Guarda io sono per le sale fumatori ovunque, però la base deve essere che il locale non sia per fumatori (esempio 50 tavoli 5 in sala fumatori). Non che il locale sia tutto fumatori, perché senno si torna al punto di partenza
La mia prima domanda appena uscita la legge è stata: ma i locali dove si fuma il narghilè (non so se si scrive così, help me) che fanno?La tua sarebbe una lamentela giusta. Le persone che conosco si lamentavano semplicemente del fatto che non potessero fumare, del tipo "che palle sta legge, ti pare che non posso fumare", o, la migliore, "questa legge è una legge fascista che ci vieta la libertà" (!!!!!!!!!!!!!!!!!! quest'ultima lo ha detto un idiota che ha detto la stessa cosa per quanto riguarda la patente a punti, quindi non farebbe testo ma ve la volevo dire perché comica).
E' chiaro che commentare lagnandosi in questo modo è stupido e superficiale, ma di commenti così terra-terra se ne sentono riguardo a qualsiasi cosa. In generale di gente che si pone così il mondo ne è pieno.
Comunque una delle obiezioni "un po' più elaborate" che c'è è questa: posti come bar, ristoranti, discoteche sono proprietà private, nel senso che è il commerciante che decide di aprirle grazie ai suoi soldi e dunque, secondo un certo ragionamento, avrebbe anche il diritto di scegliere da sè le regole per un luogo che effettivamente è suo. I clienti sono gente che liberamente sceglie di entrare in quel locale (la cui funzione non è certo quella di "garantire le minime condizioni umane di sopravvivenza"), entra e paga se il posto lo aggrada, altrimenti non paga. Non dovrebbe essere il proprietario obbligato a rendere il luogo "educato e gradevole per tutti", così come vengono ad esempio aperte discoteche in cui c'è la musica martellante ad altissimo volume (che per persone con particolari problemi di salute possono essere estremamente dannose), locali di strip-teese (in cui, secondo il senso comune, non è certo l'"educazione" a fare da padrona=P).
Non dico di essere contraria alla legge, eh, questa non è proprio la mia posizione. Però voglio riportare questa argomentazione per lanciare un nuovo stimolo nel dibattito.
Tranquilla non lo faccio, ci sono già le scritte sui pacchetti di sigarette che mi risparmiano il lavoro ;)
Oh, ma quello non è un augurio, è solo una "benevola e paterna preoccupazione verso i poveri cittadini" =P.
Qui partiamo da due punti di vista diversi. Per me chiedere se si può fumare in un ambiente dove ci sono altre persone è educazione come dare del lei a persone che non si conoscono. Io intendevo in questo senso.Ai miei professori non do del tu per educazione, se un giorno diventasse legge lo vedrei come una sconfitta. Stessa cosa per quello che dicevo prima (spero di essere stato più chiaro ora)
Non è proprio uguale la questione, "dare del lei" è ben altra cosa. Prima di tutto non costa nulla usare una parolina invece di un'altra, quindi non c'è il minimo sacrificio o rinuncia personale. Riguardo al fumo invece non è così, c'è bisogo di "scomodarsi", anche se di solito solo un minimo. Se ci fai caso, quando l'educazione diventa "scomoda" e non è imposta per legge, spessissimo viene violate in vari ambiti. Basta vedere per esempio come la gente spessissimo non si tiene a destra in metropolitana (e qui la "fatica" è ancora minore rispetto all'uscire per fumare), che spesso non riesco a passare nemmeno se mi metto a infilzare tutti con l'ombrello :stralol: E di esempi tratti dalla mia "tipica giornata" posso farne a palate.
La gente (fumatrice o non) è tendenzialmente egoista e menefreghista, per questo le leggi servono. Non è certo una bella cosa, ma non mi stupisco affatto :stralol:
E poche cose mi inducono alla neurosclera come i vestiti e i capelli appena lavati per la serata che poche ore dopo puzzano di fumo. :stralol:
Mi domando come facciano a "puzzarti di fumo i capelli e i vestiti dopo poche ore" quando ormai è da parecchio che c'è il divieto.
io sono per le sale fumatori ovunque, però la base deve essere che il locale non sia per fumatori (esempio 50 tavoli 5 in sala fumatori). Non che il locale sia tutto fumatori, perché senno si torna al punto di partenza
A parte che l'idea di non poter aprire un locale solamente per fumatori è se non altro discutibile (vedi discorso di AryaSnow), cosí come le proporzioni, e se un locale strutturalmente non può fare una saletta fumatori?
