Solo una piccola precisazione per quanto riguarda le %.
I dati che io avevo postato sono stati presi dal "rapporto annuale del ministero della salute sull'IVG 2006".
Qui veniva precisato che molto spesso il contirbuto % al numero di aborti dato da donne extracomunitarie in alcune regione può essere anche del 30%. E' un pò come per le nascite, anche per gli aborti ci sono loro a contribuire :yeah:
Lady delle Gocciole Extra Dark
We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
Sorryssimo, era 16, non 18 :D
ah, ok, me lo stavo chiedendo pure io :stralol:
Il problema dell'aborto nel 21° secolo non dovrebbe nemmeno porsi. Chi vi ricorre, a mio parere, è una persona poco previdente, per usare un eufemismoTu ti riferisci a casi limite, sai bene che chi ricorre all'aborto di solito è vittima di "un salto della quaglia" riuscito male.
Era da tanto che non leggevo parole tanto pressapochiste, vuote e prive di tatto :D
Mi spiace ma la penso così. Non voglio dare alle mie convinzioni un valore assoluto né statistico, ma la mia forse scarsa esperienza mi fa propendere per questo. Mi permetto anche di esprimere perplessità sulle statistiche, che vanno sempre prese con le molle. E' difficile ammettere di non aver preso alcuna precauzione prima di un rapporto. Sempre meglio affidarsi alla fatalità, a un sacchettino che si rompe o a una pillola che non funziona.
Mi spiace ma la penso così. Non voglio dare alle mie convinzioni un valore assoluto né statistico, ma la mia forse scarsa esperienza mi fa propendere per questo. Mi permetto anche di esprimere perplessità sulle statistiche, che vanno sempre prese con le molle. E' difficile ammettere di non aver preso alcuna precauzione prima di un rapporto. Sempre meglio affidarsi alla fatalità, a un sacchettino che si rompe o a una pillola che non funziona
Vero, ma penso che per dubitare di una statistica si dovrebbe se non altro avere qualche base in piú (senza contare che il 50% che lo dice non è poco, comunque)... non so, mi avessi detto "Non è detto qual è il campione", o "Non è detto il criterio di scelta", o "Non è detto come è stata posta la domanda, qual era la domanda", potrei anche capire; ma qui mi sembra essere il no per il no...
Inoltre, perché non userebbero precauzioni? Passi quelle per cui si ipotizza una conoscenza e/o un'esperienza nulla, ma le altre?
Infine, si ritorna alla domanda già posta: anche una donna restasse incinta per poca precauzione, perché l'aborto? Liste d'attesa lunghe, intervento non proprio piacevole, costi alti... perché non la pillola del giorno dopo? Se non altro, anche ignorando le statistiche, per sostenere una tesi come la tua bisognerebbe rispondere a questa domanda.
Mi spiace ma la penso così. Non voglio dare alle mie convinzioni un valore assoluto né statistico, ma la mia forse scarsa esperienza mi fa propendere per questo. Mi permetto anche di esprimere perplessità sulle statistiche, che vanno sempre prese con le molle. E' difficile ammettere di non aver preso alcuna precauzione prima di un rapporto. Sempre meglio affidarsi alla fatalità, a un sacchettino che si rompe o a una pillola che non funzionaVero, ma penso che per dubitare di una statistica si dovrebbe se non altro avere qualche base in piú (senza contare che il 50% che lo dice non è poco, comunque)... non so, mi avessi detto "Non è detto qual è il campione", o "Non è detto il criterio di scelta", o "Non è detto come è stata posta la domanda, qual era la domanda", potrei anche capire; ma qui mi sembra essere il no per il no...
Inoltre, perché non userebbero precauzioni? Passi quelle per cui si ipotizza una conoscenza e/o un'esperienza nulla, ma le altre?
