I ladri che vanno a rubare in villa per non far morire di fame la famiglia a Tirana, e magari, perché sorpresi, uccidono il proprietario della casa.
Non è malvagità, se rubano per fame e per sopravvivenza delle persone che amano, ma io li vorrei vedere in carcere.
Un ubriaco che stermina una famiglia. Non si ubriaca per malvagità, ma io lo vorrei vedere lo stesso in carcere.
La stessa cosa per Jaime, per quanto mi riguarda.
Trovo che siano due esempi mal riusciti...
Ma il concetto è valido anche per me: Jaime ha fatto un errore pessimo nel fornicare con Cersei in quel momento, e un'azione discutibile e delittuosa nello scagliar giù dalla finestra Bran. In questo non c'era malvagità. C'era delitto, il che è diverso.
A mio parere non è crudeltà perché il fine non era uccidere Bran, ma difendere sé stesso e Cersei; l'uccisione di Bran era il mezzo. Se fosse stata un'uccisione fine a sé stesso, per fare del male, sarebbe stata un'altra cosa, ma la volontà di Jaime, il motivo per cui ha fatto quell'azione, non era di fare del male. Questo non significa che sia stata una bella azione, ma a mio parere la crudeltà è un'altra cosa.
Non so io ho sempre considerato la crudeltà come deliberatamente fare del male senza nessun criterio etico o morale che sia. In fondo dice lui stesso che non butta bambini dalla finestra per migliorare il loro stato di salute, lui voleva ucciderlo.
Però ci sarebbe un'altra interpretazione per l'atto di Jaime, diciamo che è stato impulsivo, un raptus istintivo a cui ha pensato in seguito un po' come un ladro che entra in un bar, ruba la cassa e poi, per paura, per la tensione o chissà cosa, spara al cassiere senza che ne avesse l'intenzione. Certo in entrambi i casi non è giustificabile, ma c'è una differenza, la stessa che c'è tra un omicidio premedidato (doloso o dir si voglia) o un omicidio volontario senza premeditazione, parlando in termini giuridici, la morale poi è un'altra cosa.
:unsure:
Non so io ho sempre considerato la crudeltà come deliberatamente fare del male senza nessun criterio etico o morale che sia. In fondo dice lui stesso che non butta bambini dalla finestra per migliorare il loro stato di salute, lui voleva ucciderlo.
Deliberatamente far del male? Allora un leone, come quello del tuo avatar, che uccide e si mangia una zebra è crudele sempre, e una zebra non lo è perché mangia solo erba?
No, crudeltà non può essere solo far del male, bisogna anche considerarne le motivazioni. La legittima difesa non è punita da nessuno. In certo modo, potrebbe essere visto così l'atto di Jaime. O forse no; è un atto discutibile, appunto.
Mentre molto sbagliate sono le circostanze che l'han portato in quella torre in quel momento.
Bisogna considerare credo meglio quale sia il valore della vita umana nel contesto mediovale delle cronache. Molto basso.
La realtà in cui si muovono i personaggi come Jaime è dominata dai rapporti di forza e di potere, la violenza come strumento è nella mentalità di tutti in guerra e non.
Jaime Lannister non ha una cattiva reputazione perche ha ucciso, a nessuno importa, del resto è prassi comune e non è un criterio di valutazione per un cavaliere. "Sterminatore di Re" non vuol dire Omicida, significa Spergiuro.
Ma infatti io non ho mai condannato Jaime per l'omicidio e tradimento del re ma per quello che ha fatto a Bran... anzi mi sembra che in questo ci sia un sottile velo di ipocrisia negli altri Lord di Westeros: TUTTI (o quasi) hanno tradito... Ha tradito Robert, Ned, Jon Arryn, Tywin... hanno tradito il loro Re e si sono acchiappati tutto. Jaime ha ucciso materialmente il Re ma è un po' come se lo avessero ucciso tutti quanti... ok lui era una guardia reale e ha rotto il giuramento di difendere il sovrano ma anche gli altri Lord hanno rotto il giuramento di fedeltà alla Casa Targaryen... è un po' come se Jaime fosse diventato il capro espiatorio di tutto... addirittura Robert lo ha ''perdonato'' per l'assassinio di Aerys...
