Essere liberali significa informare e poi lasciare al singolo la scelta. Se poi uno non ha voglia di informarsi e quindi decide non avendo a disposizione tutte le informazioni, beh sono fatti suoi.
Non sono d'accordo con una simile visone di liberalismo oltranzista. O meglio, sono convinto che vada temperato con cosiderazioni di ordine socio-organicistico.
Un'adulto va formato attraverso una complessa educazione, e prima di allora non è un individuo completo, ma un essere in formazione. Lasciarlo libero di crescere come vuole non è un regalo che gli fai, ma piuttosto una menomazione, se detto individuo ha intenzione di avere interazioni con altri esseri della sua specie, invece di dedicarsi alla caccia/raccolta dei frutti spontanei. L'individuio sociale (intendo, di una società moderna e complessa) va formato nella migliore e più completa (utopia) maniera possibile, perchè da adulto sia in grado di esercitare le proprie facoltà intellettive e decisionali.
D'altra parte la natura in questo si autoregolamenta: gli stessi animali vengono sottoposti alla "scuola dell'obbligo" della loro specie, pena il non riuscire a combattere per la sopravvivenza.
Il tipo di libertà che mi descrivi tu è perfettamente accettabile, a patto che un simile individuo non appartenga a un corpo sociale complesso. Società è partecipazione, disinteresse verso la partecipazione è asocialità.
Almeno io la vedo così.
se hai indizi, condividi pure. La strada è ancora lunga
Se trovaste qualcosa, io sono qui...
la scuola dell'obbligo è una mancanza di rispetto della libertà altrui
Quante persone che ora sono all'università non avrebbero nemmeno finito le elementari, avessero potuto? A quell'età si ha la capacità di decidere?
Del resto, aboliamo la patria potestà, l'età minima per il voto?
L'assicurazione sociale obbligatoria è una privazione di libertà
Se altrimenti non potessi rifondere eventuali danni?
Dimentichi molte posizioni. I federalisti, i radicali, i liberisti, ecc.
Perchè sono rappresentate queste forze in parlamento?!
Soprattutto, contano qualcosa?
Dove per rispetto intendo lasciare al prossimo la libertà di agire come desidera (senza danneggiare gli altri). Ad esempio la scuola dell'obbligo è una mancanza di rispetto della libertà altrui. L'assicurazione sociale obbligatoria è una privazione di libertà. Imporre le cinture di sicurezza a chi guida è una restrizione della libertà altrui.
Credo sia, utopisticamente, allo stesso livello del comunismo, con cui condivide l'ottimalità scientifica (economica nel caso comunista, giuridico-culturale nel caso liberale). E qui credo si fermi.
Questo che hai appena enunciato è teoricamente un ideale a cui tendere, ma che cozza tremendamente con una malattia chiamata ignoranza. Tu, mi viene da dire col "senno di poi", sei in grado di fare una scelta del genere, condizione che non è valida uniformemente per tutte le persone. Realtà dalla mentalità molto meno aperta di quella in cui, probabilmente, sei cresciuto, anzi vissuto, tu, non darebbero la possibilità di concretizzare una ideologia del genere.
In poche parole, come per il comunismo, o è totalmente condiviso e universalmente (dove l'universo è la nazione) accettato, oppure è una strada impraticabile. Peraltro implica anche l'abbandono di qualsiasi ideologia, religione o credo di massa. Come abbiamo visto nell'ultimo periodo è una situazione alquanto lontana dal presente
Almeno credo.
Ciauz
X Ninaeve
E cosa dovevo fare, stracciarmi le vesti? Non sei d'accordo con me e non mi convinci con le tue argomentazioni, non accetti le mie, pazienza
X Damien
i federalisti in parlamento contano, sono al governo
X il discorso utopia liberale
non afferrate il senso della libertà. Premesso che per ovvie ragioni la decisione non spetta all'individuo minorenne, ma ai genitori sono d'accordo sul fatto che tutti dovrebbero potere avere accesso ad un'istruzione adeguata alle loro capacità. Ma ci sono due modi per risolvere il problema. Uno è istituire un obbligo legale, che poi però spesso è disatteso. L'altro modo è fornire incentivi economici a chi non manda i figli a scuola per farli lavorare. In questo caso è garantito a tutti il diritto allo studio, ma non vi è obbligo. In fin dei conti spiegatemi perchè avendo io un istruzione superiore a certe maestre d'asilo e di elementari (per le quali non da sempre vi è l'obbligo di laurea) un domani io non potrò insegnare a mia figlia quello che imparerà alle elementari? Le si potrebbe precludere un'istruzione migliore.
Libertà è scelta.
L'altro modo è fornire incentivi economici a chi non manda i figli a scuola per farli lavorare
Ed è giusto che i genitori abbiano la possibilità di obbligare i figli a non avere un'istruzione scolastica, figli che, magari, invece in futuro avrebbero voluto avere un diploma/laurea?
(Premettendo ke di politica capisco poco )
X ora nulla, forse + destra
cmq nn condivido l'atteggiamento estremista di certa gente (vedi mio compagno di classe) ke pensa che i comunisti siano sempre stati degli stinchi di santo ...
Libertà è scelta.
Non lo metto in dubbio, ed il concetto in sè secondo me è giusto, da questo punto di vista non ti sto criticando in alcun modo. Nello specifico ad esempio potresti avere ragione sul fatto che si dovrebbe lasciare ai figli, attraverso i genitori, la possibilità di scegliere se istruirsi o meno, ma è un ragionamento che, imho, si può fare solo a partire da una situazione generale abbastanza uniforme, consapevole e matura sulla questione. Una nazione in cui, ancora, ci sono persone cresciute con l'idea che arrivare a prendere il diploma delle medie sia stato una perdita di tempo (e questa è influenza ambientale e di educazione familiare) non è, imho, in grado di compiere una scelta del genere.
E' un problema di distorsione SISTEMATICA della scelta, come se ci fosse un'impedimento a quella libertà che si vorrebbe ricercare a causa di un numero enorme di pregiudizi.
Il rischio sarebbe quello di un'allargamento del gap culturale tra le frange più scolarizzate e quelle meno, cosa che non credo sia augurabile a livello nazionale.
Ciauz
P.S. Sui federalisti hai ragione, non rientrano in nessuno dei punti che ho elencato. Non so perchè ma tendo ad ignorare i leghisti, forse è autoconservazione
L'altro modo è fornire incentivi economici a chi non manda i figli a scuola per farli lavorare
Ed è giusto che i genitori abbiano la possibilità di obbligare i figli a non avere un'istruzione scolastica, figli che, magari, invece in futuro avrebbero voluto avere un diploma/laurea?
Partiamo da un presupposto: io come genitore voglio assolutamente il meglio per mia figlia. Quindi mi spieghi perchè non dovrei volerle dare un'istruzione?
Obiezione: non tutti i genitori la pensanno come te.
Risposta: con quei genitori lì non c'è legge che tenga.
Però rifletti su questo non credi che chi lascia che i figli vadano a lavorare invece che andare a scuola "forse" sceglierebbero di mandarlia scuola se i figli percepissero lo stesso stipendio studiando?
Obiezione: non tutti i genitori la pensanno come te.Risposta: con quei genitori lì non c'è legge che tenga
Obiezione: non mi pare un motivo valido per togliere la legge, e, almeno, quei genitori rischierebbero qualcosa.
non credi che chi lascia che i figli vadano a lavorare invece che andare a scuola "forse" sceglierebbero di mandarlia scuola se i figli percepissero lo stesso stipendio studiando?
Quindi dare uno stipendio agli studenti?
non credi che chi lascia che i figli vadano a lavorare invece che andare a scuola "forse" sceglierebbero di mandarlia scuola se i figli percepissero lo stesso stipendio studiando?
Quindi dare uno stipendio agli studenti?
Si chiamano borse di studio
Anche perchè se si fa un'analisi di chi non manda i propri i figli a scuola si scopre che si tratta di persone motivate da un'assenza di mezzi di sostentamento.
Ripeto un genitore "normalmente" desidera il bene dei propri figli.
Si chiamano borse di studio
Una per studente, e paritarie agli stipendi che si avrebbero lavorando, non so quanto sarebbero sostenibili
Anche perchè se si fa un'analisi di chi non manda i propri i figli a scuola si scopre che si tratta di persone motivate da un'assenza di mezzi di sostentamento
Qualcuno che li manda per altri motivi c'è? Se no, togliere la legge diventerebbe solamente una questione formale, la sua esistenza non cambierebbe nulla, no?
Se sí, allora la legge resta valida per quei pochi...
Gira e rigira si torna al discorso primigenio. Per me la cosa migliore è rendere consapevoli le persone delle proprie scelte (libertà), per te la cosa migliore è stabilire quel'è la cosa giusta per gli altri e quindi renderla obbligatoria per legge (assenza di libertà).
la mia è utopia? Forse, ma sicuramente meno dannosa di altre.
Per me la cosa migliore è rendere consapevoli le persone delle proprie scelte (libertà), per te la cosa migliore è stabilire quel'è la cosa giusta per gli altri e quindi renderla obbligatoria per legge (assenza di libertà)
Intanto, non sarebbe assenza, ma limitazione, il che è diverso.
In secondo luogo, tu non stai parlando di libertà, ma di diversa imposizione: stai parlando delle scelte che due persone prendono per una terza, imponendogliele, non di quella persona che sceglie per sé. La differenza è che una legge è lo stato che obbliga a fare qualcosa, come da te messo sono i genitori che obbligano. Ma il bambino, in un caso o nell'altro, non può scegliere; e nel caso i genitori scegliessero di non mandarlo a scuola non avrebbe cultura, e non potrebbe, nemmeno volendo, proseguire gli studi. È libertà? A me pare un modo diverso d'imposizione, al massimo.
Intanto, non sarebbe assenza, ma limitazione.
No, è assenza. Assenza di libertà nel decidere se istruire un figlio oppure no.
Possiamo fare un altro esempio che non coinvolge minori e che quindi non ci allontana dal nocciolo del problema.
L'obbligo di cintura mentre si guida è assenza di libertà. Si priva l'individuo della libertà di fare quello che vuole (e non è che danneggi gli altri).
Il fatto è che esistono delle leggi che ti obbligano a fare quello che tu faresti comunque e quindi non le senti come delle limitazioni, ma di fatto lo sono.
Il problema vero è un altro: io considero l'individuo come persona cui occorre dare la possibilità di scelta (informandolo) perchè è adulto, tu invece pensi che qualcuno possa decidere per lui cosa sia il suo meglio senza sentire la necessità di informarlo.
Cosa che al limite può andare bene per un minore (in quanto immaturo) e che di fatto si vede governato dai propri genitori (che però sono legati da un sentimento di amore nei suoi confronti), ma non va bene per una persona adulta che non può essere governato da estranei (che spesso non pensano al bene del cittadino, ma solo al proprio tornaconto personale).
Se è accettabile saper cosa sia bene per i propri figli (non sempre) è arrogante credere di sapere cosa sia bene per altre persone adulte.
Gil Galad - Stella di radianza