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Embrione umano, aborto e diritti delle donne
J di John Umber
creato il 13 marzo 2007

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SteeJans
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SteeJans
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Inviato il 23 febbraio 2008 0:35
Il discorso poi non era quello di legittimare la cosa, ma di rendersi conto che siamo davanti ad un'esigenza che ha bisogno di essere soddisfatta e per cui le persone cercano un rimedio comunque, a prescindere dai divieti della legge.

 

Hai ragione , legittimo è un termine errato. Detto questo, credo sia necessario accordarsi su quale sia l'esigenza da soddisfare. Acconsentire la pratica dell'aborto a quelle coppie che, fuori tempo massimo, scoprano che il feto è malato? Sì, sono d'accordo. Se il feto mette in pericolo la vita della madre credo che l'aborto sia già previsto per legge, anche se oltre i 90 giorni (in caso contrario, sarei d'accordo anche su questo). Ma sono abbastanza sicuro che anche entrambe le casistiche assieme non sarebbero una percentuale rilevante. Nel resto dei casi, servirebbe un maggiore impegno sociale nell'informazione. E' un argomento sul quale ci siamo già confrontati, e al di là delle parole, oggi se non vuoi un figlio non fai un figlio. E se per sbaglio dovessi rimanere in cinta, la legge ti consente di abortire in tutta tranquillità. Salvo i due casi sopracitati, non vedo esigenze impellenti da soddisfare, vedo adolescenti da non lasciare soli in momenti importanti della crescita.

 

E' un discorso oggettivo, non morale o legale.

 

Oggettivo non esiste. Esistono tempi e luoghi che sviluppano convinzioni.


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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 24 febbraio 2008 16:52

L'aborto è un omicidio.

 

Può essere un omicidio legittimo (è legittimo uccidere il pedofilo che violenta tua figlia? è legittimo interrompere una gravidanza causata da uno stupro? Per me sì, magari per altri no, chissenefrega, non è questo il punto) o illegittimo a seconda dei punti dei vista, ma resta comunque un omicidio.

 

 

Solo, non mi sembra giusto che sedicenni troppo allegre possano far secche persone a destra e a manca perchè gli rovinrebbero la vita, mentre io non posso far secco il vicino rompiscatole, l'assassino di mio nonno o il commercialista disonesto... infondo mi hanno rovinato la vita...

 

Si potrebbe ribattere che "l'utero è mio e me lo gestisco io", ma l'idea che il feto si "proprietà" dalla madre non l'ho mai capita... cos'è, ci mettiamo su anche l'usufrutto e l'enfiteusi? E come si acquisterebbe questa fantomatica proprietà? Per usucapione?



joramun
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joramun
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Inviato il 24 febbraio 2008 17:35
L'aborto è un omicidio.

 

Può essere un omicidio legittimo (è legittimo uccidere il pedofilo che violenta tua figlia? è legittimo interrompere una gravidanza causata da uno stupro? Per me sì, magari per altri no, chissenefrega, non è questo il punto) o illegittimo a seconda dei punti dei vista, ma resta comunque un omicidio.

 

L'aborto non è omicidio,è l'interruzione di un processo biologico che porta alla formazione di un individuo.L'omicidio è quando si uccide una persona.

E il problema è la regolamentazione dell'aborto a livello legale,non come si pone il singolo di fronte all'aborto:singolarmente ognuno puo assumere la posizione che vuole nei riguardi dell'aborto,ma a livello legale si deve trovare la soluzione che sia piu efficace a soddisfare le esigenze della comunita.

 

Solo, non mi sembra giusto che sedicenni troppo allegre possano far secche persone a destra e a manca perchè gli rovinrebbero la vita, mentre io non posso far secco il vicino rompiscatole, l'assassino di mio nonno o il commercialista disonesto... infondo mi hanno rovinato la vita...

Ehmmm.......non pensi che si tratti di una enorme generalizzazione,ltre che di una totale mancanza di tatto,definire le donne che ricorrono all'aborto "sedicenni troppo allegre"?


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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 24 febbraio 2008 17:58
non pensi che si tratti di una enorme generalizzazione,ltre che di una totale mancanza di tatto,definire le donne che ricorrono all'aborto "sedicenni troppo allegre"?

 

non ha mica detto che TUTTE le donne che ricorrono all'aborto siano sedicenni allegre

 

Però ce ne sono anche di questo tipo.

 

 

 

L'aborto non è omicidio,è l'interruzione di un processo biologico che porta alla formazione di un individuo.L'omicidio è quando si uccide una persona.

