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la caccia
E di Elendil
creato il 08 giugno 2007

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Lady Lyanna
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Lady Lyanna
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Inviato il 18 giugno 2007 21:30

se la specie si è estinta è perchè spon venute a mancare le condizioni per la sua sopravvivenza, il reintrodurla cambia quest equilibrio rendendo necessario il contenimento per cui prima squilibrano e poi riequilibrano, procedimento apparentemente senza senso, ragion per cui le motivazioni per cui si va a caccia non comprendono il contenimento, almeno in questo caso

 

beh se una specie si è estinta in un luogo ci saranno delle motivazioni, se l'uomo riesce a ripristinare le condizioni per cui essa sopravviva allora bene, ma se poi c'è bisogno di contenerla perchè mancano i predatori naturali, allora a me pare solo una spesa inutile, a parte il divertimento che genera nei cacciatori.

 

I motivi principali per cui le specie si estinguono è l'uomo. E solitamente il motivo per cui queste specie non riescono a riprendersi non è la caccia, che può essere vietata e regolata, ma le modificazioni dell'habitat, oramai ci sono campi coltivati ovunque. Tentare di riportare la biodiversità naturale dei nostri boschi a livelli accettabili non mi sembra una cosa brutta, anzi. E dal momento che in Italia non ci sono i grandi predatori naturali è necessario che qualcuno faccia le loro veci.

 

in una situazione estrema come quella da te descritta potrei anche essere d'accordo, ma se ci son poche piante non è colpa dei vegetariani che ne mangiano troppe eh, non ce li vedo a disboscare la foresta amazzonica per farsi l'insalata ^_^ anzi direi che visto che si disbosca principalmente per i pascoli, la causa della poca vegetazione è proprio l'eccessivo consumo di carne ^_^ chiaramente parlo di allevamenti, non di caccia

 

La foresta amazzonica viene disboscata dai grandi produttori di legname. Quel che rimane dopo lo scempio viene utilizzato per coltivare o per allevare ^_^


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Neshira
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Neshira
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Inviato il 18 giugno 2007 21:52

Non sapevo niente del contenimento animali nei parchi...se è un passo obbligato come il diradamento degli alberi allora non si può neanche parlare più di vera e propria caccia, ma di un 'lavoro', di pulizia necessaria dove l'emotività del pro e contro neanche ha più senso.

 

Credevo che certi problemi ci fossero solo qui perchè i 'parchi' sono davvero troppo piccoli per sviluppare un equilibrio proprio, ma a sentirvi sembra che parliate di aree protette di estensione seria ^_^

Di COSA state parlando per saperlo?

 

---

 

E' vero che l'allevamento è dannosissimo per l'ambiente! In grande come dice Lyanna ma anche in piccolo...quando riusciremo a fermare tutte le vacche e i tori che 'casualmente' sconfinano la Caldara di Manziana sarà ormai del tutto compromessa. E sto parlando di un vero gioiello, un posto dove avrebbero potuto girare benissimo le scene di Lothlorien... ^_^


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Lady Lion
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Inviato il 18 giugno 2007 22:10

Contro e quasi pro

 

Pro perchè è vero che esiste una caccia di selezione, perchè a volte è necessario ristabilire artificiosamente un equilibrio naturale, sopprimendo alcuni animali perchè troppo prolifici.

Contro perchè la caccia non deve essere intesa come sport. Fin dai primordi della storia l'uomo ha dovuto cacciare per sopravvivere, ora però ognuno può fare ciqnue passi fino al supermercato più vicino e comprarsi un pezzo di carne. Ma certo, può dire qualcuno, meglio la gente coraggiosa che ha il fegato di uccidere con le proprie mani quello che mangia. Ma certo, può dire qualcun'altro, l'allevamento non è anche quello una specie di caccia? Quanti vitelli, quanti polli, quanti Bambi l'uomo ha ucciso, macellato e confezionato? Forse i clienti dei supermercati hanno le mani pulite e i cacciatori, no?

No.Se uno mangia carne di cervo non può dire che può immedesimarsi con il piccolo cerbiatto che viene ammazzato dal cacciatore. Se si immedisimasse davvero, non lo mangerebbe.

Io non sono vegetariana, mangio carne e mi piace, ma non riesco a comrpendere chi la domenica mattina si sveglia alle tre e va tutto contento ad impallinare animali. Non c'è bisogno. Non è una necessita. Non è uno sport. Nel vocabolario alla parola sport c'è scritto svago, diporto. Fare una cosa solo per sport significa propriamente: per divertimento, senza impegno, senza una ragione o un fine pratico.Uno sport serve per temprarsi, sfidarsi, misurarsi. Uno sport aiuta a rinvigorirsi. Ma si, ma certo, forse i cacciatori migliorano la vista e la mira con i loro fucili. Se alla caccia si da la definizione di sport la si bolla come cosa che come fine ha il divertimento. è forse un divertimento uccidere animali? è forse un divertimento cuocersi il fagiano ucciso da voi stessi mentre altri 100.000.000 di fagiani sono stati uccisi nel mondo e si trovano a pochi passi da casa vostra in una confezione surgelata? E allora quanti cerbiatti, quanti vitelli, quanti caprioli, quanti cavalli sono uccisi quando non c'è necessità?

Di certo se la caccia fosse abolita gli animali verrebbero sempre uccisi in sovrabbondanza, sprecando tonnellate di carne, distruggendo la fauna per niente, però, non sarebbe già un passo avanti se i cacciatori la smettessero con un gioco non più necessario?

Perchè è un gioco. è inutile dire che è meglio mangiare quello che si prende da soli, che c'è sempre un limite che si rispetta, che esistono cacciatori bravi...esiste un unica ragione per essere favorevoli alla caccia: la sopressioni di animali se è totalmente, inevitabilmente, per motivi climatici, genetici, epidemici, necessaria.

Danni della caccia? Sbagliare mira. Cacciatori che sono al limite del braconaggio. Secondo il sito ecologista e ambientalista dell'Oikos i ripopolamenti a scopo venatorio hanno inquinato gravemente la genetica delle specie italiane, con tutti i rischi che ciò comporta. Deturpazione dell'ambiente: bossoli di plastica lasciati in giro, solchi di auto parcheggiate illecitamente sui prati e nei boschi, rami di alberi strappati per improbabili mimetizzazioni, quintali di piombo depositati negli stagni e nei laghi immettendo veleno nel ciclo biologico. Diseducazione: insegniamo a nostro figlio ad uccidere, diamogli un fucile e facciamogli sparare a qualcosa che potrebbe avere subito per qualche euro.

Peschiamo, cacciamo, scuoiamo animali. Uccidiamo. Cosa importa se tutto questo è futile? Cosa importa se non serve a niente? Cosa importa che migliaglia di animali sono uccisi ogni anno perchè qualcuno vuole divertirsi?

Chi è più dignitoso tra un uomo che ha il coraggio delle proprie azioni e un uomo che invece si nasconde dietro la maschera del buonismo comprando carne al supermercato? Tra l'uomo che uccide e l'uomo che ingaggia un sicario? Il primo, il cacciatore, risponderebbero tutti. Cambiamo la domanda: chi è più dignitoso tra un uomo che uccide per futilità e un uomo che uccide per mangiare?

Se vuoi mangiare carne vai in un supermercato e comprala. Non costa nemmeno tanto.



Neshira
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Neshira
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Inviato il 18 giugno 2007 22:32

Avere vicino un tizio che si eccita alla vista del sangue e che si sente un dio per aver abbattuto un passero con un mirino telescopico non piacerebbe nemmeno a me, ovvio! Ma non so se una descrizione del genere vale per tutti i cacciatori, e se magari il 70% del divertimento non lo trovano proprio nella passeggiata nel bosco e nel cucinare/mangiare quello che prendono.

Ok, IO non mi ci divertirei comunque nell'ammazzare, come te, ma in generale non vedo ancora cosa hanno di diverso il cacciatore medio responsabile rispettoso dell'ambiente e il compratore di carne medio responsabile rispettoso dell'ambiente. Tutti gli altri, che lascino in giro bossoli o lattine, che strappino i cespugli per camuffamento o per more, sono in torto comunque, cacciatori o meno... ^_^


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Drogon
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Inviato il 18 giugno 2007 22:53

 

Contro perchè la caccia non deve essere intesa come sport. Fin dai primordi della storia l'uomo ha dovuto cacciare per sopravvivere, ora però ognuno può fare ciqnue passi fino al supermercato più vicino e comprarsi un pezzo di carne.

niente da dire su questo.... peccato che la carne di cinghiale non si trovi dovunque e costi pure parecchio....

perchè non posso cacciarmelo????

Ma certo, può dire qualcuno, meglio la gente coraggiosa che ha il fegato di uccidere con le proprie mani quello che mangia. Ma certo, può dire qualcun'altro, l'allevamento non è anche quello una specie di caccia? Quanti vitelli, quanti polli, quanti Bambi l'uomo ha ucciso, macellato e confezionato? Forse i clienti dei supermercati hanno le mani pulite e i cacciatori, no?

