in tutta onestà non vedo come si possa permettera ad una maestra di insegnare nel momento in cui lei stessa si rifiuta di spiegare...per quanto mi riguarda è scandaloso,se non sei in grado di spiegare x vergogna per me non vali nulla come insegnante...si tratta di corpo umano,cosa c'è di vergognoso nel nostro corpo lo devo ancora capire...come puoi essere un' insegnante sei ti vergogni di spiegare la tua stessa materia?cose importantissime tra l'altro per dei ragazzi delle scuole medie in piena pubertà e fase pre-adolescenziale....
l'unica cosa di cui si dovrebbe vergognare è quella di essere una pessima insegnante...e la scuola (nonchè i genitori mi sa,io madre mi sarei imbestialita...)che non batte ciglio,tutto normale...
magari esagero,ma la trovo una cosa gravissima....non stupiamoci poi delle ragazze madri e dei conseguenti aborti,perchè se tanti ragazzi e ragazze sono incoscenti o male informati e non danno il giusto peso alle loro è azioni è anche per colpa delle persone che dovrebbero aiutarli a capire invece l'importanza e le conseguenze del sesso,ma che per stupidità,pudore e/o vergogna invece non lo fanno...ed in questa categoria ci metto anche la stragrande maggioranza dei genitori...
per il resto mi trovo sempre daccordo con Lord Beric!mi spiace se posso sembrare poco moderata nei termini,ma mi pare proprio fuori dal mondo una cosa del genere...
ciauuu! :unsure: ;) :huh:
Allora, concordo assolutamente sul fatto che l'insegnante debba fare tutto il programma perchè è il suo lavoro. Non capisco però perchè attribuire al mancato svolgimento dell'apparato riproduttore a scienze (che non è educazione sessuale) dovrebbe influire sull'educazione sessuale.
I ragazzi lo sanno da soli che M+F=Love e se non prestano abbastanza attenzione a ciò che fanno non credo che sia perchè qualcuno non gli ha descritto l'ovaia. Da che mondo è mondo il sesso si impara parlando tra amici o scoprendoselo da soli, di solito i genitori arrivano a spiegare le meccaniche anni in ritardo, e la maggior parte si vergogna a spiegare la contraccezione o induce timore di essere scoperto nel figlio/a. Non mi pare che questa componente della sessualità si possa attribuire al programma di scienze (fermo restando che è un'idiozia). Il vero problema delle gravidanze indesiderate è spesso un'eccessiva sicurezza, non una mancanza di conoscenze. Un mio amico ha messo incinta una ragazza perchè s'è trovato sprovvisto ed ha tentato l'arcano metodo, ovviamente fallendo.
Secondo me quindi la causa prima degli aborti"da errore" non è tanto la mancanza di conoscenze, quanto la troppa superficialità delle persone nell'applicarle.
L'unico aspetto che mi preme sottolineare perchè è per me l'unico vero punto di ignoranza sulla contracezione sono i metodi naturali. Quante persone conoscono i metodi naturali? Quante persone li considerano suffragati da insegnante di religione e per questo li disprezzano senza neanche valutare se sia possibile farne un uso consono alle proprie abitudini sessuali?
Di solito questi metodi basati sul ciclo mestruale sono adottati da chi per motivi religiosi rifugge l'uso di contraccettivi e per questo sono disprezzati ed ignorati perchè prevedono l'astinenza dal sesso per un 10-12 giorni al mese più i giorni del ciclo (questo a seconda della donna).
Come usare questo metodo, o meglio la conoscenza che gli sta alla base, per rendere ancora più sicuri i rapporti? Semplicemente prestando particolare attenzione nei giorni di massimo rischio, perchè il preservativo è sicuro al 99%, ma l'1% scappa. Quindi magari in quei giorni abbinare all'uso del preservativo il buon vecchio arcano metodo riduce il rischio praticamente a 0,000000001%, il che non mi pare da disprezzare.
Quando io alle medie ho fatto l'apparato riproduttore, al programma prettamente anatomico è stato affiancato un minicorso di poche ore di educazione sessuale tenuto da un medico (non specialista ma mi pare già comunque un ottimo risultato).
