Ah già mi hai fatto ricordare anche che lui è un metamorfo! Ci manca solo che cavalchi draghi, distrugga gli Estranei con palle di fuoco che gli escono dagli occhi, uccida tutto ciò che resta della stripe Lannister, Bolton, e Frey...e che altro? Già diventa e re , sposa Daenerys...anzi qualcuno auspica che la uccida pure....si sieda sul trono di spade e inizi un'era di pace e prosperità........uffffff......mamma mia!
Scusate se mi ripeto ma bisognerebbe leggere la definizione di eroe. Nell'antica Grecia l'eroe era un semidio perché doveva essere superiore ad umano qualsiasi per poter competere con le divinità.
Rhaegar grazie alle profezie sa che la fine del genere umano si avvicina e molto probabilmente la relazione con Lyanna parte per questo motivo. Per poter sconfiggere un male strettamente magico (gli Estranei), Jon, che racchiude sia il "fuoco" che il "ghiaccio", può essere l'unica "arma" per salvare il genere umano. Jon, o chiunque venga a scontrasi con gli Estranei, deve possedere un fortissimo potere magico per controbattere e per "giustificare" poi la vittoria del genere umano sugli Estranei.
E quindi mi sembra più che di aiuto avere sangue Targ, con conseguente drago annesso, e avere sangue Stark, con conseguente metalupo e abilità di metamorfo, in una battaglia nella quale i soldati useranno vetro di drago, ma chi cavalca un drago possa comandarlo con più controllo.
Però in questo caso si vuole andare contro i canoni letterari che riguardano le caratteristiche dell'eroe delle imprese fantastiche. Perché Jon è questo, è il "classico" eroe del genere fantasy, ma non per questo banale, non realistico. Martin pur rispettando i "canoni" lo rende estremamente affascinante proprio per le lotte interne. Modernizza i canoni facendoci conoscere il flusso di coscienza del personaggio.
ASOIAF è fantasy prima di tutto, per sconfiggere qualcosa di magico come gli Estranei c'è bisogno sicuramente di una controparte magica tanto quanto. Non deve essere Jon? Benissimo, cerchiamo qualche altro personaggio, facciamo Bran? Allora aspettiamoci che questa guerra verrà vinta grazie ad un ragazzino-albero che riuscirà a fermare l'avanzata degli estranei. Dany? Al momento non mi sembra preparata e predisposta per una battaglia contro gli Estranei, avrà sicuramente bisogno dell'aiuto di qualsiasi stratega. Ma sul fronte magico Dany ha solo i draghi.
Un'ultima cosa Jon è anche il più papabile per la posizione di comando di uno scontro di TUTTO il genere umano contro gli Estranei, perché al momento solo i GdN si sono scontrati con questi esseri, hanno cioè una conoscenza più profonda del nemico.
Ok, adesso però basta OT, cerchiamo di rimanere nel tema proposto che già di suo è bello ampio.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
. Un personaggio positivo doveva esserci, ma lo sono tutti gli Stark, ma non un eroe classico, che lo ribadisco, secondo me stona all'interno di una saga come le Cronache che pretende di essere diversa. Jon sarebbe perfettamente integrato nelle Cronache....se fossero quelle di Narnia!
Ma allora ti chiedo, come vorresti che fosse "l'eroe" di ASOIAF? Come dovrebbero sconfiggere gli Estranei degli umani "normali", senza alcun potere magico? questo deve essere per forza essere definito "buono" perché altrimenti al posto di proteggere gli uomini si metterebbe a capo degli Estranei.
Poi possiamo continuare quest'ultima opzione per Jon nelle altre discussioni, perché il tanto "buon" Jon potenzialmente potrebbe diventare il Re della Notte, il personaggio più cattivo di tutti.
Ma questo perché? Perché solo in Jon, al momento, sembra poter ricoprire il ruolo o di salvatore del mondo o di distruttore del mondo proprio per le sue potenzialità MAGICHE, non di età, istruzione e quant'altro.
Se si scrive un fantasy c'è un "cattivo" magico e un "buono" magico, c'è uno scontro magico che su qualche abilità fantastica si dovrà pur basare.
