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Embrione umano, aborto e diritti delle donne
J di John Umber
creato il 13 marzo 2007

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Rhaenys Targaryen
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Rhaenys Targaryen
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Inviato il 25 febbraio 2008 17:19

Volevo soltanto dire una piccola cosa riguardo al rapporto DNA-cellula-organismo (visto che studio queste cose):

dunque, è esatto dire che ogni cellula ha in sé, nel suo DNA, informazioni che riguardano tutte le cellule e la loro organizzazione nell'organismo.

La differenza tra una cellula nervosa e una cellula epiteliale (della pelle) sta "semplicemente" nella diversa lettura del codice genetico all'interno del nucleo delle due cellule.

Il problema sulle diagnosi di malattie geneticamente ereditarie, semmai, riguarda la nostra "ignoranza": gli scienziati hanno decifrato da tempo il codice del DNA, ma non sanno ancora perfettamente quale pezzetto abbinare a quale caratteristica espressa macroscopicamente.

 

Spero di essere stata chiara. Nessuno me l'aveva chiesto :stralol: volevo solo darvi il punto di vista "obiettivo" della faccenda e rilanciare la palla a voi per le conseguenze...


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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 25 febbraio 2008 17:52
Volevo soltanto dire una piccola cosa riguardo al rapporto DNA-cellula-organismo (visto che studio queste cose):

dunque, è esatto dire che ogni cellula ha in sé, nel suo DNA, informazioni che riguardano tutte le cellule e la loro organizzazione nell'organismo.

La differenza tra una cellula nervosa e una cellula epiteliale (della pelle) sta "semplicemente" nella diversa lettura del codice genetico all'interno del nucleo delle due cellule.

Il problema sulle diagnosi di malattie geneticamente ereditarie, semmai, riguarda la nostra "ignoranza": gli scienziati hanno decifrato da tempo il codice del DNA, ma non sanno ancora perfettamente quale pezzetto abbinare a quale caratteristica espressa macroscopicamente

 

 

thanks... mi erano venuti un po' di dubbi, ma li hai dissipati :stralol:

 

 

no, non hai capito. Non cinismo del periodo barocco. Cinismo barocco.

 

sì, ho capito. Non sono mica cretino. Cinismo per me è un complimento, perchè significa non dare per scontata nessuna verità, e osservare con occhio distaccato e, se possibile, ironico i mali del mondo.

Barocco è anch'esso un complimento, perchè è sinonimo di vistosa magnificenza, coinvolgimento emotivo, acutezza, ingegnosità esasperata


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Seetharaman Toral
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Seetharaman Toral
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Inviato il 25 febbraio 2008 18:30

 

 

 

la soluzione concreta (ovvero un compromesso a mio avviso accettabile per tutti) al problema potrebbe essere la seguente

 

1. se la ragazza in questione è stata violentata o la gravidanza mette in pericolo la sua salute/vita, allora può ricorrere all'aborto

 

2. se la ragazza è rimasta incinta al di fuori di questi due casi estremi, partorisce e poi, se vuole, il bambino viene affidato a centri appositi (da fondare, o, se ci sono già, da potenziare. Ovviamente sarebbe giusto che la Chiesa e Ferrara contribuissero in modo sostanzioso...)

 

3. la ragazza viene seriamente tutelata da eventuali abusi da parte di familiari ecc

 

balon, continui a contraddirti o meglio anon avere una tesi che sta in piedi: secondo iltuo ragionamento, una ragazza violentata non dovrebbe abortire, e poi dici che in quel caso è lecito. Se sei a sfavore dell'aborto in toto questo caso non rientra nelle eccezioni. Riguardo poi al tutelare chi è obbligato ad abortire, adesso in italia non esiste, ed è qui che dovrebbero impegnarsi gli "antiabortisti", chese ne avrebbero molti in meno di aborti.