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Un re ha dei doveri nei confronti dei suoi sudditi, che non sono schiavi.
Se li tratta come pezze da piede è normale che prima o poi gli si rivoltano contro.
Certo ma quando lo ha fatto Jaime tutti gli hanno dato contro mentre quando lo hanno fatto gli altri tutto è passato sotto traccia... in questo difendo Jaime...
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Sono pienamente d'accordo con Sharingan....Jaime è diventato il capo espiatorio della situazione ed è stato funzionale alla rivolta di Robert.Se Jaime non avesse ucciso il re chissà come sarebbero andate a finire le cose...
Finiva probabilmente che Aerys faceva saltar tutto per aria quindi non vedo cosa poteva fare Jaime...
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Jaime Lannister...devo confessare che, nonostante i suoi capitoli siano fantastici, come personaggio non mi ha mai dato grandi emozioni.
Io credo che Jaime, nonostante lui affermi il contrario, sia in assoluto il personaggio più condizionato dall'opinione che gli altri hanno su di lui.
- Il giovanissimo Jaime Lannister: erede della casata più potente di Westeros, bello, affascinante, spadaccino senza pari. Questo la gente vede in lui, e lui fa di tutto per confermare questa visione: entra nella guardia reale, combatte da eroe contro la fratellanza del bosco del Re, vede in Arthur Dayne il suo modello, salva milioni di persone da un Re pazzoide e ormai sconfitto.
- Il Jamie Lannister sotto il Regno di Robert: la gente ora vede la sua bellezza sotto una luce luciferiana, lo crede crudele, senza onore, senza anima: è lo Sterminatore di Re
E Jaime si cala pronatamente in questo ruolo: i suoi atteggiamenti si fanno più sprezzanti, getta bambini dalle finestre, giace con la sorella quando il Re dorme a pochi passi, uccide gratuitamente gli uomini della scorta di Eddard Stark
- Il Jaime Lannister senza mano: nonostante sia ancora una delle persone più potenti del regno, ora tutti lo considerano un relitto umano, un'essere inutile che ha auto quello che si meritava. Al massimo provano pietà per lui. E Jaime entra subito nella parte: Si atteggia ancora come superbo e sprezzante, ma all'interno continua a rimuginare, ad autocommiserarsi, a rimpiangere ciò che sarebbe potuto essere.
jaime lannister è Woody Allen in Zelig: un camaleonte umano.
Buono e gentile con il fratello, macho e dominatore con la sorella, rispettoso e ossequioso verso il padre, forte coi deboli, debole coi forti. Spada bianca pia e devota, comandante di eserciti crudele e spietato.
Jaime Lannister non mi piace tanto
Gli altri? ci sono altre cappe bianche che hanno fatto fuori il re che hanno giurato di difendere?
Tralasciando questo, non vedo come paragonare la ribellione di Ned, di Robert e degli altri all'azione di Jaime. Lo avrei capito se Jaime si fosse unito ai ribelli, ma non l'ha fatto. Il suo gesto lo vedo da opportunista.
La guerra era persa, Ned alle porte, il paparino decide che è arrivato il momento di saltare la barricata, lui sgozza chi ha giurato di difendere.
Certo, c'è la storia dell'incendio, dell'altofuco etc, ma era proprio necessario ucciderlo?
Un gesto degno del cavaliere sorridente.
jaime lannister è Woody Allen in Zelig: un camaleonte umano.
Buono e gentile con il fratello, macho e dominatore con la sorella, rispettoso e ossequioso verso il padre, forte coi deboli, debole coi forti. Spada bianca pia e devota, comandante di eserciti crudele e spietato.
Jaime Lannister non mi piace tanto
Non la vedo nel tuo stesso modo ...
