Quanto credete possibili cose tipo, chessò, una relazione in cui i due vivono in case diverse e si vedono quei tre/quattro giorni a settimana
Conosco ben due coppie di questo tipo! Una di queste dura da più di vent'anni, ormai sono entrambi in età da pensione ma non hanno nessuna intenzione di cambiare abitudini.
Ho sempre il sospetto che la loro storia funzioni proprio perché non abitano insieme
Ho anch'io la sensazione che possa essere una formula capace di allungare di molto la durata e la qualità della relazione: si mantengono gli spazi, ci si vede quando si vuole, si sta a letto insieme quando si vuole, soprattutto si evitano i momenti in cui uno è costretto a stare con l'altro anche se non vorrebbe.
Il problema di questo tipo di relazione è che è difficilmente praticabile in alcune situazioni: per esempio, se la coppia non è benestante o se ci sono figli di mezzo.
Il problema di questo tipo di relazione è che è difficilmente praticabile in alcune situazioni: per esempio, se la coppia non è benestante o se ci sono figli di mezzo.
Parlo sempre basandomi su queste coppie che conosco, ed effettivamente si tratta di persone benestanti.
Per quanto riguarda i figli però, vedo che una di queste coppie non ha problemi. Lei ha una bambina, avuta da una precedente relazione, e lui ci va d'accordissimo. Pure la bambina lo adora, forse anche perché non ha mai conosciuto suo padre non so. Comunque vedo che la storia funziona bene.
La situazione di cui parli tu, è con uno dei due che non ha pretese/doveri/responsabilità sulla bambina in quanto non genitore.
Mi sa che con un figlio in comune le cose sarebbero diverse. Anche per le semplici questioni pratiche del quotidiano.
Con la prima parte volevo parlare di "scelte di vita successive alle scelte di vita". Forse è fuori è tema, non so.
La seconda parte rientra in tema: volevo soltanto stimolare un confronto su possibili scelte alternative di cui non si è finora parlato, fuori dai canoni classici.
Ok, sulla seconda parte hai ragione, può rientrare sotto la definizione del topic. La prima però è fuori tema. Puoi salvare capra e cavoli inserendo nel primo post del topic qualcosa che faccia capire che, più avanti nel post, si parlerà anche di "cosa accade dopo la scelta di vita" e di "scelte alternative che non dovessero uscir fuori nel discorso". In questo modo, senza dover nemmeno cambiare titolo e sottotitolo, va bene.
Ok.
Nel caso peggiore, sareste pronti a separarvi, o continuereste a convivere? Perdonereste un tradimento?
Non so a tutte e due. E' difficile dirlo senza trovarsi nella situazione.
In caso di separazione, sareste pronti ad un nuovo matrimonio/convivenza?
Col tempo probabilmente sì.
Esistono situazioni soddisfacenti che non comportino la consunzione della coppia dovuta al tempo e/ alla convivenza?
Qui quoto Maya. Non credo che esita la ricetta magica che va bene per tutti. Si parla di persone, ciascuna con la sua personalità, le sue peculiarità, i suoi desideri... e anche i suoi cambiamenti.
Probabilmente, anche trovando la ricetta giusta per la propria coppia, andrebbe poi "aggiornata" e "mantenuta", un po' come si fa in un software
Insomma, un lavoro duro.
Quanto credete possibili cose tipo, chessò, una relazione in cui i due vivono in case diverse e si vedono quei tre/quattro giorni a settimana; una serie di amicizie più o meno profonde e di lunga durata che prevedano anche sesso; scambi di coppia, dove la parte sessuale diventa promiscua mentre quella sentimentale rimane monogama; ecc.
La prima la ritengo possibilissima, anche se difficile. Conosco alcune coppie (di cui 2 sposate) che vivono così. Una persino con un bambino (vivono addirittura in due Paesi diversi). Credo che in particolare per il padre, che è quello che non convive con il bambino, sia piuttosto pesante, ma se la cavano. Da quello che dice la mia amica, era molto peggio quando lei lo aveva raggiunto, in quanto per lei non c'era nulla... non aveva un lavoro (e in quel momento non se ne parlava di trovarne uno, visto che aveva un neonato a cui badare), una vita sociale, non parlava nemmeno la lingua.
In genere la causa della separazione forzata è il lavoro. In un caso, entrambi hanno un'azienda, ma le sedi sono lontane e spostare le aziende sarebbe quanto meno difficoltoso. Perciò hanno preferito questa soluzione.
In un ultimo caso, vivono separati proprio per scelta. Non ci pensano neanche lontanamente a vivere insieme e, come diceva Shiera, probabilmente il loro rapporto funziona bene anche grazie al fatto che non vivono insieme. Aggiungo che in questo caso la coppia si è formata quando entrambi erano oltre la quarantina, lei in particolare usciva da un divorzio.
Per la seconda, amicizie con benefit, ancora non ne ho vista una che duri oltre il paio d'anni. Ancora meno soluzioni miste promiscua/monogama come quella ipotizzata.
