ho pensato che in quanto democratici rispettaste le idee di tutti anche se non le condividete!E allora mi chiedo come si fa a rispettare certe idee?o tollerarle?
Essere democratici non significa accettare ideologie che implichino lo sterminio o simili, è stato anche detto
Questa mi era sfuggita e spero che la pensino cosi in molti!Beh vado aletto che ho il sangue marcio ci vorrebbe una bevuta.Ciao a tutti.
In tutto questo è pur vero che anche nel contesto americano ci sono un sacco di imprenditori e intellettuali che hanno saputo elevarsi e diventare straricchi (culturalmente ed economicamente) anche a partire da situazioni misere, quindi i vincoli di cui sopra sembrano cadere, in alcuni casi.Come se il talento, se esiste davvero, non sia possibile frenarlo
diciamo che ti "rigiro" la questione per un istante...
ma perchè il successo personale per te (non solo per te, è evidente...) coincide così strettamente con il tuo status economico?
e perchè questa spinta ad emergere pare così pressante al giorno d'oggi, un po' in tutti i campi, stile "mi affermo, quindi sono"?
non è che proprio il capitalismo in cui tutti noi viviamo da sempre sia un po' come l'acqua alla gola, per cui, o imparo in fretta a nuotare meglio degli altri, o rischio di affogare?
C'è un altra questione da notare. Eliminando i vizi del sistema dovuti a collusioni illegali (bustarelle, raccomandazioni etc etc) anche i settori a maggior rischio etico, penso in primis alle assicurazioni sanitarie, sarebbero regolamentabili in maniera che tutti possano accedervi.
Chiaro che poi ci sarebbe differenza nell'offerta e la formazione di ospedali di lusso etc etc, ma sono tutte cose che avvengono già con l'offerta pubblica.
Il problema vero è che, in un modo o nell'altro, sembra impossibile intervenire tagliando i ponti tra alcune lobby particolarmente influenti ed il potere politico, che nicchia quando gli si fa presente, ad esempio, che non c'è concorrenza nell'offerta di assicurazioni sanitarie. E la concorrenza è una cosa FONDAMENTALE al funzionamento del capitalismo.
In poche parole il sistema funziona, ma pecca negli uomini (ed in questo è, anche se in maniera meno terribile, fallace come il comunismo).
Modifico in seguito al tuo ultimo post Raya.
Quello che non hai notato è che ho scritto: intellettuali o imprenditori. Culturalmente o economicamente.
Il bisogno di affermarsi è semplicemente espressione della necessaria, imho, tendenza al miglioramento. Soldi, cultura, hobbies particolari, ognuno sceglie quale aspetto del mondo gli interessa di più. Liberamente. Sedersi su quel che si è, si sa, si vuole, è immobilizzarsi in una situazione statica che non è, imho, propria dell'uomo. La storia è in divenire, la vita è in divenire, il pensiero è in divenire.
E tra l'avere due possibili scelte e l'averne tre è preferibile averne tre, imho, perchè le prime due rimangono attuabili. Questo è miglioramento. Di questo parlavo quando facevo riferimento all'espansione delle possibilità del singolo.
Ciauz
In poche parole il sistema funziona, ma pecca negli uomini
mica tanto d'accordo...non sul fatto che pecchi negli uomini, quanto sul fatto che il sistema funzioni in sè.
perchè dovrei aprire settori così delicati alla libera concorrenza di mercato? tutti paghiamo delle tasse che dovrebbero essere già la nostra "quota assicurativa" per i servizi di base di cui dicevamo. toglaimo il condizionale: che devono garantirci un accesso, uguale per tutti, ai servizi essenziali.
perchè dovrei aver bisogno di stipulare assicurazioni sanitarie etc etc...?
Perchè è una tua libertà, se vuoi, rischiare, non stipularla e ritrovarti senza nel momento in cui dovesse servirti.
Una scelta, come dicevo.
Potresti usare quel denaro per qualcos'altro.
Le tasse che paghi in un sistema del genere non comprendono un contributo ad un sistema pubblico di assistenza sanitaria che non esiste.
Come detto, l'importante è che il sistema funzioni in maniera tale da GARANTIRE prestazioni minime (e non intendo lo standard di sanità pubblica americana, intendo la nostra, depurata di qualche centinaio di prestazioni di lusso pagate da tutti noi) anche alle fasce più povere della popolazione (nel caso le vogliano, ovviamente ) nei settori eticamente sensibili.
Dove lo stato si fa piccolo le persone possono farsi giganti, imho, perchè non c'è limite all'inventiva.