è onesto con tyrion, non buono e gentile - sono i lannister, mica gli stark :unsure: - perché hanno in comune il fatto di avere diversamente subito un padre-padrone ingombrante e una sorella psicopatica.
macho e dominatore con cersei mica tanto, dato che tra i due è sempre stata lei a comandare e a fare il bello e il cattivo tempo.
verso il padre ha quella salutare prudenza che mostra anche tyrion fino al punto che tutti sappiamo (solo un imb****le prenderebbe alla leggera un uomo simile, in effetti), ma trova il modo di sgusciargli tra le dita diventando manto bianco e rifiutandosi di assecondare tutti i suoi schemi matrimoniali e di successione.
spada bianca pia e devota non mi sembra lo sia mai stato, dato che ha fatto quella scelta solo per poter restare vicino a cersei e scapolo.
forte con i deboli, debole con i forti... mah, puoi portare degli esempi?
come comandante di eserciti mi sembra di ricordare che in ASOS sia sconfitto e in AFFC dia prova di essere tutt'altro che assetato di sangue.
o no? ;)
Gli altri? ci sono altre cappe bianche che hanno fatto fuori il re che hanno giurato di difendere?
Tralasciando questo, non vedo come paragonare la ribellione di Ned, di Robert e degli altri all'azione di Jaime. Lo avrei capito se Jaime si fosse unito ai ribelli, ma non l'ha fatto. Il suo gesto lo vedo da opportunista.
La guerra era persa, Ned alle porte, il paparino decide che è arrivato il momento di saltare la barricata, lui sgozza chi ha giurato di difendere.
Certo, c'è la storia dell'incendio, dell'altofuco etc, ma era proprio necessario ucciderlo?
Un gesto degno del cavaliere sorridente.
Perchè non è opportunismo quello degli altri? La guerra comincia come una guerra di vendetta contro Rhaegar e diventa una guerra di conquista del trono con conseguente ''caccia al Targaryen'' che coinvolge anche bambini che non centrano nulla... non capisco in questo caso perchè Jaime è opportunista e gli altri no... Jaime rimane comunque cappa bianca, Robert si prende il trono...
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Non so io ho sempre considerato la crudeltà come deliberatamente fare del male senza nessun criterio etico o morale che sia. In fondo dice lui stesso che non butta bambini dalla finestra per migliorare il loro stato di salute, lui voleva ucciderlo
Vero, però non era quello il fine, ma il mezzo: non cerca di uccidere Bran tanto per ucciderlo, lo fa per difendere ciò che ama; a mio parere non è una differenza da poco, per quanto non sia discolpante. Se l'atto in sé vi sembra crudele, comunque non è fatto per crudeltà; per questo non trovo, almeno con riferimento a quell'atto, Jaime un personaggio crudele.
- Il giovanissimo Jaime Lannister: erede della casata più potente di Westeros, bello, affascinante, spadaccino senza pari. Questo la gente vede in lui, e lui fa di tutto per confermare questa visione: entra nella guardia reale
Di per sé entra nella Guardia per stare vicino a Cersei, non per fare la figura del figo... e, quando è senza una mano, magari si autocommisererà, ma non mi pare atteggiarsi a relitto umano, quindi se è cosí che gli altri lo vedono non si sta adattando alla visione degli altri.
Certo, c'è la storia dell'incendio, dell'altofuco etc, ma era proprio necessario ucciderlo?
Avrebbero potuto tenerlo prigioniero, ma questo avrebbe rischiato di causare ulteriori scontri con le fazioni pro-Targaryen; che vedendo il re morto hanno comunque perso una delle ragioni per combattere.
Evidentemente non mi sono spiegato come si deve. Ned, Robert e company hanno marciato sui campi di battaglia e vinto la loro guerra. Hanno fatto una scelta che molto probabilmente li avrebbe portati alla morte. Hanno schierato i loro eserciti e si sono gettati nella mischia.
Nella guerra hanno conquistato il trono.
Jaime invece stava al fianco del sovrano, e nel momento opportuno gli ha tolto la vita. Da come lo racconta ci ha provato anche gusto. Come non dimenticare il ghigno che aveva quando è arrivato Ned?
Non mi sembrava mica corrucciato.
Lo ripeto, avrei capito Jaime se avesse abbandonato la sua cappa bianca e avesse marciato alla volta di Approdo in assetto da battaglia. Ed invece ha gettato la maschera quando le truppe del paparino si trovavano in città col tradimento. Scusatemi, voi come definite tutto questo?