No.Se uno mangia carne di cervo non può dire che può immedesimarsi con il piccolo cerbiatto che viene ammazzato dal cacciatore. Se si immedisimasse davvero, non lo mangerebbe.

Io non sono vegetariana, mangio carne e mi piace, ma non riesco a comrpendere chi la domenica mattina si sveglia alle tre e va tutto contento ad impallinare animali.

chiariamo: chi si sveglia alle tre di mattina e va in giro ad impallinare animali come dici tu è un cretino

e difficilmente riuscirà a prendere qualcosa.

mai detto che mi immedesimo nel cervo, anche perchè altrimenti potrei immedesimarmi nella povera mucca che passa la vita in un allevamento ai limiti dell'accettabile (a volte anche oltre), che sente odore di sangue quando è vicina al mattatoio e viene spinta dentro a forza per essere macellata e allora smetterei anche di mangiare bistecche. per fortuna (o purtroppo, vedete voi) per me non è così e mangio carne tranquillamente (anche se preferisco il pesce).

cmq cacciare non è alzarsi e andare a impallinare animali.... immagino che tu non sia mai andata a caccia altrimenti non scriveresti una cosa simile. cacciare vuol dire alzarsi, seguire le tracce di un animale, cercarlo,

trovarlo, aspettare il momento giusto e solo allora ucciderlo.....non è facile come sembra, a volte si deve camminare per ore. non sono più coraggioso perchè mi sono ucciso io l'animale che mangerò, semplicemente invece che farlo ammazzare ad altri l'ho fatto da solo. non penso di essere nè meglio nè peggio di chiunque altro, altrimenti dovrei dire che quelli che per lavoro uccidono gli animali sono solo

degli sporchi assassini senza anima.

Non c'è bisogno. Non è una necessita. Non è uno sport. Nel vocabolario alla parola sport c'è scritto svago, diporto. Fare una cosa solo per sport significa propriamente: per divertimento, senza impegno, senza una ragione o un fine pratico.Uno sport serve per temprarsi, sfidarsi, misurarsi. Uno sport aiuta a rinvigorirsi. Ma si, ma certo, forse i cacciatori migliorano la vista e la mira con i loro fucili. Se alla caccia si da la definizione di sport la si bolla come cosa che come fine ha il divertimento. è forse un divertimento uccidere animali? è forse un divertimento cuocersi il fagiano ucciso da voi stessi mentre altri 100.000.000 di fagiani sono stati uccisi nel mondo e si trovano a pochi passi da casa vostra in una confezione surgelata? E allora quanti cerbiatti, quanti vitelli, quanti caprioli, quanti cavalli sono uccisi quando non c'è necessità?

a questo rispondo citando mornon: quante cose sono dannose, oltre che inutili, e si fanno????

in che modo la caccia è dannosa??? (caccia, non bracconaggio).

 

ps: stando a quello che hai scritto intuisco che della caccia sai veramente poco o niente.

cacciare non serve ad affinare la mia mira e a sparare meglio,m per quello andrei in un poligono di tiro ^_^

e il divertimento NON è uccidere gli animali,......

mi sembra di averlo scritto spesso e non è un concetto difficile da comprendere secondo me

Di certo se la caccia fosse abolita gli animali verrebbero sempre uccisi in sovrabbondanza, sprecando tonnellate di carne, distruggendo la fauna per niente, però, non sarebbe già un passo avanti se i cacciatori la smettessero con un gioco non più necessario?

Perchè è un gioco. è inutile dire che è meglio mangiare quello che si prende da soli, che c'è sempre un limite che si rispetta, che esistono cacciatori bravi...esiste un unica ragione per essere favorevoli alla caccia: la sopressioni di animali se è totalmente, inevitabilmente, per motivi climatici, genetici, epidemici, necessaria.

non è necessario ma non è dannoso, perchè si dovrebbe smettere???

se uccido un cinghiale comprerò un cinghiale in meno dal macellaio, lui può ucciderlo e io no????

mi sembrerebbe davvero una grossa ingiustizia.

e no, non è meglio mangiare quello che si è preso da soli, ma nemmeno è peggio.

Danni della caccia? Sbagliare mira. Cacciatori che sono al limite del braconaggio. Secondo il sito ecologista e ambientalista dell'Oikos i ripopolamenti a scopo venatorio hanno inquinato gravemente la genetica delle specie italiane, con tutti i rischi che ciò comporta. Deturpazione dell'ambiente: bossoli di plastica lasciati in giro, solchi di auto parcheggiate illecitamente sui prati e nei boschi, rami di alberi strappati per improbabili mimetizzazioni, quintali di piombo depositati negli stagni e nei laghi immettendo veleno nel ciclo biologico.

sbagliare mira: non dovrebbe esserci gente che passaggia tranquillamente nelle vicinanze di un area di caccia, se c'è è scemo lui e cmq l'animale dubito che starebbe fermo se ci fosse gente che passa nelle vicinanze.

onestamente sui problemi di genetica non so nulla ma mi informerò.

per tutto il resto: i bossoli vanno raccolti, chi non lo fa infrane la legge e quindi non è più caccia legittima, non puoi prendertela con chi caccia, solchi di auto idem, per quanto riguarda i rami strappati mi piacerebbe saper quanti sono... personalmente non l'ho mai fatto ma se anche un cacciatore su dieci prendesse un ramo non mi sembra un dramma,.......

il piombo perchè finirebbe in laghi e stagni scusa???

Diseducazione: insegniamo a nostro figlio ad uccidere, diamogli un fucile e facciamogli sparare a qualcosa che potrebbe avere subito per qualche euro.

è risaputo che il padre di jack lo squartatore era un famoso cacciatore dell'epoca......

ma che discorso è??????????????????????????????????

io sono cresciuto con mio padre che caccia da quando sono bambino e ora lo faccio pure io, e ti giuro che non

mi hanno dato in mano il fucile fino a 18 anni......e sicuramente non mi ha mai detto "vuoi fare il barbecue, vai ad ammazzare qualche uccellino che lo facciamo", anche perchè non funziona proprio così.

in macelleria ci vado cmq, solo compro qualcosa meno se sono andato a caccia.

poi mi spieghi perchè è diseducativo........

Peschiamo, cacciamo, scuoiamo animali. Uccidiamo. Cosa importa se tutto questo è futile? Cosa importa se non serve a niente? Cosa importa che migliaglia di animali sono uccisi ogni anno perchè qualcuno vuole divertirsi?

ripeto: se pesco una trota non la compro....

se tu la compri magari l'ho pescata io e l'ho venduta al pescivendolo (non si potrebbe ma si fa), ma se la compri tu dal pescivendolo e la mangi va bene, se la pesco io e la mangio è futile......

mi spieghi perchè per favore?????

Chi è più dignitoso tra un uomo che ha il coraggio delle proprie azioni e un uomo che invece si nasconde dietro la maschera del buonismo comprando carne al supermercato? Tra l'uomo che uccide e l'uomo che ingaggia un sicario? Il primo, il cacciatore, risponderebbero tutti.

mai detto questo....

rispetto chiunque non cacci (e ci mancherebbe), solo non vedo perchè deve essere meglio di chi caccia

Cambiamo la domanda: chi è più dignitoso tra un uomo che uccide per futilità e un uomo che uccide per mangiare?

Se vuoi mangiare carne vai in un supermercato e comprala. Non costa nemmeno tanto.

hai mai preso la carne di cinghiale o di cerbiatto????

poco non costa, te l'assicuro.... e pensi che ci siano allevamenti di cerbiatti???mmmm, dubito, allora da dove arriva quella carne?

cambiando ancora la tua domanda: chi è più dignitoso tra chi caccia e si mangia ciò che prende (per quanto riguarda la parte che è stata macellata per me potrebbe stare in vita) e chi va al supermercato compra e si mangia quello che ha comprato????

io direi nessuno, poi vedi tu


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Mornon
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Mornon
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Inviato il 18 giugno 2007 23:42
Un parco naturale è un'area divisa in diverse sottoaree. Solitamente in quella più esterna, il Preparco, la caccia è permessa e regolarizzata. E' logico che non si possono cacciare le specie protette ma quelle che il parco ritiene possibile cacciare

Tra l'altro, qualche tempo fa un veterinario mi disse che, almeno in alcuni parchi, il criterio per decidere quanti capi immettere è: X ettari necessari per capo, il parco è di Y ettari, immetto Y/X capi. Che poi di quegli Y ettari una parte sia inadatta alla vita del capo (laghi, ecc.), non viene contato.

 

 

se la specie si è estinta è perchè spon venute a mancare le condizioni per la sua sopravvivenza, il reintrodurla cambia quest equilibrio rendendo necessario il contenimento per cui prima squilibrano e poi riequilibrano, procedimento apparentemente senza senso, ragion per cui le motivazioni per cui si va a caccia non comprendono il contenimento, almeno in questo caso

Può essere sparita anche per eccessivo prelievo anche umano; in ogni caso, comprende il contenimento: di una specie reimmessa, ma comunque lo comprende. E onestamente la reintroduzione di animali autoctoni non mi pare cosí negativa, se può essere gestita; del resto, la stessa cerva che hai visto tu (o chi altri, se non sei stato tu a portare l'esempio) potrebbe benissimo rientrare in quella casistica. A questo punto, preferiresti zero cervi, o i giusti, tenuti sotto controllo mediante la caccia?

