Sì ma Jon in guerra ci è andato e Sansa non ha mosso un dito per fermarlo.
21 hours fa, sabienne dice:ottimissimissima direi: guardiamo, notiamo, critichiamo, ci arrabbiamo.. alla fine hanno ragione loro: ci propinano la qualunque ma siamo ancora qui. ovvio che adesso vogliamo vedere come va a finire.
Ma davvero: fin qui, ho sempre cercato di cogliere, in ogni puntata, ciò che c'era di buono. E spesso, nonostante tutto, c'era veramente molto (vedi il secondo episodio di questa stagione). Ma ieri ho finalmente (si fa per dire) visto il quarto. E, come scriveva @Mephistopheles, salvo due o tre momenti (l'incontro di Sandor e Sansa, forse gli unici tra i personaggi maggiori non distrutti dal malefico duo ma ancora coerenti e credibili), mi sono sentita offesa nella mia intelligenza di spettatore. Basta, mi arrendo: ho sostenuto GOT finchè è stato possibile; ma a questo punto mi sono definitivamente stancata di arrampicarmi sugli specchi per dare un senso a comportamenti e dialoghi che senso, semplicemente, non ne hanno. E che mi hanno trasmesso una specie di malessere, persino, per il modo in cui tanto materiale potenzialmente strepitoso è stato buttato via, sprecato, oltraggiato riducendolo ad un fantasy da ragazzini che si è ritrovato un budget sratosferico soltanto per merito delle prime, ormai lontane tre stagioni (leggi: di Martin).
Non cercherò nemmeno di immaginare dei complotti, dei piani nascosti che diano un senso a certi comportamenti (a parte il ritorno di Jaime da Cersei: suppongo che in realtà stia andando a fermarla definitivamente, costi quel che costi; ma se anche è così, è il colpo di scena più telefonato della storia, roba da pubblico di ragazzini) : perchè quasi tutte le volte che lo abbiamo fatto stiamo stati, puntualmente, smentiti e delusi dalla banalità desolante in cui è inesorabilmente sprofondata quella che era iniziata come la serie più bella, potente, emozionante, vera della storia della televisione. E' un dato di fatto: da un certo punto in poi, GOT sarebbe stato cento volte migliore, più coerente e ricco di colpi di scena, se... lo avessimo scritto noi fan.
Il colpo di grazia, tra una montagna di incongruenze e banalità (tra tutte, impensabili il gruppetto che si avvicina, pressochè indifeso, alle mura superarmate di Approdo, confidando nel fatto che chi viene a trattare non verrà colpito: ma le Nozze Rosse non hanno insegnato nulla di quanto i Lannister tengano in conto queste regole d'onore? e Tyrion che, con la sorella che ha tentato due volte di ucciderlo, una direttamente e l'altra indirettamene, con l'accusa di regicidio, cerca di giocare la carta del "so che in fondo anche tu hai un grande cuore". Un uomo, un genio, proprio) è stato il comportamento di Jon. Anzi, del tizio che, da quando ha incontrato Danaerys, ha preso il posto di Jon. Il capo carismatico, il messia; nonchè l'uomo tormentato, straziato, cresciuto e formato attraverso un cammino spesso di dolore e rinuncia; lui cosí profondamente umano e insieme cosí alto, ridotto a zerbinarsi davanti ai capricci di un'esaltata che gli dice, testualmente, "la tua gente ti spingerà a pretendere ciò che è mio": già. Pechè Danaerys ha già dimenticato -anche qui, siamo nel surreale puro- che il diritto al trono di Jon è superiore al suo. Che Jon non aspiri al trono, ennesimo peso che la Storia vuole imporgli, ha perfettamente senso: ma accidenti, Jon, dillo con un po' di dignità e fierezza, non strisciando in ginocchio!
Nonchè, poi, producendosi in un perfetto numero di cerchiobottismo: un colpo di qua -la famiglia è la famiglia; e quindi rivelo un segreto di enorme portata sovversiva a chi, già esasperata da un comportamento che non approva, non potrà certo tenerlo per sè- e uno di là (Danana è la regina di tutti noi e quindi si fa ciò che lei ordina, si va all'attacco come se non ci fosse un domani con le truppe sfinite ed in svantaggio numerico, trullallà): mi sembrava di vedere il disagio di un poveraccio dalla fermezza di carattere assimilabile a quella di un budino Elah quando presenta la fidanzata dal carattere imperioso alla famiglia, ma alla suocera lei non piace e lui si trova costretto a fare disperate acrobazie tra le due.
