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Secondigliano, Napoli e dintorni...
V di Vainamoinen
creato il 23 gennaio 2005

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Vainamoinen
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Vainamoinen
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Inviato il 23 gennaio 2005 19:02 Autore

Apro questo 3D, per non andare OT in un altro. Ritengo che la discussione sia interessante e da approfondire.

 

Queta poi è una tipica affermazione da ragazzo del nord... cosa ne sai tu della realtà di Napoli?

Secondigliano è qualcosa che ti fa tanto stupire...

[...] Secondigliano..dove guarda che le problematiche sono di altro tipo..ti sei chiesto perchè quella gente rifiuta le istituzioni?. Senti caro a Secondigliano potrebbero anche non mandare le forze dell'ordine per intervenire sulla camorra...se però lo stato Italiano, che è di TUTTI i cittadini, ed il governo, creassero un'alternativa lavorativa alla gente di Secondigliano (ma anche di qualsiasi altra realtà difficile del sud). La maggior parte della gente di Secondigliano vive del pane che gli da il Boss visto che non ha alternativa...tu che faresti se fossi nelle loro condizioni?non rifiuteresti le Istituzioni visto che per te non hanno fatto un gran chè?

Guarda proprio non sei preparato sulle questioni del sud se fai un'accostamento di realtà così diverse.

 

Vedi, Thoros, io sono un seguace del cosiddetto (termine filosofico) "pensiero forte". Credo cioè che certo valori siano assoluti, e non condizionabili dalla contingenza. Ritengo quindi che l'onestà, come il rispetto dello Stato, vadano applicati sempre, al di sopra delle realtà nella quali si vive.

L'idea che mi son fatto, da "ragazzo del Nord", è che a Napoli, come in alcuni altri posti, si trovi comoda la scusa del "tanto non c'è lavoro", per darsi a attività più lucruose. Un mio conoscente mi raccontava che in Colombia il principale problema della lotta alla droga era che i narcotrafficanti pagavano fino a 50 volte lo stipendio che forniva lo stato. Addirittura è capitato che i narcotrafficanti più di una volta siano entrati nelle chiese deòlle missioni cattoliche, mostrandi dollari che avrebbero regalato a chi usciva da messa per andare a lavorare per loro!

Mi sa che questo accaede un pò anche a Secondigliano (e zone assimlibali). Non è che non ci sia il lavoro, ma è molto più comodo darsi alla Camorra (Mafia, Sacra Corona Unita, etc.): si guadagna di più e si fatica meno.

Da qualche parte avevo letto (o forse era un TG), all'epoca dei vari investimenti delle pattuglie della Finanza da parte dei gipponi corazzati, che a fare "il palo" in Puglia durante un trasferimento di un carico di droga si prendevano dai 100 ai 150 euro. Non male, come guadagno, per fare praticamente nulla... Se si è armati, ovviamente, si sale ad oltre mille euro. Non ho idea di quanto prenda l'autista. Meno della "guardia armata", ma sicuramente tanto, sempre spropositato rispetto al compito assegnato. Ti assicuro che anche qua nel "ricco Nord" lavori così ben pagati, con un tale rapporto qualità/prezzo, non nè trovi.

 

Dicevo che sono un seguace del pensiero forte, che credo in valori trascendenti la contingenza. Questo non vuol dire che non capisca il delinquentello che ruba per la fame o la miseria. Ma l'appartenere meditatamnete a un clan, moderne corporazioni, dediche a truffe, spaccio droga, omicidi, francamente non riesco proprio a giustificarlo con un "non c'è lavoro".


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Kellendor
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Inviato il 23 gennaio 2005 19:29

Vainamonen, ti rispondo da parte di nimiel che abita a 2 passi da secondigliano. Poi in un reply a parte ti darò la mia di risposta.

 

E' facile parlare "dall'alto" della tua residenza al nord dove si salta da un lavoro all'altro senza mai toccare per terra.

Sarei felice di invitarti qui a vedere in che condizioni sono le case, i bambini, buttati per strada, dove VERAMENTE c'è la fame, che tu sicuramente non sai nemmeno dove sta di casa. Gente che vive nei sottoscala, famiglie intere che arrivano a fare lavori umili che neacnhe gli immigrati del nord concepirebbero.

Io personalmente conosco molte persone di scampia che sono bravissime persone che vivono dignitosamente pur facendo lavori umili.