 

 

in una situazione estrema come quella da te descritta potrei anche essere d'accordo, ma se ci son poche piante non è colpa dei vegetariani che ne mangiano troppe eh, non ce li vedo a disboscare la foresta amazzonica per farsi l'insalata

Cosí come se ci sono pochi animali non è colpa della caccia, che anzi aiuta a far sí che non scompaiono; quindi, per il tuo stesso ragionamento non ha senso dare contro alla caccia, altrimenti avrebbe senso dare contro ai vegetariani per la poca presenza di piante ^_^

Comunque, la situazione da me descritta è attuale, non estrema: l'anidride carbonica continua ad aumentare, il ciclo del carbonio, anche per la componente antropica, non riesce a completarsi, e il decrescente numero di piante fa sempre piú fatica a fare il suo "lavoro" in tale ciclo.

 

Come fa lo Stato a decidere cos'è destabilizzante? Con la pratica: le faide di sangue sono esistite, a memoria sono anche state legali; e questo ha mostrato, nella pratica, che la società ne veniva destabilizzata. Non è immedesimazione, ma un semplice prendere atto di quanto capitato.

Poi c'è sicuramente un processo induttivo, che però è, appunto, induzione, non immedesimazione.

 

Per l'eventuale dolore delle piante, ragiono su quella che tu chiami "eccezione" proprio perché le piante non possono avere, salvo casi particolari, la mobilità di cui parli tu; assenza che anche a me mette il dubbio sull'eventuale "dolore", dolore per cui però ho trovato fonti in giro, non so quanto autorevoli.

Comunque, a memoria, le piante con una qualche mobilità si ritraggono, per esempio di fronte al fuoco; qualcosa di analogo al dolore umano, magari?

 

 

se una specie si è estinta in un luogo ci saranno delle motivazioni, se l'uomo riesce a ripristinare le condizioni per cui essa sopravviva allora bene, ma se poi c'è bisogno di contenerla perchè mancano i predatori naturali, allora a me pare solo una spesa inutile, a parte il divertimento che genera nei cacciatori

Spesa inutile? Ma non era un'esperienza impagabile, poter vedere un cervo nel suo habitat, libero? È una spesa inutile ridare a un ambiente gli animali che gli erano propri, darela possibilità alle persone di vedere quegli animali? Permettere a quegli animali di vivere, visto che tanto si è parlato dell'importanza della vita, animali che, altrimenti, non sarebbero nemmeno nati?

 

Per eventuali modifiche e permissività, in cosa ti sembra troppo permissivo? Come lo cambieresti, per ridurre il bracconaggio?

 

 

Non sapevo niente del contenimento animali nei parchi...se è un passo obbligato come il diradamento degli alberi allora non si può neanche parlare più di vera e propria caccia, ma di un 'lavoro', di pulizia necessaria dove l'emotività del pro e contro neanche ha più senso

Di per sé è caccia, infatti almeno a volte vengono anche chiamati cacciatori, a farla; ma, se si vede quella comee un "lavoro" come da te definito, allora anche la caccia di selezione è da vedere nello stesso modo ^_^

 

 

Di COSA state parlando per saperlo?

Epidemie nate in parchi; animali nei parchi fenotipicamente brutti, mentre in zona di caccia (altro versante della valle) sono fenotipicamente belli; stambecchi omosessuali perché le femmine, per contenere la specie (non che ci riescano...), non vanno in calore; ecc.

 

 

Fin dai primordi della storia l'uomo ha dovuto cacciare per sopravvivere, ora però ognuno può fare ciqnue passi fino al supermercato più vicino e comprarsi un pezzo di carne. Ma certo, può dire qualcuno, meglio la gente coraggiosa che ha il fegato di uccidere con le proprie mani quello che mangia. Ma certo, può dire qualcun'altro, l'allevamento non è anche quello una specie di caccia? Quanti vitelli, quanti polli, quanti Bambi l'uomo ha ucciso, macellato e confezionato? Forse i clienti dei supermercati hanno le mani pulite e i cacciatori, no?

No.Se uno mangia carne di cervo non può dire che può immedesimarsi con il piccolo cerbiatto che viene ammazzato dal cacciatore. Se si immedisimasse davvero, non lo mangerebbe

Non è vero, può immedesimarsi e mangiarlo; il fatto che tu magari non ce la faresti non implica che nessuno ce la farebbe. E l'allevamento, per condizioni e premesse, è peggiore della caccia.

Di nuovo, come molte volte chiesto; il fatto che posso comprare carne al supermercato (che comunque non sarà quella cacciata) implica in qualche modo che non si debba poter cacciare? Il fatto che posso comprare verdure dal verduriere deve quindi rendere illegale gli orti?

 

Sulla questione della caccia, Drogon ha già detto; aggiungo solo che, come mille volte detto, la caccia non è il momento dello sparo, è anche altro. E se per arrivare dove forse troverò l'animale cammino tre ore, e camminare mi diverte, perché non dovrei divertirmi?

Comunque, dici che "Fare una cosa solo per sport significa propriamente: per divertimento, senza impegno, senza una ragione o un fine pratico", ma poi aggiungi che "Uno sport serve per temprarsi, sfidarsi, misurarsi. Uno sport aiuta a rinvigorirsi"; quindi uno sport ha fine pratico, le due cose che hai scritto sono contraddittorie.

La caccia tempra, aiuta a rinvigorirsi (camminare ore in montagna migliora il fisico), diverte anche, non dà impegno (andare è una scelta). Questo la rende uno sport? Scegli tu, per me è indifferente, nel senso che a mio parere non necessità di essere considerata sport per esistere, e se fosse uno sport non per questo dovrebbe essere eliminata.

 

 

Di certo se la caccia fosse abolita gli animali verrebbero sempre uccisi in sovrabbondanza, sprecando tonnellate di carne, distruggendo la fauna per niente, però, non sarebbe già un passo avanti se i cacciatori la smettessero con un gioco non più necessario?

No: perché non è un gioco, perché il fine è anche la carne, perché la caccia non uccide animali in sovrabbondanza (al massimo quelli sovrabbondanti), perché la caccia non distrugge la fauna per nulla: abbatte capi per carne, per contenimento. Non so che idea hai della caccia, ma se ti porta a dire che uccide animali in sovrabbondanza e che distrugge la fauna per niente, di certo è un'idea sbagliata.

Esistono molte ragioni per essere favorevoli alla caccia: il contenimento, ma non solo. E, visto che hai parlato di fagiani, il fagiano d'allevameento che compro surgelato al supermercato è diverso da quello cacciato.

 

Per i danni, colpire Uomini quanto è sovente? Vediamo il numero di colpi che colpiscono Uomini in rapporto a quelli sparati? Raggiungono l'1%?

Per i cacciatori al limite del bracconaggio, a cosa fai riferimento?

Sulle reintroduzioni, si è già accennato al discorso autoctoni e alloctoni; e quanto tu dici vale per le specie alloctone, non per quelle autoctone, e non è comunque un discorso semplice da affrontare.

Per la deturpazione, tu stesso lo dici: "illeciti". Non si possono lasciare bossoli, non si può andare con le auto in determinate zone, non si possono strappare rami per fare ripari, non si possono lasciare ripari costruiti. Sono cose illegali, quindi non diamo contro alla caccia legale per quelle. Sul piombo, penso faccia piú danni un'auto che tutti i cacciatori, onestamente.

Per la diseducatività, perché è tanto educativa l'idea che puoi comprare la vita degli animali per pochi Euro? Quegli animali sono uccisi, perché sarebbe diseducativo dire che chi lo uccide potrebbe essere un cacciatore? Se lo uccide un allevatore per venderlo nei supermercati è educativo, se lo uccide un cacciatore per mangiarlo è diseducativo? Perché? Non ne vedo il senso.

Se poi continui a vedere le uccisioni come futili (anche se la carne viene mangiata, anche se c'è contenimento), come un mero divertimento, non so cosa farci; ma è una visione falsa, distorta, che si riferisce a un qualcosa che non è la caccia.

Chiedi "chi è più dignitoso tra un uomo che uccide per futilità e un uomo che uccide per mangiare"; rispondo che non puoi applicare questa domanda al caso della caccia. Perché il fatto che volendo mangiare carne posso comparla al supermercato non rende futile l'uccisione in caccia, se quella carne la mangio: se abbatto un animale e ne mangio la carne, ho ucciso per mangiare. Quindi non puoi dire che quell'uccisione è futile, mentre quella in allevamento no.



Neshira
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Neshira
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Inviato il 18 giugno 2007 23:57

Beh, il piombo FA danno. Non poco, e anche fosse poco perchè diamine permetterlo...Non era stata vietata la caccia con i pallini a rosa che si spargono dappertutto? ^_^

 

Comunque credo che Lady Lion sia una donna...^_^

 

Ehi, ancora nessuno si è pronunciato a favore della caccia 'futile' - chiamiamola così - cioè quella fatta per puro gusto di sparare, per cui non mangio quello che prendo e al massimo ci faccio una mini stola spelacchiata?

