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Rapporto IUCN 2006
di Lord Beric
creato il 02 maggio 2006

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Inviato il 11 maggio 2006 1:05
sono un deista tendente al cattolicesimo: prendo un po'qua e un po' là, quello che mi fa comodo.

 

ma... mi lasci perplesso.. ^_^ :huh:

 

Da quando la fede è una questione di comodo? Certo, è facile costruirsi una tesi e poi costruirci attorno una religione personale, sicuramente molto comodo, cosí facendo è sicuramente semplice sostenere una qualunque tesi, ma non so quanto solide possano essere simili "basi". Direi che pieghi Dio e la religione ai tuoi comodi, atteggiamento che non mi pare esattamente da fedele.

Del resto stai rifiutando molte cose del cattolicesimo, le sue stesse basi (la Bibbia CEI, La Bibbia Concordata, il papa); la tua tendenza al cattolicesimo dove sarebbe?

 

non è che hai fondato anche una tua religione?? :D :)

 

per come la vedo io, gli indiani sono stati sconfitti, quindi la loro cultura era debole e perdente, e quindi "sbagliata"

 

non è la prima volta che sento questi ragionamenti... :( :(


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xaytar
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xaytar
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Inviato il 11 maggio 2006 2:41
vivevano in tribù di quanto, 300-400 individui? e ogni gruppo etnico era perennemente in guerra con il suo vicino.

 

In Europa non è che gli stati vicini di casa si volessero tanto bene eh, soprattutto in quell'epoca...

tenendo conto che in America gli uomini sono arrivati dopo, e che c'erano molte meno risorse, non vedo molte differenze.

 

 

Guerre di razzia, in +, guerre che non hanno mai portato da nessuna parte.

Ma che bella organizzazione, mi verrebbe da dire...

 

Discutibile che le altre guerre portino a qualcosa. O se le guerre portano cmq a qualcosa, ad esempio la possibilità di sopravvivenza, anche le guerre di razzia sono queste.

 

non conoscevano la scrittura,

 

il che non li rende necessariamente "inferiori". Noi conosciamo a stento chi era il nostro bisnonno o trisnonno, a meno che nn siamo particolarmente interessati/ferrati agli alberi genealogici. Molti popoli senza scrittura (o meglio, che non hanno un sistema di registrazione degli eventi simile al nostro) hanno una memoria più sviluppata ed allenata, riuscendo ad esempio a ricordare una lunghissima fila di alberi genealogici, sia a livello diacronico sia a livello sincronico.

 

avevano utensili e armi primitive,

 

non esistono utensili o armi primitivi, o perlomeno non nel senso che intendi tu. Sono primitive in una linea interna, nel senso anacronistico, ma non esterna. Se quelle erano il "massimo" della loro cultura, allora non erano primitive. Primitive rispetto a noi non si può fare, perchè non è necessariamente vero che la loro lancia, ad esempio, abbia la stessa valenza/storia/importanza/utilità della nostra lancia.

 

non avevano neppure inventato la sella e le staffe, (loro, il "grande" popolo dei cavalli...),

 

come dice giustamente Mornon, è difficile inventare un coprisedia se non hai la sedia :D anzi in poco tempo hanno dimostrato grande padronanza ed adattamento. A meno che non ci si voglia lamentare, che so, del fatto che gli eschimesi non abbiano inventato il bikini.

 

vestivano di pelli puzzolenti e vivevano in tende puzzolenti

 

il puzzo è culturale, se per loro non lo erano non vedo il problema. A me piace l'odore della benzina verde ma c'è a chi fa schifo, e i benzinai che ci devono convivere tutto il giorno probabilmente non ci fanno nemmeno caso. Poi uno è inferiore perchè puzza? Attila e Gengis Khan non penso fossero dei mostri di pulizia :)

 

(o misere capanne o fatiscenti pueblos....),

 

stesso discorso dell armi primitive, se sono il massimo vuol dire che non c'era disponibilità di mezzi per fare altro, oppure quelli andavano benissimo per il compito a cui servivano. Ad esempio se un popolo segue le mandrie e si sposta con esse ha molto più senso usare capanne di legno o tende (smontabili e trasportabili o cmq costruibili in meno tempo) piuttosto che case di mattoni.

