboli per contrastare truppe più forti, o affida incarichi a subalterni, il risultato è la sconfitta.

- La natura del terreno può essere di grande aiuto in battaglia. Ma dipendo soltanto dal comandante saper giudicare il nemico, calcolare le distanza e valutare i rischi. Conoscendo questi fattori, vincerai; trascurandoli, sari sconfitto.

- Se vedo dove il nemico dove può essere attaccato e so che le mie truppe hanno la possibilità di farlo, ma se non so giudicare se la conformazione del terreno sia svantaggiosa, le mie probabilità di vittoria sono dimezzate.

- Per questo un generale esperto, quando si muove, non commette errori. Quando attacca, ha risorse illimitate.

 

Capito? Questa è Strategia, dire "non sapeva", aggiunge solo ignoranza, perché in strategia non sapere non è una scusa o una ragione, come non lo è il maggior numero.

 

E, sempre per il settore non sapeva:

 

- Un Sovrano non può mobilitare un esercito soltanto per uno scatto d’ira, né un generale può combattere soltanto perché mosso dalla collera. Infatti, mentre un uomo in collere può recuperare la calma, e un uomo risentito può rasserenarsi, uno Strato finito in pezzi non può essere ripristinato, né i morti possono essere restituiti alla vita.

- Il Sovrano illuminato è dunque prudente, e il buon generale lo mette in guardi contro azioni temerarie.

In questo modo lo Stato è sicuro e la forza militare rimane integra.

- Non procurarsi informazioni sul nemico, e combattere per anni, per evitare di compensare agenti segreti abili è dunque un’azione che va contro il popolo, è indegna di un generale, di un retto consigliere del sovrano, di una persona che possa raggiungere la vittoria.

- Infatti, ciò che permette ad un principe illuminato e a un abile generale di sottomettere il nemico e conseguire risultati straordinari, è la capitcà di previsione.

- Ma la “capacità di previsione” non è un dono degli Dei, né si ottiene interrogando spiriti e fantasmi, né con ragionamenti o calcoli. Si ottiene impiegando uomini che ci informano sulla situazione del nemico.

 

Capito? "la “capacità di previsione” non è un dono degli Dei". Se si vuole assumere che l'altofuoco finisca, bisogna avere informatori che confermino la notizia. Altrimenti, in strategia non si può assumere che finisca, a meno di non sapere cosa sia la strategia :stralol: O di ritenerla inutile :stralol:

Anche se, continuo a ripetervi, il controllo del campo avrebbe rivelato la presenza della catena, facendo abortire l'attacco suicida. Però non è avvenuto. Perché? Perché non ci si capisce niente di strategia :stralol:

 

Adesso, questa è Strategia. Se uno ha una minima cognizione di cosa sia la strategia, quell'attacco da stupidi non lo pensa neanche. Se poi arriviamo a pensarlo perché c'è un subalterno senza cervello che ancora non ha studiato, allora il comandante lo guarda negli occhi, si mette a ridere e gli spiega cosa non va.

 

Se non lo fa, non è un comandante ma uno sbabbaro, perché abbiam visto che la scelta dei subalterni è tra le prime responsabilità di un comandante. Responsabilità, avete presente? A dire "attaccate sbabbari" siam buoni tutti.

 

Insomma, quell'attacco non doveva avvenire, non si conosceva il terreno, si è attaccato dove ci si aspettava si attacasse, si sono accampate ipotesi infondate ("la “capacità di previsione” non è un dono degli Dei, né si ottiene interrogando spiriti e fantasmi, né con ragionamenti o calcoli. Si ottiene impiegando uomini che ci informano sulla situazione del nemico."), insomma, quell'attacco a una persona che ha una minima cognizione di strategia dà i conati di vomito. Misti alle convulsioni sentendo le argomentazioni che vengono qui addotte :stralol:

A meno di non voler difendere a prescindere Martin, o si voglia star qui a discutere all'infinito con esempi che non c'entrano niente perché non si ha niente di meglio da fare :stralol:

 

Per finire, "il contesto della particolare spedizione" :stralol:

Ser Balon, capisci la differenza tra distruggere tutte le chance di una fazione e perdere una battaglia? :stralol:

Hai idea che Giuliano aveva diviso il corpo di spedizione, che aveva altrove altre truppe, che c'erano qualcosa come le classis d'occidente e d'oriente altrove e che non si stava sput.....o tutte le pedine strategiche che aveva in quella spedizione? Ma ci arrivi? :stralol:

No, perché se non ci arrivi a queste conclusioni, fai prima a postarmi tutte le sconfitte che ci sono state nella storia dell'umanità. E ti dò pure un suggerimento, di solito quando c'è un vincitore c'è anche uno sconfitto, quindi pensa a quanti esempi che non c'entrano niente puoi portarci :stralol:

E sul Sun Tzu, ma non hai niente da dire a chi lo ritiene inutile? :stralol:


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Lochlann
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Lochlann
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Inviato il 06 febbraio 2012 16:11 Autore

E' del tutto evidente l'inutilità dello stare qui a risponderti.

 

La discussione va avanti da quanto.. dieci pagine, quindici? E continui a rispondere ciclicamente sempre con le stesse cose, come un bambino, la gente può tirare avanti per un pò a replicare quotandoti passo passo ma se dall'altra parte c'è "il nulla" la cosa inizia a diventare snervante.

 

Ogni tanto (diciamo in media ogni 3/4 pagine) tiri fuori una nuova idiozia, del tipo "ma i giavellotti possono far fuori orizzontalmente una fila di rematori", "potevano arrivare brulotti a bruciare duecento navi", "l'altofuoco era da tenere in conto", "non ha fatto come diceva Sun Tzu", "l'assedio del 1204 è durato per mesi", "i crociati non hanno attaccato dalle navi", "le galee non hanno ponti coperti perchè nel 1600 era così", "si sbarcano migliaia di soldati, se ne reimbarcano ventimila, li si traghettano e li si sbarcano in giornata", "i nobili della Valle dovevano colonizzare Essos" (ah no quella è una vaccata di un'altra discussione scusa) e l'elenco continua.

 

E' stato divertente, alcuni hanno riso molto, ora basta dai. Hai esagerato, sei diventato una specie di zimbello qua, capita.

 

Potrei rispondere anche adesso eh, quotandoti frase frase e smontandotele per l'ennesima volta. Non so, giusto per dirne una, posso farti notare che "A trireme (derived from Latin: "Tres Remi:" "Three-oar;" Greek Τριήρης, literally "three-oarer") was a type of galley" o tante altre cose tra l'altro inutili per la discussione in se, già inutile di per se stessa.

 

Ma a cosa servirebbe? Prendo atto che con persone come te (come altre categorie qui e nella vita reale) non si può in nessun modo discutere, nonostante un'infinita pazienza messa alla prova un sacco di volte, e quindi in futuro non succederà mai più.


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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 06 febbraio 2012 19:43

E, essendo "poche miglia", si fa in una giornata scarsa

mi sembri il protagonista di memento... capisco che per te sia un'informazione intollerabile, e il tuo cervello la rimuova costantemente nonostante ti sia stato ripetuto decine di volte, ma

Loading up thousands of men for a much longer voyage to some cove north of the city would have been much more time-consuming and cumbersome

+

further up toward Rosby, Duskendale

 

sono dati TOTALMENTE INCOMPATIBILI CON IL TUO CONCETTO DI POCHE MIGLIA.

Saranno "poche miglia" rispetto all'estensione del continente occidentale, non importa quantificare perché Martin è vago su tempi e distanze per scelta stilistica, il punto è LE OPERAZIONI DI TRAGHETTAMENTO NON SONO IRRILEVANTI DAL PUNTO DI VISTA DEL TEMPO E DELLA LOGISTICA.

