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DiCo
^ di ^shinobi^
creato il 10 febbraio 2007

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Lord Lupo
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1626 messaggi
Lord Lupo
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1626 messaggi
Inviato il 13 febbraio 2007 17:54

...cut... Questi DiCo hanno solamente l'effetto di rimandare la patata bollente a chi viene dopo. Per quanto riguarda le coppie conviventi eterosessuali penso che i DiCo siano inutili (basta il matrimonio per avere dei diritti) e dannosi per la famiglia tradizionale.

 

Bè, è chiaro che i di.co non abbiano voluto affrontare il problema del matrimonio tra gay. E' stata - imho - una precisa scelta legislativa, perchè avrebbe coinvolto questioni più complesse, una su tutte il problema riguardante la prole. Non è scaricare una patate bollente, quando una comunità non è socialmente pronta ad affrontare certi temi.

Non credo, quindi, che solo per questo motivo debbano essere giudicati inutili. Saranno utili a moltissime coppie conviventi, le quali non vogliono sposarsi perchè non desiderano vincolare il loro rapporto ai doveri imposti dal matrimonio; nondimeno erano ingiustamente penalizzate in diverse situazioni giuridiche.

Infine, il danno alla famiglia è - imho - solo indiretto e rivolto più all'idea cristiana della stessa. Del resto, secondo me un danno maggiore è provocato da tutte quelle coppie che si separano e/o divorziano, sopratutto dopo pochi anni dal matrimonio.

La famiglia tradizionale è in crisi per altri motivi, temo.



Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri
Guardiani della Notte
25171 messaggi
Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri



Guardiani della Notte

25171 messaggi
Inviato il 13 febbraio 2007 18:19

In Italia le coppie di fatto rintracciate sono 500000, quindi riguardano 1000000 di persone (più le coppie non rintracciate).

 

Il 15 % dei bambini nasce da coppie di fatto, contro l'8 % di dieci anni fa.

 

Nel 2006 sono stati celebrati 250000 matrimoni, se sembra tanto pensate che nel '72 furono 491000.

 

Il 15 % dei matrimoni termina con un divorzio, e il 10 % si evolve, dopo il divorzio, in un secondo matrimonio. Entrambi i dati sono in crescita rispetto agli anni scorsi.

 

Nel 56 % dei matrimoni viene preferita la separazione dei beni.

 

 

 

La fonte è l'ISTAT.

Famiglia in crisi?

Bene. Non diamo la colpa ai DiCo, che ancora non esistono.

 

 

 

Stavo pensando per lo Stato cosa deve essere la famiglia. Quella religiosa? Perché? Lo Stato Italiano è neutrale rispetto alle religioni, anche se ha vincoli aggiuntivi con la Chiesa Cattolica. Quindi deve tutelare chi nell'istituzione della Chiesa non si riconosce, o non si può riconoscere, al pari di tutti gli altri. Ergo, deve tutelare chi non vuole o non può sposarsi allo stesso modo di chi può e vuole.

 

Nella Costituzione lo Stato riconosce i diritti della famiglia fondata sul matrimonio.

Non li riconosce SOLO alla famiglia.

Se io dico che i moderatori possono postare su questo forum non dico automaticamente che gli utenti che non sono moderatori non possono postare.

Quindi, a meno che non si ledano i diritti di chi contrae un matrimonio oppure non si leda l'istituzione del matrimonio stesso, i DiCo non possono essere logicamente anticostituzionali.

Qualcuno vorrebbe spiegarmi in che modo una coppia sposata viene danneggiata dall'esistenza dei DiCo? Oppure quali diritti vengono tolti alla famiglia con l'istituzione dei DiCo?

 

Omosessuali: nella Costituzione non mi pare che la famiglia sia finalizzata alla riproduzione. Altrimenti mi domando come mai le coppie sposate senza figli possano ancora avere diritti a questo mondo. Ergo, riconoscere una coppia omosessuale non mi pare una cosa ridicola. Sono persone in grado di amare come tutti gli altri, che come tutti possono voler affrontare la vita vicino alla persona amata, e non capisco perché lo Stato non possa riconoscere loro questo diritto.

