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la caccia
E di Elendil
creato il 08 giugno 2007

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Lyga Stark
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Lyga Stark
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Inviato il 09 giugno 2007 2:43

Bell'argomento.

 

Allora...pregiudizialmente non sono contro (sebbene a me non piacerebbe affatto praticarla), ma a precise condizioni.

Innanzitutto, per quanto possa apparire scontato, va fatta secondo le regole. Rispetto delle riserve di caccia, dei periodi dell'anno in cui è possibile praticarla, e così via. Altrimenti si sconfina nel bracconaggio, odiosa attività da reprimere senza se e senza ma (giusto per citare altri...;p).

 

In secondo luogo sono a favore solo di quella caccia che mira, come risultato finale, al procacciamento del cibo.

Tra lo sparare ad un cinghiale per farci le salsicce (slurp!), andare a pesca per procurarsi materia prima per una bella frittura (slurp!slurp!) e andare in macelleria per acquistare un paio di fettine, a ben vedere c'è poca differenza.

Nel primo caso si ammazza un cinghiale, nel secondo del pesce e nel terzo un vitello, allo scopo di farli finire in tavola. Se non sono contro la Simmenthal non vedo perchè dovrei esser contro la caccia.

 

Discorso diverso per quelli che cacciano "per sport", oppure per appendere teste d'animali/animali impagliati in casa. Considerare la caccia uno sport è un'idea che trovo ributtante.

Avrei meno difficoltà a chiamare sport il dissotterramento di cadaveri. Tanto quelli sono già morti, mica li ho ammazzati io...

Per citare un comico (non ricordo chi):"la caccia potrebbe essere considerato uno sport solo se anche i passeri avessero i fucili".


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Algor
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Algor
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Inviato il 09 giugno 2007 9:45
non vedo perchè uccidere per sport e poi mangiare quello che si è ucciso è brutale mentre un animale allevato in

Il senso è che cacciare per mangiare è ormai superfluo, è una questione di mentalità.

Evoluzione e progresso hanno prodotto questa situazione: si fa prima ad andare in macelleria a comprare le fettine piuttusto che alzandosi nel cuore della notte preparandosi a scarpinate di chilometri.

E' lo stesso principio per i combattimenti tra animali: perchè nell'antichità erano sport nazionale e oggi si praticano in clandestinità?

E se gli animali fossero in sovrannumero perchè non trasferirli dove scarseggiano, invece di praticare mattanze?


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Ashan 'Tyr
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Ashan 'Tyr
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Inviato il 09 giugno 2007 10:48

più che altro spero che tutti quelli che cacciano e che hanno scritto in questo topic abbiano una mira incredibile, perchè mentre le fettine in macelleria sono state ottenute uccidendo l'animale sul colpo, un cacciatore magari può ferire l'animale e lasciare che agonizzi un po', prima di abbatterlo del tutto.

E quello non è sport, quella è crudeltà gratuita.

E in parte condivido chi dice "prendo il cinghiale e me lo pappo", mentre proprio non riesco a tollerare chi spara giusto per avere un "trofeo" impagliato (perchè non venitemi a dire che i gufi e le cornacchie si mangiano...). in tal caso, mi piacerebbe che gufi e passerotti fossero egualmente armati, allora sì che mi divertirei a vedere la scena.

 

 

Ah, dimenticavo: molto spesso tra i cani abbandonati ci sono cani da caccia vecchi o privi di talento venatorio.. e ce ne sono davvero tanti, credetemi. Questo non è un punto a favore per i cacciatori; ok, non dico che siano tutti così, ma è indice di una mentalità diffusa tra quelle persone, ovvero che l'animale sia solo ed esclusivamente un oggetto da utilizzare, da gettare nel momento in cui venga a mancarne l'utilità.


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Benny
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Benny
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Inviato il 09 giugno 2007 10:57

Non posso che quotare in pieno tutto ciò che ha detto Mornon. Io sono ambientalista ed animalista convinto, ma sono totalmente a favore della caccia come l'ha descritta lui.

Ragazzi, i "veri" cacciatori hanno un profondo rispetto per l'ambiente e peer tutte le forme di vita, così anche come i "veri" pescatori. Quei deficienti che sparano a tutto ciò che vedono, specie protette incluse, io NON li chiamo cacciatori, ma criminali. La caccia per procurarsi un pò di carne è una cosa, la caccia agli animali per impagliarli è un'altra.

E' così che va il mondo da millenni, e nessuno ha mai detto che fosse sbagliato. E' sbagliato usare le reti a stracico per la pesca, perchè distruggono i fondali marini e uccidono milioni di pesci, molti dei quali verranno poi buttati via. Non è sbagliato invece pescare alla maniera tradizionale.

Allo stesso modo, è sbagliato sparare "per sport" fregandosene delle regole che tutelano quest'attività, e rovinando l'ambiente lasciando lattine e immondizie in giro. Non è sbagliato cacciare con la consapevolezza che quello che dobbiamo uccidere ha la stessa importanza di qualsiasi altra vita nell'ecosistema, e il vero cacciatore ammira e rispetta le sue prede. Chi ha letto "Il vecchio e il mare" di Hemingway, capirà meglio il concetto.

