Io credo che il discorso che faceva Balon fosse un po' diverso e che rispondesse principalmente alle domande di Maya.
Gli animalisti/vegani non mangerebbero a priori nessun tipo di animale e suppongo che, nell'estrema necessità, qualora dovessimo essere attaccati da stuoli di topi di fogna, anche loro converrebbero che forse è il caso di dare una regolata al numero delle suddette bestioline.....
Questo era chiarissimo.
Facevo una precisazione in risposta alla considerazione che solo gli animali complessi meritano tutela secondo gli animalisti.
Di solito gli animalisti sostengono il dovere di tutelare tutti gli animali.
ma nessun concetto è davvero universale...
anche il concetto di vita è variamente interpretabile e varia a seconda dei luoghi, tempi, ambiti.
Io faccio il ragionamento inverso.
Non mi chiedo: quali sono i criteri che mi diranno chi merita di vivere e chi no?
Io parto dalla considerazione che gli animalisti hanno già deciso - a monte - chi merita di vivere e chi no: ovvero, i vegetali e gli animali meno complessi/evoluti/intelligenti tendenzialmente possono morire senza patemi, gli animali evoluti/complessi/intelligenti tendenzialmente meritano la massima tutela, ammettendo deroghe solo in caso di situazioni altamente impattanti sull'ambiente.
Come si potrebbe giustificare razionalmente questo stato di cose? Rispetto della biodiversità e dell'intelligenza (o coscienza o che so io).
Ovviamente ci sono innumerevoli altri criteri, più o meno razionali, più o meno vantaggiosi, che ci possono dire chi/cosa merita la vita/rispetto e chi/cosa invece no. E' tranquillamente sostenibile la tesi che solo gli esseri umani vanno tutelati in questo senso eh, e il resto dei viventi è lì a nostro uso e consumo.
mah... i pidocchi e le pulci e le zanzare e le zecche e le cavallette e i moscerini appartengono al regno animale, ma non mi pare che gli animalisti lottino particolarmente per la loro tutela... e tendenzialmente li fanno fuori senza problemi quando cagionano prurito/punture (magari al loro amato cane bobby) o quando si tratta di bonificare paludi o salvare raccolti.
qual è il criterio che può differenziare (non solo a livello strettamente biologico, di classificazione in regni animali, ma anche a livello etico, morale) il cane bobby dalla zecca che lo affligge? E il tonno gino dalla cavalletta che si sgranocchia il mais?
Perchè bobby merita di vivere e la zecca può essere spiattellata?
imho il criterio dell'intelligenza, o dell'alto livello di coscienza, può servire allo scopo.
altri criteri non me ne vengono in mente.
Mah, io ho sentito di molti animalisti che (almeno da quello che dicono), preferiscono sopportare le punture piuttosto che uccidere gli insetti, e al massimo cercano sistemi non letali per tenerli lontani.
Mi pare che lo stesso Pegli avesse sostenuto in questo topic di non uccidere gli insetti.
Le uccisioni per i campi coltivati talvolta le giustificano con la necessità di sopravvivere (qualcosa devono pur mangiare). Stesso discorso per ogni genere di animale che ti attacca in una maniera pericolosa per la vita o per la salute.
Quando si tratta di necessità di sopravvivere, può essere considerato giustificabile anche uccidere gli umani o gli altri "animali complessi", quindi il principio ha pure senso.
Come filosofia di base si pongono come obiettivo la tutela di tutti gli animali, mica sostengono che bisogna sbattersene di quelli "meno complessi". O almeno gli animalisti "veri" e "puri" la pensano così.
Che poi nei fatti spesso non riescano a essere del tutto coerenti con questa filosofia lo penso pure io (altrimenti farebbero sacrifici anche maggiori, tipo mangiare il minimo indispensabile anche di cibi vegetali o cercare di non uscire quasi mai di casa per non schiacciare insetti), ma il principio in sé è questo.
Il principio è quello ma il loro stile di vita è incompatibile con tale principio.
O meglio, viene applicato in modo rigoroso e talebano con riguardo a certi animali e in modo più blando e ricco di deroghe rispetto a altri.
Sarebbe più coerente accettare che non tutti gli animali sono uguali e che dunque i livelli di tutela possono variare.
Non escludo che ci siano anche i super animalisti che fanno le petizioni in difesa dei pidocchi, ma fidati che non sono tanti... l animalista e/o vegano "standard" discrimina parecchio tra animale e animale.
A me è venuto in mente un discrimine migliore e razionale: il rapporto simbiotico o parassitario.
Questo inoltre permette di evitare di entrare nel merito della questione uomo superiore o meno.
Cereali, cani, api, polli, nonché la flora intestinale eccetera sono in rapporto simbiotico con noi e "meritano" tutto il nostro appoggio. La popolazione di polli e cereali è alta, la loro scelta evolutiva è stata un successo, grazie a questa "alleanza".
Felini grandi e piccoli, squali, eccetera sono "neutrali" e vanno rispettati soltanto in quanto, indirettamente, preservano un equilibrio ecosistemico globale.
(Si potrebbe entrare più addentro a questa fascia grigia. Io penso a due regole generali: 1) protezione dell'equilibrio, in quanto noi ci siamo adattati a questo equilibrio e su un range indefinito di nuovi equilibri, la probabilità di uno peggiore è certo più alta. 2) protezione della vita in quanto ordine. Qui si entra nella scienza/filosofia. La vita si comporta in maniera anomala rispetto al resto della materia, in quanto non crea ulteriore disordine: non aumenta l'entropia. Certo non la diminuisce, sarebbe una violazione delle leggi fisiche, ma chissà che l'evoluzione non sia diretta proprio a quello.
