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NO SPOILER - Tolkien vs Martin
M di Mace Tyrel
creato il 16 luglio 2007

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GIL GALAD
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GIL GALAD
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Inviato il 14 agosto 2013 11:21

Come hanno già detto tanti, sono due scrittori diversi, hanno i loro pregi e i loro difetti. Poi bisogna considerare che scrivono in due periodi diversi, vengono da due esperienze diverse, hanno fonti diverse...

 

Martin vuole raccontarci una sorta di Medioevo con qualche tocco fantasy, rifacendosi soprattutto alla storia inglese ed europea del Medioevo; Tolkien voleva creare una vera e propria mitologia per l'Inghilterra (lamentava spesso il fatto che, a differenza della Scandinavia per esempio, gli anglosassoni non avevano prodotto opere mitologiche) e si rifaceva alla tradizione epica germanica (e non solo Edda poetica o Beowulf, se andate a cercare bene trovate che nel SdA ci sono persino dei versi di una poesia anglosassone del medioevo, e poi riferimenti ad Atlantide, al Kalevala finlandese etc.), il tutto infarcito di riferimenti cristiani (anche se non eccede quanto l'amico Lewis nelle Cronache di Narnia) e alla propria esperienza di vita (le guerre mondiali, che si riflettono nella lotta bene vs. male, regni liberi vs. Mordor, addirittura una volta ammise che nel creare il Linguaggio Nero di Mordor aveva pensato di dargli una cadenza aspra come il tedesco).

 

C'è chi dice che le opere di Tolkien siano troppo ottimistiche, ma... la gente legge gli stessi libri che leggo io? Nel SdA abbiamo un sacco di morti, sicuramente meno che in Martin, ma ci sono... e lo stesso Frodo rimane alla fine ferito sia fisicamente sia soprattutto spiritualmente, tanto che deve abbandonare la Terra di Mezzo. Il male è apparentemente sconfitto con la distruzione di Sauron, è vero, ma si capisce chiaramente che il messaggio di Tolkien è ben diverso: il male è intrinseco nel mondo stesso, non potrà mai essere eliminato completamente, bisognerà conviverci fino alla fine del mondo (cui lui accenna in una sorta di Ragnarok fantasy, la Dagor Dagorath) a causa dell'iniziale rivolta di Melkor/Morgoth (una sorta di Lucifero tolkieniano).

 

Poi c'è anche da dire un'altra cosa: le opere di Martin e di Tolkien presentano dosi molto basse di magia, o per lo meno inferiori rispetto a tutti gli altri fantasy. E' una cosa che Martin stesso fa notare: Gandalf non lancia palle di fuoco, quando deve affrontare il Balrog lo affronta spada in mano. Certo, poi non mi torna il fatto che Martin critichi tanto la resurrezione di Gandalf (che ha un significato cristiano, anche) e abusi dello stesso artificio nelle sue cronache, ma son dettagli.

 

Leggere Martin significa avventurarsi in un mondo medievale ricreato benissimo, leggere Tolkien significa avventurarsi in una vera e propria mitologia e in un mondo ricreato altrettanto bene, anzi forse di più (c'è maggior attenzione per le lingue, per il clima, per la storia)... insomma, alla fine sono due fra i maggiori autori del genere fantasy (sempre che Martin non concluda la saga in maniera orrenda).

 

Penso che Feanor abbia espresso alla perfezione anche il mio pensiero, un confronto tra i due lo si può fare così per fare accademia ma seppure con dei contatti ci sono troppe differenze soprattutto nel linguaggio per fare delle sovrapposizioni. Tolkien rimane il maestro e credo lo sarà per sempre, colui che ha fatto rivivere dal passato miti e leggende perdute mentre Martin ha creato il suo mondo medioevale pieno di personaggi dalle mille sfaccettature arricchendolo di magia, mistero e giallo senza tuttavia dare vita ad una nuova mitologia. Se vogliamo dare i voti Tolkien da professore si becca un 10 e Martin da giocatore libero un bel 9.