O meglio, ricordando il culattoni di Mirko Tremaglia, un po' posso capirlo. :unsure:

Se lo Stato dovesse tutelare solo coloro che permettono il perpetuamento della specie, allora credo che molta gente perderebbe i propri diritti. Ergo, trovo altamente ipocrita negare a priori i diritti ad una fascia della popolazione per questo motivo.

 

La Chiesa. se la Chiesa dice: "il buon cattolico si sposa in chiesa", va tutto benissimo, siamo tutti felici e contenti. Ma no. Non sia mai. Non capisco, come ho detto altrove, perché la Chiesa vuole avere ingerenza su coloro per i quali essa NON è un punto di riferimento. Conversione forzata? ^_^

 

Considerazione personale: a cosa serve questa legge? Non ho ancora capito bene le differenze sul piano degli obblighi civili tra i DiCo e il matrimonio, ma mi pare che questa nuova legge introduca una figura molto istituzionalizzata, con molti dei vincoli del matrimonio (sia pure a tempo, cosa che potrebbe cementare molte unioni che nel matrimonio invece si romperebbero). Ergo, da questo punto di vista, non mi pare molto utile. Tuttavia, i diritti che offre ai gay mi paiono essenziali, quindi sono soddisfattissimo del fatto che vengano finalmente riconosciuti queste prerogative a chi non le aveva e ha, a mio avviso, tutto il diritto di averle.


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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John Umber
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658 messaggi
John Umber
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Inviato il 13 febbraio 2007 18:23

 

Io ancora continuo a non capire cos'hanno di dannoso verso la famiglia!??! :unsure: Che importa alle famiglie tradizionali?? ^_^

 

 

Ciao Brynden,

non è semplicissimo risponderti ma ci proverò. Il matrimonio tradizionale è una impegno serio e importante che due persone prendono durante il corso della loro vita, è l'ufficializzazione di un'unione che dovrebbe avere alla base un sentimento molto forte di una persona verso l'altra (possiamo chiamare questo sentimento amore). Tramite questa unione si ottengono dei vantaggi (economici, sentimentali,...) a cui segue una limitazione di alcune delle nostre libertà. Questa limitazione, sarai d'accordo con me, risulta irrisoria se alla base di tutto c'è un sentimento talmente forte da far superare la paura di dover sottostare a dei vincoli. Quindi l'ufficializzazione dovrebbe avvenire quando si è veramente sicuri dei propri sentimenti e forti delle proprie convinzioni si è pronti a sottoscrivere un impegno che dovrebbe durare per tutta la vita.

Certo siamo essere umani e si può commettere un errore di valutazione, ma tu sarai d'accordo con me che se si segue questo iter "riflessivo" la possibilità di sbagliare si riduce di molto.

Lo sbaglio purtroppo comporta danni psicologici ai due coniugi che si separano, ma ancor di più arreca sofferenza all'eventuale prole che si ritrova a dover soffrire per delle colpe che non hanno commesso.

Cosa succede con i DiCo? Si introducono dei matrimoni di serie B nei quali diritti e doveri sono presenti in quantità minori. Se ho doveri minori riesco più facilmente a superare tutto un travaglio interiore che nel caso precedente dovrebbe essere più profondo e meditato. Molte di queste unioni deboli potrebbero crollare con maggiore facilità comportando una sofferenza soprattutto per eventuali figli che sono messi al mondo visto che non si è più inibiti dal fatto di avere acquisito una piccola percentuale di diritti.

Capisco che il mio discorso, che ha alla base i sentimenti più forti, crolla di fronte al grande numero di divorzi che si hanno e di fronte ai bellissimi esempi di coppie conviventi con figli che rimangono uniti per tutta la vita (vedi Battisti). Ciononostante l'imposizione di una barriera di doveri più forte impone un pò a tutti una riflessione più attenta che in molti casi non verrebbe intrapresa.

