Le prime 300 pagine mi stanno soddisfacendo. Non mi piacciono solo i capitoli di Dany per i motivi già espressi in precedenza.
I capitoli di Tyrion li trovo buoni, fin'ora non comprendo del tutto la delusione di cui si parla. Ma sapendo a grandi linee quello che succede posso capire. Mi piace anche la compagnia di Aegon e Connington, mi paiono caratterizzati abbastanza bene.
Il meglio però è di gran lunga il Nord. Jon, Theon e Davos sono per ora i POV migliori. Soprattutto perchè fra i tre si nota una certa armonia di storyline. Verrebbe voglia di leggere prima tutta la SL del Nord, ma se Martin ha ordinato il tutto in un ceto modo ci sarà un motivo, quindi seguirò l'ordine.
Soddisfatto anche da Bran.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Per motivi di tempo non riesco a leggere quanto vorrei....ho appena finito il II capitolo di Jon; bellissimo, davvero bellissimo. Soprattutto il finale; hell yeah!!!
Tuttavia Martin poterva risparmiarsi un sacco di menate raccontando la vicenda della partenza di Sam, Gilly ed Aemon da un solo POV scegliendo di inserirlo in AFFC o in ADWD invece di fare il lavoro doppio come ha invece deciso....bha...forse ci sarà una spiegazione plausibile, ma ancora non ci sono arrivata.
Bello, il livello medio della saga non diminuisce. Ma rimane cmq un forte retrogusto di delusione. Imho il motivo è chiaro: l'attesa troppo lunga, l'hype sproporzionato. se entrambi questi 2 libri (li considero un tutt'uno) fossero usciti in tempi ragionevoli, diciamo ogni 2 anni, non ci sarebbe stata questa palpabile delusione generale. Inoltre è chiaramente incompleto (e il nodo di meeren è veramente tirato via), si vede che Martin non ne poteva più e voleva liberarsi dall'ossessiva attesa, senza contare le più prosaiche motivazioni commerciali legate alla serie tv.
Bon speriamo che abbia capito e non si incarti un'altra volta.
è chiaro poi che se in TWOW non ci sarà un fulmineo precipitare degli eventi sarà necessario un altro libro, dat che bisogna chiudere il ciclo degli intrighi e delle vicende "umane" prima di ADOS, che immagino sarà dedicato al ciclo "oltreumano" (gli Estranei, jaqen, la profezia targaryen, tutte le grandi questioni sullo sfondo fin dall'inizio).
Sarà il mio animo orientalista, ma in generale le vicende e le descrizioni dell'est mi son piaciute. Però tutta il filone di Yunkai e Hizdrar si avvicina pericolosamente al micidiale allungamento di brodo in stile Lost. bellissomo ewh, ma sempre allungamento di brodo rimane.
Aegon mi sembra una chiara strizzata d'occhio ai fan, spero muoia il prima possibile (la compagnia dorata no però, poveri a loro mi sono affezionato subito.
I capitoli di quel pirla di Victarion mi son piaciuti, me l'han reso simpatico. povero, gran gross e ciula, che si mette a liberar schiavi a casaccio ma cmq non riesce a fare a meno di massacre qualcuno " />
Bellissimo il ciclo di Theon. Conoscendo Martin Ramsay resterà vivo ancora un bel po' a compier crudetlà orribili. è ovvio che Stannis è ancora vivo, e che neanche c'è stata una battaglia, l'unica parte vera della lettera è quella riguardante Mance.
Jon sopravvive, spero con l'aiuto di melisandre. come lupo darebbe vita ad un sacco di capito noiossissimi di descrizione di vita del branco natura ecc. Se è morto vabbeh, mettiamoci il cuore in pace, Martin si dimostra il più grande troll dell'universo e a quel punto diventa plausibile un finale in cui gli Estranei dilagano e cala un eterno inverno sul mondo.
Scena finale meravigliosa, con un Varys totalmente sopra le righe per il suo personaggio. A questo punto le ragioni del suo sostegno ai Targaryen diventano uno dei misteri fondamentali della saga.