E poi fossi in te non sottovaluterei l'abissale ignoranza di alcuni giovanissimi membri della società adolescenziale maschile, che non sanno nulla del ciclo mestruale delle loro compagne e ignorano, tanto per dire, la differenza tra mestruazione e ovulazione.
Ovviamente gli esempi che faccio sono tutti riferiti al mi caso, il primo nella veste di studentello di terza media, il secondo come universitario che da ripetizioni a suddetti studentelli, quindi non pretendo abbiano validità generale.
Però c'è un'ignoranza mostruosa in materia.
Quindi puoi ben immaginarti cosa ne possano intuire di prevenzione coloro che non sanno cosa sia un'ovulazione, che hanno imparato nel bagno della scuola che devono solo "metterlo dentro" (scusate il linguaggio), e che quando la compagna, occasionale o meno, la prima volta tira fuori il ciclo pensano a una scusa tipo "ho mal di testa"...
in tutta onestà non vedo come si possa permettera ad una maestra di insegnare nel momento in cui lei stessa si rifiuta di spiegare...per quanto mi riguarda è scandaloso,se non sei in grado di spiegare x vergogna per me non vali nulla come insegnante...si tratta di corpo umano,cosa c'è di vergognoso nel nostro corpo lo devo ancora capire...come puoi essere un' insegnante sei ti vergogni di spiegare la tua stessa materia?cose importantissime tra l'altro per dei ragazzi delle scuole medie in piena pubertà e fase pre-adolescenziale....
l'unica cosa di cui si dovrebbe vergognare è quella di essere una pessima insegnante...e la scuola (nonchè i genitori mi sa,io madre mi sarei imbestialita...)che non batte ciglio,tutto normale...
magari esagero,ma la trovo una cosa gravissima....non stupiamoci poi delle ragazze madri e dei conseguenti aborti,perchè se tanti ragazzi e ragazze sono incoscenti o male informati e non danno il giusto peso alle loro è azioni è anche per colpa delle persone che dovrebbero aiutarli a capire invece l'importanza e le conseguenze del sesso,ma che per stupidità,pudore e/o vergogna invece non lo fanno...ed in questa categoria ci metto anche la stragrande maggioranza dei genitori...
per il resto mi trovo sempre daccordo con Lord Beric!mi spiace se posso sembrare poco moderata nei termini,ma mi pare proprio fuori dal mondo una cosa del genere...
ciauuu! :unsure: ;) :huh:
E' bello vedere come agli insegnanti fra poco viene chiesto pure di fare i bambini al posto nostro. Devono educare, fare da baby sitter, insegnare,... guadagnando una miseria per un compito che meriterebbe molto di più.
Se i ragazzi di oggi sono incoscienti la colpa non la si può dare alla scuola ma alla famiglia che non esiste più. Come può la famiglia svolgere il suo ruolo fondamentale se entrambi i genitori stanno fuori 10 ore al giorno? Si delega alla scuola. Come fa la scuola a domare le bestie se non ha i mezzi per farlo?
Il discorso è molto semplice: come sei grande per usare quel coso in mezzo alle gambe allora sei grande per tutte le conseguenze. Non si può giustificare un ragazzino dicendo "poverino non lo sapeva" altrimenti lo stupro equivale ad un cazzotto in faccia. Non puoi uccidere un essere umano perchè al momento non eri a conoscenza dei fatti.
Sicuramente molte cose non vengono dette e spiegate ma al giorno d'oggi penso che ci siano molte più possibilità rispetto al passato per avere stimoli ad informarsi ed ad avere maggiori delucidazioni sull'argomento.
Bye bye ;) :victory:
E' bello vedere come agli insegnanti fra poco viene chiesto pure di fare i bambini al posto nostro. Devono educare, fare da baby sitter, insegnare,... guadagnando una miseria per un compito che meriterebbe molto di più
Concordo sul fatto che gli si chieda molto, a volte anche di sostituire la famiglia, però non mi pare un'esagerazione chiedere a un'insegnante di scienze di insegnare la struttura del corpo umano...
come sei grande per usare quel coso in mezzo alle gambe allora sei grande per tutte le conseguenze
Questo onestamente non so se valga sempre; nel senso, per "usare quel coso in mezzo alle gambe" basta la componente cronologica (avere un'età adeguata), per conoscere e accettare le conseguente serve la componente culturale.
