1+1=2 è oggettivo non perchè sia intrinsecamente vero, ma perchè ho accettato le regole della matematica.
1+1=2 semplicemente perchè stai usando il sistema metrico decimale.
Se usavi il sistema binario, 1+1=10
Puppa
Ma ci dà la garanzia che l'uomo non è solo materia, altrimenti non così tante persone si sarebbero poste il problema
garanzia? Guarda, io non so se sia tutto materia oppure no, ma credo che sull'argomento di garanzie ce ne siano veramente poche
Il primo a parlare di "garanzia" sei stato tu :wub:
Detto ciò, se davvero non esistono garanzie, cosa sprechi energia a difendere una filosofia che, come è già stato fatto notare, è personale e fatica a reggersi? Tale teoria resta una tua visione del mondo e dei comportamenti umani, punto. Nessuno garantisce che sia vera, no?
Direi comunque di abbandonare discorsi sulla materia e sulla morale, tanto no si viene a capo di nulla.
Tornando al giudizio di uno storico: nessuno sarà mai oggettivo al 100%, dato che uno storico resta pur sempre un essere umano e, per quanto si sforzerà di essere imparziale e analitico, in qualche modo ci metterà sempre del suo.
fortunatamente uno storico serio e professionale ha sempre l'umiltà di specificare dove finisce la fonte e dove inizia l'ipotesi...
bene, direi che finalmente abbiamo chiarito. Anche se, in certi casi, vuoi per mancanza o incompletezza o soprattutto discordanza delle fonti, lo storico deve necessariamente "metterci del suo"
Ovviamente. E se quello storico è serio, specificherà che si tratta di una sua teoria, di cui spiegherà le motivazioni.
Ovviamente tutti si augurano che in questi casi si trovi la fonte mancante che porti alla completezza del fatto :wub:
Il normale lavoro di uno storico...e poi carenze, assenze o discordanze di fonti vengono sempre citate esplicitamente in modo da chiarire quali siano i punti oscuri dove l'ipotesi dello studioso sopperisce ad esse.
Mi accodo alla conclusione dei miei due colleghi archeologi. Il compito dello storico (in questo caso archeologo) è quello puro e semplice di reperire informazioni riguardo fatti, luoghi, persone, ecc ecc del passato e narrarli così come essi si sono svolti, così come racconteremmo ad un amico cosa abbiamo fatto ieri. Se lo storico si trova davanti ad un buco nella storia, una falla nelle informazioni, esso (e non necessariamente) può esprimere un'opinione soggettiva, che deve essere ovviamente specificata, in modo che chi legge un testo sappia che non sta leggendo fatti realmente accaduti e comprovati, ma un'ipotesi soggettiva.
Quello che continuo a ribadire, per tornare al titolo della discussione, è che: per quanto dite che un giudizio espresso conserva sempre in sè una parte soggettiva di colui che l'ha emesso, ritengo che i fatti storici vadano valutati all'interno del contesto che li ha prodotti. Se valutiamo eventi fuori dal loro contesto non riusciremo mai a capire quali sono le cause scatenanti che li hanno prodotti, quale era il tipo di civiltà in cui sono nati, insomma la cultura che li ha generati.
Se poi vogliamo adottare il sistema "ognuno la pensa come vuole" allora non perdiamo neanche tempo a discutere sull'argomento perchè non ha nessun senso logico.
Ultimissimo OT...:
(a me infatti piace molto il kebab, tipico piatto turco)
kebab ^_^è anche un piatto indiano
E greco, e siriano, egiziano, libanese e via dicendo
Visto che anche io sono ghiotto di kebab,io medesimo,Joramun figlio di Gigetto,dichiaro ufficialmente aperte le iscrizioni al C.A.D.K. (Club Adoratori e Divoratori di Kebab).
Tornando seri vorrei chiedere scusa a tutti per l`eccessiva lunghezza dei miei post......... :D :D :D ....mi sono lasciato un po trasportare... :wub:
Per concludere:
Il normale lavoro di uno storico...e poi carenze, assenze o discordanze di fonti vengono sempre citate esplicitamente in modo da chiarire quali siano i punti oscuri dove l'ipotesi dello studioso sopperisce ad esse
Amen!!!
^_^ ^_^ :D
Detto ciò, se davvero non esistono garanzie, cosa sprechi energia a difendere una filosofia che, come è già stato fatto notare, è personale e fatica a reggersi? Tale teoria resta una tua visione del mondo e dei comportamenti umani, punto. Nessuno garantisce che sia vera, no?
nessuna garanzia, infatti.
Ha però un certo riscontro nella realtà. La tua, invece, zero. Forse lo avrà quando mi farai vedere un'anima e non sosterrai la tua teoria con questa grande perla filosofica "tutti credono che esista, pertanto esite".
Ha però un certo riscontro nella realtà. La tua, invece, zero. Forse lo avrà quando mi farai vedere un'anima e non sosterrai la tua teoria con questa grande perla filosofica "tutti credono che esista, pertanto esite".
Guarda, parli con uno che è non crede in nessuna divinità, sia il Padre Eterno o Elvis Presley :stralol:
Fa l'altro, il mio dire "tutti credono che esiste, perciò esiste" ammetto possa essere risultato poco chiaro. Mi spiego: il fatto che su 6 miliardi di persone il 99% creda in una qualche religione, non ti frena dall'ammettere al 100% che non esista nulla di trascendentale? Tu non so come ragioni, ma io sono estremamente possibilista. Secondo il mio modesto parere, negare che possa esistere un qualcosa al di là dell'uomo è come negare che la possibilità che, in tutto l'universo, la Terra sia l'unico pianeta abitato.
La questione è: tu ritieni davvero che tutto quello che fai dipende da come interagisce la materia che ti compone? Buon per te, hai appena detto che non possiedi alcuna libertà. Ma se sei contento così, amen.
Visto che anche io sono ghiotto di kebab,io medesimo,Joramun figlio di Gigetto,dichiaro ufficialmente aperte le iscrizioni al C.A.D.K. (Club Adoratori e Divoratori di Kebab).
^_^ mi iscrivo subito.... ^_^ ^_^