 

celebravano barbari riti di iniziazione

 

sorvolando sul "barbari", perchè barbari è rispetto ad una cultura considerata superiore e di base, di riti di iniziazione ne è pieno anche il cosiddetto "mondo civilizzato", se non ora nei passati secoli, tipo la circoncisione.

 

ed erano tutti fumati ohmy.gif

 

generalizzazione, in linea generale (ci sono talmente tante varietà che neppure io conosco) non era una cosa troppo diversa dal nostro sacerdote che prende il vino.

 

quando venne il momento di difendere la propria terra non riuscirono a formare una coalizione degna di questo nome,

 

le loro battaglie le hanno fatte. La stessa Italia viene spesso accusata di non essere mai riuscita a formare coalizioni degne di questo nome dopo l'impero romano, e di essersi unita solamente grazie all'aiuto di potenti nazioni vicine interessate (in primis francia).

 

e si fecero corrompere dall'alcol....

 

magari erano epicurei ^_^ non è un "ideale universale" quello del "è meglio morire combattendo una causa persa perchè così vado in qualche paradiso piuttosto che vivere quieto accettando la dominazione patteggiata"

 

insomma, lo so che i perdenti esercitano sempre uno strano fascino, però questi erano sfigati forte....

 

l'unica sfiga è quella del caso (o necessità divina per alcuni), ovvero quella di una parte di popolazione dei primi uomini migranti di essersi ritrovati in un'area geograficamente e biologicamente molto avvantaggiata; se scambi le due etnie di individui all'inizio di quelle epoche storiche, non ti troverai di fronte a risultati troppo diversi :huh:

 

per come la vedo io, gli indiani sono stati sconfitti, quindi la loro cultura era debole e perdente, e quindi "sbagliata"

 

non esiste una cultura debole capace di aggregare 300 persone (numero che inizialmente hai messo tu), tutte le culture di aggregazione sono culture forti, l'unica forza che ha una cultura è quella di mantenersi nel tempo (evolvendosi al contempo), e se c'è riuscita vuol dire che è forte, quelle deboli sono servite a fare le opportune modificazioni alla forte dominante e venire fagocitate nel flusso delle sotto/controculture interne.

Lo sbagliata non vedo perchè, d'altronde sono riusciti a sopravvivere per migliaia di anni, e tutt'oggi sono vivi seppur pochi, quindi ha assolto al suo compito. La cultura non serve mica a dominare il mondo :(


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Mithrin
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Mithrin
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Inviato il 11 maggio 2006 8:21
per come la vedo io, gli indiani sono stati sconfitti, quindi la loro cultura era debole e perdente, e quindi "sbagliata"

 

Discorso un po' pericoloso perche' potrebbe portare quelli che ritengono la loro cultura "superiore" a sentirsi autorizzati a opprimere gli "inferiori"

 

sono un deista tendente al cattolicesimo: prendo un po'qua e un po' là, quello che mi fa comodo.

 

La fede sta proprio nel seguire i dettami di una religione anche e soprattutto quando non ci piacciono, altrimenti dov sta il merito ???


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Ser Loras Tyrell
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Ser Loras Tyrell
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Inviato il 11 maggio 2006 11:44

/moderator mode on

 

Raga,ok il discorso sull'anima,ma con la discussione sugli indiani d'america siam andati OT :D Se c'è interesse,invito ad aprire un nuovo topic su indiani d'america e popoli affini :) Buon prosecuo ^_^


S
Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 11 maggio 2006 13:48

ultima cosa sugli indiani e chiudo. Per dirla con termini moderati, il sistema di vita dei pellerossa era un po' anacronistico: nel mondo che stava cambiando non c'era + spazio per le "allegre cavalcate come senso della vita". Era uno stile di vita superato, come al giorno d'oggi sono superati la penna d'oca e l'inchiostro

 

Discorso un po' pericoloso perche' potrebbe portare quelli che ritengono la loro cultura "superiore" a sentirsi autorizzati a opprimere gli "inferiori"

 

opprimere no... missione civilizzatrice, forse...

 

 

Che ci giochi è vero, ma dopo lo mangia. Non è puro sfizio.