Questo non è Jon; fine. D&D hanno sempre avuto problemi con il suo character: già nelle prime stagioni appariva disegnato in modo incerto, apposdimativo, poco fedele ai libri, di cui riproduceva fatti e dialoghi, ma non lo spirito. Era molto più fallibile che in Asoiaf; se ne percepivano le debolezze, i difetti e gli errori molto più che i punti di forza: cosa, tuttavia, almeno in parte giustificabile, dato che nel testo scritto Jon lo conosciamo soprattutto attraverso i suoi pensieri. Poi, per qualche tempo felice, era apparso risollevarsi, acquisire finalmente forza, credibilità e spessore, se non proprio carisma (in quest'ultimo aspetto non ha aiutato la scelta dell'attore, bonazzo da paura secondo i parametri della sottoscritta , ma con pochissimo in comune con il personaggio, meno che mai con quell'appeal congenito, quel quid istintivo del capo naturale): ma soltanto per arrivare a questo totale, inspiegabile sfacelo finale.
Prima di arrendermi definitivamente e smettere, anche, di sparare sulla Croce Rossa, criticando qualcosa che le critiche se le va proprio a cercare, se le tira addosso (la pubblicità occulta di StarBucks è stata la ciliegina sulla torta), cito una scena che mi ha riempito di tristezza. L'amore tra Brienne e Jaime, che dovrebbe rompere ogni argine -e la scena scarna e ridotta all'essenziale, al puro nucleo di ciò che si sta facendo, liberare un desiderio del corpo e dell'anima, ci sta perfettamente: dopo l'orrore, dopo aver visto ciò che nessun essere umano dovrebbe essere costretto a vedere, è più che realistico che esitazioni e formalitá, timidezza da una parte e corteggiamento dall'altra, appaiano come sovrastrutture inutili- e travolgerli, finalmente, in qualcosa di essenziale, immediato, necessario, privo di malizia pruriginosa: in una parola, puro. Ed invece, é irrimediabilmente guastato dal dubbio che Jaime adotti la più triste strategia da seduttori falliti del sabato sera, far ubriacare la donzella onde portarla in posizione orizzontale. Ma perchè macchiare con quest'ombra una scena così bella e così attesa dai fan? Perchè?
Per non parlare della battutina di spirito di lui, così fuori luogo ed anticlimatica da apparire straniante, "non sono mai stato con un cavaliere", di cui ho già parlato altrove. Ma sí, dai:proprio il momento giusto, per fargli fare lo spiritoso da salotto. Come no.
Se proprio volevano l'assist perché Brienne potesse rispondere "non sono mai stata con un uomo", non potevano fargli dire un disarmato, quasi disorientato "non sono mai stato con una donna che non fosse Cersei"? A Cat lo aveva detto, secoli fa. Ci voleva cosí tanto ad arrivarci?
E cito, anche, un momento che involontariamene mi avrebbe fatto scoppiare a ridere, se non fossi stata troppo costernata dal naufragio della storia che tanto amavo. Discorso di Jon, con la voce, mi è parso, vacillante, spezzata dalla commozione, sugli eroici caduti: "Spetta a noi non dimenticarli, mantenere viva la loro memoria!".
Stacco e scena successiva: banchetto, baldoria, vino e donnine allegre. E fortuna che spettava a loro, eh. La memoria di un pesce rosso picchiato in testa da piccolo, direbbe il Dottor Manhattan.
(Intendiamoci: la festa, anche scomposta, sguaiata, eccessiva, ci sta tutta. Tra sollievo per essere sopravvissuti quando sembrava impossibile, esultanza per una vittoria del genere, semplice risposta fisica dopo l'enorme scarica adrenalinica, ha perfettamente senso. Anzi, sarebbe potuta essere, almeno per alcuni, ancora più viscerale, quasi animalesca: avrei visto volentieri qualche personaggio, anche soltanto tra le comparse, perdere il controllo, scoppiare a ridere istericamente o a piangere in modo irrefrenabile, dopo la battaglia in cui sono stati portati oltre ogni limite umano. Persino una delle scene tanto care al fu omino HBO per una volta avrebbe avuto senso, per me, come puro sfogo di un istinto dopo una interminabile notte in cui tutto è stato ridotto ad un altro puro istinto, quello di sopravvivenza. Ma l'involontario effetto umoristico nasce dall'accostamento diretto con il discorso di Jon. Volevano, con il contrasto, ottenere un effetto forte, potente? Per la mia modesta, insignificante opinione, ne hanno creato un altro. Decisamente un altro.
Ma poveri noi. E povero Asoiaf.).
@Gedeont Infatti l’idea poteva essere quella di far fuori Cersei prima di iniziare la battaglia. Con un indebolimento di Daenerys (che teoricamente doveva portare a un momento di aggiustamento dei piani) e comunque l’idea non di una battaglia ma di un assedio, Jon non sarebbe stato in pericolo. L’idea cade se Daenerys (finalmente eh) decide di andare a bruciare tutto e quindi di non fare un assedio della città come tutti si aspettavano ma una battaglia vera e propria. Ma non è qualcosa che poteva essere preventivato in un eventuale complotto.