 

parlando dal punto di vista legislativo, una persona può avere tutte le opinioni che vuole, ma deve continuare a ragionare dal punto di vista delle esigenze della società non delle proprie preferenze. Come si è constatato fin dallo spuntare dell'umanità, l'aborto è stato praticato. Anche essendo contrari, il divieto indiscriminato non funziona, e fa solo danni. In base alla tua educazione e forma mentis tu ritieni che ciò sia male ma non hai ragione, come nessun altro ha ragione, e nessuno piuò oppugnare qualceh verità scientifica sul fatto come invece nel caso dell'omicidio. C'è un esigenza, e si cerca allora di regolarizzarla, che nessuno vuolel'aborto indiscriminato, e l'attuale legge precisa questo,mettendo i necessari paletti e precisazioni (non c'è scritto: l'aborto non è reato e basta). Tu, da fervente "prolife", vai a dare una mano a chi nella sua ingoranza è in dubbio o richieda assistenza, ma non a chi è maturo da fare tale scelta in libertà.

 

 

PS: i cittadini non hanno alcuna voce in capitolo in fatto tributario, quindi il tuo esempio precedente non sta in piedi. Non parliamo di coseche non sappiamo.

 

 

edit. sulla questione è l'avere un dna umano che ti rende umano quella è la tua opinione. Io ad esempio un corpo umano che al suo interno non ha più materia grigia non lo considero persona umana., eppure nel suo dna ci sono tutte le informazioni necessarie per avere un cervello.


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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 25 febbraio 2008 18:52
balon, continui a contraddirti o meglio anon avere una tesi che sta in piedi: secondo iltuo ragionamento, una ragazza violentata non dovrebbe abortire, e poi dici che in quel caso è lecito. Se sei a sfavore dell'aborto in toto questo caso non rientra nelle eccezioni. Riguardo poi al tutelare chi è obbligato ad abortire, adesso in italia non esiste, ed è qui che dovrebbero impegnarsi gli "antiabortisti", chese ne avrebbero molti in meno di aborti.

 

scendere a compromessi significa contraddirsi, dico bene?

 

La mia sarebbe una soluzione che cerca di mettere d'accordo gli abortisti, concedendo l'aborto alle ragazze rimaste incinte non per stupidità o frivolezza, ma a causa di violenza o che corrono gravi rischi, e gli antiabortisti, che così, a proprie spese, potrebbero salvare un grande numero di feti altrimenti eliminati.

 

Si chiede un sacrificio agli antiabortisti, che dovrebbero fare un passo indietro davanti a stupri e malattie, ma anche alle ragazze che vogliono abortire senza validi motivi: due mesi di dolori sopportabili e poi è tutto finito.

 

 

parlando dal punto di vista legislativo, una persona può avere tutte le opinioni che vuole, ma deve continuare a ragionare dal punto di vista delle esigenze della società non delle proprie preferenze.

 

ognuno cerca di modellare la società in base alle proprie preferenze.

 

 

PS: i cittadini non hanno alcuna voce in capitolo in fatto tributario, quindi il tuo esempio precedente non sta in piedi. Non parliamo di coseche non sappiamo.

 

tu sai che il nostro è un sistema rappresentativo vero? cioè che il parlamentari sono eletti dai cittadini sulla base dei loro programmi? Non credi che molte persone votino Berlusconi proprio per far valere la loro voce in campo tributario?


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Mornon
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Mornon
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M

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Inviato il 25 febbraio 2008 18:55
1. se la ragazza in questione è stata violentata o la gravidanza mette in pericolo la sua salute/vita, allora può ricorrere all'aborto

2. se la ragazza è rimasta incinta al di fuori di questi due casi estremi, partorisce e poi, se vuole, il bambino viene affidato a centri appositi (da fondare, o, se ci sono già, da potenziare. Ovviamente sarebbe giusto che la Chiesa e Ferrara contribuissero in modo sostanzioso...)

3. la ragazza viene seriamente tutelata da eventuali abusi da parte di familiari ecc

A parte che questo non tutela la persona-donna, se non altro in quanto un altro decide come disporre del suo corpo, e questa decisione le viene imposta, e se è rimasta incinta perché la pillola ha fallito, il preservativo era bucato, ecc.? Non ha colpa.

 

 

è proprio "avere il dna rende umani".