 

e invece qui hai torto moltissime volte non se lo mangia

 

 

Sulla caccia, comunque si basa su piani d'abbattimento atti a contenere la popolazione, e che producono carne che non viene sprecata; quindi non è puro sfizio.

 

te lo dico io che è puro sfizio. i piani d'abbattimento ecc sono panzane che vengono rifilate agli animalisti per leggitimare questo sport

 

 

Non vedo dove sarebbe quell'ovvietà: anche i cani vivono solamente sulla terra asciutta, quindi rientrerebbero nel discorso, come ogni altro animale che viva sulla terra asciutta. "Quanto era sulla terra asciutta" non è solo l'Uomo, questo è innegabile: c'erano una marea di animali, che erano sulla terra asciutta tanto quanto l'Uomo, non c'è motivo per cui debbano essere esclusi da quel discorso, non hai basi per dire che con "quanto era sulla terra asciutta" si riferisca all'Uomo. Del resto, se si riferisse solamente agli Umani perché non dire semplicemente "Umani", invece che "ogni essere" e "sulla terra asciutta"? Se fosse veramente cosí palese l'appannaggio umano della nishamah, sarebbe bastato nominare quella; dire "ogni essere con la nishamah nelle narici, ciò quanto era sulla terra asciutta" non ha nulla che indichi solamente l'Uomo (in quanto da nessuna parte è detto che la nishamah sia prerogativa umana), mentre ha tutto che indichi anche gli animali.

 

molto bravo. davvero. hai sfasciato la tesi di alessandro conti pouger. :D

dunque secondo la bibbia, gli animali terrestri e senza narici possiedono un'anima uguale alla nostra.

 

 

non provo gratitudine verso gli animali ma verso il loro "creatore" (nel mio caso Dio, ma può andar bene anche Essere Supremo, Ordine Geometrico, Caso e Necessità, Destino ecc....)

 

 

Lo sai che il pezzo della Bibbia dove è detto che gli animali sono creati sottoposti all'Uomo per servirlo è un errore di traduzione, errore se non sbaglio ammesso anche da un Concilio Vaticano?

 

 

in conclusione, ci terrei a farti notare che sei stato tu a tirare in ballo la bibbia, e non io (il mio "Dio" poteva anche essere Vishnù o Allah o Baal).

Io mi sono messo sul tuo stesso piano e ho perso.

 

ma quello che dice la bibbia (e soprattutto l'antico testamento) ha per me un valore molto scarso.... quindi che la bibbia dica o meno che gli animali hanno l'anima ni è del tutto indifferente

 

e quindi, da bravo illuminista deista, rifiuto questa tesi oscurantista e mi affido alla ragione.

 

 

Del resto stai rifiutando molte cose del cattolicesimo, le sue stesse basi (la Bibbia CEI, La Bibbia Concordata, il papa); la tua tendenza al cattolicesimo dove sarebbe?

 

il vangelo qualcosa di passabile lo dice anche....

 

ma per me è soprattutto una questione estetica: il colonnato del benrini, san pietro, l'elezione del papa, fumata nera e bianca, incensi e ori, giotto e michelangelo.... una fi***a davvero... ogni tanto è molto gratificante sentirsi parte di questo mondo cattolico....


B
Brynden "PesceNero"
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Brynden "PesceNero"
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Inviato il 11 maggio 2006 13:59

??? ma sbaglio o ci addentriamo in discorsi strani x questo post??....

 

comunque anch'io tendo al Deismo...una saggia concezione del mondo!

 

Ciao

 

Bry :D


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Mornon
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Inviato il 11 maggio 2006 14:31
opprimere no... missione civilizzatrice, forse

 

E chi decide cosa è civile?

 

 

te lo dico io che è puro sfizio. i piani d'abbattimento ecc sono panzane che vengono rifilate agli animalisti per leggitimare questo sport

 

Spiacente per te, non è cosí: i piani di abbattimenti ci sono e si fanno, ogni anno, sotto la supervisione di un centro nazionale e dei guardacaccia. Non se ne può uscire, altrimenti ci sono pene, e ogni cacciatore ha uno (o piú) specifico capo da abbattere, quello e non un altro. Tutto questo contiene la crescita degli animali, scongiurando epidemie (nelle mie zone ci sono moltissimi animali, sani, in un parco vicino, ovviamente senza caccia, non molto tempo fa c'è stata un'epidemia). Ci sono studi in materia, che hanno mostrato come una zona senza predatori naturali e senza caccia dopo pochi anni di crescita veda nella popolazione un forte abbattimento. Questo serve anche a scongiurare proprio il rischio di cui parla quel rapporto, l'estinzione delle specie.