 

Bye bye ^_^ :wacko:


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John Umber
Confratello
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John Umber
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Inviato il 13 febbraio 2007 18:33

Non mi uccidete se rispondo velocemente anche Mornon,

se la parola debellare è troppo forte indicamene un'altra più consona, la prossima volta userò quella.

L'omosessualità umana, perdonami, ma la vedo su di un piano differente rispetto ai pochi esempi che si hanno in natura. Molte caratteristiche dell'essere umano si possono rimandare a quelle degli animali, ma penso che per l'omosessualità degli uomini il discorso sia molto diverso (non voglio dire che è un atteggiamento contro natura!!).



Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri
Guardiani della Notte
25171 messaggi
Lord Beric
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Inviato il 13 febbraio 2007 18:37

I DiCo non sono un ostacolo alla famiglia, semmai una tentazione. :unsure:

Ma senza tentazione, che valore ha una scelta?

 

Lo Stato ha un dovere morale nel privilegiare la famiglia?

No.

Ha costituzionalmente l'impegno di rispettarne i diritti, e basta. Quindi non deve lederli.

Ora.

Mettere la gente in possibilità di scegliere vuol dire ledere un diritto della famiglia?

 

Ma riflettiamo un momento su cosa sia un'istituzione che non ammette alternative praticabili. A me pare terrificante. L'uomo è dotato di libero arbitrio. Soffocarlo è qualcosa di pazzesco.

Obbligare TUTTI a scegliere quello che IO penso sia il bene è dittatura. Inutile girarci intorno.

 

 

 

Visto l'alto numero di divorzi, direi che i vincoli matrimoniali non si sono dimostrati un freno sufficiente per la disgregazione delle famiglie, con tutto il seguito di danni psicologici dei figli eccetera.

 

Lo Stato ha forse il dovere di indirizzare i suoi abitanti verso la famiglia "tradizionale"? Rispondere sì, pensare ad uno stato così invasivo, a me pare terribilmente stalinista. Sarebbe come dire... Che so io... Lavorate tutti nelle grandi aziende perché la grande distribuzione è tutelata dallo Stato mentre i piccoli artigiani sono senza diritti. Lo Stato non può fare questo, deve rispettare le scelte di tutti. Poi la Chiesa potrà dire che le grandi aziende sono il Bene e che i suoi fedeli devono lavorare lì, ma lo Stato no, non può farlo.

 

Lo Stato semplicemente deve prendere atto che molta gente, verso cui deve tutele e diritti, non vuole il matrimonio.

Cosa può fare?

Mantenendo i diritti del matrimonio, perché deve farlo sia per rispetto costituzionale sia per non togliere diritti a chi il matrimonio lo vuole, deve venire incontro alle esigenze dei suoi cittadini, e offrire a tutti tutele adeguate all'impegno che desiderano assumere.


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They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

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John Umber
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John Umber
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Inviato il 13 febbraio 2007 18:46

Caro Lord Beric,

ma tu t'immagini uno stato stalinista anche nelle scelte personali!! Oddio che brutta cosa!! Rispetto tutte le tue idee e hai ragione quando dici che lo stato deve difendere i diritti di tutti. Penso, però, che sia pericoloso dire che deve garantire dei diritti a cui non corrispondano dei doveri e questo discorso lo si può estendere a molti altri argomenti.

Se i diritti delle persone sposate vengono estese a chi convive ma non vengono estesi i relativi doveri che senso ha sposarsi?

Per fortuna i DiCo prevedono anche una serie di doveri...

Bye bye :unsure: ^_^


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Mornon
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Mornon
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Inviato il 13 febbraio 2007 19:18
se la parola debellare è troppo forte indicamene un'altra più consona, la prossima volta userò quella.

L'omosessualità umana, perdonami, ma la vedo su di un piano differente rispetto ai pochi esempi che si hanno in natura. Molte caratteristiche dell'essere umano si possono rimandare a quelle degli animali, ma penso che per l'omosessualità degli uomini il discorso sia molto diverso

Quale parola usare dipende da cosa vuoi comunicare, il mio punto è semplicemente che usare "debellare" o simili sembra implicare che l'omosessualità sia quasi una malattia, un qualcosa da estirpare dall'umanità, mentre cosí non mi pare sia.

