@Metamorfo: l'egoismo (con l'accezione che hai usato) IMHO sta alla base di ogni scelta, anche quella che definisci generosa. Chi compie atti di carità lo fa per ottenere una soddisfazione, non per "altruismo" (che in realtà non esiste, e si riferisce solo all'apparenza). Il discorso che faccio esula dalla questione "figli o non figli", semplicemente voglio dire che secondo me parlare di "azione egoista" e "azione altruista non ha senso.
Capisco cosa vuoi dire, e in molti casi è vero.
Però dire che gesti di puro altruismo/generosità non esistano mi sembra troppo.
Per esempio, la signora X non ha mai voluto figli. Non gli interessa realizzarsi come madre, non gli interessa continuarsi in un altro individuo, non gli piacciono i bambini, non vuole sacrificare il suo tempo.
Un giorno va in Etiopia, e vede un bambino che sta morendo di fame, o che comunque avrà una vita di sofferenza. Non vuole lasciarlo lì, e avvia le pratiche per l'adozione. Lo adotta e farà del suo meglio per crescerlo, educarlo e amarlo.
Una cosa del genere, mi pare possa essere considerato altruismo/generosità.
Capisco cosa vuoi dire, e in molti casi è vero.
Però dire che gesti di puro altruismo/generosità non esistano mi sembra troppo.
Per esempio, la signora X non ha mai voluto figli. Non gli interessa realizzarsi come madre, non gli interessa continuarsi in un altro individuo, non gli piacciono i bambini, non vuole sacrificare il suo tempo.
Un giorno va in Etiopia, e vede un bambino che sta morendo di fame, o che comunque avrà una vita di sofferenza. Non vuole lasciarlo lì, e avvia le pratiche per l'adozione. Lo adotta e farà del suo meglio per crescerlo, educarlo e amarlo.
Una cosa del genere, mi pare possa essere considerato altruismo/generosità.
Siamo OT, quindi non mi sembra il caso di dilungarsi.
IMHO lo puoi chiamare altruismo/generosità perchè anche altri (in questo caso il bambino) beneficiano delle decisioni della signora, e non solo lei. Ma l'obbiettivo principale della suddetta NON è fare del bene agli altri, ma ricavare una soddisfazione per se stessa. La sua scelta è dunque puramente egoistica. Poi, ripeto, fa effettivamente del bene agli altri, ma solo finchè è vantaggioso per sè. A prova di questo basti vedere l'importanza della gratitudine: chi riceve doni e favori DEVE mostrarsi il più possibile grato e compiacente, perchè in fondo sa che è in gran parte questo che voleva il suo benefattore; viceversa, l'ingratitudine uccide la generosità, in quanto nega il ritorno di "guadagno" all'altruista.
Non sono d'accordo. Questo è un esempio di sacrificio disinteressato.
Per andare su altri campi, ci sono state e ci saranno persone che sacrificano la vita per altri (nel senso che la perdono).
In questo caso, non si può pensare che lo abbiano fatto per un ritorno (visto che hanno cessato d'esistere).
Neppure in quello vedi altruismo?
Non sono d'accordo. Questo è un esempio di sacrificio disinteressato.
Per andare su altri campi, ci sono state e ci saranno persone che sacrificano la vita per altri (nel senso che la perdono).
In questo caso, non si può pensare che lo abbiano fatto per un ritorno (visto che hanno cessato d'esistere).
Neppure in quello vedi altruismo?
No, neppure in quello. Si riduce tutto a una questione di "bilancio" IMHO, che sta alla base di tutte le decisioni. I guadagni sono superiori alle spese?
Se qualcuno sacrifica la vita per il benessere, diciamo, della famiglia, vuol dire che il benessere della famiglia aveva per lui un valore maggiore della propria vita. Guadagno>spesa. Questo discorso vale per qualunque decisione, credo che basti osservare un po' se stessi e le persone che ci circondano per convincersi di questo.
Secondo me, ora stai confondendo le motivazioni basate su vantaggi-svantaggi che sono implicite in ogni scelta, con l'egoismo.
Se ci si sacrifica totalmente senza averne niente in cambio, l'egoismo è nullo. Si può scegliere il vantaggio massimo per altri e lo svantaggio massimo per sè, con l'idea guadagno/spesa, ma l'egoismo della scelta rimane escluso.
Comunque, mi fermerei perchè siamo fuori tema.
Secondo me, ora stai confondendo le motivazioni basate su vantaggi-svantaggi che sono implicite in ogni scelta, con l'egoismo.
Se ci si sacrifica totalmente senza averne niente in cambio, l'egoismo è nullo. Si può scegliere il vantaggio massimo per altri e lo svantaggio massimo per sè, con l'idea guadagno/spesa, ma l'egoismo della scelta rimane escluso.
