esatto, è il capostipite ma non è una divinità...altrimenti dovremmo divinizzare (come molti docenti fanno) moltissimi grandi della letteratura...
Oltre a quanto giustamente già detto (Tolkien non è che apprezzasse l'allegoria, per dirla eufemisticamente), le due Torri non sono necessariamente quelle: è un'interpretazione data, ma Tolkien stesso si dice dubbioso. Nemmeno Tolkien aveva fini di denuncia sociale, anzi alla fin fine il fulcro di tutto erano le lingue.
Giusto, le lingue...ma poi è andato (probabilmente in maniera inconsapevole, almeno all'inizio) ben oltre quello...
Era solo per mettere a confronto le epoche e la fama degli scrittori, nient'altro. :]beh,povero King... confrontarlo con Tolstoj è proprio cattiveria
Si legge più facilmente e più gradevolmente Martin di Tolkien. Martin ha una minuziosità, complessità ed arguzia nel delineare gli scenari politici che in Tolkien manca essendo proiettato più verso il clima epico e storico di vasto respiro.
Ciò detto...
Tolkien è Tolkien...
Tolkien ha inventato e strutturato in forma organizzata un intero mondo, dalla genesi all'apocalisse, tratteggiandone popoli, usi, costumi, linguaggi e storia; prima di lui solo Platone con la presunta invenzione di Atlantide (laddove ha probabilmente rielaborato miti preesistenti) descritta fin nei dettagli della sua organizzazione sociale, e Dante con la descrizione minuziosa di Inferno Purgatorio e Paradiso.
Prima di Tolkien gli elfi erano quelle specie di mostriciattoli delle fiabe nordiche, lui ha dato loro personalità, delle storie precise, ha inventato e reso coerenti - a differenza della lingua Drow - tre o quattro lingue immaginarie, ha composto opere diversissime per stile e finalità narrative (imho il vero capolavoro di JRRT è il Silmarillion non il Signore degli Anelli) ... insomma non se po' paragonà a Martin.
E non solo perchè Tolkien è stato il capostipite del fantasy. Proprio per il tipo (e la mole) di lavoro prodotto.
Ciò detto non ho problemi a dire che se mi dicessero: quale dei due rileggeresti volentieri un'altra volta (l'ennesima, per entrambi) rileggerei più avidamente Martin.
Ma paragonare Martin e Tolkien è un discorso che va ben al di là del gusto e che col gusto c'entra poco o nulla, imho non c'è proprio discussione: siamo su piani totalmente diversi.
Star Wars? Una fi***a. Ma non paragonatemelo ad Asimov perchè mi metto a ridere... " />
Vabbè escludendo l'ultimo uscito del ciclo della fondazione, che mi piacerebbe sapere chi l'ha scritto veramente -.-
Si legge più facilmente e più gradevolmente Martin di Tolkien. Martin ha una minuziosità, complessità ed arguzia nel delineare gli scenari politici che in Tolkien manca essendo proiettato più verso il clima epico e storico di vasto respiro.
Ciò detto...
Tolkien è Tolkien...
Tolkien ha inventato e strutturato in forma organizzata un intero mondo, dalla genesi all'apocalisse, tratteggiandone popoli, usi, costumi, linguaggi e storia; prima di lui solo Platone con la presunta invenzione di Atlantide (laddove ha probabilmente rielaborato miti preesistenti) descritta fin nei dettagli della sua organizzazione sociale, e Dante con la descrizione minuziosa di Inferno Purgatorio e Paradiso.
Ma paragonare Martin e Tolkien è un discorso che va ben al di là del gusto e che col gusto c'entra poco o nulla, imho non c'è proprio discussione: siamo su piani totalmente diversi.
Non capisco perchè tutti debbano avere come mito reverenziale Tolkien. Lui ha scritto un ottimo libro per la sua epoca e ha molto probabilmente inventato il fantasy, ma non si può ammettere che, comunque, le cronache risultano meglio del signore degli anelli? E per quanto riguarda il mondo creato da Tolkien, Martin non ha forse fatto la stessa cosa?
Non è che voglia prendermela con te, è solo che questo discorso mi fa arrabbiare
Quoto MACE TYREL sembra quasi che sia impossibile esista qualcosa migliore di Tolkien... Certo che è doveroso rispettare il padre del fantasy moderno ma se mi piace di più un altro autore non ci posso fare niente... A me Martin piace più di Tolkien e questo mi basta... Paragonarlo ad Aristotele e Dante poi... Questo sì mi sembra improbabile...