Su che basi mi dici tu che è puro sfizio, che i piani di abbattimento sono panzane? Io dico che non è cosí basandomi sul fatto che ho partecipato a tali piani, sono stato parte attiva nella loro realizzazione, che ho esperienze dirette della loro applicazione in ambito venatorio.

 

 

sei stato tu a tirare in ballo la bibbia, e non io

 

Vero; io faccio nuovamente notare che se porto una cosa, e tu non dici che per te non è valida, allora è logico concludere che la consideri valida, soprattutto se replichi sostenendo che invece quella fonte porta la tua stessa tesi.

 

 

quindi, da bravo illuminista deista, rifiuto questa tesi oscurantista e mi affido alla ragione

 

E attraverso quali processi razionali la ragione ti porterebbe a decidere che gli animali non avrebbero l'anima? Notare che, se è la ragione a dirlo, allora dovrebbero essere discorsi almeno in una certa misura oggettivi, non "secondo me".

 

 

ogni tanto è molto gratificante sentirsi parte di questo mondo cattolico

 

Alla faccia della fede... :D


S
Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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S

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Inviato il 11 maggio 2006 17:50
Spiacente per te, non è cosí: i piani di abbattimenti ci sono e si fanno, ogni anno, sotto la supervisione di un centro nazionale e dei guardacaccia. Non se ne può uscire, altrimenti ci sono pene, e ogni cacciatore ha uno (o piú) specifico capo da abbattere, quello e non un altro. Tutto questo contiene la crescita degli animali, scongiurando epidemie (nelle mie zone ci sono moltissimi animali, sani, in un parco vicino, ovviamente senza caccia, non molto tempo fa c'è stata un'epidemia). Ci sono studi in materia, che hanno mostrato come una zona senza predatori naturali e senza caccia dopo pochi anni di crescita veda nella popolazione un forte abbattimento. Questo serve anche a scongiurare proprio il rischio di cui parla quel rapporto, l'estinzione delle specie.

Su che basi mi dici tu che è puro sfizio, che i piani di abbattimento sono panzane? Io dico che non è cosí basandomi sul fatto che ho partecipato a tali piani, sono stato parte attiva nella loro realizzazione, che ho esperienze dirette della loro applicazione in ambito venatorio.

 

già già. e quindi secondo te i cacciatori cacciano per un cupo senso del dovere, vero?

Io invece penso che caccino per passione, per il gusto di uccidere e sentirsi in qualche modo per qualche attimo padroni della vita o della morte, per quel brivido di eccitazione che solo l'attimo prima di premere il grilletto può darti.

Poi certo devono rispettare alcune regole e molti di loro hanno un grande rispetto per la natura, ma non puoi escludere l'aspetto piacevole della caccia. Te lo dico perchè sono andato a caccia

 

 

E chi decide cosa è civile?

 

 

guarda, ti dico subito che questo relativismo portato all'esasperazione non lo sopporto e quindi lasciamo perdere che è meglio....

 

 

 

Vero; io faccio nuovamente notare che se porto una cosa, e tu non dici che per te non è valida, allora è logico concludere che la consideri valida, soprattutto se replichi sostenendo che invece quella fonte porta la tua stessa tesi.

 

hai ragione, ho solo provato a fare un po' di sano e divertente sofismo. scusa...

 

 

 

E attraverso quali processi razionali la ragione ti porterebbe a decidere che gli animali non avrebbero l'anima? Notare che, se è la ragione a dirlo, allora dovrebbero essere discorsi almeno in una certa misura oggettivi, non "secondo me".

 

l'uomo è l'unica creatura razionale, dotata di pensiero e linguaggio, capace di idee astratte.

Ha indubbiamente qualcosa in + rispetto agli animali, qualcosa che va oltre le apparenze (il nostro corpo non è molto simile a quello degli animali). Questo "qualcosa in più" potremmo definirlo, per convenzione "anima".

