Martin è avvincente, Tolkien lo si legge perché fa sognare. Li amo entrambi!
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Ti fa sognare ? Che cosa è che ti fa sognare, se si capisce tutto subito e i personaggi sono così scontati?
Tolkien è stato il primo amore, (ossessivo compulsivo, con innumerevoli riletture del libro, ordine dei capitoli imparato a memoria, e tentativi di scrivere in Angerthas) Martin l'ho scoperto solo qualche hanno fa ma la passione è stata altrettanto forte.
Scelgo comunque Martin.
Ti fa sognare ? Che cosa è che ti fa sognare, se si capisce tutto subito e i personaggi sono così scontati?
Perchè scontati? Sono un raro esempio di 'stereotipi originali', se mi passi l'ossimoro. Personaggi che partono dal 'tipico nano' ed 'elfo perfettino' e incredibilmente si ritagliano come singoli (devo ancora capire come fa ma non è importante).
E poi la fine si capisce subito solo per chi ha visto e rivisto 'il ritorno dello jedi' ">
Ti fa sognare ? Che cosa è che ti fa sognare, se si capisce tutto subito e i personaggi sono così scontati?
Perchè scontati? Sono un raro esempio di 'stereotipi originali', se mi passi l'ossimoro. Personaggi che partono dal 'tipico nano' ed 'elfo perfettino' e incredibilmente si ritagliano come singoli (devo ancora capire come fa ma non è importante).
E poi la fine si capisce subito solo per chi ha visto e rivisto 'il ritorno dello jedi'
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E propri questo che non apprezzo di Tolkien, come è possibile che non avesse abbastanza fantasia da inventare qualcosa di diverso dagli alberi parlanti, lo stregone buono...
Martin mi piace proprio perchè queste persone così ovvie non ci sono
Ah ok...ti scocciano ' ruoli troppo sfruttati allora.
Però non so se la cosa fosse voluta, visto che voleva creare la famosa Epica Anglosassone Mancante o quello che era...e i personaggi in se non sono così piatti.
Vedi a leggere troppi fantasy! Uno si assuefà anche ai capolavori ">
Ah ok...ti scocciano ' ruoli troppo sfruttati allora.
Però non so se la cosa fosse voluta, visto che voleva creare la famosa Epica Anglosassone Mancante o quello che era...e i personaggi in se non sono così piatti.
Vedi a leggere troppi fantasy! Uno si assuefà anche ai capolavori
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Mi sa che hai ragione tu, anche se io di fantasy ne devo ancora leggere tanti
per mia fortuna anche io. ">
Per maggior fortuna, ISDA l'ho letto dopo qualche anno di gdr...a forza di masterizzare i personaggi più assurdi (e di giocarli) il 'solito' nano e lo 'scontato' mago buono non mi hanno rivoltato a prima vista...così ho letto abbastanza da scoprirne la caratterizzazione.
Rileggilo...
Non è possibile confrontare i due libri, appartengono a generi letterari diversi:
Uno è epica, l'altro è fantasy.
Un confronto che vada ad analizzare le opere di questi due scrittori non si può fare se non a livello soggettivo. Come dice Bronn, addirittura riguardo le loro opere principali Tolkien e Martin possono essere assimilati a due generi differenti.
La scelta di uno o l'altro dipende quindi solo da gusti personali e in questo caso, sebbene TLOR sia stato il mio primo amore, ASOIAF ha superato ogni mia aspettativa. Martin ha superato il maestro.
il signore degli anelli è una saga più famosa e quindi a qualunque persona si dira se è megli tolkien di martin si schiererà dall parte del primo.
un conto però sono i gusti e un conto è la tecnica e l'abilità nello scrivere.
so che adesso mi odierete per quello che sto per dire ma sinceramente non me ne frega niente.
il signore degli anelli non può essere confrontato alle cronache, esso è banale, scontato se messo a confronot ai miliardi di imprevisti, di colpi di scena della saga delle cronache.
non ci vuole niente a scrivere una storia scontata, lineare, basta esser bravini a scrivere ed un po di immaginazione.
provate invece a scrvere una saga come dove si incrociano miliardi di punti di vista, accadano miliardi di colpi di scena e nulla è scontato e tutto possibile! queste sono le cronache del ghiaccio e del fuoco e questo è lo zio martin
Ti fa sognare ? Che cosa è che ti fa sognare, se si capisce tutto subito e i personaggi sono così scontati?
Perchè scontati? Sono un raro esempio di 'stereotipi originali', se mi passi l'ossimoro. Personaggi che partono dal 'tipico nano' ed 'elfo perfettino' e incredibilmente si ritagliano come singoli (devo ancora capire come fa ma non è importante).
E poi la fine si capisce subito solo per chi ha visto e rivisto 'il ritorno dello jedi'
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E propri questo che non apprezzo di Tolkien, come è possibile che non avesse abbastanza fantasia da inventare qualcosa di diverso dagli alberi parlanti, lo stregone buono...
Martin mi piace proprio perchè queste persone così ovvie non ci sono
all'epoca ancora non erano dei cliches
e cmq i personaggi di Tolkien non sono stereotipi, sono archetipi, è diverso
si ok, ma tolkien è come la maggior parte degli scrittori fantasy; utilizza la solita struttura per costruire le sue storie e quindi per questo risulta scontata, monotona e prevedibile.
martin esce fuori dagli schemi comuni e utilizza schemi che il lettore non riesce a comprendere. la conseguenza di questo è un racconto più avvincente e meno scontato.
è questa la differenza fra martin e la maggior parte degli scrittori fantasy, di cui tolkien fa parte.
mmm, ma lo sai "il signore degli anelli" quando è stato scritto?
allora questi schemi (oggi comuni) ancora non c'erano, praticamente li ha creati lui... come criticare "dracula" perchè si capisce subito che lui è un vampiro, o "uno studio in rosso" perchè è evidente che il colpevole è il maggiordomo.
poi hai pure ragione quando dici che la trama martiniana è più avvincente, ma bisogna contestualizzare un pò prima di fare paragoni!
Di per sé bisogna anche vedere perché ha scritto, perché partire per fare fantasy, partire per fare epica, partire per fare mito, partire per fare altro, ovviamente porteranno a risultati diversi, ma non per questo necessariamente migliori o peggiori.E propri questo che non apprezzo di Tolkien, come è possibile che non avesse abbastanza fantasia da inventare qualcosa di diverso dagli alberi parlanti, lo stregone buono
Comunque, inventare qualcosa di diverso? Un'intera cosmogonia, comprensiva di linguaggi, non è "qualcosa di diverso"? Un'intera razza? Una visione personale degli Elfi? " />
Ci vuole qualcosa di piú a scrivere una storia in ambito fantastico, e oltretutto riuscirla a imporre, quando il fantastico è piú o meno morto: Martin scrive in un periodo in cui il fantastico è letto, per Tolkien questo non valeva.il signore degli anelli non può essere confrontato alle cronache, esso è banale, scontato se messo a confronot ai miliardi di imprevisti, di colpi di scena della saga delle cronache.
non ci vuole niente a scrivere una storia scontata, lineare, basta esser bravini a scrivere ed un po di immaginazione
Sí, Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco sono complesse, ma definire Il Signore degli Anelli banale e scontato non mi pare esatto: se intendi che alla fine ad02708ec0070ebd30a143c0443d7670'ad02708ec0070ebd30a143c0443d7670
l'Anello viene distrutto,
non è che sia strano, vista la visione di Tolkien (e anche tralasciando cosa sarebbe accaduto altrimenti); ma l'opera non si limita a questo, e onestamente tanto banale non mi pare.
Se poi fosse cosí semplice scrivere una simile cosa, se bastasse "essere bravini", perché non siamo sommersi da opere di qualità simile?
Questo senza contare che, ricordiamolo, l'opera tolkieniana non si ferma a Il Signore degli Anelli, ma comprende un'intera cosmogonia (cosa per cui ci vuole un po' di piú di "un po' d'immaginazione").
Chiediamoci anche una cosa: se troviamo l'opera tanto prevedibile (per chi tale la trova), questo vale perché in sé lo sia, o perché abbiamo letto N-mila autori che da lui hanno copiato?
Del resto, per analogia col tuo discorso si potrebbe dire che Martin sia banale, perché il suo mondo non presenta l'approfondimento di quello di Tolkien (miti, linguaggi, ecc.).
Come già detto, «Quindi Martin è meglio de I Promessi Sposi, perché si sa che alla fine i due si sposeranno, o di tutti i miti esistenti, laddove si capisce benissimo dove andranno a parare? O forse è meglio Tolkien, visto che non si è limitato a creare una storia, ma ha creato un intero mondo con tanto di lingue, una mitologia? Inoltre, visto che Tolkien avrebbe voluto pubblicare Il Signore degli Anelli e Il Silmarillion (non quello pubblicato) in un testo unico, non sarebbe corretto giudicare l'opera nel complesso, e non solo una parte?
O forse semplicemente seguono due schemi diversi, con le ovvie differenze che questo comporta?».
Dire che Tolkien è come la maggior parte degli autori fantasy mi pare invertire i termini, al massimo la maggior parte degli autori fantasy è come Tolkien, visto quando ha scritto lui; stessa cosa per la struttura, visto che questa è diventata "solita" nel fantasy quando N autori l'hanno copiata da lui. E, onestamente, il fatto che autori successivi abbiano copiato quanto da lui non sminuisce il suo lavoro. Altrimenti, sarebbe come dire che, se tra cinquant'anni tutti gli autori fantasy copiassero da Martin, il lavoro di Martin non varrebbe nulla perché "Martin è come la maggior parte degli scrittori fantasy".tolkien è come la maggior parte degli scrittori fantasy; utilizza la solita struttura per costruire le sue storie e quindi per questo risulta scontata, monotona e prevedibile.
martin esce fuori dagli schemi comuni e utilizza schemi che il lettore non riesce a comprendere. la conseguenza di questo è un racconto più avvincente e meno scontato.
è questa la differenza fra martin e la maggior parte degli scrittori fantasy, di cui tolkien fa parte
Martin uscirà dagli schemi, ma Tolkien ha scritto quando quegli schemi nemmeno esistevano (cosa che, tra l'altro, fa sí che anche lui sia uscito dagli schemi esistenti ai suoi tempi; sotto certi aspetti piú di Martin, per quanto sopra detto sulla diffusione del fantastico).
Tutto questo senza contare il lavoro che sta dietro agli scritti di Tolkien, cosa che mi pare comunque distinguerlo non poco dagli altri autori.