Infatti ho l'impressione che l'attesa influisca parecchio. Invece un libro dovrebbe essere giudicato in sè, al di là di questi fattori.Bello, il livello medio della saga non diminuisce. Ma rimane cmq un forte retrogusto di delusione. Imho il motivo è chiaro: l'attesa troppo lunga, l'hype sproporzionato. se entrambi questi 2 libri (li considero un tutt'uno) fossero usciti in tempi ragionevoli, diciamo ogni 2 anni, non ci sarebbe stata questa palpabile delusione generale.
Oddio, io spero che le vicende umane non si chiudano mai e che siano sempre in parallelo con quelle più soprannaturali.è chiaro poi che se in TWOW non ci sarà un fulmineo precipitare degli eventi sarà necessario un altro libro, dat che bisogna chiudere il ciclo degli intrighi e delle vicende "umane" prima di ADOS, che immagino sarà dedicato al ciclo "oltreumano" (gli Estranei, jaqen, la profezia targaryen, tutte le grandi questioni sullo sfondo fin dall'inizio).
Mah guarda, proprio per questo motivo secondo me è il capitolo di Jon meno bello finora. Invece il terzo... il migliore di tutto ADWD che per ora ho letto *_*Per motivi di tempo non riesco a leggere quanto vorrei....ho appena finito il II capitolo di Jon; bellissimo, davvero bellissimo. Soprattutto il finale; hell yeah!!!
Tuttavia Martin poterva risparmiarsi un sacco di menate raccontando la vicenda della partenza di Sam, Gilly ed Aemon da un solo POV scegliendo di inserirlo in AFFC o in ADWD invece di fare il lavoro doppio come ha invece deciso....bha...forse ci sarà una spiegazione plausibile, ma ancora non ci sono arrivata.
Finalmente Dance è tra le mie mani (l'edizione americana è STUPENDA <3).. nonostante mi stia costringendo a degustarlo un po' alla volta, sono arrivata al 1 capitolo di Davos (mi era mancato, davvero. L'unica persona forse interamente 'buona' della saga). Finora Tyrion non mi ha scocciata, anche se essendomi spoilerata tutta la trama capisco la delusione di chi ha trovato la sua storia una delusione.. l'unico appunto è che tutto quel parlare di cibo mi stava facendo venire la nausea :/
Daenerys non l'ho mai sopportata, nei panni della giovane regina afflitta dai problemi del governo mi riuslta ancora più difficile da digerire. E continuo a chiedermi perchè rimanga a Mereen e cosa speri di ottenere.. un esercito più grande? Sta solo aspettando che i draghi crescano? (mi scuso per l'ignoranza o la dimenticanza, ma è passato tantissimo da quando ho letto i suoi capitoli in aSoS, nelle riletture la salto sistematicamente!)
Jon mi piace, come sempre. (ah, e dopo aver letto il prologo mi sembra ovvio che non muoia. Non che ci avessi mai creduto, veramente. Spero solo che la sua anima, il suo spirito, quello che è, non si trasferisca in Ghost, se non momentaneamente -anche se sembra questa la strada più probabile-.. più che altro non avrebbe molto senso ai fini della narrazione!) .. Vado a iniziare il suo terzo cap
Dany ormai sente di avere la responsabilità di governare Meeren, visto il casino che ha fatto per conquistarla.
Inoltre voleva imparare a governare in generale.
Voglio chiarire il mio sentimento di delusione
ADwD non è certo un brutto libro, anzi ci sono capitoli di ottima fattura (Theon e Barristan, ad esempio)
ma, da un lato, ho visto come un passo indietro la rinuncia ai tanti PoV di pari dignità dei primi tre libri a favore di 3 "super"PoV e tanti altri PoV minori
e soprattutto
ritengo che Martin abbia smarrito la compattezza della trilogia iniziale
se l'arco narrativo bene o male su Westeros prosegue (anche se il doppio cliffhanger su Brienne/Jaime non glielo posso perdonare) ad Essos ci siamo proprio persi, i capitoli di Tyrion per carità sono anche ben scritti, ma di fatto il nano viene sbatacchiato a destra e manca, e perde un intero libro per arrivare dove sarebbe dovuto arrivare molto prima e Dany (i cui capitoli per altro sono i peggio scritti, con i personaggi peggio resi e l'ambientazione meno credibile) si trascina per non so quanti capitoli prima di ricordarsi che è la fottuta madre dei draghi. Non parliamo poi di Quentin, o dei due capitoletti miserrimi di Victarion...
