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Riflessione Sui Bei Tempi Andati
A di Arvin Sloane
creato il 12 gennaio 2005

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Lord Beric
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Lord Beric
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Guardiani della Notte

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Inviato il 13 gennaio 2005 16:51

Spunto di riflessione: avete presente Carlo Martello ritorna dalla bataglia di Poitiers...

 

Ecco, è una brillantissima satira del grande Faber sulla figura di quello che oggi consideriamo strenuamente un eroe...

Quanti grandi uomini avevano vizi e debolezze che, se fossero state ricordate, avrebbero impedito di farli considerare i miti che sono tuttora?

 

L'uomo si fabbrica i miti di cui ha bisogno.


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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Queen Snow
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Queen Snow
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Inviato il 13 gennaio 2005 17:31

Mi sembra di aver capito che ci sono due discussioni in corso.

 

Per quanto riguarda l'alienazione, credo che sia un termine esagerato. La lettura, di fantasy e non, non può essere considerata tale. Rifugiarsi tra le pagine di un libro è solo un modo diverso di passare il tempo e di divertirsi. Almeno, io la vedo così. Per me è divertente leggere fantasy, ma è altrettanto divertente giocare al Gamecube o vedere un film di Star Trek. Per altri è divertente giocare a calcio o passare un pomeriggio a fare shopping. E' la stessa cosa, secondo me.

 

Riguardo ai miti io credo che attraverso il tempo in qualche modo si "decida" ciò che si vuole ricordare di un certo evento o di una certa figura storica. E molto spesso (per non dire sempre) questa decisione è presa a seconda di cosa sia più "comodo". Controllo? Sì, in una certa misura. Difficile è dire adesso che cosa sarà mito tra qualche secolo (supponendo che la civiltà umana ancora esista). Non voglio pensare che gli unici miti che il nostro tempo abbia prodotto siano idoli pop o attori. E' triste in effetti, ma pensare anche che, per comodità o per esigenze di controllo delle masse, vengano mitizzati personaggi come Bin Laden o Bush (per me non c'è molta differenza)... beh, non è bello lo stesso secondo me.

 

E' anche utopico pensare che tutto ciò che sappiamo dal mito di Alessandro Magno o Cesare o anche Gesù, perchè no, sia reale ed esatto. La storia reale, supponendo di conoscerla, viene depurata ad arte da tutto quello che non è "gradito" conoscere e magari vengono anche aggiunte cose inventate giusto per colorire un pò il personaggio. Per creare il mito. Nei post precedenti l'avete già detto: sono i posteri a creare il mito, non è il mito a crearsi da sè.

 

Mi viene in mente una riflessione che fece non ricordo chi a proposito di miti.

Il presidente Nixon, famoso per il Watergate e per il Vietnam, è l'unico ad avere il nome inciso in una targa sulla Luna. Chissà che un domani il caro Nixon diventi mito proprio per questo?

 

ciao a tutti, bella discussione!


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Iskall Ytterligare
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Iskall Ytterligare
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Inviato il 13 gennaio 2005 17:34

Sono perfettamente d'accordo con l'analisi di Queen Snow e di Ghost.

 

Inoltre mi sembra che questa passione per i tempi che furono sia una reazione del tipo "me ne lavo le mani" verso la società attuale che non piace...


G
Ghost
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Inviato il 13 gennaio 2005 17:53

Per rispondere alla domanda inespressa di Queen Snow, posso ricordarvi che Ernesto Guevara, detto il "Che" è ormai diventato un mito. Un mito per i combattenti di sinistra. Eppure se qualcuno di essi si fosse mai preso la briga di leggere gli scritti del Che farebbe un po' fatica a classificarlo come uomo di sinistra.

 

Chi sono i miti di oggi lo si potrà sapere solo domani. Ma non disperate, chi conosce l'opinione che avevano i contemporanei dei miti del passato?

 

Magari Cleopatra dall'uomo di strada era reputata solo comune una grandissima p*****a che passava dal letto di un potente all'altro. E oggi qualcuno la considera un mito per l'amore che portò nei confronti di Giulio Cesare e Marco Antonio.

 

In ogni caso il novecento ha già espresso i propri miti, per il duemila abbiamo ancora 95 anni, quindi direi che c'è tempo.