Insomma, secondo voi, qualche idea fuori dagli schemi classici, può avere una sua fattibilità/funzionalità?
Ormai credo che in questo campo, a livello mondiale, si stia sperimentando un po' di tutto: convivenze, matrimoni, famiglie allargate, monogamia in case separate, ecc ecc.
Il funzionamento di ciascuna soluzione, a mio parere, dipende dalla disponibilità dei componenti. E dalla complessità della soluzione scelta.
Inoltre, bisogna fare sempre attenzione alla presenza di bambini. Al solito, loro non hanno voce in capitolo sulle scelte dei genitori... è responsabilità dei genitori offrire ai figli un ambiente in cui possano crescere sentendosi sicuri e sereni.
Pensavo che la mia strada fosse il matrimonio con figli... Mi sono sposato ma non ho avuto bimbi. Ora il mio matrimonio è in frantumi, vivo una vita che non è la mia e credo proprio che la mia strada sia quella del single... forse non a vita, ma per molto tempo!
io ho appena 19 anni, ma ho il desiderio di sposarmi e avere dei figli.
Per quanto riguarda i figli, l'ho sempre voluto. Amo i bambini e con i genitori che lavorano all'estero sono stata sempre io il punto di riferimento per mio fratello piú piccolo. Credo di aver sviluppano un po' un istinto materno :)
Per quanto riguarda il matrimonio... sará che sono cresciuta in una famiglia religiosa, quindi vi ci do una certa importanza. Ma non ho questa considerazione di esso solo a causa della mia famiglia, ma é una cosa che sento pure io. Ho sempre desiderato sposarmi in chiesa.
Ma mi piacerebbe tanto anche viaggiare, conoscere il mondo e naturalmente possibiltá economiche permettendo.
Quest'ultima cosa l'ho detta cosí su due piedi, quando e se troveró un uomo di cui mi innamoreró veramente e con cui decideró di passare la vita, potrei anche cambiare i miei punti di vista, innanzittuto abbandonare l'idea di fare viaggiare tanto e forse anche quella del matrimonio tradzionale (anche se non credo), chi lo sa :) L'unica cosa di cui sono certa é che desidero dei figli :)
"Different roads sometimes lead to the same castle"
- Jon Snow
SPOILER TWOW
"It may be that we shall lose this battle," the king said grimly. "In Braavos you may hear that I am dead. It may even be true. You shall find my sellswords nonetheless."
The knight hesitated. "Your Grace, if you are dead..."
"... you will avenge my death, and seat my daughter on the Iron Throne. Or die in the attempt."
- Stannis Baratheon
Fondatrice di T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito)
Fondatrice del Comitato Pro Shireen: perché noi la vogliamo mora
G.E.P.M.D.: Grenn e Pyp mai dimenticati
Comitato Pro Draghi
C.K.P.K.: Comitato Kitters per Kit: perché a noi ci piace
Membro sbavante del CP Jon Snow
G.M.S.S.: Giù le Mani da Sansa Stark, in difesa della giovane lupa
I.S.C.O.M.: Io sto con Oberyn Martell
H.H.H.: Hodor Hodor Hodor
C.A.P.R.: Comitato di Accoglienza per Personaggi Rovinati da D&D
C.P.S.: Comitato Pro Stannis, the One True King
Ho messo matrimonio senza figli!
Il matrimonio lo vedo utile sotto un aspetto pratico ma lo trovo anche come un legame più forte. Non sono affatto contraria alla semplice convivenza ma se devo pensarla su di me preferisco l'idea del matrimonio. Comunque per ora non ho sperimentato nè una nè l'altra perchè sono ancora gggiovane (crediamoci) e vivere da sola non mi dispiace. Tanto che, più tempo passa, più si avvicina il momento della futura convivenza con il ragazzo (che vive da mammà per ora) più mi chiedo se riuscirò mai a sopportare di dividere il mio spazio con lui, che anche solo venendo da me nel weekend mi sconvolge giornate e casa!
Per quanto riguarda i figli, non ho nessun istinto materno (come del resto mia madre che pure madre è, perciò dubito mi verrebbe in caso di gravidanza) ma amo gli animali. Per me i "miei" bambini sono loro e resterà così sicuramente anche nel futuro.
Quindi non escludo la possibilità di essere una gattara felice nel mio futuro (ma anche con cani, perchè amo entrambi e non mi posso accontentare solo dei gatti!!).
Se non fosse per la paura di vivere da sola che, purtroppo, è tanta starei già benissimo come sto!
matrimonio senza figli,vivo in un epoca vergognosa,non ho cuore di metterli al mondo e vergognarmi di non potergli garantire un buon futuro.
ecco questa è un altra cosa che non ho mai capito. "epoca vergognosa". Perché?
cioè, se prendiamo gli ultimi 10.000 anni di storia dell'umanità (ma pure 1000 o 2000), trovatemi una finestra spazio-temporale (ovvero: un tempo e un luogo geografico) migliore in cui nascere che tra 9 mesi.