Se prendiamo una singola cellula, questa conterrà il dna, ma non può definirsi a sua volta "umana", poichè il dna contenuto in quella cellula non ha il minimo significato se non viene considerato in rapporto all'intero organismo

La prima frase dice "se hai il DNA sei umano", la seconda dice "nonostante abbia il DNA non è umana"; deciditi, stai portando avanti due posizioni che si escludono a vicenda. Se credi nella seconda frase, evidentemente il semplice avere il DNA non rende umani; come del resto essa stessa dice, nel pezzo dopo "poiché", in quanto pone almeno un'altra condizione per essere umani. Quindi, si torna al fatto che il tuo discorso "Ha DNA quindi è umano" è tutto meno che oggettivo, anzi è da te stesso negato nel momento stesso in cui dichiari che la singola cellula non è umana.

Del resto, il tuo ragionamento può benissimo escludere il feto: "Se ha DNA è umano, ma questo non vale per la cellula"; una volta posta l'eccezione della cellula, viene meno l'univocità del collegamento DNA-umano, e quindi non c'è motivo per non cui non si possa porre come eccezione il feto.

 

 

il mio era un esempio schematico: se il 51% della popolazione vuole la stessa cosa, a rigor di logica avrà in parlamento la maggioranza. E potrà far valere la sue idee

Portando la tua idea nella realtà, quindi lo stipendio dei politici è stato diminuito, i loro privilegi cancellati, la casta ha smesso di esistere; strano, non mi pare di aver letto nulla, in merito :stralol:

 

Sulla democrazia: la storia delle minoranze deve essere sempre valida, altrimenti si rischia di sfociare in casi come quello del nazismo; del resto, l'esempio che fai tu, le imposte, plausibilmente non è voluto nemmeno dalla maggioranza della popolazione, e inoltre non va a ledere i diritti della persona (non c'è niente che assicuri il diritto del singolo a non vedersi alzate le imposte), a differenza che nel caso dell'aborto. Quindi è un caso estraneo a quanto qui discusso.

 

 

Si chiede un sacrificio agli antiabortisti, che dovrebbero fare un passo indietro davanti a stupri e malattie, ma anche alle ragazze che vogliono abortire senza validi motivi: due mesi di dolori sopportabili e poi è tutto finito

Con la differenza che il "passo indietro" per i contrari è imporre un po' meno la propria idea agli altri e imporre dolore agli altri, mentre i favorevoli continuerebbero a non imporla (visto che i contrari non sarebbero mai obbligati ad abortire) e anzi dovrebbero imporsi dolore; inoltre, i favorevoli non impongono né imporrebbero quei due mesi di "dolori sopportabili" (se poi lo siano è se non altro opinabile), mentre i contrari li imporrebbero. Differenze a mio parere non da poco, che squilibrano la situazione a tuo parere di compromesso.


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SteeJans
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SteeJans
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Inviato il 25 febbraio 2008 19:11
Come si è constatato fin dallo spuntare dell'umanità, l'aborto è stato praticato. Anche essendo contrari, il divieto indiscriminato non funziona

 

Continuo a non ritenere questa una obiezone valida. Dalla notte dei tempi si uccide e si ruba e si stupra, e il fatto che oggi sia vietato non toglie che queste cose si verifichino ancora. Quindi non dovrebbero essere vietate, visto che il divieto non funziona?

 

In base alla tua educazione e forma mentis tu ritieni che ciò sia male ma non hai ragione, come nessun altro ha ragione, e nessuno piuò oppugnare qualceh verità scientifica sul fatto come invece nel caso dell'omicidio.

 

E perchè mai invece l'omicidio sarebbe "male"? Lo è solo perchè la nostra società lo giudica come tale, non certo per qualche verità scientifica.


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Iskall Ytterligare
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Iskall Ytterligare
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Inviato il 25 febbraio 2008 19:53
Se ti proponessero questo bel contratto: "partorirai tre figli ma in cambio non avrai mai cancro, tumori di vario genere e malattie terminali" non accetteresti?

Per carità, mai! :wub:

Vivere tutta la vita con il fantasma di tre persone in giro, potrebbero essere chiunque fra i ragazzini, come stanno, cosa penseranno di te, il trauma della gravidanza e del distacco... e non una, non due, tre volte...

Ma se devo vivere così meglio finirla prima.