Non siate timidi...^_^


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Ser Arthur Dayne
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Ser Arthur Dayne
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Inviato il 19 giugno 2007 9:08
I motivi principali per cui le specie si estinguono è l'uomo. E solitamente il motivo per cui queste specie non riescono a riprendersi non è la caccia, che può essere vietata e regolata, ma le modificazioni dell'habitat, oramai ci sono campi coltivati ovunque. Tentare di riportare la biodiversità naturale dei nostri boschi a livelli accettabili non mi sembra una cosa brutta, anzi. E dal momento che in Italia non ci sono i grandi predatori naturali è necessario che qualcuno faccia le loro veci.

 

un intervento serio in favore della biodiversità comprenderebbe, secondo me, anche la reintroduzione dei grandi predatori naturali, d'altronde se questi ultimi non ci sono è sempre colpa dell'uomo che li ha estinti

 

La foresta amazzonica viene disboscata dai grandi produttori di legname. Quel che rimane dopo lo scempio viene utilizzato per coltivare o per allevare

 

in effetti io mi basavo su una vecchia nozione risalente alle elementari, sicuramente tra le cause principali ci sono anche agricoltura e lavorazione del legname, ma cito dal sito della FAO

 

E ancora, l’espansione della produzione animale è una delle cause principali dietro la distruzione delle foreste pluviali tropicali, specialmente in America latina. Disboscare e bruciare le foreste provoca il rilascio nell’atmosfera di grandi quantità di anidride carbonica, uno dei gas serra più importanti. La FAO, aiutando gli allevatori di bestiame ad incrementare la produttività animale, riduce la spinta al disboscamento per avere più terreni da pascolo.

(http://www.fao.org/ragazzi/climate-agricoltura_it.html)

 

Può essere sparita anche per eccessivo prelievo anche umano; in ogni caso, comprende il contenimento: di una specie reimmessa, ma comunque lo comprende. E onestamente la reintroduzione di animali autoctoni non mi pare cosí negativa, se può essere gestita; del resto, la stessa cerva che hai visto tu (o chi altri, se non sei stato tu a portare l'esempio) potrebbe benissimo rientrare in quella casistica. A questo punto, preferiresti zero cervi, o i giusti, tenuti sotto controllo mediante la caccia?

 

preferirei i giusti, tenuti sotto controllo tramite metodi alternativi alla caccia umana

 

Cosí come se ci sono pochi animali non è colpa della caccia, che anzi aiuta a far sí che non scompaiono; quindi, per il tuo stesso ragionamento non ha senso dare contro alla caccia, altrimenti avrebbe senso dare contro ai vegetariani per la poca presenza di piante wink.gif

Comunque, la situazione da me descritta è attuale, non estrema: l'anidride carbonica continua ad aumentare, il ciclo del carbonio, anche per la componente antropica, non riesce a completarsi, e il decrescente numero di piante fa sempre piú fatica a fare il suo "lavoro" in tale ciclo.

 

nel tuo stesso post dici: Può essere sparita anche per eccessivo prelievo anche umano; e Cosí come se ci sono pochi animali non è colpa della caccia, che anzi aiuta a far sí che non scompaiono

 

la caccia indiscriminata è causa dell' estinzione di specie animali, il fatto che ora si cerchi di porre rimedio con delle normative, non cancella il fatto che storicamente caccia e diminuizione degli animali sono correlate

 

Il fatto che la situazione da te descritta sia attuale non vedo perchè dovrebbe negare che si tratti di una situazione estrema, tra l'altro dovuta in gran parte all'allevamento, senza considerare che anche le coltivazioni son spesso destinate al foraggio per gli animali da allevamento

 

Come fa lo Stato a decidere cos'è destabilizzante? Con la pratica: le faide di sangue sono esistite, a memoria sono anche state legali; e questo ha mostrato, nella pratica, che la società ne veniva destabilizzata. Non è immedesimazione, ma un semplice prendere atto di quanto capitato.

Poi c'è sicuramente un processo induttivo, che però è, appunto, induzione, non immedesimazione.

 

ti correggo: le faide di sangue esistono, e sono una cosa altrettanto naturale della caccia, non c'è bisogno di una statistica per sapere come si reagisce a un omicidio

 

Per l'eventuale dolore delle piante, ragiono su quella che tu chiami "eccezzione" proprio perché le piante non possono avere, salvo casi particolari, la mobilità di cui parli tu; assenza che anche a me mette il dubbio sull'eventuale "dolore", dolore per cui però ho trovato fonti in giro, non so quanto autorevoli.

Comunque, a memoria, le piante con una qualche mobilità si ritraggono, per esempio di fronte al fuoco; qualcosa di analogo al dolore umano, magari?

 

se è qualcosa di analogo, allora è anche qualcosa di decisamente più blando, visto che credo si tratti di un movimento abbastanza lento e comunque limitato, e soprattutto presente in una minoranza di specie vegetali

 

Spesa inutile? Ma non era un'esperienza impagabile, poter vedere un cervo nel suo habitat, libero? È una spesa inutile ridare a un ambiente gli animali che gli erano propri, darela possibilità alle persone di vedere quegli animali? Permettere a quegli animali di vivere, visto che tanto si è parlato dell'importanza della vita, animali che, altrimenti, non sarebbero nemmeno nati?

 

per citare te in un altro thread, quelle che dici saranno anche cose positive, quello che mi trova in disaccordo è la mentalità che c'è dietro. Cioè reintrodurre una specie al solo scopo di poterla cacciare, i cacciatori che hanno speso soldi non l'hanno fatto per altruismo, l'hai detto tu stesso, nè per ambientalismo, l'hanno fatto perchè volevano andare a caccia. Tra l'altro il cervo sarà anche libero, ma di essere sparato; gli si permette di vivere al solo scopo di essere poi ammazzato.

 

Per eventuali modifiche e permissività, in cosa ti sembra troppo permissivo? Come lo cambieresti, per ridurre il bracconaggio?

 

come già detto, immagino che i problemi siano gli scarsi controlli e la non percezione del bracconaggio come un crimine.

Non so cosa potrebbe essere fatto, ma se questi dati sono veri, e non vedo perchè non dovrebbero visto che son citate sempre le fonti, allora è evidente che qualcosa nopn va

 

Incidenti di caccia 2006: 36 morti e 75 feriti

 

Episodi di bracconaggio: 225 ultima stagione venatoria

(http://www.abolizionecaccia.it/Site/Approfondimenti/DCSM.htm)

 

senza contare che:

 

Nel corso degli anni novanta sono stati proposti tre referendum, nessuno dei quali raggiunse il quorum, per inasprire le norme che regolano la caccia:

 

* 3 giugno 1990: inasprimento delle norme nella disciplina della caccia, affluenza: 43.4%, favorevoli: 92.2%, contrari: 7.8%

* 3 giugno 1990: divieto di accesso ai cacciatori ai fondi privati, affluenza: 42.9%, favorevoli: 92.3%, contrari: 7.7%

* 15 giugno 1997: divieto di accesso ai cacciatori ai fondi privati, affluenza: 30.2%, favorevoli: 80.9%, contrari: 19.1%

 

I referendum sul divieto di accesso ai cacciatori ai fondi privati furono proposti con l'intento di abrogare l'articolo 842 del codice civile. Secondo tale articolo, i cacciatori possono entrare (armati) nei fondi privati senza il consenso preventivo del proprietario, introducendo una discriminante, da alcuni giuristi valutata come incostituzionale, nei confronti dei cittadini non cacciatori che invece verrebbero puniti ai sensi dell'articolo 614 del codice penale per violazione di domicilio.

 

Sondaggi di opinione

 

Un sondaggio SWG [5] del 2001 ha evidenziato che l'87% degli italiani è contrario alla caccia dei piccoli uccelli, mentre solo l'8% è favorevole (il rimanente 5% del campione intervistato non si è espresso).

 

Un sondaggio Abacus [6] del 2003 ha evidenziato che il 72% degli italiani è favorevole all'abolizione della caccia, mentre il 22% è contrario alla sua abolizione (il rimanente 6% del campione intervistato non si è espresso).

(wikipedia)

 

ma anche:

 

Commenta il dirigente Paolo Balocco: "Emerge un alto numero d'incidenti causati dagli ungulati nei mesi d'apertura della caccia: 88 da metà a fine settembre, 105 ad ottobre, 88 a novembre e 48 a dicembre. Secondo il parere degli esperti il notevole aumento nei 4 mesi d'apertura della caccia al cinghiale può essere spiegato dalle battute che vengono organizzate con la partecipazione di squadre di non meno di 15 cacciatori, accompagnati dai cani, che provocano la fuga degli cinghiali dal loro habitat con conseguente attraversamento delle strade e collisione con le vetture.

