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DiCo
^ di ^shinobi^
creato il 10 febbraio 2007

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Iskall Ytterligare
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Iskall Ytterligare
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Inviato il 18 marzo 2007 14:03

I vegetariani in che modo vorrebbero delle cose fondamentali alla loro realizzazione personale che lo stato attualmente non gli permette?

 

Nessuno cambia la famiglia, si aggiunge qualcosa di nuovo.

 

Secondo me in parte la questione delle coppie etero è un paravento per non affrontare direttamente un tema che di per sè sarebbe troppo scottante in un paese arretrato come questo.

Per le coppie omosex, un'urgenza è data dal fatto che tutti da parecchio hanno forme di legislazione per tutelarle e l'italia no. Siamo indietro, e all'interno della comunità europea avere uno stato non alla pari con i diritti per i suoi membri, è un limite vicino all'ingiustizia.

 

In altri paesi hanno il matrimonio civile per omo ed etero, più il religioso etero se una coppia vuole, oppure matrimonio e pacs per entrambi i tipi di coppie.

 

Ma qua sarebbe stato improponibile il matrimonio omosessuale, vero?

 

Io per i dico sono della teoria del "meglio che niente", ma questo implica che "niente" sarebbe davvero scandaloso...


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khal Rakharo
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khal Rakharo
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Inviato il 18 marzo 2007 14:53

Come già detto, il fatto che ci siano problemi più urgenti non vuol dire che non ci si possa occupare di questo.


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Algor
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Algor
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Inviato il 18 marzo 2007 15:04
il fatto che ci siano problemi più urgenti non vuol dire che non ci si possa occupare di questo.

 

Veramente l'attuale coalizione paventava prima delle elezioni un futuro di morte e distruzione per l'Italia, profilando lo spettro argentino all'orizzonte.

Non mi sembra che dando più diritti - e i doveri???- alle coppie di fatto si scongiuri tale catastrofe annunciata.

 

Gente è il mio misero parere, ma ci sono altre priorità- e non vorrei che diritti-doveri dei conviventi fosse il più classico specchio per le allodole.

 

Scusare ancora, ma trovo che la gestione della vicenda sia abbastanza ridicola, penso solo alla bailamme dei nomi- da PACS ai DICO. Quante volte cambieranno ancora?


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Iskall Ytterligare
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Inviato il 18 marzo 2007 15:44

Non vorrei dovermi quotare da sola, ma come si diceva pagine e pagine fa esiste una realtà negativa: chi vuole formare un rapporto stabile e continuato nel tempo, in cui i partner siano tutelati, può farlo solo se è etero. E ovunque nel resto d'europa invece può.

 

Quali che siano gli altri problemi, non si può proprio dire che sia uno specchietto per allodole...


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Lyga Stark
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Inviato il 18 marzo 2007 17:05

Sempre secondo il mio umilissimo parere... Tra un 'Italia ideale in cui i conviventi etero che non si vogliono sposare in comune nonhomaicapitoperchè hanno gli stessi diritti degli Sposati in Chiesa o in Comune e un'Italia in cui i treni non facciano ritardi mostruosi, le strade non siano invase dalle macchine e la gente soffocata dallo smog... beh preferirei mille volte la seconda.

 

Il punto è QUESTE COPPIE DI FATTO SONO DECINE DI MILIONI per creare quest'urgenza nazionale???

 

Secondo me in Italia ci sono più vegetariani che coppie di fatto, eppure non mi pare che nessuno muova un dito per loro.

 

L'Italia, ribadisco, ha decine di problemi più urgenti.

 

La famiglia come base della società l'ha sancita la Costituzione, e tutti erano d'accordo - dai comunisti ai democristiani.

Cambiarla? Perchè se va bene così com'è? Vogliamo mettere con l'apartheid?

 

Ma i vegetariani hanno i loro diritti garantiti...sta sicuro che se in Italia ci fosse una legge per impedire la vendita di verdure nei fruttivendoli mi batterei anche per loro!=)

 

Per il resto ho letto un pò di confusione sulla questione "famiglia vs. Di.Co.".

Innanzitutto i conviventi NON HANNO GLI STESSI DIRITTI-DOVERI DELLE COPPIE SPOSATE, IN COMUNE O IN CHIESA. MAI! PER NESSUN MOTIVO!

L'ho scritto 125.001 volte, nel mio ultimo post mi sono fatto anche un'auto-quote, eppure a quanto pare una verità "scomoda" come questa passa sempre in secondo piano. Adesso che l'ho maiuscolata, sottolineata, grassettata e corsivata vediamo se qualcuno la nota. Di più non posso fare. ;)

 

Non essendo i Di.Co. parificati alle famiglie va da sè che queste resterebbero alla base della società, come avviene al giorno d'oggi. E anche la tanto paventata minaccia alla famiglia tradizionale mi pare che sia un'argomentazione alquanto insussistente, perchè fino ad oggi non ho sentito nessuno dare una spiegazione convincente del perchè i Di.Co. costituirebbero una così grave minaccia.

Forse la chiesa vuole che i gay si sposassero con rito cattolico e metterebbero su famiglia, invece di fare un Di.Co.? Oppure paventa la nascita di un "Gruppo Armato Sostenitori dei Di.Co.", che, attraverso minacce di morte obbligherebbero le coppie sposate a divorziare? Illuminatemi voi... >)


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Algor
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Inviato il 18 marzo 2007 21:46

Lyga Stark io non capirò mai perchè i conviventi etero non si sposino in Comune.

 

La convivenza così com'è mi sembra una soluzione di comodo: possiamo lasciarci quando ci pare, andare con chi ci pare, e poi tanti saluti. E soprattutto PAGHIAMO MENO TASSE!!! (il sogno dell'Italiano medio).

Non è un sistema di valori in cui mi riconosco.

E se tu mi dici che ci sono conviventi migliori di tantissime famiglie "normali" ti credo ma ti ripeto la mia perplessità: perchè non sposarsi in Comune, se la loro unione poggia su principi di stabilità ed è fatta per durare "in eterno"?


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xaytar
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Inviato il 18 marzo 2007 23:27
penso solo alla bailamme dei nomi- da PACS ai DICO. Quante volte cambieranno ancora?

 

semplicemente perchè sono due cose diverse, non due nomi per la stessa cosa ;)


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Mornon
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Inviato il 19 marzo 2007 0:19
La famiglia come base della società l'ha sancita la Costituzione, e tutti erano d'accordo - dai comunisti ai democristiani

E inserire un'altra forma di unione, oltretutto con meno diritti della classica famiglia, come cambierebbe questo? ;)

 

 

non capirò mai perchè i conviventi etero non si sposino in Comune

Perché non tutti devono necessariamente trovarsi d'accordo, a livello personale e ideologico, con un'istituzione come quella del matrimonio, fosse anche solo civile? Solo perché molti lo fanno non significa che tutti debbano necessariamente trovarsi d'accordo.


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Baccolo
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Inviato il 19 marzo 2007 0:21

Con questo Papa la chiesa non è nuova a prove di forza. E' una posizione verso la quale sono ambivalente: non condivido nulla di ciò che Ratzinger sostiene, come:

-La difesa ad oltranza della vita anche quando essa non è più tale o non è ancora tale

-La difesa ad oltranza della famiglia, concetto che io trovo di una fumosità incredibile. Non si capisce come la famiglia possa essere minacciata dai dico, e sopratutto quali debbano essere la misure per proteggere il nucleo famigliare.

-La difesa del preservativo, con la genocida affermazione che l'Aids si combatte con la castità (voi ve lo immaginate un marito infetto rinunciare all'intimità con la moglie?)

Quello che non capiscono molti "cattolici" è che il Papa Polacco diceva le stesse cose, ma il suo incredibile carisma lo rendevano esente da ogni critica.