 

Ma vedere che piccoli innocenti bambini in potenza vengono eliminati mi disturba un po'. A te non disturbano i serial killer?

Come fanno a essere piccoli bambini o bambini innocenti se NON sono bambini? A me sembra che attribuisci un carico emotivo enorme a qualcosa che forse in futuro potrebbe esistere ma che NON c'è.

 

Dunque, fatemi capire. Se l'aborto è omicidio, l'aborto spontaneo è omicidio involontario? mettiamo in galera le donne il cui fisico rigetta il feto?

Quoto e plaudo. :D

 

Non sto a rispondere a tutto perchè Calinn e Seetharaman hanno già detto molto.

 

La madre è un contenitore, e potrebbe essere sostituita.

Meno male che non sarai mai una madre.

Immagino che tu sia a favore degli uteri in affitto...

 

tu parti dal presupposto che la vita della madre conti più di quella del feto.

se per ipotesi tu restassi incinto, ti riterresti automaticamente meno importante dell'embrione?

 

La madre viene privata del feto, ma il feto sopravvive. Tutti sono contenti.

Ma hai mai sentito parlare di psicologia?

Quella cosa chiamata vissuto, le dinamiche psicologiche della donna durante la gravidanza... tutti contenti, vero?

 

Non è così, il feto è un corpo estraneo, costretto a rimanere nell'utero della madre solo per limiti della tecnologia medica.

Rinuncio a commentare, mi chiedo di cosa stai parlando...

 

Beh, in un certo senso tu sei il tuo dna.

E due gemelli sono la stessa persona :stralol:

 

attraverso la dialettica possa convincere più persone a votare come rappresentanti candati che si oppongono all'aborto,

E questo dimostra che hai ragione sull'aborto? Rifiniamo meglio una teoria falsa e diventerà vera. Wow.

 

la madre ha dignità in quanto essere umano, non in quanto "essere organico in via di riproduzione"

Ehm, la donna è una, è quella, è una persona... decidi come la definisci perchè c'è solo lei.

 

2. se la ragazza è rimasta incinta al di fuori di questi due casi estremi, partorisce e poi, se vuole, il bambino viene affidato a centri appositi (da fondare, o, se ci sono già, da potenziare. Ovviamente sarebbe giusto che la Chiesa e Ferrara contribuissero in modo sostanzioso...)

Tu non hai la più pallida idea della relazione che si mantiene con il figlio abbandonato, con la consapevolezza che esiste. Il rapporto forzato che si sviluppa nei mesi di gravidanza... Una cosa è eliminare qualche cellula, un'altra è abbandonare una persona con cui hai vissuto.

 

alle ragazze che vogliono abortire senza validi motivi: due mesi di dolori sopportabili e poi è tutto finito.

Posso chiederti di descrivermi una gravidanza? Perchè se per te è tutto qui forse non stiamo parlando della stessa esperienza.

 

ognuno cerca di modellare la società in base alle proprie preferenze.

Proprio per niente. Ciascuno cerca di tutelare i propri interessi nel rispetto di quelli altrui. O dovrebbe.


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Ser Balon Swann
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7698 messaggi
Ser Balon Swann
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Inviato il 25 febbraio 2008 20:02
A parte che questo non tutela la persona-donna, se non altro in quanto un altro decide come disporre del suo corpo, e questa decisione le viene imposta, e se è rimasta incinta perché la pillola ha fallito, il preservativo era bucato, ecc.? Non ha colpa.

 

Con la differenza che il "passo indietro" per i contrari è imporre un po' meno la propria idea agli altri e imporre dolore agli altri, mentre i favorevoli continuerebbero a non imporla (visto che i contrari non sarebbero mai obbligati ad abortire) e anzi dovrebbero imporsi dolore; inoltre, i favorevoli non impongono né imporrebbero quei due mesi di "dolori sopportabili" (se poi lo siano è se non altro opinabile), mentre i contrari li imporrebbero. Differenze a mio parere non da poco, che squilibrano la situazione a tuo parere di compromesso.

 

 

ma neanche il feto ha colpa. Continui a non considerare che per alcune persone il dolore che l'aborto provoca al feto è nettamente peggiore rispetto a due mesi di gravidanza.