Secondo me non stona se si pensa che in ASOIAF abbiamo presenti due correnti narrative:
1) il gioco del trono (tutte le famiglie nobili e gli uomini normali)
2) lo scontro tra il ghiaccio e il fuoco (Jon, GdN, Bran, Dany)
Il primo rende ASOIAF un libro molto realistico presentando personaggi "umani, veri", presentando in maniera coerente la complessità del pensiero umano.
La seconda è quello che fa di ASOIAF un libro fantasy.
All'inizio di GOT chiaramente lo scontro è Stark-Lanniste, cioé Buoni-Cattivi, ma poi le cose si iniziano a mischiarsi e con gli altri personaggi la distinzione diventa sempre più difficile.
Ma poi non ho capito un'altra cosa, ma perché dovremmo trovare più interessante che tutti diventano "cattivi" e nessuno diventa "buono"? Abbiamo tutti gli Stark che stanno diventando "cattivi" , ma solo Jaime possiamo dire che sta diventando "buono". E poi perché Jon non dovrebbe rimanere " buono" se Cersei, Ditocorto, ecc. rimangono degli str.. senza precedenti?
A volte fare la cosa giusta significa fare la cosa più difficile.
P.S. Jon non potrebbe mai rientrare nelle Cronache di Narnia
Comunque, al di là del discorso legato all'aspetto magico di ASOIAF, che è e resta una saga fantasy, pur con tutte le sue sfaccettature (e in questo caso sono d'accordo con @Ichikyo quando dice che se metti un nemico chiaramente sovrannaturale, magico, come gli Estranei, poi non puoi pretendere che a scontrarsi con loro siano "semplici" uomini senza nessun coadiuvante magico dalla loro), al di là di ciò, dicevo, è così irrealistica la figura dell'eroe, inteso come colui che, bene o male, riesce a mettere il bene comune davanti ai suoi interessi personali? L'eroe privo di spessore psicologico, di travaglio interiore, di dubbi, ansie, etc., posso capire che risulti stereotipato e assai poco credibile, ma l'eroe a tutto tondo, con il suo carico di complessità psicologica, è irrealistico solo in quanto eroe?
Vorrei dire la mia
L'altruismo non è una malformazione genetica, è una qualità sociale sviluppata nei secoli per per mettere al genere umano di sopravvivere e evolversi.
La presenza di personaggi buoni e disposti al sacrificio personale non è una straordinaria invenzione della fantasia, può sembrare sconvolgente, ma i buoni esistono anche nella vita reale. Un eroe non è una creatura mitologica come i draghi.
La presenza di ragazzi pronti a sacrificare se stessi è coerente con la realtà. I partigiani italiani sono il primo esempio che mi viene in mente.
Hanno detto già molto alcuni utenti prima di me..
Premetto che a me jon non fa impazzire ma i miei dubbi su di lui poggiano più sulla faccenda "predestinato" piuttosto che sull'età o sullo squilibrio pregi/difetti. Nel senso che sono abbastanza insofferente al fatto che i destini di ASOIAF siano legati a Jon e Dany ( come appare al momento) anche se nella trama era ampiamente previsto e le chiavi di volta erano individuabili abbastanza facilmente ( anche se ciò non toglie che io rimanga un lettore appassionato da quasi due decenni e che nel mio piccolo spero che Giorgione capovolga tute la previsioni) .
Per le "eccezioni" rispetto a Jon venute fuori dall'analisi di Estel non riesco a trovare un appiglio che le possa far passare per "oggettivamente" condivisibili.
Senza scomodare Giovanna d'Arco o Alessandro Magno rimanendo per così dire nella storyline delle Cronache è indubbio ( come è stato fatto notare) come a Westeros già in passato alcuni personaggi abbiano fatto sfacelli intenera età. Per fare un parallelo esemplificativo vorrei prendere un personaggio che può non piacere ma che è uno dei meglio riusciti di Martin ( insieme a molti altri obv) : Tywin Lannister il leone in tenerissima età ( circa 10 anni) è stato l'unico ad opporsi al matrimonio tra la sorella Genna ed Emmon Frey rischiando di far prendere un infarto al padre e a lord Frey
( orgogliosi Lord e valenti cavalieri si sono ben guardati) , ha combattuto la guerra del Re da nove soldi , ha sterminato i Reyne da adolescente e divenuto Primo Cavaliere del Re da giovanissimo ( inutile dire che per quanto duro possa essere il ruolo di Lord Comandante dei Gdn si distacca notevolmente da chi è la Mano del Re nei sette regni) . E' dipinto come accorto , cacolatore , freddo e spietato forse già dalla culla :) ..