Mi domando come facciano a "puzzarti di fumo i capelli e i vestiti dopo poche ore" quando ormai è da parecchio che c'è il divieto.
è parecchio, ma non tutti hanno imparato a rispettarlo, ed è ovvio...l'educazione non si insegna con le multe, e così una legge si rispetta solo dove è facile farla rispettare.
Soprattutto, se ne frega ancora chi è in posizione 'di forza': quanti denunciano il professore all'esame, il capufficio, o gli impiegati degli uffici pubblici?(più facile aprire la finestra a 0 gradi...nessuno ha la faccia di dirti 'chiudila' e se ce l'ha lo ignori finchè non spegne... :P)
E anche se uno li denuncia, la multa non è automatica: forse, prima o poi, ci sarà un controllo 'a sorpresa' (virgolette ironiche), ma mentre il carabiniere sale le scale la sigaretta verrà spenta.
La legge ha fatto tanto, per esempio in treni e locali, dove i controlli sono più facili ed efficaci (il capotreno può fare una multa per fumo come un ufficiale di polizia), ma non tutto.
Mi domando come facciano a "puzzarti di fumo i capelli e i vestiti dopo poche ore" quando ormai è da parecchio che c'è il divieto.
Magari perchè ero in Svizzera e non c'è nessuna legge lì sul fumo.
E nelle case private, se ti trovi a casa di qualcuno con degli amici che fai?
Questo si ricollega al fatto che sarebbe buon senso non fumare in presenza di non fumatori.
Se una persona fumatrice ha me accanto che non fumo, non le cambia niente. Se io non fumatrice ho accanto una persona che mi fa respirare un odore che non mi piace affatto, mi impuzza i vestiti, e per giunta so che è qualcosa che provoca malattie...
Del resto se io accendessi uno stereo portatile a tutto volume mentre sono sull'autobus darei fastidio agli altri, è logico che se si è più persone con idee diverse si può fare solo quello che non dia fastidio alla maggior parte dei presenti.
Personalmente, e spero di non risultare polemica, non credo che tutti i fumatori siano dei sinceri appassionati (es. fumatori di pipa) ma che in molti casi non sappiano come togliersi la dipendenza.
(...)
Non metto indubbio che ci siano ancora trasgressioni. Però, dalla frase che ho letto (almeno prima del "chiarimento"), si potrebbe pensare che i luoghi pubblici siano continuamente intasati di fumo e che quindi tornare a casa con i capelli e i vestiti tutti pieni di fumo sia un costante problema. A me, per esperienza personale, sinceramente non risulta per nulla. Anzi, onestamente non ricordo nemmeno un caso in cui abbia subito effetti del genere dopo essere stata in qualche luogo pubblico (boh, non ricordo, magari è capitato, ma ora nemmeno mi viene in mente).
Va bene criticare chi assume determinati comportamenti, ma non mi pare proprio che attualmente essi siano una norma tra i fumatori.
[Magari perchè ero in Svizzera e non c'è nessuna legge lì sul fumo.
E nelle case private, se ti trovi a casa di qualcuno con degli amici che fai?
Questo si ricollega al fatto che sarebbe buon senso non fumare in presenza di non fumatori.
Se una persona fumatrice ha me accanto che non fumo, non le cambia niente. Se io non fumatrice ho accanto una persona che mi fa respirare un odore che non mi piace affatto, mi impuzza i vestiti, e per giunta so che è qualcosa che provoca malattie...
Del resto se io accendessi uno stereo portatile a tutto volume mentre sono sull'autobus darei fastidio agli altri, è logico che se si è più persone con idee diverse si può fare solo quello che non dia fastidio alla maggior parte dei presenti.
Personalmente, e spero di non risultare polemica, non credo che tutti i fumatori siano dei sinceri appassionati (es. fumatori di pipa) ma che in molti casi non sappiano come togliersi la dipendenza.
Ah ecco, se eri in Svizzera diventa comprensibile =P
Riguardo agli amici, è ovviamente il padrone di casa a fare le regole, ne ha il pieno diritto. Ovviamente sarebbe meglio se, in presenza di gente infastidita, si prendesse in considerazione tale disagio. Però è chiaro che la decisone ultima spetta solo al proprietario.