Infine, si ritorna alla domanda già posta: anche una donna restasse incinta per poca precauzione, perché l'aborto? Liste d'attesa lunghe, intervento non proprio piacevole, costi alti... perché non la pillola del giorno dopo? Se non altro, anche ignorando le statistiche, per sostenere una tesi come la tua bisognerebbe rispondere a questa domanda.
Guarda, io sono d'accordissimo sulla pillola del giorno dopo. Poi ci possono essere miriadi di ragioni per non prendere precauzioni. Per i più giovani la vergogna e nonostante i tempi volgano al peggio una sedicenne o un quattordicenne che fanno sesso non sono visti benissimo. Come giustificare l'acquisto di un preservativo in farmacia? La mia diffidenza sulle statistiche ha una base concreta: feci una specie di indagine per conto del mio comune sulla popolazione anziana. Tra le domande ce n'erano alcune piuttosto imbarazzanti, legate all'incontinenza: i si' si contavano sulle dita di una mano, la risposta è sempre stata no o si lasciava in bianco quella sezione.
Nonostante le rssicurazioni sul carattere anonimo dell'indagine la cosa era davvero sospetta... a questo punto gli assistenti del docente che seguiva l'indagine si comportarono da deficenti, iniziando a chiamare le persone che non avevano risposto chiedendo loro le ragioni della loro mancata risposta (e dimostrando che l'indagine non era del tutto anonima, con grande figura di me**a generale per l'ente e per i ragazzi della zona che ci mettevano la faccia). Aggiungo una cosa: quanti, tra gli adulti, sono disposti ad ammettere di avere avuto una gravidanza non voluta? Un adulto tenderebbe a evitare di dimostrarsi disinformato e poco previdente. In ogni caso sarebbe bene che si facesse una seria politica per educare al sesso i ragazzi. Lasciare in mano le cose al catechismo o ai soli genitori può fare danni: non so se qualcuno di voi ha letto i precetti sessuali di quella società a delinquere nota come MOIGE.
Per i più giovani la vergogna e nonostante i tempi volgano al peggio una sedicenne o un quattordicenne che fanno sesso non sono visti benissimo. Come giustificare l'acquisto di un preservativo in farmacia?
Esistono i distributori automatici, e se vai a tarda notte non ti vede nessuno.
E poi, ti sei detto d'accordo con la pillola del giorno dopo; ma non hai detto perché una persona dovrebbe preferire l'aborto a quella. Vergogna? Non so quanto possa essere piú imbarazzante chiedere la pillola (può darla solo il medico curante?), rispetto a portare avanti tutta la pratica per un aborto...
La mia diffidenza sulle statistiche ha una base concreta: feci una specie di indagine per conto del mio comune sulla popolazione anziana. Tra le domande ce n'erano alcune piuttosto imbarazzanti, legate all'incontinenza: i si' si contavano sulle dita di una mano, la risposta è sempre stata no o si lasciava in bianco quella sezione
Bisognerebbe vedere quali erano le domande, come era la compilazione (in una stanza con solo l'anziano? in una stanza comune? ecc.), e mille altre cose. E poi, allora basta un esempio di statistica andata bene per dover avere fiducia nelle statistiche?
non so se qualcuno di voi ha letto i precetti sessuali di quella società a delinquere nota come MOIGE
No, ma conoscendo il tipo non mi dà molta fiducia...
Guarda che io non ho mai affermato di esere contro l'aborto, dico soltato che a mio parere una coppia avvertita e informata non dovrebbe avere di questi problemi. A margine della mia esperienza , anche le analisi statistiche vanno spulciate per benino. Non sono un esperto, ma si è parlato per esempio di figli non voluti per testare l'efficacia dei metodi contraccettivi. Ma mettere sullo stesso piano una famiglia di mezz'età e una coppia di adolescenti non credo abbia molto senso. Poi sbaglierò, per carità...