 

Eppure, vivendo in Italia, secondo me sono ben pochi i cacciatori coscienzionsi, Dunque, pur restando favorevole in fondo alla caccia, in effetti tenderei a proibirla, perchè la gente che se ne frega dei regolamenti è secondo me, maggiore di quelli che li rispettano.


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Aggo
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Inviato il 09 giugno 2007 12:47

Mi sembra che in molti stiano rispondendo non in base alla caccia in sè per come teoricamente dovrebbe essere, ma in base ai cacciatori deficienti. E' come se chiedendo cosa ne pensi della politica ti dicessero che è sbagliata perchè i politici sono idioti. Un conto è avercela con chi abusa/soprusa/etuttiglialtriusa della caccia, un conto è ritenere che cacciare in sè sia sbagliato.


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Drogon
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Inviato il 09 giugno 2007 12:52

Tra l'altro, non poche volte il cacciatore conosce l'ambiente piú dell'ambientalista: ricordo ancora l'ambientalista che disse "Se io vedo un piccolo di capriolo lo accarezzerei solo, ma lo lascerei lí". Bravo, l'hai appena condannato a morte.

Effetto "secondario", nel corso dell'anno almeno parte dei cacciatori fa diverse attività di pubblica utilità (censimenti, pulizia sentieri, costruzione di aree di ripopolamento, ecc.).

 

I tuoi argomenti sono piuttosto convincenti ma non ho capito bene quello che ti ho quotato, la cosa del capriolino condannato a morte intendo ^_^

 

 

non vorrei dire una stupidata ma se tu lasci il tuo odore su di un capriolo questo non sarà più accettato

dalla madre e dagli altri animali, un po' come capita con i gatti piccoli....

poi magari è tutta un'altra cosa, ma credo intendesse questo

non vedo perchè uccidere per sport e poi mangiare quello che si è ucciso è brutale mentre un animale allevato in

Il senso è che cacciare per mangiare è ormai superfluo, è una questione di mentalità.

Evoluzione e progresso hanno prodotto questa situazione: si fa prima ad andare in macelleria a comprare le fettine piuttusto che alzandosi nel cuore della notte preparandosi a scarpinate di chilometri.

E' lo stesso principio per i combattimenti tra animali: perchè nell'antichità erano sport nazionale e oggi si praticano in clandestinità?

non capisco cosa centrano i combattimenti tra animali.....

mi sembra che siano due situazioni che non c'entrano nulla.

allora tutti quelli che vanno a pescare sono scemi perchè ci sono le pescherie???

non capisco, se a una persona piace perchè non può andare a caccia e mangiarsi dopo il suo fagiano o il suo cervo

senza andare a comprarlo?

 

più che altro spero che tutti quelli che cacciano e che hanno scritto in questo topic abbiano una mira incredibile, perchè mentre le fettine in macelleria sono state ottenute uccidendo l'animale sul colpo, un cacciatore magari può ferire l'animale e lasciare che agonizzi un po', prima di abbatterlo del tutto.

E quello non è sport, quella è crudeltà gratuita.

E in parte condivido chi dice "prendo il cinghiale e me lo pappo", mentre proprio non riesco a tollerare chi spara giusto per avere un "trofeo" impagliato (perchè non venitemi a dire che i gufi e le cornacchie si mangiano...). in tal caso, mi piacerebbe che gufi e passerotti fossero egualmente armati, allora sì che mi divertirei a vedere la scena.

 

 

Ah, dimenticavo: molto spesso tra i cani abbandonati ci sono cani da caccia vecchi o privi di talento venatorio.. e ce ne sono davvero tanti, credetemi. Questo non è un punto a favore per i cacciatori; ok, non dico che siano tutti così, ma è indice di una mentalità diffusa tra quelle persone, ovvero che l'animale sia solo ed esclusivamente un oggetto da utilizzare, da gettare nel momento in cui venga a mancarne l'utilità.

beh, tra un animale che ha vissuto in condizioni schifose per anni (hai mai visto gli allevamenti?) e uno che rischia di soffrire

per un pochino (se non muore al pirmo colpo muore al secondo...) non so cosa sceglierei.

concordo pefettamente con te su quello che dici riguardo agli animali impagliati, quelli mi fanno schifo,

è violenza gratuita.

riguardo ai cani: chiunque abbandona un animale mi fa schifo, indistintamente da tutto ^_^ ^_^


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Seetharaman Toral
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Seetharaman Toral
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S

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Inviato il 09 giugno 2007 13:58

Mi sembra che in molti stiano rispondendo non in base alla caccia in sè per come teoricamente dovrebbe essere, ma in base ai cacciatori deficienti. E' come se chiedendo cosa ne pensi della politica ti dicessero che è sbagliata perchè i politici sono idioti. Un conto è avercela con chi abusa/soprusa/etuttiglialtriusa della caccia, un conto è ritenere che cacciare in sè sia sbagliato.

