Ieri sera, non appena finito di vedere Troy in dvd meditavo sulle frasi finali del film :
"Semmai si racconterà la mia storia si dica che ho camminato coi giganti. Gli uomini sorgono e cadono come grano invernale. Ma questi nomi non periranno mai. Si dica che sono vissuto al tempo di Ettore, domatore di cavalli. Si dica che sono vissuto al tempo di Achille"
Secondo me sono parole bellissime che mi inducono a riflettere. Anche se sono solo miti e leggende, riguardanti personaggi mai esistiti, è bello pensare che un tempo siano esistite persone tanto nobili e coraggiose. Per noi che oggi siamo abituati a eroi come Srek ( si scrive così ?? ), Harry Potter, Nemo, Osama Bin Laden, George Bush e chi più ne ha più ne metta, quei tempi mi mettono quasi nostalgia. Personaggi come Giulio Cesare, Cleopatra, Alessandro Magno, Artù, Priamo, Ettore e lo stesso Achille ( ma si potrebbe continuare all'infinito !!! ) rimarranno per sempre nella storia, nella leggenda e nel cuore degli uomini fino alla fine dei tempi !!
Quasi mi verrebbe voglia di ritornare indietro nel tempo e mollare tutto e tutti, ma sfortunatamente non è possibile !!!!!
Ciao a tutti !!!
Senza offesa, ma il discorso è un po' ingenuo. Hai mai fatto a caso di come si parla dei defunti? Difficilmente li si critica, ed in ogni caso si sorvola sempre il più possibile su le loro pecche.
Giulio Cesare fu un dittatore.
Cleopatra una regina che per mantenere il proprio potere passava da un letto di un romano all'altro.
Alessandro Magno un guerrafondaio.
Furono grandi perchè delle loro gesta la gente si ricorda ancora, ma anche loro andavano al gabinetto come tutti i mortali. Anche loro sudavano e puzzavano. Anche loro provavano gelosia, rancore, invidia.
Achille è un mito. Così come Ettore.
Ma la gente ai tempi di Cleopatra moriva per una banale appendicite. L'aspettativa media di vita era di circa 40 anni.
Allora non si stava meglio. Quello che tu provi è semplicemente la voglia di scappare da un mondo che ti va stretto, ma non pensare che nel passato le cose andassero tanto meglio.
Mmm...su qsto argomento ho un'opinione complicata, vediamo se riesco a spiegarmi decentemente.
Hai senz'altro ragione: i miti e le leggende fanno sognare, fanno battere il cuore all'impazzata, la consapevolezza che possano essere esistiti personaggi simili fa venire la pelle d'oca. Ma io ritengo ke siano gli uomini stessi a renderne immortali altri, è la storia a renderli grandi, gli eventi in cui sono intrigati a far sì che diano il meglio o il peggio di sè...è il popolo a rendere grande o feccia il suo re con le storie che racconteranno su di lui...ovvero è la leggenda stessa che avvolge un uomo a rendere l'uomo stesso un mito. Se nessuno parlerà di lui nessuno saprà ke è esistito. Quindi direi ke i veri miti sono coloro che li raccontano
Se Platone nn avesse accennato ad Atlantide...oltre ke persa nel mare sarebbe persa nella memoria...sempre se sia esistita...ma pur col dubbio, ha fatto e fa sognare ancora molti uomini.
Inoltre eroi con la spada in mano ai nostri giorni di certo nn li potremo vedere...si deve addottare un'unità di misura diversa...per me un mito è Fabrizio De Andrè, Gandhi, Pirandello Luigi ( ), e basta andare un pò più in là col tempo per trovare Michelangelo, Leonardo Da Vinci ( )...nn avranno avuto una spada, nn avranno urlato in un campo di battaglia, ma hanno saputo lottare a loro modo contro un mondo che nn li soddisfava
Spero d'essermi spiegata...
Anno 3005, tratto da una lezione di Storia a Khabul...
"Ragazzi, oggi parleremo di un grande eroe e di un grande martire: Osama Bin Laden. Dovete sapere che è principalmente grazie a questo straordinario personaggio storico se oggi non si parla americano in ogni angolo della Terra. Le sue gesta lo hanno reso forse il più grande eroe della storia del nostro paese. Probabilmente molte delle sue imprese sono solo leggende, come quando un pugno di uomini ai suoi comandi distrusse in un solo giorno i simboli del grande nemico di allora, gli USA, facendo crollare due torri nel cuore del paese nemico. Invece, è storia accertata la sua miracolosa sopravvivenza alla caccia spietata che gli diedero i suoi nemici. Braccato, in continua fuga nei territori impervi delle montagne afghane, tradito anche dai suoi più fidi collaboratori, cacciato dai suoi nemici, che disponevano delle più moderne tecnologie di quel tempo, riuscì sempre a sottrarsi alla cattura, ed a far tremare il mondo intero con la propria voce..."
Sembra un delirio, lo ammetto, e dopo quattro ore di fisica quantistica oggi non sono in grado di fare di meglio...
Però era solo per dire che il tempo appanna, modifica e distorce i fatti, e soprattutto per dire che la gente ricorda solo quello che intende ricordare e, sono convinto, ha bisogno di ricordare. L'umanità necessita di miti, di modelli a cui ispirarsi, e quando non ne ha se li crea, mitizzando il passato.
Noi siamo abituati a considerare certe persone degli eroi perché leggiamo la storia dalla parte di chi ha vinto. Basta vedere le alterne vicende dell'immagine di Bruto e Cassio per rendersene conto: Dante li faceva masticare da Lucifero, all'epoca della Rivoluzione Francese erano eroi.
Non per nulla il buon Orwell sosteneva che controllare il passato significasse controllare il presente, anche se questa è una divagazione...
Fanya, spero che tra cinquecento anni si ricordino delle parole di De André e di Gandhi, e non delle bombe americane... Che poi magari Bush passerà alla storia come il più grande presidente americano per aver liberato il mondo dalla tirannia e dal terrorismo...
Quello che dici, fondamentalmente, è vero e sacrosanto, ma non dimenticarti mai che sono le gesta di un uomo a renderlo grande. Se Leonardo Davinci, tanto per fare un esempio, non avesse dipinto la Monnalisa o Il Cenacolo, chi sarebbe stato ? Se Alessandro non avesse conquistato un impero scnfinato, chi sarebbe stato ? Se Cleopatra non avesse diviso il letto prima con Cesare e poi con Marco Antonio e non si fosse uccisa per amore verso quest'ultimo, chi sarebbe stata ??
Si potrebbe continuare all'infinito !!
Io sono d'accordo con sloane, gli uomini e la storia hanno ingigantito e infiocchettato tutto ma sicuramente se ci fossero state altre persone al loro posto non si sarebbero comportate allo stesso modo e non avrebbero fatto le stesse cose che li hanno fatti entrare nella storia, gli eventi attorno a loro hanno una buona parte del merito ma non tutta. E' vero che questi personaggi sono quasi tutti principi/imperatori/presidenti degli stati uniti ma non tutti i p/i/p degli usa sono dei miti!
Poi non si può dare un giudizio incontestabile se quello che hanno fatto sia buono o cattivo, anche per la distanza di tempo... io stessa a volte stento a credere che tutto ciò che studio a scuola sia esistito davvero...!
Però credo che ognuno di noi vorrebbe lasciare un segno, un qualcosa dietro di se, nessuno vorrebbe passare attraverso la vita inosservato...forse qualcuno le chiamerà manie di protagonismo, ma penso che sia per questo che i grandi personaggi ci fanno sognare, come d'altra parte fa il fantasy, non ci sembra forse impossibile compiere qualcosa di grande e importante nel mondo insulso in cui viviamo?
Credo che sia anche per questo che sloane (correggimi se sbaglio!) a volte vorrebbe vivere nel passato...come io vorrei essere nata nella terra di mezzo, (preferibilmente a rohan)!
ciao a tutti!
Quoto in pieno Ghost e Fanya
Per di più:
ritengo ke siano gli uomini stessi a renderne immortali altri
/me applaude :wub:
Tra le altre cose vorrei aggiungere che personaggi epici (oltre che storici) come Alessandro Magno e Giulio Cesare avevano un piccolissimo vantaggio su tutti quanti noi: nessuno aveva mai combinato molto in passato. Vedere un condottiero portare estendere il proprio impero dall'europa all'asia non era mai successo, allo stesso modo nessuno aveva vissuto una realtà simile a quella di Roma e nessuno aveva potuto divenirne imperatore.
Le grandi imprese del passato, se notate, diventano sempre più rade ed inoltre sempre più influenzate dagli atti "pubblicitari" di queste persone (cosa di cui Alessandro Magno non aveva bisogno, non c'era NIENT'ALTRO ad attirare l'attenzione, e le leggende, delle persone). Carlo V fu uno dei Re più potenti di tutta Europa, ma pochi lo conoscono al confronto con quanti sanno chi sia stato Napoleone.
Per di più credo che sia stato un "capo di stato" molto migliore, per la sua epoca, di quanto non valga per altri ricordati con più "affetto".
Personalmente più che a questi personaggi "politici", se così si può dire, preferisco rivolgere la mia attenzione agli artisti. E da questo punto di vista è esaltante vivere nel mondo di oggi, per quanto sia faticoso districarsi tra il vero valore e quello creato artificialmente.
Dopotutto quello che può riempirti l'anima non è la spada di Achille che trapassa il corpo di un uomo, ma piuttosto, credo, il genio cristallino di persone come Leonardo e Bernini, Pirandello e Prevert, Baudelaire e Eliot e quanti altri.
E chissà quanti altri in questo momento sono in procinto di crescere e brillare, negli occhi del futuro.
Ciauz
Kit, quello che dici mi fa pensare anche più di prima che abbia perfettamente ragione Ghost...
Insomma, mi sembra che questo mondo vi vada stretto.
Ma sono sicura che andava stretto anche ai ragazzi che vivevano sotto Giulio Cesare, che rimpiangevano i tempi di Ettore e Achille... e i ragazzi ai tempi della guerra di tr**a rimpiangevano qualche altro eroe grandioso del loro passato.
E secondo me i miti intorno a certe persone nascono come ha spiegato Beric...
Inoltre non mi piace per nulla questa idea di "fuggire" da questo mondo di oggi attraverso le leggende su questi personaggi, detesto proprio queste fughe dalla realtà. Se volete essere eroi come loro, cominciate ad avere il coraggio di vedere e accettare il mondo in cui vivete, anzichè scappare nelle loro vite.... anche perchè è in questo contesto e in questi anni che dovrete provare a lasciare un segno, e anche accollarvi il rischio di un fallimento.
uhm
/me ha deciso che diventerà un mito Dal passato si impara, dagli eroi del passato si impara, questa società mi sta stretta quindi ho deciso di impegnarmi a migliorare innanzitutto il mio, di mondo. E con il mio intendo il MIO cercherò di realizzarlo più che posso
Molti di voi dicono che io e kit cerchiamo di fuggire da questo mondo che ci va stretto. Questo potrebbe anche essere vero. Ma non è quello che facciamo tutti qui ? Ci rifugiamo nel fantasy per sfuggire alla realtà quotidiana e immergerci in mondi fantastici, o mi sbaglio ?
Incontrai un viaggiatore giunto da un paese antico
che mi disse: due grandi gambe di pietra, senza tronco,
stanno nel deserto... Vicino, sulla sabbia, mezzo sepolto,
c'è un volto frantumato, ma le sue ciglia aggrottate,
il labbro corrugato, e il ghigno di freddo comando
dicono che il suo scultore lesse bene le passioni
che, calcate sulla materia inerte, sopravvivono ancora
alla mano che le figurò e al cuore che le nutrì;
Sul piedistallo queste parole appaiono:
"Il mio nome è Ozymandias, re dei re,
guardatele le mie opere, voi Potenti, e disperate!"
Niente più di questo rimane. Intorno al consumarsi
di questo colossale relitto, sconfinate e nude,
le solitarie sabbie si distendono in lontananza.
Dan
Un attimo: credo che qui si stiano portando avanti due discorsi paralleli!
Un conto è il desiderio di evasione, che credo sia comune a tutti e ritengo personalmente sia una cosa giustissima e sacrosanta, a meno che non diventi un rifiuto patologico di affrontare la realtà...
Cosa ben diversa è la mitizzazione dei personaggi del passato... Insomma, noi oggi ricordiamo di loro le cose splendide che hanno fatto, ma anche loro avranno avuto qualche difetto! E poi non è che Leonardo da Vinci fosse molto simpatico ai suoi concittadini, quando andava a scoperchiare le tombe per studiare i cadaveri! >) Eppure oggi è considerato uno dei massimi geni che l'umanità possa annoverare tra le proprie fila... Ripeto, secondo me la creazione di un mito necessita principalmente di tre cose: una persona che nel bene o nel male si distingua, qualcuno che racconti, e qualcuno che stia a sentire e sia disposto a credere.
Ale, tu sei già un mito...
/me tenta di corrompere per avere razione doppia di foglioline, oggi!
Kit, io mi sa che non rientro nella categoria, anche se so che gran parte di chi legge fantasy lo fa come evasione e fuga...
Io non leggo fantasy, leggo solo le Cronache. E le leggo perchè si parla di lupi e di ghiacci, per il resto potrei anche saltare i capitoli... se li leggo è perchè sono piacevoli, tutto qui.
E cmq trovo che vivere da alienati e disadattati sia spaventoso.
Non dimenticare che alla fin della fiera tu in questo mondo ci devi vivere per forza...
Se Leonardo Davinci, tanto per fare un esempio, non avesse dipinto la Monnalisa o Il Cenacolo, chi sarebbe stato ?
La monnalisa è un quadro incompiuto che Leonardo riteneva di poco conto: son stati gli altri a dargli valore. E il Cenacolo...se Leonardo si fosse rifiutato a dipingerlo sarebbe stato qualcun altro a farlo, magari in modo peggiore o, perchè no, migliore...
Se Alessandro non avesse conquistato un impero scnfinato, chi sarebbe stato ? Se Cleopatra non avesse diviso il letto prima con Cesare e poi con Marco Antonio e non si fosse uccisa per amore verso quest'ultimo, chi sarebbe stata ??
La storia, la nostra vita è fatta di "se" ...se a noi nn fossero pervenuti i libri sulle loro gesta di loro ...
(bella Dan, dove l'hai presa? >) )Niente più di questo rimane. Intorno al consumarsidi questo colossale relitto, sconfinate e nude,
le solitarie sabbie si distendono in lontananza.
Ma non è quello che facciamo tutti qui ? Ci rifugiamo nel fantasy per sfuggire alla realtà quotidiana e immergerci in mondi fantastici, o mi sbaglio ?
Personalmente sono qui nn per sfuggire o rifugiarmi in un mondo fantasy...son capitata per caso (nota i vari "se" della vita) cercando di avere maggiori informazioni su uno scrittore che ha saputo coltivare i semi di una "piccola" leggenda dalla terra di un mondo reale...
P.S. ti faccio notare come tu ti stia rifugiando in mondo creato nn dalle gesta di vari personaggi, ma da quelle di uno scrittore soltanto...
Gli eventi fanno la storia, ma gli uomini che la narrano ne fanno leggenda! Nicoletta
Beh, dall'evadere dalla realtà all'essere alienati ne passa credo
Personalmente io non leggo fantasy per evadere da questo mondo (ragionamento vero per qualsiasi intrattenimento letterario in realtà) ma piuttosto perchè credo che nell'immaginazione dell'uomo risieda l'unico potere creatore dell'uomo che non sfoci nella nascita di un figlio. E non c'è niente che slancia di più l'immaginazione di fantasy e fantascienza (per quanto riguarda strettamente la letteratura). Chiaro che poi dipenda molto dal tipo di autore e anche dal tipo di lettore. Ognuno in fin dei conti percepisce quel che vuole.
Aldilà di questo discorso sono d'accordo con Beric sui grandi personaggi del passato. Tutti i "graffi" che loro hanno lasciato nella storia possono esser visti davvero solo ora, da una certa distanza. Spesso i contemporanei di queste persone così eccezionali non ne erano così entusiaste (e il loro era, probabilmente, il giudizio più completo, anche se forse meno oggettivo).
Ciauz >)