 

Questo è un dato ormai assodato e confermato. Capit? :)

 

 

Hai idea che Giuliano aveva diviso il corpo di spedizione, che aveva altrove altre truppe, che c'erano qualcosa come le classis d'occidente e d'oriente altrove e che non si stava sput.....o tutte le pedine strategiche che aveva in quella spedizione? Ma ci arrivi? :stralol:

No, perché se non ci arrivi a queste conclusioni, fai prima a postarmi tutte le sconfitte che ci sono state nella storia dell'umanità. E ti dò pure un suggerimento, di solito quando c'è un vincitore c'è anche uno sconfitto, quindi pensa a quanti esempi che non c'entrano niente puoi portarci

sai meglio di me che sarebbe stato impossibile schierare tutte le forze di roma in un unica battaglia o spedizione, l'ipotesi è semplicemente inconcepibile.

 

tu blateravi che nessun comandante mette a rischio nella stessa battaglia/campagna sia la flotta che l'esercito, ma Giuliano (tra gli altri) è un di questi casi.

Che le legioni di britannia e gallia eccetera fossero al sicuro a millemila chilometri è irrilevante.

Primo perché non potevano in alcun modo influire sulla sua situazione, e Giuliano se organizzava male la campagna ci restavano tutti secchi, legioni di britannia o meno. Come Stannis, il successo/fallimento della campagna dipendeva solo ed esclusivamente delle forza che aveva a disposizione in quel momento.

Secondo perchè anche se la sopravvivenza dell'Impero era assicurata anche in caso di disfatta, la sua non lo era affatto: non sarebbe stata la prima volta che situazioni militari non proprio rosee facevano da sfondo alla "tragica scomparsa" dell'imperatore stesso


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giobba96
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Inviato il 07 febbraio 2012 19:52

secondo me la sconfitta è avvenuta perchè stannis non aveva messo degli esploratori che lo informavano su cosa accadeva dietro di loro,così sono arrivati tywin,l'esercito lannister e di altogiardino e li hanno sorpresi alle spalle,se invece c'erano poteva essere anche una vittoria di stannis e la conquista di approdo del re


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Inviato il 08 febbraio 2012 13:54

No, è proprio tempo perso :stralol:

 

Tò, leggete, questa è strategia, non chicchiere. Troverete tutte le risposte alle vostre domande:

 

:indica: Quando gli ufficiali superiore si dimostrano troppo irruenti incapaci di controllarsi, e affrontano il nemico gettandosi nella mischia senza valutare l’opportunità di impegnare battaglia, e i generali non sanno decidere, l’esercito si disperde.

:indica: Quando il generale è incapace di valutare la consistenza del nemico, e impegna una piccola forza per affrontarne una grande, o truppe deboli per contrastare truppe più forti, o affida incarichi a subalterni, il risultato è la sconfitta.

:indica: La natura del terreno può essere di grande aiuto in battaglia. Ma dipendo soltanto dal comandante saper giudicare il nemico, calcolare le distanza e valutare i rischi. Conoscendo questi fattori, vincerai; trascurandoli, sari sconfitto.

:indica: Se vedo dove il nemico dove può essere attaccato e so che le mie truppe hanno la possibilità di farlo, ma se non so giudicare se la conformazione del terreno sia svantaggiosa, le mie probabilità di vittoria sono dimezzate.

:indica: Per questo un generale esperto, quando si muove, non commette errori. Quando attacca, ha risorse illimitate.

 

:indica: Un Sovrano non può mobilitare un esercito soltanto per uno scatto d’ira, né un generale può combattere soltanto perché mosso dalla collera. Infatti, mentre un uomo in collere può recuperare la calma, e un uomo risentito può rasserenarsi, uno Strato finito in pezzi non può essere ripristinato, né i morti possono essere restituiti alla vita.

