dove?
Mi pare Cina e Giappone, che io sappia.
Pienamente d'accordo, si dovrebbe alleggerire un po' ste pratiche, anche se non troppo, per salvaguardare sempre al massimo i diritti del bambino
E se fossero sempre eccessivamente lunghe e/o costose?
visto che io considero il piccolo ammasso di cellule che diventerà poi un embrione come persona dal momento esatto del concepimento, non andrò a votare a un referendum che, se passerà, permetterà di cancellare il limite al numero di embrioni prodotti; nonchè la clonazione a fini terapeutici, la ricerca clinica sugli embrioni a fini terapeutici e diagnostici, il loro congelamento e, ovviamente, l'abolizione di ogni restizione alla sperimentazione sugli embrioni
Una domanda: se una persona a te estremamente cara avesse una malattia a uno stadio terminale, e una terapia basata sulla ricerca embionale potesse salvarla, tu vorresti che questa terapia le fosse applicata?
penso che il modo migliore per far naufragare un referendum di tale disastrosa portata sia boicottarlo
A questo punto, visto che in democrazia dovrebbe valere la maggioranza, non sarebbe meglio andare a votare e accettare che la maggioranza si pronunci, come dovrebbe essere, invece di farlo naufragare per paura di perdere? Mi pare tanto un "Visto che magari sarei in minoranza, trovo un altro modo di importi la mia idea"...
Per un credente, penso che la Vita sia un dono di Dio, dopotutto
Ma Dio non dovrebbe entrare nelle leggi di uno stato laico: quale Dio, allora? e perché non i sentimenti? sentimenti che porterebbero a cose come sí alla pena di morte (per vendetta) e simili... la legge non dovrebbe essere razionale, almeno in uno stato laico?
Del resto, come detto per un credente un embrione non ha l'anima fin da subito, eppure alcuni credenti dicono il contrario per la loro contrarietà a inseminazione artificiale, ricerche su cellule embrionali, ecc. Se nemmeno all'interno dello stesso culto c'è uniformità, che Dio sarebbe da inserire nelle leggi?
(Alyssa Arryn @ Apr 29 2005, 12:26 AM)all'atto della fecondazione nello zigote [...] si abbia una diminuzione dell'entropia in seguito al formarsi di un "programma" [...] che consente lo sviluppo successivo di un nuovo individuo
Implicazioni pratiche di questa diminuzione?
In pratica dal punto di vista biologico si attiva una sequenza ordinata di eventi (detta embriogenesi) che porta le cellule derivate dalle successive divisioni dell'uovo fecondato a differenziarsi progressivamente, assumendo un certo assetto spaziale e specializzandosi per compiere determinate funzioni: si formano i diversi tessuti, organi ed apparati del corpo umano.
Dal punto di vista etico/filosofico invece si può pensare di trovare in questa diminuzione di disordine (=diminuzione di entropia) collegata alla fecondazione un aspetto metafisico (ad es. il segno della presenza dell'anima).
Nulla nell'embriogenesi dell'uomo,comunque, è diverso da quanto accade in altri animali dal punto di vista puramente biologico.
scusate, aiutatemi a capire meglio una questione.
Si fa un gran parlare del fatto che un Uomo in stato embrionale è già Vita, il che è pur vero per un qualsiasi animale, di qualunque specie e livello. Ora, cosa qualifica il ribrezzo davanti alla distruzione di un embrione, che ancora non è vita intelligente (e non so quanto senziente), a fronte della distruzione per analoghi scopi di un animale completo e già formato, dotato di larvale intelligenza e certamente piena percezione sensoriale ed emotiva?