Per fortuna che almeno AegonVI... " />
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
Dunque... comunque un bel libro, ma per gli standard di Martin decisamente sotto tono. Ovviamente c'è da considerare che l'ho letto in uno stato d'animo completamente diverso da quello in cui ho letto i precedenti, che ho divorato tutti di fila mentre per questo ho dovuto aspettare tre anni, ma il senso di leggera delusione permane comunque, indipendentemente da considerazioni di questo genere. Finora per me è il peggiore della saga, principalmente perché... be', perché non succede quasi niente. O perlomeno niente che, a parte per i capitoli ambientati a Nord (che anch'io trovo i meglio riusciti), faccia smuovere la trama. Considerata nell'economia complessiva dell'intera saga la maggior parte dei capitoli ambientati all'Est mi sono sembrati solo un inutile allungamento di brodo. Piacevole da leggere, sì, ma alla fin fine sempre allungamento di brodo rimane. L'unica cosa buona di Meereen sono Viserion e Rhaegal... magnificamente agghiaccianti *_*
Altra caratteristica che non mi è piaciuta molto è l'organizzazione della struttura, così sbilanciata tra tre PoV che "monopolizzano" (oligopolizzano? XD) tutto il libro, mentre la maggior parte degli altri se ne esce con tre, due o addirittura un capitolo a testa. In particolare i capitoli di Jaime e Cersei mi stonano troppo messi lì in mezzo a vicende che non c'entrano niente. Li avrei visti molto meglio in AFfC, o almeno spostati a TWoW. E' chiaro che forse non era molto possibile, soprattutto per i capitoli di Cersei in prospettiva dell'epilogo, ma ciò non toglie che con Dance c'entrano poco e niente.
Sugli altri PoV:
- Tyrion è sempre Tyrion, ma esce troppo penalizzato dalle carenze nell'organizzazione della trama;
- I capitoli di Dany mi sono piaciuti molto di meno rispetto a quelli degli altri libri, tutta la parte sul governo della città l'ho letta scuotendo perennemente la testa e non sono riuscita quasi per niente a immedesimarmi nei suoi sentimenti;
- Barristan e Connington sarebbero potuti uscire meglio se avessero avuto più di quei miseri capitoli a testa, ma stando così le cose mi sembrano troppo messi lì per avere un punto di vista necessario e delle informazioni sul passato, con delle aggiunte un po' buttate lì per dare loro spessore (tipo la storia di Ashara, per dire);
- Su Quentyn... be', che dire, tale sorella, tale fratello, degni nipoti di Oberyn Martell. E' l'ultima volta che ripongo la mia fiducia in un dorniano ;
- I capitoli di Victarion sono interessanti, ma praticamente non servono quasi a niente.
Passando al Nord le cose invece migliorano alquanto: il prologo è decisamente al livello di quello degli altri libri; i capitoli di Jon sono sicuramente interessanti per tutte le cose che succedono e per l'evoluzione del personaggi... anche se non posso fare a meno di considerare la sua morte (comunque, per inciso: se l'è andata a cercare ) un po' un errore da parte di Martin: se è davvero morto non ha senso averlo "preparato" e aver creato il mistero della sua nascita in tutti i libri precedenti per poi toglierlo di mezzo così; se invece in qualche modo riuscirà fuori, allora davvero Martin sta quasi scadendo nel ridicolo con tutti 'sti personaggi che riescono dalla tomba! Comunque non dispero e mi aspetto che un modo plausibile per risolvere la situazione in cui si è andato a cacciare, Martin ce l'abbia; i capitoli di Davos sono sempre belli e io adoro sempre di più questo personaggio, anche se forse la storia di Wex sa un po' troppo di artificio; il capitolo di Melisandre è invece un po' la nota stonata, l'unica funzione che ha è quella di farci capire che lei è in buona fede e quindi, per quanto riguarda me, di farmela scadere decisamente ai miei occhi.
E infine, menzione d'onore a Theon che, oltre alla top ten dei personaggi più odiati, adesso fa parte, paradossalmente, anche di quella dei capitoli più belli e dei PoV più interessanti (ah, maledetto Martin...).