purtroppo quello che finora mi hanno fatto vedere i cacciatori non fa guadagnare punti alla categoria: il principio "sparo al suino e lo pappo" non credo che qualcuno possa ritenerlo sbagliato, ma quanti cacciatori mi è capitato di vedere che applicassero questo principio? gli agricoltori e i pescatori sono praticamente obbligati ad applicarlo, dato che di certo poi non buttano le loro prede (e anche se uno va a fare pesca d'altura solo per fare la foto sborona con un tonnone, non credo lo ributti a mare), ma cosa ho visto io finora dei cacciatori? Gente che gira per le campagne con decine di passerotti attaccati alla cintura (e non dirmi che poi li macellano per darli al cane), gente con in casa volpi e splendidi volatili impagliati, genet che gira per le campagne bardata manco rambo dove non ci sono nè fagiani nè lepri nè alcunchè, al massimo qualche volpacchiota (e non ho mai visto qualcuno farsi le fettine di volpe) e appunto passerotti e gazze...etc etc. Per non parlare di tutti quelli che hanno la passione per i safari. Ogni tanto vedo qualcuno che nel frigo tiene qualche uccello abbattuto da sè e che sta lì conservato per essere fatto alla giriglia o in salmì, ma appunto uno ogni tanto ne vedo.

 

al principio quindi non sono contraria, e tutti quei beoti che l'applicano come diamine gli pare sono un brutto prodotto o storpiatura dello stesso, ma rappresetano la maggioranza, e naturalmente non mi fanno vedere di buon ochio nè la categoria nè l'attività venatoria


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Edd Tollett
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Edd Tollett
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E

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Inviato il 09 giugno 2007 14:30

ripeto,io sono dalla parte del macellaio.

a me la carne piace,e pure tanto.

sono a conoscenza delle condizione terribili in cui vengono tenuti gli animali,sono a conoscenza delle galline che campano in gabbie da 15x15 costrette a sfornare uova finchè le ossa non le si polverizzano,e poi sono ridotte in stato talmente rivoltante da dover essere triturate per fare wurstel di pollo,sono a conoscenza della sofferenza delle mucche nei mattatoi,bestie che non appena capiscono il loro destino ormai distante 5 o 6 metri puntano le zampe lungo la rampa,piangono o impazziscono,sono a conoscenza che alcune di queste mucche non sono neanche totalmente morte al momento dell macellazione vera e propria,nonostante questo preferisco il macellaio.preferisco una persona che lo faccia di lavoro.che cerchi almeno minimamente di rispettare una serie di restrizioni igienico sanitarie.che bene o male ci faccia campare la sua famiglia su quello stipendio.sono anche certo che quell'individuo utilizzerà la carne in un modo piu 'responsabile' di me.

detto questo ribadisco la mia contrarietà alla caccia come feticcio di un'epoca forse migliore ma ormai persa irrimediabilmente.

ribadisco la mia contrarietà alle ammucchiate di uomini in un bosco.

ribadisco la mia contrarietà ai fucili.se vado in un bosco magari mi porto un cannone,non certo un fucile.

basta.


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Mornon
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Mornon
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Inviato il 09 giugno 2007 20:25
sostengo l'idea che uccidere bestie per sport sia imho brutale.

dovrei essere vegetariano per farlo?sono un ipocrita?

Dipende: conosco cacciatori che non praticano la caccia perché fa figo come sport, ma perché mangiano la carne che si procurano in quel modo. E perché cosí facendo contengono una popolazione che altrimenti sparirebbe per epidemie. Condanni anche questa caccia? Se sí, visto che ha le stesse finalità (anzi, di piú) della carne comprata in macelleria, allora sí, la tua posizione mi sembra se non altro incoerente.

Del resto, non capisco perché l'esistenza delle macellerie dovrebbe rendere impraticabile la caccia: allora uno a favore della caccia dovrebbe dirsi contro le macellerie? Perché l'esistenza di un'alternativa dovrebbe rendere impercorribili le altre? Una cosa è non fare parte dello stile di vita alternativo (e lo fa chiunque non cacci), un'altra è voler sopprimere quello stile di vita; tu non sei nella prima posizione, ma nella seconda. E il fatto che esista un'altra possibilità non mi pare una giustificazione logica, anche perché, come detto, le epidemie farebbero danni ben maggiori.

Del resto, come già detto, gli allevamenti sarebbero piú umani? Faccio nascere un animale con il solo scopo di ammazzarlo, lo faccio crescere in un ambiente che bello non è (per usare un eufemismo), e quando decido di ammazzarlo lo faccio, senza che lui abbia possibilità di salvarsi.

Per contro, gli animali selvatici nascono liberi, crescono liberi in ambienti decisamente migliori, e hanno possibilità di salvarsi.

A questo punto, perché dovrei preferire la carne da allevamento?