Quindi NON E' UN PERSONAGGIO CREDIBILE ALLA PARI DI JON ?? le combinazioni età - doti naturali o acquisite- azioni compiute sono abbastanza evidenti nella caratterizzazione di molti personaggi ..forse con Jon si è spinto un "filino" oltre ma rimanendo nel solco tracciato..
Premetto che sono l'ultima in questo forum che potrebbe essere definita una fan di Jon e che comunque ho apprezzato la tua analisi dettagliata di cui condivido anche alcuni punti, ma onestamente tra tutti i difetti che si possono riscontrare nel personaggio Jon Snow è proprio assurdo nel suo caso parlare di scarsa credibilità e profondità. A parte il discorso ripetuto più volte sulla differente percezione dell'età nel Medioevo (o comunque nel passato, se non sbaglio il concetto di adolescenza è venuto fuori solo nel tardo ottocento/primo novecento), basta solo rileggere i primi capitoli di Jon in AGOT per notare appunto che non solo è perfettamente comprensibile sia un bravo spadaccino data la sua formazione a Grande Inverno, o che metta avanti onore e sacrificio da bravo figlio di Ned Stark, ma è anche credibile come adolescente nel senso in cui intendiamo nei giorni nostri. Perché il Jon di AGOT è proprio un quattordicenne permaloso e taciturno come ce ne sono tanti, e tutti i suoi atteggiamenti sono la perfetta conseguenza della sua formazione (seppur amato da tutti tranne Catelyn - che attenzione, non ha mai trattato male ma solo ignorato, che per certi versi è anche peggio - è pur sempre un outsider a Grande Inverno) ma anche e sopratutto della sua giovane età. La sua ubriacatura al banchetto in onore di Robert, la sua ingenua idealizzazione dei GdN e anche il suo atteggiamento di superiorità al suo arrivo tra i Guardiani sono solo pochi esempi che urlano teenager da tutte le parti.La sua crescita e maturazione progrediscono con coerenza e ben poche forzature, e se escludiamo la pesante plot armor (di cui sono dotati anche Tyrion, Dany e Arya su tutti) e il fattore magico, anche in maniera realistica in base alle esperienze che ha avuto e che ha.
Parlando dell'età dei personaggi e del target di ASOIAF comunque devi tenere in considerazione che sin dalla prima bozza di storia era palese l'intenzione di Martin di scrivere un romanzo che fosse anche di formazione, e che infatti prevedeva di seguire la crescita dei protagonisti (anche Tyrion- che comunque in AGOT ha circa 24-25 anni, essendo nato nel 273 AC - sembrava più giovane nella stesura iniziale che è stata resa pubblica qualche giorno fa)
Poi non credo che il fattore età influisca sulla capacità di empatizzare con un personaggio: temi come la ricerca e l'affermazione di una propria identità, i valori familiari, il bisogno di essere amati o di appartenenza sono del tutto universali e vissuti da tutti, inoltre Martin è molto abile nel delineare delle psicologie credibili a prescindere dall'età e dal sesso del personaggio.