E il problema è la regolamentazione dell'aborto a livello legale,non come si pone il singolo di fronte all'aborto:singolarmente ognuno puo assumere la posizione che vuole nei riguardi dell'aborto,ma a livello legale si deve trovare la soluzione che sia piu efficace a soddisfare le esigenze della comunita.

 

 

Persona in atto, persona in potenza... hanno pari dignità. C'è una frase bellissima degli Spietati che dice

 

"E' una cosa grossa uccidere un uomo: gli levi tutto quello che ha... e tutto quello che sperava di avere"

 

Con una piccola variazione ti dico "E' una cosa grossa uccidere un feto: gli levi tutto quello che ha (ma un feto non ha niente, non è una persona, niente diritti, proprietà, emozioni)... e tutto quello che poteva avere"

 

"tutto quello che poteva avere".

 

 

 

Perchè la morte di un vecchio rincitrullito di centodue anni ci colpisce meno della morte di un bambino di tre? In fondo sono entrambi persone, persone in atto... cosa li rende diversi?

 

E' il fatto che il vecchio ormai non ha più nulla della "persona in potenza"... quello che ha fatto ha fatto, quello che poteva avere l'ha avuto, e tanti saluti

 

Il bambino invece ha tutta la vita davanti, un universo di gioie e dolori, esperienze e pensieri. E' questo che ci colpisce.

 

 

La stessa cosa si potrebbe applicare al feto; non mi sconvolge il fatto che un medico elimini un processo biologico incompleto. Mi sconvolge il fatto che si elimini tutto quello che quel processo biologico avrebbe potuto significare.



joramun
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joramun
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Inviato il 24 febbraio 2008 18:17

Ma a livello individuale anche io sono tendenzialmente contrario all'aborto,quindi potrei anche essere d'accordo con il tuo ragionamento (e infatti lo sono,citazione Eastwoodiana compresa),ma il problema rimane:dal momento che si tratta di una scelta che tocca profondamente la sensibilita di chi è costretto a compierla,e che è strettamente connessa alla scelta individuale,bisogna che a livello legale ci sia la possibilita di scegliere.Se io e te siamo fra quelli che non ricorrerebbero all'aborto,una legge che PERMETTE a chi vuole ricorrerci di farlo non ci limita in nulla.Viceversa,con una legge che dichiara ILLEGALE l'aborto,per me e per te non cambia nulla,ma per chi invece sente l'esigenza di ricorrere all'aborto si pone un limite che,a mio parere,non è giusto imporre.

:unsure: :dart: ;)


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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 24 febbraio 2008 18:51

Ma se sei d'accordo con il mio ragionamento, e quindi dai enorme importanza a quello che una persona sperava o poteva avere, allora già che ci siamo perchè non legalizziamo l'omicidio di una persona in atto (il commercialista disonesto) oltre che quello di una persona in potenza (un feto innocente)?


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Iskall Ytterligare
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Inviato il 24 febbraio 2008 19:44

Balon scusa ma per te un ammasso di cellule e una persona sono la stessa cosa?

Un ammasso di cellule e un neonato sono la stessa cosa?

E' teoria la tua storia dell'individuo in potenza, una PERSONA non è un ammasso di cellule o un'entità biologica potenzialmente trasformabile in essere umano.

Se muore tua moglie o se le capita un aborto spontaneo a inizio gravidanza, porti il lutto allo stesso modo?

 

La schematizzi molto in potenza e atto, ma un ammasso di cellule è una persona in potenza SE si sviluppa, SE si sviluppa correttamente, SE si sviluppa fino alla fine. Non prima.

Altrimenti un albero e una credenza intagliata del settecento hanno lo stesso valore artistico.


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Ser Balon Swann
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Inviato il 24 febbraio 2008 19:59
Balon scusa ma per te un ammasso di cellule e una persona sono la stessa cosa?

 

 

Segue esempio brutale:

 

Uno scimpanzè è molto più simile a me rispetto a un feto di quattro settimane, ma se pago il governo congolese e me ne vado in giro a sparare agli scimpanzè nessuno mi dice niente (al massimo mi daranno una multa), mentre invece se pago le giovani madri bielorusse per avere il piacere di uccidere il loro feto vengo definito pazzo psicopatico e assassino

 

Perchè se, come dici tu, il feto è solo un ammasso di cellule più diverso da un essere umano di quanto non lo sia una scimpanzè, è riservato un trattamento diverso a chi accoppa scimpanzè e a che accoppa feti?