Soprattutto gradirei ti mangiassi le parole che hai detto "la gente preferisce la camorra al lavoro" che sanno tanto di bamboccio pomposo e disinformato.


V
Vainamoinen
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Inviato il 23 gennaio 2005 19:49 Autore

Guarda, Kellendor, non ho una diretta conoscenza della situazione. Ma ribadisco che c'è azione e azione per combattere la miseria. L'appartenere a cosche dedite ad azioni quali spaccio e omicidio continua a sembrarmi qualcosa di difficilmente giustificabile. Questione di ideali, non di "bamboccio pomposo e disinformato".

Rimango anche dell'idea che omertà varie e sassaiole alla polizia quando perquisisce o arresta non aiutano a sconfiggere Mafia e Camorra. Certo, non vivo sotto il terrore di un omicidio da parte di sicari perchè "ho parlato", stando qua al Nord... Ma d'altra parte in qualche modo bisognerà uscire dal circolo vizioso dei clan mafiosi, non trovi?

Potresti essere più preciso circa le persone "che arrivano a fare lavori umili che neacnhe gli immigrati del nord concepirebbero". Cosa fanno di preciso? Sai, difficilmente posso diventare una persona "informata", se non sei specifico...

 

In ultimo. Il "bamboccio pomposo e disinformato" (che cmq ti risponde con educazione) qui al Nord ha fatto per anni il volontario in una casa di prima accoglienza per senza-tetto. Dopo di che adesso lavora in collaborazione con la Caritas Diocesana nell'accoglienza di ex-tossici (non sempre ex...) ed alcolisti. Questo, non per farmi bello, ci mancherebbe, ma per dirti che problematiche di mancanza di lavoro e di tetto ci sono anche qua da noi. E ti posso assicurare che i cascinali abbandonati nei dintorni della mia città, Vigevano (PV), sono pieni di senza tetto, non solo marocchini, ma anche italiani. Come peraltro le fabbriche dismesse di qualsiasi grande città del Nord. Non credere, ingenuamente o volutamente, che la povertà sia appannaggio del povero e bistrattato Sud...


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Kellendor
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Kellendor
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K

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Inviato il 23 gennaio 2005 21:01

Punto primo: Come ho detto nel primo reply, era Nimièl, la mia ragazza che ti rispondeva, non io.

Lei vive vicina secondigliano e ha un quadro più completo della situazione, io fortunatamente sto a bari dove la situazione è più tranquilla.

Punto secondo: E' facile parlare di idealismi e di scelte coraggiose. Chiunque sa dire "io non mi piegherei" o "io mi farei coraggio e denuncerei". Purtroppo Vainamoen, queste sono cose che hanno una bellezza solo nei romanzi fantasy. Purtroppo nella realtà è completamente diverso.

Certo io x orgoglio preferirei morire di fame o chiedere la carità piuttosto che avere a che fare con la camorra, tu anche magari. Ma cosa succede se non si tratta più di me e te? Cosa succede se la scelta deve farla un padre di famiglia che ha perso il lavoro e si trova in casa una moglie e dei figli che hanno fame o che hanno bisogno di cure? Anche in quel caso saresti così deciso a non piegarti, condannando la tua famiglia? Io parlo per me e ti dico che forse per i miei cari farei tutto.

Dici che a napoli c'è lavoro e su questo che Nimièl si è infuriata e io le dò ragione e ti spiego perchè. Ho 25 anni. Ho fatto tanti di quei lavori e lavoretti e ho tante di quelle qualifiche che il mio curriculum arriva quasi ad essere lungo 2 pagine. Ho lasciato il mio precedente lavoro per problemi circa un anno fa. Sai quanti ne ho trovati da allora? nemmeno uno. Sai quanti curriculum ho mandato in giro? siamo intorno ai 600 curriculum. Quanti colloqui? un centinaio. Quanti lavori? NESSUNO. I casi sono due: o sono estremamente sfortunato, o c'è un'effettiva carenza di lavoro al sud. Te ne parlo perchè tu possa capirne l'entità. E se a me che ho dei genitori a "mantenermi" mi va bene, alle famiglie va meno bene, questo voglio che sia chiaro.

Passiamo al punto successivo, "il coraggio di denunciare". Io la chiamerei "atti stupidi ed inutili" perchè? Perchè mediamente una persona che va in prigione, ci rimane un anno, due al massimo, dopodichè torna fuori (SE va in prigione). Risultato? Che io che ho denunciato, o il poliziotto che ha fatto il suo dovere se lo ritrova fra i piedi ad esigere vendetta. Per questo mi chiedo, come si può pretendere da delle persone di adempiere ad un dovere civico e morale, quando LO STATO è il primo a tirarsene fuori?

Certo, perchè ricordiamocelo, questa italia, che tanto millantiamo essere un belpaese, di bello ha proprio poco attualmente. Siamo passati dalla dittatura fascista, in cui se non rigavi dritto venivi fucilato, alla massima tolleranza. Ora una persona come Tanzi, può truffare e mandare alla fame migliaia di persone, eppure se ne starà comodamente a casa sua (e che casa!) appellandosi all'umanità perchè non sta bene. Gente come erika e omar possono uscire dopo qualche anno di prigione dopo aver massacrato 2 persone innocenti perchè sono creduti recuperabili. Totò Riina fa la bella vita, e riceverà anche visite familiari e agi. Lui che di famiglie ne ha distrutte tante. E la gente dovrebbe farsi coraggio e denunciare? La gente, è ovvio che non si farà mai avanti e come dar loro torto. Io devo rischiare in prima persona quando lo stato poi protegge i delinquenti stessi? Chi me lo fa fare?

Si mettessero una mano sul cuore i nostri politici e legislatori e iniziassero a fare qualcosa VERAMENTE per contrastare la criminalità. Quando le leggi tuteleranno i cittadini onesti, ALLORA si pretenda coraggio dalla gente.


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Thoros di Myr
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Inviato il 23 gennaio 2005 22:26

Kellendor ti quoto in pieno.


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Inviato il 23 gennaio 2005 23:02

per quanto riguarda la situazione attuale io la penso così:

sicuramente lavorare per la camorra come per la mafia è un cosa sbagliata perchè comunque sono attività criminali e perseguite dalla legge ma come diceva nimiel la condizione di quei quartieri è davvero sconcertante se lo stato non interviene la gente per vivere si deve arrangiare come meglio può infatti io credo sia questo il motivo per il quale le donne insorgono contro la polizia quando arrestano un capo della camorra..

se lo stato intervenisse anche dopo l'arresto dei capi della camorra forse non avremmo situazioni simili a quelle che abbiamo addesso...


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Ser Arthur Dayne
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Inviato il 24 gennaio 2005 1:40
Kellendor ti quoto in pieno.

e io quoto te


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Silenzio
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Inviato il 24 gennaio 2005 2:24

Io sono di Torre del Greco, provincia di Napoli per chi non lo sapesse...,

 

...è un intreccio di cose, non è vero che tutti quelle le persone che si uniscono alla camorra, hanno questa come unica possibilità di sopravvivenza, è una questione di ambiente, di strade facili, un ragazzino che a 15 anni fà la guardia d'avanti alla casa di un boss prende 500.000 lire a settimana..., è una questiona che la società in cui vive il ragazzino lo porta a vedere la Camorra come un qualcosa di onnipresente (ed è vero!) che esiste è basta, e o sei con loro o amen, lo stato non fà nulla, non può nulla..., i primi ad esserci dentro sono propio loro...

tanti interessi..., lo schifo che è la camorra si rispecchia in chi lascia scorrere tutto...,

le forse dell'ordine vengono stimpendiati dalla camorra, e senza lo stato che difende, che è presente, chi rischierebbe di mettersi contro??

è tutto uno schifo.


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Derfel Cadarn
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Inviato il 24 gennaio 2005 2:38

Mi si conceda di parlare da siciliano,da catanese.

Io odio la mafia con tutto me stesso e,come già detto in un altro topic,ritengo che non esista per la società cosa miglireo della morte di un mafioso.

Io credo nell'assoluto valore della lotta contro la mafia.La mafia è un cancro in una già corrotta società.La mafia toglie dignità all'essere umano ed è sinonimo di schiavitù.Sono morte persone per combatterla.Persone che hanno dato la propria vita per qualcosa sacro come la libertà di pensiero e di azione.

Mio nonno era magistrato a livelli molto alti.è sempre stato estremamente impegnato nella lotta contro la mafia ed è da lui che ho ereditato l'odio verso la mafia(non verso i mafiosi,quello l'ho sviluppato da solo,lui non si sarebbe mai sognato di odiare un altro essere umano...).Mio nonno era uno di quelli con la "scorta indesiderata",nel senso che lui partiva dal presupposto che un attentato,come quello a Falcone o Borsellino,non poteva essere impedito da una scorta,e che quindi non aveva senso mettere a rischio padri di famiglia innocenti.Aveva sviluppato strategie per fregare la sua scorta(che aveva il compito di proteggerlo a sua insaputa dato il suo rifiuto)e andare in giro da solo senza far rischiare altra gente.Tuttora mi chiedo come si sia salvato dato che in seguito fu trovato il suo nome in una lista di obiettivi della mafia...

Purtroppo quel che ho imparato in 16 anni e mezzo di vita a Catania è che la mafia è una realtà dalla spropositata grandezza ma anche dalla spropositata mole di pregiudizi ad essa colelgati.Per favore basta con le storie del tipo "la Sicilia è terra di mafia",la mafia è male comune,solo che da noi risulta in certi casi più eclatante perchè spesso e volentieri radicata nella mentalità della gente e quindi ormai quasi accettata con rassegnazione.Fortunatamente non è così per tutti e molti di noi fanno di tutto per combattere questo cancro.

Ho assistito ad eventi davvero scandalosi ad opera di ragazzi ragazzi della mia età o anche bambini consapevoli di avere chi gli copre le spalle.Io non sono disposto a tollerare tutto questo e farò sempre del mio meglio per combattere simili eventi,mi sto ancora pentendo di non essere intervenuto sabtato sera quando sono stato testimone di una cosa poco piacevole fatta da più di 15 mafiosetti,da solo avrei potuto fare ben poco e,nella migliore delle ipotesi,finire in ospedale,ma forse quel poco sarebbe bastato a farmi sentire meno un verme oggi...la mafia va estirpata con il napalm oppure con la volontà comune.Tra le due io mi fido più del napalm....

Sono d'accordo sul fatto che lo Stato faccia davvero poco per limitare il fenomeno ma non sono d'accordo sulla legittimità dell'affidarsi alla mafia per sopperire alle mancanze,per quanto gravissime.

Qualche giorno fa avevamo ospiti a cena e i miei hanno iniziato a parlare di una strada e di una specie di supermercato che sono stati costruiti da un mafioso che ora sta dentro.Ovviamente tutti a dire ben venga la mafia se fa più dello Stato,dà posti di lavoro,migliora le comunicazioni stradali e cose simili.Inutile dire come io abbia sofferto fisicamente nel sentire queste cose...la amfia è un male,se fa del bene è perchè si aspetta un tornaconto,tornaconto che io non voglio dare.Piegandoci alle promesse illusorie della mafia accettiamo di vivere sotto il suo giogo,in perenne schiavitù,e io non sono schiavo di nessuno,men che meno della mafia...

 

Detto ciò credo di aver concluso(anche se avrei motlo altro da dire...)e avverto che potrei anche assumere toni poco piacevoli in questa discussione in quanto mi tocca personalmente.

 

Spero di potermi controllare :lol:


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Inviato il 24 gennaio 2005 9:47

Aggiungo il mio parere. E non mi importa se sarà bollato come "tanto viene da uno del felice Nord" (che tanto mi suona come razzismo di cui spesso siamo accusati).

 

Non confuterò la potenza della camorra o della mafia. Non confuterò l'estremo disagio sociale di certe zone. Non confuterò l'assenza dello Stato in certi casi.

 

Ma aggiungerò che finita la second aguerra mondiale le regioni più povere d'Italia erano Veneto e Friuli (si, non è fatto noto a tutti). Ma per il Veneto non è stata costituita la Cassa per il Mezzogiorno. In Veneto non sono state costruite fior fiore di infrastrutture pubbliche. Però la gente ha lavorato fino a spezzarsi la schiena. Quando il lavoro non c'era si è trasferita. Non ha pianto miseria.

Oggi il Veneto è la regione più ricca d'Italia.

Se manca così tanto il lavoro al Sud cosa ci fanno gli immigrati extracomunitari? Fanno quei lavori che gli italiani non vogliono più fare.

Come se ci fosse poca dignità in un lavoro.

 

Oppure si aspetta che dall'alto arrivi qualcuno a sistemare le cose?

 

Infine esprimo il mio apprezzamento a Derfel. La lotta alla mafia e alla camorra parte dal singolo individuo. La lotta parte dal non acquistare CD, DVD o cose simili pirata. Dal non comprare sigarette di contrabbando. Dal non piegarsi sempre e comunque (con i limiti che ciascun individuo ha, perchè a nessuno è chiesto di mettere in pericolo la propria vita o quella dei familiari).