(http://www.gondrano.it/desert/cacciaeincstrad.htm)

 

se poi estendiamo il discorso anche all' esterno dell' Italia ci sarebbero anche da citare la caccia alle balene dei giapponesi e quella dei cuccioli di foca entrambe, per quel che ne so, perfettamente legali e quindi non considerabili bracconaggio


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Drogon
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Inviato il 19 giugno 2007 9:58

stagione 2003/2004: 50 morti e 88 feriti.....

di questi un morto e ben sei feriti (non gravi) NON erano cacciatori.....

se vogliamo vedere il più delle volte sono i cacciatori stessi che si fanno male.....hai poi qualche dato sulle cause della morte? malori, cadute, oppure contano solo chi è morto per via degli spari?

 

sul fatto che si potesse entrare nelle proprietà altrui onestamente non lo sapevo e non l'ho mai fatto nè credo che lo farò.

tutta quella gente contraria alla caccia molto probabilmente intende la caccia come bracconaggio,

non sono molti che sanno cosa vuol dire quindi non me ne frega assolutamente nulla di quello che pensano.

per quanto riguarda gli incidenti mi piacerebbe anche vedere i dati relativi agli altri mesi....


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Darklady
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Inviato il 19 giugno 2007 11:05

Odio la caccia. Detesto tutti quei cacciatori che, una volta aperta la stagione venatoria, popolano le campagne intorno a casa mia per sparare a volatili d'allevamento liberati appositamente per consentire ai suddetti personaggi muniti di cani ululanti e fucile in spalla di "divertirsi".......(tiro al piattello no, è? Bisogna che il bersaglio sia per forza un essere vivente..... :stralol: )

Spiegatemi poi che gusto ci si prova a sparare contro un'animale abituato alla presenza dell'uomo ^_^ ...voi non avete idea di quanti fagiani, papere e paperelle si vengono a rifugiare nel mio giardino in quel periodo dell'anno!!!....e di quante volte i cacciatori siano così vicini alle case da aver quasi paura ad uscire..... :wacko:

 

Detto questo, in alcuni casi, la caccia non dico sia indispensabile, ma quanto meno è giustificata.

Sulle colline dell'Oltrepo pavese non di rado i cinghiali, quando sono troppo numerosi, vengono abbattuti a numero chiuso (ovviamente qualche furbone caccerà comunque di frodo :D ); ecco questo è uno dei casi in cui ammetto una "necessità" di cacciare.....

BTW al di là di sporadiche e rare eccezioni sono contro la caccia.

 

Kisses :smack:


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Mornon
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Inviato il 19 giugno 2007 13:14
Beh, il piombo FA danno. Non poco, e anche fosse poco perchè diamine permetterlo...Non era stata vietata la caccia con i pallini a rosa che si spargono dappertutto?

A memoria, no; comunque, io non stavo sostenendo che il piombo non faccia danno, ma che faccia piú danno un'automobile di tutti i colpi sparati :D

 

P.S.: sí, dedurrei anch'io che Lady Lion sia una donna :stralol:

 

 

un intervento serio in favore della biodiversità comprenderebbe, secondo me, anche la reintroduzione dei grandi predatori naturali, d'altronde se questi ultimi non ci sono è sempre colpa dell'uomo che li ha estinti

Cui però dovrebbe affiancarsi un serio programma di protezione e rimborso dello Stato a favore dei pastori; e poi, meglio un recupero parziale e gestito dall'Uomo, o nulla? E poi, perché il cervo abbattuto da un lupo va bene, abbattuto dall'Uomo no?

 

Per il contenimento con metodi alternativi, quali? E, soprattutto se questi metodi alternativi prevedono l'abbattimento, perché non la caccia umana, visto è naturale tanto quanto quella del lupo, visto che serve allo scopo, visto che funziona?

 

Sul rapporto tra caccia e sparizione degli animali, caccia, o bracconaggio? Perché è vero che in passato non era regolamentata, ma se non ricordo male è anche vero che la regolamentazione, sebbene non come quella odierna, è arrivata prima della scomparsa di tutte le specie scomparse.

Che poi l'allevamento sia una delle maggiori cause di scomparsa della foresta pluviale non toglie quanto da me detto: se uno può tranquillamente raccogliere verdure, nonostante la pochezza di piante, perché tanto quella pochezza non è colpa dei vegetariani; non vedo perché i cacciatori non dovrebbero poter cacciare, visto che (1) non c'è pochezza di animali, anzi; e (2) non solo non è colpa dei cacciatori quando ci sono pochi animali (è anche colpa dei cacciatori, ma dei cacciatori del passato), ma anzi la caccia odierna aiuta a far sí che gli animali ci siano. Quindi, perché dar contro alla caccia odierna?

 

Per le faide di sangue, innanzitutto il tuo discorso porterebbe al fatto che, anche se esistono in natura, non per questo sono naturali per l'Uomo :wacko:

Inoltre, quando vedo che N persone reagiscono vendicandosi, che questo capita anche in natura, di fatto ho eseguito una specie di statistica, per quanto rozza.

Comunque, quanto dici tu fa sí che la faida come reazione non sia decisa per immedesimazione, ma ancora di piú per fatti.

 

Per il dolore delle piante, anche fosse piú blando non toglierebbe l'analogia.

 

 

quello che mi trova in disaccordo è la mentalità che c'è dietro. Cioè reintrodurre una specie al solo scopo di poterla cacciare, i cacciatori che hanno speso soldi non l'hanno fatto per altruismo, l'hai detto tu stesso, nè per ambientalismo, l'hanno fatto perchè volevano andare a caccia. Tra l'altro il cervo sarà anche libero, ma di essere sparato; gli si permette di vivere al solo scopo di essere poi ammazzato

Per rischiare di essere ammazzato, perché ha possibilità, e non poche, di salvarsi; inoltre, non si è trattato di semplice reimmissione, ma di reimmissione, di attesa che si adattasse e che si riproducesse; di non cacciare quando i numeri sono troppo bassi; ecc.

E non è vero che gli si permette di vivere al solo scopo di essere ammazzato, altrimenti non si farebbero piani di prelievo selettivi, altrimenti si andrebbe in quelle aziende dove gli animali sono inseriti in un recinto, e mille altre cose.

E, visto che per l'Uomo mangiare carne è naturale, a questo punto non è preferibile la caccia, che almeno oltre a tutte le cose già dette ha anche l'ulteriore vantaggio di far sí che i capi siano presenti, all'allevamento? Non è preferibile che uno possa cacciare l'animale e mangiarne la carne, invece che andare dal macellaio e comprare quella d'allevamento?

 

Sugli incidenti di caccia, trentasei morti e settantacinque feriti? Su quanti colpi sparati? Diciamo che in Italia ci sono quattro volte i cacciatori che ci sono nella mia vallata (e direi che è piú che conservativo), e che ognuno spara due colpi (idem)? Vuol dire che ha ucciso/ferito il 3,46% dei colpi. E ricordo l'estrema conservatività delle ipotesi. Senza contare che, visto che hai parlato di pericolo per i non cacciatori, quanti tra quelli sono non cacciatori?

Con questo non voglio dire, sia chiaro, che allora va bene, che non si debba fare nulla, ma quei dati non sono da usare per far passare i cacciatori come una classe che uccide chissà quanto, che spara a casaccio.

Stesso discorso sul bracconaggio: 225, su quanti episodi di caccia? Ha senso per questo voler abolire la caccia? Il discorso "Il bracconaggio è un male, quindi aboliamo la caccia" continua a sembrarmi assurdo.

 

Sui sondaggi, innanzitutto vorrei sapere quanti di quelli favorevoli all'abolizione della caccia sanno di cosa parlano (vedi solo quanto uscito in questa discussione), quanti sanno qualcosa dell'ambiente, oltre a volerlo rendere intoccabile (e non difendere), quanti vorrebbero l'abolizione di questo mostro venatorio, ma se ne fregano altamente di tutto l'inquinamento che producono, quanti sanno che senza l'azione venatoria lo Stato dovrebbe pagare cose per cui ora incassa, quanti sanno che senza caccia i bei cervi che possono vedere grazie ai cacciatori morirebbero d'epidemia, quanti se ne fregano delle sofferenze derivanti dall'allevamento, ecc. Per "piccoli uccelli", vorrei sapere cosa intendono, visto che di per sé è già vietata.

A parte questo, sui contrari nel referendum si ritorna a quanto da me detto, senza contare che i referendum, non avendo raggiunto il quorum, mostrano solo una cosa: che la maggior parte degli italiani è disinteressata al problema, non contraria alla caccia; e, quindi, perché la si dovrebbe togliere? Questo senza considerare l'ipotesi "Astensione per il no", cosa che non è che mi piaccia.

Sulla questione del poter entrare nei fondi privati, prima di dirti contrario hai anche letto la normativa? I cacciatori possono entrare armati nei fondi privati se non ci sono abitazioni nelle vicinanze (altrimenti, arma scarica), e se il fondo non è adeguatamente cintato. Ora, se non è cintato in base a cosa decido se è privato o no? Dubito si possa chiedere di girare con le mappe catastali... se è adeguatamente cintato, o comunque adeguatamente delimitato, allora i cacciatori non possono entrare.