 

 

pertanto, essendo l'uomo in tal senso superiore, ha diritto su ogni altra forma di vita


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Mornon
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Mornon
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Inviato il 11 maggio 2006 18:30
quindi secondo te i cacciatori cacciano per un cupo senso del dovere, vero?

 

Sarcasmo fuori luogo, visto che io ho detto "non è puro sfizio", non "non c'è sfizio". Certo, cacciano anche perché gli piace, ma questo non significa solo perché gli piace: l'aspetto piacevole non toglie che la caccia abbia delle ripercussioni che non sono di sfizio.

 

 

penso che caccino per passione, per il gusto di uccidere e sentirsi in qualche modo per qualche attimo padroni della vita o della morte, per quel brivido di eccitazione che solo l'attimo prima di premere il grilletto può darti.

Poi certo devono rispettare alcune regole e molti di loro hanno un grande rispetto per la natura, ma non puoi escludere l'aspetto piacevole della caccia

 

La differenza è che io non ho escluso l'aspetto piacevole, mentre tu hai escluso ogni altro aspetto che non sia lo sfizio.

Sulle motivazioni non concordo; o, meglio: plausibilmente ci sarà chi caccia con quelle motivazioni, ma ce ne sono anche tante altre.

 

 

guarda, ti dico subito che questo relativismo portato all'esasperazione non lo sopporto e quindi lasciamo perdere che è meglio

 

Non voglio portare il relativismo all'esasperazione, ma quella da me fatta mi pare una domanda lecita: a parte che non so se esista un popolo piú civile in assoluto (nel senso che ognuno potrebbe essere piú civile degli altri sotto determinati aspetti), se un popolo vuole mantenere il suo stile di vita, differente dal nostro, ha senso definire il nostro piú civile, e quindi volerlo imporre?

 

 

l'uomo è l'unica creatura razionale, dotata di pensiero e linguaggio, capace di idee astratte.

Ha indubbiamente qualcosa in + rispetto agli animali, qualcosa che va oltre le apparenze (il nostro corpo non è molto simile a quello degli animali). Questo "qualcosa in più" potremmo definirlo, per convenzione "anima"

 

Se l'anima è per definizione irrazionale, come può la razionalità essere indice dell'esistenza dell'anima?

Comunque, che l'Uomo abbia raggiunto livelli tecnologici e intellettivi diversi da quelli degli altri animali mi pare indubbio, dire che sia "l'unica creatura razionale, dotata di pensiero e linguaggio" mi pare esagerato.

Sul corpo, anche il corpo di una scimmia non è simile a quello di un cane, quindi non vedo collegamenti tra le due cose; in ogni caso, piuttosto che chiamarlo "anima" lo chiamerei "evoluzione", "progresso", in quanto, come detto, mi sfugge come l'aver saputo costruire un aereo sia indice del possedere un'anima.

 

 

pertanto, essendo l'uomo in tal senso superiore, ha diritto su ogni altra forma di vita

 

Non vedo il nesso tra le due cose, onestamente.


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xaytar
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xaytar
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Inviato il 11 maggio 2006 19:14
l'uomo è l'unica creatura razionale, dotata di pensiero e linguaggio, capace di idee astratte.

Ha indubbiamente qualcosa in + rispetto agli animali, qualcosa che va oltre le apparenze (il nostro corpo non è molto simile a quello degli animali). Questo "qualcosa in più" potremmo definirlo, per convenzione "anima".

 

Se tutte queste cose sono assunte da un pensiero di fede, è un conto. Ma se come dici tu sono frutto di processi razionali, anche solamente entrando all'interno dell'etnocentrismo e considerare la nostra scienza come l'esempio più alto di razionalità umana, è la scienza odierna stessa a smentire queste presunte "tesi razionali"; capisco che l'etologia sia una scienza piuttosto giovane, ma il fatto che l'uomo sia l'unica creatura razionale, l'unica dotata di pensiero e di linguaggio, l'unica capace di idee astratte (questa in effetti più recente, dati gli esperimenti sulle scimmie, ma nulla che nn si possa spiegare con le tesi evoluzionistiche) è figlia di una cultura pseudoilluminista, per un certo verso anche legata alla fissità delle specie, vecchia perlomeno di una cinquantina d'anni (o forse di meno a dir la verità, dovrei ricontrollare le date) :D



