Provo a rispondere almeno alle questioni in cui mi sono inserito, anche se farlo di volta in volta in ritardo di 24 ore, uno o più giorni non è mai il massimo per l'armonia della discussione. In ogni caso non avrei purtroppo il tempo necessario per seguire assiduamente e ne voglio imporre il mio pensiero a tutti i costi come se fosse una battaglia a colpi di tweet
Citaio sono favorevolissimo ad analisi basate su numeri e dati, ma le percentuali che citi cosa sarebbero? Ho il forte timore che tu pretenda di confrontare i dati elettorali del PD con quelli che avevano un tempo i DS, cancellando anni di storia e di evoluzioni politiche del centrosinistra O_o (per tacere del fatto che il PD attuale assomiglia più alla Margherita che ai DS )
Tutto sommato a me piacerebbe riuscire anche ad andare oltre i numeri. Comunque quelli erano i risultati (i numeri cambiano se consideriamo il singolo partito o la coalizione, ovvio) alle varie Politiche di ciò che in Italia chiamiamo Centro-Sinistra (nelle sue varie declinazioni tipo Margherita, Ulivo, P. Democratico) e in Europa "Alleanza Progressista dei Socialisti e Democratici". Non ho capito in che senso e come, pretendo di cancellare anni di storia e di evoluzioni, comunque sia no, non è mia intenzione
CitaSe il pd nel 2013 aveva il 25% e adesso ha il 19% vuol dire che ha perso parecchi voti. Poi se il popolo bue ha lasciato il pd per trasferirsi tra lega e 5 stelle il problema di chi è? Associare pentastellati e lega è assurdo. Evidentemente il pd stava sulle scatole a parecchia gente e prova ne è che mezzo governo nel confronto diretto non sarebbe entrato in parlamento. Detto in altri termini: il PD ha perso le elezioni. Del destino politico di renzi me ne frega poco e niente ma dai retroscena che o letto è accerchiato e gli rimane solo il giglio magico.
Parlando di area di appartenenza (rimasta sempre quella di S&D al Parl.UE non a caso): il 19 preso dal pd + il 3 degli ex pd, è vicinissimo al 25 della precedente tornata (e 1-2-3 punti percentuali sono il minimo da mettere in conto dopo anni di Governo, su questo siamo d'accordo?).
Non ne voglio mica fare una questione di "il problema di chi è". Certo che ha perso le elezioni e chissenefrega di Renzi con tutto il rispetto eh, non è mai stata neanche questa la questione.
Per quanto, se io avessi votato PD il 4 Marzo, o fossi un loro esponente, sarei orgoglioso di aver lottato e perso restando fedele a certi ideali e valori essenziali (cui ho accennato in qualche intervento precedente) e considererei la linea politica della fermezza sul non accordo coi 5S come forse la migliore azione fatta per il bene e il rispetto dei milioni che hanno votato il Partito, da parte del suo "ei fu" Segretario.
Associare pentastellati e lega non è assurdo (anche a voler ignorare le comuni battaglie portate avanti parallelamente e sopratutto l'enorme debito che entrambi hanno nei confronti dei recentissimi 20 anni di Berlusconismo) la matrice è innegabilmente la stessa, solita vecchia solfa trita e ritrita.
crisi economica -> crisi sociale -> crisi politica = antipolitica ...
... di partiti antisistema, antiparlametaristi, movimentisti, post ideologici ("pigliatutto") raccoglie un sintomo, lo interpreta, lo potenzia, non ha nessuna terapia da proporre ma fa da collante contro una classe dirigente vissuta come distante dalle esigenze reali della gente, la componente essenziale del suo fascino .Fino a quando non diventa essa stessa politica sotto forma di vocazione totalitaria, autoritarismo, nazionalismo, razzismo e xenofobia, demagogia...che a loro volta portano immancabilmente alla rovina.
È questo il paradosso (o la logica conseguenza a seconda del punto di vista).
Si tratta di un fenomeno ben noto alla storia di tanti Paesi, che ciclicamente si ripete quasi ogni generazione (tra i 20 e i 30 anni). Da noi, agli inizi del Novecento, nel primo Dopoguerra, tra il 68 e gli anni di Piombo, nei primi anni 90, in questi anni 10 del xxi sec.
I caratteri comuni / segnali di allarme sono generalmente il culto della tradizioni e delle radici, l'abuso della paura del diverso (ebrei ieri, migranti oggi), la diffusione di un costante stato di minaccia, l'esaltazione della volontà popolare (dal dato quantitativo che dona valore legale, se ne traggono conseguenze teoriche ed etiche "ho la maggioranza dei consensi=sono il migliore"), l'opposizione alla critica analitica, l'ossessione per cospirazioni (che sfociano nella ricerca della verità alternativa e nelle bufale) e colpevoli esterni (i giudici, i comunisti, soros, bruxelles), la proclamazione di un leader "voce del popolo" (la distorta democrazia diretta dall'alto), l'esaltazione dell'azione prima della ragione (tipico della "piazza"), l'uso di un linguaggio limitato e ripetitivo dagli effetti taumaturgici ("i will make america great again", "ruspa", "onestà"), l'appello ad una classe sociale frustrata, fare la parte della vittima del sistema (i poteri forti) che trova rifugio nell piazza ecc.
L'unico elemento di novità rispetto al passato è l’ascesa della rete che come ambiente globale ha cambiato le prospettive politiche. Da una parte, crea l’illusione di una sfera comunicativa senza controlli, in cui si realizzerebbe pienamente la libertà dei cittadini. Dall’altra, consente a leader spregiudicati di contattare senza mediazioni i cittadini stessi, attraverso i social oppure organizzando consultazioni politiche online.
A trarne vantaggio sono appunto solo i nuovi leader autoritari – Trump, Erdoğan, Putin, Orbán – o gli aspiranti tali – Le Pen, Grillo, Salvini, Petry, Wilders, Farage. Tutta gente che si vuole disfare dei partiti e persegue una relazione diretta con i cittadini, soddisfacendo le loro paranoie in tema di sicurezza, immigrazione, protezionismo economico.
Ecco perché l’ascesa della nuova destra può essere definita populismo digitale. Populismo, perché il popolo non è concepito da questi leader che come un gregge da vezzeggiare. E digitale, perché senza il trionfo del Web tutto ciò non sarebbe pensabile.
Al riguardo di certi linguaggi e comportamenti si è del resto parlato di squadrismo "inconsapevole" per differenziare dal fascismo dichiarato di gente come Storace e La Russa per dire. FDI dice di "ispirarsi" all'esperienza di AN e mantiene naturalmente un legame storico con il MSI che diceva lo stesso della RSI che fu il colpo di coda dei Fascisti "originali".
"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".
Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787
Alexander Hamilton, James Madison, John Jay
Ma se non si può proporre una politica diversa dall' attuale perchè si finisce nel populismo etc a che cosa serve la democrazia? Il partito degli illuminati e competenti precedentemente al governo perchè ha perso? Evidentemente i non illuminati hanno un concetto di stato e di politica totalmente differente da quello degli illuminati che erano al governo. Le preoccupazioni della stampa europea sono semplicemente quelle dei vari editori e si possono anche ignorare. Ma perchè tutti i leader che hai nominato si sono presentati alle elezioni? Da bravi futuri dittatori non avrebbero dovuto rovesciare i loro rispettivi stati?
Leggendo dagospia.com scopro che LEU si stia già sfaldando e che mattarella punti a salvini per il governo rispetto ai 5 stelle..
Che punti a Salvini è ovvio, ha vinto la sua coalizione.
Mattarella aspetta che si mettano d' accordo per una maggioranza e di maio a leggere l' articolo l' ha fatta fuori dal vaso mandando in anticipo i ministri del suo governo. Aspettiamo..
MOD ON
Attenzione: Leggete Tutti!
A seguito degli esiti del voto, questa discussione, per com'era stata impostata al suo incipit non è consona a contenere ipotesi sugli scenari futuri della sfera politica italiana. Vi proponiamo quindi di utilizzarla solo ed esclusivamente per analizzare i risultati del voto e, nel caso voleste approfondire, spostarvi in una nuova discussione per parlare di ciò che potrebbero essere le possibilità di governo future.
MOD OFF
Qualche considerazione post voto più o meno sparsa.
Centrodestra. Non proprio una sorpresa, il risultato. Da evidenziare il fatto che in un Paese normale B. non avrebbe potuto andare in televisione a fare monologhi – in evidente stato confusionale, negli ultimi tempi, vedi ad esempio le pensioni a mille lire, i numeri sui migranti o la Curva di Laser (sic!) – senza che nessuno osasse porgli domande, ad esempio, sui processi a carico. Comunque le urne hanno parlato chiaro, e credo si possa dire – dopo un quarto di secolo – che un certo percorso politico sia giunto al capolinea, non avendo più, pare, grandi prospettive.
Poi c'è Salvini. A differenza dei suoi “soci” Meloni e B., può considerarsi vincitore delle elezioni assieme ai Cinque Stelle. La Lega era al 3,3 % nel dicembre 2013 (IPSOS). Ora è poco sotto il 18%. Politicamente è una parabola notevole.
Movimento Cinque Stelle. Per loro si apre una fase molto delicata. Credo che qualora riuscissero ad uscirne senza snaturarsi, potrebbero incrementare ulteriormente i propri consensi. Possono piacere o meno (e diciamo che comprendi appieno il significato di "movimento post-ideologico" nel momento in cui trovi dalla stessa parte un Di Battista ed una Lombardi, una da slogan tipo "più turisti, meno migranti" - e meritatamente sconfitta alle regionali laziali) ma, in ogni caso, rimango convinto del fatto che nella passata legislatura almeno un merito lo abbiano avuto. Hanno fatto vera opposizione. Come raramente è stata fatta in questo Paese.
Si profilano sfide complicate, sulla base delle quali potrà valutarsi meglio il loro spessore. E se arrivasse la sfida del governo, si capirà se abbiamo di fronte, o meno, un bluff. Auguri.
PD. Tra dimissioni postdatate, non ammissioni di responsabilità – comprendenti anche accuse nei confronti degli elettori e del Capo dello Stato – e storytelling allucinato sarebbe troppo facile scrivere di Renzi, l'uomo che voleva passare per il nuovo De Gasperi avendo la statura politica di Topo Gigio. Doveroso ritengo sia anche sottolineare, quindi, come negli ultimi anni sia stata proposta la peggiore classe dirigente che ricordi, che assieme ad una lunga serie di empietà legittima la fragorosa Waterloo – l'ennesima, perché ricordo che dopo le Europee del 2014 Renzi ha perso praticamente sempre. Caduta tragicomica.
LeU. Una bella operazione di marketing. Ma la “sinistra” non aveva bisogno di un'operazione di marketing. La “sinistra”, invece, dovrebbe avere il coraggio, per una volta, di fare ciò che è giusto. Spiace dirlo, ma benché sia noto il mio pensiero sulla Renzi-Boschi e le vicende che hanno portato al 4 dicembre 2016, condivido il pensiero di chi ha osservato come l'aver votato “sì” in Parlamento per poi cambiare posizione e scaricare la responsabilità sul popolo anziché essersi assunti la responsabilità di opporsi nei luoghi in cui molti esponenti di LeU erano chiamati a farlo, sia stato un tradimento del proprio ruolo costituzionale. Peggiore anche (qui è un giudizio di valore, ma non troppo) di chi certe proposte le ha avanzate, avendo avuto però la coerenza di andare avanti.
Quando parlo del coraggio di fare ciò che è giusto penso, ad esempio, a Potere al Popolo. Praticamente impossibile potesse superare il 3%, il 4 marzo hanno dato una vera opzione in più a sinistra. Progetto comunque degno di ammirazione: nel mio collegio i candidati più credibili fra PD, LeU e PaP erano proprio quelli di quest'ultimo – mentre fra i primi v'erano addirittura fuoriusciti di Forza Italia.
Da sottolineare, inoltre, come in pochissimo tempo abbiano raccolto fino al triplo delle firme necessarie per presentarsi alle elezioni in tutta Italia – senza appoggiarsi a Tabacci, altro che “numero mostruoso”.
Varie ed eventuali. Il risultato di “quartagambisti”, “pasionarie del petaloso”, “Italia Europa Insieme”, Tabacci&Bonino (oltre alla non candidatura di Angelino Alfano) evidenzia come, nonostante certi personaggi abbiano potuto per anni decidere delle vite di milioni di persone – talvolta rovinandole – alla fine non contassero, quanto ad elettori, praticamente nulla.
Be', le "pensioni a mille lire" forse erano un lapsus freudiano
Di Lapsus freudiani ne ha fatti a bizzeffe. Ascoltando un Giorno da Pecora hanno fatto sentire le peggio cose che ha detto: mezze parole, lire al posto di euro, parole mozzicate, frasi che non si capiscono più perchè ormai troppo anziano e soprattutto troppo tirato. Mi auguro che la previsione di Aemon sia corretta e quindi che la sua parabola politica tenda verso lo zero.
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
55 minutes fa, Stella di Valyria dice:Be', le "pensioni a mille lire" forse erano un lapsus freudiano
Sì è corretto subito con "a un milione di euro".
Be', così sarei d'accordo!
No, a parte gli scherzi, tutto ciò è preoccupante (stava mescolando lire ed euro e non riusciva a venirne fuori. O a orientarsi su quanti zeri mettere. Andiamo bene.)
8 hours fa, Gedeont dice:
Sì è corretto subito con "a un milione di euro".
Eh ma cerchiamo di capirlo. Lui è abituato a rapportarsi a quelle cifre ^^
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
E per lui sarebbe ancora poco...
L' età è quella e le abitudini non si evolvono.. Mio padre continua a pensare in lire..