Non puoi uccidere un essere umano perchè al momento non eri a conoscenza dei fatti
Che si tratti di uccidere un essere umano è comunque opinabile.
Ciao Mornon,
mi era sembrato esagerato dire che un'insegnante si doveva vergognare oppure essere definita pessima perchè non vuole affrontare un determinato argomento.
Hai ragione che per accettare le conseguenze di un gesto serve la componente culturale ma se il soggetto in questione fa in modo di non averla questa componente oppure agisce prima che questa venga propinata, cosa si deve fare? Se durante una gita scolastica entro in una centrale nucleare e mi si dice di non toccare nulla ed io premo un bottone che provoca un disastro sono giustificato perchè non ho la laurea in ingegneria nucleare e non capisco bene i meccanismi?
Il mio affermare che l'aborto è un omicidio è opinabile quanto il tuo credere il contrario. :unsure: ;)
Bye bye :huh: ;)
mi era sembrato esagerato dire che un'insegnante si doveva vergognare oppure essere definita pessima perchè non vuole affrontare un determinato argomento
Onestamente non so quanto esagerato: quando scegli di diventare insegnante di scienze, sai che tra gli argomenti che dovrai spiegare ci sarà anche l'apparato sessuale. E, visto che hai scelto di accettare quel ruolo sapendo quali erano gli argomenti, hai il diritto di rifiutarti di svolgere il lavoro che sapevi benissimo avresti dovuto svolgere, lavoro per cui sei pagata? È la tua materia, è tuo compito trattarla, rifiutarsi di farlo, sapendo benissimo che questo potrebbe significare lasciare un buco nella preparazione dei ragazzi... non so quanto si possa parlare di buon insegnamento.
A questo punto, se un insegnante di storia rifiutasse di parlare della collaborazione italiana col nazismo durante la Seconda Guerra Mondiale, perché se ne vergogna?
Hai ragione che per accettare le conseguenze di un gesto serve la componente culturale ma se il soggetto in questione fa in modo di non averla questa componente oppure agisce prima che questa venga propinata, cosa si deve fare? Se durante una gita scolastica entro in una centrale nucleare e mi si dice di non toccare nulla ed io premo un bottone che provoca un disastro sono giustificato perchè non ho la laurea in ingegneria nucleare e non capisco bene i meccanismi?
No, ma intanto c'è stato un avvertimento, poi spero che quando si tratta l'argomento ci sia qualcosa di piú del "Non farlo perché non devi farlo". Se era conscio delle conseguenze e dei rischi è una cosa, se nessuno lo aveva messo in condizione di esserne conscio... non dico si debba concludere "E chi se ne frega, non lo sapeva", ma non so quanto si possa additare il ragazzo.
Se io porto un bambino di un anno (fisicamente in grado di premere un pulsante) senza dirgli nulla, e lui preme quel pulsante, è colpa sua o mia? Se non altro, è solo colpa sua o anche mia?
Il mio affermare che l'aborto è un omicidio è opinabile quanto il tuo credere il contrario
Certo :unsure:
Ciao Mornon,
diciamo che sull'insegnante in linea generale sono d'accordo con te anche se penso che determinati argomenti dovrebbero essere affrontati da persone che hanno maggiore esperienza e conoscenza.
Per il resto ti posso dire che quando un ragazzino di dodici anni usa impropriamente il suo oggetto di piacere e combina pasticci non è così privo di colpe perchè la società in cui viviamo dà molte informazioni o spunti per potersi informare. Non si può violentare qualcuno e dire "non sapevo" oppure "era un gioco", se fosse per me li condannerei a 40 anni di galera. Vuoi vedere che poi ci si pensa due volte a rimanere ignoranti sull'argomento?? E' triste dirlo ma tanti ragazzini sono come gli animaletti che capiscono solamente la legge del più forte.