Sì certo, sarebbe buon senso non fumare (in luoghi chiusi) in presenza di non-fumatori, specialmente se a loro la cosa da fastidio. Ma mi pare che in genere, attualmente in Italia, questo non avvenga.
Nemmeno io credo che tutti fumino per piacere. Molti sono effettivamente dipendenti e vorrebbero smettere. Però, come al solito, non facciamo di tutta l'erba un fascio... Comunque è in ogni caso una loro scelta, una loro debolezza, amen (premesso ciò che ho detto poche righe sopra).
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Riguardo agli amici, è ovviamente il padrone di casa a fare le regole, ne ha il pieno diritto. Ovviamente sarebbe meglio se, in presenza di gente infastidita, si prendesse in considerazione tale disagio. Però è chiaro che la decisone ultima spetta solo al proprietario.
Non ho capito,scusa.........se a una festa sono infastidito dal fumo dei presenti,e il padrone di casa dice "date pure fiato alle pipe" ,sono costretto all'asfissia?
Ma nel contesto della festa il padrone di casa non rappresenta forse (seppur in piccolo) la "legge"?Perche in quel caso è legittimo e nell'altro no?Non si tratta comunque di maleducazione? ;)
:stralol: :stralol: :stralol:
Non c'è nessuna legge che vieta di decidere cosa fare a riguardo in casa propria, quindi in questo caso non c'è proprio nulla da rappresentare. Non puoi obbligare uno a vietare di fumare in casa sua, scusa ma mi pare palese l'assurdità della cosa ;)
Se lui decide che tutti possono fumare nonostante a tu abbia manifestato il tuo fastidio, non puoi fare nulla per costringerlo ad un'altra decisione. Puoi incavolarti quanto vuoi, puoi ritenerlo una persona antipatica, ma non puoi mettere in discussione il suo diritto di decidere. Non sei nemmeno costretto ad "essere asfissiato", hai scelto tu di venire alla festa, non eri mica obbligato (anzi, non potevi nemmeno venire se non fossi stato invitato), libero di decidere se andartene o sopportare il disagio. Di fatto la casa è sua. Se lui decide di fare una festa in casa in cui "I fumatori si uniscono per fumare liberamente", perchè non lo potrebbe fare? Perchè dovrebbe essere costretto a fare a casa sua una festa che piace a tutti?
La legge ha fatto tanto, per esempio in treni e locali, dove i controlli sono più facili ed efficaci (il capotreno può fare una multa per fumo come un ufficiale di polizia)
Nel caso dei treni, trovo sia esagerato: almeno sui viaggi lunghi, perché non mettere una carrozza fumatori? Posso capire il fastidio dei non fumatori a vedersene uno che fuma vicino a sé, ma capisco anche il disagio di un fumatore che in un viaggio di dodici ore non può accendersi una sigaretta. Costa tanto un vagone dedicato a chi fuma?
è logico che se si è più persone con idee diverse si può fare solo quello che non dia fastidio alla maggior parte dei presenti
Domanda seria: quindi se in un gruppo sono tutti fumatori tranne uno, e uno vuole accendersi una sigaretta? Al non fumatore dà fastidio se l'accende, al fumatore se non l'accende, quindi uno pari. E se a volersi accendere la sigaretta sono piú dei non fumatori?
Nel caso dei treni, trovo sia esagerato: almeno sui viaggi lunghi, perché non mettere una carrozza fumatori? Posso capire il fastidio dei non fumatori a vedersene uno che fuma vicino a sé, ma capisco anche il disagio di un fumatore che in un viaggio di dodici ore non può accendersi una sigaretta. Costa tanto un vagone dedicato a chi fuma?
Infatti sarebbe meglio se ci fossero le carrozze per fumatori, sarebbero tutti più contenti. E non costerebbero nulla, in quanto basterebbe usare una delle carrozze già esistenti e dire: "i fumatori devono prenotare posti lì, i non-fumatori (o fumatori che non intendono fumare in viaggio) in tutte le altre". Si tratterebbe solo di distribuire in un certo modo i passeggeri (e non è che ci voglia grande genialità organizzativa...), nemmeno di aggiungere un carrozza in più.
Nei treni pendolari, la legge è stata una mano santa. Negli altri, c'era già il divieto di fumare fuori delle carrozze fumatori, cioè non solo nelle carrozze non fumatori, ma anche nei corridoi traversine bagni...cosa che nessuno rispettava.
