A lettura ultimata da circa due settimane, dovrei essere in grado di fare alcuni commenti a freddo.
Il libro, come credo quasi tutti abbiano detto, non è per niente comparabile con la qualità i primi tre tomi. Per tutta la parte "sovrapposta" alla linea temporale di AFfC la storia procede con estremo rilento e come ben potevamo immaginare succede poco e niente. Martin se la cava con gran mestiere, ma c'è molto grasso che cola e poca sostanza. E' nelle ultime 150 pagine che le cose sembrano finalmente ingranare. L'improvvisata di Drogon scatena tutta una catena di eventi in quel di Mereen e Barristan sale in cattedra rivelandosi il vero fuoriclasse del libro. Nel nord Jon continua a rimuginare e alla fine paga fin troppo caro un unico madornale seppur comprensibile errore (l'aver mandato Mance a Grande Inverno). La sua "morte" accade proprio sul più bello, quando il suo capitolo precedente si era concluso con una frase mirabolante ("Night has come. Now my battle begins" o qualcosa del genere, ho il libro a casa). Anche a Grande Inverno gli eventi procedevano verso un gran finale, del cui esito abbiamo solo sospetti, ma nessuna prova al di là di una lettera di quel gran bastardo del Bastardo.
Tre finali in sospeso, quindi, quattro considerando anche Jaime con Brienne, cinque tenendo conto che Daenerys ha appena incontrato kahl Pono e non sappiamo che accadde in seguito.
E l'epilogo...l'epilogo è un vero colpo da maestro. Il finale di ADWD mi fa ben sperare per il seguito.
Tutto è pronto per un grande rush. Peccato che non sia il rush finale. Per quello c'è ancora troppa strada da percorrere. E delle domande che ci tormentano dal primo libro, ancora nessuno risposta.
Io non sono d'accordo che Jon paga un unico madornale errore (che cmq non è aver mandato Mance a grande Inverno, è volerci andare di persona con un esercito di bruti) ma l'aver cambiatro troppo in fretta la missione dei guardiani della notte, che nella testa dei vecchi al comando è ancora far la guerra ai bruti, al dilà delle loro parole, non aver coinvolto nelle decisioni nessuno dei suoi alti ufficiali cercando seriamente di convincerlo, aver mandato via tutti i suoi alleati e non essere stato capace di prendere delle decisioni difficili accettando di dover sacrificare qualcuno (i bruti ad hardhome, The weeper e i suoi scagnozzi). Insomma si è sgretolato da solo il sostegno dei suoi ufficiali e non è riuscito ad "uccidere il bambino" come invece pensava di fare.
Tra l'altro l'arco narrativo di Jon secondo me ha dei paralleli abbastnza chiari con quello di Dany a Meeren, mostrando come sia difficile l'arte di governare.
Se per le domande del primo libro intendi la paternità di Jon, a mio parere ci sono altri indizi, non per niente vengono per due volte ricordati Rhaegar e Lyanna, ed in un caso si dice esplicitamente che Rhaegar amava Lyanna.
mah, per me non è questione di non voler sacrificare bruti, ma di non volerli lasciare al nemico. ogni bruto salvato dalla morte è un nonmorto in meno da affrontare
mah, per me non è questione di non voler sacrificare bruti, ma di non volerli lasciare al nemico. ogni bruto salvato dalla morte è un nonmorto in meno da affrontare
però avrebbe dovuto essere più flessibile, cercare il "punto di equilibrio".
perché se è vero che ogni bruto lasciato fuori è oggi è un non-morto da ammazzare domani, occorre considerare che ogni bruto ha un costo: in termini di cibo, di gdn/navi/cavalli/ inviati a salvarli, e, per quanto riguarda i bruti più turbolenti, costi per quanto riguarda uomini sprecati a sorvegliarli o persi per reprimere liti o altro.
cercare di salvare tutti i bruti è una scelta inefficente tanto quanto quella di non salvarne nessuno.
Mi rendo conto che Jon Snow non ha studiato macroeconomia eccetera... però avrebbe dovuto intuirlo.
quindi bene accogliere i tizi di Tormund e sbandati vari, male accettare il piagnone e i suoi tagliagole e sprecare enormi risorse per tentare di salvare quelli di hardhome.