Lord Beric
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Lord Beric
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Inviato il 11 maggio 2006 19:32 Autore

Scusa Balon, ma c'è qualcosa che mi sfugge:

- o l'uomo è superiore agli altri animali, e pertanto è in grado di comprendere che le risorse del pianeta non sono infinite e che non deve ridursi ad uccidere altri animali per soddisfare i propri sfizi, come tu hai detto che fa

- oppure l'uomo è vittima dei propri istinti esattamente come le altre specie animali, e in tal caso non riesco veramente a capire da dove arriva la tanto supposta superiorità... Inoltre non capisco il concetto di superiorità = diritto...

 

Tutti gli animali sono capaci di cacciare per sopravvivere. L'uomo, cacciando, dimostra di essere un animale al pari degli altri, nulla più. Dove sta la superiorità? Nell'essere in grado di uccidere?

Ma allora un leone è superiore ad una gazzella? E quanti leoni pensi che sopravviverebbero senza gazzelle? E vicendevolmente, senza il controllo demografico provocato dalla caccia dei leoni, quante gazzelle riuscirebbero a sopravvivere?

 

Se l'uomo è superiore, non dovrebbe evitare di ragionare unicamente con l'istinto, puntando alla soddisfazione del proprio bisogno immediato, del proprio sfizio, e passare invece ad una gestione più sapiente del sistema-mondo di cui fa irrimediabilmente parte?


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 12 maggio 2006 13:58
dire che sia "l'unica creatura razionale, dotata di pensiero e linguaggio" mi pare esagerato

 

:wacko: e chi altri ci sarebbe?

 

 

in ogni caso, piuttosto che chiamarlo "anima" lo chiamerei "evoluzione", "progresso", in quanto, come detto, mi sfugge come l'aver saputo costruire un aereo sia indice del possedere un'anima

 

 

rispetto questa tua visione atea ed evoluzionistica del mondo... io sono più un deista creazionista, ti ripeto....dove sta il problema?

 

la tesi dell'evoluzione è solo una ipotesi, e non la verità assoluta: non hai a tuo sostegno ne una formula metematica ne un esperimento di laboratorio....

 

 

ma questo non significa solo perché gli piace: l'aspetto piacevole non toglie che la caccia abbia delle ripercussioni che non sono di sfizio.

 

ma l'aspetto sfizioso è fondamentale... direi il 90%... la caccia (es. safari, caccia alla volpe, le antiche "riserve di caccia reali"... non sono/erano certo volte a tutelare la specie....)

 

 

o l'uomo è superiore agli altri animali, e pertanto è in grado di comprendere che le risorse del pianeta non sono infinite e che non deve ridursi ad uccidere altri animali per soddisfare i propri sfizi, come tu hai detto che fa

 

certo che deve soddisfare i propri sfizi... ovviamente senza pregiudicare la sua stessa sopravvivenza, è ovvio

 

 

Tutti gli animali sono capaci di cacciare per sopravvivere

 

non ho mai parlato di caccia=superiorità. E cmq non è vero che TUTTI gli animali sanno cacciare. Anzi, solo un minima parte

 

 

 

se un popolo vuole mantenere il suo stile di vita, differente dal nostro, ha senso definire il nostro piú civile, e quindi volerlo imporre?

 

 

qui entriamo nel difficile campo della psicologia... penso che ogni cultura si senta in qualche modo superiore alle altre e quindi desideri prevalere sulle altre (distruggendole, o più umanamente, "civilizzandole")

io sono un occidentale, sono afflitto da questa psicosi e anche io ritengo la mia cultura superiore alle altre.

 

 

 

Non vedo il nesso tra le due cose, onestamente.

 

è la legge del + forte. la legge del diritto naturale. la legge che gli animali seguono.

Come ci si dovrebbe comportare con gli animali? applicando il codice civile anche con loro?

 

ultimamente si tende a fare anche questo, ma la trovo una grandissima idiozia...


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xaytar
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Inviato il 12 maggio 2006 14:36
dire che sia "l'unica creatura razionale, dotata di pensiero e linguaggio" mi pare esagerato

 

^_^ e chi altri ci sarebbe?