19 hours fa, Dargil dice:Perché dovrebbero complottare prima della disfatta di Cersei con Cersei? Se vogliono davvero mettere Jon sul trono non rischiano di farlo morire durante la battaglia a KL con queste informazioni? E perché Arya e Sansa dovrebbero detestare Dany a tal punto da dimenticare tutte le atrocità subite da Cersei, che fra le cose ha promesso di mandare aiuto contro gli Estranei ed è meno affidabile di Sansa quando le si chiede di tenere un segreto?
Infatti questa cosa non ha senso, altro che Sansa intelligente come Ditocorto...forse non si rende conto che se Cersei fa fuori Daenerys, il suo prossimo obiettivo sarà proprio attaccare il Nord in quanto ribelli.
Se proprio vuole fare di Jon il re, sarebbe bastato aspettare la disfatta di Cersei e cercare di deporre Daenerys spiattelando il segreto di Jon agli altri lord. Avrebbe ottenuto sicuramente il sostegno della Valle, probabilmente anche delle Terre dei Fiumi (Edmure è ancora vivo) e sono già tre regni a suo favore. A detta di Varys, Jon in quanto uomo verrebbe sostenuto praticamente da tutti i lord.
Daenerys come ultima mossa poteva si sposare Jon, ma per tutti lui sarebbe stato il re effettivo e quello a cui ubbidire. Sansa avrebbe raggiunto il suo scopo di togliere potere a Daenerys.
Danaerys, sposandolo, avrebbe di fatto governato visto il personaggio che e' stato ormai "disegnato" attorno a Jon , ovvero, con nessuna aspirazione al trono e nessun interesse al comando.
Manipolazione totale anche perche' Jon dovrebbe stare ad approdo quindi, distante dalle ex-sorelle
1 hour fa, -Lady Snow- dice:Infatti questa cosa non ha senso, altro che Sansa intelligente come Ditocorto...forse non si rende conto che se Cersei fa fuori Daenerys, il suo prossimo obiettivo sarà proprio attaccare il Nord in quanto ribelli.
Se proprio vuole fare di Jon il re, sarebbe bastato aspettare la disfatta di Cersei e cercare di deporre Daenerys spiattelando il segreto di Jon agli altri lord. Avrebbe ottenuto sicuramente il sostegno della Valle, probabilmente anche delle Terre dei Fiumi (Edmure è ancora vivo) e sono già tre regni a suo favore. A detta di Varys, Jon in quanto uomo verrebbe sostenuto praticamente da tutti i lord.
Daenerys come ultima mossa poteva si sposare Jon, ma per tutti lui sarebbe stato il re effettivo e quello a cui ubbidire. Sansa avrebbe raggiunto il suo scopo di togliere potere a Daenerys.
Credo sia più difficile togliere il Trono quando Daenerys fosse stata già incoronata. Sarebbe una nuova ribellione. È ovvio che una volta battuta Cersei lei si siederebbe sul Trono e fine. Se invece mandi Arya a uccidere Cersei prima che ci sia una battaglia e indebolisci nello stesso momento sia Daenerys in quanto tale rivelando la verità e le sue forze facendole perdere flotta e drago, la situazione cambia.
A quel punto ci sono due pretendenti al Trono e nessuno dei due ancora che ci si è seduto sopra. A quel punto sarebbe chiaro a tutti che ci si deve sedere Jon e nell’eventualità che Daenerys si opponga non avrebbe quasi più nessuno dalla sua parte per impedire a Jon di sedersi sul trono.
Comunque ribadisco che è una mia teoria pensata semplicemente per delle cose strane che potrebbero essere tranquillamente errori di sceneggiatura e basta. Mi riferisco al fatto che Euron li aspettasse come se qualcuno gli avesse detto che stavano arrivando e al fatto che Arya parte senza dire apparentemente nulla a nessuno. E anche al fatto che Sansa sembra contenta che Daenerys abbia perso un drago e che qualcuno glielo abbia prontamente riferito.
2 hours fa, niphredil dice:@Gedeont Infatti l’idea poteva essere quella di far fuori Cersei prima di iniziare la battaglia. Con un indebolimento di Daenerys (che teoricamente doveva portare a un momento di aggiustamento dei piani) e comunque l’idea non di una battaglia ma di un assedio, Jon non sarebbe stato in pericolo. L’idea cade se Daenerys (finalmente eh) decide di andare a bruciare tutto e quindi di non fare un assedio della città come tutti si aspettavano ma una battaglia vera e propria. Ma non è qualcosa che poteva essere preventivato in un eventuale complotto.