Sui predatori, perché l'Uomo sarebbe un predatore artificiale? La caccia umana è naturale, piaccia o no; l'Uomo non va a ricoprire il ruolo dei predatori naturali, ma anche parte di quello degli altri predatori naturali. L'Uomo è un predatore naturale, che piaccia o no.

Su fatto che chi "va a cacciar passeri tra le risaie [...] è imho patetico" non mi pronuncio, non sapendo esattamente che tipo di caccia fanno, quali sono effettivamente i capi abbattuti, ecc.

Comunque, a scanso di equivoci, non taccio mai nessuno che si dica contro la caccia di essere vegetariano (del resto, sono partito dal presupposto che mangi carne, quindi...); semplicemente, a mio parere se (se) uno si dice contro la caccia anche quando fatta per motivi di contenimento e alimentari, e se (se) mangia carne, allora la sua posizione mi sembra incoerente. Soprattutto se non sa dare giustificazioni (non dico sia il tuo caso, non so) sul come mai sarebbe piú giusto e accettabile la carne da allevamento, visto come vengono trattati lí gli animali.

 

 

I tuoi argomenti sono piuttosto convincenti ma non ho capito bene quello che ti ho quotato, la cosa del capriolino condannato a morte intendo

Confermo quanto già detto, verrebbe abbandonato dalla madre; non tutti lo sanno, ma l'idea che uno che fa discorsi come quello riportato venga a farmi la predica sulla difesa dell'ambiente e si atteggi a grande difensore e conoscitore onestamente mi pare abbastanza illogico ^_^

Il censimento è un'attività che fanno cacciatori, non cacciatori e guardie forestali assieme: secondo diverse metodologie, vanno in giro e censiscono quanti capi vedono; questi dati vengono poi mandati a un'istituto esterno, che, sulla loro base e sui dati degli anni passati, stima quale sia la popolazione; su questa stima, si calcola quanti capi sono abbattibili. Notare una cosa: il fatto che ci siano di mezzo i cacciatori non significa che le stime siano irreali: primo, perché la stima viene fatta da un ente esterno; secondo, perché viene fatta con guardacaccia che conoscono l'ambiente; terzo, perché un cacciatore sa che esagerare significa potenzialmente non avere piú capi, e quindi non farà esagerazioni irreali.

Sulle opere di pubblica utilità, solo per citarne alcune, i cacciatori fanno pulizia sentieri, costruzione e manutenzione di zone di ripopolamento e cattura, reimmissione di animali, ecc. Gratis, tra l'altro.

 

 

detto questo, se la caccia è una cosa crudele, allora gli allevamenti sono dei veri e propri lager, e non sto esagerando; io provo decisamente più rispetto per una persona che ha il coraggio di utilizzare le proprie mani per uccidere ciò che mangia piuttosto che per una persona che va a comprare la carne al supermercato

Nulla da aggiungere.

Per il resto, tieni presente che uno che "in giro ad ammazzare un animale" può farlo anche per questioni di contenimento (e non scherzo: dalle mie parti, le ultime epidemie non è che siano poi lontane); questo senza contare che gli animali non hanno "l'innocenza di un bambino", anzi, salvo che siano cresciuti in mezzo all'Uomo (e, almeno da me, non è il caso).

Sulla questione di caccia e bracconaggio, è vero; ma intanto non condanniamo la caccia solo perché esiste il bracconaggio (altrimenti allarghiamo il discorso anche ad altri ambiti, e vediamo quante persone salviamo), poi consideriamo che a volte è la legge stessa a spingere al bracconaggio, almeno fino a qualche tempo fa (triste ma vero). Infine, distinguiamo il bracconiere "Sparo a tutto e me ne frego" da quello che ogni tanto prende il capo che non doveva, però per esempio non sparando alla femmina con cucciolo o a quella incinta. In entrambi i casi è bracconaggio, è vero; si può condannare in entrambi i casi, è vero; ma penso che comunque ci siano enormi differenze, da tenere in considerazione nella condanna.

Tra parentesi: quanto sopra, quelli che ogni tanto prendono il capo che non dovevano, intanto non è necessariamente un capo in piú (invece di camoscio ho preso capriolo, è comunque un capo), poi a memoria viene conteggiato, nel fare la stima dei capi abbattibili. Certo, restano le considerazioni di cui sopra di condannabilità e tutto; ma penso che, se si vuole fare una valutazione organica, e non superficiale, sia da considerare tutto. Compreso quanto ho ora detto.

Sulla tua dieta, prendi anche integratori?

 

 

Nel primo caso si ammazza un cinghiale, nel secondo del pesce e nel terzo un vitello, allo scopo di farli finire in tavola. Se non sono contro la Simmenthal non vedo perchè dovrei esser contro la caccia

Quello che dicevo.