 

Ci sarà pur qualcosa che rende il feto diverso da un "ammasso di cellule" o da uno scimpanzè... e questo qualcosa è la persona un potenza

 

 

Altrimenti un albero e una credenza intagliata del settecento hanno lo stesso valore artistico.

 

beh, il gusto artistico è molto soggettivo... probabilmente un druido celtico avrebbe preferito una bella quercia vigorosa rispetto a una cassapanca roccocò...


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Iskall Ytterligare
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Inviato il 24 febbraio 2008 20:12
Uno scimpanzè è molto più simile a me rispetto a un feto di quattro settimane, ma se pago il governo congolese e me ne vado in giro a sparare agli scimpanzè nessuno mi dice niente (al massimo mi daranno una multa), mentre invece se pago le giovani madri bielorusse per avere il piacere di uccidere il loro feto vengo definito pazzo psicopatico e assassino

Che casino...

Uno scimpanzè è un animale, un feto è qualcosa che si trova nel corpo di un essere umano.

Se il governo congolese o i responsabili del parco naturale autorizzano l'uccisione di un certo numero di scimpanzè è una decisione di chi è responsabile di quegli animali, mentre la scelta delle madri bielorusse è tutta loro.

Se trovi degli aspetti piacevoli nelle cose tristi e necessarie (es. abbattere scimpanzè portatori di una malattia infettiva), è un tuo problema psichico a prescindere dall'oggetto del tuo piacere.

 

Perchè se, come dici tu, il feto è solo un ammasso di cellule più diverso da un essere umano di quanto non lo sia una scimpanzè, è riservato un trattamento diverso a chi accoppa scimpanzè e a che accoppa feti?

Perchè il mondo animale e quello umano sono soggetti a regole diverse, ovvero ce ne frega di più degli esseri umani (sai com'è) e quindi attribuiamo una priorità a qualunque cosa connessa con noi in paragone a qualunque cosa connessa con un animale, anche primate.

 

Ci sarà pur qualcosa che rende il feto diverso da un "ammasso di cellule" o da uno scimpanzè... e questo qualcosa è la persona un potenza

No, è l'interesse di un essere umano (donna) o l'interesse di un animale.


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Inviato il 24 febbraio 2008 20:34
No, è l'interesse di un essere umano (donna) o l'interesse di un animale.

 

Il feto non "appartiene" alla donna; non dovrebbe avere il minimo diritto assoluto su di esso, così come i genitori non dovrebbero avere diritti assoluti sui propri figli...

 

In base a quale contorta logica ammazzare un feto di tre settimane è cosa buona e giusta mentre ammazzare un feto di quindici settimane è cosa malvagia e riplorevole?

 

In base a quale contorta logica il feto "appartiene" alla madre per un tempo X, dopodiché la stessa madre non ha più giurisdizione su quel medesimo feto?

 

Il diritto di proprietà è finito in prescrizione?


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Inviato il 24 febbraio 2008 20:52
Il feto non "appartiene" alla donna; non dovrebbe avere il minimo diritto assoluto su di esso, così come i genitori non dovrebbero avere diritti assoluti sui propri figli...

 

In base a quale contorta logica ammazzare un feto di tre settimane è cosa buona e giusta mentre ammazzare un feto di quindici settimane è cosa malvagia e riplorevole?

 

In base a quale contorta logica il feto "appartiene" alla madre per un tempo X, dopodiché la stessa madre non ha più giurisdizione su quel medesimo feto?

 

Il diritto di proprietà è finito in prescrizione?

Le persone non sono di proprietà di nessuno, gli ammassi informi di cellule sì.


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Inviato il 24 febbraio 2008 21:15
Le persone non sono di proprietà di nessuno, gli ammassi informi di cellule sì.

 

 

ma le persone non sono ammassi di cellule, scusa?


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Inviato il 24 febbraio 2008 21:16

Psicologicamente un po' elaborate, con un vissuto, un contesto sociale, eccetera... :unsure:


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Inviato il 24 febbraio 2008 21:38

Psicologicamente un po' elaborate, con un vissuto, un contesto sociale, eccetera... :unsure:

 

Anche i neonati sanissimi con 15 secondi di vita?


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Iskall Ytterligare
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Inviato il 24 febbraio 2008 21:52

Da un certo punto in gravidanza il bambino reagisce agli stimoli e interagisce con l'esterno, sarebbe in grado di vivere autonomamente, e ha già un pieno sviluppo che gli ha permesso di interfacciarsi con il mondo esterno.

Quella è già una persona, imho.

E comunque è qualcosa di radicalmente diverso da un embrione.


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