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Inviato il 24 gennaio 2005 10:09

Ragà il fatto che la Camorra, e in generale la Società Napoletana "bassa", ha radici talmente antiche che nasce tutto prima della seconda guerra mondiale...,:lol:

...gli extracomunitari vengono prendendosi gli ultimi lavori in nero, lavando finestrini e vendendo fazzoletti, o entrando nella illegalità,

si! ci si aspetta che lo stato li aiuti!!, perchè che tu voglia o no, che tu abbia un lavoro pulito e onesto o meno vivrai sempre con la camorra..., e ogni giorno sentirai qualcosa collegata a loro, ci si sente limitati..., bloccati, non liberi!

...e ribadisco, lo stato non ha fatto, e non credo farà nulla.

 

Napoli è una città bellissima, ma ha questo cancro che è la camorra, e le mentalità che ne conseguono..., sarà colpa sì di chi si aggrega, ma io dò la colpa a chi lascia scorrere, a chi potrebbe fare qualcosa e non lo fà, allo stato che fà "vedere" e solo "vedere" che cerca di neutralizzarla...

 

Batta -.-


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Inviato il 24 gennaio 2005 10:58

Ghost sul fatto del lavoro preso dagli immigrati ti posso dare ragione solo in parte. Perchè dici? Beh perchè io sono uno di quegli italiani che farebbe QUALUNQUE lavoro. Quest'estate ho cercato posto per l'acinino (togliere i chicchi marci di uva) e non mi hanno preso sai perchè? Perchè hanno assunto degli immigrati a cui avrebbero dato la metà che a me. E non lo suppongo, mi è stato detto x certo. Ora, io non sono razzista, se c'è lavoro per tutti, ben vengano gli immigrati volenterosi (quelli che chiedono la carità non li sopporto di qualunque nazionalità siano, italiani, inglesi, africani o chicchesia), ma come vedi a volte non basta la volontà di trovare lavoro per trovarlo. Ripeto io è un anno che lo cerco col lanternino e temo che mi toccherà trasferirmi di nuovo al nord per trovarne uno decente.

Se lo stato la smettesse con le cappellate di far lavorare la gente fino a 70 anni e oltre, ecco che già un bel po' di lavoro si creerebbe. Se lo stato tenesse VERAMENTE in prigione i delinquenti, mandando a ca***e i loro avvocati, ecco che molta + gente vorrebbe entrare nel corpo di polizia. Se i politici invece di prendere 15000 euro (li prendono davvero) al mese di stipendio, ne prendessero un terzo, e abbassassero le tasse pagandole con quel che rimane dei soldi ingiustamente pappati, ecco che i cittadini sarebbero meno aggravati, se si facesse qualcosa per l'aumento incontrollato dei prezzi ecco che la gente con uno stipendio solo ce la farebbe e stando uno a casa e uno al lavoro, i posti ci sarebbero per molte più persone. Ora invece bisogna lavorare in due per mantenersi e i posti si dimezzano. Il discorso è lungo e ampio e trascende la camorra, la mafia e tutto il resto. Il problema di base è nell'organizzazione dello stato. Purtroppo la gente è troppo pigra per iniziare una rivoluzione e farsi ridare i propri diritti.

Se la legge fosse VERAMENTE dalla parte dell'onesto cittadino, e ci fossero VERE punizioni (non dico la pena di morte anche se la vorrei) per i delinquenti, vedi che la gente forse si farebbe più coraggio, sapendo che il suo sacrificio o gesto varrebbe a qualcosa e non a un mese di vacanza premio al carcerato.


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Inviato il 24 gennaio 2005 12:36

Io ripeto quanto già detto in altra discussione: se il fatto che a Sud c'è una tale mancanza di lavoro (sia chiaro, non dico che ci sia per tutti, e nemmeno che ce ne sia come in altre zone, non voglio negare la disoccupazione) è una leggenda metropolitana, come mai anche gente del Sud lo conferma? Solo un dubbio che mi è veunto...

Inoltre, un'altra cosa: con "cercare lavoro" cosa intendete? Cercarlo sotto casa o non se ne fa nulla, o cercarlo essendo disposti a muoversi, a trasferirsi? Perché io conosco gente che per avere un lavoro si è anche trasferita... la necessità lavorativa è quella che è, pretendere che stato o privati creino posti di lavoro dove non sono necessari (all'atto pratico; esempio: se servono dieci impiegati pubblici, creare venti posti all'atto pratico è inutile) non mi pare molto sensato... c'è disponibilità a muoversi, per avere un lavoro? Perché altrimenti si potrebbero avere attenuanti, ma giustificazioni... Postmetto: tutto questo non per criticare, ma per informarmi sulla situazione.