Questa è una giustificazione puramente razionale al rispetto della vita nella maggior parte delle sue forme).
Insetti, pidocchi mosche, topi, zanzare eccetera sono considerabili parassiti, se non direttamente di noi singoli dell'ambiente umano, e quindi vanno combattuti (sebbene sempre con un occhio al limite dell'equilibrio di cui sopra).
eh ma il punto è che agli animalisti tosti, gli animali in grado di risultare cucciolosi gli difendono sempre e comunque, parassiti o simbionti che siano. A prescindere.
un esempio: le nutrie. Sono tante, tantissime, e fanno danni all'ambiente umano (più o meno gravi a seconda di chi ne parla, ma comunque danni sono).
Sfiorarale con un dito e sei un mostro assassino. Manifestazioni, sabotaggi eccetera. Salviamo le nutrie.
Stesso discorso per le invasioni di piccioni, conigli, cinghiali e via discorrendo. Loro sono intoccabili o quasi. Le zanzare e le cavallette... chissene o poco ci manca.
Vi rendete conto che state continuando ad offendere, degradando l'mpegno e l'attivismo di migliaia di persone ad un semplice "difendono gli animali pucciosi"?
semplicemente sto cercando di individuare un criterio che accumuni gatti, tonni, nutrie, topi e piccioni ma al contempo escluda pidocchi, zecche, zanzare, cavallette, piante, fiori, funghi, meduse (?) e batteri.
L'intelligenza/coscienza/ è uno di questi.
La pucciosità è un altro.
Vi rendete conto che state continuando ad offendere, degradando l'mpegno e l'attivismo di migliaia di persone ad un semplice "difendono gli animali pucciosi"?
Non ho mai visto - e non parlo solo di quanto riportano i telegiornali, che magari sono faziosi e di parte ;) , ma di esperienze personali e di conoscenti - degli attivisti pronti a immolarsi per i microrganismi del Po, vitali per preservare l'ecosistema fluviale più importante d'Italia... in compenso di campagne a favore degli ungulati (la cui presenza nei nostri boschi è a volte eccessiva a causa della scomparsa dei predatori naturali) ne ho viste parecchie.
Se hai link o documentazione in merito a comportamenti differenti, avrei veramente piacere di darci un occhio.
@Pegli
Diciamo che il tono di Balon è un pò grezzo, ma non credo che la sua intenzione fosse offendere gli animalisti. Credo che intendesse dire che la maggior parte degli animalisti, quelli non duri e puri ma "della domenica", passa più tempo a difendere gli animali che suscitano sentimenti di simpatia che quelli più repellenti.
Ma non c'è dubbio che esistano animalisti molto più coerenti che s'impegnano a difendere molte più razze di animali, non solo quelli "carini".
Lo dico senza ironia, sia chiaro
Non so... io non capisco questo voler fare le pulci (LOL) agli animalisti a tutti i costi.
Gli attivisti che conosco e frequento si dedicano ai canili, alle colonie feline, alle oasi per animali salvati dai macelli... ma molti hanno anche topi provenienti da laboratori, o si sono battuti per le nutrie, i visoni, i pesci, gli uccelli. Io stesso ho liberato lumache, alitato su moscerini caduti nella birra (non mi vergogno a dirlo, ma mi emoziono quando riprendono a volare) e cerco di sopportare ronzii e punture delle zanzare senza spiaccicarle.
Se poi per qualcuno fare tutto ciò è incoerente perchè uscendo di casa rischiamo di schiacciare qualche formica o magari calpestiamo dei fili d'erba... amen, appurato che abbiamo idee diverse non vedo perchè insistere a provare a convincerci reciprocamente.
Se poi tagliare una carota sarà davvero la stessa cosa che sgozzare un agnello... boh, andrò nell'inferno dei vegani, che ci devo fare. Spero non sia troppo caldo :-)
ma capirai anche tu che l'energia profusa è parecchio diversa...
ovvero in un caso (cani, visoni ecc.) c'è una vera e propria crociata, con manifestazioni, raccolte fondi, petizioni per leggi e via discorrendo. Si cerca di promuovere un codice di condotta etico in tutta la società.
nell'altro caso (zanzare e moscerini), anche nel tuo (ammirevole) caso, c'è un semplice "cercare di non nuocere ai moscerini se vengono a rompermi le balle".
quindi... perché tanta differenza? Perché per taluni si è pronti a lottare mentre per altri ci si limita a tollerare?
Se non è una questione di empatia (ovvero, molto terra terra, simpatia) per certi animali piuttosto che per altri, cosa è?
Io stesso ho liberato lumache, alitato su moscerini caduti nella birra (non mi vergogno a dirlo, ma mi emoziono quando riprendono a volare) e cerco di sopportare ronzii e punture delle zanzare senza spiaccicarle.
Complimenti per la calma da monaco buddista. Io userei volentieri una tanica di napalm solo per beccare quella zanzara di me**a che mi ha appena punto sulla nocca della mano destra.
Piccola curiosita.....ma poi la birra la bevi?
Di birre ce ne sono di vegane (tutte quelle tedesche, e molte altre) e alcune no (tutte quelle scure usano gelatina di pesce, ad esempio).
Sul perchè per alcuni ci attiviamo così tanto e per altri no vi lascio arrovellare da soli: stamattina ho 14 mici da accudire tra casa e colonia, e poi devo preparare un pò di materiale per la manifestazione di domenica a Pavia contro le pellicce.
Potevo impiegare questo tempo per spazzolare mosche... vabbè, la prossima volta ;-)