Sarai d'accordo con me nel dire che ormai a 10 anni i bambini sanno molto di più quello che sapevamo noi altrimenti non agirebbero come adesso fanno. Non so te, ma io a 11 anni giocavo con il Nintendo 8 bit e non pensavo minimamente di chiedere alle mie compagne di classe di fare sesso orale con me.
Bye bye :unsure: ;)
Non si può violentare qualcuno e dire "non sapevo" oppure "era un gioco", se fosse per me li condannerei a 40 anni di galera
Questo sí, io partivo dall'ipotesi della consensualità e conseguente gravidanza.
Sarai d'accordo con me nel dire che ormai a 10 anni i bambini sanno molto di più quello che sapevamo noi altrimenti non agirebbero come adesso fanno
Questo sí.
ho dato un occhiata veloce un po' a tutto....
riguardo al discorso scuola: concordo con umber sul fatto che ormai la famiglia
tende a delegare un po' troppo la sua funzione alla scuola, che sicuramente ha anche
il compito di formare i ragazzi, ma non ha assolutamente gli strumenti per farlo come una famiglia.
il fatto che un insegnante si rifiuti di spiegare l'apparato riproduttore non ha senso, è grave ma penso
che per un insegnante che non lo insegna ce ne siano 100 che fanno il contrario (almeno spero)...
in ogni caso la scuola sicuramente è importante, ma su argomenti così delicati
e privati la famiglia deve avere un ruolo preponderante.
tutto imho ovviamente, ciao :unsure:
Forse mi avete fraintesa,ma non ho mai detto che condanno l'insegnante perchè non ha tenuto un corso di educazione sessuale,(non mi pare le si chiedesse di spiegare come si fa sesso)ma la condanno perchè ha omesso quello che è argomento di scienze tanto quanto il resto del corpo,ovvero l'apparato uro-genitale!mi spiegate dove dovrebbe essere la vergogna nello spiegare come funziona il suddetto apparato?
se leggete i miei post precedenti,(uno in cui ho fatto anche un esempio personale)si capisce che a parer mio la famiglia dovrebbe essere il primo posto ad educare in materia sessuale,mentre invece la maggior parte delle volte si tratta purtroppo di un argomento tabù...ma un genitore può spiegare fino ad un certo punto...ma io studentessa se volessi sapere come funziona in concreto,fisiologicamente il mio apparato sessuale a chi mi devo rivolgere se non al mio o ala mia insegnante che si suppone lo abbia studiato e che dovrebbe insegnarmelo a scuola visto che si tratta di un apparato importante tanto quanto gli altri organi del nostro corpo?i genitori magari possono parlare di contraccezione,possono aiutare i figli cercando di far capire che fare sesso comporta anche responsabilità,che è giusto viverlo quando ci si sente pronti,ecc ecc,ma se io dovessi chiedere a mia madre o a mio padre perchè vengono le mestruazioni e come funziona nel dettaglio l'ovulazione,o se mi interessasse sapere perchè per un uomo è tanto importante la prostata,premettendo che non sono medici, che risposta potrebbero darmi?sicuramente non esaustiva.mi aspetto che in tal senso sia l'insegnante di scienze(se parliamo di scuole medie o eventualmente di biologia o anatomia se parliamo di altri corsi di studi) a spiegarmelo.ditemi voi se non è grave e se l'insegnante da me criticata può ritenersi tale.é un affronto nei confronti di chi il suo lavoro lo fa e lo fa bene.
forse mi sono spiegato male io, ma su tutto questo sono assolutamente d'accordo con te :unsure: ;)
Effettivamente potevo non essermi spiegata bene...!
ciauuu! :unsure: ;) :huh:
L'unico aspetto che mi preme sottolineare perchè è per me l'unico vero punto di ignoranza sulla contracezione sono i metodi naturali. Quante persone conoscono i metodi naturali? Quante persone li considerano suffragati da insegnante di religione e per questo li disprezzano senza neanche valutare se sia possibile farne un uso consono alle proprie abitudini sessuali?