Nei viaggi di dodici ore i posti fumatori ci sono credo...sono quasi tutte tratte internazionali o perlomeno treni 'costosi' (dall' IC PLUS in su, a scompartimenti). A meno che l'IC sia interamente a carrozze 'aperte' (quelle scomode con tutti i posti insieme tipo pullmann): lì in effetti non so perchè non venga riservata una intera carrozza; l'unica cosa che mi viene in mente è che in fondo i fumatori viaggianti così drogati da non reggere il viaggio siano pochi, e che quella carrozza resterebbe mezza vuota, quindi non conviene riservarla ^^
Sui treni mi pare di aver già detto che la gente se ne sta con un piede sul predellino a risucchiare quanta più nicotina può prima che il treno riparta...
Domanda seria: quindi se in un gruppo sono tutti fumatori tranne uno, e uno vuole accendersi una sigaretta? Al non fumatore dà fastidio se l'accende, al fumatore se non l'accende, quindi uno pari. E se a volersi accendere la sigaretta sono piú dei non fumatori?
Spero non si arrivi a cose assurde tipo metterla ai voti, se si è in un gruppo di amici ci si scambiano due parole e si decide sul momento... e ovviamente se è uno contro tutti, magari fra sconosciuti, dovrebbe farsi da parte.
Però c'era una cosa che volevo far notare:
capisco anche il disagio di un fumatore che in un viaggio di dodici ore non può accendersi una sigaretta
In sostanza (senza ironia) è il caso del: "povero, vorrebbe tanto ma non può". E qui io mi chiedo: vuole? E' una sua libera scelta, se non la compie ha magari i diritti lesi o un po' di broncio e stop? A me sembra che gli prenda una crisi di astinenza che lo obbliga al gesto di fumare per placarla. Quindi più che una questione di buona educazione ne farei un problema di dipendenza fisica e psicologica da una sostanza...
Nei viaggi di dodici ore i posti fumatori ci sono credo...sono quasi tutte tratte internazionali o perlomeno treni 'costosi'
Tratte Nord-Sud sono comunque lunghe; magari non dodici ore senza cambi, ma ancora non capisco perché non mettere una carrozza per fumatori. E non penso che resterebbe mezza vuota: sia perché c'è sempre chi all'ultimo si sveglia per prendere un biglietto, sia perché magari quelli che non reggerebbero il viaggio sarebbero pochi, ma anche i fumatori "normali" penso prenderebbero posti in quelle carrozze.
Sui treni mi pare di aver già detto che la gente se ne sta con un piede sul predellino a risucchiare quanta più nicotina può prima che il treno riparta
Quando passa la frontiera; e se non la passa? Inoltre, perché un simile disagio? Mettere una carrozza in cui si possa fumare non costerbbe nulla, quindi che senso ha non farlo?
In sostanza (senza ironia) è il caso del: "povero, vorrebbe tanto ma non può". E qui io mi chiedo: vuole? E' una sua libera scelta, se non la compie ha magari i diritti lesi o un po' di broncio e stop? A me sembra che gli prenda una crisi di astinenza che lo obbliga al gesto di fumare per placarla. Quindi più che una questione di buona educazione ne farei un problema di dipendenza fisica e psicologica da una sostanza
Certo, conosco persone che se non fumano per otto÷dieci ore sentono fastidio fisico; ma anche fosse solo broncio, e allora? Metti le carrozze per non fumatori, e una per fumatori. Perché non farlo?
In Italia su tutti i treni dall'Eurostar al regionale è vietato fumare, non ci sono carrozze per fumatori, anche se vai da Bolzano a Palermo.
Nella maggior parte dei treni oramai i finestri sono del tutto bloccati perchè presenti sistemi di riscaldamento e condizionamento (il fatto che non funzionino quando servono è un altro discorso...) quindi creare una carrozza solo fumatori vuol dire creare una camera a gas in cui controllori e personale viaggiante è costretto ad entrare e lavorarci.
Lady delle Gocciole Extra Dark
We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
Un altra possibile risposta potrebbe essere che il fondamento della legge sul fumo si basa sulla nocivita di quest'ultimo:se si stabilisce che il fumo è nocivo,si prendono misure per arginare il suo utilizzo........per quel che è possibile,e senza ledere troppo la liberta personale.
L'inserimento di carozze per fumatori è in contraddizione con il principio di tutela della salute su cui il decreto si basa.......secondo me.
;) :stralol: :stralol: