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creato il 10 febbraio 2007

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Mornon
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Inviato il 12 febbraio 2007 21:22
Sulla seconda cosa non vieto a nessuno di vivere la propria vita come meglio crede, ma non si può pretendere che siano considerati di fronte alla collettività come una famiglia con tutti gli oneri e i diritti che ne conseguono

Perché no? ;)


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mateufel
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Inviato il 12 febbraio 2007 21:25
Sulla seconda cosa non vieto a nessuno di vivere la propria vita come meglio crede, ma non si può pretendere che siano considerati di fronte alla collettività come una famiglia con tutti gli oneri e i diritti che ne conseguono

Perché no? ;)

Perchè a mio avviso la famiglia è un istituzione sociale vera e propria e quindi va riconosciuta secondo parametri ben definiti e assoluti.

 

Poi vabbè a mio avviso va anche contro il diritto naturale, ma questo è un discorso laborioso da affrontare.


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Iskall Ytterligare
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Inviato il 12 febbraio 2007 21:28

Perchè a mio avviso la famiglia è un istituzione sociale vera e propria e quindi va riconosciuta secondo parametri ben definiti e assoluti.

 

Poi vabbè a mio avviso va anche contro il diritto naturale, ma questo è un discorso laborioso da affrontare.

 

;) Che bello, era un po' che non sentivo gli argomenti scientifici.

A parte che "diritto naturale" è una contraddizione perchè il diritto è un prodotto della cultura umana, dato che le coppie omosessuali sono ampiamente diffuse in natura, resta da capire quale parte della natura sia contraria a questo comportamento sessuale.

 

In ogni caso, attenzione al discorso "parametri assoluti". Sono d'accordo sul definiti, ma in un paese in stato di libertà di pensiero e parola non dovrebbero esistere degli assoluti, no?


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Mornon
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Inviato il 12 febbraio 2007 21:29
Perchè a mio avviso la famiglia è un istituzione sociale vera e propria e quindi va riconosciuta secondo parametri ben definiti e assoluti

Quali sono questi parametri "ben definiti e assoluti"? La classica concezione "padre madre figli" mi sa piú di influenza religiosa, piuttosto che di assolutezza, per dirne una, e inoltre toglie la classificazione di "famiglia" a chi non ha/non possa avere figli. "Uomo donna"? Non mi pare cosí assoluto...

 

A tuo avviso la famiglia va contro il diritto naturale?


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Inviato il 12 febbraio 2007 21:35

Perchè a mio avviso la famiglia è un istituzione sociale vera e propria e quindi va riconosciuta secondo parametri ben definiti e assoluti.

 

Poi vabbè a mio avviso va anche contro il diritto naturale, ma questo è un discorso laborioso da affrontare.

 

;) Che bello, era un po' che non sentivo gli argomenti scientifici.

A parte che "diritto naturale" è una contraddizione perchè il diritto è un prodotto della cultura umana, dato che le coppie omosessuali sono ampiamente diffuse in natura, resta da capire quale parte della natura sia contraria a questo comportamento sessuale.

 

In ogni caso, attenzione al discorso "parametri assoluti". Sono d'accordo sul definiti, ma in un paese in stato di libertà di pensiero e parola non dovrebbero esistere degli assoluti, no?

Il riferimento è anche legato ad un fatto culturale, ed infatti non mi pare che nella storia vi siano mai state culture o società che abbiano previsto famiglie riconosciute in tal senso.

 

Sulla seconda frase direi che questa è una mistificazione dovuta al relativismo moderno ormai imperante, l'azione dello Stato deve comunque seguire delle linee guida di tipo morale, altrimenti sarebbe permessa qualunque cosa.

 

Perchè a mio avviso la famiglia è un istituzione sociale vera e propria e quindi va riconosciuta secondo parametri ben definiti e assoluti

Quali sono questi parametri "ben definiti e assoluti"? La classica concezione "padre madre figli" mi sa piú di influenza religiosa, piuttosto che di assolutezza, per dirne una, e inoltre toglie la classificazione di "famiglia" a chi non ha/non possa avere figli. "Uomo donna"? Non mi pare cosí assoluto...

 

A tuo avviso la famiglia va contro il diritto naturale?

Esattamente, due persone di sesso opposto ed eventuali figli. E' la base su cui si è sviluppata l'intera società umana nel corso della storia.


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Iskall Ytterligare
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Inviato il 12 febbraio 2007 21:41

Il riferimento è anche legato ad un fatto culturale, ed infatti non mi pare che nella storia vi siano mai state culture o società che abbiano previsto famiglie riconosciute in tal senso.

E quindi è escluso che succeda in futuro?

Soprattutto: è impossibile riconoscere oggi diritti che non siano stati riconosciuti da almeno qualche cultura nel corso dei secoli? Perchè allora dobbiamo togliere immediatamente capacità giuridica alle donne!

 

Sulla seconda frase direi che questa è una mistificazione dovuta al relativismo moderno ormai imperante, l'azione dello Stato deve comunque seguire delle linee guida di tipo morale, altrimenti sarebbe permessa qualunque cosa.

Prova ad adoperare il termine "tolleranza" e vedi che il discorso non sta insieme.

Quale morale? La tua? Potrei darti ragione e decidere che seguiamo tutti la mia. Ti piacerebbe?

 

Esattamente, due persone di sesso opposto ed eventuali figli. E' la base su cui si è sviluppata l'intera società umana nel corso della storia.

Falso. E' una delle versioni possibili di nucleo ristretto deputato all'allevamento della prole.


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Mornon
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Inviato il 12 febbraio 2007 21:43
Il riferimento è anche legato ad un fatto culturale, ed infatti non mi pare che nella storia vi siano mai state culture o società che abbiano previsto famiglie riconosciute in tal senso

Esistono (e sono esistite) culture che riconoscono famiglie poligame, famiglie "sociali" (nel senso che l'intera società fa da famiglia, non solo i genitori naturali), ecc. Se non altro, per il tuo stesso discorso allora dovremmo accettare le famiglie poligame, essendo apparse e riconosciute nella Storia.

 

 

Sulla seconda frase direi che questa è una mistificazione dovuta al relativismo moderno ormai imperante, l'azione dello Stato deve comunque seguire delle linee guida di tipo morale, altrimenti sarebbe permessa qualunque cosa

Non condivido, non mi pare mistificazione: del resto, dici che lo Stato deve seguire una morale. Quale? Quella cattolica? Se sí, perché? E se io sono ateo/agnostico/buddhista/quello che è perché devo vedermi imposto da uno Stato, oltretutto almeno in teoria senza religione ufficiale, la morale del cattolicesimo?

La "morale statale", se non altro, dovrebbe essere laica, non religiosa, legata ai precetti di specifici culti.

 

 

due persone di sesso opposto ed eventuali figli. E' la base su cui si è sviluppata l'intera società umana nel corso della storia

A parte che non è vero, al massimo è la base su cui si sono sviluppate alcune culture da un certo momento storico in avanti, cos'ha questo di assoluto? E perché questo dovrebbe in qualche modo impedire il riconoscimento di altre forme familiari? Faccio notare che il matrimonio non esiste dall'alba dei tempi, secondo il tuo ragionamento quindi non sarebbe dovuto nascere (perché, al tempo in cui è stato istituito, non si era mai visto, e fino ad allora la società umana si era sviluppata senza).


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mateufel
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Inviato il 12 febbraio 2007 21:48

Eh ma famiglie poligame, sociali, matriarcali, patriarcali, solo un elemento è sempre stato costante, chissà come mai.

 

Semplicemente non ha senso da nessun punto di vista considerare una famiglia persone dello stesso sesso, i sentimenti poi sono affari loro chiaramente.

 

Sul discorso della morale, lo Stato sarà anche laico ma in cosa consiste esattamente una morale assolutamente laica? E' ovvio che si debba fare riferimento ad un certo insieme di valori.


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khal Rakharo
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Inviato il 12 febbraio 2007 21:51

Attenzione, cultura è l'esatto contrario di natura.

 

Sono d'accordo sul fatto che uno Stato debba seguire una morale; ma il passaggio da "morale" a "morale cattolica" che tu fai tanto facilmente non è per nulla necessario. Esiste anche una morale laica moderna.

 

La famiglia intesa come coppia eterosessuale è stata la forma più diffusa di rapporto, ma non è affatto vero che sia l'unica o la fondamentale: penso agli harem musulmani e di molte altre culture. Il cristianesimo si fonda sulla coppia. Ma, lo ripeto, il cristianesimo non deve necessariamente essere un fondamento dello Stato moderno, anzi.

 

 

 

edit: rispondevo al terz'ultimo post prima del mio, ossia al penultimo di Tyrion - il Folletto... scrivete troppo in fretta ;)


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Iskall Ytterligare
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Inviato il 12 febbraio 2007 21:53

Ma cos'è una famiglia per te?

Perchè un gruppo di soli uomini o di sole donne che alleva un figlio è una cosa realistica, eppure non penso sia una famiglia nel senso in cui la intendi tu.

E gli individui singoli che crescono un figlio?

E i figli delle concubine che crescevano nell'harem senza vedere un singolo uomo?

 

I sentimenti sono certo affari loro, ma le conseguenze? Gli esempi che ti ho fatto prima non ti dicono niente? Ci sono alcuni diritti, conseguenza di un affetto, che solo lo stato può tutelare perchè gli individui fanno parte della società. Quindi è affare anche dello stato, eccome.

 

Per "certo insieme di valori" intendi anche quelli che piacciono a una parte e vanno imposti a tutti in nome del "qualcosa dovrà pur regolarci"? A me sembra che dare dei diritti a qualcuno non cambi la tua visione delle cose e non ti obblighi a niente che non vuoi. Se sono affari loro, a te cosa cambia se si sposano?


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Brynden "PesceNero"
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Inviato il 12 febbraio 2007 21:56

Certo, gli omosessuali non avranno la possibilità di sposarsi; ma a qesto punto io mi chiedo: è quello che vogliono veramente? perchè ho l'impressione (magari sbagliata, non so...) che coppie di questo tipo vogliono comunque avere un rapporto improntato alla massima libertà. Se così fosse sarebbe più giusto perseguire la strada intrapresa da Bindi e Pollastrini, piuttosto che quella intrapresa dalla Spagna.

 

Coppie di questo tipo? ;) ....io credo che coppie di questo tipo siano identiche a coppie di quell'altro tipo. C'è chi vuole liberta, e c'è invece chi desidera dire "noi insieme per sempre". Questo è valido per coppie eterosex o omosex. Sbaglia chi pensa che relazioni omosex siano + libertine di quelle eterosex. Molti sognano anche il matrimonio.

 

Ciao

 

bry


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xaytar
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Inviato il 12 febbraio 2007 21:58
Soprattutto: è impossibile riconoscere oggi diritti che non siano stati riconosciuti da almeno qualche cultura nel corso dei secoli? Perchè allora dobbiamo togliere immediatamente capacità giuridica alle donne!

 

Esistono (e sono esistite) culture che riconoscono famiglie poligame, famiglie "sociali" (nel senso che l'intera società fa da famiglia, non solo i genitori naturali), ecc. Se non altro, per il tuo stesso discorso allora dovremmo accettare le famiglie poligame, essendo apparse e riconosciute nella Storia.

 

>_>

 

Attenzione, cultura è l'esatto contrario di natura.

 

Qui senti la musichetta del film "lo squalo" e qualcuno che si avvicina minaccioso ;)

 

Eh ma famiglie poligame, sociali, matriarcali, patriarcali, solo un elemento è sempre stato costante, chissà come mai.

 

Semplicemente non ha senso da nessun punto di vista considerare una famiglia persone dello stesso sesso, i sentimenti poi sono affari loro chiaramente.

 

In realtà ha perfettamente senso... anzi ti dirò, allo stato non interessa proprio. Tornando al "diritto naturale" e alla "società primitiva" affrontata, alla società interessa che il suo nucleo più ristretto (famiglia, in questo caso) faccia la cosa più importante, l'elemento che tu reputi costante, ovvero la procreazione. non in senso fisico ma sociale: che questa avvenga per adozione o per filiazione diretta alla società non interessa. Così come non interessa, nel livello generale che tu stai considerando, se i genitori sono dello stesso sesso, ermafroditi o eterosessuali o ricorrono alla fecondazione in vetro... a livello sociale non fa nessuna differenza. Ovvio che la fa a livello biologico, ma questa osservazione era per sfatare falsi luoghi comuni ;)


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Inviato il 12 febbraio 2007 22:05
Soprattutto: è impossibile riconoscere oggi diritti che non siano stati riconosciuti da almeno qualche cultura nel corso dei secoli? Perchè allora dobbiamo togliere immediatamente capacità giuridica alle donne!

 

Esistono (e sono esistite) culture che riconoscono famiglie poligame, famiglie "sociali" (nel senso che l'intera società fa da famiglia, non solo i genitori naturali), ecc. Se non altro, per il tuo stesso discorso allora dovremmo accettare le famiglie poligame, essendo apparse e riconosciute nella Storia.

 

>_>

 

Attenzione, cultura è l'esatto contrario di natura.

 

Qui senti la musichetta del film "lo squalo" e qualcuno che si avvicina minaccioso ;)

 

Eh ma famiglie poligame, sociali, matriarcali, patriarcali, solo un elemento è sempre stato costante, chissà come mai.

 

Semplicemente non ha senso da nessun punto di vista considerare una famiglia persone dello stesso sesso, i sentimenti poi sono affari loro chiaramente.

 

In realtà ha perfettamente senso... anzi ti dirò, allo stato non interessa proprio. Tornando al "diritto naturale" e alla "società primitiva" affrontata, alla società interessa che il suo nucleo più ristretto (famiglia, in questo caso) faccia la cosa più importante, l'elemento che tu reputi costante, ovvero la procreazione. non in senso fisico ma sociale: che questa avvenga per adozione o per filiazione diretta alla società non interessa. Così come non interessa, nel livello generale che tu stai considerando, se i genitori sono dello stesso sesso, ermafroditi o eterosessuali o ricorrono alla fecondazione in vetro... a livello sociale non fa nessuna differenza. Ovvio che la fa a livello biologico, ma questa osservazione era per sfatare falsi luoghi comuni ;)

No no calma posso anche rispettare le altrui opinioni sul matrimonio, ma sulla questione dei figli proprio no.

Chi mi assicura che il ragazzo abbia uno sviluppo psicologico sereno? (Cosa che anzi metterei seriamente in dubbio principalmente per il rapporto coi coetanei)

 

Questo è un aspetto della questione omosessuale su cui a mio avviso non ci si può permettere idealismo, in ballo non c'è solamente la libera scelta di due individui ma il futuro di un terzo essere umano innocente sulla cui crescita pesano gravi interrogativi, alla cui risposta oggigiorno mancano studi e ricerche specialistiche di carattere psicologico.

 

Già la ricerca psicologica sull'affido di neonati alle coppie tradizionali deve affrontare problemi assai gravi e spinosi, figuriamoci quali sarebbero le incognite in una simile eventualità.


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Iskall Ytterligare
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Inviato il 12 febbraio 2007 22:14
No no calma posso anche rispettare le altrui opinioni sul matrimonio, ma sulla questione dei figli proprio no.

Chi mi assicura che il ragazzo abbia uno sviluppo psicologico sereno? (Cosa che anzi metterei seriamente in dubbio principalmente per il rapporto coi coetanei)

 

Questo è un aspetto della questione omosessuale su cui a mio avviso non ci si può permettere idealismo, in ballo non c'è solamente la libera scelta di due individui ma il futuro di un terzo essere umano innocente sulla cui crescita pesano gravi interrogativi, alla cui risposta oggigiorno mancano studi e ricerche specialistiche di carattere psicologico.

 

Già la ricerca psicologica sull'affido di neonati alle coppie tradizionali deve affrontare problemi assai gravi e spinosi, figuriamoci quali sarebbero le incognite in una simile eventualità.

 

Quindi nessun problema se due omosessuali si sposano o sottoscrivono i pacs o i dico, vero? ^^

 

Cmq di figli di omosessuali è pieno il mondo, così come di persone cresciute da due dello stesso sesso... mai saputo che "diventassero" omosessuali.

Quanto al rapporto con i coetanei, tutti gli omosessuali dichiarati ci sono passati, no?


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khal Rakharo
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Inviato il 12 febbraio 2007 22:24

e soprattutto, non so se esser figlio di single, di ragazze madri, di alcolizzati, di genitori violenti e tutti quanti perfettamente etero sia meglio che esser figli adottivi di omosessuali.

 

Ma come ha già detto Iskall, nei pacs non si parla di figli, per cui possiamo tranquillamente accettarli ^^


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