Sulla mafia: sopperisce alle mancanze dello stato? Va bene, perché non continua a farlo come agli inizi? Quando la droga non era venduta da loro, quando avevano un codice, quando i grandi boss non avevano come scopo l'arricchirsi, ma veramente il sopperire alla mancanza dello stato. Poi potrò conoscere male l'argomento, ma la mafia odierna è la degenerazione di quella passata.

 

Se lo stato la smettesse con le cappellate di far lavorare la gente fino a 70 anni

 

Il problema è anche che qui ci si scontra col diritto al lavoro... ;)

 

 

Se i politici invece di prendere 15000 euro (li prendono davvero) al mese di stipendio

 

Qui è un discorso complicato... o io ho trovato la perla rara, o netti prendono decisamente di meno; qualche esempio, l'ufficio a Roma è pagato da loro, e non costa poco; il portaborse anche; l'ufficio nella loro città anche; ecc. Se io non ho trovato il caso unico, in quei soldi (che comunque pochi non sono) sono comprese parecchie spese... personalmente ho conosciuto gente che, vedendo il netto, non farebbe un simile lavoro nemmeno se pregata. Ovviamente a farlo seriamente.

Di certo c'è anche chi non si mette seriamente a farlo; sotto questo aspetto, si potrebbe istitutire un modo per evitare l'assenteismo, almeno non pagheremmo persone che non fanno nulla.

Sotto questo aspetto, l'assurdo forse non è tanto lo stipendio (per quanto sopra detto), ma per esempio la pensione (di migliaia di Euro) che si ottiene dopo qualcosa come cinque anni di mandato... :lol:


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Inviato il 24 gennaio 2005 13:33

Certo mornon, ovviamente quando parlo di cercare lavoro intendo che deve essere nel portone affianco o al piano di sotto, mica mi va di uscire.

Che razza di affermazione è la tua???

Tanto per essere chiari, ho mandato (l'ho già detto ma spero si capisca alla seconda volta) più di 600 curicculum in giro. E ho cercato lavori non solo a bari, ma anche nei dintorni. E tanto per essere chiaro, ho lavorato anche a milano, piombino e viterbo. Ma lavorare in città come quelle vuol dire trasferirsi. E se mi trasferisco non faccio che CONFERMARE che lavoro al sud non c'è. E credimi, ti garantisco, non sono i ragazzetto viziato che cerca il lavoro bello e remunerato. Ho 25 anni e lavoro da quando ne avevo 18. Ho fatto di tutto, dal posteggiatore, al tecnico epson, dal venditore porta a porta al venditore in un ipermercato. Ciononostante è un anno che sono senza lavoro. Questo cosa vuol dire? Che sono sfigato io? Spero di si perchè sarei sollevato x la sorte di tutti gli altri meridionali a questo punto.

Sai qual'è l'unico lavoro che si trova? il volantinaggio e ti pagano una miseria. Aggiungici che devi pagartici anche il panino (perchè a pranzo non penserai di tornare a casa) e una bottiglietta d'acqua e ti rimane i soldi per comprarti i fazzoletti e metterti a piangere.


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Mornon
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Inviato il 24 gennaio 2005 13:38
Certo mornon, ovviamente quando parlo di cercare lavoro intendo che deve essere nel portone affianco o al piano di sotto, mica mi va di uscire.

Che razza di affermazione è la tua?

 

Un'affermazione volta a capire meglio la situazione, visto che persone che "o sotto casa o nulla esistono". Fammi solo capire: prima dici che le persone del Nord non possono conoscere la situazione, poi quando qualcuno chiede in buona fede delle delucidazioni per capirla meglio reagisci cosí? :lol:

 

 

Tanto per essere chiari,  ho mandato (l'ho già detto ma spero si capisca alla seconda volta) più di 600 curicculum in giro

 

Lo so, l'ho letto; ma non possono sapere dove li hai mandati, e, soprattutto, tu non sei l'intera popolazione.

Le mie erano semplici domande per capire la situazione (se chi la conosce non la spiega, e alle domande reagisce in simili modi, come si può conoscerla?), non accuse o cose a te direttamente rivolte (notare che ho detto "cosa intendete", non stavo parlando della tua situazione)...


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