Aggiungo solo una cosa: "la caccia potrebbe essere considerato uno sport solo se anche i passeri avessero i fucili". Ma non le ali, né la maggiore rapidità, ecc. Perché se togli all'Uomo ciò che lo avvantaggia in alcuni campi, togli all'animale ciò che lo avvantaggia in altri. Allora sí che sarebbe paritario, anche se di fatto si ridurrebbe a Uomo contro Uomo; ma togliere solo all'Uomo non pareggia, aumenta il divario.

 

 

si fa prima ad andare in macelleria a comprare le fettine piuttusto che alzandosi nel cuore della notte preparandosi a scarpinate di chilometri.

E' lo stesso principio per i combattimenti tra animali: perchè nell'antichità erano sport nazionale e oggi si praticano in clandestinità?

Non è assolutamente lo stesso principio: perché lo sport per animali ha il suo fine nel divertimento, nel fatto che gli animali si facciano male; la caccia ha il suo fine nel contenimento, e nella carne. Ripeto: perché il fatto che esistano le macellerie, che sia piú comodo andare in macelleria, dovrebbe rendere impraticabile la caccia? Non vedo il punto.

Del resto, il fatto che ci fosse la caccia rendeva superflui gli allevamenti a scopo carne, almeno all'inizio: comodi, certo, ma "comodo" non è sinonimo di "necessario".

Senza contare che, aldilà delle differenze di specie (e non è poco), la carne da allevamento è decisamente diversa da quella da caccia.

Certo, è una questione di mentalità; e allora preferisco la mentalità che vede la caccia migliore dell'allevamento, vista la differenza di condizioni in cui gli animali vivono, già descritta.

Sul perché non trasferire gli animali in sovrannumero, a parte le difficoltà di cattura, ogni anno? Quando qualche tempo fa c'erano state le grosse proposte di prendere quegli animali destinati all'abbattimento poi era saltato fuori che, guarda caso, anche le zone di arrivo erano già in sovrappopolazione. Stipa stipa, alla fine sovrappopoli. Lo spazio non è infinito.

 

 

più che altro spero che tutti quelli che cacciano e che hanno scritto in questo topic abbiano una mira incredibile, perchè mentre le fettine in macelleria sono state ottenute uccidendo l'animale sul colpo, un cacciatore magari può ferire l'animale e lasciare che agonizzi un po', prima di abbatterlo del tutto

Per quanti ne conosco io, si cerca sempre di abbatterlo nel modo meno doloroso e piú pulito possibile.

A parte che non sempre, almeno a quanto ho letto, è cosí certo che nell'allevamento l'animale non soffra, quando abbattuto; e, tra parentesi, perché condannare la sofferenza nel momento della morte, e giustificare quella che dura una vita, nell'allevamento?

Sui cani: condivido. Chi abbandona un cane è... meglio evitare commenti. E c'è chi fa di peggio. Non sto scherzando. Ma questo condanni il cacciatore, non la caccia.

 

 

Gente che gira per le campagne con decine di passerotti attaccati alla cintura (e non dirmi che poi li macellano per darli al cane), gente con in casa volpi e splendidi volatili impagliati, genet che gira per le campagne bardata manco rambo dove non ci sono nè fagiani nè lepri nè alcunchè, al massimo qualche volpacchiota (e non ho mai visto qualcuno farsi le fettine di volpe) e appunto passerotti e gazze

Sulle volpi, il discorso è un po' diverso in quanto, anche per i danni che fanno a pollai e simili, sono ammesse tra le specie cacciabili. Su passerotti e simili, dipende: sí, possono mangiarli, del resto la polenta con uccelli (piccoli) è un piatto abbastanza noto. Bisogna vedere se quegli uccelli sono cacciabili o no. Se sono passerotti, a memoria no. Allora, quello è bracconaggio, non caccia. Quello, almeno in quel momento, è un bracconiere, non un cacciatore.

 

 

nonostante questo preferisco il macellaio.preferisco una persona che lo faccia di lavoro.che cerchi almeno minimamente di rispettare una serie di restrizioni igienico sanitarie.che bene o male ci faccia campare la sua famiglia su quello stipendio.sono anche certo che quell'individuo utilizzerà la carne in un modo piu 'responsabile' di me

Non capisco il senso del tuo discorso: la caccia impraticale, un'attività estremamente piú inumana come l'allevamento invece praticabile.

Restrizioni igenico sanitarie? La carne che un cacciatore caccia mica viene a darla a te, perché dovresti fargli problemi su come tratta la carne che lui mangia? Un cacciatore che sia stato male per quello che ha mangiato devo ancora vederlo, almeno dalle mie parti; e se sta male perché ha fatto marcire la carne... avrebbe potuto far marcire anche quella presa in macelleria. Ci fa campare la sua famiglia? Se caccio, con quella carne qualcuno ci camperà, e se ho famiglia ci camperà la mia famiglia. Userà la carne in modo piú responsabile? Perché?

Sei liberissimo di considerarla tale, ma la caccia non è un "eticcio di un'epoca forse migliore ma ormai persa irrimediabilmente": è un modo di contenimento (e continui a ignorare questo), ed è un modo per avere carne. Libero di ignorare questo, ma veramente non capisco il tuo punto, menchemeno quanto hai detto sui macellai.

