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Elezioni politiche 2018
di ziowalter1973
creato il 15 dicembre 2017

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joramun
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Inviato il 11 gennaio 2018 22:38
5 minutes fa, Mar dice:

E' partito l'ampio e articolato dibattito su che cosa sia (LeU) e a che cosa serva

 

Serve a quello a cui servono tutti i partiti: offrire un opportunità di rappresentanza ad un dato elettorato (nello specifico a quello di sinistra, visto che il PD ha rinunciato a farlo).

 

8 minutes fa, Mar dice:

oltre a perdere le elezioni, tradizionale missione della Sinistra in Italia.

 

In politica ci sono cose peggiori che perdere un elezione. Tipo vincerle e doverti tirare dentro Alfano per poter continuare a governare; oppure rincorrere per anni posizioni centriste e moderate per poi scoprire, un triste giorno di gennaio, che la tua riforma del lavoro fa schifo ai lavoratori e piace un casino agli industriali, e che quindi come partito "di sinistra" qualcosa forse l'hai sbagliata; oppure dover candidare un ex direttore di Canale 5 alla regione Lombardia perchè altri candidati spaventano il centro; oppure mutuare, negli anni (alcuni post qui sopra ne sono una prova), gli stessi atteggiamenti, la stessa fraseologia e gli stessi tic comunicativi utilizzati da Berlusconi e dalla destra, tipo i "radical chic che non hanno mai lavorato" o i "rosiconi/invidiosi".


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Aegon il mediocre
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Aegon il mediocre
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Inviato il 11 gennaio 2018 23:05

Forse sono sprovveduto ma... Perché oltre a LeU ci sono altre liste di sinistra candidate alle prossime elezioni?  :ehmmm:

 

Riguardo l'impiego della terminologia dialettica destrorsa nei più recenti dibattiti politici, ho letto di recente una interessante riflessione di Serra.

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2018/01/05/caro-tom-wolfe-ma-quali-radical-chic35.html?ref=search.

 

Se in un dibattito politico si cerca di sminuire delle personalità con la locuzione radical chic si prende un abbaglio. La dialettica di destra in Italia come nel resto dell'occidente tende a screditare le posizioni di sinistra perché sinistra è sinonimo di intellettualismo, cultura, progresso e chi li propugna viene visto come élite lontana dal popolo che ha a cuore solo bisogni primari.

 

Questo è uno spunto e un tratto anche in questa campagna elettorale oltre che nella dialettica consolidata di questi anni. 

 

La sinistra coi suoi paroloni e magari zeppa di intellettuali facoltosi che parla di diritti e di lavoro. La destra che li deride e cerca di cogliere gli istinti della massa. Ma la destra, da Salvini a quella più moderata, o meglio le posizioni di destra da Salvini al PD puntano a cambiare poco affinché non cambi nulla. Alla destra sta bene che l'operaio povero ed ignorante continui a fare l'operaio povero ed ignorante. E ne solletica la pancia. La sinistra invece vorrebbe dare dignità anche al meno facoltoso degli italiani e vorrebbe dargli gli strumenti per non farsi abbindolare.

E questa distinzione ormai è annegata negli slogan.

 

Il radical chic è uno splendido esempio di altruismo e filantropia, perché è quella persona che potrebbe fare i suoi interessi a breve termine votando a destra o propugnando posizioni reazionarie, ma non lo fa perché ha a cuore il bene dei meno facoltosi e gli interessi della comunità e vota per il progresso, l'equità, i diritti.

 

Tipo tutti quelli che non sono poveri, che non sono omosessuali, che non sono ignoranti, che non sono atei o musulmani ma che però voterebbero Civati, per capirsi...

 

E no non sono militante o tesserato e probabilmente neanche voterò... Lo dico prima che non si sa mai...


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" Sono io la tempesta, mio lord. La prima tempesta e l'ultima "

 

Volevo essere il re del mare, ma all'anagrafe sbagliarono una lettera

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Lyra Stark
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Inviato il 11 gennaio 2018 23:24
42 minutes fa, joramun dice:

 

Serve a quello a cui servono tutti i partiti: offrire un opportunità di rappresentanza ad un dato elettorato (nello specifico a quello di sinistra, visto che il PD ha rinunciato a farlo).

 

 

In politica ci sono cose peggiori che perdere un elezione.

È vero, l'importante è partecipare.