Guarda che io non ho mai affermato di esere contro l'aborto, dico soltato che a mio parere una coppia avvertita e informata non dovrebbe avere di questi problemi
Né io ho detto che tu abbia affermato cose simili, ho semplicemente detto che per sostenere una tesi come la tua (che al momento mi sembra basarsi unicamente sul "Secondo me") si dovrebbe, come minimo, dire perché una donna dovrebbe preferire i problemi dell'aborto quando c'è un'alternativa come la pillola del giorno dopo. E, a ora, la domanda è ancora senza risposta.
Non sono un esperto, ma si è parlato per esempio di figli non voluti per testare l'efficacia dei metodi contraccettivi. Ma mettere sullo stesso piano una famiglia di mezz'età e una coppia di adolescenti non credo abbia molto senso
Una statistica ben fatta dovrebbe rispecchiare quelle differenze, nel senso che dovrebbe avere al suo interno le stesse proporzioni che ci sono nella popolazione; poi, la statistica può essere fatta (dovrebbe essere fatta, se lo scopo è quello da te detto) con riferimento alle gravidanze non volute e seguite all'uso di contraccettivi. Per giudicare la statistica sull'affidabilità dei contraccettivi, bisognerebbe, come detto, avere dati in piú.
Comunque, non sto dicendo che le statistiche siano infallibili, anzi: una statistica per poter essere affidabile deve essere fatta bene, e non sempre questo è verificato (vedi ultime elenzioni).
Comunque, resto in attesa anche di sapere dove sarebbe la vergogna nel comprare contraccettivi da distributori automatici.
Per i più giovani la vergogna e nonostante i tempi volgano al peggio una sedicenne o un quattordicenne che fanno sesso non sono visti benissimo. Come giustificare l'acquisto di un preservativo in farmacia?Esistono i distributori automatici, e se vai a tarda notte non ti vede nessuno.
Ti rispondo io, i distributori automatici non sono presenti ovunque né sono sempre tanto evidenti. Certo, con un po' di preavviso si può fare; ma molte occasioni di sesso sorgono in fretta e in fretta svaniscono, spesso nel corso di una serata sola.
Prendi il sedicenne che abita in periferia o magari anche in campagna e riesce a strappare un sì a una ragazza per quella sera stessa. Magari una turista che parte il giorno dopo, o una che quella sera non ha i genitori a cui render conto, o durante una festa se la ragazza ha bevuto un po'. E raramente il ragazzo riesce a procurarsi un preservativo in poche ore. La scelta è tra farlo senza o andare in bianco. Mica tutti i ragazzi hanno la coscienza di accettar seconda, e non tutte le ragazze hanno la maturità di rifiutarsi senza.
A proposito di statistiche sarei curioso di sapere quale percentuale fa la sua prima volta "con". E come questa percentuale è cambiata negli ultimi decenni.
Né io ho detto che tu abbia affermato cose simili, ho semplicemente detto che per sostenere una tesi come la tua (che al momento mi sembra basarsi unicamente sul "Secondo me") si dovrebbe, come minimo, dire perché una donna dovrebbe preferire i problemi dell'aborto quando c'è un'alternativa come la pillola del giorno dopo. E, a ora, la domanda è ancora senza risposta.
Direi che qualsiasi discussione su un forum si basa sul "secondo me". Non siamo qui per legiferare o per trovare soluzioni. Non so rispondere al tuo quesito, forse si tratta ancora di mancanza di informazione. La pillola del giorno dopo è qualcosa di relativamente recente (e qualcuno non voleva nemmeno fosse introdottain Italia)
Una statistica ben fatta dovrebbe rispecchiare quelle differenze, nel senso che dovrebbe avere al suo interno le stesse proporzioni che ci sono nella popolazione; poi, la statistica può essere fatta (dovrebbe essere fatta, se lo scopo è quello da te detto) con riferimento alle gravidanze non volute e seguite all'uso di contraccettivi. Per giudicare la statistica sull'affidabilità dei contraccettivi, bisognerebbe, come detto, avere dati in piú.
