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DiCo
^ di ^shinobi^
creato il 10 febbraio 2007

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John Umber
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John Umber
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Inviato il 13 febbraio 2007 11:39

Il fatto che la costituzione italiana attribuisca determinati diritti all'entità sociale famiglia fondata sul matrimonio non rende certo incostituzionale l'attribuizione di alcuni di tali diritti anche a formazioni sociali differenti! Già la giurisprudenza aveva attribuito diritti al convivente more uxorio, ad esempio in tema di risarcimento danni!

 

Se determinati diritti appartengono a chi contrae il matrimonio, lo dice la costituzione non io, non si possono dare anche ad altri. Poi se l'Italia è il paese delle eccezioni e delle deroghe che cosa ci possiamo fare?

Se la giurisprudenza ha attribuito diritti al conviventi more uxorio in tema di risarcimento danni ha fatto una cosa, a mio parere, anticostituzionale.

Non riesco a capire perchè se si vogliono i diritti delle coppie sposate non si è pronti anche ai doveri di queste coppie.

Penso che la cosa più giusta che poteva fare il governo era porre la questione dei matrimoni gay e non cercare di dare una parvenza di ufficializzazione alle varie convivenze.

Bye bye :wacko: :wacko:

 

 

John vorrei sapere se hai tratto le tue informazioni sull'omosessualità da un testo tanto affidabile come la costituzione che citavi...

 

- Esistono coppie di animali maschi che rubano le uova e le covano e allevano i piccoli

- I comportamenti omosessuali sono stati visti anche in maschi nel periodo fertile in cui si accoppiavano con femmine nello stesso branco

- Molte specie di primati mostrano questo comportamento, come parte integrante della loro vita sociale ed affettiva.

- Hai dimenticato l'omosessualità femminile.

 

Sulla costituzione ho fatto un errore e l'ho riconosciuto immediatamente appena qualcuno me lo ha fatto notare.

Cara Iskall riguardo al comportamento animale, se tu non lo avessi capito, parlavo in generale. Non puoi prendere piccole eccezioni come regole universali: faresti, come tu hai fatto, un errore grossolano.

(Prova a espandere la tua mente ^_^ )

Bye bye :unsure: ^_^


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MezzoUomo
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Inviato il 13 febbraio 2007 11:41

Senza offesa, ma non credo tu conosca molto bene il diritto costituzionale, l'eccezione di incostituzionalità, il funzionamento della corte costituzionale, etc...di conseguenza sei arrivato da solo a conclusioni errate basate su fondamenti inesistenti.


Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.

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John Umber
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John Umber
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Inviato il 13 febbraio 2007 11:46

Senza offesa, ma non credo tu conosca molto bene il diritto costituzionale, l'eccezione di incostituzionalità, il funzionamento della corte costituzionale, etc...di conseguenza sei arrivato da solo a conclusioni errate basate su fondamenti inesistenti.

 

Ciao mezzouomo, non sono laureato in giurisprudenza e quindi tutto quello che hai citato non fa parte dei miei studi se non a livello superficiale. Posso dirti, però, che ho parlato della questione con mio fratello e con la mia ragazza, entrambi dottori in scienze giuridiche e mi hanno detto che i DiCo hanno tutte le carte in regola per essere una norma (non so se questo è il termine esatto) che va contro la costituzione.

Bye bye :unsure: ^_^


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Raya
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Raya
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Inviato il 13 febbraio 2007 11:48

E' raro che qualcuno dica "questa famiglia è composta da un padre, una madre e dei bimbi, diamogli un premio!!", mentre tutti ci affanniamo a parlare di queste coppie di fatto che, data la mentalità di oggi, possono essere molto perniciose.

Una preghiera, le mie riflessioni sulla politica demografica non sono di stampo fascista.

Bye bye ^_^ ^_^

Uuuuhhh!! Come mi sento "perniciosa"!

Scusa l'ironia, ma mi sfugge proprio in cosa le cosiddette coppie di fatto (considerate in senso esteso, etero e omo) potrebbero rappresentare un problema per chi invece desidera una famiglia con matrimonio tradizionale. Nessuno toglie alcun diritto a questi ultimi (ci mancherebbe), qui la questione è estendere il più possibile le tutele, non ridurle. :unsure:

Il fatto che oggi in mezza Europa si senta la necessità dei Pacs/DiCo è dovuta al fatto che la società in cui viviamo non è più quella di 50 o 100 anni fa. Le leggi mutano al mutare della società, proprio in risposta agli stimoli che da essa provengono, non viceversa.

