So che qualcuno dirà che sonopazzo, ma non credete che le Cronache siano meglio del signore degli anelli?
Mi spiego meglio, nel signore degli anelli l'oggetto fondamentale e l'anello, e si capirà subito che verrà buttato nel Monte Fato, così come si capisce che Gandalf non è morto, che Aragorn si sposerà...
Nelle cronache, invece, non si intuisce chi andrà sul trono, ne se Bran troverà il corvo con i tre occhi, ne come finirà la stroria di Arya, o di Sansa che vuole a tutti i costi Loras...
Non ho ragione?
" /> NO! NO! NONONO! BASTAAAAAA!
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L'ho già vista, letta, sentita ed affrontata questa discussione, sulla newsletter dei Listari quando ancora la ricevevo, e mi sono fatto il fegato avvelenato a sufficienza! " />
Ne ho piene le scatole di gente che afferma che è meglio Tolkien di Martin e viceversa, che mi tirano in ballo tutte le ragioni più astruse, campate in aria ed attaccate agli specchi.... " />
BASTAAAA!!!! " />
Mettetevi bene in testa che sono due fantasy completamente differenti, e che non possono semplicemente essere messe a confronto!
Fatevi entrare in testa il concetto di "differenza" riguardo la vicenda, il suo sviluppo lo stile, gli anni di stesura, la mole, il significato e tutto il resto e lasciateli tranquilli entrambi uan buona volta!
Che poi, se pure Martin non esita a dichiarare che "Tolkien è il maestro insuperabile" un motivo ci sarà pure...e allora che senso ha metterli a confronto???
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Niente di personale, Mace, non ce l'ho con te. Scusami i toni, ma questa discussione, a suo tempo, mi fece infiammare parecchio (è pur vero che proprio per questa lascia il newsgroup) e prendo fuoco facilmente ancora oggi. Non è un attacco contro di te.
Deh, è un paragone estremamente difficile.
Posso dire a me piace più Martin di Tolkien.
Ma quello è un gusto personale.
Dire chi è meglio è impossibile credo. Tolkien ha inventato un Genere. Ci ha visto davvero davvero lontano e penso nemmeno lui si rendesse realmente conto del potenziale della sua Opera al momento della stesura.
Martin cammina su un terreno solido, mentre Tolkien camminava alla cieca dove il terreno nemmeno esisteva.
Quindi, se la discussione è "Chi preferite" la risposta è facile, per me.
Se la discussione è "Chi è meglio", allora potremmo averne per qualche anno e vorrei evitare che al buon Eddard saltino le coronarie, eh eh....
Concordo con eddard sul significato del'anno di stesura e sui temi trattati, all'epoca quando uscì il libro di tokien non vi potete immaginare la risonanza che ebbe, a tal punto che alcune persone (per me furono dei deficienti) ne trovarono anche significati politici inerenti quel periodo.
Per me ha fatto più effetto martin ma credo centri molto lo stile e i metodi narrativi più moderni e adatti al nostro periodo; cmq quando lessi il signore degli anelli mi fece molto effetto, a tal punto che dopo averlo finito con tutte le apendici avevo le lacrime agli occhi perchè l'avventura era finita e io volevo che continuasse all'infinto. " />
" /> eddard non averla a male... ma vi sembrava che Tolkien narrasse con uno stile quasi aulico al contrario di Martin?
vorrei evitare che al buon Eddard saltino le coronarie
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Ma ne trovano ancora adesso. Ci sono tesi di laurea scritte sul "tolkenianesimo" nella cultura radicale, socialista, fascista, etc. Ci sono fior di imbecilli che attribuiscono a Tolkien una posizione politica di destra o di sinistra....e la cosa che fa più male è che a fare affermazioni simili a volte sono persone che conosci personalmente, e sai che hanno una testa funzionante, che ragionano e che sono intelligenti...a tal punto che alcune persone (per me furono dei deficienti) ne trovarono anche significati politici inerenti quel periodo.
Ma io non me la prendo assolutamente a male. Che poi è lo stesso Tolkien ad ammettere di aver volutamente utilizzato uno stile arcaico per rendere meglio un periodo che si richiamava, per ispirazione e struttura, al medioevo britannico, che conosceva benissimo: lo dice nelle sue lettere, lo spiega agli amici ed ai critici facendo pure i confronti tra le varie stesure.eddard non averla a male... ma vi sembrava che Tolkien narrasse con uno stile quasi aulico al contrario di Martin?