 

Se provi a considerare l'ipotesi per cui il feto ha uguale dignità della madre, e quindi questa non si trova in posizione di superiorità sul feto, salta subito all'occhio che le situazioni possono essere le seguenti

 

1. il feto causa tali problemi a livello psichico o fisico da giustificarne l'eliminazione

 

2. il feto non causa problemi insostenibili, allora se ne può evitare l'eliminazione con un piccolo sacrificio di due mesi, in modo da consentire al feto una vita di 70 anni... 70 anni contro 2 mesi, capisci quello che voglio dire?

 

 

La prima frase dice "se hai il DNA sei umano", la seconda dice "nonostante abbia il DNA non è umana"; deciditi, stai portando avanti due posizioni che si escludono a vicenda. Se credi nella seconda frase, evidentemente il semplice avere il DNA non rende umani; come del resto essa stessa dice, nel pezzo dopo "poiché", in quanto pone almeno un'altra condizione per essere umani. Quindi, si torna al fatto che il tuo discorso "Ha DNA quindi è umano" è tutto meno che oggettivo, anzi è da te stesso negato nel momento stesso in cui dichiari che la singola cellula non è umana.

Del resto, il tuo ragionamento può benissimo escludere il feto: "Se ha DNA è umano, ma questo non vale per la cellula"; una volta posta l'eccezione della cellula, viene meno l'univocità del collegamento DNA-umano, e quindi non c'è motivo per non cui non si possa porre come eccezione il feto.

 

 

specifichiamo: se hai il Dna di un certo tipo sei umano; se invece cambia qualcosa sei un topo, o un fenicottero, o un tapiro

 

 

Mi stupisce che una persona intelligente come te non capisca questo semplicissimo concetto:

 

ci sono 1000 cellule, e in ognuna di queste cellule c'è il dna, il quale contiente la descrizione di tutte le altre 999 cellule.

Se ci fosse una sola cellula, il dna conterrebbe la descrizione di una sola cellula, e non di 999 cellule.

Il fatto che in una cellula sia presente la descrizione delle altre 999 cellule, questo implica necessariamente l'esistenza di queste 999 cellule, e quindi l'esistenza di un organismo complesso.

Il fatto che una cellula sia "stampata" la prova dell'esistenza di altre 999 cellule ad essa collegate esclude la possibilità che si possa considerare quell'unica cellula come separata dalle altre

 

 

Portando la tua idea nella realtà, quindi lo stipendio dei politici è stato diminuito, i loro privilegi cancellati, la casta ha smesso di esistere; strano, non mi pare di aver letto nulla, in merito

 

il mio esempio era puramente teorico, non portarlo nella realtà; noi stiamo vivendo la demagogia, anticamenra della tirannia, non in democrazia.

 

 

 

 

Per concludere, una piccola riflessione di cinismo barocco. Comunque vada, io sono contento:

 

1. Se Dio esiste, le porte degli inferi non prevarranno sulla Chiesa di Pietro e gli abortisti saranno, presto o tardi, sconfitti e puniti

 

2. Se Dio non esiste, siamo solo ombra e polvere, e allora il destino di qualche kilo di materia organica mi è del tutto indifferente


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sharingan
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sharingan
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Inviato il 25 febbraio 2008 20:09
Tu non hai la più pallida idea della relazione che si mantiene con il figlio abbandonato, con la consapevolezza che esiste. Il rapporto forzato che si sviluppa nei mesi di gravidanza... Una cosa è eliminare qualche cellula, un'altra è abbandonare una persona con cui hai vissuto.

 

Tutte le altre spiegazioni sull'aborto non le condivido ma le capisco. Questa proprio no. Il pensiero che si debba sopprimere un essere umano anche dopo essere stato espulso dal corpo della madre vivo è aberrante. Questo sì sarebbe un vero omocidio. E la spiegazione che dai che la madre si sentirebbe male sapendo di avere propri figli sparsi in giro la trovo strampalato. Per te la salute psichica della madre conta più della salute fisica del bambino.

 

Come fanno a essere piccoli bambini o bambini innocenti se NON sono bambini? A me sembra che attribuisci un carico emotivo enorme a qualcosa che forse in futuro potrebbe esistere ma che NON c'è.