Ciauz
Quello che non hai notato è che ho scritto: intellettuali o imprenditori. Culturalmente o economicamente.Il bisogno di affermarsi è semplicemente espressione della necessaria, imho, tendenza al miglioramento. Soldi, cultura, hobbies particolari, ognuno sceglie quale aspetto del mondo gli interessa di più. Liberamente. Sedersi su quel che si è, si sa, si vuole, è immobilizzarsi in una situazione statica che non è, imho, propria dell'uomo. La storia è in divenire, la vita è in divenire, il pensiero è in divenire.
E tra l'avere due possibili scelte e l'averne tre è preferibile averne tre, imho, perchè le prime due rimangono attuabili. Questo è miglioramento. Di questo parlavo quando facevo riferimento all'espansione delle possibilità del singolo.
Ciauz
sì damien, capisco cosa intendi e, fino ad un certo punto condivido pienamente, ma...
un conto è il fatto che io, singolarmente e di mio libero impulso, migliori me stessa, altro è se sono costretta a farlo, dall'asilo fino alla tomba, perchè altrimenti vengo automaticamente espulsa e messa ai margini della società attiva e rispettata. quello a cui tu ti riferisci mi sa tanto di darwinismo applicato al sociale, e il dodo (tanto per fare un esempio) sappiamo tutti che fine ha fatto.
questo non conduce, a mio avviso, verso una società migliore, ma verso uno schaivismo di massa che non avvicina nessuno alla felicità.
Come detto, è una tua libera scelta. Uno può scegliere di vivere da accattone tutta la vita, se è questo che ritiene meglio per sè (ovvero non cercarsi un lavoro, o più a monte non studiare etc etc etc).
Se questo non ti va bene ti comporterai di conseguenza. Vuoi smettere di lavorare ad una certa età?! Ti prepari una bella pensione in modo da riuscirci.
Vuoi finire di lavorare a 35 anni? Ti fai un mazzo, diventi CEO della CocaCola Company e dopo 3 o 4 anni ti fai licenziare, con buonuscita miliardaria. Sono scelte, tutto qui.
La massificazione di cui parli, selezione evolutiva delle caratteristiche sociali è, imho, impossibile. Questo perchè tutto ciò che è sociale è, perlopiù, percepito, da un lato, e frutto del pensiero, dall'altro. Come detto non c'è limite alla mente e quindi non ci sarà mai un'appiattimento verso una ipotetica media d'ottimo dell'uomo (come se alcune caratteristiche sociali siano oggettivamente migliori di altre. Non stiamo parlando di efficienza del pollice opponibile o della statura eretta). Anche perchè un'istinto fondamentale delle persone è proprio il differenziarsi e il proclamare il proprio io e una società che non lo dovesse permettere non durerebbe molto senza venire modificata.
Ciauz
Le tasse che paghi in un sistema del genere non comprendono un contributo ad un sistema pubblico di assistenza sanitaria che non esiste.
ehi ehi, aspetta!!! qui non ti seguo proprio...
io pago, ergo il sistema sanitario nazionale esiste eccome! e, per inciso, se qualcuno mi venisse a chiedere il ticket al pronto soccorso credo che potrei finire in prima pagina di cronaca locale per aggressione...
Eh no.
Se parliamo di libero mercato parliamo di libero mercato.
Alcune cose non è possibile includerle (servizi di ordine pubblico, difesa dello stato etc etc) per questioni di coerenza del sistema, ma quello che è soggetto al mercato non puoi trattarlo in un'ottica italiana o, in generale, statalista. Tu ORA sei in un sistema in cui le tue tasse finiscono alla mutua.
Ma non è mica detto.
Negli USA non si pagano (o meglio, al confronto delle nostre fanno ridere) tasse per l'erogazione di un servizio pubblico di sanità.
Questo proprio perchè la sanità è lasciata al MERCATO.
Spero di essermi spiegato
Ciauz
Come detto, è una tua libera scelta. Uno può scegliere di vivere da accattone tutta la vita, se è questo che ritiene meglio per sè (ovvero non cercarsi un lavoro, o più a monte non studiare etc etc etc).
il problema, è che le libere scelte degli altri, per forza di cose, incidono anche sulla mia vita.
adesso, non vorrei fare il gendarme, ma è dovere di ogni singolo fornirsi dei mezzi che gli permettano l'inserimento sociale (istruzione) ed è dovere collaborare al funzionamento della società (lavoro). se ti sottrai a questi doveri, lo stato ti prende per il coppino e ti riporta sui tuoi passi, con buona pace della tua libertà di scelta menomata, perchè, e forse è questo il nucleo di tutto il discorso, non saimo entità viventi scisse le une dalle altre, ma un tutt'uno. non ledi te stesso, facendo il cialtrone, perchè hai alle spalle uno stato sociale che ti garantisce la sopravvivenza, ma ledi il resto della comunità, perchè fai il pidocchio che campa a babbo morto sulle spalle degli altri.
poi, che tu ti scelga un lavoro come spazzino, o come CEO, quello sì è tua libera scelta, perchè, comunque, il tuo dovere (contribuire al buon andamento delal comunità) lo stai facendo in entarmbi i casi.
Eh no.Se parliamo di libero mercato parliamo di libero mercato.
Alcune cose non è possibile includerle (servizi di ordine pubblico, difesa dello stato etc etc) per questioni di coerenza del sistema, ma quello che è soggetto al mercato non puoi trattarlo in un'ottica italiana o, in generale, statalista. Tu ORA sei in un sistema in cui le tue tasse finiscono alla mutua.
Ma non è mica detto.
Negli USA non si pagano (o meglio, al confronto delle nostre fanno ridere) tasse per l'erogazione di un servizio pubblico di sanità.
Questo proprio perchè la sanità è lasciata al MERCATO.
Spero di essermi spiegato
sì, ti sei spiegato benone, ma io continuo ad essere una fevida sostenitrice dello statalismo contro il libero mercato per le ragioni di cui sopra.
paghiamo tutti e tutti avremo. a me gli USA mettono un po'i brividi proprio perchè mi sembrano, da sempre, il banco di prova di una sregolatezza a tutta velocità che, come traguardo finale, di certo non ha la tranquillità sociale.
mi spiego meglio: quando, in un futuro non troppo remoto, degli 8 miliardi e passa che siamo sulla terra, il 90% non potrà avere accesso legale (cioè rispettando le leggi vigenti) a servizi essenziali, che succederà? io dubito che quel 90% se ne starà buono e zitto, ad incassare palate di letame...ed è qui il pericolo.
Vorrei solo richiamare l'attenzione su una cosa: non esiste la libera scelta dell'individuo, nel momento in cui questo si trova per forza di cose inserito in un sistema organizzato, più grande di lui, con delle leggi precise, e senza la possibilità di modificare questo sitema.
Come diceva un uomo davvero saggio, il diritto alla libertà, senza i mezzi per realizzarla, non è che un fantasma.
Volete esempi pratici? Visto che sembra che senza gli esempi non si capiscano mai i concetti. Allora ve ne do uno. Uno che conosco molto bene.
Supponiamo di essere un ragazzo di 20 anni che vive in Italia e ha una passione, qualcosa che vorrebbe studiare e fare per il resto della sua vita. La cosa in questione è web design. Non esistono corsi di laurea in web design nella scuola pubblica (cosi come tante materie mancano nella scuola pubblica, e quelle che ci sono...vabbè è OT lasciamo perdere). Quindi si vede costretto a cercare una scuola al di là dell'offerta pubblica. Ecco che scopre di non poter studiare quello che vuole, perchè le scuole di web design costano tutte dai 6000 euro in su all'anno. E lui non ha quei soldi. Quindi, la sua libera scelta si riduce a: studiare qualcosa che gli fa schifo e ritrovarsi a fare un lavoro che odia, oppure smettere di studiare e finire ancora peggio. Tutto questo perchè non esistono libere scelte nel momento in cui altri hanno deciso come vanno le cose.
E questo è solo un esempio tra i tanti, e anche uno dei più fortunati. C'è gente che si ritrova a "vivere da accattone", come qualcuno ha detto, senza averlo scelto, non dimenticatelo questo, MAI.
non sono molto d'accordo...non mi pare che il capitalismo spinga verso l'allargamento degli orizzonti del singolo, nella pratica... se di soldi non ne hai abbastanza, di base, praticamente tutto ti viene negato o fornito in maniera limitata e inferiore a quella di altri...istruzione, sanità, giustizia stessa
Questo deriva dal capitalismo, o da una corruzione della società politica?
Io scommetterei in primis sul capitalismo, e poi sulla corruzione della società che da questo deriva...ma poi, fate voi.
il problema, è che le libere scelte degli altri, per forza di cose, incidono anche sulla mia vita.
Quoto tutto premesso....però questa qui mi è piaciuta!
Destra e Sinistra non sono altro che due squadre di calcio con maglie diverse che rincorrono la palla del potere. Sono nemici in campo, ma poi si ritrovano ai parties a bere Martini, a discutere di macchine e donne, come "best friends".