Così dopo puoi continuare a dire che tutto quello che fanno quelli che tu hai spinto a diventare leader del partito dopo che non sei riuscito a fondare un governo e manco eleggere un presidente della repubblica fa schifo. 

Però sono punti di vista e ognuno ha il suo.


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

the lone wolf dies, but the pack survives

 

Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
What do they say of Robb Stark in the North?
They call him The Young Wolf
They say he can't be killed...
 
A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 

joramun
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Inviato il 11 gennaio 2018 23:30
24 minutes fa, Aegon il mediocre dice:

E no non sono militante o tesserato e probabilmente neanche voterò... Lo dico prima che non si sa mai...

 

Ma probabilmente manco io voterò, stando cosi le cose....anche perchè la proposta di Grasso mi pare la solita cosa fatta più per fare contenta la nomenclatura che per venire incontro alle esigenze dell'elettorato. Un progetto Ingroia 2.0. Pur apprezzando molto la figura di Pisapia.

 

5 minutes fa, Lyra Stark dice:

È vero, l'importante è partecipare.

 

No. L'importante è rappresentare. Ma capisco che un partito sedicente "di sinistra" che accetta di buon grado di governare con Alfano e Giovanardi non si ponga più un tale problema.


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Inviato il 12 gennaio 2018 8:22

Il tuo pensiero risulta nobile ma utopistico, valido per un mondo ideale. Fare i quattro gatti di opposizione perenne non porterebbe chissà quali benefici alle persone che ti hanno scelto come rappresentante sul lungo periodo, nell'impossibilità di veder applicato qualunque tuo provvedimento, dato che l'unica attività è votare sempre e comunque qualcosa di contrario. Li porterebbe solo ai quattro gatti stessi perchè tanto loro lo stipendio nababbo lo percepirebbero comunque. E agli elettori restano solo le chiacchiere. Si tratta comunque del solito dibattito tra i sinistrorsi moderati e quelli più estremisti. Ed è anche interessante notare che i nostri scambi degli ultimi giorni rappresentino l'epitome della situazione del centro sinistra italiano oggi: impegnati soprattutto a smazzuolarsi tra loro, lasciando ampi spazi di manovra alle altre correnti politiche ^^"

 

Quanto al votare, sebbene le alternative non siano molto entusiasmanti, è un atto che comunque farò sempre in primo luogo per rispetto verso chi questo diritto lo ha conquistato anche con fatica, e da donna mi riferisco soprattutto alle donne. In secondo luogo credo comunque in un approccio costruttivo laddove criticare sempre e comunque ma poi tirarsi fuori da ogni assunzione di responsabilità mi pare troppo easy.


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

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Lord Beric
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Inviato il 12 gennaio 2018 9:31

Effettivamente tra FI e Lega probabilmente le differenze sono anche maggiori, ma il cartello elettorale non hanno avuto problemi a metterlo in piedi. E aggiungo che questo approccio furbetto e utilitaristico è ampiamente apprezzato dai due rispettivi elettorati. :)

Per riprendere le vostre affermazioni di prima, da quelle parti l'importante non è né partecipare né rappresentare... quanto piuttosto vincere.


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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Inviato il 12 gennaio 2018 9:47

 

3 minutes fa, Lord Beric dice:

Effettivamente tra FI e Lega probabilmente le differenze sono anche maggiori, ma il cartello elettorale non hanno avuto problemi a metterlo in piedi. E aggiungo che questo approccio furbetto e utilitaristico è ampiamente apprezzato dai due rispettivi elettorati. :)

Per riprendere le vostre affermazioni di prima, da quelle parti l'importante non è né partecipare né rappresentare... quanto piuttosto vincere.

 

 

Condivido, il polo di destra, che ora sta attraversando un' ulteriore fase di litigiosità, alla fine si ricompatterà perché guarda all'obiettivo immediato, e l'obiettivo è vincere. A quello che si farà dopo la vittoria, ci si penserà in seguito. se poi, un eventuale governo di destra, durerà o si potrà fare, non è un problema immediato, step by step. Se questo ci sta bene, non vale la pena di chiedere programmi per il futuro e nemmeno riflessioni sul passato, godiamoci lo spettacolo del presente in base ai sondaggi e alle promesse che sappiamo, già da ora, irrealizzabili.



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Inviato il 12 gennaio 2018 10:08
1 hour fa, Lyra Stark dice:

Fare i quattro gatti di opposizione perenne non porterebbe chissà quali benefici alle persone che ti hanno scelto come rappresentante sul lungo periodo, nell'impossibilità di veder applicato qualunque tuo provvedimento, dato che l'unica attività è votare sempre e comunque qualcosa di contrario.

