Un conto è il lavoro che sta dietro ad un bel libro ed un altro è quanto ti possa piacere il risultato di questo lavoro, Tolkien è considerato uno dei grandi della letteratura mondiale per ciò che ha creato come "impalcatura" sopra la quale sviluppare le sue storie...
Evidentemente, a qualcuno importa, anche se tu te ne freghi; e il fatto che a te piaccia di piú leggere Martin non ne fa una verità assoluta, c'è gente cui piace di piú leggere Tolkien, quindi continuo a non vedere il senso di un discorso come "non si può ammettere che, comunque, le cronache risultano meglio del signore degli anelli?", visto che presuppone un'oggettiva superiorità di Martin, e il fatto che chi si dice in disaccordo non lo faccia perché convinto, ma perché non vuole ammettere il contrario.sto parlando di piacere nel leggere o rileggere un libro, poi del lavoro che c'è dietro, sinceramente, chi se ne frega, a me, ripeto, importa leggere un bel libro. Martin ha lavorato meno approfonditamente di Tolkien, ma se il risultato è migliore non è che bisogna fare "vincere" per forza Tolkien
Infine, c'è il piacere della lettura, e c'è il valore letterario; a te potrà non interessare la distinzione, ma ad altre persone qui intervenute invece interessa.
Io non dico che tutti quelli che dicono "Meglio Tolkien" lo facciano perchè lo "Venerano", dico solo che molti fanno questo ragionamento
Per quanto riguardala tua frase: Infine, c'è il piacere della lettura, e c'è il valore letterario; a te potrà non interessare la distinzione, ma ad altre persone qui intervenute invece interessa
Immagino che tu sia uno di quelli. Uno che prima di leggere un libro guarda il lavoro che c'è dietro, se non non va bene!
Assolutamente no, altrimenti non avrei letto, per dire, Dragonlance: ho preso libri semplicemente avendo letto la trama, o semplicemente su suggerimento altrui; a volte ne ho guardati, e poi presi, semplicemente perché attirato dalla copertina, o dal titolo.Per quanto riguardala tua frase: Infine, c'è il piacere della lettura, e c'è il valore letterario; a te potrà non interessare la distinzione, ma ad altre persone qui intervenute invece interessa
Immagino che tu sia uno di quelli. Uno che prima di leggere un libro guarda il lavoro che c'è dietro, se non non va bene
Considero il valore letterario quando è da considerare, ma interessarsi a quella distinzione non significa fare un simile lavoro d'analisi, rifiutandosi di leggere qualunque cosa priva di un valido lavoro dietro di sé; ho detto quello solo per sottolineare che la distinzione esiste, che alcuni la considerano importante, e che volendo fare il confronto tra due autori, almeno al di là (come diverse persone si sono mostrate interessate a fare) del "Trovo piú piacevole [questo]", andrebbe a mio parere considerata.
Per la verità, imho la distinzione fra "è più piacevole" e "ha maggiore valore letterario" la trovo più presente nei post di Mornon che in qualunque altro utente che ha partecipato alla discussione...
Per la verità, imho la distinzione fra "è più piacevole" e "ha maggiore valore letterario" la trovo più presente nei post di Mornon che in qualunque altro utente che ha partecipato alla discussione...
Credo che si siano analizzati più o meno tutti gli aspetti dei due autori nel post, comunque, anche se non è stato analizzato questo argomento credo ci ia un motivo, no?
Cioè che non è questo quello che interessa i lettori!
A dire il vero, è stato analizzato: io l'ho toccato, Lord di BlackHaven ha fatto un messaggio relativamente lungo, e ce ne sono anche altri che sono intervenuti in merito.Credo che si siano analizzati più o meno tutti gli aspetti dei due autori nel post, comunque, anche se non è stato analizzato questo argomento credo ci ia un motivo, no?
Cioè che non è questo quello che interessa i lettori!
Il punto non è questo, fermo restando che ci sono stati diversi post sull'argomento, anche in altre discussioni. Il punto è che esistono diverse categorie di lettori, a seconda di ciò che questi ultimi cercano in un'opera scritta. E questo è un fatto, non un'opinione...
Cioè che non è questo quello che interessa i lettori!
Il punto non è questo, fermo restando che ci sono stati diversi post sull'argomento, anche in altre discussioni. Il punto è che esistono diverse categorie di lettori, a seconda di ciò che questi ultimi cercano in un'opera scritta. E questo è un fatto, non un'opinione...
Questa frase io la interpreto così: Ci sono lettori di serie A, come me, che analizzano il valore letterario ecc... e ci sono lettori di serie B, come te, che leggono un libro giusto per leggerlo
Mi sbaglio?
