concordo con missandei.
ancora una volta, la legge è una cosa e la religione è un altra.
la legge deve permettere a chi non crede di poter abortire, se poi uno non vuole perchè crede che sia una persona, può non farlo. Insomma, si aprono entrambe le strade...perchè chiuderne una solo perchè una parte della popolazione la pensa in un modo?
Che poi si potrebbe andare avanti giorni a discutere se un embrione sia una persona oppure no. però bisogna trovare un limite...altrimenti ogni volta che un uomo si masturba commette un ecatombe
[i bambini Down sono dolcissimi, è così ingiusto volere un figlio solo se è perfetto...e se invece della sindrome di down, fosse una malattia che costringe tutta la vita in un letto di ospedale, consideresti ancora la vita un regalo?
senza contare i problemi di inserimento che avrebbe un bambino affetto da sindrome di down o da altra malattia debilitante cronica,
Ah ho capito, allora appena uno scopre di avere una malattia grave invece di curarsi dovrebbe suicidarsi. E i vecchi dovrebbero avere il buon gusto di togliersi la vita non appena non sono più autosufficienti.
Anche la mia è una visione personale, Missandei, non dico mica che è legge
E volendo lasciare fuori la religione, conosco gente che è atea ma suggerisce l'adozione invece dell'aborto. Mica lo pensano solo i credenti =P
Ah ho capito, allora appena uno scopre di avere una malattia grave invece di curarsi dovrebbe suicidarsi. E i vecchi dovrebbero avere il buon gusto di togliersi la vita non appena non sono più autosufficienti.
c'è una piccola differenza, nei casi da te citati si tratta di fatalità più o meno imprevedibile è ben diverso da far nascere coscientemente un individuo che non potrà MAI condurre un esistenza normale
Ciao a tutti,
piaciute le informazioni?
io penso che la nostra legge sia in ritardo e troppo close.
Questo e' un campo in cui le motivazioni religiose si mescolano con quelle civili.
La cosa fondamentale e' che una persona possa sciegliere.
Se i medici dicono che l'embrione impiantato ha una malformazione io ritengo che una persona debba poter sciegliere. In questo modo chi ha una convinzione procede in modo chi ne ha un'altra procede in un altro.
La legge attuale da priorita' al nascituro ed e' discriminante secondo diversi aspetti.
Io ritengo necessaria una legge a regolamentare il materiale biologico interconnesso nel processo di fecondazione, ma devo dire che la nostra legge e' un po' "medioevale".
Io lavoro nel campo della genetica e della biologia molecolare e per me e' scontato sottoscrivere l'appello degli scienziati.
Ciriciri ciao gente
...e ancora, inevitabilmente, un confronto politico si fa etico e religioso.
Allora, entrando vagamente OT, ma non tropppo, pesonalmente mi professo a favore dell'aborto, sia nel caso di un concepimento naturale sia di uno assistito, in particolar modo quando è in ballo un grave handicap.
Con tutto il rispetto per l'etica cristiana, non trovo che il partorire un figlio con minori opportunità degli altri sia un beneficio concesso al nascituro. Mi sembra piuttosto egoismo decidere di "conservare" la vita di un individuo dalle facoltà mentali e/o fisiche inferiori (spesso, assai inferiori) alla norma solo per un desiderio di maternità o di paternità. Occorre pensare alla vita che effettivamente il poverino condurrà, anche in considerazione del fatto che prima o poi rimarrà senza il sostegno dei genitori. E poi in considerazione della sua personale realizzazione, delle due potenzialità frustrate da una scelta a priori cui non è stato chiamato, e che potrà comprendere solo tardi, se mai possa giungere a questo punto. Naturalmente non sono a favore della soppressione dei disabili come tali: credo nella prevenzione, e nel fatto che un embrione non sia vita, ma solo potenzialità di vita. A che ci serve essere dotati di raziocinio se non possiamo effettuare scelte che rendano più agevole la vita?
Credo che inoltre sia ora di chiudere un'epoca di buonismo trito e tristo, che nasconde dietro concetti di dubbio relativismo un vuoto e una pochezza inimmaginabili. Un disabile o handicappato che dir si voglia, non è un "diversabile", come si sente dire e quasi a immaginare che sia dotato di altre potenzialità inesperesse. Purtroppo è subnormale, ipo-dotato, e costringerlo alla vita non è un favore che gli facciamo. Peraltro, cristianamente, non potrebbe nemmeno poi decidere di togliersi il peso di una vita che gli sia grave, salvo incorrere nella maledizione divina: è proprio il caso di dirlo, oltre al danno la beffa.
Chiuso OT.
concordo con missandei.ancora una volta, la legge è una cosa e la religione è un altra.
la legge deve permettere a chi non crede di poter abortire, se poi uno non vuole perchè crede che sia una persona, può non farlo. Insomma, si aprono entrambe le strade...perchè chiuderne una solo perchè una parte della popolazione la pensa in un modo?
Che poi si potrebbe andare avanti giorni a discutere se un embrione sia una persona oppure no. però bisogna trovare un limite...altrimenti ogni volta che un uomo si masturba commette un ecatombe
auheuaehuahuaheuaehuaeh...
però c'è chi potrebbe (io non sono ASSOLUTAMENTE tra quelli) ribattere "Ma uno spermatozoo è differente da un ovulo fecondato" e via dicendo...
però lol lo stesso XD
concordo con doran.
è divertente notare come sia la morale religiosa sia quella "buonista" si prodighino a favore dei disabili e non dei gay (tanto per fare un esempio).
si prodighino a favore dei disabili e non dei gay (tanto per fare un esempio).
acuto. Molto acuto.
Non ci avevo pensato. Grande Xaytar.
Anche se una risposta potrei averla in mente: "Il disabile è naturale; il gay no"... Magari invece mi sbaglio e pecco di malafede....
concordo con doran.è divertente notare come sia la morale religiosa sia quella "buonista" si prodighino a favore dei disabili e non dei gay (tanto per fare un esempio).
non mi sembra che i gay non siano autosufficienti....
[i bambini Down sono dolcissimi, è così ingiusto volere un figlio solo se è perfetto...e se invece della sindrome di down, fosse una malattia che costringe tutta la vita in un letto di ospedale, consideresti ancora la vita un regalo?
senza contare i problemi di inserimento che avrebbe un bambino affetto da sindrome di down o da altra malattia debilitante cronica,
Io sono a favore.
Non voglio "apparecchiare" i miei problemi sul forum, ma voglio fare riflettere quelle persone che considerano anomalo la fecondazione assistita, legate alle proprie idee un pò troppo bigotte.
Avendo come cugini un ragazzo amiotrofico (stra-intelligente ) e una bambina down vi posso assicurare che un bambino down si può "accettare" ( anzi sono dolcissimi..) mentre chi nasce con una malattia che ti costringe a stare sorretto da tutori fin dalla nascita con il prorpio corpo che cresce e così i propri stimoli ma tu hai difficoltà ad alzare una mano o sorreggere il peso della tua testa se non con l'aiuto di una persona che vi deve seguire in tutto vi assicuro che ci pensereste ,eccome...
Mi fa piacere parlarne, visto che mi è capitato spesso di parlarne con le ragazze che ho avuto, visto che statisticamente potrei avere dei figli con dei problemi.
Ma sono stra-convinto delle mie idee, ma avete idea di cosa vuol dire guardare negli occhi una persona con questi problemi, cercando di ridere e scherzare con lui, sapendo che vita passa ( a volte come nel mio caso non si sà neanche quanta vita..) ?
Non è solo questione di egoismo per avere un figlio perfetto, è questione di carità, perchè vi assicuro che "vivere" in determinate condizioni non fà felice l'interessato, ne le persone che gli stanno affianco.
I bambini Down sono dolcissimi, è così ingiusto volere un figlio solo se è perfetto... non mi sembra desiderio di maternità, questo, anche se capisco che non dev'essere per niente semplice crescere un figlio con dei problemi fisici e mentali
Tralasciando almeno al momento discorsi di uccisione o non uccisione (soggettivi e potenzialmente eterni), se la famiglia non ha i mezzi per crescere un bambino che, per malattie, richieda maggiori attenzioni/mezzi? Certo, c'è il riconoscimento... ma non si era parlato della difficoltà di crescere in orfanotrofio, e simili?