Tornando a Jon comunque, se appunto gli vogliamo trovare delle pecche, sono d'accordo con te che qualche difetto in più e qualche caratteristica "cool" in meno probabilmente non avrebbe guastato - lord commander, bravo bello e buono, gran carisma, metamorfo e metalupo più figo di tutti, antica spada valyriana regalata dal Big Boss dei GdN, donne bellissime che gli cadono ai piedi senza che faccia nulla, l'aura di predestinazione e la cosa peggiore di tutti, i natali illustri da Mary Sue Stark e Gary Stu Targaryen (ecco loro si che non li sopporto davvero)- tuttavia c'è da dire che fino ad ora tutto quello che ha fatto è stato per merito personale e non perché principe promesso e sua è la canzone del Ghiaccio e del fuoco. Come Metamorfo e altri con lui spero sul fatto che Martin non si limiterà a farne il Messia salvatore del mondo: il suo contributo nello scontro con gli Estranei sarà indubbiamente importante ma non sarà dovuto perché il predestinato figlio di R+L, ma perché combattere per proteggere gli uomini, anteporre il bene della collettività al proprio è quello che ha sempre fatto da quando è nei Guardiani ed è coerente con i valori con i quali è cresciuto
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Per quanto mi riguarda, come ho già detto, l'età di jon la trovo credibile e l'unico personaggio che trovo assolutamente fuori contesto "logico" è arya.
Il mio discorso si riallaccia sinceramente ad uno degli altri temi di Estel, cioè alle qualità positive di Jon che sono troppo presenti. E lo dico considerando Jon come un personaggio che apprezzo quindi non mi sento molto di parte, anzi.
Semplicemente, jon, lo ritengo costruito per essere l'eroe della serie (non a caso piace a tutti), troppo buono, troppo giusto etc etc.
Avete citato alessandro magno? Sì, con l'età ci siamo (e infatti non ne ho mai parlato, trovandomi d'accordo sul fatto che jon sia "giusto" alla fine con l'età e quello che fa) ma alessandro era un idealista, un violento (ricordate che ha ucciso clito e come l'ha ucciso) senza contare che era testardo come un muro, al punto da rischiare di essere ucciso dai suoi generali (e probabilmente c'è pure morto, alla fine)
Davvero jon vi sembra così, età e doti di comando escluse? Sono imparagonabili, alessandro magno NON era un eroe (definizione che, a mio parere, nasce e muore in ambiente letterario), era un eccellente stratega. Jon è un eroe, il bianco puro, il predestinato. E credo che non si possa negare che sia caratterizzato così proprio per farsi amare da tutti (come infatti succede). Anche io, che prediligo i famosi "grigi" (tyrion, jaime, theon etc) trovo jon simpatico, perché appunto, questa è la sua funzione.
L'unico altro personaggio che mi viene in mente, nella saga, come uomo dalle caratteristiche completamente positive è davos. Solo che davos non è circondato dall'aurea di predestinazione che ha jon e, alla fine, non è importante come il bastardo stark.
Questo io ho colto dal messaggio di Estel e non posso negare che vi sia un fondo di verità. Jon è monolitico, è l'eroe. Forse la sua costruzione lungo la serie non è banale, ma le sue caratteristiche di "base", un po' sempliciste, io sinceramente le trovo. Poi nulla vieta di farsi piacere il personaggio, lo ripeto ancora, nemmeno a me dispiace più di tanto.
Va da sé che, alla fine, nemmeno io lo trovo poi tanto credibile. Di certo non è in linea con i personaggi del passato (come carattere intendo). Ma questa non credibilità non è che mi importi molto, alla fine sto leggendo un libro. Poi ok, si può dire che le cronache siano un romanzo di "fantasy realistico" (ossimoro tra l'altro ) perché ci sono i complotti etc etc (e diavolo, io lo leggo proprio per questo) ma il realismo finisce lì. La saga è fantasy e si sta allontanando costantemente da un presunto realismo medievale fin dall'inizio. Ma questo, è un altro discorso
Per quanto mi riguarda, come ho già detto, l'età di jon la trovo credibile e l'unico personaggio che trovo assolutamente fuori contesto "logico" è arya.
Il mio discorso si riallaccia sinceramente ad uno degli altri temi di Estel, cioè alle qualità positive di Jon che sono troppo presenti. E lo dico considerando Jon come un personaggio che apprezzo quindi non mi sento molto di parte, anzi.
Semplicemente, jon, lo ritengo costruito per essere l'eroe della serie (non a caso piace a tutti), troppo buono, troppo giusto etc etc.
Avete citato alessandro magno? Sì, con l'età ci siamo (e infatti non ne ho mai parlato, trovandomi d'accordo sul fatto che jon sia "giusto" alla fine con l'età e quello che fa) ma alessandro era un idealista, un violento (ricordate che ha ucciso clito e come l'ha ucciso) senza contare che era testardo come un muro, al punto da rischiare di essere ucciso dai suoi generali (e probabilmente c'è pure morto, alla fine)
Davvero jon vi sembra così, età e doti di comando escluse? Sono imparagonabili, alessandro magno NON era un eroe (definizione che, a mio parere, nasce e muore in ambiente letterario), era un eccellente stratega. Jon è un eroe, il bianco puro, il predestinato. E credo che non si possa negare che sia caratterizzato così proprio per farsi amare da tutti (come infatti succede). Anche io, che prediligo i famosi "grigi" (tyrion, jaime, theon etc) trovo jon simpatico, perché appunto, questa è la sua funzione.
L'unico altro personaggio che mi viene in mente, nella saga, come uomo dalle caratteristiche positive è davos. Solo che davos non è circondato dall'aurea di predestinazioni che ha jon e, alla fine, non è importante come il bastardo stark.
Questo io ho colto dal messaggio di Estel e non posso negare che vi sia un fondo di verità. Jon è monolitico, è l'eroe. Forse la sua costruzione lungo la serie non è banale, ma le sue caratteristiche di "base", un po' sempliciste, io sinceramente le trovo. Poi nulla vieta di farsi piacere il personaggio, lo ripeto ancora, nemmeno a me dispiace più di tanto.
In un'altro topic si era convenuto che Martin fosse partito da alcune caratteristiche "base" per i protagonisti : l'eroe , il bello ,la strega , il guerriero , il "diverso" , l'astuto , lo spietato salvo poi "costruirli" pagina dopo pagina in alcuni casi mantenendo la base e in molti altri casi stravolgendo il personaggio facendo venire a galla aspetti sconosciuti ( attraverso i POV) che lo rendono come si dice qui sul forum "In evoluzione"..nel caso di Jon l'evoluzione è quasi esclusivamente "intima" ovvero senza sconvolgere i tratti "caratteriali" originali ( cosa inversa ad esempio per Jaime) ..
L'unico altro personaggio che mi viene in mente, nella saga, come uomo dalle caratteristiche completamente positive è davos. Solo che davos non è circondato dall'aurea di predestinazione che ha jon e, alla fine, non è importante come il bastardo stark.
Ah, ma Davos è l'Azor Ahai rinato dal sale e dal fumo dopo la battaglia delle Acque Nere, vedrete... altro che Gionsnò, Stannis, Bran e Daenerys!
Per quanto mi riguarda, come ho già detto, l'età di jon la trovo credibile e l'unico personaggio che trovo assolutamente fuori contesto "logico" è arya.
Il mio discorso si riallaccia sinceramente ad uno degli altri temi di Estel, cioè alle qualità positive di Jon che sono troppo presenti. E lo dico considerando Jon come un personaggio che apprezzo quindi non mi sento molto di parte, anzi.
Semplicemente, jon, lo ritengo costruito per essere l'eroe della serie (non a caso piace a tutti), troppo buono, troppo giusto etc etc.
Avete citato alessandro magno? Sì, con l'età ci siamo (e infatti non ne ho mai parlato, trovandomi d'accordo sul fatto che jon sia "giusto" alla fine con l'età e quello che fa) ma alessandro era un idealista, un violento (ricordate che ha ucciso clito e come l'ha ucciso) senza contare che era testardo come un muro, al punto da rischiare di essere ucciso dai suoi generali (e probabilmente c'è pure morto, alla fine)
Davvero jon vi sembra così, età e doti di comando escluse? Sono imparagonabili, alessandro magno NON era un eroe (definizione che, a mio parere, nasce e muore in ambiente letterario), era un eccellente stratega. Jon è un eroe, il bianco puro, il predestinato. E credo che non si possa negare che sia caratterizzato così proprio per farsi amare da tutti (come infatti succede). Anche io, che prediligo i famosi "grigi" (tyrion, jaime, theon etc) trovo jon simpatico, perché appunto, questa è la sua funzione.
