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Secondigliano, Napoli e dintorni...
V di Vainamoinen
creato il 23 gennaio 2005

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Kellendor
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Inviato il 24 gennaio 2005 13:54

Scusa se ho reagito in modo brusco ma il mio lato terrone prende il sopravvento quando sento la mia terra "attaccata" Ovviamente ho piacere di chiarire le cose e spiegarle. Ci sono certamente persone che non hanno voglia di lavorare, ma molte altre sono nella mia stessa situazione.

Senza rancore.


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Mornon
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Inviato il 24 gennaio 2005 14:34
il mio lato terrone prende il sopravvento quando sento la mia terra "attaccata"

 

Non attaccavo nessuno, chiedevo solo delucidazioni, tranquillo :)

 

 

Ci sono certamente persone che non hanno voglia di lavorare, ma molte altre  sono nella mia stessa situazione

 

Riguardo al resto detto nel mio messaggio? Idee? :lol:

 

 

Senza rancore

 

Certo ;)


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Nicko
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Inviato il 24 gennaio 2005 14:53

Dico anch'io la mia, visto che ho vissuto i primi 18 anni della mia vita a Portici, in provincia di Napoli, a pochi km da San Giovanni a Teduccio, altra zona non propriamente felice...

Sicuramente la malavita organizzata è uno dei problemi peggiori che affliggono questa società, ma sul fatto che sia dovuto a carenza di lavoro, ho qualcosa da obiettare, e spiego perchè: gran parte degli attuali disoccupati del Mezzogiorno (sottolineo GRAN PARTE, non tutti) non vogliono un lavoro, ma vogliono (spesso ESIGONO) "il posto", che non è da intendere come "posto di lavoro", ma come "lavoro statale in cui si sta stravaccati su una sedia in un ufficio senza fare una benemerita mazza". Preciso che non sono dell'idea che tutti i lavori statali siano così (mia madre è un'insegnante, e so quanto si impegna nel suo lavoro), tuttavia è innegabile che esista questo genere di lavori.

Mi è capitato di sentire gente disoccupata che si lamentava di aver ricevuto un colloquio per un lavoro da operaio, in cui doveva passare 8 ore affianco ad una macchina che, per le sue delicate orecchie, faceva troppo rumore :lol:;):) (tutto ciò mentre notavo il Rolex d'oro al suo polso).

Mi trovo d'accordo con Italo, quando dice che in realtà è un male radicato più nel profondo della società, ed aggiungo ancora una volta che la mancanza di lavoro legale contribuisce, sì, ma in parte marginale allo sviluppo di tali attività criminali.


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Iskall Ytterligare
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Iskall Ytterligare
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Inviato il 24 gennaio 2005 19:01

Quoto del tutto nicko.

 

E aggiungo: lavoro statale o no, qui al Nord la gente che non ha un lavoro ha spesso e volentieri rifiutato posti di lavoro perchè troppo umili o senza abbastanza ferie (!) o pagati in modo non soddisfacente. D'altro lato molta gente non viene assunta perchè fa davvero pena, ha scarsissime capacità e soprattutto è piena di svogliatezza e menefreghismo...

 

So che la disoccupazione è un problema serio e c'è gente più che volenterosa e brava che non ha lavoro, ma non credo sia il caso della maggior parte dei disoccupati.


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Pon84
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Inviato il 24 gennaio 2005 20:09
D'altro lato molta gente non viene assunta perchè fa davvero pena, ha scarsissime capacità e soprattutto è piena di svogliatezza e menefreghismo...

Commento davvero delicato... sembrava quasi di leggere un pezzo del libro Cuore da quanto sei stata dolce. Sono sicuro che tutte le persone che, per quanto non qualificate, avevano voglia di lavorare e bisogno di soldi ti ringrazieranno per la tua gentilezza.

 

So benissimo di essere stato ironico... ritorno a fare da semplice spettatore perchè ammetto di non conoscere abbastanza l'argomento e le realtà in cui si sviluppa. Però ricorderei a tutti che, per quanto generalizzato e poco specifico sia il commento, si dovrebbe avere un minimo di rispetto per le persone... quali che siano i loro difetti sono pur sempre persone.


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xaytar
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Inviato il 24 gennaio 2005 20:22

So che la disoccupazione è un problema serio e c'è gente più che volenterosa e brava che non ha lavoro, ma non credo sia il caso della maggior parte dei disoccupati.

ok ho storto il naso al commento che parlava della "maggior parte" dei disoccupati.