Opinabile e soggettivo, ma non so se sia preferibile mettere al mondo un figlio, sapendo di non poterlo allevare...
appena uno scopre di avere una malattia grave invece di curarsi dovrebbe suicidarsi
Tra scoprire di avere una malattia, e mettere al mondo un bambino sapendo che potenzialmente passerà tutta la vita con quella malattia, che magari lo blocca a letto, c'è comunque differenza
Uno dei punti focali, comunque, è sempre il solito: un embrione è un Umano? Soggettivo e opinabile, una discussione facilmente eterna...
Domanda: se la nascita del bambino mettesse a rischio la vita della madre? E se sicuramente causerebbe la morte della madre? In simili casi, l'aborto sarebbe, se non accettabile, almeno sopportabile?
Io sono favorevole e non vedo perchè una coppia che non riesca ad avere figli non possa ricorrere a questa tecnica, anche se il risultato non è certo. Sono liberissimi di farlo. Poi il discorso morale e il fatto che sarebbe più giusto che fosse la natura a fare il suo corso, senza forzarle la mano, questo è un altro paio di maniche. Personalmente non mi sentirei di giudicare le persone che ricorrono a questo tipo di operazione, perchè probabilmente nelle loro stesse condizioni io farei lo stesso. Non tralascerei però l'adozione, anche se la ritengo l'ultima opportunità, che è un ottimo modo per avere figli e per fare del bene.
Premessa:
ancora una volta, la legge è una cosa e la religione è un altra.
Quoto al 1000%!!
Quindi se la donna in questione rimanesse incinta in modo naturale, sarebbe giusto abortire se fosse in arrivo un bimbo affetto dalla sindrome di Down?
La risposta di come la penso la da questa domanda di Ser Arthur Dayne:
e se invece della sindrome di down, fosse una malattia che costringe tutta la vita in un letto di ospedale, consideresti ancora la vita un regalo?
Visto che si può, le malattie vanno combattute.
Inoltre la pena di una coppia che non può avere un figlio naturalmente non credo vada accresciuta dal fatto di far nascere un figlio già malato.
Non credo sia giusto nè x la coppia nè x il nascituro.
mi pare di ricordare che il referendum non riguardi il fatto che noi si sia o meno a favore della procreazione assistita (il che sarebbe un quesito abbastanza vago), ma se siamo a favore dell'abrogazione dell'attuale, immonda legge.
Io sono naturalmente per il sì.
Magari ho capito male....
il referendum che faranno sarà per rimodellare la legge.. in modo da poter fare delle analisi prima per stabilire se gli ovuli sono sani e nel caso nn lo siano evitare l'impianto..
inoltre s discuterebbe per il numero d ovuli impiantati e sui tempi tra un impianto e l'altro..
questo per il prossimo referendum
per quel che riguarda procreazione assistita.. assolutamente favorevole.. è diritto d chiunque poter avere un figlio..
il fatto che qualcuno per moralità nn voglia accettar l'idea.. basta che nn usi l'opportunità offertagli..
nn vedo eprchè un paese dichiarato laico debba in qualche modo sottostare a una morale religiosa..
ognuno è libero d avere figli e nel caso ognuno dev'essere libero d poter abortire!!!
peace rhox
Assolutamente contrario.
Se andassi a votare, cosa che non farò in osservanza ai dettami della Chiesa per un naufragio calcolato del referendum, voterei sicuramente NO a tutti i quesiti.
Già la legge in vigore è troppo permissiva e libertina.
La maternità è un Dono, meccanizzarlo in provetta è per me un atto abominevole. Se una coppia desidera davvero un figlio deve farsi forza ed adottarlo. Certo, so bene che la soddisfazione di un figlio proprio è probabilmente maggiore, e di certo essere riconosciuti incapaci di concepire un figlio è difficile e forse umiliante, ma, come già ho detto, la maternità (e la paternità) sono un Dono, non un diritto.