 

In effetti ci sarebbe anche l'opzione "votare a favore di una buona proposta, anche se arriva da un fronte avversario". Non è obbligatorio "votare contro" sempre e comunque:): quest'ultimo mi sembra un comportamento  da tifoseria da stadio, non "buona" politica.  Si potrebbe anche fare opposizione in maniera costruttiva, non solo distruttiva. ;) 


"Il peccato più sciocco del diavolo è la vanità" (La ragazza nella nebbia - Donato Carrisi)

 

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Inviato il 12 gennaio 2018 10:27

La Costituzione che prevede che l'eletto non abbia vincolo di mandato, suggerisce proprio questo: votare quei provvedimenti che si ritengono validi perché li si considerano tali e non per imposizione del partito. Ma quando mai lo si è fatto? Più spesso l'assenza del vincolo di mandato è stata interpretata come possibilità di svolazzare per il Parlamento da un partito all'altro, forse per non sottostare all'imposizione del partito? Sarebbe un'ipotesi nobile.


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Inviato il 12 gennaio 2018 10:30
58 minutes fa, Lord Beric dice:

Effettivamente tra FI e Lega probabilmente le differenze sono anche maggiori, ma il cartello elettorale non hanno avuto problemi a metterlo in piedi. E aggiungo che questo approccio furbetto e utilitaristico è ampiamente apprezzato dai due rispettivi elettorati. :)

Per riprendere le vostre affermazioni di prima, da quelle parti l'importante non è né partecipare né rappresentare... quanto piuttosto vincere.

Giust'appunto, altrimenti poi la pensione come la si prende?

 

21 minutes fa, Maya dice:

 

In effetti ci sarebbe anche l'opzione "votare a favore di una buona proposta, anche se arriva da un fronte avversario". Non è obbligatorio "votare contro" sempre e comunque:): quest'ultimo mi sembra un comportamento  da tifoseria da stadio, non "buona" politica.  Si potrebbe anche fare opposizione in maniera costruttiva, non solo distruttiva. ;) 

Ma magari! Purtroppo nessuno o quasi lo fa. Hai sviscerato proprio un tema portante, purtroppo ormai tutta la politica, di qualsiasi scheramento, è solo distruttitiva verso gli avversari e le proposte altrui. Tutto e tutti devono essere sistematicamente denigrati, anche a seguito della deriva giornalistica degli ultimi anni che marcia molto su questi aspetti per fare audience.

Non c'è più nulla di propositivo, solo urla e denigrazione. Credo sia la cosa che più mi rattrista di tutta la faccenda.


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

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Inviato il 12 gennaio 2018 11:20
%d/%m/%Y %i:%s, OKbasta dice:

 

 

 

Condivido, il polo di destra, che ora sta attraversando un' ulteriore fase di litigiosità, alla fine si ricompatterà perché guarda all'obiettivo immediato, e l'obiettivo è vincere. A quello che si farà dopo la vittoria, ci si penserà in seguito. se poi, un eventuale governo di destra, durerà o si potrà fare, non è un problema immediato, step by step. Se questo ci sta bene, non vale la pena di chiedere programmi per il futuro e nemmeno riflessioni sul passato, godiamoci lo spettacolo del presente in base ai sondaggi e alle promesse che sappiamo, già da ora, irrealizzabili.

 

Parto da qua per una riflessione sugli ultimi messaggi che ho letto.

 

Io noto che tutto il panorama politico, parlamentare ed extra parlamentare ha iniziato la campagna elettorale con il piede sull'acceleratore delle promesse populiste, promesse che poi, una volta iniziata la legislatura non verranno mantenute.

Questa è l'offerta politica, sta al cittadino discernere tra le sirene che lo tentano..

 

Senza LeU avremmo avuto qualche milione di italiani non rappresentati e a quale pro? Fare stare sereni militanza e stato maggiore del PD. La democrazia e la Repubblica Parlamentare non funzionano così.

 

Riguardo la dialettica ed il modo di stare in Parlamento, al di là del linguaggio non noto cambiamenti dal dopoguerra a questa legislatura.. Le opposizioni utilizzano le leve che hanno per farsi sentire. Ci sono stati casi in cui sono state votate leggi proposte dall'opposizione o in cui alcuni dell'opposizione hanno votato proposte del principale partito di governo. Questa emergenza di ostruzionismo imho non la vedo.

