il libro è la minaccia fantasma,ma ti garantisco che il copione di lucas è più interessante!
beh.. io quel libro che l'ho scritto da patricia qualcosa..
quindi nn posso giudicare.. e nn lo trovo male(pur facendo ca***e la storia in sè..)
peace rhox
ce l'ho già grazie!!!
peace rhox
Mi dispiace ma credo che ci sia un problema di comprensione. Quelli che tu definisci come i primi scrittori fantasy, nei primi del '900 altro non sono che post-romantici, della corrente che più di ogni altra cosa considerava il famoso "sense of wonder" come fulcro tematico della letteratura. Non è quindi fantasy moderna, ma fantasy ". Questi autori hanno assorbito in maniera scarsa, o nulla, quel che succede alla fine del 1800 e all'inizio del nuovo secolo. Una frontiera non così diversa da quella che porta Stevenson a scrivere del Dr Jekyll insomma.
Dopodichè è ovvio che si sia iniziato a produrre altri lavori, ma i primi davvero degni di nota, che propongono qualcosa che non sia il semplice ricorso alla magia (che non è la caratteristica che FA la fantasy. Si può scrivere fantasy senza bisogno di inserire elementi magici), sono proprio Tolkien e Howard.
Il salto d'ambientazione (ovvero la decontestualizzazione dal reale) è quello che, imho, definisce la fantasy moderna. La magia la trovi davvero sparsa un po' ovunque.
Non lo è sempre?
Comunque, forse ho sbagliato a generalizzare al massimo però sia Morris, sia Cabell, sia Eddison, sia Leiber, sia Vance (se ricordo bene Terra Morente è del 1950 o giù di li), sia Moore, sia Lord Dunsany (anche se in forma di racconti) e forse qualcun altro che non ho letto o non ricordo hanno ambientato i loro magici racconti in mondi immaginari, decontestualizzando il reale per usare le tue parole...Sto solo dicendo che questi signori hanno scritto fantasy moderna prima di T. e sappiamo per certo che almeno uno di loro (eddison) sia stato anche letto da T. Su Tolkien sai cosa penso, ma non ha inventato un genere; imho ovviamente
Questo è indebito Lord e credo non sia degno di te pensare così male di me
pensare male di te??? sei un così bravo ragazzo
Lo so, ma è semplicemente logica conseguenza di quel che ho sempre detto. Peraltro non implica un maggior valore dato all'opera di Tolkien, ma solo un limite in quella di Martin. Non capisco la tua soddisfazione, pensavo non ti accontentassi di dimostrare così poco.
scherzavo Damien, scherzavo; forse dovevo mettere qualche altra faccina...
mi ha sorpreso la tua titubanza su Martin e l'apertura verso Tolkien ed ho voluto fare una battuta. Notte insonne?
Dipende da cosa si intende con fantasy: di certo prima di lui c'erano racconti fantastici, fiabe, mitologie, ecc., lui è stato il primo in cui si ritrovano certe cose che caratterizzano il genere in sé, ed è stato lo spunto per molto del fantasy contemporaneo e non.
Cioè
nel senso che se tu dicessi a mr. Tolkien (in una seduta spiritica, ovviamente), "Ehi cocco, tu hai inventato il fantasy!", lui ti sputerebbe brani di ectoplasma in faccia.
Che, tradotto, vuol dire che Tolkien non aveva alcuna velleità di creare un genere letterario, ma voleva riproporre la ricchezza del patrimonio mitologico nord-eurpeo in chiave rielaborata e linguaggio moderno. Ma Tolkien era e rimane uno scrittore di mitologia e di epica, epica moderna, se volete, non di quella che noi ora chiamiamo "fantasy", eticehetta che per me ha anche vaghi connotati di insulto.
Del resto la "fantasy" quale noi la si intende è nata ben prima di Tolkien, e affonda le sue radici nel racconto di "cappa e spada", ovvero la sword & sorcery poi divenuta (oggi) heroic fantasy, di cui Robert Howard, Clark Ashotn Smith e compagnia bella hanno esordito nella prima metà del secolo scorso. Che a sua volta ha origine e allo stesso tempo rappresenta la reazione/negazione del racconto del soprannaturale e del gotico inglese ottocentesco.
E Tolkien non credo che considerasse quella letteratura buona letteratura.
nel senso che se tu dicessi a mr. Tolkien (in una seduta spiritica, ovviamente), "Ehi cocco, tu hai inventato il fantasy!", lui ti sputerebbe brani di ectoplasma in faccia.
Che, tradotto, vuol dire che Tolkien non aveva alcuna velleità di creare un genere letterario, ma voleva riproporre la ricchezza del patrimonio mitologico nord-eurpeo in chiave rielaborata e linguaggio moderno. Ma Tolkien era e rimane uno scrittore di mitologia e di epica, epica moderna, se volete, non di quella che noi ora chiamiamo "fantasy", eticehetta che per me ha anche vaghi connotati di insulto.
Del resto la "fantasy" quale noi la si intende è nata ben prima di Tolkien, e affonda le sue radici nel racconto di "cappa e spada", ovvero la sword & sorcery poi divenuta (oggi) heroic fantasy, di cui Robert Howard, Clark Ashotn Smith e compagnia bella hanno esordito nella prima metà del secolo scorso. Che a sua volta ha origine e allo stesso tempo rappresenta la reazione/negazione del racconto del soprannaturale e del gotico inglese ottocentesco.
E Tolkien non credo che considerasse quella letteratura buona letteratura.
La penso come te e del resto l'ho scritto sopra
...aspetto comunque un chiarimento da Mornon, magari mi è sfuggito qualcosa in questi ultimi quindici anni di letture...
ooops, scusa!
E' che era un po' di gg che non partecipavo, e sono passato subito all'ultima risposta
Che, tradotto, vuol dire che Tolkien non aveva alcuna velleità di creare un genere letterario, ma voleva riproporre la ricchezza del patrimonio mitologico nord-eurpeo in chiave rielaborata e linguaggio moderno. Ma Tolkien era e rimane uno scrittore di mitologia e di epica, epica moderna, se volete, non di quella che noi ora chiamiamo "fantasy", eticehetta che per me ha anche vaghi connotati di insulto.
Quoto e preciso che Tolkien, non aveva proprio nessuna velleità (vabbè forse ho un pò esagerato), scriveva solo per dare un background culturale al suo "gioco preferito": creare lingue. Ed una lingua senza storia ed una cultura alle spalle non esiste. Quindi, lui, per creare qualcosa di vivo e plausibile, ha creato un mondo altrettanto vivo e plausibile.
Ed essendo pure un cicischino pignolo, ha creato quello che tutti sappiamo
Su Tolkien sai cosa penso, ma non ha inventato un genere; imho ovviamente
Boh, mi fido, ma il punto è che ne è (ne è stato) l'indiscusso punto di riferimento. Che poi qualcuno prima abbia tentato cose simili bene, ma che siano riuscite è ben altro discorso.
Ciauz
Su Tolkien sai cosa penso, ma non ha inventato un genere; imho ovviamente
Boh, mi fido, ma il punto è che ne è (ne è stato) l'indiscusso punto di riferimento. Che poi qualcuno prima abbia tentato cose simili bene, ma che siano riuscite è ben altro discorso.
Ciauz
I libri degli autori citati si trovano abbastanza facilmente in libreria o nei mercatini Ti consiglio di leggerti almeno i cicli di Leiber (Fhafrd e Grey Mouser) e di Vance (terra morente).
Per quanto riguarda Tolkien io non ho mai messo in dubbio (nè mai lo farò ) l'importanza della sua opera per il genere fantasy. Egli _è_ stato (e continua ad esserlo) un punto di riferimento per chi scrive di mondi fantastici (persino Lucas ne fu influenzato!). Come ho già scritto ha _sicuramente_ impedito al fy di estinguersi.
Ciao, ciao
Guarda Lord, non è un problema di volerli leggere o di recuperarli, è un problema di tempo. Ho altri libri che sono prioritari e in ventun'anni non ho ancora fatto in tempo a legger tutto lo scibile XD
Quando mi riferivo a Tolkien come al primo (impropriamente, non lo metto in dubbio) volevo solo evidenziare il fatto che fosse il punto di riferimento proprio perchè ha riassunto nella sua opera TUTTE le caratteristiche della fantasy moderna.
Ciauz
Guarda Lord, non è un problema di volerli leggere o di recuperarli, è un problema di tempo. Ho altri libri che sono prioritari e in ventun'anni non ho ancora fatto in tempo a legger tutto lo scibile XD
Si, ti capisco...e la situazione sarà sempre peggiore
Quando mi riferivo a Tolkien come al primo (impropriamente, non lo metto in dubbio) volevo solo evidenziare il fatto che fosse il punto di riferimento proprio perchè ha riassunto nella sua opera TUTTE le caratteristiche della fantasy moderna.
No problem, almeno su questo siamo in accordo
Ciao, ciao
continuo nel fare il cagakatzi, e dico che non ha riassunto bensì anticipato, il che è ben diverso.
Sul filo di un verbo si determinano volontà e originalità.
E' invece cero che Tolkien nella sua opera ha riassunto il mito tradizionale, riproponendolo in linguaggio moderno.
Non dimentichiamo (Fingoflin, vale anche per te) che Tolkien prima di un linguista era un filologo!
continuo nel fare il cagakatzi, e dico che non ha riassunto bensì anticipato, il che è ben diverso.Sul filo di un verbo si determinano volontà e originalità.
Potresti spiegarti meglio, Doran?
Cosa, esattamente, avrebbe 'anticipato'
quello che dicevate poc'anzi, ovvero le caratteristiche della fantasy moderna, no?
E' un dato che Tolkine non attinga assolutamente alla fantasy "classca", e cioè alla sword and sorcery di Howard, Moorkock e Leiber, no?