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Arvin Sloane
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Arvin Sloane
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Inviato il 13 gennaio 2005 18:05 Autore

Senza dubbio è vero quando affermate che la storia è distorta e che con il passare del tempo si tende ad abbellire le cose. E senza dubbio avete ragione nel dire che una volta si moriva a quarant'anni di un banale raffraddore o a causa di una stupida infezione. Non nego nemmeno che uomini come Cesare o Alessandro ( e si potrebbe proseguire all'infinito ) fossero dei dittatori spietati e sanguinari. Resta il fatto,però, che fossero dei leder e dei tracinatori di masse, o sbaglio ? Sono uomini come loro che hanno fatto grande il passato, anche se a spese di altri, purtroppo. E sono state senza ombra di dubbio le loro azioni e le cause delle loro azioni a renderli grandi e a immolarli nella storia. E se non ci fossero stati quegli uomini e quelle azioni, frutto di presupposti e di conseguenze, non ci sarebbe stato nessun uomo in grado di immortalarli per sempre nella storia e nel mito !!! :D:saiyan:


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Khellendros
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Inviato il 13 gennaio 2005 18:10
Senza dubbio è vero quando affermate che la storia è distorta e che con il passare del tempo si tende ad abbellire le cose. E senza dubbio avete ragione nel dire che una volta si moriva a quarant'anni di un banale raffraddore o a causa di una stupida infezione. Non nego nemmeno che uomini come Cesare o Alessandro ( e si potrebbe proseguire all'infinito ) fossero dei dittatori spietati e sanguinari. Resta il fatto,però, che fossero dei leder e dei tracinatori di masse, o sbaglio ? Sono uomini come loro che hanno fatto grande il passato, anche se a spese di altri, purtroppo. E sono state senza ombra di dubbio le loro azioni e le cause delle loro azioni a renderli grandi e a immolarli nella storia. E se non ci fossero stati quegli uomini e quelle azioni, frutto di presupposti e di conseguenze, non ci sarebbe stato nessun uomo in grado di immortalarli per sempre nella storia e nel mito !!! :D:saiyan:

In ciò che dici c'è sicuramente del vero, però per come lo dici potrebbe andar bene anche per Hitler.


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Arvin Sloane
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Inviato il 13 gennaio 2005 18:19 Autore

A differenza di Hitler, Cesare e Alessandro Magno hanno vinto !! Se Hitler avesse vinto la guerra assieme a Mussolini, molto probabilmente oggi sarebbero due uomini assolutamente rivalutati. Sarebbero considerati dei miti, non credi anche tu ? :D:saiyan:


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Damien Amfar
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Inviato il 13 gennaio 2005 18:23

Vabbè, la storia è piena di trascinatori di masse, dai Papi a Stalin, da Mussolini a Hitler passando per i Khan mongoli, i signori della guerra Afgani e compagnia cantando.

Non credo che questo renda un uomo un mito.

Quel che si può dire è che la determinazione di Alessandro Magno o di Cesare sono esemplari, la loro bravura tattica, l'ingegno di persone come Leonardo da Vinci, possiamo ammirare tutte queste cose, ma non lasciarci abbagliare. Come detto, non si può desiderare vivere in un tempo in cui si moriva per un raffredore e passando per strada si poteva sapere quali fossero stati i pranzi e le cene degli abitanti del quartiere :D

Miopia, IMHO. :saiyan:

Nel senso che intorno a noi ci sono persone di questo livello, o potenzialmente di questo livello, a cui non viene riconosciuto il proprio talento. Ogni epoca ha i propri giganti, forse sarebbe bene aiutare queste persone, CHE CON LE LORO AZIONI E LE LORO MOTIVAZIONI potrebbero fare grande l'italia (internos) ed il mondo prima di distrarci per guardare al passato e riempirci gli occhi di sogni irrelizzabili e nostalgia immotivata.

Come ha detto Isk, pensiamo trovare nel presente le risorse per migliorare il mondo, prima di rivolgerci al passato con nostalgia e tristezza e rimpiangerlo come irrealizzabile.

Volontà.

 

 

Corridge: quel che c'è da fare allora è ammirare gli "eroi" che hanno scritto la storia con il proprio pugno e si sono dipinti (con le loro accomunabili manie di grandezza) come integerrimi e giusti? Attività interessante :angry:

 

 

 

 

Ciauz :saiyan:


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Inviato il 13 gennaio 2005 18:29
A differenza di Hitler, Cesare e Alessandro Magno hanno vinto !! Se Hitler avesse vinto la guerra assieme a Mussolini, molto probabilmente oggi sarebbero due uomini assolutamente rivalutati. Sarebbero considerati dei miti, non credi anche tu ? :D:saiyan:

Solo in parte, saremmo stati troppo coinvolti forse per giudicarlo tale, Alessandro Magno e Cesare sono storia antica...quindi ci tocca poco.

 

:saiyan::angry:


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Inviato il 13 gennaio 2005 18:33

Sono d'accordo con te, Sloane.

 

La storia è fatta dai vincitori. Ed è naturale che sia cosi...

Per quanto riguarda i miti, andare a ricercare se sono stati tali davvero oppure per effetto di interpretazioni successive (spontanee o di comodo) è un'operazione che non arriva a cavare un ragno dal buco. Noi non c'eravamo, e se ci fossimo stati avremmo avuto una visione limitata al li e all'allora.

Ma in fondo ha davvero tanta importanza? E' davvero così fondamentale sapere che in realtà, che so, Achille non era l'adone che si vuol far credere?

Non è meglio continuare a pensarla cosi, e magari cercare di rivivere o di imitare i precetti di questi eroi che, tramandati o inventati, condividiamo?

 

 

X Nicoletta: Leonardo considerava la Monnalisa il suo migliore quadro, e la portava sempre con se.


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Ser Arthur Dayne
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Inviato il 13 gennaio 2005 19:11

ragazzi io proprio non vi capisco quando parlate di alienazione...

 

io sinceramente quando leggo un romanzo, che sia fantasy o no, cerco di immedesimarmi il più possibile nella storia e nei personaggi, cerco di dimenticare che si tratta di un libro, che gusto ci sarebbe se no? se per ogni cosa pensi "ma si chissenefrega tanto è un libro" dove sta il divertimento?

 

E poi i libri da dove vengono fuori? tutte le storie, per fantasiose che siano, son pensate da esseri umani e riflettono il loro modo di vedere le cose, come si può parlare di alienazione per un qualcosa che ti porta a capire meglio un punto di vista differente?

 

forse sopravvaluto la lettura,

 

Il rivolgersi al passato per trovare dei valori che nella società attuale mancano non lo trovo tanto sbagliato, la storia è piena di esempi sia positivi che negativi, ognuno sceglie i suoi, i valori non cambiano col passare del tempo come il resto delle cose e certi insegnamenti sono sempre validi.

 

p.s.E' vero che prima si moriva per una banale infezione o per un raffreddore, ma che c'entra questo con i valori? proprio perchè la vita era fugace e non si sapeva se si sarebbe arrivati al domani, probabilmente prima davano molta più importanza alle cose; le moderne misure d'igiene hanno sicuramente cambiato la vita a tante persone, ma non a tutte, al mondo è pieno di gente che muore per una banale infezione e non siamo più nel medio-evo da un pezzo...


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Arvin Sloane
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Inviato il 13 gennaio 2005 22:01 Autore

Basti volgere lo sguardo alle popolazioni del sud-est asiatico che in questo periodo, sfortunatamente, se la passano più o meno, se non peggio, degli antichi romani o egiziani !!! E che noi siamo talmente presi da noi e dai nostri futili problemi da non capire quali siano i veri valori della vita. Siamo talmente arroganti da pensare che tutto quello che abbiamo ci sia dovuto e abbiamo perso di vista i veri valori, che secondo sono stati espressi, bene o male che si voglia, nei tempi passati !!!! :D:saiyan::saiyan:


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Iskall Ytterligare
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Inviato il 13 gennaio 2005 22:26

Io nella mia vita reale ho comprato un libro, e nulla mi farà mai desiderare di credere che non sia così. E' un libro e lo resta, e non per questo dico "chissenefrega". Semplicemente anche se mi immergo nella lettura non dimentico mai, nè tanto meno voglio farlo, che sto leggendo delle pagine scritte fatte di racconti inventati... e il libro resta piacevole lo stesso. Il libro, appunto. :D

 

Continuate a parlare di "veri valori", ma dimenticate che ogniuno ha i suoi e che non esistono valori modello validi per tutti. Io penso che se la società è così è perchè è questo che la gente vuole. Oppure non ha intenzione di partecipare e non ha il controllo sulla società, e in tal caso il pasticcio dovuto al fregarsene è quel che si meritano. In ogni caso, io vado per la mia strada. I miti se ne stiano dove stanno, io vivo oggi e loro no.


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Inviato il 14 gennaio 2005 2:04
. Io penso che se la società è così è perchè è questo che la gente vuole.

QUESTA E' PROPRIO BELLA...

 

non ti offendere Yskall, ma credi davvero di aver scelto di vivere in questa società? o che chiunque altro abbia voluto questa società? o qualunque altra società?

 

A me sembra che non ci sia tanta scelta, voglio dire, nasci e ti ritrovi in mezzo a una società, se sei fortunato ti trovi in un paese chiamato italia o chiamato inghilterra o chiamato francia con attorno qualcuno, una "società" che in qualche modo pensa a te, alla tua formazione (che varia a seconda della quantità dei soldi dei tuoi tutori), se sei sfortunato beh... te ne potrebbero capitare veramente di ogni sorta

 

in ambedeue i casi la scelta è tra adeguarsi o no e finisce li. Io credo che sia per questo che personaggi come Cesare, Alessandro, Napoleone, Hitler o Che Guevara ci colpiscono, loro hanno dimostrato qual è il modo più veloce e radicale di cambiare le cose, l'unico modo che permette ad un essere umano di veder nascere una nuova società nella brevità della sua vita e per me non si tratta di tattica militare, bensì proprio dell'aver convinto le masse a seguirli

 

Hitler ha convinto un'intera nazione di essere la razza eletta, li ha convinti a intraprendere una guerra contro mezzo mondo e anche se ha perso, se il nazismo non esiste più, i suoi echi li sentiamo ancora chiaramente; Ghandi ha convinto migliaia di persone a farsi randellare senza reagire ed ha cambiato molte cose senza essere un brillante stratega.

 

solo per essere riusciti in questo meritano l'appellativo di eroi (includendo nel termine anche gli anti-eroi ovviamente :P) pur essendo mossi da intenti opposti, l'uno il benessere del suo popolo l'altro il malessere di tutti gli altri oltre al suo,

 

per quanto riguarda i valori, per me esistono e valgono per tutti, puoi scegliere se essere violento o no, egoista o alltruista, aggressivo o amichevole, infido o sincero e via dicendo ma non è che ti inventi i tuoi valori personali


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Ghost
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Inviato il 14 gennaio 2005 9:31
Io credo che sia per questo che personaggi come Cesare, Alessandro, Napoleone, Hitler o Che Guevara ci colpiscono, loro hanno dimostrato qual è il modo più veloce e radicale di cambiare le cose, l'unico modo che permette ad un essere umano di veder nascere una nuova società nella brevità della sua vita e per me non si tratta di tattica militare, bensì proprio dell'aver convinto le masse a seguirli

Si il Che ha convinto le masse così bene che i soldati boliviani che lo hanno catturato non hanno avuto troppe difficoltà a liberarsi dei pochi compagni del Che in quel momento.

 

Prima di parlare di personaggi storici cerchiamo almeno di conoscere i fatti :D

 

Quanto ai valori, ogni società adotta quelli che le sono più congeniali. In realtà ogni individuo ha i propri valori. Poi esistono delle organizzazioni (mi pare si chiamino chiese) che cercano di convincere le masse che i propri valori siano quelli giusti. Ottenendo una discreta obbedienza e permettendo a pochi individui tra i cui valori vi è l'approffitarsi degli altri di fare i propri comodi.

 

In ogni caso se i valori e le condizioni della società in cui vivi non ti piacciono allora puoi sempre dedicare la vita a cambiarli (magari ispirandoti a quei miti o idoli in cui credi).

 

Quanto ai poveri abitanti del sud est asiatico se lo stesso maremoto fosse accaduto 100 anni fa adesso il numero di vittime per epidemie sarebbe molto più alto di quello che sarà. Perchè i vaccini, le pastiglie per purificare l'acqua, gli aerei per portarceli, ecc. non sarebbero ancora stati inventati.


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