Sull'epilogo, poi... ma io sono l'unica che leggendo di questi bambini ha pensato ai figli della foresta? " />
EDIT: Non ricordo dove ho letto qualcuno che ritieni stupidi gli schiavisti perché siglano la pace.
Secondo me è la decisione strategicamente migliore.
Gli schiavisti sono in superiorità, vero, ma Daenerys ha truppe qualitativamente migliori rispetto alla media degli schiavisti (pare di capire che il grosso siano schiavi-soldato) ed è arroccata dentro le mura di Meereen.
Un assalto potrebbe vedere vincitori gli schiavisti, ma costerebbe comunque un'enormità di perdite e la vittoria non sarebbe assicurata.
L'attacco presenta anche altre incognite come la possibilità di dover affrontare i draghi o la scarsa affidabilità delle compagnie mercenarie.
Il tempo inoltre è dalla parte degli schiavisti: daenerys non ha possibilità di rifornirsi di cibo e altro mentre gli schiavisti sanno che la flotta di Volantis è in viaggio per raggiungerli.
Fare la pace può far loro ottenere ciò che vogliono senza combattere oppure dar tempo ad altri rinforzi di arrivare: loro hanno tutto da guadagnare.
La decisione strategicamente stupida è quella di Daenerys: lei vuole la pace per non far soffrire i suoi figliuoli perché è tanto buona ma in realtà (secondo le informazioni di cui dispone, non essendo cioè a conoscenza del viaggio di Victarion) le converrebbe spingere gli schiavisti a schiantarsi sulle mure di meereen difese dagli immacolati in modo da affrontare un nemico per volta.
perché un assalto? l'importante era continuare l'assedio. Chiudere il cerchio intorno a meeren e cominciare a stringere. Non far rifiatare dany mentre attendevano la flotta di volantis e i dothraki.
I figli dell'arpia stavano minando il morale delle truppe di dany, il blocco navale avrebbe fatto morire di fame cittadini e soldati, la malattia in una città assediata e affamata avrebbe avuto effetti ancora più devestanti. Carestia, forse perfino aperta ribellione da parte dei locali.
Certo dany avrebbe potuto tentare la sortita della disperazione, ma è quasi impossibile fare una sortita da una città assediata sia dal mare che dalla terra... per quanto bravi e disciplinati pure gli immacolati se la sarebbero vista brutta, e avrebbero comunque subito perdite pesantissime.
inoltre, non disponendo dany di cavalleria, per gli schiavisti sarebbe anche stata vantaggiosa una vittoria di pirro da parte di dany (assedio spezzato ma con gravi perdite degli immacolati): la ritirata a yunkai era comunque garantita e le tigri di volantis stavano arrivando.
facendo la pace hanno reso tutto molto più difficile per volantis... hanno dato una bella boccata d'ossigeno a meeren, e non gli hanno inflitto danni rilevanti.
comunque, leggendo le ultime interviste di Martin, ho appreso con dispiacere che questa cosa dell'allargare gli orizzonti, il dare più peso al continente orientale e a tutto il calderone di personaggi penosi e sotto-trame noiose che lo popolano, è voluto, e l'ha ribadito più volte.
Con la costruzione generale dei libri, in qualche modo ho preso Il Signore degli Anelli come modello. Tolkien comincia in piccolo, nella Contea con la festa di compleanno di Bilbo, e da lì i personaggi si accumulano tutti. Prima ci sono Frodo e Sam, e loro prendono con sé Merry e Pipino, e poi prendono Aragorn a Bree, e poi prendono il resto della compagnia a Gran Burrone, ma sono ancora tutti insieme. Ma ad un certo punto, cominciano ad andare per strade separate - Frodo e Sam attraversano il fiume, Merry e Pipino sono catturati dagli orchetti, e Aragorn, Gimli e Legolas li inseguono, e continuano a separarsi. Hai questa sensazione che tutti stiano insieme, e poi il mondo diventa sempre più grande.
Il mio schema è molto simile a questo. Cominciamo a Grande Inverno, e tutti eccetto Daenerys sono a Grande Inverno, anche personaggi che non vi appartengono, come Tyrion. Sono tutti insieme e poi cominciano a separarsi. In questo senso i miei libri sono più grandi del Signore degli Anelli, perché ci sono più personaggi e si ritrovano sempre più lontani. È sempre stata la mia intenzione, come con Il Signore degli Anelli, che improvvisamente ci fosse una svolta e cominciassero a ritrovarsi tutti insieme
per me questo atteggiamento è un grosso rischio.
Primo (ma è una mia opinione, quindi vabbè) la compagnia dell'anello è un "libro" (mi si passi il termine) molto migliore rispetto a le due torri e il ritorno del re. Gli eventi scorrono più rapidi ed emozionanti, nulla sembra messo lì per caso, tutto ha una sua funzione. I personaggi della compagnia si "completano" a vicenda.
Gli altri due "libri" invece soffrono molto più del primo di trovate narrative di dubbio gusto (gandalf risorto, i morti che aiutano aragorn a sconfiggere i corsari, le aquile che salvano frodo e sam ecc.), alcune trame si fanno un po' dispersive e stiracchiate, e spesso e volentieri il ritmo cala... il finale poi lo si perdona solo perché è Tolkien, ma dopo aver distrutto il Signore Del Male in una Epica Battaglia Finale tornare lo scontro tra i bifolchi hobbit e un vecchio scemo e il suo leccapiedi è la cosa più anticlimatica mai vista in un libro.
A me sembra stia succedendo proprio la stessa cosa con Martin, il racconto perde compattezza e si sfilaccia sempre più spesso: non è mica una cosa positiva, cari George. Di Tolkien si potevano imitare tante cose, questo magari no.
Secondo, lo scopo dichiarato del Signore degli Anelli è proprio quello di essere una mitologia, il descrivere un mondo, la sua storia, la sua cultura eccetera. Nel SdA, è l'ambientazione a farla da padrona, e quindi difetti come personaggi poco profondi e una trama non proprio originale e incalzante hanno meno peso.
Non così in ASOAIF: l'ambientazione dovrebbe essere un contorno, funzionale allo sviluppo della trama e dei personaggi (come lo è stato fino a ASOS)... è triste che Martin ammetta di "usare" i suoi personaggi per dare l'idea che il mondo diventi sempre più grande e complesso (vero Tyrion?). Certo Martin continua a fare grande attenzione alla caratterizzazione, ma non sempre i risultati sono soddisfacenti, anche a causa del proliferare di POV minori e quindi per forza di cose superficialotti.
E' triste anche perché, mi spiace per Martin, ma la Terra di Mezzo quanto ad ambientazione è superiore a Westeros, ed è infinitamente migliore (quasi imparagonabile) rispetto al continente orientale.
Non vale la pena sacrificare trama e POV per caratterizzare Volantis e Yunkai, proprio no.
Insomma, se si poteva sperare che il caos creato con AFFC e ADWD potesse essere riordinato in TWOT, dopo queste affermazioni temo che George stia procedendo in senso contrario.
Perché? Ha detto che la sua idea è di separare le storyline e poi ricongiungerle. Io spero che in TWOW si inizi a vedere più compattezza (un ulteriore allargamento non credo proprio che ci sarà.... spero di no). Ad esempio Tyrion finalmente incontra Dany...Insomma, se si poteva sperare che il caos creato con AFFC e ADWD potesse essere riordinato in TWOT, dopo queste affermazioni temo che George stia procedendo in senso contrario.
Comunque il quadro che si allarga sempre di più a me piace ed è stato così anche nei primi libri, però prima o poi le storyline devono unirsi e il mio timore è come ciò possa accadere. Insomma, ormai ha allargato davvero molto, quindi ricongiungere con coerenza diventa sempre più arduo. Ma sono cose di cui potremo parlare solo quando le vedremo...
Poi sì, la proliferazione dei PdV di secondo piano è un problema, perché la qualità della caratterizzazione diventa meno costante.
Un altro problema del progressivo allargamento è anche che dopo un po' si esaurisce l'ispirazione per inventare sempre nuovi personaggi secondari belli. Infatti a Meeren... in confronto Xaro quando arriva fa una bellissima figura (anche se tra le vecchie conoscenze c'è molto di meglio). I capitoli di Jon sono così forti anche perché lì ci sono Stannis, Melisandre, Edd l'Addolorato... tutti personaggi vecchi e di qualità.