L'unico altro personaggio che mi viene in mente, nella saga, come uomo dalle caratteristiche positive è davos. Solo che davos non è circondato dall'aurea di predestinazioni che ha jon e, alla fine, non è importante come il bastardo stark.
Questo io ho colto dal messaggio di Estel e non posso negare che vi sia un fondo di verità. Jon è monolitico, è l'eroe. Forse la sua costruzione lungo la serie non è banale, ma le sue caratteristiche di "base", un po' sempliciste, io sinceramente le trovo. Poi nulla vieta di farsi piacere il personaggio, lo ripeto ancora, nemmeno a me dispiace più di tanto.
In un'altro topic si era convenuto che Martin fosse partito da alcune caratteristiche "base" per i protagonisti : l'eroe , il bello ,la strega , il guerriero , il "diverso" , l'astuto , lo spietato salvo poi "costruirli" pagina dopo pagina in alcuni casi mantenendo la base e in molti altri casi stravolgendo il personaggio facendo venire a galla aspetti sconosciuti ( attraverso i POV) che lo rendono come si dice qui sul forum "In evoluzione"..nel caso di Jon l'evoluzione è quasi esclusivamente "intima" ovvero senza sconvolgere i tratti "caratteriali" originali ( cosa inversa ad esempio per Jaime) ..
Sì, sono d'accordo.
Però credo che questo spezzi una certe presunzione di "realismo" attorno al personaggio di jon. Poi, ripeto, a me non importa che un fantasy sia realistico o meno, sempre un fantasy resta. Quindi il buono eroico ci deve sempre essere (qualcuno ha detto aragorn? davvero non vedete somiglianze con il buon jon? ). La cosa che io apprezzo delle cronache è la componente politica che sì, è effettivamente "realistica", ma di certo non mi dimentico di star leggendo un romanzo fantasy, ecco perché accetto jon snow come l'eroe della serie.
Al massimo posso dire che non mi piace lui sia il prescelto, il predestinato che sconfiggerà sauron, gli estranei e voldemort in un sol colpo, ma questi sono gusti personali.
L'unico altro personaggio che mi viene in mente, nella saga, come uomo dalle caratteristiche completamente positive è davos. Solo che davos non è circondato dall'aurea di predestinazione che ha jon e, alla fine, non è importante come il bastardo stark.
Ah, ma Davos è l'Azor Ahai rinato dal sale e dal fumo dopo la battaglia delle Acque Nere, vedrete... altro che Gionsnò, Stannis, Bran e Daenerys!
I sette lo volessero... :)
Purtroppo avevo scritto un post kilometrico che non riesco a pubblicare..pazienza !!!
Detto ciò la cosa che amo di Martin è che molti ( indipendentemente dall'età) si sentono un po Jonsno , Stannis , Arya , Sansa o Brienne .. se non è una vittoria per un autore questa spiegatemi cosa lo è ?? :)
Al massimo posso dire che non mi piace lui sia il prescelto, il predestinato che sconfiggerà sauron, gli estranei e voldemort in un sol colpo, ma questi sono gusti personali.
Hanno detto già molto alcuni utenti prima di me..
Premetto che a me jon non fa impazzire ma i miei dubbi su di lui poggiano più sulla faccenda "predestinato" piuttosto che sull'età o sullo squilibrio pregi/difetti. Nel senso che sono abbastanza insofferente al fatto che i destini di ASOIAF siano legati a Jon e Dany ( come appare al momento) anche se nella trama era ampiamente previsto e le chiavi di volta erano individuabili abbastanza facilmente ( anche se ciò non toglie che io rimanga un lettore appassionato da quasi due decenni e che nel mio piccolo spero che Giorgione capovolga tute la previsioni) .
Su questo siamo d'accordo ma è discorso diverso da quello impostato in questo topic..
Hanno detto già molto alcuni utenti prima di me..