 

Sulla caccia a specie protette e/o per pelliccie, mi trovi d'accordo; però a memoria la balena è una specie protetta, e il Giappone (se è questo Stato ad averlo fatto), dopo aver interrotto la caccia, ha unilateralmente deciso di riaprirla.

 

 

Odio la caccia

Visto quanto dici sui cinghiali, se la conoscessi meglio forse non la odieresti :smack: Hai letto il resto della discussione? ^_^


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Darklady
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Inviato il 19 giugno 2007 17:43

Si, ed è per questo che ho specificato la mia frase dopo il punto..... ^_^

 

Kisses :stralol:


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Inviato il 19 giugno 2007 19:26
Un parco naturale è un'area divisa in diverse sottoaree. Solitamente in quella più esterna, il Preparco, la caccia è permessa e regolarizzata. E' logico che non si possono cacciare le specie protette ma quelle che il parco ritiene possibile cacciare

Tra l'altro, qualche tempo fa un veterinario mi disse che, almeno in alcuni parchi, il criterio per decidere quanti capi immettere è: X ettari necessari per capo, il parco è di Y ettari, immetto Y/X capi. Che poi di quegli Y ettari una parte sia inadatta alla vita del capo (laghi, ecc.), non viene contato.

 

I motivi principali per cui le specie si estinguono è l'uomo. E solitamente il motivo per cui queste specie non riescono a riprendersi non è la caccia, che può essere vietata e regolata, ma le modificazioni dell'habitat, oramai ci sono campi coltivati ovunque. Tentare di riportare la biodiversità naturale dei nostri boschi a livelli accettabili non mi sembra una cosa brutta, anzi. E dal momento che in Italia non ci sono i grandi predatori naturali è necessario che qualcuno faccia le loro veci.

 

un intervento serio in favore della biodiversità comprenderebbe, secondo me, anche la reintroduzione dei grandi predatori naturali, d'altronde se questi ultimi non ci sono è sempre colpa dell'uomo che li ha estinti.

 

No non funziona così. Esiste anche un manifesto europeo sulle reintroduzioni. Sono cose molto difficili da fare e si deve tener conto di numerosi parametri ambientali, demografici e della popolazione in generale. Introdurre un animale non vuol dire prenderlo e lasciarlo in mezzo a un bosco. Reintrodurre, ripopolare e introdurre sono 3 cose differentissime e la gente molto spesso usa i termini senza nemmeno sapere cosa dice.

 

Ci abbiamo provato a reintrodurre l'orso sulle nostre alpi, ma il prgetto purtroppo non sta dando i risultati sperati, a dimostrazione che le reintroduzioni sono cose difficilissime da fare.

 

I ripopolamenti venatori, invece, sono spesso delle oscenità :stralol:

 

La foresta amazzonica viene disboscata dai grandi produttori di legname. Quel che rimane dopo lo scempio viene utilizzato per coltivare o per allevare

 

in effetti io mi basavo su una vecchia nozione risalente alle elementari, sicuramente tra le cause principali ci sono anche agricoltura e lavorazione del legname, ma cito dal sito della FAO

 

Nella foresta amazzonica il prelievo di legname è passato dai primi anni 90 dal 14% all'85%. Il disboscamento per uso del legname tocca il 70% delle cause di disboscamento. La seconda causa è la creazione di strade, infrastrutture, allargamento dei centri abitati e miniere. Seguono le coltivazioni di soia e l'allevamento.

Sono informazioni che puoi trovare ovunque, dal sito di greenpeace, al wwf e a qualsiasi associazione. Non sto dando la colpa ai vegetariani sia ben chiaro, io sono onnivora per cui mangio anche vegetali. Specificavo che la foresta amazzonica non si sta disboscando SOLO per allevarci le mucche :D

 

 

 

Per l'eventuale dolore delle piante, ragiono su quella che tu chiami "eccezzione" proprio perché le piante non possono avere, salvo casi particolari, la mobilità di cui parli tu; assenza che anche a me mette il dubbio sull'eventuale "dolore", dolore per cui però ho trovato fonti in giro, non so quanto autorevoli.

Comunque, a memoria, le piante con una qualche mobilità si ritraggono, per esempio di fronte al fuoco; qualcosa di analogo al dolore umano, magari?

 

se è qualcosa di analogo, allora è anche qualcosa di decisamente più blando, visto che credo si tratti di un movimento abbastanza lento e comunque limitato, e soprattutto presente in una minoranza di specie vegetali

 

Quando ero alle medie all'uscita di scuola il mio porf. di ed. fisica vide un ragazzo che stava, per noia, ripetutatmente tirando i rami di un arbusto. Il mio prof si avvicinò, gli prese un dito e cominciò a tirarglielo. Quando il mio compagno lo guardò allibito lui rispose: "stavi facendo esattamente la stessa cosa". Da quel giorno divenne il mio mito ^_^ Tutto merita rispetto, non solo quello che ci piace.

 

se poi estendiamo il discorso anche all' esterno dell' Italia ci sarebbero anche da citare la caccia alle balene dei giapponesi e quella dei cuccioli di foca entrambe, per quel che ne so, perfettamente legali e quindi non considerabili bracconaggio

 

La caccia alle balene e alle foche è uno SCEMPIO. Perchè sono specie protette, sono specie che vivono in habitat delicatissimi, con dinamiche di popolazione lente e fragili, sia perchè, in particolare per le foche, è fatta per motivi realmente inutile come l'uso di pellicce. Assolutamente contro. Non si parla di animali come cinghiali e caprioli che sono tanti e creano danni. Sono cacce senza senso e fatte solo a scopo di lucro.

Inoltre i cari giapponesi non solo danno la caccia alle balene, ma hanno delle vere e proprie fortezze galleggianti che letteralmente "arano" i fondali oceanici per fare quella che loro chiamano "pesca".

Si parla tanto della pesca sportiva e di quanto sia diversissima dalla caccia "sportiva". A me pare che facciano moooooolti più danni le immense reti a strascico giapponesi che catturano tutto senza differenza di specie, sesso, età e devastando i fondali, piuttosto di un cacciatore di cinghiali.


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We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.

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Inviato il 19 giugno 2007 20:06

Managgia, mi sa che devo difendermi molto e scusarmi un poco.

premetto che nel post precedente ci sono andata giù pesante ed ho drammatizzato (come al mio solito).

Quando ho detto che la caccia è diseducativa...bè, ho sempre ritenuto che uccidere senza un motivo veramente, veramente, plausibile sia sbagliato, ma forse sono io a sbagliarmi perchè la penso così. Non so.

 

 

Non c'è bisogno. Non è una necessita. Non è uno sport. Nel vocabolario alla parola sport c'è scritto svago, diporto. Fare una cosa solo per sport significa propriamente: per divertimento, senza impegno, senza una ragione o un fine pratico.Uno sport serve per temprarsi, sfidarsi, misurarsi. Uno sport aiuta a rinvigorirsi. Ma si, ma certo, forse i cacciatori migliorano la vista e la mira con i loro fucili. Se alla caccia si da la definizione di sport la si bolla come cosa che come fine ha il divertimento. è forse un divertimento uccidere animali? è forse un divertimento cuocersi il fagiano ucciso da voi stessi mentre altri 100.000.000 di fagiani sono stati uccisi nel mondo e si trovano a pochi passi da casa vostra in una confezione surgelata? E allora quanti cerbiatti, quanti vitelli, quanti caprioli, quanti cavalli sono uccisi quando non c'è necessità?

 

 

ps: stando a quello che hai scritto intuisco che della caccia sai veramente poco o niente.

cacciare non serve ad affinare la mia mira e a sparare meglio,m per quello andrei in un poligono di tiro :stralol:

e il divertimento NON è uccidere gli animali,......

mi sembra di averlo scritto spesso e non è un concetto difficile da comprendere secondo me

 

Si, di caccia non ne so molto e quando dicevo di addestrarsi sulla mira pensavo fosse evidente che era sarcasmo. Mi sono spiegata male? Scusate, non era mia intenzione. Come non era mia intenzione scrivere quelle cose sullo sport. Lo sport è fatto per divertirsi e, oppure, per migliorarsi. Mancava una congiunzione. Non mi sembra che la caccia risponda ad una di queste due: non serve per migliorare la mira, nè per divertirsi, a quanto detto da te. Il divertimento NON è uccidere animali. Dov'è il divertimento allora? La caccia è uno sport? Se non lo è cos'è?

 

non è necessario ma non è dannoso, perchè si dovrebbe smettere???

se uccido un cinghiale comprerò un cinghiale in meno dal macellaio, lui può ucciderlo e io no????

mi sembrerebbe davvero una grossa ingiustizia.

e no, non è meglio mangiare quello che si è preso da soli, ma nemmeno è peggio.

ripeto: se pesco una trota non la compro....

se tu la compri magari l'ho pescata io e l'ho venduta al pescivendolo (non si potrebbe ma si fa), ma se la compri tu dal pescivendolo e la mangi va bene, se la pesco io e la mangio è futile......

mi spieghi perchè per favore?????

