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la caccia
E di Elendil
creato il 08 giugno 2007

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Iskall Ytterligare
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Iskall Ytterligare
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Inviato il 04 febbraio 2008 0:19
@ Iskall: l'omosessualità è una condizione dell'essere, non un comportamento. Inoltre, è presente anche fra gli animali e non cagiona danno a terzi.

Questo si applica anche al mangiar carne, e al mangiare carne di propri simili.

Il fatto è che l'omosessualità è una "condizione dell'essere" (qualunque cosa voglia dire) che si esterna in un comportamento concreto. Anche mangiare carne o rifiutarsi di mangiarla è un comportamento applicato in base a qualcosa, che sia una convinzione religiosa (una vedova indù) o un'inclinazione naturale (siamo onnivori).

E anche il cannibalismo parte da qualcosa (credenza animista, fame) e si esterna in un comportamento.

E tutte queste cose sono presenti negli animali.

Inoltre, sul far danno a terzi... beh dovremmo smettere di mangiare proprio, visto che anche le verdure sono "terzi", ma a quel punto faremmo del male a noi stessi... chi è "terzi"? E perchè viene in assoluto prima di noi?

Inoltre l'ultimo capo tribale cannibale ha CHIESTO di essere mangiato, e con lui gli altri anziani della tribù. Che danno gli è stato fatto? Se uno muore di stenti e i suoi compagni di sventura se ne cibano, che danno gli arrecano? In quest'ottica è più dannoso ammazzare una mucca giovane e in salute...

Insomma quello che noi condanniamo è il cannibalismo in genere come tabù, con eccezioni culturali importanti e con reazioni ambigue di fronte a quello situazionale. Non ha niente a che fare con individui patologici che uccidono e mangiano le loro vittime.


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Mornon
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Mornon
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Inviato il 04 febbraio 2008 3:01
se uno deve cercare una motivazione per la scelta di mangiar carne (uno può anche non chiederselo e vivere bene comunque) dire "è naturale" a me sembra una motivazione troppo generica. Per quel che mi riguarda, ma è davvero poco, anche "non si tratta di violenza" non è una buona motivazione

Il fatto che, a quanto ne so, è piú facile (senza intervento di dietologi) avere un'alimentazione equilibrata assumendo anche carne, piuttosto che senza assumerla? Il fatto che non assumendola si rischiano danni alla salute? Una mia amica vegetariana è stata fortemente invitata dal medico ad assumere carne, perché alla lunga il suo fisico ne stava risentendo.

Tralasciando il "È buona" ^_^


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Ser Arthur Dayne
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Ser Arthur Dayne
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Inviato il 04 febbraio 2008 8:57
Il fatto che, a quanto ne so, è piú facile (senza intervento di dietologi) avere un'alimentazione equilibrata assumendo anche carne, piuttosto che senza assumerla? Il fatto che non assumendola si rischiano danni alla salute? Una mia amica vegetariana è stata fortemente invitata dal medico ad assumere carne, perché alla lunga il suo fisico ne stava risentendo.

Tralasciando il "È buona"

 

il fatto che sia più facile avere un alimentazione equilibrata non lo so, però so che la maggior parte delle persone che conosco e mangiua carne se ne frega della dieta equilibrata (se uno mangia hamburger, dolci, merendine ecc. non so quanto si può parlare di dieta equilibrata anche se mangia carne)

Il fatto che non assumendola si rischiano danni alla salute, che io sappia, è falso, e non a detta di animalisti/ambientalisti ma di medici

 

Rimane solo il "è buona" infatti io son convintio che la maggior parte delle persone che non ucciderebbe di propria mano un animale mangi carne solo per questo motivo



AryaSnow
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AryaSnow
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Guardiani della Notte

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Inviato il 04 febbraio 2008 14:35

Riguardo alla caccia: sono abbastanda d'accordo con Mornon. Se non si è vegetariani, se la caccia è praticata nel rispetto della legge e si mangia l' animale dopo averlo ucciso, non vedo motivi per cui la si debba condannare. Anzi, da un punto di vista etico è migliore rispetto al mangiare la carne dei negozi. Personalmente praticarla forse mi darebbe qualche turbamento, ma questa è una questione puramente emotiva, ad esempio la pesca invece l' ho praticata senza farmi problemi.

Ripeto, ovviamente questo discorso vale per i non-vegetariani. E' chiaro che altrimenti il giudizio cambia.

 

 

Riguardo alla questione dei vegetariani: le motivazioni di Ser Arthur Dayne sono in realtà sensate e legittime. Premetto che la sua scelta è anche ammirevole. Cambiare il proprio stile di vita, in modo controcorrente rispetto ai dettami della società, per essere coerente con i propri principi e la propria sensibilità è una cosa che merita assolutamente rispetto.