La vita umana è dunque un valore superiore a ogni altra forma di vita, a prescindere dalla sua possibilità di esprimersi (il che è prossima allo zero, in stato larvale)? O è la potenzialità di vita, che il religioso prende in considerazione e che intende tutelare?
scusate, aiutatemi a capire meglio una questione.Si fa un gran parlare del fatto che un Uomo in stato embrionale è già Vita, il che è pur vero per un qualsiasi animale, di qualunque specie e livello. Ora, cosa qualifica il ribrezzo davanti alla distruzione di un embrione, che ancora non è vita intelligente (e non so quanto senziente), a fronte della distruzione per analoghi scopi di un animale completo e già formato, dotato di larvale intelligenza e certamente piena percezione sensoriale ed emotiva?
quoto in pieno
scusate, aiutatemi a capire meglio una questione.Si fa un gran parlare del fatto che un Uomo in stato embrionale è già Vita, il che è pur vero per un qualsiasi animale, di qualunque specie e livello. Ora, cosa qualifica il ribrezzo davanti alla distruzione di un embrione, che ancora non è vita intelligente (e non so quanto senziente), a fronte della distruzione per analoghi scopi di un animale completo e già formato, dotato di larvale intelligenza e certamente piena percezione sensoriale ed emotiva?
La vita umana è dunque un valore superiore a ogni altra forma di vita, a prescindere dalla sua possibilità di esprimersi (il che è prossima allo zero, in stato larvale)? O è la potenzialità di vita, che il religioso prende in considerazione e che intende tutelare?
Tu hai perfettamente ragione e lu tue parole sono più che giuste perchè la vita di un uomo non vale più di quella di un topo, ma forse la domanda che si dovrebbe porre è un altra : chi siamo noi per modificare e stravolgere l'equlibrio naturale delle cose ? Possiamo noi atteggiarci a Dio, sempre ammesso che un Dio esista ?
Io credo di si
sono dello stesso avviso.
L'evoluzione oramai è troppo lenta per produrre migliormaneti apprezzabili, ma noi umani, a differenza degli animali, disponiamo dell'arma più efficace di tutte ai fini dell'adattamento.
Personalmente non vedo nulla di immorale nell'utilizzo della ragione per cambiarci e migliorarci. Anche in ottica religiosa, potrei dire che sono armi lasciateci da Dio per sopravvivere. Non c'è giocare a fare Dio, c'è solo la ricerca costante del perfezionamento. Il che non è nulla di così innaturale, dato che la spinta a sopravvivere e prevalere nella maniera più efficace possibile è l'impronta indelebile di ogni cosa naturale.
Questo almeno è il mio pensiero. Mi conforta vedere che non sono il solo, semmai.
anch'io la penso così doran.
ed è proprio all'interno di questo pensiero che si può, a mio avviso, fare una riflessione interessante:
possibile che l'evoluzione stessa avesse previsto anche questo?
la nostra stessa ragione è un prodotto dell'evoluzione, e noi la usiamo per perfezionare la nostra adattabilità...se la usiamo per la fecondazione assistita, non facciamo nulla di innaturale, perchè è stata la natura stessa a darci le capacità di farlo, per farcele fare.
(spero di essermi spiegato bene). in quest'ottica, noi non siamo migliori degli animali perchè usiamo la ragione, e non siamo nemmeno il fine ultimo dell'evoluzione...siamo parte della vita, che è evoluzione, e finché siamo capaci di rimanere in vita e di rimanere i "migliori" per la selezione naturale, lo facciamo usando tutto ciò che la natura, l'evoluzione e la nostra ragione (che è poi essa stessa natura) ci hanno dato, possibilità di autoperfezionarci inclusa.
un pò come i fiori che sviluppano la capacità di trasportare i propri pollini grazie agli insetti...una tecnologia d'adattamento. Tecnologia non è solamente nostra, è adattemento evolutivo...
insomma, non esiste nulla di innaturale (questo mi porterà una valanga di critiche, ma era solo una riflessione per parlare un pò XD)
Altro che critiche Ale, secondo me hai centrato il punto XD
Ciauz
anch'io la penso così doran.
ed è proprio all'interno di questo pensiero che si può, a mio avviso, fare una riflessione interessante:
possibile che l'evoluzione stessa avesse previsto anche questo?
la nostra stessa ragione è un prodotto dell'evoluzione, e noi la usiamo per perfezionare la nostra adattabilità...se la usiamo per la fecondazione assistita, non facciamo nulla di innaturale, perchè è stata la natura stessa a darci le capacità di farlo, per farcele fare.