Non nego che ci siano alcune persone che non vogliono il lavoro, ma il "posto", come dice nicko. Però parlare di maggior parte è assurdo. E' un commento grave e offensivo nei confronti dei disoccupati, e se lo fate accertatevi di avere dei seri dati in mano. Non basta "ho visto un tipo che una volta...", e non sto nemmeno qui a spiegare il perchè. quant'è questa "Molta gente che fa pena"? dieci? diecimila? o sono un paio di persone che avete visto in giro e che avete disprezzato?

Per mettersi in pace la coscienza, non lo nego, è sufficiente dire che la disoccupazione in italia non è un problema perchè tanto la maggior parte dei disoccupati sono svogliati, fanno pena, vanno in giro col rolex e non vogliono faticare. Prima di giudicare e condannare gli altri, magari provate a mettervi nelle loro teste. Ve la sentireste di pulire i cessi dopo 25 anni di studio? Non mi sto schierando nè da una parte nè da un altra, perchè ci sono sempre gli errori nei limiti estremi, ma voglio evitare conclusioni semplicistiche che ho letto qua sopra.

A un limite abbiamo i tizi col rolex di nicko, dall'altra quelli che pur di "lavorare" si prostituiscono, si adattano a fare i lavori più umili, entrano nella mafia. ma che percentuale è questa? la maggior parte? Siate sinceri, su...


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Mornon
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Inviato il 24 gennaio 2005 20:44
Sono sicuro che tutte le persone che, per quanto non qualificate, avevano voglia di lavorare e bisogno di soldi ti ringrazieranno per la tua gentilezza

 

Penso che quelle persone non si dovrebbero sentire toccate, visto che il commento era riferito a "molta gente", non a tutti; ha anche esplicitamente detto che sa come la disoccupazione sia un problema serio, e in questa fascia quelle persone dovrebbero sentirsi >_>

 

 

Ve la sentireste di pulire i cessi dopo 25 anni di studio?

 

Il grosso problema è rispondere a freddo, non trovandosi nella situazione, quindi premetto: è una risposta col beneficio del dubbio. Ma forse sí, ipotizzando di aver bisogno di lavorare potrei accettarla come sistemazione temporanea, continuando nel frattempo a cercare lavori migliori.


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Pon84
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Inviato il 24 gennaio 2005 21:44

forse sono io a non avere colto... ma a me pareva che quel molta gente fosse un riferimento molto poco vago a un numero molto alto di persone... il che non mi sembra corrisponda alla verità. In ogni caso non volevo togliere validità al suo post (che cmq non mi trova d'accordo a livello di concetto), volevo solo sottolineare la scarsa grazia che ha usato in quella precisa frase, mi scuso se non mi ero spiegato bene.


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Ser Arthur Dayne
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Ser Arthur Dayne
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Inviato il 24 gennaio 2005 22:06
So che la disoccupazione è un problema serio e c'è gente più che volenterosa e brava che non ha lavoro, ma non credo sia il caso della maggior parte dei disoccupati.

In effetti messa così sottointende che almeno il 50% dei disoccupati sia un incapace scansafatiche...


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Iskall Ytterligare
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Inviato il 24 gennaio 2005 22:27

Ok, andiamo con ordine.

 

Sulla rudezza della frase è vero, c'è gente non qualificata che ha davvero voglia di lavorare e che non è certo destinataria del mio commento brusco. Ovvio che sono pur sempre persone: qualificati o no hanno comunque bisogno di campare e magari mantenere le famiglie. Io non considero un difetto la scarsa qualificazione: o per scelta o per brutta necessità non tutti arrivano alla laurea, e se è una scelta la rispetto e se è una necessità sono davvero dispiaciuta perchè studiare è bellissimo oltre che un importante aiuto per avere un futuro economicamente migliore.

 

Per usare il linguaggio di Pon, i "difetti" che trovo nelle persone con cui sono tanto brusca sono l'aria svaccata e menefreghista con cui si presentano ai colloqui, il chiedere subito quante ferie hanno prima ancora di chiedere info sul tipo di lavoro che devono svolgere, seguire con noia le spiegazioni del selezionatore, il non fare nemmeno il minimo sforzo per partecipare al colloquio e ignorare per pigrizia tutte le regole di comune buon senso che si usano per dare un'impressione positiva a chi ti deve assumere. Spesso non sono nemmeno bene informati sul posto di lavoro per cui si candidano. Capisco il loro bisogni di guadagnarsi il pane, ma questo comportamento fa sì che non mi dispiaccia minimamente se vengono scartati.