Penso che se ne sia già parlato, ma comunque mi pare abbastanza chiaro che la "morte" di John sia la nascita di Azor Ahai...cosa che per altro sarebbe in linea con la cara vecchia teoria di R+L=J e porrebbe fine alle nuove fantasiose teorie, tipo B+A=J e R+L=YG ed altri deliri simili...i capitoli di Jon sono sicuramente interessanti per tutte le cose che succedono e per l'evoluzione del personaggi... anche se non posso fare a meno di considerare la sua morte (comunque, per inciso: se l'è andata a cercare ) un po' un errore da parte di Martin: se è davvero morto non ha senso averlo "preparato" e aver creato il mistero della sua nascita in tutti i libri precedenti per poi toglierlo di mezzo così; se invece in qualche modo riuscirà fuori, allora davvero Martin sta quasi scadendo nel ridicolo con tutti 'sti personaggi che riescono dalla tomba!
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
Ho cominciato solo ieri sera a leggere ADWD, quindi le mie osservazioni per il momento sono veramente limitate, ma... il prologo è veramente buono, non solo per varamyr, ma anche per le info che grazie a lui riceviamo sullo skinchanging in generale e su jon in particolare.
Il primo capitolo di tyrion è inutile e l'ho trovato anche abbastanza noioso, le informazioni che ci trasmette riguardano solo il suo stato d'animo e la sua sostanziale mancanza di prospettive. Niente di che, insomma.
Già un po' più interessante il capitolo di dany, quanto meno mi ha rinfrescato la memoria sulla sua situazione politica a meereen... solo che i nomi dei vari consiglieri/dignitari/nemici locali ecc. mi sembrano tutti uguali e ugualmente impronunciabili.
vabbè, adesso mi metto al lavoro, magari stasera riesco a leggiucchiare ancora un po' " />
Sono arrivata al terzo di Dany e il suo continuo pensare e ripensare a Daario me la rende ancora più insopportabile (vabbe', ormai ho capito di essere prevenuta contro questa donna). In compenso, ottimo Theon e veramente interessante Bran; certo, un po' improbabile che sulla collina dove incontrano la figlia della foresta riescano a sopravvivere all'attacco dei wights (qualcuno mi può rinfrescare la memoria? com'è la traduzione italiana?) ma va bene lo stesso, la sua plotline continua ad essere tra le migliori. (per inciso, solo io ho avuto un attacco acuto di fangirlismo e felicità a queste parole: He wondered what Meera would think if he should suddendly tell her that he loved her? " /> )
Perché? Ha detto che la sua idea è di separare le storyline e poi ricongiungerle. Io spero che in TWOW si inizi a vedere più compattezza (un ulteriore allargamento non credo proprio che ci sarà.... spero di no). Ad esempio Tyrion finalmente incontra Dany...
perchè Tolkien ricongiunge le storyline solo a "missione compiuta", insomma dopo i grandi eventi decisivi. Abbastanza tardi insomma.
se il modello è Tolkien, il ricongiungimento avverrà in ADOS.
che poi, imho ispirarsi a Tolkien ha poco senso. La trama del SdA ha sempre avuto uno e un solo filo conduttore: distruggere l'anello e salvare la baracca dai cattivoni. La compagnia si disperde e così noi tutti capiamo quanto la la Terra di Mezzo sia più complessa e vasta della Contea, ok, ma il filo conduttore non cambia. Vanno comunque a fare nero Sauron, sia pur per strade e con metodi diversi.
Martin ha diversi fili conduttori, molti dei quali non c'entrano niente gli uni con gli altri, fili che spesso si spezzano o mutano... se poi personaggi vengono inventati o sballottati a casaccio per il solo fine di farci vedere quanto è ganza Volantis e complesso e ricco di storia il mo**er f***er rhoyne, imho il senso di "confusione" diventa eccessivo.
Sì vabbè, spero che non si ispiri a Tolkien nel modo di ricongiungere le cose, ma solo nel fatto di separarle e poi ricongiungerle
PS: il quinto capitolo di Tyrion per fortuna l'ho trovato migliore del quarto.