Lo stile di Martin è molto diverso, forse persino più leggibile (di certo migliore di quello di Altieri, ma non ci vuole troppo), ma questa è una differenza che non lo rende migliore o peggiore: Gemmel e Leiber avevano stili diversissimi tra loro e da Tolkien e Martin, ma questo non inficia la bellezza delle loro opere.
forse ti sei sbagliato? ma io credo perchè in italia si tende a politicizzare tutto dai vestiti ai libri alle abitudini.
Ma ne trovano ancora adesso. Ci sono tesi di laurea scritte sul "tolkenianesimo" nella cultura radicale, socialista, fascista, etc. Ci sono fior di imbecilli che attribuiscono a Tolkien una posizione politica di destra o di sinistra....e la cosa che fa più male è che a fare affermazioni simili a volte sono persone che conosci personalmente, e sai che hanno una testa funzionante, che ragionano e che sono intelligenti...a tal punto che alcune persone (per me furono dei deficienti) ne trovarono anche significati politici inerenti quel periodo.
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Posso chiederti ancora, dato che non mi sono mai interessato all'argomento e solamente adesso che spunta questo topic mi vengono in mente tante questioni: nel libro di tolkien la storia sembra essere condotta con un certo ottimismo latente persino nelle situazioni più brutte ero sempre certo che prima o poi tutto si sarebbe sistemato al contrario della saga di Martin che SPOILER I FIUMI DELLA GUERRA d35298f83fc4afeae8dc96c563e6b690'd35298f83fc4afeae8dc96c563e6b690
un pò prima della morte di Rob Stark soprattuto durante i punti di vista di Catelyn c'era un'aria pesante e soffocante di depressione
.
Detto più semplicemente nel signore degli anelli gli avvenimenti mi sembrano quasi provvidenziali al contrario delle Cronache, cui avvenimenti sembrano molto casuali. " /> La questione che ha posto Mace, me ne sono accorto troppo tardi.
NdBeric: segnalare sempre la provenienza degli spoiler, please
J.R.RTolkien La realtà attraverso la trasperenza e Il medioevo fantastico.
Il primo non è facile da leggere, sono le lettere che Tolkienstesso scriveva agli amici, ai parenti, agli editori, e spesso e volentieri ne illustrano le concezioni filosofiche e religiose, incluso quella che le cose, in un modo o nell'altro, debbano andare in meglio alla fine di tutto. A parte questo, va tenuto conto che cominciò a scrivere Il Silmarillion durante le licenze dalle trincee della Grande Guerra, e scrisse LOTR nel corso dell II Guerra Mondiale, quando erano i suoi figli a combattere...lui personalmente cercava, in qualunque modo, una speranza.
Il secondo libro è quello in cui spiega come si sia in un certo modo uniformato alle sue fonti d'ispirazione, le leggende norrene e dell'antica britannia, e quindi come lo sviluppo degli avvenimenti ne sia stato in un certo modo influenzato.
Certo, Martin è più realistico...ma Tolkien è molto pi magico. E se consideri anche che quando iniziò a scrivere, lui voleva davvero scrivere un libro per ragazzi, non immaginava neppure che capolavoro sarebbe venuto fuori....
Tolkien vs Martin...
Dal mio punto di vista Martin è fantasy, bellissimo, innovativo e molto altro ancora..
Tolkien non è fantasy.. è letteratura, epica.
Tolkien dovrebbe essere studiato all'università.
Se si guarda al di là della storia pura e semplice, si trovano talmente tanti spunti di riflessione che ancora oggi rileggendolo scopro sempre qualcosa di nuovo.
La visione che Tolkien ha del futuro dell'essere umano, la forza della natura che si ribella, il fatto che il vero eroe non sia Frodo ma Sam, così ingenuo che neppure l'Anello riesce a scalfire la sua natura, il parallelo tra la Passione di Cristo e quella di Frodo.. uno vince sacrificandosi e l'altro fallisce non facendolo.
Non dimentichiamoci che Tolkien non è solo uno scrittore, è un professore universitario, un filologo.