Premetto che a me jon non fa impazzire ma i miei dubbi su di lui poggiano più sulla faccenda "predestinato" piuttosto che sull'età o sullo squilibrio pregi/difetti. Nel senso che sono abbastanza insofferente al fatto che i destini di ASOIAF siano legati a Jon e Dany ( come appare al momento) anche se nella trama era ampiamente previsto e le chiavi di volta erano individuabili abbastanza facilmente ( anche se ciò non toglie che io rimanga un lettore appassionato da quasi due decenni e che nel mio piccolo spero che Giorgione capovolga tute la previsioni) .
Per le "eccezioni" rispetto a Jon venute fuori dall'analisi di Estel non riesco a trovare un appiglio che le possa far passare per "oggettivamente" condivisibili.
Senza scomodare Giovanna d'Arco o Alessandro Magno rimanendo per così dire nella storyline delle Cronache è indubbio ( come è stato fatto notare) come a Westeros già in passato alcuni personaggi abbiano fatto sfacelli intenera età. Per fare un parallelo esemplificativo vorrei prendere un personaggio che può non piacere ma che è uno dei meglio riusciti di Martin ( insieme a molti altri obv) : Tywin Lannister il leone in tenerissima età ( circa 10 anni) è stato l'unico ad opporsi al matrimonio tra la sorella Genna ed Emmon Frey rischiando di far prendere un infarto al padre e a lord Frey
( orgogliosi Lord e valenti cavalieri si sono ben guardati) , ha combattuto la guerra del Re da nove soldi , ha sterminato i Reyne da adolescente e divenuto Primo Cavaliere del Re da giovanissimo ( inutile dire che per quanto duro possa essere il ruolo di Lord Comandante dei Gdn si distacca notevolmente da chi è la Mano del Re nei sette regni) . E' dipinto come accorto , cacolatore , freddo e spietato forse già dalla culla :) ..
Quindi NON E' UN PERSONAGGIO CREDIBILE ALLA PARI DI JON ?? le combinazioni età - doti naturali o acquisite- azioni compiute sono abbastanza evidenti nella caratterizzazione di molti personaggi ..forse con Jon si è spinto un "filino" oltre ma rimanendo nel solco tracciato..
. Un personaggio positivo doveva esserci, ma lo sono tutti gli Stark, ma non un eroe classico, che lo ribadisco, secondo me stona all'interno di una saga come le Cronache che pretende di essere diversa. Jon sarebbe perfettamente integrato nelle Cronache....se fossero quelle di Narnia!
Ma allora ti chiedo, come vorresti che fosse "l'eroe" di ASOIAF?
Nessuno! O Tutti! Se proprio devo ipotizzare un finale degno per la saga di Martin, preferirei di gran lunga che il destino dei regni degli uomini sia affidato non all'eroe predestinato tanto cool che piace a tutti. Che sia Jon o Dany o Bran (o qualsiasi altro ragazzino magico poco importa). Vorrei che la fatidica lotta contro il "male" vedesse impegnata l'umanità nella sua interezza. Insomma le varie case di Westeros finalmente si uniscono perchè capiscono che la loro sopravvivenza in quanto genere umano è a rischio. Così i complotti, gli intrighi, le macchinazioni dei vari Littlefinger, Varys, Illyrio, Lannister, Martell & Co. passano in secondo piano, perchè il vero pericolo proviene dal Nord e se gli uomini vogliono sopravvivere devono allearsi e mettere da parte gli interessi particolari. Insomma tutti uniti contro il nemico comune (che presumibilmente sono gli Estranei). E' ovvio che gli esseri umani si debbano avvalere di armi magiche per combattere gli Estranei e i non-morti, quindi ben vengano i draghi, i figli della foresta, il vetro di drago, le spade di Valirya e qualsiasi altra forma di magia. Che la salvezza dell'umanità dipenda da un unico personaggio mi piace poco, che abbia le stigmate del predestinato mi piace ancor meno...anzi per nulla. Mettiamogli un mantello da Superman e facciamo prima.
Che poi Jon, Dany, Bran o chi per loro possano essere i veicoli tramite i quali gli umani si uniscono va benissimo. Ma vorrei che vi fosse una collaborazione tra più figure.
Ringrazia gli dei che la conversazione non riguada l'attore che interpreta Jon perchè vedo collegata iceandfire :) :)