(spero di essermi spiegato bene). in quest'ottica, noi non siamo migliori degli animali perchè usiamo la ragione, e non siamo nemmeno il fine ultimo dell'evoluzione...siamo parte della vita, che è evoluzione, e finché siamo capaci di rimanere in vita e di rimanere i "migliori" per la selezione naturale, lo facciamo usando tutto ciò che la natura, l'evoluzione e la nostra ragione (che è poi essa stessa natura) ci hanno dato, possibilità di autoperfezionarci inclusa.
un pò come i fiori che sviluppano la capacità di trasportare i propri pollini grazie agli insetti...una tecnologia d'adattamento. Tecnologia non è solamente nostra, è adattemento evolutivo...
insomma, non esiste nulla di innaturale (questo mi porterà una valanga di critiche, ma era solo una riflessione per parlare un pò XD)
eh eh eh, mi piacerebbe darti ragione, e pensare che tutto va verso il migliore dei futuri possibili (Leibniz docet).
Tuttavia la Ragione mi mette in guardia da uno schema provvidenzialistico che sostanzialmente sostituisce la Natura a Dio. Inoltre sembrerebbe profilarsi lo spettro della necessità, e quindi la fine del libero arbitrio.
In secondo luogo, nessuno ci assicura che la ricerca da parte dell'Uomo dell'autoevoluzione lo porterà inevitabilmente a un successo. Potrebbe anzi risolversi in un clamoroso e monumentale fallimento, che porterà alla fine della specie e magari anche del pianeta.
Tutto questo non deve però dissuaderci dal proseguire lungo questa strada, consapevoli della possibilità di sbagliare, ma anche fidando nella capacità che ha l'umanità di imparare dai propri errori.
Saremo noi gli artefici del nostro futuro.
Possiamo noi atteggiarci a Dio, sempre ammesso che un Dio esista ?
Di per sé comunque la fecondazione artificiale non crea la vita, al massimo sostituisce i naturali mezzi di inseminazione. Questo sarebbe atteggiarsi a Dio?
non esiste nulla di innaturale
Dipende da cosa si intende per "naturale", a questo punto: la capacità inventiva di costruire un'automobile magari non sarà innaturale, ma un'automobile in sé? È per definizione artificiale, e non è che escano spontaneamente in natura
È per definizione artificiale, e non è che escano spontaneamente in natura
Neanche le dighe dei castori crescono sugli alberi...
Ciauz
Neanche le dighe dei castori crescono sugli alberi
Infatti strettamente parlando non so quanto una diga di castori possa essere definita "naturale" - come detto, a questo punto dipende dal significato che si dà al termine
mik ha colto il mio ragionamento: in fin dei conti, se noi costruiamo qualcosa con la nostra ragione, che è una proprietà naturale, creiamo qualcosa con altri oggetti presenti in natura (tipo automobile).
sono d'accordo che dipende dal significato che si dà al termine, rimangono cose artificiali e naturali...
la mia riflessione serviva unicamente a far pensare a questo concetto di naturale, ed evitare che si usi impropriamente questo termine (come accaduto in questa o altre discussioni ^^")
Ritengo che qualsiasi cosa che possa aiutare la madre o il bambino (o la bambina), purchè non preveda misure drastiche (che ora non mi vengono in mete) possa essere esegiuta, se gli interesati sono d'accordo
mik ha colto il mio ragionamento
Chiaro
XD
Quello che credo sia apprezzabile dell'approccio di Ale è il fatto che, in fin dei conti, qualsiasi cosa facciamo altro non è che una modificazione della natura, nè più nè meno come fa qualsiasi altro essere vivente (dal castoro, al picchio, allo scoiattolo etc etc).
Tralasciando esempi non comprovati direttamente che riguardano un comportamento macroscopico dell'uomo che dovrebbe (teoricamente) influenzare la Natura (che, a mio modesto modo di vedere se ne sbatte altamente le paèée che non ha di quello che fa l'uomo sulla terra) e tornando all'argomento fecondazione vorrei farvi notare che altro non sarebbe se non una selezione che permetterebbe il mantenimento della specie ed in particolare del proprio corredo genetico. Un po' come se un mulo sviluppasse la capacità di riprodursi, tanto per capirsi, in barba alle leggi sull'accoppiamento interspecie.
Ciauz