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fecondazione assistita
X di xaytar
creato il 27 aprile 2005

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fecondazione assistita? 73 votanti
fecondazione assistita?
si
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no
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non so ancora
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altro
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Calinn Vojnngat
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Calinn Vojnngat
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Inviato il 27 aprile 2005 19:04

si è per l'abrogazione :|


Your ears and my eyes / Machinery of discord
If art is a world within ourselves / Baby we’re living on distant planets
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Morgil
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Morgil
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Inviato il 27 aprile 2005 20:28

penso di aver capito che con questa roba si curino malattie molto gravi quindi nonostante abbia votato non saprei ora dico assolutamente sì,se ci sono possibilità di debella re malattie gravi penso sia un obbligo morale e umano perseguirlo!!! :stralol:

 

riguardo a fussli ho proprio sottp gli okki un suo disegno di una cortigiana in atteggiamento inequivocabile con un tizio mooolto inequivocabile!!!! :stralol:


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Brandon
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Inviato il 28 aprile 2005 10:42

Ciao a tutti,

per avere un po' di informazioni alcuni messaggi:

 

 

Il Parlamento approva la legge sulla fecondazione assistita

 

Dubbi e garanzie di una legge che non è passata inosservata

 

Un provvedimento di cui si sentiva certamente la necessità ma che ha lasciato aperti molti interrogativi ed ha scatenato un mare di polemiche “bipartisan”.

Vediamo prima di tutto in cosa consiste la legge: i pilastri fondamentali sembrano essere il divieto delle tecniche eterologhe e la tutela dell’embrione che ha pari diritti, alcuni dicono “maggiori diritti”, rispetto ai genitori.

 

La fecondazione assistita potrà essere solo omologa, in altre parole potranno accedervi solo i gameti appartenenti al padre e alla madre, mentre è preclusa a single, gay, madri-nonne e ai donatori in generale. L’identikit dei possibili genitori è questo: una coppia maggiorenne, di sesso diverso, in età potenzialmente fertile, coniugate o conviventi.

La legge tutela l’embrione nel senso che vieta, tra l’altro, la clonazione ed ogni tipo di manipolazione dell’embrione (no alla sperimentazione, al congelamento, alla ricerca). Cosa accadrà ai circa 27mila embrioni già congelati lo stabilirà il Ministero della Salute.

In diciotto articoli ecco la legge: l’accesso alle tecniche di procreazione assistita verrà autorizzato solo se verrà dimostrato che non si può eliminare in alcun modo la causa che impedisce la fecondazione naturale; sarà vietata la clonazione e il medico potrà produrre solo gli embrioni strettamente necessari ad un unico e contemporaneo impianto e comunque non più di tre (quelli che, per motivi di salute, non potranno essere impiantati verranno congelati); le tecniche di fecondazione assistita potranno essere eseguite solo nelle strutture autorizzate dalle Regioni ed iscritte in un registro ufficiale dell'Istituto Superiore di Sanità.

 

Il punto più “contestato”: la legge definisce chiaramente la tutela dei diritti del concepito. In altre parole se la coppia decide di intraprendere la strada della fecondazione assistita difficilmente potrà cambiare idea; l’embrione dovrà essere impiantato e dovrà essere garantito il diritto alla nascita anche se è malformato o se la donna non vuole più procedere.

Il diritto insindacabile dell’embrione sembra, inevitabilmente, scontrarsi con quello altrettanto insindacabile della madre di scegliere cosa è meglio per il proprio figlio e per la propria vita. Questo dualismo spiega, almeno in parte, la grande frattura che questa legge ha provocato nei diversi schieramenti politici. Agli attacchi della sinistra, Rutelli, che ha votato in favore della legge, risponde chiedendo di essere rispettato “per le mie posizioni e per i miei convincimenti personali”.

La senatrice di Forza Italia, Elisabetta Alberti Casellati, ha dichiarato in aula che “questa legge dice basta agli abusi e riconosce che l'embrione è una persona e come tale va tutelata fin dall'inizio del concepimento”.

Il capogruppo dei Ds al Senato Gavino Angius ha commentato che “si sono creati i presupposti per un attacco alla legge 194 (sull’aborto)”; Giulio Andreotti, del fronte del “sì”, ha dichiarato che “questa legge riconosce l'embrione come soggetto giuridico, non si capisce quindi perché fino a quattro mesi si possa ucciderlo”.


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Brandon
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Inviato il 28 aprile 2005 10:43

Ciao a tutti,

ecco il secondo messaggio informativo:

 

 

 

L'APPELLO

Intellettuali contro la legge

"E' inaccettabile e immorale"

 

Pubblichiamo l'appello rivolto da una serie di personalità della scienza e della cultura, contrarie alla nuova legge in materia di procreazione assistita.