 

Giustamente si chiede Xay quali "seri dati" abbiamo in mano per fare commenti del genere. Io non conosco la realtà del sud, del "posto" come lo intende nicko. Per quel che riguarda la mia esperienza, ho fatto molti lavori per diversi mesi ciascuno con le società di lavoro interinale, e ho detto "la maggior parte" perchè di tutti quelli presenti ai colloqui a cui ho partecipato anch'io soltanto qualcuno era decente. Non dico brillante, decente. Ho naturalmente trovato anche gente che meritava il posto più di me, riconosco che ci sono ragazzi brillanti e magari molto dotati proprio per quel posto di lavoro. Le mie conclusioni le ho tratte dal fatto che di tutta la massa presentatasi ai colloqui sono state scelte solo alcune persone, non so se sono il 50% della società come dice Ser Arthur ma sono più del 50% dei candidati.

 

Sul pulire i cessi (e sui lavori umilianti in generale) penso che non se la senta neppure un ragazzo con la terza media. Alcuni lavori sono per definizione monotoni, banali, squalificanti e addirittura degradanti, il discorso che facevo l'ha capito bene Mornon: uno che ha qualifiche da "25 anni di studio" accetta quel lavoro come soluzione temporanea, perchè ha BISOGNO di lavorare se no lo sfrattano o se no non mangia a cena. Anche chi non ha qualifiche di studio ha diritto a formarsi una qualifica sul campo, attraverso esperienze professionali coerenti che gli diano uno status di persona competente in un dato settore. Quei lavori stile pulire i cessi non vanno certo accettati perchè sono pur sempre lavoro, ma se uno è in situazione di bisogno umano serio non può lamentarsi che non trova lavoro e poi vien fuori che ha rifiutato uno di quei lavori.

 

A livello di concetto il mio pensiero sintetico è questo: una persona di qualità e professionalità elevate raramente ha difficoltà a trovare lavoro, questo però non nega che i posti di lavoro disponibili siano pochi per via della situazione economica generale. Titoli di studio o no, trovo che in una percentuale significativa di disoccupati non ci siano i requisiti minimi per accedere a un posto di lavoro, e che questo sia imputabile alla loro negligenza. Ci sono certamente molte persone qualificate o volonterose che restano comunque in sovrappiù rispetto ai posti di lavoro disponibili e che hanno serio bisogno economico, a cui va il mio sincero appoggio.

 

Avrò anche avuto "scarsa grazia", ma mentre alcuni mi trovano dalla loro parte, altri non meritano minimamente stima.


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Derfel Cadarn
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Derfel Cadarn
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Inviato il 24 gennaio 2005 23:27

Precisiamo una cosa:il lavoro manca ma in certe occasioni certi posti vengono rifiutati per veri capricci.Con questo però io non dico che i disoccupati sono tutti una massa di decerebrati sfaticati,attenzione,quelli costituiscono l'eccezione.Il disoccupato è una persona che non riesce per un motivo o per un altro a non trovare un posto di lavoro che possa garantire una discreta autonomia economica.Quindi disoccupato è tanto il pirla che si rifiuta di sporcarsi le manine quanto il poveretto che non riesce a trovare in nessun modo un posto,quanto anche il neolaureato che dopo essersi fatto il mazzo sui libri per un pezzo di carta trova inadatto alle proprie competenze un certo tipo di lavoro,anche perchè non tutti i laureandi hanno il tempo di fare esperienza nel mondo pratico del lavoro.

Quindi per favore misuriamo le parole.Kellendor fornisce un ottimo spaccato della situazione:poco lavoro e poche soluzioni.Purtroppo si ritiene che la mafia sia un rimedio quando invece si tratta a stento di un palliativo.

La mafia una volta che prende non molla e si ciba della vita delle sue vittime e c'è ben ppoco da fare.Purtroppo la mafia è diventata quasi una cultura,una parte integrante della formazione di molte persone.Ed è questo da biasimare.Il ragazzino che fa il palo durante lo smistamento della droga è colpevole quanto il pluriomicida.Borsellino e Falcone sono solo due dei tanti,due dei più grandi ma non dimentichaimo che i partigiani della lotta contro la mafia non si limitano a casi sporadici.Siamo in tanti ma non abbastanza purtroppo...