Non solo ha scritto libri e racconti..ma ha creato le lingue dei suoi personaggi.
Dall'altra parte..Martin è un grande: attraverso il suo modo di scrivere e di organizzare il racconto riesce a tenere incollati ai libri tutti i lettori. Riesce a tenere la trama ben nascosta, sa dove infilare i colpi di scena, non esiste un vero personaggio principale (ricordo che l'amico che mi prestò il primo libro mi disse: "non affezzionarti ai personaggi") come non esiste un vero eroe.
Insomma è come chiedere se è meglio la crostata della nonna o la sacher.. buone entrambe ma differenti. " />
così finiremmo con l'odiarlo come anti altri scrittori massacrati perché ti obbligano ad averlo come aromento d'esame...Tolkien dovrebbe essere studiato all'università.
Si forse potrebbe essere come dici tu, ma mi piace pensare che persino docenti universitari possano trasmettere cultura con il loro insegnamento senza per questo diventare arpie durante gli esami.
Sarò stata fortunata, ma ho quasi sempre trovato docenti che avevano una vera e propria passione per la loro materia così che erano più interessati a fartela amare piuttosto che a tartassarti per un voto.
Ma forse ho troppa fiducia negli uomini... " />
Il Silmarillion è forse il libro più bello che abbia mai letto o di cui abbia mai sentito parlare.
E sono d'accordo nel dire che Tolkien sarebbe da studiare all'università. Se a uno non va di studiarlo, si iscriva a un'altra facoltà...
Quindi Martin è meglio de I Promessi Sposi, perché si sa che alla fine i due si sposeranno, o di tutti i miti esistenti, laddove si capisce benissimo dove andranno a parare? O forse è meglio Tolkien, visto che non si è limitato a creare una storia, ma ha creato un intero mondo con tanto di lingue, una mitologia? Inoltre, visto che Tolkien avrebbe voluto pubblicare Il Signore degli Anelli e Il Silmarillion (non quello pubblicato) in un testo unico, non sarebbe corretto giudicare l'opera nel complesso, e non solo una parte?
O forse semplicemente seguono due schemi diversi, con le ovvie differenze che questo comporta?
Piú che questo, il fatto che gli "eroi" non siano Aragorn, Gandalf, maghi potenti e re, ma due Hobbit (diamone atto, anche Frodo fa il suo, e non poco), gente comune.il fatto che il vero eroe non sia Frodo ma Sam
Diciamo che Il Signore degli Anelli doveva essere una parte de Il Silmarillion e non un'opera a se stante.
L'intenzione di Tolkien era quella di dare all'Inghilterra una propria mitologia e Il Silmarillion infatti ha questa struttura: la creazione del mondo (che è descritta in maniera davvero affascinante!!), la nascita degli Elfi..e tutto il resto.. insomma..la storia del mondo di Tolkien.
Quasi alla fine de Il Silmarillion c'è il "racconto" dell'Anello...condensato in poche pagine.
L'opera che Tolkien avrebbe voluto scrivere è condensata proprio nel Il Silmarillion...che potrebbe essere considerato una "traccia" per la creazione di qualcosa di più grande e unico.
Successivamente Tolkien ha ripreso la storia dell'Anello è l'ha descritta e raccontata nel dettaglio.
Il Silmarillion rimane un'opera unica, bellissima, intensa e assai triste in alcune parti...
Inoltre è molto utile per capire alcuni aspetti dei personaggi del Il Signore degli Anelli: ad esempio Galadriel. Conoscere la sua storia, il suo passato aiuta ad approfondire meglio il suo personaggio, le sue scelte e le sue parole..
Senza contare tutti gli aspetti delle parentele...
Insomma... per me un capolavoro!
Per quanto riguarda la mia opinione su Sam... sì, Mornon, hai ragione... Tolkien affida la salvezza del mondo ad alcuni Hobbit, piccoli uomini appunto. E non solo... alla fine sarà Smeagol a distruggere l'Anello...non Sam e non Frodo.
Ciò che i grandi non sono riusciti a fare...lo possono i piccoli.
Sì, temo proprio di sì.Ma forse ho troppa fiducia negli uomini... closedeyes.gif
Purtroppo aver fiducia è sempre stato il mio peggior difetto... " />