Ma per indebolirsi Daenerys deve per forza combattere e Jon è uno dei suoi comandanti, rischierebbe di restarci secco, no?
%d/%m/%Y %i:%s, halmv dice:Danaerys, sposandolo, avrebbe di fatto governato visto il personaggio che e' stato ormai "disegnato" attorno a Jon , ovvero, con nessuna aspirazione al trono e nessun interesse al comando.
Manipolazione totale anche perche' Jon dovrebbe stare ad approdo quindi, distante dalle ex-sorelle
"Jon sarebbe un ottimo re, altroché Daenerys, dobbiamo sostenere lui."
"Ma perché non li facciamo sposare invece?"
"Ma Jon è un cog***ne, quella gli mette i piedi in testa in due secondi!"
Lo è vero, si è contraddicono da soli XD
E non dimentichiamoci che show varys trovava Robert un così pessimo re da complottare una guerra civile (senza vittime?) per mettere sul trono una persona equilibrata come viserys
57 minutes fa, Gedeont dice:
Ma per indebolirsi Daenerys deve per forza combattere e Jon è uno dei suoi comandanti, rischierebbe di restarci secco, no?
No l’indebolirsi che intendo è l’agguato di Euron. La mia ipotesi era: Daenerys sta tornando a Roccia del drago con la sua flotta, i suoi consiglieri e comandanti ma (casualmente) senza Jon e i soldati del Nord. Qualcuno (mia ipotesi Sansa) fa in qualche modo arrivare tale informazione a Cersei e Euron, nella speranza che Daenerys o quantomeno un po’ della sua gente e dei suoi draghi ci resti secco. Cosa che avviene, Daenerys è molto indebolita. Nel frattempo, Sansa manda Arya a far fuori Cersei, volendo evitare uno scontro in battaglia che potrebbe mettere a rischio Jon.
Comunica la verità a Tyrion in modo che anche i consiglieri di Daenerys inizino ad avere dubbi su chi sostenere.
Arya uccide Cersei, trono disponibile. Tutti sostengono Jon, Daenerys è troppo debole per opporsi a questo. Jon finisce sul trono. Sansa è contenta.
Magari Sansa, con Jon re poteva sperare di avere l'indipendenza. Comunque, pensandoci meglio, io non credo che Daenerys accetterebbe un matrimonio re-regina, piuttosto regina-principe consorte, tipo la regina Elisabetta e suo marito.
Un altro motivo per risolverla pacificamente sarebbe nominare Jon suo erede visto che sa di essere sterile, ma ovviamente gli sceneggiatori fanno finta di niente su certi dettagli perchè deve esserci il conflitto.
@niphredil "fine" non saprei, Sansa pur di avere l'indipendenza credo farebbe partire un complotto alla Ditocorto, dubito in una ribellione esplicita.
Comunque che a Jon, una volta re, vada bene tutto quello che fa Daenerys è da vedere. Io dubito accetterebbe un "bruciateli tutti!" o robe simili. Varys non lo conosce affatto. Sottone si, ma anche lui ha dei limiti.
Appunto per la mia teoria sarebbe perfetto, perché con Jon sul Trono probabilmente riuscirebbe ad ottenerla l’indipendenza.
Non saprei, Jon è lo stesso che finora pur facendo azioni stupide ha fatto l'imparziale fino alla fine. Sansa ormai dovrebbe conoscerlo, Jon non darebbe mai l'indipendenza al nord con occhio di riguardo ignorando le altre casate
1 hour fa, osservatore dal nord dice:E non dimentichiamoci che show varys trovava Robert un così pessimo re da complottare una guerra civile (senza vittime?) per mettere sul trono una persona equilibrata come viserys
Infatti mi permetto anche di dire che i due (presunti) strateghi e tessitori di trame complesse come Varys e Ditocorto francamente io non li ho mai trovati tali.
Il primo sfruttava i difetti altrui tanto che alla fine tutti lo volevano morto, il secondo parla di alti ideali ma alla fine propone pur sempre e solo dei targaryen saltando dal peggiore (viserys) al meno peggio Aegon che non è certo un mago della politica ( pur essendo il più onesto di westeros).
E comunque sono convinto che aegon, finite le battaglie , qualunque esito avranno, se ne tornerà nel profondo nord lontano dal trono e da tutti i personaggi ( che sopravviveranno ).
È l'unico personaggio che mantiene nonostante tutto ancora una certa coerenza iniziale sperando naturalmente che D&D non stravolgano pure lui.
Se Jon diventa Re è possibile che dia l'indipendenza a tutti e 7 i regni se lo desiderano , non c'è assolutamente nessun problema in questo . Lui non vuole governare è stato detto mille volte.