 

Dico solo due ulteriori cose: il problema dell'ambientalismo, a mio parere, è se non altro quando si passa dalla difesa della natura all'intoccabilità della natura.

La seconda: un mio amico, dopo aver sentito com'è la caccia (e non il bracconaggio), ha chiesto se riesco a organizzare un'uscita per vivere com'è. E, vi assicuro, è piú ambientalista lui di molti che si dicono tali.

 

Notare una cosa: una posizione è "Io non praticherei la caccia", un'altra è "Io abolirei la caccia".


E
Edd Tollett
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Edd Tollett
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Inviato il 09 giugno 2007 21:44

La seconda: un mio amico, dopo aver sentito com'è la caccia (e non il bracconaggio), ha chiesto se riesco a organizzare un'uscita per vivere com'è. E, vi assicuro, è piú ambientalista lui di molti che si dicono tali.

 

Notare una cosa: una posizione è "Io non praticherei la caccia", un'altra è "Io abolirei la caccia".

 

sull'ambientalismo:qui nessuno si è dichiarato ambientalista,quindi non vedo cosa c'entri questo aneddoto.

io non praticherei la caccia e mi sta sulle balle chi caccia.

e sono anche libero di decidere chi mi sta sulle balle.imho.

 

non mi sono mai pronunciato sull'abolizione della caccia,ne tantomeno qui l'ha invocata qualcuno.

 

 

per il resto,si,se proprio vuoi metterla sotto il piano della tortura preferisco l'addetto al mattatoio (solitamente non certo la crème della società)rispetto a chi,tolta la giacca e la cravatta, imbraccia il fucile per far rivivere la nobile arte perduta della caccia.

nonostante le torture del macello.nonostante gli orrori dell'allevamento intensivo.

non accetti una posizione in un certo qual modo contraddittoria? beato te, lo vorrei pure io un mondo in cui è tutto o bianco o nero.


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Ser Arthur Dayne
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Ser Arthur Dayne
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Inviato il 09 giugno 2007 21:51
Per il resto, tieni presente che uno che "in giro ad ammazzare un animale" può farlo anche per questioni di contenimento (e non scherzo: dalle mie parti, le ultime epidemie non è che siano poi lontane); questo senza contare che gli animali non hanno "l'innocenza di un bambino", anzi, salvo che siano cresciuti in mezzo all'Uomo (e, almeno da me, non è il caso).

 

beh a ben guardare neanche i bambini sono del tutto innocenti, ma è innegabile che il modo di percepire il mondo di un animale, e quindi anche il tipo di sensazioni che prova sono più assimilabili a quelle di un bambino che a quelle di un adulto, per una questione di intelletto

 

per quanto riguarda il contenimento, se non è possibile spostare gli animali in sovrannumero per quesioni logistiche o per mancanza di luoghi sottopopolati, perchè allora non cercare di ripopolare la zona con i predatori animali scomparsi?

 

Sulla questione di caccia e bracconaggio, è vero; ma intanto non condanniamo la caccia solo perché esiste il bracconaggio (altrimenti allarghiamo il discorso anche ad altri ambiti, e vediamo quante persone salviamo), poi consideriamo che a volte è la legge stessa a spingere al bracconaggio, almeno fino a qualche tempo fa (triste ma vero). Infine, distinguiamo il bracconiere "Sparo a tutto e me ne frego" da quello che ogni tanto prende il capo che non doveva, però per esempio non sparando alla femmina con cucciolo o a quella incinta. In entrambi i casi è bracconaggio, è vero; si può condannare in entrambi i casi, è vero; ma penso che comunque ci siano enormi differenze, da tenere in considerazione nella condanna.

 

io infatti non condanno la caccia; essendo vegetariano, sono più o meno in contatto anche con associazioni di animalisti ecc. sinceramente mi fanno ridere quelle con nomi tipo "lega anti caccia" o cose del genere, mi viene da chiedere loro cosa hanno pensato per contrastare la mattanza di gazzelle da parte delle tigri....

 

a parte questo, io ti assicuro che qui in sardegna il bracconaggio è un problema molto grave, innanzitutto perchè è molto diffuso e in secondo luogo perchè non è percepito come un crimine, cioè il nonno che porta il nipotino a caccia e gli insegna come piazzare le trappole per uccelli è una costante, specialmente nei paesi queste cose sono viste come assolutamente normali, così anche le reti e non parlo di una o due, ma di interi pendii con reti alte alcuni metri sparse qua e la, senza contare i tubi d'acciaio che sparano allo scattare di un meccanismo usati per i cinghiali che sono un pericolo anche per chi va in giro in campagna (non mi ricordo ora il nome esatto)

e le istituzioni hanno la loro parte di colpa, le guardie forestali son poche e non hanno modo di contrastare efficacemente il fenomeno, basti pensare che il parco naturale più grande della sardegna, quello di monte arcosu che si estende per 3000 ettari è controllato da 3 (tre) guardie forestali

(poi vabbè a un tiro di schioppo, per rimanere in tema venatorio, sorge la saras ma questo è un altro discorso)

 

Sulla tua dieta, prendi anche integratori?