Mi pare un'interpretazione arbitraria, visto che in quella frase non c'è nessun giudizio di meritoQuesta frase io la interpreto così: Ci sono lettori di serie A, come me, che analizzano il valore letterario ecc... e ci sono lettori di serie B, come te, che leggono un libro giusto per leggerlo
Ma il punto non è che Martin non possa essere superiore a Tolkien, il punto è che tutti quelli che hanno tentato di sostenere questa tesi non sono riusciti ad andare oltre il "Mi diverte di più leggere Martin".
E a me questo modo di ragionare pare assurdo, si può sostenere qualsiasi tesi, quello che importa è il modo con cui la si sostiene.
Spingendo all'estremo questo ragionamento Martin dovrebbe essere superiore a Proust, la Rowling a Thomas Mann, e così via.
Se vogliamo fare un ragionamento sensato, si dovrebbero confrontare i vari aspetti dei due libri (introspezione dei personaggi, stile, lessico, trama, etc) cercando di determinare il più possibile oggettivamente il vincitore in ogni campo. Poi alla fine, se possibile, possiamo nominare un vincitore (ma spesso non è possibile, perchè ognuno pesa diversamente nel giudizio finale ogni caratteristica).
Se dobbiamo valutare tutto sull'effetto "a pelle" possiamo pure chiudere il topic e aprire un bel sondaggio, vince chi riceve più click.
Se vogliamo fare alla mia maniera, vi posso dire che per tutto quello che riguarda stile, lessico, etc Tolkien straccia nettamente Martin.
Per quel che riguarda invece ricchezza della trama, imprevedibilità, etc direi che vince meritatamente Martin.
Ma il punto non è che Martin non possa essere superiore a Tolkien, il punto è che tutti quelli che hanno tentato di sostenere questa tesi non sono riusciti ad andare oltre il "Mi diverte di più leggere Martin".
E a me questo modo di ragionare pare assurdo, si può sostenere qualsiasi tesi, quello che importa è il modo con cui la si sostiene.
Spingendo all'estremo questo ragionamento Martin dovrebbe essere superiore a Proust, la Rowling a Thomas Mann, e così via.
quello che ho sottolineato lo scrivi come un'assurdità ma...perchè non dovrebbero, scusa? ">
Se ci mettiamo a spogliare sia Martin che Proust di ogni 'bonus' soggettivo, visto che non ti sembrano validi, resta molto poco di confrontabile:
- 'mi diverte più Martin' -> non va bene
- 'Mi fa riflettere più Proust' -> non va bene
- 'mi identifico di più nel/ amo di più il personaggio X' (vale per entrambi gli autori) -> non va bene
... e via così... cosa resta?
- la costruzione di trama di Martin è superiore.
- la costruzione di stile di Proust è superiore.
- Martin vende di più
- Proust è più apprezzato dai critici
Significa che sono pari??? ">
--- edit ---
ehm...è un post per criticare (in senso costruttivo spero ">) il metodo di confronto indicato da Imp, NON per far partire un confronto MArtin vs Proust...se dobbiamo continuare a rispondere con esempi su questi due autori apriamo una ltro topic!!
Non ho capito bene la sostanza delle tue critiche.
Non ho mai detto che bisogna fare a gara per chi vince più "sfide" nei vari terreni di scontro, dico solo che bisogna valutare i libri da tutti i punti di vista quando vengono confronati, e non solo dal punto di vista del piacere nella laettura, tutto qui.
Altrimenti non ci sarebbero dubb: il libro più piacevole è un fotoromanzo pornografico in cui compaiano Liv Tyler, Scarlett Johanson e Natalie Portman " />
Ritengo Martin superiore a Tolkien quasi in tutto... Lo stile e il lessico di Tolkien saranno pure straordinari ma tremendamente fini a se stessi... come nella parte di Tom Bombadil o nel ritorno degli Hobbit alla Contea...
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Non ho mai detto che bisogna fare a gara per chi vince più "sfide" nei vari terreni di scontro, dico solo che bisogna valutare i libri da tutti i punti di vista quando vengono confronati, e non solo dal punto di vista del piacere nella laettura, tutto qui.
Ah scusa, avevo capito il contrario...valutare non tutti i punti di vista ma solo quelli più 'colti' (enfasi sarcastica sulle virgolette) escludendo il divertimento puro e simili.
Allora sono d'accordo, anche perchè così vengono fuori post più interessanti da leggere. ">
Nota che dopo tutte queste pagine...io sono ancora indecisa!