 

Per te non sono vita per me sì. Inutile stare quì ogni volta a rimpallarsi questo concetto.


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Ser Balon Swann
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Inviato il 25 febbraio 2008 20:11
E due gemelli sono la stessa persona

 

inutile che ridi, è dimostrato che i gemelli omozigoti presentano delle minime differenze a livello di dna

 

 

ognuno cerca di modellare la società in base alle proprie preferenze.

Proprio per niente. Ciascuno cerca di tutelare i propri interessi nel rispetto di quelli altrui. O dovrebbe.

 

i più furbi hanno capito che se non volgi la società a tuo favore i tuoi interessi saranno sempre molto difficili da soddisfare

 

 

alle ragazze che vogliono abortire senza validi motivi: due mesi di dolori sopportabili e poi è tutto finito.

Posso chiederti di descrivermi una gravidanza? Perchè se per te è tutto qui forse non stiamo parlando della stessa esperienza.

 

ma quanto la fate tragica... neanche fossero le torutre dell'inquisizione. Non ha mai sentito nessuno che descrive il parte come un dolore atroce, insopportabile, vorrei morire, datemi una pistola, ponete fine a questo strazio, vorrei non essere mai nata... è molto peggio un mal di testa di quelli tosti


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xaytar
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xaytar
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Inviato il 25 febbraio 2008 20:28

Ragazzi cerchiamo di moderare i toni please. Il Rispetto per gli altri e per le opinioni altrui è essenziale, e i toni usati certe volte sono stati censurabili. Quindi... moderazione.


K
khal Rakharo
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khal Rakharo
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Inviato il 25 febbraio 2008 20:33
E due gemelli sono la stessa persona

 

inutile che ridi, è dimostrato che i gemelli omozigoti presentano delle minime differenze a livello di dna

Precisazione en passant... i gemelli omozigotici sono concepiti con lo stesso identico materiale genetico, o DNA o genoma che dir si voglia. Sono perfetti cloni naturale l'uno dell'altro.

Ma una persona è molto di più che il suo genoma, anche da un punto di vista biologico: primo, ci sono differenze accidentali somatiche (la frattura di una gamba, una cicatrice per citare le più grandi; ma qualsiasi processo cellulare ha una componente casuale...). Secondo, il DNA stesso nel corpo si deteriora (riduzione dei telomeri, eccetera) in modo casuale, quindi dal momento stesso della suddivisione degli ovuli i due gemelli iniziano a differenziarsi mutando il loro DNA. Terzo e più importante nel caso umano (che in fondo rientra nel primo punto), la struttura cerebrale e le connessioni neuronali sono assolutamente uniche.

 

Da un punto di vista non biologico, è ovvio che due persone non sono la stessa persona.

 

 

 

In quanto al dolore del parto, credo che nessun uomo possa averne la minima idea, piu o meno come una donna non saprà mai cosa vuol dire un calcio nelle gonadi maschili.



joramun
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joramun
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Inviato il 25 febbraio 2008 20:49

a

1. Se Dio esiste, le porte degli inferi non prevarranno sulla Chiesa di Pietro e gli abortisti saranno, presto o tardi, sconfitti e puniti

Non solo.....quando verra il giorno del giudizio è prevedibile che Dio non possa fare tutto il lavoro da solo,e si vedra costretto a chiedere il tuo aiuto..........e tutti e due potrete divertirvi a impalare gli abortisti cattivi con le saette e a bruciarli tra le fiamme dell'inferno.

. Se Dio non esiste, siamo solo ombra e polvere, e allora il destino di qualche kilo di materia organica mi è del tutto indifferente

Allora potevi dirlo prima e ci si evitava di accanirsi tanto..........

 

ma quanto la fate tragica... neanche fossero le torutre dell'inquisizione. Non ha mai sentito nessuno che descrive il parte come un dolore atroce, insopportabile, vorrei morire, datemi una pistola, ponete fine a questo strazio, vorrei non essere mai nata... è molto peggio un mal di testa di quelli tosti

Molto peggio un mal di testa?........vabbe và..........