 

 

Ritengo sia dannoso uccidere animali in sovrabbondanza, quando non c'è bisogno. Viviamo in un epoca di consumismo, ogni anno migliaglia di prodotti non vengono venduti, sopratutto gli alimentari. Per ogni confezione di carne persa abbiamo una vita sprecata. Ok, da una parte hai ragione. In effetti perchè solo gli allevatori o i macellai hanno il diritto di uccidere animali e ricavarci? Comprendo il tuo ragionamento, ma, da parte mia, non riesco ad approvarlo. Si uccidono già così tanti animali nel mondo, troppi, perchè peggiorare la situazione? Perchè uccidere un'altra trota o un altro cinghiale se altri sono già morti? Forse è un discorso economico...

 

a questo rispondo citando mornon: quante cose sono dannose, oltre che inutili, e si fanno????

in che modo la caccia è dannosa??? (caccia, non bracconaggio).

 

Non sarebbe meglio non farle? Non voglio mica convertire qualcuno, dicevo solo il mio punto di vista. Essendo inutile per me la caccia è dannosa. Poi bisogna vederla secondo i propri punti di vista. Io, per esempio, preferisco limitare le morti degli animali, altri possono essere del parere contrario...

 

sbagliare mira: non dovrebbe esserci gente che passaggia tranquillamente nelle vicinanze di un area di caccia, se c'è è scemo lui e cmq l'animale dubito che starebbe fermo se ci fosse gente che passa nelle vicinanze.

onestamente sui problemi di genetica non so nulla ma mi informerò.

per tutto il resto: i bossoli vanno raccolti, chi non lo fa infrane la legge e quindi non è più caccia legittima, non puoi prendertela con chi caccia, solchi di auto idem, per quanto riguarda i rami strappati mi piacerebbe saper quanti sono... personalmente non l'ho mai fatto ma se anche un cacciatore su dieci prendesse un ramo non mi sembra un dramma,.......

il piombo perchè finirebbe in laghi e stagni scusa???

Sui danni della caccia il discorso è generale. Ovviamente (purtroppo) esisterà sempre chi non rispetta le leggi. Scommetto che esistono molti cacciatori che si limitano ad un dato numero, non lasciano bossoli in giro, non uccidono tanto per il gusto di uccidere ecc...però i danni esistono realmente. Non è l'1% a morire durante la caccia. Nella stagione venatoria del 2003-2004 i morti sono 50 e i feriti 94. L'anno dopo i morti sono 60 e 85 i feriti. A fine stagione venatoria di quest'anno a gennaio si stimano 77 feriti e 34 morti. Certo, però, si può ribattere: sono anche più frequenti gli incidenti automobilistici, ma non per questo si può pretendere di non usare la macchina. è una cosa da tenere in conto. Sui rami o il piombo ho ripreso tutto dal sito Oikos. Ti rimando ad un documento trovato su internet: caccia il cacciatore Spiega i danni del ripopolamento a scopo venatorio, la caccia di selezione, l'avvelenamento da piombo (esiste realmente) disperso nell'ambiente causa la morte di molti animali, si è riscontrato che nei cadaveri di alcuni animali sono stati ritrovati pallini di piombo. Secondo il sito e vari altre fonti da me controllate le infrazioni da parte dei cacciatori sono molteplici, ma dico: qui è da visionare il cacciatore singolo e non la caccia in se.

 

In ultimo voglio dire una cosa: non voglio condannare i cacciatori. La storia che si insegna ad uccidere ai bambini era un po' troppo drammatica. So benissimo che chi caccia non è per forza un mostro come chi non caccia è per forza un angelo. Voglio solo dire che per me è sbagliata. Non ne capisco il motivo, non capisco il perchè. Ho sempre ritenuto che per uccidere ci debba essere un motivo serio, più serio che non sprecare soldi dal macellaio. Sarà un idea arretrata, limitata, ignorante, ma continuo a pensarla così. Oggi non abbiamo più biosgno di cacciare per sopravvivere e ogni animale ucciso in più, ripeto, imho, è una vita sprecata. Poi gli altri possono avere le proprie opinioni.

Eh si: sono una donna ^_^


M
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Mornon
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Inviato il 20 giugno 2007 13:27
Si, ed è per questo che ho specificato la mia frase dopo il punto

Il "problema" è proprio quell'"al di là di sporadiche e rare eccezioni" :stralol:

Nel senso, odi chi spara a volatili d'allevamento liberati appositamente, ma almeno in certe zone (non dico in generale perché non so) non sono la maggioranza, anzi; odi chi spara ad animali abituati alla presenza dell'Uomo, ma anche qui come prima; parli (giustamente) degli animali sotto casa tua, ma la legislazione sulla caccia vieta di andare con arma carica vicini alle case; poi parli della caccia per contenere, e ti dici d'accordo...

Per quanto hai detto, e per come conosco la caccia, mi sembra che la contrarietà dovrebbe essere l'eccezione, non l'essere favorevole :D

 

 

Esiste anche un manifesto europeo sulle reintroduzioni. Sono cose molto difficili da fare e si deve tener conto di numerosi parametri ambientali, demografici e della popolazione in generale. Introdurre un animale non vuol dire prenderlo e lasciarlo in mezzo a un bosco. Reintrodurre, ripopolare e introdurre sono 3 cose differentissime e la gente molto spesso usa i termini senza nemmeno sapere cosa dice

Sicuramente quanto da me detto è un discorso semplificato, ma almeno stando a quel veterinario (che, a memoria, lavorava nel comitato del Gran Paradiso), la superficie di terreno considerata nel valutare la quantità di capi da immettere non è quella effettivamente utilizzabile, ma quella totale.

Non so se fosse limitato ad alcuni parchi, se oggi sia cambiata (cosa che sarebbe ottima), o se semplicemente fosse falsa; ma quello mi era stato detto :(

Potresti spiegare la differenza tra i tre termini?

 

 

ho sempre ritenuto che uccidere senza un motivo veramente, veramente, plausibile sia sbagliato, ma forse sono io a sbagliarmi perchè la penso così

E mangiare, sommato al contenimento, non è un motivo piú che plausibile? Il fatto che si possa ottenere la carne altrimenti non toglie che il motivo sia comunque il nutrirsi; e se si abbattono due cinghiali, potenzialmente si compreranno due cinghiali di carne in meno; somma su tutti, potenzialmente vengono abbattuti un po' meno capi, negli allevamenti.

Se ho bisogno di N chilogrammi di carne, perché farli uccidere da un altro e comprarli è un motivo plausibile, e abbatterli io stesso no? :smack:

 

 

Lo sport è fatto per divertirsi e, oppure, per migliorarsi. Mancava una congiunzione. Non mi sembra che la caccia risponda ad una di queste due: non serve per migliorare la mira, nè per divertirsi, a quanto detto da te. Il divertimento NON è uccidere animali. Dov'è il divertimento allora? La caccia è uno sport? Se non lo è cos'è?

La caccia può servire a entrambe le cose: a parte l'ovvietà che, se caccio, migliorerò le mie capacità venatorie, l'escursionismo serve a migliorarsi? Sí. Se vado in montagna (escursionismo) e alla fine della camminata trovo un capriolo e lo abbatto, è servito comunque a migliorarmi come la camminata? Sí.

Per il divertimento, non si è detto che la caccia non è divertente, ma che il divertimento non è uccidere gli animali, è diverso: come detto, se mi piace camminare in montagna, e prima di trovare il capriolo cammino tre ore in montagna, perché quella camminata non dovrebbe divertirmi?

Sí, considerando che la caccia non è necessaria alla sopravvivenza chi la pratica la pratica, in generale, perché gli piace; ma questo non significa che il divertimento sia nell'uccisione, perché la caccia non è limitata al momento dello sparo, dell'uccisione.

 

Sugli sprechi di cibo, perché questo dovrebbe dare contro alla caccia? Si dia contro a quanto nella società porta a buttare cibo, e sono perfettamente d'accordo; ma non è la caccia a portare a questo... anzi, se io caccio, quanto ho cacciato difficilmente verrà buttato.

E gli animali che ho cacciato, per i motivi già detti di contenimento, non necessariamente sono uccisi in sovrabbondanza, anzi sono uccisi perché sovrabbondanti (ossia in sovrappopolazione).

 

Sulle altre cose inutili e dannose che si fanno... non sarebbe meglio non farle? Sí. È indispensabile che tu (o io) sia su questo forum? No. È dannoso? Sí (generare energia elettrica inquina). Lo fai (facciamo)? Sí.

Poi, dici ancora che per te la caccia è inutile... perché? Non hai detto nulla sullo scopo di contenimento (senza caccia, qui da me, ma non solo, anche nei parchi, si avrebbero epidemie con conseguenti ecatombe), perché quello sarebbe inutile? Perché sarebbe inutile cacciare per carne? Capisco il discorso sulla carne buttata, ma non vedo come questo sarebbe responsabilità della caccia; mentre vedo come la sparizione della caccia, per i motivi detti, danneggerebbe l'ambiente.