 

no... non mi curavo dei valori nutrizionali che assumevo quando mangiavo la carne e non lo faccio ora, sinceramente a livello fisico non ho notato alcuna differenza, ero magro prima e lo sono adesso, forse anche un po' meno. In effetti un esame del sangue lo dovrei anche fare per controllare che i valori siano a posto ma alla fine non ci vado mai...


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Mornon
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Mornon
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M

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Inviato il 09 giugno 2007 22:57
non praticherei la caccia e mi sta sulle balle chi caccia.

e sono anche libero di decidere chi mi sta sulle balle

Liberissimo, e non mi pare d'aver mai detto il contrario. Però non mi pare molto logico decidere che uno ti "sta sulle balle" solo perché sulla caccia ha una posizione diversa dalla tua, soprattutto quando motivata; e reputo che una posizione dovrebbe essere motivata, anche a fronte di obiezioni esterne. E non mi pare che tu non abbia risposto a quanto ho detto io sull'utilità della caccia.

 

 

non mi sono mai pronunciato sull'abolizione della caccia,ne tantomeno qui l'ha invocata qualcuno

Senza contare che è anche stato detto "in effetti tenderei a proibirla", "No alla caccia senza se e senza ma", tra le tante, non mi pare significare "Lasciamola".

 

 

per il resto,si,se proprio vuoi metterla sotto il piano della tortura preferisco l'addetto al mattatoio (solitamente non certo la crème della società)rispetto a chi,tolta la giacca e la cravatta, imbraccia il fucile per far rivivere la nobile arte perduta della caccia.

nonostante le torture del macello.nonostante gli orrori dell'allevamento intensivo.

non accetti una posizione in un certo qual modo contraddittoria? beato te, lo vorrei pure io un mondo in cui è tutto o bianco o nero

Non ho detto che la accetto, ma del resto avere una posizione coerente non significa vedere il mondo in modo dicotomico (e, del resto, il mio discorso sul bracconaggio non è dicotomico; basta leggerlo per vedere che il mio mondo non è tutto bianco o tutto nero); e una posizione dovrebbe essere motivata, meditata, cosa che dovrebbe produrre delle risposte anche alle argomentazioni esterne. Cosa che tu non hai fatto: continui a parlare di sport, di "per far rivivere la nobile arte perduta della caccia", ignorando totalmente il fatto che sono piú volte state dette altre motivazioni. Non hai risposte in merito? Se è cosí, non posso farci nulla; ma se l'unico modo per mantenere la tua opinione è accettare l'incoerenza di fondo e ignorare almeno parte delle argomentazioni degli altri, difficilmente potrò condividerla. Libero di avere quell'opinione, ovviamente; io preferisco un po' piú di coerenza.

Del resto, tu come risolveresti, allora, il problema della sovrappopolazione? Giusto per ripeterne uno.

E perché preferiresti l'inumanità dell'allevamento, alla caccia?

 

 

a ben guardare neanche i bambini sono del tutto innocenti, ma è innegabile che il modo di percepire il mondo di un animale, e quindi anche il tipo di sensazioni che prova sono più assimilabili a quelle di un bambino che a quelle di un adulto, per una questione di intelletto

Ma se non pochi cacciatori tornano a casa a mani vuote, se cosí tanti colpi vanno a vuoto, forse alla fin fine il fucile non rende cosí piú semplice la caccia.

 

 

per quanto riguarda il contenimento, se non è possibile spostare gli animali in sovrannumero per quesioni logistiche o per mancanza di luoghi sottopopolati, perchè allora non cercare di ripopolare la zona con i predatori animali scomparsi?

Potrebbe provarsi (e in parte si è fatto), ma ci sono alcune considerazioni da fare: la prima, servirebbe tempo, e nel frattempo la caccia servirebbe comunque. La seconda perché questo dovrebbe togliere la caccia umana? L'Uomo è un predatore naturale, piaccia o no, e passare dall'Uomo che sostituisce gli altri animali agli altri animali che sostituiscono l'Uomo implicherebbe passare da una situazione innaturale a un'altra. Perché l'una dovrebbe essere preferibile alle altre, perché a oggi la caccia umana non è piú una necessità? Onestamente, non mi pare quella grande motivazione.

Del resto, le Ferrari sono una necessità? I piatti elaborati sono una necessità? La stampante laser a colori con scanner e fotocopiatrice incorportati è una necessità? No. Se la non necessità è una motivazione per eliminare, iniziamo a vedere quanto resterebbe intorno a noi?