 

tra gli animali dai pesci in "su", è difficile dire chi non ci sarebbe... Per il pensiero, rimando ai recenti esperimenti sulle scimmie, ma potrebbero in teoria bastare gli animali che cacciano in gruppo, collaborando. Per il linguaggio, è senso comune che gli animali parlino tra loro: più che parlare, comunicano in modo diverso da noi (classico l'esempio dei gabbiani che si segnalano a vicenda la posizione del cibo).

Per la razionalità, ad esempio, è più che riscontrata la presenza di memoria e la capacità di induzione negli animali (quella che magari il senso comune chiamerebbe "istinto animale", in maniera poco scientifica), che poi sono tra le basi fondamentali della nostra razionalità.

Per aggiungere, poi, tra gli animali sono riscontrabili alcune caratteristiche ritenute proprie dell'uomo, quali l'organizzarsi in società (esempio classico i leoni), in "culture" (sempre loro, posti in cui "si fa così" piuttosto "che si fa cosà") e farsi addirittura la guerra :wacko: (articolo recente su un paio di gruppi di scimpanzè africani)

 

in ogni caso, piuttosto che chiamarlo "anima" lo chiamerei "evoluzione", "progresso", in quanto, come detto, mi sfugge come l'aver saputo costruire un aereo sia indice del possedere un'anima

 

 

rispetto questa tua visione atea ed evoluzionistica del mondo... io sono più un deista creazionista, ti ripeto....dove sta il problema?

 

la tesi dell'evoluzione è solo una ipotesi, e non la verità assoluta: non hai a tuo sostegno ne una formula metematica ne un esperimento di laboratorio....

 

anche il fatto che questo mondo sia reale e non soltanto un'illusione è un'ipotesi, non sostenibile da formule matematiche o esperimenti da laboratorio (per forza, laboratori esterni è difficile trovarne :figo:), questo non vuol dire che non possa ugualmente essere la tesi più accreditata, per induzione o probabilità ^_^

Tu stesso parli di legge del piu forte, del fatto che chi vince ha sempre ragione... la tesi evoluzionistica ha vinto su quella creazionistica allo stesso modo degli americani sugli indiani d'america ;)

 

se un popolo vuole mantenere il suo stile di vita, differente dal nostro, ha senso definire il nostro piú civile, e quindi volerlo imporre?

 

qui entriamo nel difficile campo della psicologia... penso che ogni cultura si senta in qualche modo superiore alle altre e quindi desideri prevalere sulle altre (distruggendole, o più umanamente, "civilizzandole")

io sono un occidentale, sono afflitto da questa psicosi e anche io ritengo la mia cultura superiore alle altre.

 

non è proprio psicologia, ma hai ragione, più o meno tutte le culture sono affette da "etnocentrismo".

Il fatto è che praticamente tutte sono affette senza saperlo, non ne sono per così dire "coscienti". Ma uno che sappia di avere questa "psicosi", non capisco come possa accettare di tenerla sensata alla base e di voler costruire un discorso razionale e scientifico, magari a livello generale/universale a modello illuminista. D'altronde se uno è affetto da cleptomania non gli permettiamo di andare in giro a rubare quello che vuole, nè un serial killer ad uccidere chi vuole; la psicosi è per definizione una "malattia" che causa "alterazione", e mi chiedo come possa uscire fuori una promessa di superiore razionalità (magari oggettiva) se il nostro "tavolo da lavoro", il nostro "laboratorio scientifico" (la mente) è sporco, rotto o ha delle interferenze esterne. Un esperimento scientifico fatto in tale condizioni sarebbe considerato nullo ^_^


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Mornon
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Inviato il 12 maggio 2006 15:29
dire che sia "l'unica creatura razionale, dotata di pensiero e linguaggio" mi pare esagerato

 

e chi altri ci sarebbe?

 

Non so, esempi casuali... cani, gatti, leoni, tigri, gazzelle, ecc. Magari non avranno un linguaggio articolato quanto il nostro, ma comunicano, e quindi ne hanno uno; pensano, è un fatto; e basta vedere come cacciano molti animali per accorgersi che se non è un processo razionale, è qualcosa di molto vicino.