Comunque, mi fermerei perchè siamo fuori tema.
Vantaggi-svantaggi coincidono con l'egoismo, dato che li si considera per se stessi e solo per se stessi. Secondo l'esempio di prima, uno che si sacrifica per la famiglia, lo fa perchè il benessere della famiglia è più importante della sua vita per se stesso. In altre parole, il sapere di fare il bene per la propria famiglia con quel sacrificio compensa il sacrificio stesso.
Ad ogni modo sono d'accordo che siamo OT, quindi passo e chiudo.
Insomma, sembra che la Barriera sia un luogo di romanticoni.
Ci sta, sia perchè si parlava di scelta basata sull'ideale, sia perchè mi pare che l'età dei forumisti sia bassa: praticamente tutti sotto i 45 e molti sotto i 30, non proprio l'età del realismo e del cinismo.
La realtà dei fatti ci dice che molte coppie, soprattutto quelle di lunga data, scoppiano. Tolte quelle che divorziano o si separano ( la media età delle separazione è intorno ai 45 anni), ci sono tante coppie che non si dividono, ma sono virtualmente finite.
Tante coppie finiscono con uno dei due o entrambi che hanno l'amante; anche di più sono quelle che, dopo un certo numero di anni, smettono di comunicare ad un certo livello (si chiudono verso il partner e preferiscono rivolgersi a sconosciuti o semisconosciuti), e vanno avanti per inerzia, senza che ci sia un vero legame.
In molti casi, questi meccanismi delle coppie sono nascosti agli esterni, e anche quelle che sembrano "coppie perfette" nascondono risentimenti, amanti, disinteresse.
Ovviamente, chi è già in una coppia e chi spera di esserci, è convinto che in futuro lui sarà nella percentuale delle coppie che non scoppieranno, tra i mogli e i mariti non traditi, tra quelli che avranno un saldo e profondo rapporto con il partner fino alla fine.
Statistiche e buon senso dicono che non sarà così per tutti, perchè gran parte delle coppie che scoppiano erano salde e convinte, all'inizio (non voglio tirarvela eh ).
Diciamo che è un caso teorico e che a voi non accadrà mai.
Nel caso peggiore, sareste pronti a separarvi, o continuereste a convivere? Perdonereste un tradimento?
In caso di separazione, sareste pronti ad un nuovo matrimonio/convivenza?
Esistono relazioni soddisfacenti che non comportino la consunzione della coppia dovuta al tempo e/ alla convivenza?
Quanto credete possibili cose tipo, chessò, una relazione in cui i due vivono in case diverse e si vedono quei tre/quattro giorni a settimana; una serie di amicizie più o meno profonde e di lunga durata che prevedano anche sesso; scambi di coppia, dove la parte sessuale diventa promiscua mentre quella sentimentale rimane monogama; ecc.
Insomma, secondo voi, qualche idea fuori dagli schemi classici, può avere una sua fattibilità/funzionalità?
Dai, rompo il ghiaccio e provo a rispondere
Nel caso peggiore, sareste pronti a separarvi, o continuereste a convivere?
Dipende.
A volte bisogna pensare di dover provare a ricostruire. Quella storia del vaso che si rompe, dei cocci... è una sciocchezza! Nelle relazioni tra le persone si costruisce, si disfa, si riparte. Spesso si diventa più forti. A volte no. in questa seconda ipotesi, allora meglio lasciarsi. A volte due persone proprio perché si vogliono ancora bene, capiscono che è meglio prendere strade diverse.
Non bisogna pensare di essere falliti, solo perché non si è riusciti a stare insieme tutta la vita come si pensava e come avevamo giurato di fare.
Dopo anni di vecchina ACE, ancora sbagliamo il candeggio, figurati se non può essere che sbagliamo un matrimonio.
Perdonereste un tradimento?
Finché non ti succede non la sai dire. A me non è mai successo (che io sappia) per cui... boh! Spero di non essere mai in grado di rispondere. :)
In caso di separazione, sareste pronti ad un nuovo matrimonio/convivenza?
Certo! Mica la vita finisce con una firma su un pezzo di carta. Non è che diventi merce di serie B.
Esistono relazioni soddisfacenti che non comportino la consunzione della coppia dovuta al tempo e/ alla convivenza?
Assolutamente. I miei nonni sono sposati da oltre 60 anni ed ancora oggi, nessuno dei due esce di casa senza aver salutato l'altro con un bacio.
Quanto credete possibili cose tipo, chessò, una relazione in cui i due vivono in case diverse e si vedono quei tre/quattro giorni a settimana; una serie di amicizie più o meno profonde e di lunga durata che prevedano anche sesso; scambi di coppia, dove la parte sessuale diventa promiscua mentre quella sentimentale rimane monogama; ecc. Insomma, secondo voi, qualche idea fuori dagli schemi classici, può avere una sua fattibilità/funzionalità?