Comunque, non sto dicendo che le statistiche siano infallibili, anzi: una statistica per poter essere affidabile deve essere fatta bene, e non sempre questo è verificato (vedi ultime elenzioni).
Comunque, resto in attesa anche di sapere dove sarebbe la vergogna nel comprare contraccettivi da distributori automatici.
Io distributori automatici di preservativi non ne ho mai visti ( e sono nella civilissima Emilia). Ho,però, un'età che mi permette di comparli ovunque e senza problemi. Quando ero più giovane essere previdente non era sempre possibile e ti assicuro che allora la presenza di distributori sarebbe stata la manna dal cielo. Dispiegare una sacchettino conservato settimane nel portafoglio non era il massimo della sicurezza ;)
la stupidità e l'incoscienza dei ragazzi più giovani è cosa nota... quanti ne vedi, soprattutto al Sud, andare in giro senza casco, in tre su un motorino? tu credi che, per esempio, uno di quelli si fa troppi problemi a fare sesso senza precauzioni?
e secondo te quante di quelle ragazzine non ha problemi ad andare dal medico (magari lo stesso della madre) a chiedere una pillola del giorno dopo? e se la madre lo venisse a sapere?
questi sono esempi, ma l'importante è non prendere sè stessi come metro di giudizio... cose per me scontate, come la sicurezza, il giudizio, l'accortezza, sono per altri argomenti del tutto ignorabili.
Molti ragazzini usano il sistema del "salto della quaglia", convinti sia infallibile, altri usano il metodo "gesuggiuseppemmaria mandatemela buona"... avete mai letto le domande sul "cioè"? l'ignoranza è grandissima in materia.
Quindi soprattutto tra le giovanissime la pratica dell'aborto rimane spesso l'unica alternativa, dato che la gravidanza viene scoperta solo al successivo ciclo mestruale.
e anche tra adulti... da sbronzi si possono fare le peggio cacchiate, e la leggerezza si paga, prima o poi.
onestamente credo che il problema sorga anche perchè in Italia vi è una scarsissima educazione sessuale,e anche molta vergogna a parlare in famiglia di sesso...i genitori per primi e poi la scuola dovrebbero invece diffondere una cultura di prevenzione sessuale,sia per quanto riguarda le gravidanze indesiderate,sia per le malattie sessualmente trasmissibili...
quando avevo 15 anni chiesi a mio padre se potevo andare ad una falò in spiaggia,e lui,rosso per l'imbarazzo(anche perchè io sono una femminuccia...)ma molto risoluto,, mi disse di si,ma a condizione che accettassi quello che mi stava porgendo,ovvero un preservativo...ovviamente io risposi che non mi serviva,che ero ancora piccola,e lui mi disse che da ragazzini non si pensa mai a queste cose,e che se io avessi commesso qualche sciocchezza e lui non mi avesse detto nulla non se lo sarebbe mai perdonato...come genitore di una figlia adolescente si è sentito in dovere di parlarmi e di darmi quel preservativo, non per incoraggiarmi a fare sesso,bensì per farmi prendere coscienza del fatto che certe cose capitano quando meno te lo aspetti,ed è meglio non farsi cogliere impreparati...
personalmente da allora un preservativo io l'ho sempre tenuto con me,perchè ho capito che il senso del suo gesto e delle sue parole era:se devi o vuoi fare una cosa,falla sempre con la testa(prima che con il resto del tuo corpo....)e nel rispetto della tua persona!
questo solo per dire che la prevenzione è la cosa migliore,con me perlomeno ha funzionato,ed anche se al momento in cui mio padre mi disse di prendere il preservativo mi sarei scavata una fossa profonda quanto un cratere per sotterrarmici dentro,successivamente ho poi capito l'importanza di quello che stava facendo...e so che non è stato facile nemmeno per lui...!!!
Vero quello che dice Nata dalla Tempesta.
Posso portare un caso personale, dal momento che è capitato ad una mia amica che insegna in una scuola media.
