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Embrione umano, aborto e diritti delle donne
J di John Umber
creato il 13 marzo 2007

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sharingan
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sharingan
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Inviato il 05 febbraio 2008 21:39
Per prima cosa sintetizzo un punto, cioè quello legale: a prescindere dalle nostre opinioni di forumisti, perchè dobbiamo fare tutti quello che vuole solo una parte di noi? Chi vuole abolire l'aborto vuole fare proprio questo. Per ora discutiamo e argomentiamo, ma se i sogni degli antiabortisti si realizzassero non ci sarebbe più da discutere, perchè anche se una parte di noi ha le sue idee gli è proibito per legge vivere in modo coerente.

 

Nessuno vuole abolire l'aborto. La legge italaina è stata confermata da un referendum, il popolo è favorevole all'aborto a larga maggioranza, non c'è possibilità alcuna che l'aborto scompaia. Se fossi stato vivo all'epoca del referendum avrei votato contro la legge sull'aborto ma visto che è passato adesso è legge dello Stato e come tale me la tengo seppur con rammarico.

Comunque ribadisco una cosa: nella questione aborto per me ci sono 3 parti in causa che sono la madre, il padre e il figlio. Quando la madre è in pericolo, ha subito violenza o è minorenne per me la madre prevale sugli altri 2, in tutti gli altri casi no. Indi siccome non è l'unica attrice del dramma è soggetta anch'essa alle leggi che per natura non possono soddisfare tutti. Altrimenti potremmo dire che una legge contro il furto è discriminante verso i ladri che potrebbero non condividere il concetto di proprietà privata.

 

Figlio? Un figlio è qualcosa che si definisce tale attraverso la relazione che si instaura, altrimenti i bambini adottati non sarebbero mai figli dei loro genitori adottivi.

 

Cos'è una nuova legge?


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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SteeJans
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SteeJans
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Inviato il 05 febbraio 2008 22:12
Certo, accorgersi di essere incinta e dover vivere comunque un dramma, aborto gravidanza o abbandono che sia, è divertente...

 

Ma qui parliamo per discutere o per avere ragione? Nella parte del mio post a cui ti riferisci non c'è alcuna traccia di aborto e gravidanza. Ho scritto che ci si dovrebbe prendere le proprie responsabilità, lo hai definito inumano, e ho risposto. Non vedo il perchè di questa uscita gratuita. E, se volessi andare a findo sulla questione, direi che il divertimento te lo sei goduto prima della gravidanza, fregandotene delle possibili conseguenze. E, per prevenire ulteriori risposte gratuite, ribadisco che sto parlando di casi in cui è identificabile una responsabilità. Non mi riferisco a preservativi rotti, stupri o quant'altro. Ma oggi se non vuoi un figlio non fai un figlio(disgrazie permettendo, e due).

 

Degli altri? E degli altri chi? E poi cosa c'entra la coscienza? La mia è pulita o sporca in base al mio sistema di valori, non è che se faccio qualcosa che per te la sporca si sporca automaticamente...

 

Che c'entra questa risposta scusa? Che significa? Il tuo sistema di valori, il mio sistema di valori...tu stessa ti sei posta l'interrogativo "perchè bisogna sempre pagare, senza scamparla?" (parole tue). Ora, io sono fatto strano, ne sono consapevole, ma chi chiede una via d'uscita per come la vedo io ha fatto qualcosa che non doveva/voleva fare. Ho la netta impressione che tu ci metta dentro un giudizio morale che ti fa reagire in questo modo acido, ma non è farina del mio sacco, cerco solo di essere razionale. Se tamponi e scappi, qualcun altro ne fa le spese.

 

Ok sai quello che fai alzando il gomito, poi sai quello che fai guidando da sbronzo e decidendo in tutta maturità di fregartene, poi perdi il controllo e stai per schiantarti... scena al rallentatore... tra un battito di cuore ti spiaccicherai contro il muro... dimmi che VUOI morire e che ACCETTI di riprendere la scena a velocità normale!