:indica: Il Sovrano illuminato è dunque prudente, e il buon generale lo mette in guardi contro azioni temerarie.

In questo modo lo Stato è sicuro e la forza militare rimane integra.

:indica: Non procurarsi informazioni sul nemico, e combattere per anni, per evitare di compensare agenti segreti abili è dunque un’azione che va contro il popolo, è indegna di un generale, di un retto consigliere del sovrano, di una persona che possa raggiungere la vittoria.

:indica: Infatti, ciò che permette ad un principe illuminato e a un abile generale di sottomettere il nemico e conseguire risultati straordinari, è la capitcà di previsione.

:indica: Ma la “capacità di previsione” non è un dono degli Dei, né si ottiene interrogando spiriti e fantasmi, né con ragionamenti o calcoli. Si ottiene impiegando uomini che ci informano sulla situazione del nemico.

 

Ma se volete metto anche altro.

 

Anche se dubito servirebbe a qualcosa, rispondereste "Ma Martin ha scritto che..." :stralol:

 

 

PS Ser Balon, ti faccio un regalo, la tabella di verità dell'and logico:

(1 vero, 0 falso)

A | B | A and B

0 0 0

0 1 0

1 0 0

1 1 1

:indica: Metti in relazioni con lo scenario descritto, e prova a leggere il risultato.


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Inviato il 08 febbraio 2012 14:19

tutto molto interessante e molto giusto (a parte il quinto comandamento secondo comma che è una minchiata cosmica), ma quante volte il prontuario del buon generale è stato violato? infinite.

 

cosa c'è di assurdo e irrealistico se un generale viola uno o più precetti? niente

 

il semplice fatto che siano stati messi per iscritto e siano pure diventati famosi, è un indizio sul fatto che esistono molti più cattivi generali che buoni generali..


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Megatron
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Inviato il 08 febbraio 2012 16:44

secondo me la sconfitta è avvenuta perchè stannis non aveva messo degli esploratori che lo informavano su cosa accadeva dietro di loro,così sono arrivati tywin,l'esercito lannister e di altogiardino e li hanno sorpresi alle spalle,se invece c'erano poteva essere anche una vittoria di stannis e la conquista di approdo del re

 

Finalmente!!!!!!

Allora, rispondo a Lochlann e ser Balon (scusate il ritardo è un periodaccio col lavoro e non riesco a connettermi tutti i giorni). Non sto dicendo che bisognava mandare le spie per scoprire qualcosa sull'altofuoco, magari non ne veniva niente. Sto dicendo che bisognava mandarle perché un attacco in grande stile (quale è quello alla capitale nemica) DEVE essere organizzato tenendo conto della situazione, anche se è PROBABILE (e quindi non certo) che la situazione sia rimasta immutata rispetto a mesi (non giorni: mesi) prima.

Su questo Exall fa bene a citare Sun Tsu, ma non perché sia la Bibbia infallibile, ma perché dice una cosa che secondo me ci è utile se vogliamo analizzare a mente serena questo punto specifico: "Conoscendo gli altri e conoscendo se stessi, in cento battaglie non si corrono rischi". La conoscenza del nemico è fondamentale: questo ce lo insegna non solo il nostro amico cinese ma anche l'esperienza storica (tutti voi ricordate l'importanza della violazione di Enigma nella IIGM; e che se l'OKW avesse ascoltato la spia Cicero, lo sbarco in Normandia si sarebbe fatto in fondo al mare...).

Ora, io sto solo dicendo che uno stratega non attacca senza essersi accertato della situazione inviando qualche occhio e qualche orecchio che gli avrebbe ALMENO riferito che i fabbri della città stavano forgiando non spade e lance ma "anelli". E certamente non attacca prima di ave capito a che servono quegli anelli (a prima di essersi posto il problema di capirlo).