I tanti "cattolici" che divorziano, che hanno rapporti prima del matrimonio, che vanno con i trans, che usano il preservativo e quant'altro devono capire che un papa che chiede loro coerenza non è un satanasso. Chiedere coerenza è legittimo. Il problema è un'altro. Sono proprio i cattolici con le virgolette a far male a loro stessi, alla chiesa a cui dicono di appartenere e a tutti i cittadini che hanno opinioni diverse. In Italia non dovrebbe essere un delitto definirsi "cristiano" ma non "cattolico".

E visto che i veri cattolici sono pochissimi, la riechiesta di coerenza ridurrebbe parimenti anche l'influenza dei vescovi e di certe cricche paracattoliche, come Comunione e Liberazione.


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Lyga Stark
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Inviato il 19 marzo 2007 2:42

Lyga Stark io non capirò mai perchè i conviventi etero non si sposino in Comune.

 

La convivenza così com'è mi sembra una soluzione di comodo: possiamo lasciarci quando ci pare, andare con chi ci pare, e poi tanti saluti. E soprattutto PAGHIAMO MENO TASSE!!! (il sogno dell'Italiano medio).

Non è un sistema di valori in cui mi riconosco.

E se tu mi dici che ci sono conviventi migliori di tantissime famiglie "normali" ti credo ma ti ripeto la mia perplessità: perchè non sposarsi in Comune, se la loro unione poggia su principi di stabilità ed è fatta per durare "in eterno"?

 

Rispondo scindendo i due problemi:

- Unioni omosessuali: esistono, quindi andrebbero regolamentate o vietate; e dato che vietarle non si può (spiacente, Ratzinger...), la regolamentazione è la strada più auspicabile. Non costituiscono minaccia alla famiglia tradizionale (come sostiene qualcuno) per il semplice fatto che una coppia di gay comunque non "metterebbe su famiglia". Il loro riconoscimento quindi è sacrosanto.

- Unioni eterosessuali: perchè una coppia di conviventi non si sposa in comune? Evidentemente per il fatto che magari i conviventi non sono ancora pronti per trasformare la loro unione in una fatta per durare "in eterno". Ribaltiamo il problema: le convivenze eterosessuali sono una "minaccia" per le famiglie tradizionali? L'esperienza francese ci dice che molte coppie di giovani stipulano un Di.Co. come "periodo di prova" nei confronti delle nozze. Dopo un dato periodo di tempo (un anno, due anni, sei mesi...) durante il quale hanno convissuto, con limitati diritti e doveri reciproci, fanno il grande passo e si sposano. Per quanto possa sembrare strano, dopo l'introduzione dei Di.Co. in Francia i matrimoni sono aumentati.

 

Tirando le somme abbiamo sul tavolo due questioni diverse: per quanto riguarda le unioni omosessuali queste vanno regolamentate, e vanno regolamentate bene. E' una questione di CIVILTA', e va fatta, sebbene sia difficile da far digerire ad un'ampia fetta di Italiani (e dalla quasi totalità dei Vaticani) che considerano i gay, nella migliore delle ipotesi, cittadini di serie B.

Per quanto riguarda le unioni eterosessuali, sarò franco: per me non sono una priorità, non quanto quelle omosessuali almeno. Alla luce dell'esperienza Francese però la loro introduzione andrebbe caldeggiata proprio da quella fetta di Italiani che paventa la scomparsa della famiglia.

 

Spero di esser stato chiaro... ;)


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Inviato il 20 marzo 2007 11:17 Autore
ma ci sono altre priorità- e non vorrei che diritti-doveri dei conviventi fosse il più classico specchio per le allodole.

 

Direi che appunto perché ci sono altre priorità certi tipi di leggi dovrebbero essere fatte più rapidamente dal parlamento, invece ci si accapiglia anche per le piccole pataccate.

La questione era semplice: si faceva una legge come negli altri paesi europei, magari prendendo le cose migliori da ogni legge, e la si faceva, punto, finito e si andava su altri argomenti più importanti. Invece no, c'è sempre qualcuno che deve tirare fuori qualcosa, deve mettere le sue postille.....

 

Il parlamento o governo che sia ormai non rispecchia più la velocità con cui cambia la società, il vero problema è questo!


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