 

Poi riguardo i giornali ed i giornalisti mi rattrista molto quello che leggo. Anche qua è un discorso di offerta. Vi sono giornali con pluralismo di opinione e giornali più ortodossi su qualche posizione ma i giornalisti fanno il loro mestiere... cronaca ed opinione e meno male che lo fanno. La deriva degli ultimi anni semmai riguarda l'approccio dei politici verso l'informazione. I grillini che mettevano alla gogna l'informazione avversa, il centrodestra coi suoi fedeli giornalisti, il PD che imita i competitori e parla di gufi e pessimisti.

Anche qua, sta al lettore ed elettore e cittadino leggere, farsi un'opinione e capire i nessi tra politica e giornalismo. Un giornalismo che non fa le pulci ai governanti e a chiunque stia in posizioni apicali è inutile.

 

Ed il circo delle promesse al ribasso mai forte come in questa campagna è segno evidente che l'elettorato a cui si riferisce avrebbe fatto meglio a leggere più giornali (tra le altre cose) e dare meno retta alle tifoserie di riferimento. I partiti cercano voti ed il modo in cui li cercano è funzione del destinatario.

 

Il voto è un diritto e per come la vedo io anche un dovere. Per cui la rappresentanza è sacrosanta ed assieme alla serietà dei programmi fa sì che le persone escano e vadano a votare. La governabilità è tutt'altra faccenda e andrebbe risolta in parlamento dai nostri rappresentanti, di certo non creando carrozzoni di partiti che contengono tutto e nulla.


                   2zexno1.png                       

 

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Volevo essere il re del mare, ma all'anagrafe sbagliarono una lettera

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Inviato il 12 gennaio 2018 13:08
1 hour fa, Aegon il mediocre dice:

Poi riguardo i giornali ed i giornalisti mi rattrista molto quello che leggo. Anche qua è un discorso di offerta. Vi sono giornali con pluralismo di opinione e giornali più ortodossi su qualche posizione ma i giornalisti fanno il loro mestiere... cronaca ed opinione e meno male che lo fanno. La deriva degli ultimi anni semmai riguarda l'approccio dei politici verso l'informazione. I grillini che mettevano alla gogna l'informazione avversa, il centrodestra coi suoi fedeli giornalisti, il PD che imita i competitori e parla di gufi e pessimisti.

Anche qua, sta al lettore ed elettore e cittadino leggere, farsi un'opinione e capire i nessi tra politica e giornalismo. Un giornalismo che non fa le pulci ai governanti e a chiunque stia in posizioni apicali è inutile.

 

Ed il circo delle promesse al ribasso mai forte come in questa campagna è segno evidente che l'elettorato a cui si riferisce avrebbe fatto meglio a leggere più giornali (tra le altre cose) e dare meno retta alle tifoserie di riferimento.

 

Tralascio le altre parti dell'intervento con le quali, nel complesso, concordo e vorrei riflettere sul ruolo della stampa, non solo nella campagna elettorale. Condivido la necessità di informarsi ma non solo dai giornali, oggi le fonti sono disparate e molteplici e, se riuscissimo a consultare più fonti diverse, se ci mettessimo nell'ottica di non considerare il nostro punto di vista come verità assoluta, potremmo farci un'idea più chiara. I giornali non sono imparziali, per questo abbiamo bisogno di consultare più fonti. Una volta la distinzione tra giornali di partito e gli altri era più evidente, quelli di partito portavano scritto, sotto la testata, la dicitura:"Organo ufficiale del partito....." e tu sapevi il riferimento preciso. Anche negli altri giornali, quando l'autore del pezzo, nel parlare di fatti, esprimava la sua opinione, aggiungeva la sigla NDR (nota del redattore). Adesso non è più così e i fatti e le opinioni si mescolano. Ci rendiamo conto dello schieramento del giornale ma rischiamo di presumere che un'opinione o la ricostruzione dei fatti, partendo da un'opinione già scritta, siano la verità. Non sempre ma capita che, consultare più giornali, ci faccia conoscere più il punto di vista di chi scrive che l'analisi rigorosa del fatto. E' utile, sicuramente, ma a me, personalmente, non basta. Ho smesso di guardare i talk show, sempre con la stessa compagnia di giro, preferisco le inchieste. Ieri, ad esempio, ho evitato Piazza Pulita ed ho visto "M", il nuovo programma di Santoro. Ti sconforta, è vero, ma ti lascia qualche idea in più rispetto al battibecco continuo dei talk. 



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Inviato il 12 gennaio 2018 15:11 Autore

Io i talk li ho aboliti perchè conosco i miei polli ossia dopo che ti leggi parecchie cose non ho nessuna necessità di starli pure a sentire. Il problema dei talk è che danno voce pure a chi non ha rappresentanza. Per dire un Pierferdinando Casini è un politico che si fa vedere parecchio in tv tra commissioni e altro ma alla fine lui rappresenta solo se stesso. Certi altri personaggi che compaiono nei talk non si capisce veramente perchè siano lì visto che sono senza elettori. Riguardo alle ideologia e alla tifoseria politica il mio schieramento è quello e quello rimane nel segreto dell' urna.. Non potrei mai votare l' altro schieramento per manifesta avversione ideologica. :D Anche se tutti dicono di no le ideologie ci sono  e ognuno si sceglie la sua sperando che sia maggioranza in parlamento o altro organo elettivo. Se fossi un politico eletto in parlamento però non avrei problemi a votare proposte di legge bipartisan.



joramun
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joramun
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Inviato il 12 gennaio 2018 15:18

Questa discussione è, a tratti, assolutamente surreale: si dice di voler garantire i diritti dei lavoratori, e al rigo dopo si magnifica una legge che ne fa scempio; si critica il clientelismo e la situazione della scuola italiana, e poi si dice "quanto è bella" la Buona Scuola; si criticano le accozzaglie elettorali messe in piedi solo per arrivare alla poltrona e poi si dice "che bravi quelli di destra che alla fine, anche se la pensano diversamente, riescono a stare tutti assieme". Boh.

 

4 hours fa, Maya dice:

In effetti ci sarebbe anche l'opzione "votare a favore di una buona proposta, anche se arriva da un fronte avversario". Non è obbligatorio "votare contro" sempre e comunque:): quest'ultimo mi sembra un comportamento  da tifoseria da stadio, non "buona" politica.  Si potrebbe anche fare opposizione in maniera costruttiva, non solo distruttiva. ;) 

 

Questa non è altro che una riproposizione dell'adagio berlusconiano sulla "kattiva opposizione che vota contro a prescindere". Cosi si bypassano bellamente le critiche di merito per trincerarsi dietro la scusa del "siete contrari per partito preso". Giusto per chiarire: per me il PD non è invotabile "per partito preso", ma perchè trovo semplicemente inconcepibile che un partito sedicente "di sinistra", esprima un Ministro dello Sviluppo Economico che afferma pubblicamente che "diversamente dalla sanità e dalla scuola dell'obbligo, l'università non rientra nelle misure di welfare universale"



Lady Monica
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Guardiani della Notte
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Lady Monica
Pasticcera Reale della Barriera



Guardiani della Notte

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Inviato il 12 gennaio 2018 15:25
7 hours fa, Lyra Stark dice:

Il tuo pensiero risulta nobile ma utopistico, valido per un mondo ideale. Fare i quattro gatti di opposizione perenne non porterebbe chissà quali benefici alle persone che ti hanno scelto come rappresentante sul lungo periodo, nell'impossibilità di veder applicato qualunque tuo provvedimento, dato che l'unica attività è votare sempre e comunque qualcosa di contrario. Li porterebbe solo ai quattro gatti stessi perchè tanto loro lo stipendio nababbo lo percepirebbero comunque. E agli elettori restano solo le chiacchiere. Si tratta comunque del solito dibattito tra i sinistrorsi moderati e quelli più estremisti. Ed è anche interessante notare che i nostri scambi degli ultimi giorni rappresentino l'epitome della situazione del centro sinistra italiano oggi: impegnati soprattutto a smazzuolarsi tra loro, lasciando ampi spazi di manovra alle altre correnti politiche ^^"

 

 

 

Però questo implicherebbe che una persona deve votare solo per un "voto Utile". Io onestamente preferisco che mi rappresenti stia all'opposizione piuttosto che votare qualcuno che non mi piace, ma solo perchè potrebbe stare al governo. 

Ovvio questo dipende dalle idee di ognuno. 


È Frittella il nostro Re

Fa i pasticci, fa i bignè 

Io ne mangio pure tre

È Frittella il nostro Re!!! 

 

 

You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.

 

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La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )

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