Tranquillamente, mi spieghereste in che modo la provenienza estera di un criminale ha contribuito a renderlo tale?
Ci sono etnie inclini al crimine?
E' la condizione di stranieri che li renderebbe tali?
Altro?
la sua provenienza nn fà assolutamente di lui un criminale in partenza!!criminale lo è diventato dopo quello che ha fatto!!!!e nn mi sembra sia assolutamente difendibie!
Tranquillamente, mi spieghereste in che modo la provenienza estera di un criminale ha contribuito a renderlo tale?
Ci sono etnie inclini al crimine?
E' la condizione di stranieri che li renderebbe tali?
Altro?
Ovviamente tranquillamente
no,no non dico ke ci siano etnie più inclini al crimine...o forse si...bo,questo devo kiarirmelo,anke se credo ke qlkuna di queste abbia un'indole più violenta probababilmente (per esempio l'albanese,ma è un mio parere questo).
A prescindere dal mio pensiero,
sta di fatto ke arrivati qui si trovano di fronte a un bivio: o miseria o una vita da criminale. Tanti optano per la seconda,per questo la provenienza estera l'ha reso tale.
Non credo ke l'esempio del palermitano ammazzato dal milanese centri perkè sto parlando della criminalità INNEGABILMENTE elevata presente in Italia,in particolar modo a Milano (e tu vivendo nella mia stessa città,puoi negarmi ciò?)
Saluti
L'argomento è spinoso. Non ho tempo per un lungo post, per ora dò solo qualche elemento di riflessione, aiutato dal fatto di essere operatore Caritas.
Inannzitutto bisogna considerare che gli immigrati di per sè sono cmq gente che ha lasciato il proprio paese per un motivo o per l'altro, e che quindi non possono essere certo uno specchio fedele del loro popolo, ma semmai un lato negativo. Questo lo dico per evitare eventuali commenti razzisti.
In Italia effettivamente ci sono molti immigrati. Non esiste un popolo che dà più problemi di altri. Qui a Vigevano sono i marocchini a creare problemi, sò che a Como sono gli albanesi. Personalmente ho amici albanesi e sono tutte brave persone, mentre i romeni che ho conosciuto mi sembravano passabili.
Purtroppo per gli immigrati la vita non è semplice, una volta che non si inseriscono. Raramente arrivano in Italia perchè nel loro paese muoiono di fame; in generale vengono inseguendo il sogno di migliorare la propria (misera) condizione sociale. Sovente si lasciano dietro amici e parenti che li irridono per la loro scelta di andarsene, lasciando loro una sola chance: o hanno successo, o non si devono più far vedere. Ecco quindi che come arrivano qui da noi, se non riescono a trovar lavoro, si "lasciano andare", nel senso proprio più letterale del termine. Perdono i conatti con la madrepatria, coi loro parenti, e cercano rifugio nelle loro comunità di appartenenza, tirando a campare. Il detto che il "Marocchino si fà di tutto" purtroppo è verissimo. Specie i nordafricani sono inclini alla tossicodipendenza e allo spaccio. Viceversa, per l'esperienza che ho, gli immigrati provenienti dall'Est Europa sono più dediti a furti e violenze.
Il fatto che il 30% dei carcerati in Italia sia composta da immigrati la dice lunga sul problema. La nostra legislazione di per sè non è molto indulgende verso l'immigrato che viene beccato a commettere un reato. Al secondo, in teoria, dovrebbe scattare l'allontanamento coatto, mentre di sicuro non si può più avere la cittadinanza italiana.
E qui cominciano i problemi tangibili per le forze dell'ordine: come si allontana il clandestino? In teoria lo si può scortare all'aereoporto e caricarlo sull'aereo, ma ciò avviene solo in casi estremi. Per tutti gli altri clandestini non più regolarizzabili solitamente non accade nulla. Se pescati dalla polizia durante un banale controllo privi di documenti, di solito le forze dell'ordine si limitano a notificare loro il decreto di espulsione (o semplicemente li invitano ad andarsene). Ma nessun mezzo coercitivo viene impiegato. Morale: l'Italia si riempe di immigrati che non sono di alcun aiuto per lo Stato, ma che non vengono allontanati. Ovvaimente gli immigrati stessi non hanno alcuna intenzione di tornare a casa, al punto di smarrire apposta i documenti (e senza di essi, la madrepatria non li fa rientrare...). Purtroppo anche la legge Bossi-Fini, che pareva in parte limitare gli effetti dell'immigrazione, dando un impulso alle espulsioni coatte, non ha avuto effetto, perchè se non erro dichiarat incostituzionale, e cmq mai applicati seriamente.
Insomma il problema è serio. Da un lato abbiamo gente che non ha alcun interesse/possibilità a regolarizzarsi, dall'altro uan legislazione carente che non consente alle Forze dell?Ordine di allontanare questa gente.
Ciao!
comprendo tutte le posizioni fin qui elencate
max capisco la tua rabbia. è quasi la mia stessa rabbia; volevo aprire il post io quando ho sentito questa notizia, ma rischiavo di mischiare mia rabbia nei confronti della situazione con mia rabbia nei confronti di chi accentuava troppo il fatto che fossero romeni.
ora, io penso che infatti qui le questioni mischiate siano due.
quella dello stupro di gruppo personalmente l'ho odiata di più. fossi stato io l'amico costretto ad assistere, giuro che avrebbero dovuto uccidermi o sarebbero morti loro. e qui penso che si entri nei grandi problemi che ha la nostra società sul sesso, problemi che spesso e volentieri vengono nascosti sotto altri
la seconda questione è quella degli immigrati. ora, il fatto che siano romeni non conta nulla, al massimo la si può considerare la goccia che fa traboccare il vaso... ma penso sia dettato dalla rabbia della prima situazione, in realtà non vedo perchè attaccare gli immigrati per questo. di uomini così li troviamo anche nel nostro paese (ricordate desiree?caso simile).
dai retta a un co**ione max: se chiudiamo le frontiere non risolviamo questi crimini, nè li diminuiamo. anzi, tra vent'anni (o forse prima), se le chiudiamo, i milanesi chiederanno di chiudere l'immigrazione della gente del sud (e viceversa).
a parità di situazione, fa più "effetto" un caso causato dagli stranieri che dai compatrioti: è una questione psicologica, inconscia quasi. bisogna lavorare tanto per toglierla, perchè la prima affermazione di se stesso e del gruppo nella società avviene per differenza rispetto agli altri. e i capri espiatori si trovano più facilmente lontano da noi, dove la televisione nn può farci vedere le mamme piangenti che parlano dei loro figli criminali
Ho letto il Corriere della Sera online e quello che è successo è veramente terribile, non so che cosa avrei fatto se fosse successo a me.
Comunque fare giustizia sommaria non ci renderebbe molto migliori di questi cani (scusate il termine, ma è quello che sono) ed è molto incivile dire "linciaggio!".
Quello della giustizia (la giustizia che deve essere "giusta") è uno dei concetti che rende la nostra civiltà occidentale migliore della delle "civiltà" del coltello halal che taglia mani e teste, delle donne lapidate, dei fucilati, degli stupri collettivi.
Non ci sono etnie inclini al crimine (un cinese nato, cresciuto e integrato in canada, penserà e agirà come un canadese). La differenza non sta nell'etnia, ma nella cultura. la mentalità. E qui si potrebbe parlare per ore... si può dire che ci sono culture-civiltà migliori di altre? Secondo me si.
Bhe sicuramente un tema scottante questo.
Ho avviato un discussine simile su bluedivide anke quindi non mi dilungo molto nell'esprimere cio che penso(date un'occhiata ).
Sicuramente gli immigrati ci causano svariati problemi di natura economica,culturale è di criminalità che ovviamente è qualla maggiormente sotto il riflettore,ho notato che se si parla di immigrati la prima questione che viene tirata fuori è il razzismo..poi che sono disperati..che stanno male...fame...guerra e via discorrendo!è intanto stiamo a guardare!Ora non fraintendete,ma essi sono un problema(premetto che chi lavora rispetta la legge ed è regolare non centra) che dobbiamo cercare di risolver al piu presto,perchè aiutare gli altri è sicuramente una bella cosa ma dobbiamo anke essere nelle condizioni di poterlo fare,quindi tiraci in casa folle di gente ogni giorno non puo andare avanti.I metodi per arrestare il flusso immigratori INCONTROLLATO ci sono tutto sta nel attuarli senza
problemi di coscienza o derivazioni umanitarie che sono sicuramente giuste ma trovano scarso utilizzo nel mondo reale,non viviamo in un paradiso.
Gli immigrati che arrivano qui sono di una cultura diversa dalla nostra,senza parlare degli usi(modo di vivere)la lingua e la religione,di quest'ultima in buona parte mussulmani che sembrano incapaci ad addatarsi ai nostri costumi...perchè il punto è questo loro non si addattano a noi ma vogliono che lo facciamo noi.
La storia è piena di incontri fa culture diverse e quando la cosa è stata troppo repentina(come succede qui)si è arrivati sempre alla guerra.
Nell occidente a partire dalla fine dei conflitti mondiali si è diffusa questa mentalita di "buonismo" che certo ci fa onore ma dove ci porterà?
forse è ora(passatemi l'eufemismo)di tirare i remi in barca.
giustizia incivile dici?può essere nn ci sono andato leggero,ma conoscendomi e conoscendo il posto in cui vivo sarebbe stato proprio così,mi pare più incivile quelo che hanno fatto loro che la mia risposta!
io li ucciderei subito, appena presi
un paio di scarpe di cemento su misura?
A parte gli scherzi, per chi è vittima di una cosa del genere è normale pensare alla vendetta. È proprio per questo che esiste la giustizia.
ma concedimi di dire che la giustizia italiana è ridicola !finora non è riuscita ad arginare assolutamente il problema!!
in effetti....
Allora vado a preparare il cantiere...
che sia un buon impasto eh????
Condivisibile lo sfogo.Chi compie certi crimini merita solo disprezzo,indipendentemente dal fatto che sia francese,tedesco,italiano o romeno.Vorrei fare un discorso immenso che si ricollegherebbe a molti altri temi,ma mi limiterò a poche righe.Penso e credo che l'immigrazione possa essere una risorsa.L'importante è porre certi limiti,tradotti in controlli maggiori e quant'altro possa essere funzionale ad una maggiore integrazione socio culturale.E non generalizziamo mai:lasciamolo fare ad altri,agli stessi che ancora oggi ci bollano come mafiosi e codardi.Dal pregiudizio purtroppo nasce solo una cosa.E lo sappiamo tutti cosa essa comporti e a livello sociale e a livello culturale.Su certi crimini lesivi della dignità umana,cmq,non bisogna aver timore a far sentire alta la voce della giustizia.
non è rilevante che sia bresciano o calabrese se mi dicono ke è italiano
Allora sí, ma il punto è quante volte lo dicano.
non ditemi perfavore ke nn si sente spessissimo di atti di delinquenza di qualsiasi tipo da parte di stranieri dai!In proporzione a quanti sono loro,già un quinto di quel ke si sente è troppo
Onestamente non saprei, anche a causa di quanto già detto sul maggiore risalto giornalistico. Che poi delinquano, questo è sicuro. E anche da me la situazione non è rosea, anche solo come comportamenti.
1) quelli ke kredono ke gli immigrati facciano il lavoro ke gli italiani nn vogliono fare
Quanti italiani pensi farebbero lavapiatti, lavacessi, ecc.? Il secondo punto sarà anche vero, ma il primo non è poi falso.
Tranquillamente, mi spieghereste in che modo la provenienza estera di un criminale ha contribuito a renderlo tale?
Ci sono etnie inclini al crimine?
E' la condizione di stranieri che li renderebbe tali?
Altro?
Domanda: se vengono da un posto con meno legislazione che da noi, sono piú portati verso certi comportamenti, semplicemente perché da loro erano meno puniti? Sempre ipotesi, non so se sia il caso di qualcuna delle etnie da noi presenti.
per chi è vittima di una cosa del genere è normale pensare alla vendetta. È proprio per questo che esiste la giustizia
Qui si ritorna all'eterno discorso se la pena di morte sia o meno giustizia...
perchè il punto è questo loro non si addattano a noi ma vogliono che lo facciamo noi.
alcuni, come alcuni di noi non vogliono adattarsi quando vanno in paesi stranieri. ci sono anche quelli che si adattano benissimo.
certo, si sono adattati molto meglio i neri africani in america....con trecento anni di schiavitù non è retorico, è proprio vero che li ha fatti adattare più in fretta...però andiamo, nn penso che potremmo adottare lo stesso sistema e altro sistema per integrarci se non quello della convivenza culturale non c'è. i criminali ci sono ovunque, nn è un problema di integrazione di culture o no, se li mandiamo fuori ci sono cmq crimini, e non penso che ce ne sarebbero neppure di meno (in quel caso ci saranno anche dei malus in controparte)
morgil e viserys: mi ricorda la discussione sulla pena di morte...io sono contrario alla pena di morte...però quei tizi devono ammazzarmi o ammazzo loro (e poi me ne vado in galera, ovvio). per quanto mi sforzi di essere razionale, lì la rabbia non riuscirei a controllarla a sufficienza...poi me ne pentirò magari, ma peggio per me e lo stato farebbe bene a mettermi in galera, yeah