Su omosessualità umana/animale, non dico siano uguali, ho solo spiegato perché se c'è in piú razze, seppur non identica, non è appannaggio di una, e con quale motivazione si parla dell'omosessualità in natura; se non sostieni che sia innaturale, allora non rientri in quelle motivazioni.


J
John Umber
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John Umber
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Utente
658 messaggi
Inviato il 13 febbraio 2007 19:25

Ciao Mornon,

l'omosessualità non l'ho mai considerata una malattia e il mio "debellare" era rivolto ad azioni di altri e non a quello che penso io.

Per il resto come ti ho già detto non lo considero un comportamento "contro natura".

Bye bye :D :D


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Benjen Stark
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Benjen Stark
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Inviato il 13 febbraio 2007 19:42

Vorrei che qualcuno mi spiegasse perche' i Dico sono dannosi per le famiglie che scelgono di sposarsi, perche' non l'ho ancora capito, benche' qualcuno ci abbia gia' provato.

Il punto fondamentale e' che non viene negato nessun diritto alle coppie sposate, quindi non puo' essere dannoso. Riguardo la questione dei diversi diritti e doveri che tenterebbero le coppie (a parte la comicita' intrinseca di una simile affermazione), vorrei soltanto segnalare come il matrimonio sia un istituto che si e' evoluto nella storia, non un entita' immutabile, per cui non esiste una codifica precisa dei doveri e dei diritti che si devono acquisire. I Dico sono semplicemente una scelta in piu', convivere semplicemente, dico e matrimonio.

Pensando agli eterosessuali si puo' anche dubitare del fatto che questo ampiamento di gamma fosse effettivamente un' esigenza della nostra societa', ma e' comunque una scelta in piu' e non ci vedo niente di male. Il punto vero sono gli omosessuali, i dico gli danno una possibilita' che prima gli era negata, e questa e' sicuramente un'esigenza della nostra societa' che loro hanno manifestato.

Io personalmente sono favorevole al matrimonio per gli omosessuali e trovo deprimente che molti siano contrari a concedere a delle persone il diritto di scegliere chi sposare. Anche qui gradirei una risposta chiara. Nei dibattiti si sentono spesso affermazioni del tipo -Si concedono diritti a persone che scelgono di unirsi senza procreare, quindi si disincantivano le nascite -,ma non lo trovo un argomento convincente:

 

1) l'omosessualita' e' indipendente dalla fertilita'

2) i figli si fanno anche fuori dal matrimonio

3) allora disincentiviamo anche il clero che fa voto di castita'

4) Se una persona e' omosessuale lo e', punto. Qualcuno pensa che negandogli il diritto di sposarsi si "ravveda", sposi una persona dell'altro sesso e faccia 14 figli?


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Raya
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Raya
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Utente
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Inviato il 13 febbraio 2007 21:01

Il punto fondamentale e' che non viene negato nessun diritto alle coppie sposate, quindi non puo' essere dannoso. Riguardo la questione dei diversi diritti e doveri che tenterebbero le coppie (a parte la comicita' intrinseca di una simile affermazione), vorrei soltanto segnalare come il matrimonio sia un istituto che si e' evoluto nella storia, non un entita' immutabile, per cui non esiste una codifica precisa dei doveri e dei diritti che si devono acquisire. I Dico sono semplicemente una scelta in piu', convivere semplicemente, dico e matrimonio.

Eh...siamo stati già in tre o quattro a sottolineare questa stessa questione nel corso del 3d senza ottenere risposta.

Riflettiamo sul perchè, non occorre molto. Perchè chi si impunta oggi contro i DiCo/Pacs è la fotocopia di chi ieri si impuntava contro divorzio, aborto, voto alle donne e qualsiasi conquista sociale pesante dell'ultimo secolo.

Perchè?

Perchè si pestano i piedi a tradizioni ipocrite vecchie di secoli, perchè si ha il coraggio di portare alla luce e di chiedere riconoscimento per ciò che un tempo era oggetto di allusione, ma non di ammissione.

Perchè ancora oggi, quando dici che due persone (qualunque sia il loro sesso) stanno insieme perchè si apprezzano reciprocamente, perchè si attraggono e non perchè vogliono fare figli e assomigliare alla famiglia del Mulino Bianco, come minimo vieni tacciato di epicureismo.

Lasciamo che il "god's rottweiler" abbai fin che vuole alle folle dalla sua finestra e tiriamo dritto in parlamento come nella vita reale.

Indietro non si torna :D


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Blackfyre
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Blackfyre
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Inviato il 13 febbraio 2007 23:34

Non ho letto i messaggi precedenti, quindi dico la mia e non rispondo a nessuno in particolare.

 

Il problema delle coppie di fatto è una cosa seria, le convivenze sono in aumento sia quelle etero che quelle omo. Credo che per gli etero il problema non sarebbe da porre: esiste il matrimonio civile, in comune, senza bisogno di giurare davanti a Dio e cerimonia miliardaria. Penso che una coppia etero che non si sposa stia a significare una coppia etero che non vuole legami stretti o dei "paletti". Discorso diverso per le coppie omo, andando oltre le credenze religiose credo sia giusto dare la possibilità di diritti base come la possibilità di scelta in campo medico, la reversibilità delle pensioni e tutto quanto correlato.

 

Ci tengo però a precisare che, SECONDO ME, questo non deve essere il famoso "primo passo" verso l'adozione alle coppie omo. Sono ancora così reazionario da credere che per un bambino/a sia giusto e sano crescere in un ambiente con un uomo e una donna che sappiano dargli amore e le visioni diverse della vita.


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Lyga Stark
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Lyga Stark
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Inviato il 14 febbraio 2007 3:28

Provo a rispondere in ordine sparso... :D

 

No no calma posso anche rispettare le altrui opinioni sul matrimonio, ma sulla questione dei figli proprio no.

Chi mi assicura che il ragazzo abbia uno sviluppo psicologico sereno? (Cosa che anzi metterei seriamente in dubbio principalmente per il rapporto coi coetanei)

 

Adozioni gay si o no? La mia risposta è si, ma non ora.

A mio avviso un ragazzo crescerebbe meglio affidato ad una coppia di persone, anche dello stesso sesso, che sappia amare e gli insegni ad amare che in un ambiente familiare in cui i genitori si rivelano inadeguati ai loro compiti.

Mi spiego: il padre del ragazzo arrestato con l'accusa di omicidio per gli scontri di Catania secondo voi è un buon padre? Con il figlio inchiodato dalle telecamere si ostinava ancora a dire che "lui era andato solo a vedere la partita, e se ha tirato qualche mazzata è colpa dei poliziotti che l'hanno caricato". Patetico. Mica una parola di scusa verso la famiglia del carabiniere morto, anzi secondo lui i carabinieri "dovrebbero restare fuori dalle indagini" perchè "prevenuti" nei confronti di suo figlio. Non facciamoci illusioni, nella società ci sono anche famiglie del genere, la legge però non impone certo l'analisi della personalità a tutti quelli che vorrebbero avere un figlio, né potrebbe farlo.

Con l'adozione (etero o gay) le cose sono diverse, in quanto questa analisi va fatta, per assicurarsi che il minore finisca in "buone mani"; ad ogni modo è sempre meglio avere genitori adottivi, anche dello stesso sesso, che non averli per niente.

Perchè quindi non ora? Perchè la società non è ancora pronta. Sarebbero troppo a rischio di discriminazioni, in ambiente scolastico o meno. Sarà solo in futuro, quando la società sarà meno permeata di questi pregiudizi ("perniciosi" nel vero senso del termine), quando l'omosessualità non sarà più un tabù e quando la chiesa avrà meno influenza sulla società italiana (prima possibile, mi auguro...) che si potrà parlare seriamente di adozioni omosessuali.