 

 

Scommetto che esistono molti cacciatori che si limitano ad un dato numero, non lasciano bossoli in giro, non uccidono tanto per il gusto di uccidere ecc...però i danni esistono realmente. Non è l'1% a morire durante la caccia. Nella stagione venatoria del 2003-2004 i morti sono 50 e i feriti 94. L'anno dopo i morti sono 60 e 85 i feriti. A fine stagione venatoria di quest'anno a gennaio si stimano 77 feriti e 34 morti

Nel 2003 c'erano qualcosa come 705 180 cacciatori, per un totale cinquanta morti; mettiamo un colpo a testa, e direi che è poco, i morti sono lo 0,00709% dei colpi sparati. Discorso analogo sugli altri anni.

È vero, non è l'1% a morire; è molto, molto di meno.

Per rami e piombo, sui primi torno a dire che chi strappa rami per fare rifugi va contro la legge.

Per il piombo, non posso che ripetere nuovamente la questione dei danni: certo, inquina; ma quanto? E quanto inquinano gli allevamenti, già solo per l'energia elettrica che richiedono?

Tu dici di non capire il perché della caccia, che non è un uccidere per motivi seri; io onestamente non capisco perché tu non veda questo perché (vedi le questioni di contenimento, per esempio, cui non hai risposto), perché la caccia sarebbe un'uccisione futile (visto che è contenimento e nutrizione). Se cacciare per mangiare è futile, a questo punto non capisco perché non lo sia allevare per mangiare.

 

Sull'articolo: onestamente, vorrei sapere chi è il tipo che lo ha scritto, perché di caccia non mi pare che ne sappia granché.

"Breve" analisi; cose da dire ce ne sono, quindi sarà lunghetto... metto sotto anticipazione per non allungare eccessivamente.

 

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Le teorie del surplus: dice che la caccia "non fa distinzione tra giovani e vecchi o tra sani e malati"; vero, infatti il "tiro selettivo" (ossia quando si abbatte un capo malato, ecc., tiro che viene premiato) non esiste, cosí come non esiste l'assegnazione per sesso e fascia di età. Strano che i cacciatori debbano sottostare a queste inesistenze ogni anno (ironia rivolta all'autore dell'articolo, non a Lady Lion).

Riassunto: quel tipo o non sa cos'è la caccia di selezione, o sembra non saperlo. Di certo, fa un'analisi superficiale.

 

La teoria della curva sigmoide: dice che per fattori indipendenti dalla densità il numero di animali si assesterà naturalmente fino a un punto di equilibrio; allora mi chiedo a cosa servano i predatori naturali, visto che tale equilibrio si raggiungerebbe anche senza predatori. Cosí come immagino che le epidemie avvenute in passato a causa di sovrappopolazione siano invenzioni dei cacciatori.

Certo, la crescita infinita è irrealistica, in quanto impossibile in natura; ma quello che la ferma sono anche le epidemie.

Battute di caccia sono organizzate anche nei parchi, per contenere il numero, tra l'altro.

E poi, se la tesi è "Tanto morirebbero di fame, quindi l'equilibrio sarebbe raggiunto", perché invece che farli morire di fame non posso abbatterli cacciando, cosa che oltretutto li farebbe soffrire di meno?

Tra l'altro, non so quanto quella alla balenottera possa essere definita "caccia"; ma l'autore forse dimentica che (1) reintrodurre balene penso possa essere un po' piú complesso che reintrodurre caprioli; (2) checché ne dica, ci sono molte zone in cui non solo le specie reimmesse hanno raggiunto quella che chiama "capacità portante", ma anzi l'hanno ampiamente superata; (3) parla anche lui di difficoltà di risalita, una volta scesi sotto uan certa soglia. Soglia sotto cui si può scendere per epidemia, cosa che però non dice.

Poi mi spieghi come fa un prelievo del 10% a ridurre alla metà (quindi del 50%) della quantità che ci sarebbe senza caccia.

Riassunto: i predatori sono quantomeno superflui; i gestori di parchi naturali sono stupidi; le epidemie sono invenzioni; è meglio che muoiano di fame, invece che cacciati; balenottere e caprioli sono paragonabili in quanto a problematiche di reintroduzione e ripopolamento; i dati di ripopolamento sono falsi; il tipo non mi pare sapere cos'è la caccia di selezione.

 

La teoria della predazione: dice che "i cacciatori uccidono in maniera indiscriminata", che il numero di cacciatori non è limitato dal numero di prede, quindi è possibile che si cacci fino all'estinzione; i concetti di "caccia di selezione", di "capo assegnato" (sparo a un determinato capo, non indiscriminatamente), di "tetto massimo" (ossia un numero massimo di capi abbattibili; e se su quattrocento ne posso abbattere al massimo quaranta, come posso estinguere la specie?!) sembrano non esistere.

È vero, la quantità di prede non limita il numero di cacciatori; ma è l'Uomo stesso che limita il numero di capi abbattibili.

Ci sarà un motivo se anche nei parchi organizzano battute di caccia; ci sarà un motivo se quando non c'è la caccia si arriva alle epidemie, con conseguente morte di massa; ci sarà un motivo se dalle mie parti, in zona caccia, la popolazione è in costante, ma controllato, aumento; ci sarà un motivo se nel parco gli animali (non selezionati) sono fenotipicamente brutti, nella zona di caccia no.

Riassunto: chi studia conservazione e dice che la caccia di selezione serve a contenere è ignorante e impreparato; è meglio che muoiano di fame che cacciati; la caccia di selezione non esiste; il tetto massimo non esiste; il capo assegnato non esiste; il tipo non mi pare sapere cos'è la caccia di selezione.

 

Riassunto della prima parte dell'articolo: sapessi di cosa sta parlando, potrebbe essere interessante. Di certo, non della caccia cosí com'è oggi. Forse del bracconaggio.

 

Il mito degli "animali nocivi": si caccerebbe per togliere chi si nutre di specie cacciabili. Ora, a parte che non sono i cacciatori a scegliere le specie cacciabili, di specie cacciabili si nutrono i carnivori e gli onnivori. Tra tali categorie, è cacciabile il cinghiale (che dubito si nutra cacciando cinghiali o caprioli) e la volpe (che viene cacciata per altro)... il lupo non è cacciabile. Quali sarebbero gli animali cacciati per questioni di concorrenza? Forse si riferisce agli incidenti di caccia, quindi all'Uomo :wacko:

Notare come prima dice che alcune cose sono illegali, e poi parla di cacciatori che le fanno, quindi indirettamente assegnandole alla caccia. Bracconaggio no?

Notare anche che non si tenta di sterminare le specie nocive, ma di contenerle; quindi non di stravoglere l'equilibrio, ma di mantenere il numero di capi in modo che non sia il numero stesso a stravolgerlo. E con quanto si riproduce un cinghiale, l'idea non è stupida.

Dice che i danni all'agricoltura sono dovuti agli uccelli che mangiano parte del raccolto; i cinghiali che rivoltano il terreno per prendere anche quanto c'è sotto non sono un problema, invece, visto che l'autore li ignora.

Riassunto: si caccia per eliminare la concorrenza, non si sa quale; caccia e bracconaggio sono la stessa cosa; evidentemente, la caccia cerca di sterminare le specie nocive; i cinghiali aiutano l'agricoltura.

 

Riassunto della seconda parte dell'articolo: vorrei capire di cosa sta parlando, e perché fa un'analisi cosí superficiale.

 

La realtà della caccia in Italia: secondo paragrafo. La caccia è basata su criteri razionali, su stime, su statistiche, fatte oltretutto con guardacaccia e da istituti super partes. La scelta delle specie cacciabili è fatta su criteri scientifici (rischio d'estinzione, presenza, capacità di riprodursi, ecc.), non è che tirano una moneta. La determinazione degli animali abbattibili è fatta in proporzione a una stima della popolazione. Non saranno criteri assoluti, magari nemmeno puramente scientifici; ma onestamente dire che non lo sono in toto mi pare quantomeno azzardato.

Terzo paragrafo: i cacciatori sparano a tutto quello che si muove, causando ogni anno la morte o l'invalidità di centinaia di esseri umani. Come visto sopra, la proibitiva percentuale è di tre ordini di grandezza inferiore all'1%, e le centinaia sono poco piú di cento tra morti e feriti (feriti, non invalidi). Mi pare demagogia, onestamente. E poi, vogliamo piantarla di condannare la caccia per il bracconaggio (il tono è sempre rivolto all'autore dell'articolo)? Certo che se si valutano le colpe del bracconaggio e le si assegnano alla caccia quest'ultima ne esce male. Ma, del resto, volete che vi dimostri che Gandhi era un criminale? Semplice: iniziamo vedendo le colpe di Hitler...

 

Almeno al momento, mi fermo qui... delle due, direi l'una: o tutto quello che so sulla caccia è falso, l'attuale legislazione applicata non esiste e non è applicata, quanto qui detto da studenti in conservazione dell'ambiente e del territorio è falso, esistono categorie d'animali superflue negli equilibri naturali, la sovrappolazione non causa epidemie; oppure, la tesi di quel tipo, almeno per come presentata, è infondata.

 

 

Piccola nota: se la base della grossa maggioranza di contrari alla caccia tra quanti avevano partecipato ai referendum sono articoli simili, posso anche non dubitare delle percentuali, ma onestamente mi pare una posizione infondata ^_^


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