La speranza di vita, la qualità della vita, la libertà di esercitare i propri diritti, di divertirsi, mangiare/scopare/viaggiare tanto e bene, di alimentare conoscenza e intelletto, le tutele e le protezioni in caso si sia "sfortunati" (portatori di handicap) o "diversi" (omosessuali)... non sono mai stati così elevati.
Forse (e sottolineo forse) c'è stata una leggerissima flessione rispetto alle generazioni nate negli anni '40-'90 (per prospettive lavorative e assistenziali e un paio di altre cose) ma si tratta di differenze minime e compensate da altri fattori (i balzi in avanti della medicina e della tecnica, i diritti delle minoranze, internet ecc.).
E dubito che l'apocalisse sia dietro l'angolo. Certo se continuiamo a modificare il clima e inquinare l'ambiente e intaccare le risorse è possibile, a meno di nuove mirabolanti rivoluzioni tecnologiche che ancora una volta facciano marameo a malthus, che dovranno essere fatte scelte dure e poco piacevoli tra qualche decennio, e l'umanità dovrà un attimo ripensare il suo approccio "arraffa e cresci, cresci e arraffa" con la Terra e con il progresso, ma qui viene in gioco il criterio geografico. Difficilmente i ricchi stati occidentali subiranno queste dure e spiacevoli scelte, ma saranno loro a imporle agli altri, e comunque sarà un problema dei nostri bis-nipoti o bis-bis nipoti, difficilmente dei nostri nipoti e quasi sicuramente non dei nostri figli.
E comunque il rischio c'era anche se nascevi negli anni '60, comunismo, guerra atomica e tutto il resto.
Insomma... se la gente ha paura a figliare nell'Europa del 2014, cosa avrebbero dovuto fare nella Cina del 1700 o nell'Europa del 600? (senza andare a tirar fuori l'età del bronzo o il pleistocene...)? Suicidarsi in massa?
N.B. io capisco e rispetto la scelta di non voler mettere al mondo un figlio, dolore e rischi nella vita di qualunque uomo sono inevitabili sempre e comunque, dico solo che non è che quest'epoca in particolare si distingua in negativo... ma tutto l'opposto! Difficile trovare
Balon, giusto per curiosità, sei in cerca di lavoro o ti sei trovato ultimamente in condizione di cercare lavoro? O peggio ancora in condizione di dover cercare lavoro dopo essere stato licenziato e nel frattempo aver tirato su una famiglia ormai ben radicata?
no, ho finito l'università e sto facendo praticantato, ma non vedo cosa c'entri.
se questa è un epoca vergognosa in cui il buon futuro non è garantito, allora tutte le epoche passate sono epoche immonde in cui il cattivo futuro è quasi assicurato.
io mica ho detto che avere figli è cosa buona giusta, ho detto che se in quanto specie homo sapiens sapiens si vuole procreare è difficile beccare tempo e luogo più adatti di qui e ora.
Oddio, magari la Svizzera del 1975 era il non plus ultra, direi che restiamo a livelli altissimi.
Mettiamola così: tu sei la classica anima di bambino, fuori dal tempo e dallo spazio, sulle nuvole che aspetta di scendere sulla terra con la cicogna. Ti arriva il biglietto di andata: c'è scritto: Italia, 2014. Puoi cambiarlo con un altro biglietto, generato casualmente, che copre tutto il mondo e gli ultimi 10000 anni di storia. Lo cambi?
No. Il rischio di finire nell'Europa della Peste Nera, nella Cina sotto Mao, nella Germania sotto Hitler, nell'URSS sotto Stalin, nelle Americhe con l'arrivo degli europei, ecc ecc è troppo alto.
Ho votato "Convivenza senza figli". Sono giovane (21 anni fatti proprio oggi) ma su questo tipo di cose ci ho pensato parecchio e mi sono confrontato con tanta gente (anche coetanei) che di solito ha idee totalmente diverse dalle mie. Non nutro alcun desiderio nel farmi una famiglia e,pur non trovando odiosi i bambini,trovo che far figli sia molto limitante. Poi dipende dal tipo di vita che ognuno si prefigge,logicamente. "Accasarsi" e sfornare prole diventa per tanta gente una cosa naturale superata una certa età (30? 35?) e forse verrà anche a me, ma rifiuto categoricamente di pensarlo. I miei genitori mi danno prova di ciò che voglia dire crescere figli (3) e io ci vedo solo limitazioni,fatica e noia. Non fa per me. La famiglia è un qualcosa di stabile (o almeno, così dovrebbe essere), io mi sento troppo irrequieto e dinamico e in tal maniera vorrei restare fino alla fine dei miei giorni.
Però una convivenza con la famosa "persona giusta" (ammesso e assolutamente non concesso che esista) sarebbe interessante.
Assolutamente contrario al matrimonio. E non lo penso solo in quanto non credente. Alla fine,infatti,si parla comunque di un bel gesto,religione a parte. Però è solo una convenzione,"si fa perché si deve",senza contare quanti soldi si buttano per organizzarlo.