 

Caro Lord Beric,

ma tu t'immagini uno stato stalinista anche nelle scelte personali!!

 

...

 

Penso, però, che sia pericoloso dire che deve garantire dei diritti a cui non corrispondano dei doveri e questo discorso lo si può estendere a molti altri argomenti.

 

A dire il vero lo stato "stalinista" che si è realizzato storicamente perseguitava gli intellettuali in quanto tali, quindi ti posso dire che lo immagino. E molto bene... ^_^

 

Sul secondo punto rispondo dicendo che una coppia che si è sposata da un giorno si vede riconosciuto molti più diritti rispetto a due conviventi con un "dico" in vigore da 2 anni.

 

La coalizione di centro sinistra ha sempre detto che è contraria alla guerra perchè la Costituzione italiana è contraria, sempre nella stessa Costituzione c'è scritto però che il nucleo fondamentale dello stato è basato sulla famiglia costituita dall'unione di un uomo e di una donna e dell'eventuale prole, non sono previste altri tipi di unioni.

 

...

 

2000 anni fa un grande imperatore di nome Ottaviano Augusto cercò in ogni modo di salvaguardare e sviluppare la famiglia il cui nucleo, allora come adesso, è alla base dello stato.

 

La coalizione di sinistra (ed alcuni pacifisti "cani sciolti" come me...) si è dichiarata contraria alla guerra in quanto sbagliata, prima che contraria alla Costituzione.

Sul fatto che i "dico" non siano contrari alla Costituzione hanno già risposto in maniera splendida MezzoUomo e Beric. Aggiungo il fatto che la Costituzione definisce la "famiglia" come "società naturale fondata sul matrimonio", ma:

1- non dice che essa debba essere l'unica società naturale ammessa (altrimenti la formula dovrebbe essere "La Repubblica riconosce ESCLUSIVAMENTE la famiglia come società naturale. Essa è basata sul matrimonio.");

2- i "dico" non sono un accordo di carattere matrimoniale, per espressa scelta del legislatore;

3- la "convivenza riconosciuta" non è definita "famiglia", per espressa scelta del legislatore.

In sostanza i "dico" non sono affatto toccati dalla norma, e viceversa.

 

800 anni fa un altro grande imperatore, di statura storica ben superiore a quella di Augusto (si chiamava Genghiz Khan) creò un efficientissimo sistema postale, grazie al quale una lettera che partiva dal Pacifico poteva raggiungere il Mar Caspio in meno di due settimane; l'efficacia di questo sistema postale fu superata solo con l'invenzione del telegrafo. Per fare questo però spazzò via interi regni.

Ora non vorrei dire baggianate, ma portando all'estramo il tuo discorso ogni volta che una lettera mi arriva in ritardo dovrei uscire di casa brandendo la mia scimitarra tomor, balzare in sella al primo cavallo e conquistare gradualmente i terreni che appartengono ai miei vicini...ò_O

Senza contare che la società romana di allora era mooolto diversa da quella attuale (sono passati 2000 anni) e, nel cambio, preferisco la mia, con tutti i difetti che ha...

 

Spero di non esser stato troppo lungo e logorroico...òO

 

P.S. Vipera, scrivere "dico la mia" all'inizio del tuo intervento è stato un colpo di genio... :D


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John Umber
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John Umber
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J

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Inviato il 14 febbraio 2007 9:22

Ciao Lyga,

la critica al governo di centrosinistra non era di natura politica: purtroppo ovunque ti guardi (destra e sinistra) la coerenza politica è un bene raro da trovare. Certo se fai del rispetto della Costituzione un cavallo di battaglia può sembrar strano che approvi un provvedimento come i DiCo che, di fatto, istituiscono dei matrimoni di serie B.

Permettetimi di ripetere che se due persone si vogliono bene e vogliono ufficializzare la loro unione esiste il matrimonio, il problema, quindi, dovrebbe essere se permettere o meno i matrimoni gay: chi convive sa di fare una scelta che dà dei vantaggi ma preclude alcuni diritti.