 

Per te non sono vita per me sì. Inutile stare quì ogni volta a rimpallarsi questo concetto

Ma è proprio perche non ci metteremo mai d'accordo su cosa sia vita e cosa no,che bisogna difendere una legge come la 194, che permette al singolo di decidere secondo la propria coscienza e sensibilita cosa fare.

Sul fatto che il buon Ferrara voglia solo modificarla,scusami,sarò in malafede, ma non ci credo per niente!


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sharingan
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sharingan
Confratello

S

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Inviato il 25 febbraio 2008 21:10
Ma è proprio perche non ci metteremo mai d'accordo su cosa sia vita e cosa no,che bisogna difendere una legge come la 194, che permette al singolo di decidere secondo la propria coscienza e sensibilita cosa fare.

 

Ma la legge 194 esiste già . Bisogna solo applicarla. Ma lo volete capire che nessuno è seriamente interessato a cambiarla? Sono democratico e capisco benissimo che le mie teorie sull'aborto, in quanto minoritarie, valgono quanto carta straccia e che la maggioranza ha diritto di fare ciò che prevede la legge. Io però sono libero di contestare la pratica dell'aborto e di proporre cambiamenti alla legge che non è perfetta e che in alcuni casi non viene applicata.

 

Sul fatto che il buon Ferrara voglia solo modificarla,scusami,sarò in malafede, ma non ci credo per niente!

 

Sinceramente non capisco tutto questo odio verso Ferrara. Ma cosa ha fatto nella vita per meritarsi questo?

Ti copio comunque il programma della sua lista.

 

1. Promuovere legislativamente il dovere di seppellire tutti i bambini abortiti nel territorio nazionale, in qualunque fase della gestazione e per qualunque motivo. Le spese sono a carico del pubblico erario.

2. Vietare per decreto legge l’introduzione in Italia della pillola abortiva Ru486 e simili veleni capaci di reintrodurre la convenzione dell’aborto solitario e clandestino contro lo spirito e la lettera della legge 194 di tutela sociale della maternità.

3. Stabilire per via di legge che accoglienza, rianimazione e cura dei neonati sono un compito deontologico dei medici a prescindere da qualunque autorizzazione di terzi.

4. Emendare l’articolo 3 della Costituzione, comma 1. Dove è scritto “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge” aggiungere una virgola e la frase “dal concepimento fino alla morte naturale”.

5. Impegnare il governo della Repubblica a costruire un’alleanza capace di emendare la Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo delle Nazioni Unite all’articolo 3. Dove è scritto “ogni individuo ha diritto alla vita” aggiungere una virgola e la frase “dal concepimento fino alla morte naturale”.

6. Difendere la legge 40 sulla fecondazione medicalmente assistita, escludendo per via di legge e linee guida interpretative ogni possibilità, adombrata in recenti sentenze giudiziarie, di introdurre la pratica eugenetica della selezione per annientamento dell’embrione umano al posto della cura e della relativa diagnostica terapeutica. Introdurre nei primi cento giorni una moratoria per la ricerca sulle cellule staminali embrionali, sulla falsariga di quella europea abbandonata dal governo Prodi, e rafforzare la ricerca sulle staminali adulte o etiche.

7. Fondare in ogni regione italiana una Agenzia per le adozioni il cui compito specifico sia quello di favorire l’adozione, con procedura riservata e urgente, di quei bambini che possono essere sottratti a una decisione abortiva di qualunque tipo.

8. Adottare le modalità del “Progetto Gemma” sul sostegno materiale alle gestanti in difficoltà e alle giovani madri di ogni nazionalità e status giuridico per la prima accoglienza e educazione dei bambini, con l’erogazione di consistenti somme per i primi trentasei mesi di vita dei figli.

9. Applicare la parte preventiva e di tutela della maternità della legge 194. Potenziare in termini di risorse disponibili e di formazione del personale pubblico, valorizzando il volontariato pro vita, la rete insufficiente dei consultori e dei Centri di aiuto alla vita in ogni regione e provincia italiana.

10. Triplicare i fondi per la ricerca sulle disabilità e istituire una Agenzia di tutela e integrazione del disabile in ogni regione italiana.