In questo, siamo almeno d'accordo che l'assalto alla cieca via mare alla capitale nemica è stato un azzardo che uno stratega non deve permettersi?


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Inviato il 08 febbraio 2012 17:21

Ser Balon, forse non siamo stati chiari. La battaglia può andare male, si può cadere in trappola, si può mancare un appuntamento etc. etc. etc., però non vai ad attaccare una capitale nemica infilandoti nel punto più protetto della zona senza aver la minima idea delle difese e senza aver fatto un'ispezione del campo "dove hai intenzione d'attaccare", mettendo a rischio tutte le forze di cui disponi perché si è di più.

Insomma, qua non si parla di errori, ma proprio di quello che non va fatto.


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Inviato il 08 febbraio 2012 18:12

Stannis doveva (e dico DOVEVA) conquistare Approdo del Re per vari motivi:

 

1) Conquistando la capitale dei Sette Regni avrebbe quanto meno messo in discussione la lealtà dei vari Lord e Cavalieri (vuoi di Tywin, dei Tyrell o degli Arryn magari) ai loro rispettivi condottieri. Non dico tutti ma molti credo sarebbero passati dalla parte di Stannis vedendolo come conquistatore e uomo determinato a rivendicare il titolo di Re di Westeros.

 

2) Conquistando la capitale avrebbe avuto una solida e avanzata base per le conquiste successive.

 

3) Un solido castello dove rifugiarsi in caso di attacco da parte di Lord Tywin (ricordare che un assalto a un castello è sempre dispendioso)

 

4) Un porto che avrebbe accolto le sue navi per proteggere, rifornire e al caso evaquare la città, nonchè il modo di risalire il fiume con le sue galee e sbarcare così uomini all'interno del continente.

 

5) Conquistando la città avrebbe catturato Joffry, Cersei e una miriade di nobiluomini e nobildonne che sarebbero valsi una fortuna (economicamente e politicamente)

 

Non sono motivi sufficienti per giustificare l'assalto alla città?

Stannis aveva esploratori eliminati principalmente dagli uomini del Folletto e questo rese cieco il suo esercito tanto da non vedere avvicinarsi quello dei Lannister-Tyrell. In quanto alla catena c'è una semplice spiegazione:

dopo aver occupato Capo Tempesta, Stannis è corso a nord per occupare Approdo del Re e questa fretta non gli ha permesso di informarsi tramite spie dei piani nemici.

Dopo Capo Tempesta, infatti, Stannis giustamente ha deciso di conquistare Approdo del Re (per ovvi motivi politici e strategici) e si è trovato di fronte due scelte:

 

A) Correre a nord e assaltare Approdo del Re e conquistarlo in fretta prima che arrivassero gli eserciti congiunti di Lannister-Tyrell. Rintanarsi quindi dietro le sue mura e affrontare da lì l'esercito nemico o resistere all'assedio venendo aiutati via mare. (Magari nel frattempo alcuni alfieri dei Tyrell sarebbero passati dalla sua)

 

B) Informarsi sulla situazione e sui piani nemici perdendo così del tempo prezioso e arrivare ad Approdo del Re troppo tardi dovendo affontare l'esercito Lannister-Tyrell e (dico E) affrontare un assedio.

 

 

Ha fatto la scelta giusta! In guerra ovviamente le cose non vanno sempre bene e ha perso la battaglia. Secondo me il suo è stato un rischio calcolato. (Come faceva del resto il grande Generale Rommel, cioè attaccare il più brutalmente possibile e il più velocemente possibile anche a scapito della prudenza per colpire al cuore il nemico)

 

Io la penso così. Sappiatemi dire se siete d'accordo o il punto in cui sbaglio.

:trooper: :dart: (che bello ci sono le emoticon di star wars!!!)


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Inviato il 09 febbraio 2012 16:49

(Come faceva del resto il grande Generale Rommel, cioè attaccare il più brutalmente possibile e il più velocemente possibile anche a scapito della prudenza per colpire al cuore il nemico)

 

Io la penso così. Sappiatemi dire se siete d'accordo o il punto in cui sbaglio.

:trooper: :dart: (che bello ci sono le emoticon di star wars!!!)

 

1) Le emoticon sono a pagamento, puoi dare a me i 10000 euro penso io a mettere a posto le cose.... http://www.labarriera.net/forum/public/style_emoticons/default/ph34r.png

 

2) Rommel era uno che attaccava brutalmente e velocemente, ma era la prudenza fatta persona: non attaccava MAI senza avere acquisito informazioni sufficienti sul suo nemico, piuttosto preferiva sfilarsi (lo fece in Francia al comando della sua "Divisione Fantasma", che non a caso si meritò questo soprannome, e in Nord Africa). Per Rommel la guerra si vinceva in una sola battaglia, combattuta solo quando si è sicuri di vincere (se leggi il tedesco lo dice chiaramente nel suo libro Infanterie greift an, credo ci sia anche una traduzione in inglese). Altrimenti, meglio rimandare lo scontro!


M
Mandalore
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Inviato il 10 febbraio 2012 1:22

Ritengo invece che a volte pur di cogliore un'occasione abbia tralasciato la prudenza e si sia gettato nella mischia, dove faceva più male al nemico. Nella Prima battaglia di El-Alamain attaccò cercando di cogliere l'ultima possibilità di vittoria che gli rimaneva nonostante l'enorme superiorità numerica alleata e una situazione logistica pessima. Non dico non fosse un uomo prudente , anzi era meticoloso nei suoi piani e prestava grande attenzione alla sua rete di informazioni. Dico solo che a volte sceglieva di muoversi il più rapidamente possibile e di colpire il più duramente il nemico a scapito della prudenza (e quante volte ne è usito vittorioso!). Questo lo si può ben vedere in alcuni episodi da lui vissuti e descritti nel suo "Fanteria all'attacco!"


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Ser Balon Swann
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Inviato il 10 febbraio 2012 1:33

Ser Balon, forse non siamo stati chiari. La battaglia può andare male, si può cadere in trappola, si può mancare un appuntamento etc. etc. etc., però non vai ad attaccare una capitale nemica infilandoti nel punto più protetto della zona senza aver la minima idea delle difese e senza aver fatto un'ispezione del campo "dove hai intenzione d'attaccare", mettendo a rischio tutte le forze di cui disponi perché si è di più.

Insomma, qua non si parla di errori, ma proprio di quello che non va fatto.

sì ma il punto fondamentale è che Stannis aveva fretta.

A torto o ragione, ha deciso che prima assestava il colpo vincente meglio era, anche a costo di perdite elevate.

 

E se aveva fretta, l'unico modo era infilare la flotta nel fiume delle acque nere e traghettare tutti poco più a monte.

 

Stannis ha ragionevolmente supposto che:

a) le scorte di altofuoco fossero irrisorie: infondo se ne era andato da un anno neanche, la guerra era scoppiata da pochi mesi, non c'era alcun motivo per ipotizzare che le scorte di altofuoco fossero diventate improvvisamente consistenti.

Quando gli americani hanno invaso l'Afghanistan, dubito abbiano elaborato la loro strategia sulla base dell'ipotesi (peggior scenario immaginabile) che i talebani fossero venuti in possesso negli ultimi mesi di un paio di bombe atomiche dimenticate in qualche grotta dai sovietici 20 anni prima...

b) visto che non si parla di kamikaze giapponesi, non era facile immaginare che l'intera flotta reale si auto-immolasse volontariamente tra atroci sofferenze. Insomma si poteva prevedere che gli sparassero addosso otri di altofuoco dalle mura e dalle navi, ma non che Tyrion sterminasse i suoi stessi comandanti con l'inganno.