Lyga permettimi di dissentire quando dici che Augusto era meno grande di Genghiz Khan (scusate ma con i nomi stranieri ci litigo di continuo!!): le sue conquiste sono state meno estese ma la sua opera riformatrice è stata immensa. 2000 anni fa cercò di riformare la moralità di una società che stava andando a rovinarsi ed è emblematico come la sua opera iniziasse proprio con la famiglia. Penso che ci sia una forte differenza fra l'istituzione del servizio delle poste e l'impegno dell'imperatore romano in campo morale.

Non voglio assolutamente paragonare due società lontane 2000 anni, il mio era solamente un esempio per dire che anche in passato il problema della famiglia come nucleo fondante della società era molto sentito. Avrei preferito vedere i matrimoni gay, che ufficializzano un'unione, invece di questo provvedimento che propone surrogati per tutti anche per chi ha scelto di non avere vincoli.

 

Bye bye :D :D

P.S. A proposito Brynden, tuo fratello?


B
Brynden "PesceNero"
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Brynden "PesceNero"
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Inviato il 14 febbraio 2007 9:46

Cosa succede con i DiCo? Si introducono dei matrimoni di serie B nei quali diritti e doveri sono presenti in quantità minori. Se ho doveri minori riesco più facilmente a superare tutto un travaglio interiore che nel caso precedente dovrebbe essere più profondo e meditato.

 

Con i DiCo non si introducono famiglie di serie B (discriminatorio considerarle tali), con i DiCo si danno diritti (o si comincia a dare diritti...perchè spero che i DiCo siano l'inizio e non la fine di questo processo evolutivo) a famiglie di fatto, che non vogliono o non sentono la necessità di sposarsi in chiesa nel vincolo del matrimonio religioso e/o a famiglie omosessuali che non possono unirsi nel matrimonio i chiesa.

 

Io sono fermamente convinto che uno stato che si definisce "laico" debba riconoscere pari diritti/doveri alle famiglie sposate in chiesa e alle famiglie laiche (etero o omo che siano). Siamo ancora lontani da tutto questo, ma spero che col tempo ci si arrivi.

 

Molte di queste unioni deboli potrebbero crollare con maggiore facilità comportando una sofferenza soprattutto per eventuali figli che sono messi al mondo visto che non si è più inibiti dal fatto di avere acquisito una piccola percentuale di diritti.

Capisco che il mio discorso, che ha alla base i sentimenti più forti, crolla di fronte al grande numero di divorzi che si hanno e di fronte ai bellissimi esempi di coppie conviventi con figli che rimangono uniti per tutta la vita (vedi Battisti). Ciononostante l'imposizione di una barriera di doveri più forte impone un pò a tutti una riflessione più attenta che in molti casi non verrebbe intrapresa.

 

Unioni deboli? E quelle sposate in chiesa sono forti?? Ti invito a rileggere nuovamente le statistiche di Beric. Se è presentarsi davanti all'altare ad imporre a tutti una riflessione + seria allora questo matrimonio è un gran fallimento da 20anni a questa parte. (parlo da probabilissimo candidato a sposarmi in chiesa ---> sono cattolico e fidanzatissimo da 4 anni, quindi è un progetto futuro che si è già creato nella mia testa).

 

NOTA: purtroppo ieri x impegni di lavoro (san valentino :D ) non ho potuto restare in casa e quindi niente intervento di mio frate! :D

 

Ciao

 

Bry


J
John Umber
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Inviato il 14 febbraio 2007 9:56

Ciao Brynden,

il mio discorso non riguardava assolutissimamente il matrimonio religioso. Le statistiche di Lord Beric, delle quali in parte ero a conoscenza, sicuramente rendono tutta la mia tesi molto debole. Sarebbe interessante, però, andare a vedere in futuro anche le statistiche di tutte le coppie che hanno usufruito dei DiCo e che poi si sono separate... Certo se anche in questo caso dovessi essere confutato non potrei che arrendermi all'evidenza dei fatti... :D :D

 

A proposito buon San Valentino a tutti ^_^ ^_^

Bye bye ^_^ :o


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