Io credo pure nella vita extra terrestre, figurati se non posso credere a queste cose. Penso che per qualcuno queste scelte possano essere fattibili, funzionali ed anche soddisfacenti. Chi sono io per giudicare?
Esistono relazioni soddisfacenti che non comportino la consunzione della coppia dovuta al tempo e/ alla convivenza?
Assolutamente. I miei nonni sono sposati da oltre 60 anni ed ancora oggi, nessuno dei due esce di casa senza aver salutato l'altro con un bacio.
Qui ho sbagliato: volevo scrivere "soluzioni" non "relazioni". Casualmente, è venuta fuori lo stesso una domanda di senso compiuto.
Quanto credete possibili cose tipo, chessò, una relazione in cui i due vivono in case diverse e si vedono quei tre/quattro giorni a settimana
Conosco ben due coppie di questo tipo! Una di queste dura da più di vent'anni, ormai sono entrambi in età da pensione ma non hanno nessuna intenzione di cambiare abitudini.
Ho sempre il sospetto che la loro storia funzioni proprio perché non abitano insieme
Esistono relazioni soddisfacenti che non comportino la consunzione della coppia dovuta al tempo e/ alla convivenza?
Assolutamente. I miei nonni sono sposati da oltre 60 anni ed ancora oggi, nessuno dei due esce di casa senza aver salutato l'altro con un bacio.
Qui ho sbagliato: volevo scrivere "soluzioni" non "relazioni". Casualmente, è venuta fuori lo stesso una domanda di senso compiuto.
Ah ok...
Allora, se per "soluzioni" intendi tipo "la ricetta magica per la duratura felicità nella vita di coppia", la mia risposta è senza dubbio una: boh! Probabilmente ogni coppia deve trovare la sua che quasi di sicuro non sarà buona per le altre coppie.
In alternativa, ci sarà sicuramente un prodotto Betty Crocker per ottenere un discreto surrogato. ;)
Provo a rispondere anch'io pur non essendo sposata, ma avendo alle spalle una lunghissima relazione che sarebbe dovuta sfociare in convivenza.
Nel caso peggiore, sareste pronti a separarvi, o continuereste a convivere? Sì, si parlava di convivenza ma appena venuta a conoscenza di un certo fatto, ho subito mandato all'aria relazione con relativi progetti futuri.
Perdonereste un tradimento? Mai avendolo subito non lo auguro a nessuno (nonostante abbia anch'io le mie colpe) e non concepisco la possibilità di perdonare ma più per orgoglio e perché porto facilmente rancore. Non capisco quegli uomini/donne che dicono di perdonare (per paura di restare da soli?boh) ma poi rinfacciano il tradimento alla prima occasione di scontro. Terribile veramente, che tristezza.
Sarò categorica, ma mi schiferebbe anche guardare in faccia una persona che mi ha tradita.
In caso di separazione, sareste pronti ad un nuovo matrimonio/convivenza? Al momento posso rispondere che nonostante siano passati anni, non mi sento pronta ad iniziare un bel niente.
Esistono relazioni soddisfacenti che non comportino la consunzione della coppia dovuta al tempo e/ alla convivenza? Spero di sì, io non le ho mai viste coppie che nonostante gli anni siano ancora affiatate ed innamorate.
Quanto credete possibili cose tipo, chessò, una relazione in cui i due vivono in case diverse e si vedono quei tre/quattro giorni a settimana; una serie di amicizie più o meno profonde e di lunga durata che prevedano anche sesso; scambi di coppia, dove la parte sessuale diventa promiscua mentre quella sentimentale rimane monogama; ecc. Ci credo molto anche perché sarebbe l'unico tipo di relazione che al momento potrei sopportare, anche se l'amicizia con benefici dopo un po' fa subentrare numerosi problemi; gli scambi di coppia personalmente no non potrei accettarli, essendo gelosa e possessiva il mio uomo è mio e basta altrimenti aria quella è la porta...
Daenerys Armada
MODERATORE MODE ON
Ragazzi, l'argomento di cui state parlando ora esce fuori tema rispetto al titolo del topic e al suo primo post. Se volete parlare di tradimenti e scelte conseguenti, come emerge dal post messo 6 post fa da Metamorfo, è molto meglio aprire un nuovo topic, dotato di titolo adeguato a far capire l'argomento e col menzionato post di Metamorfo come suo primo post.
Se a Metamorfo ha dei problemi a provvedere al riguardo, posso pensarci io.
MODERATORE MODE OFF
Con la prima parte volevo parlare di "scelte di vita successive alle scelte di vita". Forse è fuori è tema, non so.
La seconda parte rientra in tema: volevo soltanto stimolare un confronto su possibili scelte alternative di cui non si è finora parlato, fuori dai canoni classici.