Gil Galad - Stella di radianza





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Ombra Lunare
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Ombra Lunare
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Inviato il 28 aprile 2014 1:50

Ho finito a fatica di leggere il signore degli anelli, sono anni che mi costringo a procedere nella lettura. Non sono un filologo, purtroppo non ho fatto studi alcuni umanistici e non ho altri strumenti per confrontare le due opere tranne gli sentimenti che mi avevano trasmesso. ISDA non mi è piaciuto per niente, non sono mai riuscita a trovare un senso logico agli comportamenti dei personaggi, forse perché la mia lettura è stata troppo frammentaria. Cerco di riassumere i miei dubbi maggiori, ametto di non aver capito molti parti perché l'opera non mi ha mai appassionata.

 

Sauron! Che senso ha d'esistere? Non è umano non ha quasi sentimenti, l'unica sua ambizione è il potere? Potere per fare cosa? Perché si vuole imporre? Ovunque si impone la vita muore, vuole ammazzare tutti? Lasciatemi passare per favore il paragone, non so spiegarmi meglio, gli orchi e altri schiavi del nemico mi sono sembrati degli zombi senza una precisa volontà propria. Non lo vediamo idolatrato, non esiste un suo impero con almeno un'ombra di regime, tutto si regge sul inspiegabile potere mentale che esercita sugli altri. Sauron è il male, però troppo indefinito per i miei gusti.

Ho odiato tutti gli oggetti magici del libro. Non essendo sviluppati sentimenti del creatore dell'anello diventa ancor più incomprensibile come e che tipo di sentimenti l'anello provochi negli altri, non viene esternato il processo per cui qualcuno a contatto con l'oggetto si lascia travolgere dalla totale pazzia e altri sono meno soggetti. Troppi azioni e sentimenti hanno motivazione magica, che non mi soddisfa. Spesso si parla di traditori e di quelli che sono stati corrotti dal nemico, non ho trovato modi logici in cui si possa essere CORROTTI da un mostro non umano che ammazza e sottomette tutti. Un vecchissimo saggissimo potentissimo mago come Saruman è stato corrotto? Mi è sembrata una minchiata.

La parte bianca della magia non mi è piaciuta più di quella nera, l'utilità degli elfi mi sfugge, forse perché ho letto SDA male e non ho letto altre opere. L'aria da predestinati degli elfi e di Aragorn mi ha irritato non poco.

L'approfondimento dei personaggi è molto superficiale, perché Frodo è considerato meglio degli altri? Perché Sam si comporta come un servitore all'inizio? L'unica esternalità del male è desiderare il potere, e perché il potere è necessariamente il male? Ho considerato lodevole il comportamento di Boramir che aveva la ferma determinazione di salvare il suo paese, aveva le idee chiare non era scemo, conosceva la pericolosità dell'anello tanto quanto gli altri perché allora lui viene dipinto come quello più debole?

Tutta la faccenda della principessa di Rohan è imbarazzante, viene dipinta come una sciocca.

 

In generale non sono riuscita ad apprezzare quell'attmosfera magico epica che anzi spesso mi ha infastidito. Anche se il professore ha passato tutta la vita a creare gli elfi, gli gnomi, l'elfico i personaggi che creato non mi sono piaciuti.

 

Zio Martin ha scritto un fantasy che parla di noi, la caratterizzazione dei personaggi è tale che chiunque può ritrovarsi nella saga, anche qui vediamo brame di potere insaziabili ma molto meglio descritte, per me Cersei vale molto di più di Sauron lei corrompe, costringe, minaccia e comprendiamo i suoi scopi. La magia in Martin non viene quasi mai usata come deus ex machina, desideri e paure dei protagonisti hanno origine logica, la magia serve a dare pepe alla storia, è veritiera perché crudele come il mondo che la circonda, i draghi sono mostri e non animali domestici, i metamorfi si cibano di carne umana quando sono nel corpo dell'animale. Credo che ASOIAF sia un opera con importanti messaggi dentro, possiamo crescere insieme ai personaggi, imparare a vedere il mondo da tutti i punti di vista. Il significato nascosto del SDA per me è rimasto nascosto, magari le vostre risposte motiveranno una più attenta rilettura.


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hacktuhana
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hacktuhana
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Inviato il 28 aprile 2014 3:03

Provo a risponderti...

 

Anzitutto per capire chi sia Sauron e che vuole, bisogna capire come sia arrivato ad essere quello che è.

 

Sauron, inizialmente era un mayar, uno spirito servitore degli dei creatori della Terra, i Valar.

 

Tutti i Valar sono figli dell'unico dio Iluvatar, e solo attraverso di lui, essi possono creare le cose, in questo caso la Terra.

 

Tra i Valar, ce n'è uno che non vuole sottostare a questa "visione", Melkor(o Morgoth), egli vuole creare da se le cose, e sa di essere il più potente tra i Valar. La brama della creazione propria, e quindi del potere illimitato rende Melkor, praticamente assimilabile al dio del male di ogni religione o mito.

 

Torniamo a Sauron e ai Mayar...

 

Inizialmente Sauron servì il Valar Aule, il fabbro, colui che creò i Nani(cosa di per se assimilabile alla visione di creare al di fuori della visione di Iluvatar, che infatti lo costrinse a farli "esistere" solo dopo la venuta sulla Terra dei primi figli di Iluvatar, ossia gli Elfi, ed ecco anche perché sti elfi sembrano predestinati, potremmo paragonarli ad angeli se vogliamo).

 

Oltre a Sauron, altri Mayar sono, guarda un po'... Saruman, Gandalf e Radagast ad esempio. e guarda ancora un po' meglio, Saruman asservì dopo Sauron, anch'egli il fabbro Aule. Non è affatto un caso per cui, che sia finito poi, per vedere migliore il "disegno" dell'oscuro signore.

 

Torniamo a Sauron però... ebbene egli divenne l'allievo di Melkor, in tutto e per tutto ne ereditò il titolo, quando poi Melkor fu sconfitto e scomparse per sempre(o quasi... ma questo adesso non conta).

 

Per cui Sauron è il male, l'oscuro signore, che, come Melkor, brama di poter modellare il mondo a sua immagine, e quindi non a distruggere la vita, ma a farla esistere come lui vuole.

 

Per questo forgia l'unico anello, che controlla il potere degli altri.

Gli anelli danno il potere che il portatore vuole avere, ossia, i nove nazgul, erano stregoni regnanti e potenti e per il potere presero gli anelli, i nani(sette... <img alt=" /> ), desideravano la ricchezza e per quello presero gli anelli, per cercarla nelle profondità della terra.

 

Ancora una volta occorre fare un passo indietro...

L'arte di forgiare anelli e gioielli apparteneva agli elfi, Celebrimbor fu l'elfo capace di fare gioielli di una capacità e raffinatezza superiori a qualunque altra(per farla breve, Celbrimbor guarda caso è il nipote di Feanor forgiatore dei Silmaril).

 

Sauron, sotto altro nome, cominciò a collaborare con Celebrimbor e gli altri elfi forgiatori, per poter arrivare a far creare anelli del potere, anelli cioè dove il forgiatore infondeva un potere che desiderava.

 

Celebrimbor ne forgiò tre per gli elfi, e su questi tre, Sauron non aveva controllo, siccome egli voleva superare in potere tali anelli, forgiò in segreto, avendo affinato ed appreso l'arte della forgiatura, l'unico anello, nel quale mise parte della sua stessa essenza, questo anello era in pratica il più potente, e per questo dominò tutti gli altri forgiati, tranne i tre elfici(forgiati senza la "presenza" di Sauron), tutti gli altri anelli del potere vennero in possesso di Sauron, e rispondevano in realtà al volere superiore dell'unico anello.

 

tranne i tre elfici che furono affidati e nascosti, uno venne affidato a Galadriel (Nenya), uno a Gil Galad (Vilya), che poi passò a Elrond, il figlio, e uno a Cirdan il carpentiere (Narya), che poi lo affidò a... rullo di tamburi... Gandalf!

 

Questi tre anelli hanno diversi poteri, tutti legati alla conservazione e alla salvaguardia, quello di Gandalf, guarda caso è anche il più potente dei tre... ed infonde coraggio a chi sta intorno a lui... ecco perché Gandalf è così forte e importante!

 

Ora non vorrei raccontare un quintale di robe <img alt=" />

 

Ma a parte il gusto personale, tutto quello che Tolkien inventa e mette nei suoi libri o scritti, è altamente collegato, ha valore simbolico e soprattutto, la sua enorme saga è un tentativo, secondo me riuscitissimo, di scrivere una nuova epopea mitica, al pari dell'iliade e odissea al pari dell'edda. Vuole dare mito agli angli :) agli inlgesi insomma <img alt=" />

 

Gli orchi non idolatrano il loro signore perché il loro signore vuole che loro abbiano paura di lui e del suo potere, gli orchi sono elfi corrotti.

Essi stessi si comportano alla stessa maniera tra loro, a seconda del rango che hanno.

 

Insomma, è tutto un altro mondo, e gli oggetti magici e la magia hanno spiegazioni che sarebbero da paragonare a quelli che si leggono nei miti e nelle leggende.

 

Il martello di Thor, Excalibur, la lancia di Longino... questo è il metro di lettura per Tolkien.

 

Poi può piacere o meno, ma di sicuro non si può fare un paragone con quanto scritto da Tolkien, riportando tutto a sentimenti, mire e ragionamenti umani e basta.

 

Nelle cronache del ghiaccio e del fuoco, dovremmo capire che cavolo sono e vogliono gli Estranei, magari, per cercare un paragone fattibile, ammesso che poi così sarà, perché per ora degli Others non sappiamo niente <img alt=" />

 

Spero di essere stato utile e anche di non aver detto qualche corbelleria, visto che sono andato a memoria... nel caso, perdonatemi amanti di Tolkien, e anzi, correggetemi pure :)


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AndreaBryndenTully
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AndreaBryndenTully
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Inviato il 28 aprile 2014 10:36

Hacktuhana ha esplicato abbastanza chiaramente le ragioni di Sauron e il valore degli Anelli. Lo devo peró correggere su un punto: Elrond non è figlio di Gil-galad, bensì di Earendil ;)

Tornando a noi, io trovo che per comprendere appieno Tolkien il paragone con Martin non debba di fatto esistere. Se si vanno a cercare intrighi politici, tradimenti palesati e reazioni troppo umane, non si parla di Tolkien.
Egli nella sua mitologia ha creato un universo MITICO, con personaggi che incarnano le fazioni di Bene e Male, ma dove tuttavia non mancano i grigi, come Boromir, suo padre Denethor, lo stesso Frodo, e più di tutti quel gran personaggio che è Gollum. Insomma, i personaggi tra i più combattuti e frustrati sono proprio quelli costretti e tormentati dalla volontà dell'Unico Anello.

Non si deve commettere l'errore di considerare Tolkien una mera lotta tra Buoni e Cattivi, non è assolutamente così. È un mito, un'epopea, una Ricerca. Non si tratta di dover lottare per un trono, si tratta di combattere l'oscurità, sia quella esterna (Morgoth e Sauron) che quella insita in ognuno di noi.

Concludo affermando che per conoscere pienamente il messaggio di Tolkien le tre letture imprescindibili sono (possibilmente in quest'ordine di lettura):

-Il Silmarillion

-Lo Hobbit

-Il Signore degli Anelli

Se poi si vogliono fare le cose per bene, si possono leggere altri scritti riguardanti Arda, ma questi tre sono la base.