Di solito questi metodi basati sul ciclo mestruale sono adottati da chi per motivi religiosi rifugge l'uso di contraccettivi e per questo sono disprezzati ed ignorati perchè prevedono l'astinenza dal sesso per un 10-12 giorni al mese più i giorni del ciclo (questo a seconda della donna).
Come usare questo metodo, o meglio la conoscenza che gli sta alla base, per rendere ancora più sicuri i rapporti? Semplicemente prestando particolare attenzione nei giorni di massimo rischio, perchè il preservativo è sicuro al 99%, ma l'1% scappa. Quindi magari in quei giorni abbinare all'uso del preservativo il buon vecchio arcano metodo riduce il rischio praticamente a 0,000000001%, il che non mi pare da disprezzare.
Sono daccordo con te,ma non sul fatto della religione,non credo sia quello il vero motivo per il quale una ragazza non pensa di usare metodi naturali piuttosto che la pillola.purtroppo al riguardo si fa poca informazione,io stessa più volte ho pensato che poteva essere una alternativa a pillola o preservativo,ma non si riesce a capire bene quale sia l'affidabilità reale di questi metodi...
ricordo che un periodo era stata messa in vendita una macchinetta chiamata "persona"che in pratica grazie alle urine ogni giorno ti diceva se potevi o no avere rapporti senza usare nessun contraccettivo..il prezzo(mi ero informata)era un pò proibitivo,intorno ai cento e passa euro,e comunque è da parecchio che non vedo più la pubblicità di questa macchinetta...allora è normale che diventa più facile utilizzare altri anticoncezionali...
e comunque il discorso dei metodi naturali vale solo nelle coppie fisse,in quanto nei rapporti occasionali il profilattico a parer mio è d'obbligo,nient'altro riduce il rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili(anche il profilattico infatti non dà certezza assoluta,ma se correttamente usato credo sia il tra i contraccettivi più affidabili).
Il metodo naturale è troppo rischioso, sopratutto per le donne che non hanno un ciclo regolare...per non parlare del rischio di una doppia ovulazione, a distanza di pochi giorni, che praticamente ti espone anche in giorni considerati sicuri...
Sull'affidabilità del metodo ci sono alcune variabili di considerare, in primis la lunghezza del ciclo. Chi ha un ciclo molto irregolare non può adottare tali metodi con tranquillità. L'elemento chiave del metodo è che l'ovulazione avviene esattamente 14 giorni prima della mestruazione, quindi in un ciclo di 24 giorni al decimo giorno, in un ciclo di 30 al 16esimo, quello che varia è la fase pre-ovulatoria. Il periodo fertile va da uno-due giorni prima dell'ovulazione a cinque-sei dopo l'ovulazione. Se una persona avesse un ciclo perfetto di 28 giorni potrebbe teoricamente avere rapporti sicuri in tutti i giorni del mese tranne il periodo tra il dodicesimo e il ventesimo. Visto però che in genere c'è una certa irregolarità, lo spettro di giorni è più ampio. Un più attento metodo si basa sull'analisi del muco cervicale, che indica precisamente lo stadio del ciclo, ma è poco praticabile dalle persone comuni, mentre molto più pratica è la misurazione della temperatura corporea, che dall'ovulazione in poi aumenta di circa 0,5 °C.
Questo metodo è molto usato anche alla rovescia, ovvero per intensificare i rapporti nei giorni adatti per chi vuole una gravidanza.
Sono daccordo sull'uso fondamentale del preservativo, specie per i rapporti occasionali, ma non solo. Affidarsi esclusivamente a questi metodi può essere rischioso, ma combinati al preservativo, almeno a livello di attenzione, sono un fattore aggiuntivo di sicurezza.
@ Mornon
L'embrione è un essere umano senza ombra di dubbio. Non è un essere umano completamente sviluppato, ma essere umano è, e questa è scienza, non credo. Poi si può ritenere che non essendo completo (specie a livello di sistema nervoso) sia lecito abortire, ma non considerarlo essere umano è un errore. Con questo non voglio criticare la tua posizione, solo puntualizzare questo aspetto.