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
I paragoni invece sono azzeccati nel contesto della spiegazione, e poi Martin no ha fatto lo stesso lavoro di Tolkien nelle Cronache, certo, ha dato uno spessore intimo e psicologico ai personaggi che spesso in Tolkien si nota poco, ma la creazione di un intero universo e di intere civiltà dalla A alla Z questo no, Martin non l'ha fatto ed in questo l'opera di Tolkien merita tutta l'ammirazione che ha ricevuto.
Una simile frase implica che il lavoro di Martin sia migliore di quello di Tolkien, cosa che, anche solo per quanto qui detto, mi pare tutto meno che certo, che chi dice il contrario lo fa non perché convinto, ma perché non vuole ammettere qualcosa di ovvio e vero. Parimenti, ti si potrebbe chiedere se non puoi ammettere che, comunque, Il Signore degli Anelli risulta meglio de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco...non si può ammettere che, comunque, le cronache risultano meglio del signore degli anelli?
Sul fatto che piaccia piú Martin di Tolkien, penso abbiano già risposto in merito: il faccio che uno piaccia di piú non implica che sia un autore migliore; oppure la Weis e Hickman (Dragonlance) sono migliori di, per dire, Pirandello, visto che a non poca gente piacciono di piú?
Poi, come detto, personalmente reputo che si stia paragonando un sub-creatore a un autore, e questo crea non pochi disagi, anche tralasciando la differenza temporale.
Onestamente, no: Martin ha creato intere lingue, tanto per fare un esempio? Il lavoro di sub-creazione di Martin non mi pare paragonabile a quello di Tolkien, almeno per quanto pubblicato finora.per quanto riguarda il mondo creato da Tolkien, Martin non ha forse fatto la stessa cosa?
Una simile frase implica che il lavoro di Martin sia migliore di quello di Tolkien, cosa che, anche solo per quanto qui detto, mi pare tutto meno che certo, che chi dice il contrario lo fa non perché convinto, ma perché non vuole ammettere qualcosa di ovvio e vero. Parimenti, ti si potrebbe chiedere se non puoi ammettere che, comunque, Il Signore degli Anelli risulta meglio de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco...non si può ammettere che, comunque, le cronache risultano meglio del signore degli anelli?
Sul fatto che piaccia piú Martin di Tolkien, penso abbiano già risposto in merito: il faccio che uno piaccia di piú non implica che sia un autore migliore; oppure la Weis e Hickman (Dragonlance) sono migliori di, per dire, Pirandello, visto che a non poca gente piacciono di piú?
Poi, come detto, personalmente reputo che si stia paragonando un sub-creatore a un autore, e questo crea non pochi disagi, anche tralasciando la differenza temporale.
Onestamente, no: Martin ha creato intere lingue, tanto per fare un esempio? Il lavoro di sub-creazione di Martin non mi pare paragonabile a quello di Tolkien, almeno per quanto pubblicato finora.per quanto riguarda il mondo creato da Tolkien, Martin non ha forse fatto la stessa cosa?
Io sto parlando di piacere nel leggere o rileggere un libro, poi del lavoro che c'è dietro, sinceramente, chi se ne frega, a me, ripeto, importa leggere un bel libro. Martin ha lavorato meno approfonditamente di Tolkien, ma se il risultato è migliore non è che bisogna fare "vincere" per forza Tolkien!
Evidentemente, a qualcuno importa, anche se tu te ne freghi; e il fatto che a te piaccia di piú leggere Martin non ne fa una verità assoluta, c'è gente cui piace di piú leggere Tolkien, quindi continuo a non vedere il senso di un discorso come "non si può ammettere che, comunque, le cronache risultano meglio del signore degli anelli?", visto che presuppone un'oggettiva superiorità di Martin, e il fatto che chi si dice in disaccordo non lo faccia perché convinto, ma perché non vuole ammettere il contrario.sto parlando di piacere nel leggere o rileggere un libro, poi del lavoro che c'è dietro, sinceramente, chi se ne frega, a me, ripeto, importa leggere un bel libro. Martin ha lavorato meno approfonditamente di Tolkien, ma se il risultato è migliore non è che bisogna fare "vincere" per forza Tolkien
Sull'approfondimento, ho solamente risposto alla tua frase, secondo cui Martin avrebbe fatto la stessa cosa di Tolkien, nel creare un mondo.
Per il resto, è già stato detto molto, e non solo da me: non si tratta di far "vincere Tolkien" nonostante il risultato di Martin sia migliore, si tratta del fatto che evidentemente non per tutti il risultato di Martin è migliore. Diverso, sicuramente; non per questo migliore.
Infine, c'è il piacere della lettura, e c'è il valore letterario; a te potrà non interessare la distinzione, ma ad altre persone qui intervenute invece interessa.