 

Uno che si stampa non li conosce i propri limiti. E, "in tutta maturità" non me ne frego affatto di guidare ubriaco. E' un discorso che non sta in piedi neanche con le stampelle, soprattutto perchè il quote è del sottoscritto. Nei tuoi esempi poni la "responsabilità" sempre ad un stadio più avanzato del mio. Responsabilità è sapere come potrebbero andare le cose prima che accadano, non accettare di stamparsi su un pino. Se però mi chiedi di consolare quel pezzo di me**a che guidando ubriaco è rimasto paralizzato e ha ucciso tutti quelli che viaggiavano con lui, perchè "non bisogna pagare proprio sempre, ogni tanto possiamo scamparla" allora no, non siamo sulla stessa lunghezza d'onda. E, a quello stadio, me ne sbatto se il cretino ha imparato la lezione.

 

Imparare dai propri errori significa sopravvivere abbastanza da non ripeterli, non accettare di distruggersi l'unica vita che abbiamo in un accesso di senso di colpa.

 

Perdonami ma, perchè precisamente sarebbero errori, se non ne paghi le conseguenze? Stai venendo dritta al mio punto. Se non vuoi più ripeterli, è perchè ne hai pagato il prezzo. Senza conseguenze anche la tua frase non regge.


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Iskall Ytterligare
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Iskall Ytterligare
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Inviato il 05 febbraio 2008 22:26
Ma qui parliamo per discutere o per avere ragione? Nella parte del mio post a cui ti riferisci non c'è alcuna traccia di aborto e gravidanza. Ho scritto che ci si dovrebbe prendere le proprie responsabilità, lo hai definito inumano, e ho risposto. Non vedo il perchè di questa uscita gratuita.

Se ci confrontiamo sul responsabilizzarsi e pagarla in un topic sull'aborto, mi aspetto che facciamo ragionamenti validi anche per questo tipo di situazione.

 

Che c'entra questa risposta scusa? Che significa? Il tuo sistema di valori, il mio sistema di valori...tu stessa ti sei posta l'interrogativo "perchè bisogna sempre pagare, senza scamparla?" (parole tue).

Forse stiamo confondendo pagarla in senso morale e pagarla in senso concreto. Se una persona sbaglia, ha il diritto di rendersi conto, maturare e migliorare, anche senza dover "in sè" accollarsi tutte le conseguenze del suo gesto. Una volta che ha tratto insegnamento dall'errore, il resto è gratuito secondo me.

 

Ora, io sono fatto strano, ne sono consapevole, ma chi chiede una via d'uscita per come la vedo io ha fatto qualcosa che non doveva/voleva fare. Ho la netta impressione che tu ci metta dentro un giudizio morale che ti fa reagire in questo modo acido, ma non è farina del mio sacco, cerco solo di essere razionale. Se tamponi e scappi, qualcun altro ne fa le spese.

Certo che chi chiede una via d'uscita è in mezzo alle conseguenze di un guaio che ha creato.

A parte che qui non c'è un qualcun'altro che ne fa le spese, non stiamo facendo un discorso del "chebbello mi fo**o mezzo mondo tanto in caso di scocciature c'è l'aborto che è tanto comodo". Questo è sicuramente un caso di responsabilità zero, ma non è il caso nella gran maggioranza degli aborti che le donne richiedono.

 

Responsabilità è sapere come potrebbero andare le cose prima che accadano, non accettare di stamparsi su un pino. Se però mi chiedi di consolare quel pezzo di me**a che guidando ubriaco è rimasto paralizzato e ha ucciso tutti quelli che viaggiavano con lui, perchè "non bisogna pagare proprio sempre, ogni tanto possiamo scamparla" allora no, non siamo sulla stessa lunghezza d'onda

Wait, non editiamo a random le mie convinzioni.

Se uno è in sedia a rotelle, c'è e ci rimane. Se ci fosse la cura, tu non gli diresti "no, stattene invalido che devi accollarti fino in fondo le responsabilità del tuo gesto". Perchè la differenza tra abortire e non abortire è fatta dalla scelta che una donna compie. Non è successo un singolo evento (stamparsi) per cui non c'è più nulla da fare per modificare il futuro.

 

Perdonami ma, perchè precisamente sarebbero errori, se non ne paghi le conseguenze? Stai venendo dritta al mio punto. Se non vuoi più ripeterli, è perchè ne hai pagato il prezzo. Senza conseguenze anche la tua frase non regge.