 

"Riteniamo doveroso affermare che la normativa in discussione al Senato sulla procreazione medicalmente assistita è inaccettabile e immorale: se approvata, violerebbe il diritto delle cittadine e dei cittadini di formare una famiglia secondo i loro valori e le loro più profonde convinzioni, nonché il diritto di essere liberi di scegliere se avere o non avere figli, quanti averne, quando averli e come averli, anche ricorrendo all'assistenza medica.

 

La libertà riproduttiva è un valore definitivamente consolidato dalla crescita civile di un'Italia che, anche grazie ai referendum sul divorzio e sull'aborto, ha raggiunto nuova maturità.

 

Siamo a dir poco stupefatti nel constatare che il progetto di legge in discussione al Senato costituisce un radicale attacco alla crescita civile del nostro paese: anziché affidare le scelte sulla prole alla responsabilità delle persone, impone divieti e forti limitazioni prevedendo sanzioni ispirate spesso a una concezione inutilmente crudele della pena.

 

Alcuni di questi divieti (come quello di diagnosi pre-impianto con l'obbligo di reinserimento in utero di tutti gli embrioni formati), stupefacenti dal punto di vista scientifico e ripugnanti dal punto di vista morale, verrebbero ad incidere sulla salute e sul benessere dei bambini che nasceranno per mezzo della fecondazione assistita. Alcune delle restrizioni poste renderebbero di fatto le donne fruitrici della cura della sterilità cittadine di secondo ordine.

 

L'approvazione del progetto di legge costituirebbe una sconfitta per tutti: per i cattolici che, richiedendo e approvando una legge che ammette la fecondazione artificiale, ne riconoscerebbero implicitamente la legittimità tradendo il principio d'inscindibilità tra vita sessuale e vita riproduttiva; per i laici, che vedrebbero fortemente limitata la libertà personale dalla volontà di una maggioranza parlamentare; per lo Stato che verrebbe ferito nel principio fondante della laicità e che, approvando la legge cattolica auspicata dallo stesso Pontefice, ricostruirebbe antichi steccati alimentando vecchie e nuove tensioni.

 

Auspichiamo che - dopo matura e libera riflessione - anche i senatori giungano a queste stesse conclusioni: noi rispettiamo la loro libertà di coscienza, ma chiediamo loro di non usarla per coartare quella di milioni di italiani approvando una legge che, invece di garantire pace e convivenza fra le diverse componenti della nostra società, verrebbe ad espropriare le cittadine e i cittadini della libertà di procreare, mutilandone i progetti di vita".

 

Firmatari: Gilda Ferrando, Carlo Flamigni (membro del Comitato nazionale di bioetica), Antonino Forabosco, Eugenio Lecaldano, Rita Levi Montalcini (membro Cnb), Maurizio Mori, Piero Musiani, Demetrio Neri (membro Cnb), Alberto Piazza (membro Cnb), Valerio Pocar (presidente della Consulta di bioetica), Annalisa Silvestro (membro Cnb), Tullia Zevi (membro Cnb).

(9 dicembre 2003)


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Brandon
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Inviato il 28 aprile 2005 10:44

A riciao a tutti,

 

Terzo messaggino informativo:

 

Eterologa vietata, embrioni limitati, obiezione di coscienza

sull'applicazione delle norme: così l'etiva cambierà la scienza

I sei punti della discordia

tra laici e cattolici

 

R0MA - Divieto di inseminazione eterologa e futuro degli embrioni. Coppie di fatto, clonazione e obiezione di coscienza. E' sui punti cardine della legge che si è formato il muro contro muro tra cattolici e laici, spaccati anche all'interno dei loro schieramenti. Il no alla fecondazione eterologa vuol dire che per mettere al mondo un bambino la coppia non potrà più ricorrere al seme o all'ovocita di un donatore. La conseguenza sarà anche la chiusura dei centri, le famose "banche del seme", che custodiscono i gameti congelati. Una conseguenza davvero rilevante, se si considera che circa il 20% delle coppie con problemi di fertilità ricorre all'eterologa. Altro tema, il futuro degli embrioni. Non solo sarà vietata la crioconservazione degli embrioni, ne sarà anche contingentata la produzione (non più di tre) e la donna poi sarà, comunque, costretta all'impianto. Non potrà cioè recedere dalla sua scelta.


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Brandon
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Inviato il 28 aprile 2005 10:46

Ciao a tutti,

ultimo messaggino informativo:

 

 

 

 

LA SCHEDA

Così le regole

negli altri Paesi

 

Ecco cosa prevedono le leggi che regolano la procreazione assistita negli altri Paesi.