La maestra di scienze si rifiuta, perché si vergogna, di spiegare l'apparato riproduttore. Durante l'assemblea di classe, ha comunicato ai genitori che, se volevano, potevano farlo loro, perché lei non lo avrebbe fatto.
Da un lato direi che è stata onesta perché poteva addurre scuse tipo il solito "siamo indietro col programma e dobbiamo tagliare", dall'altro mi viene da pensare a come cresceranno quei ragazzini, che impareranno il sesso dagli amici più grandi nei bagni della scuola, tanto per fare un esempio abbastanza comune...
L'informazione è alla base di tutto.
in tutta onestà non vedo come si possa permettera ad una maestra di insegnare nel momento in cui lei stessa si rifiuta di spiegare...per quanto mi riguarda è scandaloso,se non sei in grado di spiegare x vergogna per me non vali nulla come insegnante...si tratta di corpo umano,cosa c'è di vergognoso nel nostro corpo lo devo ancora capire...come puoi essere un' insegnante sei ti vergogni di spiegare la tua stessa materia?cose importantissime tra l'altro per dei ragazzi delle scuole medie in piena pubertà e fase pre-adolescenziale....
l'unica cosa di cui si dovrebbe vergognare è quella di essere una pessima insegnante...e la scuola (nonchè i genitori mi sa,io madre mi sarei imbestialita...)che non batte ciglio,tutto normale...
magari esagero,ma la trovo una cosa gravissima....non stupiamoci poi delle ragazze madri e dei conseguenti aborti,perchè se tanti ragazzi e ragazze sono incoscenti o male informati e non danno il giusto peso alle loro è azioni è anche per colpa delle persone che dovrebbero aiutarli a capire invece l'importanza e le conseguenze del sesso,ma che per stupidità,pudore e/o vergogna invece non lo fanno...ed in questa categoria ci metto anche la stragrande maggioranza dei genitori...
per il resto mi trovo sempre daccordo con Lord Beric!mi spiace se posso sembrare poco moderata nei termini,ma mi pare proprio fuori dal mondo una cosa del genere...
ciauuu! :unsure: ;) :huh:
Direi che qualsiasi discussione su un forum si basa sul "secondo me"
Non necessariamente: sicuramente, soprattutto in alcune discussioni (ma non so se in tutte), c'è una componente di "Secondo me", ma diversi utenti cercano di sostenere le proprie posizioni con argomenti oggettivi, con dati, e, in mancanza di questi, almeno a volte preferiscono un "Non so".
Non siamo qui per legiferare o per trovare soluzioni. Non so rispondere al tuo quesito, forse si tratta ancora di mancanza di informazione. La pillola del giorno dopo è qualcosa di relativamente recente
Il fatto è che la statistica portata dà contro alla tua posizione; l'esistenza della pillola del giorno dopo sembra dare contro alla tua posizione (anche se su questo vorrei le risposte riguardo a semplicità di chiedere, ottenere e nascondere l'aborto); rifiuti la prima in quanto statistica, non sai rispondere alla domanda sulla seconda, non hai dati su cui basare quanto detto. Legittimo restare comunque sulla tua idea, ma inizia a sembrarmi una presa di posizione, piú che un'idea motivata.
Io distributori automatici di preservativi non ne ho mai visti
Non so se siano molto presenti, da parte mia ne ho visti.
secondo te quante di quelle ragazzine non ha problemi ad andare dal medico (magari lo stesso della madre) a chiedere una pillola del giorno dopo? e se la madre lo venisse a sapere?
Anche per questo ho chiesto se la pillola del giorno dopo possa essere prescritta soltanto dal medico curante, però al momento non c'è stata risposta (a quanto ho letto, sembra che qualunque medico generico o ginecologo possa prescriverla). Comunque, chiedere e praticare l'aborto è tanto piú semplice/anonimo/non scopribile da chi ci sta intorno? :unsure: