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DiCo
^ di ^shinobi^
creato il 10 febbraio 2007

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^shinobi^
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Inviato il 12 febbraio 2007 12:34 Autore
convivono in un puro regime di fatto, non vedo a che serva creare una terza figura di mezzo...

 

Appunto: se convivono in pure regime di fatto, come fanno ad avere alcuni diritti?


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John Umber
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John Umber
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Inviato il 12 febbraio 2007 14:05

Il problema principale di questi DiCo sta nella mentalità politica che li ha creati: l'eterno compromesso!!

Personalmente non sono favorevole e se fossi stato un parlamentare avrei votato contro, ma avrei voluto dare il mio no ad una proposta di legge fatta bene invece che all'ennesimo aborto di cambiamento.

Bye bye ;) ;)


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Raya
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Raya
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Inviato il 12 febbraio 2007 14:23

I Pacs, o Dico, a mio parere son inutili, per le coppie omosessuali sono insufficienti, per le coppie etero sono uno strumento che secondo me non andava istituito: 2 etero o si sposano o convivono in un puro regime di fatto, non vedo a che serva creare una terza figura di mezzo...

No, non posso essere d'accordo.

Io e il mio uomo siamo tra quelli che aspettano l'approvazione parlamentare di questi "PACS all'italiana" che, per quanto all'acqua di rose - vergognoso avere avuto così poco coraggio - portano comunque alla luce delle questioni fondamentali e pratiche.

Personalmente sono contraria al matrimonio in sè, anche a quello civile, soprattutto perchè non credo nei giuramenti reciproci riguardo chimere (bellissime, per carità, ma pur sempre chimere...) tipo amore immarcescibile, fedeltà a prova di bomba vita natural durante e necessità di dover tirare in mezzo le rispettive famiglie.

Dopo cinque anni abbondanti di convivenza con la stessa persona pretendo dallo stato la possibilità di stendere un contratto reciproco che tuteli me e il mio convivente sugli aspetti pratici, ma che non sfiori neppure da lontano la sfera dei sentimenti. ;)


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Lyra
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Lyra
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Inviato il 12 febbraio 2007 14:36

Questione alquanto complicata. Io non ho capito:

Si introducono normative cavillose (dichiarazione contestuale invece che congiunta, così si potrà dire che le coppie di fatto deforestano il pianeta ;) ) quando bastava permettere il matrimonio civile omosessuale per risolvere tutto.

Ma siamo in Italia, e certe cose non si possono (ancora?) fare.

perchè permettere il matrimonio civile omosessuale avrebbe risolto meglio le cose? gli etero che non vogliono sposarsi sarebbero comunque rimasti esclusi da questa estensione di diritti. (e tanto per dire la mia,gridare contro questi provvedimenti accusandoli di attaccare la famiglia tradizionale è assurdo: estendere diritti a più non significa perdere i propri).

Concordo sulle normative cavillose, non capisco proprio il perchè di quella dichiarazione contestuale, che problema c'era a dire congiunta?

 

E soprattutto concordo nell'accusare la totale omissione di indicazioni in materia fiscale, che doveva essere una delle questioni più importanti!

Nel complesso però sono contenta che questo passo avanti sia stato fatto.

 

;)


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MezzoUomo
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MezzoUomo
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Inviato il 12 febbraio 2007 15:00

No, non posso essere d'accordo.

Io e il mio uomo siamo tra quelli che aspettano l'approvazione parlamentare di questi "PACS all'italiana" che, per quanto all'acqua di rose - vergognoso avere avuto così poco coraggio - portano comunque alla luce delle questioni fondamentali e pratiche.

Personalmente sono contraria al matrimonio in sè, anche a quello civile, soprattutto perchè non credo nei giuramenti reciproci riguardo chimere (bellissime, per carità, ma pur sempre chimere...) tipo amore immarcescibile, fedeltà a prova di bomba vita natural durante e necessità di dover tirare in mezzo le rispettive famiglie.

Dopo cinque anni abbondanti di convivenza con la stessa persona pretendo dallo stato la possibilità di stendere un contratto reciproco che tuteli me e il mio convivente sugli aspetti pratici, ma che non sfiori neppure da lontano la sfera dei sentimenti. ;)

 

Come molti altri hai una visione del matrimonio condizionata da quello religioso. In Italia esiste il matrimonio civile, che è regolato da norme affatto diverse da quello religioso e che non mette in mezzo le famiglia, la fedeltà, l'amore, etc... Se vuoi i diritti vai in comune con due amici, metti una firma e sei sposata. Amen. Se invece non vuoi sposarti per motivi culturali o ideologici, fatti tuoi, è una libera scelta e in quanto tale non si possono accampare pretese. Cosa diversa per le coppie omosessuali, che non possono accedere all'istituto del matrimonio e che quindi sono ingiustamente penalizzati.

 

PS: Io convivo da 4 anni.


Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.

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John Umber
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John Umber
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Inviato il 12 febbraio 2007 15:37

Concordo con l'analisi di Mezzo...

Bye bye ;) ;)


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Lady Lyanna
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Lady Lyanna
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Inviato il 12 febbraio 2007 16:21

I Pacs, o Dico, a mio parere son inutili, per le coppie omosessuali sono insufficienti, per le coppie etero sono uno strumento che secondo me non andava istituito: 2 etero o si sposano o convivono in un puro regime di fatto, non vedo a che serva creare una terza figura di mezzo...

No, non posso essere d'accordo.

Io e il mio uomo siamo tra quelli che aspettano l'approvazione parlamentare di questi "PACS all'italiana" che, per quanto all'acqua di rose - vergognoso avere avuto così poco coraggio - portano comunque alla luce delle questioni fondamentali e pratiche.

Personalmente sono contraria al matrimonio in sè, anche a quello civile, soprattutto perchè non credo nei giuramenti reciproci riguardo chimere (bellissime, per carità, ma pur sempre chimere...) tipo amore immarcescibile, fedeltà a prova di bomba vita natural durante e necessità di dover tirare in mezzo le rispettive famiglie.

Dopo cinque anni abbondanti di convivenza con la stessa persona pretendo dallo stato la possibilità di stendere un contratto reciproco che tuteli me e il mio convivente sugli aspetti pratici, ma che non sfiori neppure da lontano la sfera dei sentimenti. ;)

 

Sei contraria al matrimonio perchè non credi ai giuramenti reciproci e alla fedeltà per tutta la vita, però sei d'accordo con una legge che ti permetterà di usufruire degli alimenti che il tuo ex convivente dovrà passarti in caso di separazione, una legge che ti permetterà di ereditare i beni del tuo convivente, una legge che ti permetterà di decidere e di lasciar decidere della propria vita in caso di malattie terminali o simili. Scusa ma se questo non è un modo di pensare "per tutta la vita" cos'è????

Sinceramente non ci vedo molta differenza con un matrimonio civile e per come è fatta ora la legge una persona che non vuole avere un legame giuridico troppo forte non dovrebbe essere d'accordo con i pacs. L'unico motivo per cui sono d'accordo con i pacs è che finalmente verranno riconosciute le coppie omosessuali. Bastava fare una legge ad hoc, ma il motivo per cui era impossibile farlo lo conosciamo tutti ;)


Lady delle Gocciole Extra Dark


We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.

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Iskall Ytterligare
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Inviato il 12 febbraio 2007 17:43

Non avevo mai valutato la questione matrimonio civile - pacs ma ora che mi ci fate riflettere sono d'accordo con Mezzo e Lyanna.

 

Imho ci voleva molto più coraggio e istituire il matrimonio civile per le coppie omosessuali.

Se poi uno quando si sposa vuole la cerimonia romantica o due pratiche firme, celebrare l'amore per la vita non religioso o tutelarsi in materia economica e legale, è una sua scelta personale che farà quando deciderà che tipo di cerimonia svolgere. Tanto dal punto di vista giuridico non cambia nulla, è una questione privata come imho sono i sentimenti.

 

Di questi DiCo sono d'accordo che sono meglio di niente, specie per gli omosessuali che non hanno alternative, ma sono il classico pasticcio all'italiana e se non passa è la ciliegina sulla torta. ;)


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Raya
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Inviato il 12 febbraio 2007 19:52

Sei contraria al matrimonio perchè non credi ai giuramenti reciproci e alla fedeltà per tutta la vita, però sei d'accordo con una legge che ti permetterà di usufruire degli alimenti che il tuo ex convivente dovrà passarti in caso di separazione, una legge che ti permetterà di ereditare i beni del tuo convivente, una legge che ti permetterà di decidere e di lasciar decidere della propria vita in caso di malattie terminali o simili. Scusa ma se questo non è un modo di pensare "per tutta la vita" cos'è????

Rispondo indirettamente anche a Mezzo.

No, quello che a noi (e ad altre coppie che conosciamo etero o omosessuali) interessa nello specifico non è la tutela economica reciproca, ma soprattutto la possibilità di risultare come "persona avente diritto" in situazioni sgradevoli tipo "succede qualcosa uno dei due finisce all'ospedale e all'altro/a non forniscono uno straccio di notizia perchè non siamo giuridicamente riconosciuti". Aspetti tipo mantenimento del convivente, reversibilità della pensione e soprattutto alimenti non ci interessano proprio, proprio perchè vogliamo che per entrambi valga il discorso "stiamo bene insieme finchè stiamo bene, ma siamo liberi di salutarci in qualsiasi momento senza troppe formalità". Il fatto che questi Dico siano/sembrino contratti abbastanza elastici da poter essere adattati e contrattati secondo le esigenze delle singole coppie dovrebbe andare incontro alle esigenze di molti.

Almeno si spera.

;)


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Lord Lupo
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Inviato il 12 febbraio 2007 20:16

Quello che ha appena scritto Raya è - imho - importantissimo.

Perchè a prescindere da qualsiasi valutazione tecnica e politica su sti dico è importante capire se essa soddisfa chi ne sarà il beneficiario. Questo già di per sè esclude coloro che desiderano sposarsi, anche se solo con rito civile. Sinceramente, se due persone (di qualsiasi sesso) vogliono convivere vedendosi riconosciute alcune situazioni giuridiche soggettive divenute oramai legittime, questa legge può andare anche bene. Certo, gli omosessuali non avranno la possibilità di sposarsi; ma a qesto punto io mi chiedo: è quello che vogliono veramente? perchè ho l'impressione (magari sbagliata, non so...) che coppie di questo tipo vogliono comunque avere un rapporto improntato alla massima libertà. Se così fosse sarebbe più giusto perseguire la strada intrapresa da Bindi e Pollastrini, piuttosto che quella intrapresa dalla Spagna.


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Inviato il 12 febbraio 2007 20:38

Personalmente sono molto contrario alle unioni civili e in particolar modo a quelle omosessuali.

 

Per le coppie eterosessuali trovo che per ottenere riconoscimenti di importanza assoluta (quali la reversibilità della pensione, gli alimenti ecc.) sia necessario prendersi un impegno di fronte allo Stato di pari livello.

 

Riguardo alle coppie omosessuali trovo invece inappropriata in ogni caso la concessione di diritti simil-famiglia, ancor più se si arriva (fortunatamente cosa improbabile in Italia al momento) ad aberrazioni quali l'adozione di bambini a tali coppie.

 

Sono invece favorevole in entrambi i casi a riconoscimenti minori quali l'assistenza in ospedale e le disposizioni in caso di impossibilità di intendere e volere.


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Inviato il 12 febbraio 2007 20:57

Riguardo alle coppie omosessuali trovo invece inappropriata in ogni caso la concessione di diritti simil-famiglia, ancor più se si arriva (fortunatamente cosa improbabile in Italia al momento) ad aberrazioni quali l'adozione di bambini a tali coppie.

 

Sono invece favorevole in entrambi i casi a riconoscimenti minori quali l'assistenza in ospedale e le disposizioni in caso di impossibilità di intendere e volere.

 

Riconoscimenti MINORI? Ma sai cosa vuol dire amare una persona?

Ti sembra poco che se finisce sotto una macchina e potrebbe essere morta e per te è la persona più importante della tua vita, a te non dicono NIENTE????

E se tu sei incapace di intendere e volere e per te è di estrema importanza cosa ne faranno del tuo corpo e ti darebbe pace mettere la tua vita e la tua dignità nelle mani di una persona che ti è cara, e NON PUOI??

 

Che poi parlare di diritti simil-famiglia non si sa bene cosa voglia dire, se due persone vogliono dividere la propria vita non sta certo a te guardare cos'hanno fra le gambe e decidere se possono o non possono.

Cosa intendi per "inappropriato"? Che fai male a loro? La pensano come te, se vogliono vivere con qualcuno che amano. Che fai male a te stesso? Non è che se due gay si sposano tu sei obbligato entro 24 ore a sposare uno del tuo sesso. Quindi?


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Inviato il 12 febbraio 2007 21:14

Riguardo alle coppie omosessuali trovo invece inappropriata in ogni caso la concessione di diritti simil-famiglia, ancor più se si arriva (fortunatamente cosa improbabile in Italia al momento) ad aberrazioni quali l'adozione di bambini a tali coppie.

 

Sono invece favorevole in entrambi i casi a riconoscimenti minori quali l'assistenza in ospedale e le disposizioni in caso di impossibilità di intendere e volere.

 

Riconoscimenti MINORI? Ma sai cosa vuol dire amare una persona?

Ti sembra poco che se finisce sotto una macchina e potrebbe essere morta e per te è la persona più importante della tua vita, a te non dicono NIENTE????

E se tu sei incapace di intendere e volere e per te è di estrema importanza cosa ne faranno del tuo corpo e ti darebbe pace mettere la tua vita e la tua dignità nelle mani di una persona che ti è cara, e NON PUOI??

 

Che poi parlare di diritti simil-famiglia non si sa bene cosa voglia dire, se due persone vogliono dividere la propria vita non sta certo a te guardare cos'hanno fra le gambe e decidere se possono o non possono.

Cosa intendi per "inappropriato"? Che fai male a loro? La pensano come te, se vogliono vivere con qualcuno che amano. Che fai male a te stesso? Non è che se due gay si sposano tu sei obbligato entro 24 ore a sposare uno del tuo sesso. Quindi?

 

Per diritti "minori" intendo da un punto di vista dell'impegno sociale-economico di fronte allo Stato e richiesto allo Stato, infatti sono favorevole a questo genere di riconoscimenti.

 

Sulla seconda cosa non vieto a nessuno di vivere la propria vita come meglio crede, ma non si può pretendere che siano considerati di fronte alla collettività come una famiglia con tutti gli oneri e i diritti che ne conseguono.


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Koorlick
Bibliotecario della Torre del Re
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Koorlick
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Inviato il 12 febbraio 2007 21:21

Quando si è cominciata a fare avanti la discussione sulle coppie di fatto, io vagheggiavo una soluzione di carattere generale sui vincoli affettivi che mi pare sia molto vicina al progetto ora approvato dal Governo.

 

Quindi, è evidente che sono del tutto solidale con lo schema ideale di questa proposta - direi anzi che, appena ne ho sentito e letto le linee generali, avrei potuto definirmi tranquillamente un "dico-entusiasta".

Non mi pare affatto che le critiche mosse da alcuni siano pertinenti: l'idea che "se uno non si sposa non vuole diritti", che mi pare trasparire da qualche intervento, secondo me è una critica poco adatta ad un istituto che, almeno a leggere il testo, mi pare lontano anni luce dal matrimonio, anche più lontano di quello che probabilmente vogliono coloro che lo hanno proposto.

 

Dopo aver letto il testo, tuttavia, sono molto più dubbioso. Pur condividendo l'impostazione di fondo, infatti, mi pare che nella disciplina concreta vi siano un po' troppi buchi neri (la raccomandata mi pare un punto debolissimo, la disciplina successoria è inutile e confusa, la parte sugli alimenti, presa alla lettera, creerebbe in capo ai conviventi obblighi maggiori di quelli che spettano alle coppie sposate ;) ).

In generale, la disciplina è confusa e ambigua.

Intendiamoci: niente di diverso da quello che esce ogni giorno dalle aule del Parlamento - credo che chiunque abbia studiato giurisprudenza resti sconvolto ad ogni nuova legge, per come sono scritte, o comunque è quello che capita a me. Però un provvedimento a mio avviso così importante e innovativo meritava una disciplina più coerente, che potesse evitare interpretazioni "ortopediche" (come diceva il mio prof. di Procedura Civile) della Cassazione, garantite con questo testo. Confesso che se fossi in Parlamento lotterei per delle modifiche, e se il testo restasse questo esiterei ad approvarlo ;)

 

Ahimè, non ho alcuna fiducia che il Parlamento riesca a migliorare il testo, soprattutto a giudicare dai rigurgiti ideologici che si sentono in ogni dove.


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Iskall Ytterligare
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Iskall Ytterligare
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3997 messaggi
Inviato il 12 febbraio 2007 21:22

Folletto, capisco cosa intendi, ma non sono d'accordo.

 

Un gesto è pubblico, di fronte alla collettività (che li "considera" in un certo modo) solo se al fatto si dà rilevanza pubblica. Fai un matrimonio davanti a famiglie, amici, colleghi? Ti sposi in segreto con due rapide firme in mezz'ora? C'è una differenza abissale in questo.

 

Non dimentichiamo che è un contratto tra privati, cioè fino a prova contraria fatti loro. E non è una questione di oneri e diritti, ma di tutele.

I due esempi che ho fatto prima sono un caso significativo di questo, ma prova anche a passare vent'anni della tua vita in un nido tuo e della persona che ami: poi muore, sei distrutto... e te ne devi anche andare abbandonando il luogo di tutti i vostri ricordi???

 

Il fatto è che non c'è una definizione di famiglia univoca, e non vorrei che si finisse a parlare di cos'è la famiglia in sè stessa per poi applicare questo modello teorico a tutti. Sarebbe un'imposizione ideologica, no?

 

Il punto è che due persone in ragione di un legame affettivo si legano con reciproci vincoli fatti di doveri verso la parte debole, e ricevono delle tutele se sono loro la parte debole.

 

Questo cosa c'entra con il sesso delle due persone?


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