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hacktuhana
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Inviato il 28 aprile 2014 11:38

Verissimo, sbagliato io! Eppure mi ricordo che oltre ad essere suo alfiere, avevano rapporto di parentela, vabbeh, con gli elfi e con tutti quei nomi, non mi ricordo bene <img alt=" />

 

Bravo Mastro Andrea Brynden Tully, condivido ciò che hai scritto! :)



Erin la Spezzata
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Inviato il 28 aprile 2014 12:06

Concordo con quanto scritto da AndreaBrynden Tully. Tolkien è stato il mio primo amore, ed è grazie alla sua opera che ho capito che il genere fantasy non è una stupidata come la vulgata vuole far credere. E comunque paragonarlo con Martin non ha nessun senso.

Oltre ai libri citati, molto utile è anche Racconti incompiuti della Terra di Mezzo.


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Inviato il 28 aprile 2014 13:47

Il paragone non sussite per nulla ma questo credo sia "pacifica" come cosa :P

 

Hacktuhana ha risposto in maniera approfondita quello che manca secondo me è solamente che la superficialità è stata nel tuo leggere piuttosto che nella scrittura. E questo senza polemica perchè spesso, sopratutto con opere "grandi", ci si limita a leggerle "perchè lo dicono gli altri" "per curiosità" ma non si legge: si sfoglia.

Molte delle cose che tu chiedi o ti domandi ad una lettura attenta (come merita qualunque libro che non sia un harmony) avrebbero avuto risposta, alcune tue osservazioni sono imprecisioni e cosi via. Ripeto, non voglio offendere perchè a tutti capita, semplicemente "rassicurarti": è davvero un grande autore, non c'azzecca nulla con martin e forse sei cosi critica anche perchè ti aspettavi il fantasy contemporaneo mentre sia stile che struttura sono molto diversi. :)


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AndreaBryndenTully
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Inviato il 28 aprile 2014 15:56

Verissimo, sbagliato io! Eppure mi ricordo che oltre ad essere suo alfiere, avevano rapporto di parentela, vabbeh, con gli elfi e con tutti quei nomi, non mi ricordo bene <img alt=" />

 

Bravo Mastro Andrea Brynden Tully, condivido ciò che hai scritto! :)

Gil-galad era figlio di Fingon, Re Supremo dei Noldor. Elrond gli viene cugino, essendo figlio di Earendil il Marinaio ed Elwing, discendenti rispettivamente dalla Casa di Hador (Tuor era il nonno di Elrond) e la stirpe Sindar (i nonni di Elwing erano nientemeno che Beren e Luthien).

 

Elrond in sè è sia Noldor che Sindar, senza contare che da suo fratello Elros discendono i Dunedain.

 

Meglio controllare l'albero genealogico, con gli Elfi spesso ci si confonde <img alt=" />

 

http://lsdtolkien.altervista.org/img/AlberiGenealogici/elrond.jpg


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hacktuhana
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Inviato il 28 aprile 2014 21:24

Si ricordo che in pratica lui e il fratello fanno la scelta opposta, ossia Elrond resta elfo, mentre Elros sceglie di diventare mortale come uomo, perché sono mezzelfi in realtà. Ed anche che sono pronipoti da parte di madre di Luthien e Beren(personaggi così cari a Tolkien che i loro nomi sono scritti sulle lapidi sua e di sua moglie!!!)

 

Elros è il primo re di Numenor!!! Pensa te! Questa la so! E dopo mille peripezie genealogiche arriva persino il nome di Aragorn sotto il suo albero <img alt=" />

 

Pensa te che giro pazzesco, i discendenti dei fratelli Elrond e Elros si sposano <img alt=" />

 

Una, Arwen è proprio figlia diretta di Elrond, l'altro, Aragorn(Elessar), discende da Elros che sarà il suo pro elevato alla n zio(nonno quel che è) <img alt=" />

 

Tant'è vero che la capacità guaritrice dei discendenti dei re numenoreani si deve proprio alla stretta parentela con Elrond stesso :) e con gli elfi appunto.