 

 

ti assicuro che qui in sardegna il bracconaggio è un problema molto grave, innanzitutto perchè è molto diffuso e in secondo luogo perchè non è percepito come un crimine, cioè il nonno che porta il nipotino a caccia e gli insegna come piazzare le trappole per uccelli è una costante, specialmente nei paesi queste cose sono viste come assolutamente normali, così anche le reti e non parlo di una o due, ma di interi pendii con reti alte alcuni metri sparse qua e la, senza contare i tubi d'acciaio che sparano allo scattare di un meccanismo usati per i cinghiali che sono un pericolo anche per chi va in giro in campagna

Non metto in dubbio quanto mi dici, ma per quello ha senso dare contro alla caccia, magari volerne l'abolizione? Onestamente mi pare togliere risorse e credibilità alla lotta al bracconaggio: è piú plausibile eliminare la caccia e il bracconaggio, o il bracconaggio? Anche se la caccia diventasse illegale, il bracconaggio continuerebbe.

A questo punto, non sarebbe piú sensato concentrare gli sforzi sul bracconaggio?

Per i guardaparco, sarebbe interessante vedere se una redistribuzione e una gestione migliore potrebbero risolvere il problema; nel senso, se quanto ho letto è vero in Canada ci sono solo qualche decina di migliaia di guardacaccia, pur col territorio immenso che ha.


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Alyssa Arryn
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Alyssa Arryn
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Inviato il 10 giugno 2007 0:45

Sono perfettamente d'accordo con le ben argomentate opinioni di Mornon e di Lyga (oltre che con la parte iniziale del post Lord Tywin) a favore della caccia intesa non come "sport" (non riesco a considerare tale l'attività venatoria e non mi pare che la consideri tale la legislazione che attualmente la regolamenta) ma come elemento di gestione faunistica in cui il cacciatore svolge un ruolo analogo a quello della predazione naturale.

Purtroppo ho dovuto constatare personalmente come molti cacciatori conoscano la fauna e l'ambiente naturale molto meglio di tanti ambientalisti; in alcune regioni italiane e in diversi Paesi europei la licenza di caccia viene concessa soltanto a persone con una preparazione rigorosa proprio in quest'ottica "gestionale".

Io sarei favorevole solo a questo tipo di caccia praticata da persone preparate e rispettose (che, ad esempio, rispettino l'obbligo di legge di raccogliere i bossoli) ma inasprirei fortemente i controlli e le sanzioni per il bracconaggio e per l'abbattimento delle specie protette.

 

Anche in ottica di ideale rispetto della legge allo stato attuale delle cose rimane il problema ambientale della tossicità del piombo dei pallini.


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Drogon
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D

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Inviato il 10 giugno 2007 9:25

 

io non praticherei la caccia e mi sta sulle balle chi caccia.

e sono anche libero di decidere chi mi sta sulle balle.imho.

 

 

lieto di starti sulle balle ^_^ ^_^ ^_^

e perchè?? perchè mi piace cacciare i fagiani??

boh


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Ser Arthur Dayne
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Ser Arthur Dayne
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Inviato il 10 giugno 2007 10:23
Del resto, le Ferrari sono una necessità? I piatti elaborati sono una necessità? La stampante laser a colori con scanner e fotocopiatrice incorportati è una necessità? No. Se la non necessità è una motivazione per eliminare, iniziamo a vedere quanto resterebbe intorno a noi?

 

le Ferrari, i piatti elaborati, quando non di carne, la stampante laser e la fotocopiatrice, non son cose necessarie è vero, ma non son neanche cose che causano direttamente dolore e morte ad esseri viventi che io non ritengo meritevoli di ciò per una questione di gusto, dato ceh si tratta di quello e non di necessità. sul contenimento si può discutere ma sinceramente per me sarebbe preferibile che fossero gli altri animali a cacciare piouttosto che l'uomo, per un semplice motivo: gli animali lo fanno comunque per istinto, l'uomo essendo dotato di libero arbitrio può scegliere se farlo o no, finchè si sceglie di farlo per sopravvivere c'è poco da dire, ma se uno lo fa perchè la carne gli piace di gusto beh, a me questa non sembra una motivazione valida per uccidere

 

Ma se non pochi cacciatori tornano a casa a mani vuote, se cosí tanti colpi vanno a vuoto, forse alla fin fine il fucile non rende cosí piú semplice la caccia

 

beh credo che la renda più semplice di prima sicuramente, ma non capisco come mai era in risposta alla mia considerazione ma d'altronde se questo è vero:

 

Anche in ottica di ideale rispetto della legge allo stato attuale delle cose rimane il problema ambientale della tossicità del piombo dei pallini.

 

allora farei tornare i cacciatori ad arco e frecce : D, così sarebbe anche più semplice scovare i bracconieri, dove senti uno sparo ce n'è uno ^^

 

A questo punto, non sarebbe piú sensato concentrare gli sforzi sul bracconaggio?

 

essendo i bracconieri anche dei cacciatori, sarebbe bene cercare di educare loro al rispetto delle regole per non sconfinare nel bracconaggio, come già detto concentrarsi sui bracconieri signbifica concentrarsi su una parte dei cacciatori, non su una cosa totalmente staccata dalla caccia


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