A parte questo, non capisco che senso abbia tutto questo richiamarsi alla questione naturale/innaturale per giustificare/condannare qualcosa. Già per me tale contrapposizione è insensata, come ho già spiegato in un altro topic. Ma, al di là di questo, non vedo perchè questa presunta dicotomia debba avere legami con l' ambito morale.

Giustificare moralmente l' uccidere e il mangiare altri animali dicendo che "in natura" (non a caso metto le virgolette...) ciò viene abitualmente fatto non mi pare sia una ragionamento molto solido.

Un vegetariano potrebbe giustamente dire: ma l' uomo ha particolare la capacità di costruirsi una morale (e la morale tra l' altro è già di per sè una costruzione esclusivamente umana, in natura non esiste nessuna morale e non ha senso dunque cercare di ricavarne una da essa) e di provare empatia verso gli altri, animali compresi. Quindi, data questa particolarità dell' uomo, ritiene moralmente giusto che lui estende la sua sensibilità anche a specie diverse dalla propria, ovviamente fino al punto in cui riesce a sopravvivere dignitosamente lui stesso (è chiaro che non ci si può nutrire di sassi). Insomma, non c'è nulla che non va in questa impostazione. Anzi, a livello etico merita tutto il rispetto.

Che senso parlare di "uomo allo stato naturale"? Se la mettiamo in questo modo, senza tirare in ballo il cannibalismo, nemmeno tutto questo rispetto sacrale per la vita umana che abbiamo noi nel 2007 nei paesi benestanti è proprio dell' "uomo allo stato naturale". Se non avessimo tutti i nostri condizionamenti culturali, potremmo uccidere le altre persone con molta più facilità e per motivi abbastanza futili (al di là del mangiarle o meno). Sarebbe "naturale" pure questo, perchè allora non lo riteniamo giustificabile? Risposta: semplice impostazione culturale, la nostra morale per buona parte corrisponde alla morale comune dell' ambiente in cui viviamo, cerchiamo di ragionare con la nostra testa e di razionalizzare, ma questa radice rimane generalmente molto forte. E per motivo analogo mangiamo tranquillamente carne: perchè non siamo abituati a considerarla una cosa sbagliata. Supponiamo che un giorno arriviamo ad essere una società di vegetariani: tutti i discorsi del "naturale" andrebbero a farsi benedire agli occhi di chi è stato cresciuto in essa. Queste argomentazioni "sulla natura" in genere mi sembrano un mero espediente per dare un fondamento solido e oggettivo alla propria morale, quando questa è sotto sotto del tutto relativa.

 

Personalmente mangio la carne non perchè "è naturale", ma semplicemente perchè ne ho voglia, perchè la carne "è buona", e perchè soggettivamente considero la vita animale di valore relativamente basso (non nullo, perchè ad esempio non approvo il fatto che vengano uccisi per il puro gusto di farlo). Questo in parte per profondo condizionamento culturale (anche nella nostra attuale società la dieta onnivora è considerata una cosa normale), in parte per scelta personale. Non ho voglia di "slegarmi" da tale condizionamento culturale, non ho "spinte interiori" per farlo. Non provo particolare sensiblità per la questione, non nutro particolare dispiacere per gli animali che mangio. Lo dico apertamente e non mi interessa cercare giustificazioni in presunte leggi naturali.

 

PS: comunque esistono anche i vegani e i fruttariani, che si spingono ancora più oltre rispetto ai vegetariani. Vorrei sapere dai vegetariani di questo forum cosa ne pensano di queste due scelte. Però ho l' impressione che... si andrebbe troppo OT...


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Alekseij Targaryen
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Inviato il 04 febbraio 2008 16:20

Però ho l' impressione che... si andrebbe troppo OT...

 

Apri una discussione in merito ^_^


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Guardiano della notte
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Inviato il 24 febbraio 2008 21:10

Non sono mai andato a caccia,pur essendo stato una volta invitato da mio zio,perchè non avrei il coraggio di sparare ad un fagiano (mio zio caccia selvaggina di penna),come ad un altro animale.Tuttavia,se fosse necessario ai fini alimentari,beh...come si dice...mors tua vita mea.

Inoltre,non ho niente in contrario contro chi la pratica,se non una leggera curiosità dovuta al fatto che,con l'abbondanza di cibo che c'è nel nostro paese,mi risulta strano andare a caccia di altro cibo.Niente da dire invece contro chi la pratica per necessità.


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