 

Che bello ricordare tutte queste cose, è un po' come riviverle... anzi, adesso me le vado a rileggere va! <img alt=" />


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AndreaBryndenTully
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Inviato il 28 aprile 2014 21:44

La parentela lontana Elrond-Aragorn è infatti quantomai curiosa xD

 

Un po' come quando ci rendiamo conto ciò che accade al povero Tùrin...altro che Jaime e Cersei, lì è tragedia pura.


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Inviato il 28 aprile 2014 22:10

Ah, ma come mai questo topic è finito nel Castello Nero? xD


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Feanor_Turambar
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Inviato il 28 aprile 2014 23:03

 

Gil-galad era figlio di Fingon, Re Supremo dei Noldor.

 

La questione di Gil-Galad è uno dei più grandi casini dell'universo Tolkeniano: Tolkien nei suoi scritti più vecchi dice che è figlio di Fingon, in quelli più recenti, scritti poco prima di morire, cambia versione e dice che è figlio di Orodreth. In questo caso si dovrebbe dare ragione alla versione più recente, quindi alla seconda, ma il problema è che quando Christopher decise di pubblicare il Silmarillion (che, è bene ricordarlo, è stato realizzato basandosi sul materiale spesso molto frammentario del padre), si basò sui primi scritti, quelli che facevano di Gil-Galad il figlio di Fingon; poi però scoprì la versione più tarda. Infatti ufficialmente, nella History of Middle-Earth e secondo il canone tolkeniano, Gil-Galad è indicato correttamente come figlio di Orodreth e non di Fingon perché quella è la versione più recente data da Tolkien stesso.

Se ne parla anche su Wikipedia, in questa pagina: http://it.wikipedia.org/wiki/Canone_della_Terra_di_Mezzo#Esempi_di_applicazione_del_canone_nell.27universo_tolkieniano


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hacktuhana
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Inviato il 28 aprile 2014 23:07

Ah! E se lo dice Feanor - Turambar... come possiamo contraddirlo???

 

Solo Gil Galad potrebbe <img alt=" />


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AndreaBryndenTully
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Inviato il 28 aprile 2014 23:51

 

 

Gil-galad era figlio di Fingon, Re Supremo dei Noldor.

 

La questione di Gil-Galad è uno dei più grandi casini dell'universo Tolkeniano: Tolkien nei suoi scritti più vecchi dice che è figlio di Fingon, in quelli più recenti, scritti poco prima di morire, cambia versione e dice che è figlio di Orodreth. In questo caso si dovrebbe dare ragione alla versione più recente, quindi alla seconda, ma il problema è che quando Christopher decise di pubblicare il Silmarillion (che, è bene ricordarlo, è stato realizzato basandosi sul materiale spesso molto frammentario del padre), si basò sui primi scritti, quelli che facevano di Gil-Galad il figlio di Fingon; poi però scoprì la versione più tarda. Infatti ufficialmente, nella History of Middle-Earth e secondo il canone tolkeniano, Gil-Galad è indicato correttamente come figlio di Orodreth e non di Fingon perché quella è la versione più recente data da Tolkien stesso.

Se ne parla anche su Wikipedia, in questa pagina: http://it.wikipedia.org/wiki/Canone_della_Terra_di_Mezzo#Esempi_di_applicazione_del_canone_nell.27universo_tolkieniano

 

 

Sì, conoscevo anch'io questo problema. Vabe' dai, c'è chi segue la versione Fingon, e chi quella Orodreth. L'importante è che si parli sempre di stirpe Noldor...

 

I due cugini-parenti-amici-colleghi non sapevano ancora i casini derivanti da quell'assedio... <img alt=" />

 

http://img1.wikia.nocookie.net/__cb20130411050046/lotr/ru/images/7/7c/0c312526277019398c2ef9d60f958e50.jpeg

 


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Inviato il 29 aprile 2014 14:21

Ed ecco infine svelato il più immondo difetto e crimine di Tolkien! Ha scritto Beautiful in salsa fantasy!


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