A Westeros la guerra ha ancora una forte componente "rituale": culturalmente era molto difficile prevedere una mossa spietata come quella di Tyrion. Sacrificare una porzione delle proprie truppe in battaglia non è niente di eccezionale, accettare perdite importanti per "fuoco amico" è la norma, magari organizzare anche degli isolati episodi di kamikazeria, ma converrai che la mossa di Tyrion "va oltre".

c) il campo l'ha ispezionato, ma evidentemente non ha capito la funzione della nuova torre. Questo è l'errore più macroscopico e "assurdo" di Stannis.

d) i rischi erano, secondo suoi i ragionevolissimi calcoli sull'altofuoco, molto bassi per la flotta e, secondo i suoi calcoli un po' più azzardati sulla posizione di Tywin, quasi inesistenti per l'esercito. Però i suoi esploratori erano stati sterminati, quindi non è che potesse fare tanto meglio che andare a naso.

 

In questo, siamo almeno d'accordo che l'assalto alla cieca via mare alla capitale nemica è stato un azzardo che uno stratega non deve permettersi?

ma Stannis non è a capo di chissà quale entità territoriale... non controlla manco le terre delle tempesta, è un ribelle vagabondo con un esercito raffazzonato e di dubbia lealtà, niente di più.

A differenza degli altri pretendenti, non ha soldi, non ha un retroterra che produca nuove reclute e armi e viveri, solo un paio fortezze isolate dove asserragliarsi, la sua causa non ha la minima attrattiva se per non gente avida di bottino o di violenza gratuita.

La sua mentalità non può essere quella del duca di Marlborough che conduce le sue impeccabili mosse ben ponderate in baviera. Stannis è poco più di uno Spartaco, di un Von Sickingen.

Cosa mai potrebbe fare se non rischiare il tutto per tutto?

 

 

Ora, io sto solo dicendo che uno stratega non attacca senza essersi accertato della situazione inviando qualche occhio e qualche orecchio che gli avrebbe ALMENO riferito che i fabbri della città stavano forgiando non spade e lance ma "anelli". E certamente non attacca prima di ave capito a che servono quegli anelli (a prima di essersi posto il problema di capirlo).

beh non è da escludere che le sue spie fossero (anche) I FABBRI stessi :)

Poco prima della battaglia però varys fa una retata generale ad approdo del re, catturando diverse centinaia di simpatizzanti di Stannis (gli uomini cervo, la maggior parte ricchi borghesi e mercanti), tra cui il mastro armiere. Poi Joffrey provvede a catapultarli fuori dalla città :)

 

anche se Stannis è riuscito a infiltrare le sue spie ad approdo del re, è ragionevole supporre che varys li abbia individuati e neutralizzati facilmente, insieme a tutti gli altri uomini cervo.

 

ora, varys è sgravatissimo come boss del controspionaggio (quasi quanto Gregor lo è come guerriero), ma così va la vita a Westeros...


E
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Inviato il 18 febbraio 2012 11:51

Mah, francamente "avere fretta" non è una ragione strategica. Poi, Mandalore, io non contesto che non aveva ragione di prendere Approdo, ma contesto che l'ha fatto buttandosi a casaccio tirando alla rinfusa le truppe senza pianificare una mazza di niente e sputt...si flotta ed esercito senza aver nemmeno studiato il campo. Perché, a contrario di quanto dici, la possibilità di studiare il campo ce l'aveva avuta eccome, visto che stava lì da giorni :tongue:

E questo rende ancora meno credibile che un generale d'esperienza come stannis si faccia infinocchiare in quel modo.

 

Insomma, quella non è un'operazione militare, è un'ammucchiata degna di film di bassa lega dove il regista si cimenta a sparare massime militari senza capirci un'h (stile quel film su Spartaco dove ficcano in bocca a spartaco che non ha senso dividere un esercito :stralol: , ditelo a Rommel :stralol: )


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