 

AUSTRIA: è ammessa sia la fecondazione artificiale tra coppie sposate o conviventi sia quella eterologa, ma non per le donne sole. Non sono consentiti l'inseminazione post mortem e l'utero in affitto. E' inoltre ammesso l'accesso ai dati del donatore.

 

FRANCIA: la legge del 1994 stabilisce che solo le coppie sposate o conviventi da almeno due anni possono accedere all'inseminazione artificiale. Non è ammesso l'utero in affitto. I componenti la coppia inoltre devono essere entrambi in vita. E' ammessa l'inseminazione artificale con donatore solo quando la procreazione assistita all'interno della coppia non abbia avuto successo.

 

GERMANIA: la legge del 1990 ammette l'inseminazione omologa e eterologa solo per le coppie sposate. La fecondazione in vitro è ammessa solo se omologa. E' inoltre vietato trasferire nel corpo di una donna più di tre embrioni per un ciclo di inseminazione. Non sono ammessi l'inseminazione post mortem e l'utero in affitto.

 

GRAN BRETAGNA: la legge del 1990 consente sia l'inseminazione omologa che eterologa a coppie sposate o conviventi e a donne singole. La legge del 1990 ammette l'utero in affitto, purché non ci sia passaggio di denaro, e l'inseminazione post-mortem.

 

NORVEGIA: possono accedere all'inseminazione artificiale solo le coppie sposate o conviventi in maniera stabile. L'inseminazione eterologa è ammessa solo quando il marito o il convivente della donna sia sterile o se si è in presenza di una malattia ereditaria.

 

SPAGNA: l'accesso all'inseminazione artificiale, sia omologa che eterologa, è consentita alle coppie sposate e ai conviventi purché vi acconsentano in modo libero e cosciente. La prima legge che regola la materia è del 1987.

 

SVEZIA: è ammessa l'inseminazione omologa e eterologa per le coppie sposate o conviventi. Non è ammessa per la donna sola. La fecondazione in vitro è ammessa solo con il seme della coppia, che deve essere sposata o convivente. Non è ammesso l'utero in affitto.

 

STATI UNITI: esistono profonde differenze tra Stato e Stato. Generalmente è ammessa sia l' inseminazione omologa che eterologa. In California e in qualche altro Stato è ammesso l'utero in affitto.

(4 dicembre 2003)


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Ninaeve
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Inviato il 28 aprile 2005 10:46

favorevole.


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Inviato il 28 aprile 2005 11:02
l’embrione dovrà essere impiantato e dovrà essere garantito il diritto alla nascita anche se è malformato o se la donna non vuole più procedere.

 

Non mi sembra giusto!

 

La fecondazione assistita potrà essere solo omologa, in altre parole potranno accedervi solo i gameti appartenenti al padre e alla madre, mentre è preclusa a single, gay, madri-nonne e ai donatori in generale

 

Su questo sono invece d'accordo.

 

In sostanza mi sembra che la legge migliore sia quella francese:

 

FRANCIA: la legge del 1994 stabilisce che solo le coppie sposate o conviventi da almeno due anni possono accedere all'inseminazione artificiale. Non è ammesso l'utero in affitto. I componenti la coppia inoltre devono essere entrambi in vita. E' ammessa l'inseminazione artificale con donatore solo quando la procreazione assistita all'interno della coppia non abbia avuto successo.

 

 

Ps: vorrei fare notare le date delleleggi degli altri grandi paesi europei....circa 10-15 anni di ritardo x noi...... :huh:


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Ninaeve
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Inviato il 28 aprile 2005 11:33

vive la France!

lo so che forse mi salteranno in testa tutti, ma ogni volta che sono stata in Francia mi è sembrata un'oasi di civiltà rispetto a noi.

1. la biblioteque national, grande come due capi da calcio, completamente gratuita per chiunque desideri autilizzarla, dotata di ogni comfort (tavoli enormi, internet ad ogni tavolo, inservienti gentilissimi e competenti...) sempre piena di gente che non si vanta di essere ignorante, anzi

2. i libri dappertutto, i bouquinistes sulla senna

3. i piccoli negozi anche nelle grandi città, quando da noi c'è l'invasione dei supermercati

4. prezzipiù bassi per i consumi culurali...

 

adesso basta, scusate la botta di nostalgia e perdonate se sono andata fuori tema, mi manca Parigi e la mia vita parigina.

