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Il Signore degli Anelli: problema super serio
D di Doran Nymerios
creato il 13 maggio 2005

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Iskall Ytterligare
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Iskall Ytterligare
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Inviato il 15 maggio 2005 12:46

Per qualche curioso fatto, io sono riuscita a tenere assolutamente distaccato il film dal libro.

Anche per le cronache, tutti i disegni dei personaggi mi piacciono ma non sono mai la faccia del personaggio che vedo quando leggo..

Certo, è fondamentale leggere PRIMA il libro a cui si è ispirato il film. :blink:


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Doran Nymerios
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Doran Nymerios
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Inviato il 15 maggio 2005 12:53 Autore

sarà che la mente Estranea è differente!! :blink:;):yeah:


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Damien Amfar
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Damien Amfar
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Inviato il 15 maggio 2005 15:05
Mi sono fatto capire, a mia volta?

 

 

Assolutamente sì.

Concordo con te che una lettura più approfondita di Tolkien non sia da tutti, ma questo vale un po' per tutti quegli autori che non possono essere definiti prodotti dell'industria editoriale.

 

 

Ma cavoli, non è quello cui mirava Tolkien, e chiunque affrotni la sua letteratura con lo spirito giusto, quel "sense of wonder" cui a ragione alludi, non può non accorgersene.

 

 

Credo che il problema risieda nel fatto che vedere con i propri occhi, invece che immaginare (che è il canale che rende possibile l'astrazione fantastica e romantica di cui parlavamo), elimini la possibilità, per il ricevente, di elaborare altri temi, fondamentalmente però perchè nel SdA, imho, mancano.

 

 

Ora, avendo il film di Jackson del tutto travisato e in gran parte cancellato l'afflato epico, quello che rimane è solo ridondanza, esasperazione di certi atteggiamenti, risibile inattualità.

 

 

Non credo che Jackson sia responsabile di alcunchè, aldilà di aver valutato in maniera errata (non sopravvalutato, proprio distorto) il potere del cinema, che si estende in maniera diversa nelle sensazioni di chi recepisce rispetto al libro.

 

 

 

 

 

 

 

Ciauz :blink:


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Fingolfin
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Inviato il 15 maggio 2005 16:46
Tuttavia mi sembra che lo "sdoganamento" attauto da Jackson sia del tipo più facile... insomma, mi pare che, volontariamente o più probabilmente senza volerlo, abbia messo in luce quegli elementi cui è facile appigliarsi per denigrare la saga. Facili, intendo, perchè è facile trovare il senso del grottesco e del risibile nell'epica, essendo monolitica, ellittica e volontariamente ingenua. E' questo il problema: non trovo elementi per attaccare un genere che è delicato proprio perchè mira ad esserlo...

L'epica dovrebbe parlare al subconscio prima ancora che alla mente.

Ora, avendo il film di Jackson del tutto travisato e in gran parte cancellato l'afflato epico, quello che rimane è solo ridondanza, esasperazione di certi atteggiamenti, risibile inattualità.

Ma cavoli, non è quello cui mirava Tolkien, e chiunque affrotni la sua letteratura con lo spirito giusto, quel "sense of wonder" cui a ragione alludi, non può non accorgersene.

E forse questo mi insegna una cosa: Tolkien non è per tutti, anche se molti (forse troppi) lo leggono. D'altra parte, non mi sembra che le primissime edizioni negli anni '70 destassero questo grande successo. Il grande successo di JRRT è stata una lenta e placida marea di persone che si "risvegliavano" alla sua lettura. Affrontato come un comune romanzo (fantasy o meno), Tolkien non è meglio di altri... rischia anzi di non piacere e di essere travisato.

 

Mi sono fatto capire, a mia volta?  ;)

Quando parli così ti amo :yeah::blink:

 

A parte gli scherzi, la verià è che Jackson ha fatto un ottimo lavoro a produrre un prodotto per le masse (mainstream che producono introiti) di un prodotto che non è di massa per svariati motivi: è epico e l'epica non è per le masse, è aulico, ed i linguaggi difficili non sono per la massa, è mooooltoooo lungo, e ciò che non ha una fruizione veloce non è per le masse.

 

Jackson ha fatto un ottimo film polpettone di supereroi, visionario, tecnicamente perfetto, mirato ad un target (soprattutto giovane) che lo facesse rientrare delle cifre da capogiro che ha dovuto sborsare, e nel contempo che strizzasse l'occhio pure ai fan sfegatati come me. In parte ci è riuscito (soprattutto nel primo film) e molto spesso no.

 

Ma il suo obiettivo l'ha centrato in pieno.


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Fingolfin
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Inviato il 15 maggio 2005 16:50
Credo che il problema risieda nel fatto che vedere con i propri occhi, invece che immaginare (che è il canale che rende possibile l'astrazione fantastica e romantica di cui parlavamo), elimini la possibilità, per il ricevente, di elaborare altri temi, fondamentalmente però perchè nel SdA, imho, mancano.

Mi puoi spiegare meglio che non ho capito cosa intendi ? :blink:


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Damien Amfar
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Damien Amfar
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Inviato il 15 maggio 2005 18:17

Intendo che una volta eliminato il romantico "sense of wonder" rimanga ben poco di significativo nel SdA.

 

 

 

 

Ciauz :blink:


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Fingolfin
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Inviato il 15 maggio 2005 19:06

Sei sicuro ?

hai letto, la meravigliosa introduzione del libro ?

Nel Sda rimane lo spirito di Tolkien, la sua vita ed il suo lavoro (che per lui erano quasi tutto) era un uomo che viveva quello che sognava, la sua concezione di bene e di male, cosa pensava della grandezze e delle bassezze uomane, il suo essere "verde" e contro l'industrializzazione (presente Saruman ?) che peraltro ritengo un suo limite ed un suo difetto, il suo odio per la guerra, ed infatti il SdA è un cantico antimiritalista meraviglioso, lo stendardo da alzare al vento contro guerra, incomprensioni, ottusità, egoismi che l'uomo sembra tanto amare.

La sua concezione del mondo come medio borghese molto conservatore peraltro.

Imho :blink:


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Damien Amfar
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Inviato il 15 maggio 2005 19:21
Nel Sda rimane lo spirito di Tolkien, la sua vita ed il suo lavoro (che per lui erano quasi tutto) era un uomo che viveva quello che sognava, la sua concezione di bene e di male, cosa pensava della grandezze e delle bassezze uomane, il suo essere "verde" e contro l'industrializzazione (presente Saruman ?) che peraltro ritengo un suo limite ed un suo difetto, il suo odio per la guerra, ed infatti il SdA è un cantico antimiritalista meraviglioso, lo stendardo da alzare al vento contro guerra, incomprensioni, ottusità, egoismi che l'uomo sembra tanto amare.

La sua concezione del mondo come medio borghese molto conservatore peraltro.

 

 

Mica ho detto che è vuoto. Però, se ti soffermi un attimo a valutare gli elementi che hai citato, noterai come non sono spiccatamente letterari, nè frutto di riflessioni generali profonde (non c'è interesse per l'Uomo in generale insomma). Ognuno di quei punti emerge, e come non potrebbe, perchè dettato dalla personalità dell'autore, dai suoi tratti caratteriali. Ma è un aspetto che emerge in ogni scritto, di qualunque autore (di romanzi ovvio, non emerge nella lettera di un avvocato... ;) ), anche il più banale.

Al limite temi letterari veri e propri potrebbero essere quelli sulla contrapposizione tecnologia/natura e sul concetto del bene/male, trattati peraltro l'uno con non troppa forza e ampiezza di respiro e l'altro con un ottica dicotomica fin troppo dottrinale. Tutto questo, imho, ovviamente.

 

E' interessante quel che dici sul fatto che il SdA sia un manifesto antiguerresco, e mi piacerebbe sapere cosa te lo faccia pensare (è interesse genuino, non c'è nessuna ironia). Non l'avevo mai sentito dire del SdA.

 

 

 

 

 

Ciauz :blink:


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Fingolfin
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Inviato il 15 maggio 2005 20:03

Oltre alla lettura del libro stesso, in cui la guerra c'è per forza altrimenti il componimento epico dove andrebbe (a farsi una grigliata :yeah: ), dove le gesta degli eroi sono esaltate per lo stesso motivo di prima , un esempio dell'antimilitarismo latente anche se non dichiarato, è nel fare sorgere ad eroi gli hobbit , che sono il contrario dell'eroe tipico e guerriero, nell'idealizzare il loro modo di vivere pacifico e tranquillo (anche se un pò ipocrita e provinciale) rispetto alla "corruzione" che il potere ha sugli uomini degli altri popoli, sul fatto che la "guerra" la si vince in realtà senza dover uccidere qualcuno, ma distruggendo un oggetto, la via alternativa a quella di Boromir, al fatto che la guerra esalti le gesta degli eroi ma umili gli inermi ed i deboli. Poi oh, potrei essermi immaginato tutto nella mia mente bacata ...

 

Me lo fanno pensare alcune letture sulla vita di tolkien, alcune interviste da lui rilasciate, la lettura distratta di alcune sue lettere, cose appunto che ancora non ho avuto il tempo di approfondire che però mi incuriosiscono ed interessano molto. Tra le cose she mi incuriosiscono molto peraltro c'è anche il fatto che nel corso degli anni sia uomini di sinistra che di destra (soprattutto estremisti di entrambi i fronti) abbiano preso a riferimento dei loro credi politici il SdA quando tolkien in alcune dichiarazioni che lui stesso rilasciò, affermò che il SdA non aveva alcun intento politico. Ci sarebbe molto da pensare se uno avesse tempo e da discutere

:blink:

seghe mentali insomma beviamoci sopra ;)

 

OH sta risposta la avrò rieditata mille mile volte, scusa la confusione con cui ho esposto i miei pensieri ma la panza piena fa brutti scherzi ... ronf ronf ... e poi sto anticipando alcuni lavori che altrimenti dovrei fare domani e quindi ... du' bal

 

salut

 

PS: naturalmente non voglio affermare che il SdA si un'opera didascalica, nè un'opera prettamente filosofica o che altro. In fin dei conti T scriveva per il proprio piacere, per il piacere della creazione


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Fingolfin
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Inviato il 15 maggio 2005 20:38

Tornando IT invece devo dire che solo Galadriel a volte me la immagino come cate blanchet, anche perchè secondo me calza alla perfezione e tutti gli hobbit, eccetto frodo.

Però dovrei rileggermelo per bene e vedere che effetto fa ... spero non sia una malattia infettiva la tua Doran ...


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Qhorin Halfhand
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Inviato il 15 maggio 2005 22:15

Non so chi di voi lo ha visto, ma ritengo che molto meglio dei film, che comunque per me rimangono dei gran bei film, è il cartone del Signore degli Anelli, che vidi più o meno nei primi anni novanta e che mi ha poi portato a leggere il libro.

Fatto molto bene, con disegni secondo me azzeccatissimi, purtroppo si ferma alla battaglia del Fosso di Helm, dove la voce fuori campo fa presupporre ad un seguito che però non c'è mai stato. Purtroppo.


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Parn
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Inviato il 15 maggio 2005 22:38
Non so chi di voi lo ha visto, ma ritengo che molto meglio dei film, che comunque per me rimangono dei gran bei film, è il cartone del Signore degli Anelli, che vidi più o meno nei primi anni novanta e che mi ha poi portato a leggere il libro.

Fatto molto bene, con disegni secondo me azzeccatissimi, purtroppo si ferma alla battaglia del Fosso di Helm, dove la voce fuori campo fa presupporre ad un seguito che però non c'è mai stato. Purtroppo.

io l'ho visto, però dopo libro e film. L'ho trovato ben fatto e come dicevi anche tu... purtroppo non arriva alla fine :blink:


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Doran Nymerios
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Inviato il 15 maggio 2005 22:44 Autore

il cartone era splendido, e girato con tecniche innovative per l'epoca (mi sembra sia del 1979 o 80). Purtroppo faceva parte di un progetto inconsueto, basato su due film, ma lo scarso successo di pubblico (all'epoca Tolkien era cmq roba di elite) ha decretato il falliemento del progetto... :blink:


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rhox
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Inviato il 15 maggio 2005 22:46

io ne ho visto un piccolo pezzo.. nn abbastanza per poterlo giudicare...

 

io ho letto per primo il libro(tralascio il fatto d averlo letto qualcosa come 60 volte in ormai 7 anni..).. e sinceramente forse questo m ha impedito d "gustarmi" col dovuto interesse il film.. ma anche mia madre che aveva letto il libro una ventina d anni prima.. ha trovato il film abbastanza moscio..

 

e per andare un po' controcorrente.. a me il primo è quello che è piaciuto d meno..l'ho trovato noioso e ben poco esplicativo riguardo i vari personaggi(oltre a disgustarmi elron in versione cattiva)

 

peace rhox

 

p.s.a vevo fatto un buon discorso.. che ho per sbaglio cancellato..

adesso con calma cerco d ricostruirlo..


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Fingolfin
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Inviato il 15 maggio 2005 22:47

Già un vero peccato, il cartone non era male.

Il regista era Don ... Bluth ... giusto ?


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