 

 

rispetto questa tua visione atea ed evoluzionistica del mondo... io sono più un deista creazionista, ti ripeto....dove sta il problema?

la tesi dell'evoluzione è solo una ipotesi, e non la verità assoluta: non hai a tuo sostegno ne una formula metematica ne un esperimento di laboratorio

 

A parte quanto giustamente detto da xaytar, il problema sta nel fatto che posso accettare "Credo in Dio, quindi l'Uomo ha l'anima", ma non vedo il nesso tra "L'Uomo è evoluto tecnologicamente" e "l'Uomo ha l'anima". Il fatto di aver sviluppato un aeroplano indice dell'avere un'anima? Non credo, questa è evoluzione (se non altro tecnologica, e questa non è un'ipotesi, ma un fatto).

 

 

a l'aspetto sfizioso è fondamentale... direi il 90%... la caccia (es. safari, caccia alla volpe, le antiche "riserve di caccia reali"... non sono/erano certo volte a tutelare la specie....)

 

Sicuramente se non ci fosse quell'aspetto (che non so se sia il 90%, ma sicuramente dire una simile percentuale è generalizzante) ci sarebbero meno cacciatori, potenzialmente la maggior parte sarebbe gente pagata (guardacaccia, ecc.). Ma, di nuovo, io non ho mai negato l'aspetto piacevole della caccia, né l'ho quantificato, ho replicato a quanto da te detto perché hai parlato dell'aspetto piacevole come unica motivazione.

 

 

qui entriamo nel difficile campo della psicologia... penso che ogni cultura si senta in qualche modo superiore alle altre e quindi desideri prevalere sulle altre (distruggendole, o più umanamente, "civilizzandole")

io sono un occidentale, sono afflitto da questa psicosi e anche io ritengo la mia cultura superiore alle altre

 

E questo dà il diritto di imporla anche a un'altra popolazione che con la sua cultura vive benissimo, senza essere sottomessa a tirannie o simili? Se loro vivono bene in un modo, e pur conoscendo il nostro stile di vita volontariamente scelgono di non abbracciarlo, perché imporglielo?

 

 

è la legge del + forte. la legge del diritto naturale. la legge che gli animali seguono

 

Non mi pare che i leoni sterminino le gazzelle, men che meno che lo facciano per puro sfizio. Ergo, lo sterminio, l'uccisione per divertimento, sembrerebbe essere un'estensione umana di tale diritto (presupponendo che esista un diritto, in natura).


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Inviato il 12 maggio 2006 16:14
rispetto questa tua visione atea ed evoluzionistica del mondo... io sono più un deista creazionista, ti ripeto....dove sta il problema?

 

la tesi dell'evoluzione è solo una ipotesi, e non la verità assoluta: non hai a tuo sostegno ne una formula metematica ne un esperimento di laboratorio....

 

Un ipotesi più che accreditata da fatti... basti pensare ai fossili. ma ci sono anche esempi concreti e ripetibili di evoluzione, per esempio l'evoluzione di un qualunque virus, osservibile in laboratorio......

Per quello anche l'evoluzione tecnologica dell'umanità può essere considerato un tipo di evoluzione, il mondo è pieno di esempi e "prove" dell'evoluzione.

Il creazionismo invece non mi pare abbia nessuna minima base, prova, "dimostrazione", nemmeno indizi, quindi per me la scelta è facile......

Da notare che ateo e evoluzionista non sono sinonimi, per esempio la Chiesa Cattolica ha riconosciuto l'esistenza dell'evoluzione delle specie, semplicemente ritiene che la scintilla vitale sia stata e sia data da Dio.

La fede da sempre è appunto una questione di fede che non si basa su prove o dimostrazioni o osservazioni ma sul proprio sentire, sulle proprio, diciamo, "emozioni", sul mondo interiore di ognuno che decide se credere o meno; non mi pare che nessuno si sia mai messo a cercare la spiegazone scientifica di come Gesù moltiplicava i pani e i pesci o come il Buddha rimase mesi e mesi in meditazione senza bere o mangiare, o lo si accetta o no.

 

Niente può essere vero in assoluto ? può darsi ma il nostro modo di vivere si basa sulle certezze; se lascio andare un bicchiere non mi pongo il problema di che direzione prendderà, so che cadrà verso il basso, così come so che la Terra continuerà a girare e domani il sole sorgerà dinuovo e così via......


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