:huh:


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Missandei
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Inviato il 28 aprile 2005 12:02

Se potessi, anch'io vorrei far parte dei firmatari dell'Appello degli Intellettuali contro la legge...anche perché, per una convinzione personale, sono pro-aborto ed una legge che tra le righe mi dice: 'Dobbiamo considerare l'embrione come una persona' la vedo alquanto pericolosa.

Come ripeto è SOLO la mia personale opinione, mi rendo conto che qui si va a toccare argomenti molto 'intimi'.


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Ninaeve
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Inviato il 28 aprile 2005 12:07

difficile, anche qui sono opinioni personali, considerare l'embrione come una persona.

che cosa definisce una persona?

l'essere carne oppure pensare, sentire, provare emozioni...?

io propenderei per la seconda. Del resto anche la Bibbia afferma che l'embrione riceve l'anima 3 settimane dopo il concepimento se è maschio e 40 giorni se è una femmina (forse mi sbaglio sui giorni, ma la sostanza è certa)


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Nimièl
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Inviato il 28 aprile 2005 12:14
l’embrione dovrà essere impiantato e dovrà essere garantito il diritto alla nascita anche se è malformato o se la donna non vuole più procedere.

 

Non mi sembra giusto!

Perchè scusa? Vuoi avere la possibilità di portare avanti una gravidanza creata in laboratorio(non tu, si parla in maniera generica, è ovvio :huh: ) ma solo se il bambino è sano?

Quindi se la donna in questione rimanesse incinta in modo naturale, sarebbe giusto abortire se fosse in arrivo un bimbo affetto dalla sindrome di Down?

 

I bambini Down sono dolcissimi, è così ingiusto volere un figlio solo se è perfetto... non mi sembra desiderio di maternità, questo, anche se capisco che non dev'essere per niente semplice crescere un figlio con dei problemi fisici e mentali. Ma è un rischio che tutte le donne del mondo corrono, e non è detto che sia sempre un male. Sono prove della vita da cui molti sono usciti con più forza di prima.

 

Missandei, io sono fermamente contro l'aborto, quindi mi spiace ma non riesco ad appoggiarti.

Se rimani incinta e non vuoi il bambino o se tuo figlio nasce malformato, la legge prevede il non riconoscimento. Perchè si deve arrivare a uccidere? (perchè per me di questo si tratta)


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OttoPus
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OttoPus
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Inviato il 28 aprile 2005 12:40
l’embrione dovrà essere impiantato e dovrà essere garantito il diritto alla nascita anche se è malformato o se la donna non vuole più procedere.

 

Non mi sembra giusto!

Perchè scusa? Vuoi avere la possibilità di portare avanti una gravidanza creata in laboratorio(non tu, si parla in maniera generica, è ovvio :huh: ) ma solo se il bambino è sano?

Quindi se la donna in questione rimanesse incinta in modo naturale, sarebbe giusto abortire se fosse in arrivo un bimbo affetto dalla sindrome di Down?

 

I bambini Down sono dolcissimi, è così ingiusto volere un figlio solo se è perfetto... non mi sembra desiderio di maternità, questo, anche se capisco che non dev'essere per niente semplice crescere un figlio con dei problemi fisici e mentali. Ma è un rischio che tutte le donne del mondo corrono, e non è detto che sia sempre un male. Sono prove della vita da cui molti sono usciti con più forza di prima.

 

Missandei, io sono fermamente contro l'aborto, quindi mi spiace ma non riesco ad appoggiarti.

Se rimani incinta e non vuoi il bambino o se tuo figlio nasce malformato, la legge prevede il non riconoscimento. Perchè si deve arrivare a uccidere? (perchè per me di questo si tratta)

Io il discorso lo vedo ben più complicato... perchè alla fine si tratta di spegnere o no una vita che POTREBBE essere ma ancora non è.

Inoltre non sempre la decisione che questa vita arrivi a concepimento o meno è delegata all'uomo, la sorte allora commette molti più omicidi di quanto noi potremmo fare, secondo il tuo ragionamento?


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Ser Arthur Dayne
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Ser Arthur Dayne
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Inviato il 28 aprile 2005 12:46
[i bambini Down sono dolcissimi, è così ingiusto volere un figlio solo se è perfetto...

e se invece della sindrome di down, fosse una malattia che costringe tutta la vita in un letto di ospedale, consideresti ancora la vita un regalo?

senza contare i problemi di inserimento che avrebbe un bambino affetto da sindrome di down o da altra malattia debilitante cronica,


M
Missandei
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Missandei
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Inviato il 28 aprile 2005 12:52

 

 

 

Missandei, io sono fermamente contro l'aborto, quindi mi spiace ma non riesco ad appoggiarti.

Rispetto la tua opinione. :huh:

 

La mia è una presa di posizione totalmente personale.


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