Non è vero. Può essere che io abbia visto in faccia la morte per una mia gran cretinata e sia talmente felice di essere viva ora che ho capito l'idiozia, da non volerla rifare mai più. Non voglio più ripeterli perchè la prospettiva negativa ha assunto un tale contorno di concretezza da darmi uno shock. Ce ne sono tante di possibili motivazioni, tutte quelle che ti inducono a migliorare a cambiare. Se a questo punto puoi scegliere se avere ancora una vita normale o rovinartela, perchè scegliere di rovinartela?



AryaSnow
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AryaSnow
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Inviato il 06 febbraio 2008 0:30

Il punto focale sta nel confine a partire dal quale si attribuisce al nascituro la dignità di una vita umana.

Legalmente può abortire entro tre mesi e quindi:

- Se uno considera la vita del feto prima di questa scadenza di valore di gran lunga inferiore a quella di una persona "formata", allora ovviamente riterrà legittimo l' aborto in nome degli interessi della madre.

- Se uno invece considera questo essere già di valore pari ad un bambino nato, sarà contro l'aborto. Per lui esso sarà un essere umano a tutti gli effetti. Quindi è chiaro che riterrà la sua vita molto più importante dei disagi personali della madre (a patto che non si parli di pericoli veri e propri per la donna). E probabilmente, anche se ormai l' aborto rimarrà legale, gli piacerebbe che così non fosse. Se uno la vede in questo modo, non ha senso che gli si parli di libertà individuale della donna, perchè nella sua ottica è un po' come parlare del diritto della madre ad uccidere suo figlio già nato.

Le due posizioni sinceramente mi sembrano inconciliabili.

 

A livello di sensibilità personale, di certo non provo per un feto prima di tre mesi lo stesso rispetto che nutro per una persona formata. Però razionalmente, facendo un ragionamento filosofico, dove sta il confine? In base a quale criterio lo si stabilisce? Boh, personalmente una risposta non la saprei dare.

In ogni caso faccio di tutto per evitare di incorrere in questi tipo di problemi, vivo tranqulla e spero di non trovare mai questo tpo di "sorprese indesiderate" :wacko:


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Brandon
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Inviato il 06 febbraio 2008 19:04

Ciao a tutti,

penso che qui il problema focale sia la definizione di vita e di qualita' della stessa.

Da qui in poi vorrei fare delle considerazioni e delle assunzioni che sono a larga maggioranza dovute a deduzioni personali.

Da un certo punto di vista ogni singola cellula del nostro corpo e' viva, ma non possiede la stessa dignita' dell'organismo in toto. Ancor piu' le cellule batteriche essendo loro indipendenti sono "piu' vive" delle singole cellule della grande colonia che e' un corpo animale.

Tra tutti i tessuti, il cervello e' quello che ci permette di avere non solo una vita', ma di avere una vita' di qualita', fatta di relazioni, esperienze e quant'altro.

Un singolo neurone per quanto meraviglioso non possiede la stessa importanza di un cervello completo.

Dunque per quel che mi riguarda e' la presenza di un cervello completo a dettare quando il feto riceve alcuni diritti.

Certamente una morula e' viva, ma allo stesso modo le cellule cancerogene sono vive.

La qualita' della vita di una morula, di un embrione, di un feto, di un bambino certo non e' la stessa.


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sharingan
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sharingan
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Bannato
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Inviato il 08 febbraio 2008 13:03

Vorrei segnalare questo articolo de Il Messaggero: Link dove si parla di una sentenza francese che permette di fare il funerale al feto nato morto. Cosa ne dite?


 

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AryaSnow
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Guardiani della Notte
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AryaSnow
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Inviato il 08 febbraio 2008 13:36

Personalmente il fatto di fare o meno il funerale mi lascia indifferente, i morti sono morti, il resto è puro rituale che per me non ha grande significato.

Però, se alcuni genitori sentono questa necessità, non vedo perchè non rispettare la loro sensibilità e soddisfare la loro rischiesta. La perdita di un figlio ancora non uscito può rappresentare un grandissimo trauma. Insomma, non ci sono motivi per non offrire tale possibilità. E' una cosa che non fa del male a nessuno che anzi può offire un minimo di consolazione a qualcuno.


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frafru84
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frafru84
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Inviato il 08 febbraio 2008 22:02

Vorrei esprimere anche il parere al riguardo...UN adomanda che mi sono posta spesso é "cosa farei se dovessi rimanere incinta adesso?"....me la sono chiesta centinaia di volte...

Credo che ognuno di noi ha diritto di scegliere, il feto é suo e il corpo anche.

Io personalmente non credo che ce la farei a cancellare semplicemente la vita che sta dentro di me, nata dall'amore che provo per il mio uomo, anche se magari non era il momento giusto. Penso che potremmo satre qui per ora a discuterne, ma nella situazione bisogna trovarci!!Sul fatto che la scelta appartenga ad entrambi (uomo/donna) sono d'accordo si e no, in quando é comunque la donna che porta il bimbo, é il suo corpo che lo nutre e che cambia.

Diciamo che.....se devo proprio esprimere un'opinione, sono contro l'aborto.

Bisognerebbe comunque evitare le situazioni a rischio, anche se so che non é sempre possibile!


I
Iskall Ytterligare
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Iskall Ytterligare
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Inviato il 08 febbraio 2008 22:05

Finchè è una scelta libera della donna, va benissimo.

I riti funerari possono aiutare a elaborare e superare il lutto, se una donna percepisce colpa o dolore e questo la aiuta, ben venga.

In ogni caso io penso ai riti funerari obbligatori per le donne due volte al mese per i bambini abortiti che vengono compiuti in Giappone, proprio con lo scopo di impedire il superamento del lutto, quindi l'argomento "funerali del feto" mi trova negativa a priori.


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Ashan 'Tyr
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Ashan 'Tyr
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Inviato il 12 febbraio 2008 18:40

http://napoli.repubblica.it/dettaglio/articolo/1422900

 

 

a quando i roghi in pubblica piazza?

 

 

che schifo.


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Seetharaman Toral
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Seetharaman Toral
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Inviato il 12 febbraio 2008 19:44

come al solito è scoppiata la mania mediatica, speriamo che trovino il prima possibile qualcos'altro su cui sparlare invece di appiccare focolai dove non ce ne sarebbero mai stati



joramun
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Inviato il 12 febbraio 2008 20:07

E c'e`chi usa simili questioni per la propria campagna elettorale...... >_> Non appena ha visto la possibilita di cavalcare l'atmosfera da "caccia alle streghe,Ferrara (e altri con lui) ne ha approfitato per ergersi a paladino del "diritto alla vita" :dovrebbe vergognarsi!!!


X
xaytar
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Inviato il 12 febbraio 2008 21:23

Francamente ho scoperto tardi questa cosa di Ferrara, mi lascia molto perplesso, pensavo fosse una boutade del momento invece sembra serio... >_>


S
Seetharaman Toral
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Seetharaman Toral
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S

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1717 messaggi
Inviato il 12 febbraio 2008 22:36

e fa in continuazione conferenze e interventi non appena si parli di aborto, manco fosse un qualche esperto poi...ma l'onestà intellettuale dov'è finita?


M
Mornon
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Mornon
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M

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Inviato il 13 febbraio 2008 0:44

Tralasciando i soliti e condivisibili commenti su roghi e simili, questo caso onestamente non mi sembra nulla di che (sempre nell'ipotesi che i nostri mezzi di dis-informazione la dicano giusta): la Polizia ha avuto una segnalazione di un possibile crimine in atto, è andata a controllare e ha fatto quanto in suo potere per approfondire la questione. Se riceve una segnalazione e decide di controllare, non mi pare nulla di fuori dal mondo... del resto, in altre discussioni non si era detto che si sarebbe voluta una Polizia piú efficiente, piú presente?

Poi, non sapendo come si sia svolta non posso dire se si sia esagerato o no, e già solo il punto "Gli agenti, sempre secondo quanto riferisce l'Udi, hanno poi intimidito la vicina di letto della donna, esortandola a testimoniare in quel momento altrimenti sarebbe stata chiamata a farlo davanti ad un giudice" (da http://napoli.repubblica.it/dettaglio/articolo/1422900) mi lascia un po' perplesso: se un agente mi dice "Se non testimoni ora sarai chiamato davanti a un giudice" non reputo mi stia intimidendo, mi sta dicendo come stanno le cose; quindi sarebbe interessante sapere i modi, i toni, ecc. Ma nel concetto "Ricevo una segnalazione, la controllo anche interrogando i presenti" non trovo nulla di sbagliato. E se veramente i fatti sono stati quelli, a essere esagerata potrebbe essere la reazione dell'UDI.


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