E, scusami se vado leggermente OT nel risponderti, ma in un mondo come il nostro, dove il sovrappopolamento è un problema tanto drammatico (rapporto risorse disponibili/popolazione), incentivare le nascite mi sembra un atto irresponsabile.


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mateufel
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Inviato il 13 febbraio 2007 11:55

Invece incentivare le nascite è fondamentale oggi più di ieri visto che la media di figli per donna in Italia oggigiorno è di poco superiore a 1... questo significa che la popolazione è destinata a invecchiare in maniera insostenibile, con l'unico argine al fenomeno costituito dall'immigrazione.

 

E se la società è cambiata si può capire il perchè e cercare di trovare dei correttivi invece di lanciare sempre nuove forme di instabilità sociale e familiare.


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John Umber
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Inviato il 13 febbraio 2007 11:57

Ciao Raya, mi sono espresso male. Non volevo dire che che chi convive è pernicioso, pensa che sono a favore della convivenza. Ti dico, però, che le leggi sulla convivenza non sono, a mio parere, un qualcosa di costruttivo per la famiglia tradizionale.

Capisco il problema del sovraffollamento del pianeta ma non penso che riguardi la nostra "vecchia Europa" che ha il problema inverso.

Bye bye :unsure: ^_^


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Iskall Ytterligare
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Inviato il 13 febbraio 2007 12:02

Cara Iskall riguardo al comportamento animale, se tu non lo avessi capito, parlavo in generale. Non puoi prendere piccole eccezioni come regole universali: faresti, come tu hai fatto, un errore grossolano.

(Prova a espandere la tua mente ^_^ )

Bye bye :unsure: ^_^

 

Espando la mia mente e trovo intorno la tua ignoranza...

 

L'errore grossolano lo fai tu quando pensi di sapere di cosa parli. Piccole eccezioni? Una specie con il 100% dei membri con comportamento bisessuale costante la definisci così? E 550 e rotte specie è sempre così?

 

Mio caro John, quella storiella dei maschi che sfogano gli ormoni senza femmine, oltre a non spiegare l'omosessualità in presenza di femmine ricettive, non spiega nemmeno quella femminile.

Quale che sia la tua teoria, è evidente che la parte che ci hai esposto non sta in piedi.

 

 

(x i Moderatori: uso questo tono solo perchè è sulla falsa riga di quello che si è permesso di usare lui con me)


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Raya
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Inviato il 13 febbraio 2007 12:08

Invece incentivare le nascite è fondamentale oggi più di ieri visto che la media di figli per donna in Italia oggigiorno è di poco superiore a 1... questo significa che la popolazione è destinata a invecchiare in maniera insostenibile, con l'unico argine al fenomeno costituito dall'immigrazione.

E se la società è cambiata si può capire il perchè e cercare di trovare dei correttivi invece di lanciare sempre nuove forme di instabilità sociale e familiare.

Rispondo a te e indirettamente a Jon.

Credo che alla base ci sia una discrepanza inconciliabile su un punto: tu vedi nei cambiamenti sociali un "male" da arginare in qualche modo, io li vedo come un fatto ciclico, naturale e necessario.

Senza cambiamenti, a volte esplosivi e concentrati in pochi decenni, a volte sotterranei e lunghi secoli, questo paese - e questo continente - sarebbero diventati una triste teocrazia autoritaria, dove per sopravvivere diventa obbligatorio uniformarsi agli altri.

Gente, non scherziamo...discorsi simili fanno rabbrividire. E sanno davvero di déja-vu. :unsure:


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mateufel
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Inviato il 13 febbraio 2007 12:09

Fatto sta che in natura è un comportamento minoritario perchè chiaramente da un punto di vista evolutivo e della continuazione della specie non porta da nessuna parte.


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John Umber
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Inviato il 13 febbraio 2007 12:10

 

Espando la mia mente e trovo intorno la tua ignoranza...

 

L'errore grossolano lo fai tu quando pensi di sapere di cosa parli. Piccole eccezioni? Una specie con il 100% dei membri con comportamento bisessuale costante la definisci così? E 550 e rotte specie è sempre così?

 

Mio caro John, quella storiella dei maschi che sfogano gli ormoni senza femmine, oltre a non spiegare l'omosessualità in presenza di femmine ricettive, non spiega nemmeno quella femminile.

Quale che sia la tua teoria, è evidente che la parte che ci hai esposto non sta in piedi.

 

 

(x i Moderatori: uso questo tono solo perchè è sulla falsa riga di quello che si è permesso di usare lui con me)

 

Ciao Iskall, non ti ho dato dell'ignorante come invece hai fatto, molto educatamente, tu con me. Dato che non sai ti rammento che contro le tue 550 specie ci sono migliaia e migliaia di specie che si riproducono con rapporti eterosessuali. Ti posso assicurare che la mia "storiellina" è, purtroppo per te, vera ti con.

Stai tranquilla, non ti sto mica mangiando ma cercando di discutere civilmente sui DiCo!!

Bye bye :unsure: ^_^


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mateufel
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Inviato il 13 febbraio 2007 12:12

Invece incentivare le nascite è fondamentale oggi più di ieri visto che la media di figli per donna in Italia oggigiorno è di poco superiore a 1... questo significa che la popolazione è destinata a invecchiare in maniera insostenibile, con l'unico argine al fenomeno costituito dall'immigrazione.

E se la società è cambiata si può capire il perchè e cercare di trovare dei correttivi invece di lanciare sempre nuove forme di instabilità sociale e familiare.

Rispondo a te e indirettamente a Jon.

Credo che alla base ci sia una discrepanza inconciliabile su un punto: tu vedi nei cambiamenti sociali un "male" da arginare in qualche modo, io li vedo come un fatto ciclico, naturale e necessario.

Senza cambiamenti, a volte esplosivi e concentrati in pochi decenni, a volte sotterranei e lunghi secoli, questo paese - e questo continente - sarebbero diventati una triste teocrazia autoritaria, dove per sopravvivere diventa obbligatorio uniformarsi agli altri.

Gente, non scherziamo...discorsi simili fanno rabbrividire. E sanno davvero di déja-vu. :unsure:

E' vero, la società cambia. Ma siamo sicuri che lo faccia in meglio?

E quali tra questi cambiamenti sono ineluttabili e quali controllabili? Ed ancora, siamo sicuri che l'atteggiamento migliore sia accettarli passivamente senza aprire come minimo un dibattito?

 

Io non ho risposte chiaramente, ho solo un'opinione, però spesso mi pare che dall'altra parte ci sia un atteggiamento troppo spesso incentrato sull'accettazione incondizionata di qualsiasi fenomeno sociale.


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Iskall Ytterligare
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Inviato il 13 febbraio 2007 12:17

Lol, abbiamo promosso un'innocua assertività da parte tua a un tentativo di mangiarmi XD

Puoi fare di meglio ^^

 

In ogni caso ci sono soggetti su cui io stessa mi definisco ignorante, non vedo che insulto ci sia nel fatto che tu o io non ne sappiamo niente di una qualche materia. E la tua ignoranza in materia la confermo, senza togliere il rispetto per la tua cultura ed esperienza in altri campi.

 

Non ho capito perchè la tua storiellina è vera "purtroppo per me". Non sono una tifosa scientifica, non tengo il broncio se (come è successo) qualche tesi viene smentita da nuove scoperte.

 

Però è divertente vederti dire "è vera perchè sì". E' quell'innocua assertività di cui dicevo sopra.

Visto che anche tu stai cercando di discutere civilmente sui pacs, mi troveresti qualche dato più approfondito sulle tue teorie? Non hai risposto alle mie obiezioni, e forse saranno ansiosi di correggersi all'OMS visto che hanno definito l'omosessualità "una variante naturale del comportamento umano"...


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Raya
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Inviato il 13 febbraio 2007 12:21

E' vero, la società cambia. Ma siamo sicuri che lo faccia in meglio?

E quali tra questi cambiamenti sono ineluttabili e quali controllabili? Ed ancora, siamo sicuri che l'atteggiamento migliore sia accettarli passivamente senza aprire come minimo un dibattito?

Il problema è che un discorso simile è accettabile a livello privato, ma non a livello pubblico.

Cerco di spiegarmi.

Che tu, Tyrion e tot persone con te, non vedano di buon occhio alcuni di questi cambiamenti è legittimo, che tu risponda impostando la tua singola vita su parametri "conservatori" è altrettanto legittimo, ma che uno stato assuma questo atteggiamento no, non è tollerabile. Il motivo è facilmente intuibile: con leggi che consentono un ampio spettro di libertà sociale, tu puoi vivere la tua vita e io la mia e avremo un'ottima possibilità di dirci entrambi soddisfatti. Con una libertà ridotta, e con leggi vincolanti e restrittive su materie tanto vitali, non otterrai altro che un malcontento diffuso e la tendenza di tutta una fascia di popolazione - oltretutto giovane e di cultura medio-alta - a spostarsi altrove, in paesi più civili.


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John Umber
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Inviato il 13 febbraio 2007 12:23

 

Rispondo a te e indirettamente a Jon.

Credo che alla base ci sia una discrepanza inconciliabile su un punto: tu vedi nei cambiamenti sociali un "male" da arginare in qualche modo, io li vedo come un fatto ciclico, naturale e necessario.

Senza cambiamenti, a volte esplosivi e concentrati in pochi decenni, a volte sotterranei e lunghi secoli, questo paese - e questo continente - sarebbero diventati una triste teocrazia autoritaria, dove per sopravvivere diventa obbligatorio uniformarsi agli altri.

Gente, non scherziamo...discorsi simili fanno rabbrividire. E sanno davvero di déja-vu. :unsure:

 

 

Ciao Raya, non sono contraro ai cambiamenti sociali, anzi! Permettimi di dirti che alcune conseguenze di questi cambiamenti possono essere negative.

La convivenza è un fenomeno ormai diffuso e penso che anche io, in un futuro orami molto prossimo, opterò per questa scelta. Ciononostante ho ben in mente che deve esistere una differenza giuridica fra le coppie sposate e quelle non sposate.

Purtroppo il problema delle nascite non è così anacronistico come possa sembrare. Giusto per fare un piccolo esempio: fra i problemi della nostra previdenza sociale c'è anche il fatto che con l'andare del tempo aumentano i pensionati e dimininuiscono i lavoratori.

Bye bye ^_^ ^_^


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Lord Lupo
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Lord Lupo
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Inviato il 13 febbraio 2007 12:24

Certo, gli omosessuali non avranno la possibilità di sposarsi; ma a qesto punto io mi chiedo: è quello che vogliono veramente? perchè ho l'impressione (magari sbagliata, non so...) che coppie di questo tipo vogliono comunque avere un rapporto improntato alla massima libertà. Se così fosse sarebbe più giusto perseguire la strada intrapresa da Bindi e Pollastrini, piuttosto che quella intrapresa dalla Spagna.

 

Coppie di questo tipo? :unsure: ....io credo che coppie di questo tipo siano identiche a coppie di quell'altro tipo. C'è chi vuole liberta, e c'è invece chi desidera dire "noi insieme per sempre". Questo è valido per coppie eterosex o omosex. Sbaglia chi pensa che relazioni omosex siano + libertine di quelle eterosex. Molti sognano anche il matrimonio.

 

Ciao

 

bry

 

Se ricordo bene (ma potrei sbagliarmi), in Spagna per andare incontro alle richieste dei gay hanno introdotto una specie di divorzio lampo. Bè, questo a me appare estremamente contradditorio. Se vuoi il matrimonio, te lo devi tenere con tutti i suoi "annessi e connessi". Ho l'impressione, però, che le coppie conviventi (per le quali queste legge è stata concepita) non vedono il matrimonio come lo vedono che è già sposato o ha in mente di farlo. A tal proposito le parole scritte da Raya sono molto significative. Ed è un riscontro che ho avuto anche personalmente. Io sento conviventi (sia omo che etero) che si lamentano dal fatto che non gli siano riconosciute alcuni diritti fondamentali per esprimere pienamente il loro rapporto di coppia; ma non mi è mai capitato di sentirgli dire che vogliono il matrimonio. Anche perchè il problema si ridurrebbe soltanto ad una categorie: le coppie gay. Allora che facciamo, estendiamo l'istituto del matrimonio civile - sic et sempliciter - anche alle coppie gay? ciò comporterebbe però tutta una serie di valutazioni riguardanti la prole ed il mantenimento della stessa. Vogliamo allora creare un nuovo istituto che si chiami matrimonio, ma che abbia caratteristiche differenti? non credo sia il caso; sarebbe un'ipocrisia...ecco perchè sono nati i dico...perchè in fondo pochissime persone, in Italia, sono favorevoli all'educazuione istituzionalizzata della prole da parte di coppie del medesimo sesso. Hanno pensato, quindi, innanzitutto a disciplinare questo vuoto normativo in merito alle coppie di fatto. Certo, la legge non è perfetta (non ne esistono, temo) però può sempre essere modificata ed aggiustata; in ogni caso pone un punto fermo importante:

le coppie di fatto hanno gli stessi diritti delle coppie sposate. Adesso diventa solo una questione di dettagli e, ovviamente, compromessi politici ^_^


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