11. Sostenere con sovvenzioni pubbliche adeguate l’attività dell’associazione di promozione sociale denominata Movimento per la vita.

12. Le risorse per il programma elettorale sono da fissare nella misura di mezzo punto calcolato sul prodotto interno lordo e verranno rese disponibili attraverso lo stanziamento di 7 miliardi di euro attualmente giacenti presso i conti correnti dormienti in via di smobilitazione e altri cespiti di entrata.


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Seetharaman Toral
Confratello
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Seetharaman Toral
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Inviato il 25 febbraio 2008 21:43
balon, continui a contraddirti o meglio anon avere una tesi che sta in piedi: secondo iltuo ragionamento, una ragazza violentata non dovrebbe abortire, e poi dici che in quel caso è lecito. Se sei a sfavore dell'aborto in toto questo caso non rientra nelle eccezioni. Riguardo poi al tutelare chi è obbligato ad abortire, adesso in italia non esiste, ed è qui che dovrebbero impegnarsi gli "antiabortisti", chese ne avrebbero molti in meno di aborti.

 

scendere a compromessi significa contraddirsi, dico bene?

 

La mia sarebbe una soluzione che cerca di mettere d'accordo gli abortisti, concedendo l'aborto alle ragazze rimaste incinte non per stupidità o frivolezza, ma a causa di violenza o che corrono gravi rischi, e gli antiabortisti, che così, a proprie spese, potrebbero salvare un grande numero di feti altrimenti eliminati.

 

Si chiede un sacrificio agli antiabortisti, che dovrebbero fare un passo indietro davanti a stupri e malattie, ma anche alle ragazze che vogliono abortire senza validi motivi: due mesi di dolori sopportabili e poi è tutto finito.

 

ripeto, la fai troppo facile, non è la paura del dolore fisico. Oltre alla gravidanza in sè, aggiungici tutto il peso psicologico dell'avere un figlio e dell'eventualmente abbandonarlo, e il peso sociale dell'avere un figlio. La fascia dei "compromessi" devi allargarla, perchè considera che ogni volta tutto ricade solo sulla futura madre, e non sul futuro padre. Devi considerare che se sono poche le coppie che decido per un aborto in caso di "incidente" (che non avviene solo per frivolezza, ma anche per malfunzionamento dei metodi contraccettivi), mentre molte volte una ragazza o una ragazzina lasciata da sola non ha altra scelta (senza lavoro, senza casa e senza nessuno a darti manforte capisco che una ragazzina non se la senta di avere un figlio).

 

Sull'aborto come contraccentivo sono contraria anche io, ma vietare la pratica per via di qualcuno che la usa male o ne abusa non risolve niente e mette nei guai chi invece non fa nulla di tutto questo. Lavoriamo per ridurre alminimo gli abusi va benissimo, ma impedire a ci ne ha reale bisogno sarebbe un passo indietro.

 

 

ognuno cerca di modellare la società in base alle proprie preferenze.

e no bello mio. Tu devi modellare la società in base alle tue esigenze e a quelle degli altri. Fosse per me chiuderebbero tutte le discoteche, non si venderebbero tabacco e alcolici, i fuoristrada a scopo ludico sarebbero proibiti, tante cose che farebbero piacere a me ci sarebbero. Ma chi ono io per obbligare gli altri a fare e non fare cose secondo i miei desideri? Io, guardando le cose con maturità vedo che, nonostante gli abusi, la discoteca in sè non è un male e c'è gente che sa "usarla" bene, anche se pochi. Quindi sebbene a me faccia molto piacere, non ha senso chiedere la chiusura delle discoteche.

 

 

 

tu sai che il nostro è un sistema rappresentativo vero? cioè che il parlamentari sono eletti dai cittadini sulla base dei loro programmi? Non credi che molte persone votino Berlusconi proprio per far valere la loro voce in campo tributario?

tu ahi parlato di 50 +1 % di cittadini, ma i cittadini non possono votare nulla che abbia a che fare con tasse e imposte. Se poi SPERI che chi voti faccia qualcosa per le tasse è un'altra cosa, ma non sei tu a votare direttamente affinchè ciò avvenga.


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