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Silenzio
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Silenzio
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Inviato il 25 gennaio 2005 9:25

Mornor, altro che leggenda metropolitana, il lavoro al Sud manca, e a Napoli soprattutto quando lo trovi è a nero, e andrà bene per un giovane per un paio di anni, ma poi c'è il bisogno dei contributi..., e Amen. -.-


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Darklady
Bardo Spadaccino dalla corte di Kellgeard
Guardiani della Notte
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Darklady
Bardo Spadaccino dalla corte di Kellgeard

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Guardiani della Notte

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Inviato il 25 gennaio 2005 10:18
Borsellino e Falcone sono solo due dei tanti,due dei più grandi ma non dimentichaimo che i partigiani della lotta contro la mafia non si limitano a casi sporadici.Siamo in tanti ma non abbastanza purtroppo...

 

Parole Sante, Derfel!

Le quoto in pieno, come anche tutti i tuoi precedenti messaggi in questa discussione.

 

Sono nata e vivo nel "famigerato" Nord e, grazie al cielo, ho avuto la grandissima fortuna di non sperimentare mai il vero significato di vivere in zone come Secondigliano, Napoli...la stessa Palermo.

Forse non sono in grado di giudicare, ma da quanto ho potuto capire, purtroppo, nella stragrande maggior parte dei casi la Mafia, la Camorra e via dicendo, fanno leva sul bisogno reale di famiglie, interi quartieri, e addirittura città, assicurandosi "adepti" da sfruttare a proprio piacimento.

Non sto giustificando queste persone, anzi, ma capisco che talvolta si è costretti a fare ciò che non si vorrebbe. Tuttavia trovo inqualificabile l'atteggiamento dei signori abitanti di quel quartiere in cui è stato arrestato l'ultimo "boss": sassaiole contro i carabinieri, un'auto d'ordinanza danneggiata.... che vergogna!!! Scusate, ma non posso proprio identificarmi con simili esemplari di involuta inciviltà!

 

Per combattere la Criminalità Organizzata, per combatterla veramente, bisogna avere il coraggio di dire no. Coraggio che a molti manca e che altri avrebbero, o hanno avuto e ne hanno pagato le conseguenze con la vita. Non so cos'avrei fatto se fossi nata in uno dei luoghi sopracitati, ma credo che esista una scappatoia a quella vita, mi rifiuto di credere che tutte quelle persone siano, volenti o nolenti, in combutta con la mafia e la camorra!

....

Un'ultima cosa...

Il lavoro, la disoccupazione, sono una realtà Nazionale, non tipica solo di alcune zone....che poi ci siano percentuali diverse, questo è un dato di fatto.

Nel mio piccolo, ho un curriculum di tutto rispetto, ma anch'io fatico a trovare un lavoro...e non sono l'unica, anche qui nel ricco Nord.

 

Kisses >_>


M
Mornon
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Mornon
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Inviato il 25 gennaio 2005 11:12
altro che leggenda metropolitana, il lavoro al Sud manca

 

Come ho detto, non sto negando la disoccupazione, ma vorrei capire perché persone che vengono/sono in quella situazione hanno riferito quello, se è una leggenda metropolitana...


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Vainamoinen
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Vainamoinen
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Inviato il 25 gennaio 2005 12:16 Autore

Mi sembra che si sia giunti un pò tutti, sia i "bambocci del Nord" che gli abitanti del luogo, ad una conclusione concorde: le mafie sono un fatto culturale, non (solo) sociale.

 

Gli interventi equilibrati di Nicko e Silenzio mi sembra abbiano ribadito quelo che dicevo in apertura: è più lucruoso stare con le mafie che non con le istituzioni. In realtà, se è vero quel che dice Nicko sullo stipendio del "palo", posso dire che neanche nel "ricco" Nord si prendeno 250€ per far pressochè nulla alla settimana (ma neanche spaccandosi la schiena in fabbrica...)!

 

Posso capire che al Sud non ci sia lavoro. Ci credo eccome. Ma il darsi alle mafie è dovuto a ben altre motivazioni! E quewsto fenomeno culturale và cmq spezzato.

 

Quoto l'intervento di Derfel, molto preparato, che mi sembra abbia detto tutte le cose giuste.


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