Inoltre Jon accentra tutto il comando e non cerca mai seriamente di convincere Marsh e gli altri che la sua è la sola opzione possibile: potrebbe far notare come il sud se ne freghi di loro, e cmq con l'inverno i trasporti lungo la strada del re sono estremamente difficili, mentre il mare stretto è difficile da attraversare per via delle tempeste. Marsh sarebbe costretto a notare che l'unica fonte di personale sono i bruti. Insomma Jon applica il "ghe pensi mni", ma non cerca mai di superare le ansietà dei suoi alti ufficili che contro i bruti hanno sempre combattutto.
Ragazzi, non biasimatemi se l'ho finito solo oggi: ho dovuto terminare la rilettura dei precedenti, poi sono incappato in un altro libro che mi ha appassionato mentre ero in vacanza e così è andata.
Come l'ho trovato? "Inutile come dei capezzoli su una corazza".
Speriamo che tra 5 anni (almeno) esca qualcosa di meno inconcludente.
C’è soltanto una parola per definire ciò che George RR Martin ha fatto in AFFC e ADWD: snobismo. Martin non ha alcun interesse nel far progredire la storia, vuole solo mostrarci quanto è “superiore”. Interminabili descrizioni di vestiti e cibarie e perversioni, navigazioni infinite sui fiumi, partite di cyvasse (Martin sta pensando a un altro gioco lanciare sul mercato?), personaggi che girano in tondo e non vanno da nessuna parte, personaggi che muoiono e resuscitano, e pure uno “scambio nella culla” degno di una telenovela sudamericana da quattro soldi.
Sesso: i libri di Martin sono sempre stati definiti “fantasy per adulti”, per via delle scene di sesso non sempre romantico. Erano comunque sempre descritte elegantemente, e spesso anche solo accennate e lasciate alla fantasia del lettore. ADWD ha passato il limite della decenza, di colpo siamo caduti nella più disgustosa pedo-pornografia splatter. Che scopo aveva descrivere nei minimi dettagli ciò che Ramsay Bolton fa e non fa con la sua moglie-bambina Jeyne? La maschera è caduta, George RR Martin è un vecchio depravato. Punto.
Jon Snow: capitoli noiosissimi, infiniti. Chiede consigli a tutti, per poi fare l’esatto contrario, pensa in continuazione a Ygritte, e il corvo non fa altro che gracchiare CORN CORN CORN. Jon Snow ha mantenuto fede al suo giuramento quando hanno ucciso suo padre, quando Robb è andato in guerra e quando Stannis gli ha offerto Winterfell. Alla fine lo rompe perché Ramsay Bolton, un noto pazzoide, lo chiama “bastardo”. Finale alla Giulio Cesare, ma sappiamo già che prima o poi tornerà, proprio come Brienne, Cat, Gregor, Mance e Davos, che ormai ha più vite di un gatto.
Tyrion: era uno dei personaggi più interessanti e geniali. Martin lo ha completamente distrutto. In questo libro è diventato la caricatura di se stesso.
Daenerys: avevamo seguito la sua evoluzione da bambina timida e impaurita ad amazzone guerriera. In ADWD è un personaggio irriconoscibile, Martin l’ha fatta tornare bambina, ma stavolta capricciosa. Di colpo getta tutto alle ortiche, si innamora di un mercenario e sposa un figlio dell’arpia. Interminabili i capitoli con le richieste dei cittadini di Meereen e le richieste per riaprire le fosse di combattimento, sempre negate sino allo sfinimento, per poi rimangiarsi tutto alla fine. E i draghi? Il libro non è forse intitolato A DANCE WITH DRAGONS? A Sleep with Dragons sarebbe più adatto.
Alcuni personaggi vengono tirati in ballo solo per farci vedere che non sono stati dimenticati, ma che continuano con le loro noiose e inutili vite.
Dopo lo straordinario climax ascendente dei primi tre libri, AFFC doveva essere un libro di transizione, tanto per tirare il fiato. L’epilogo di AFFC sembrava il trampolino di lancio perfetto. Invece ADWD ha impantanato la storia definitivamente. Martin si diverte a costruire per poi distruggere, ma questa volta ha tirato troppo la corda. Aegon è veramente Aegon? Jon è figlio di chi? A questo punto non ha più importanza.
Finire questo libro è stato uno sforzo. L’unica cosa che mi spingeva ad andare avanti era la speranza che succedesse qualcosa, che migliorasse. Martin è diventato ripetitivo e pedante fino allo sfinimento e all’improvviso sembra che la gente di Westeros abbia pure cominciato a parlare in modo diverso. Nessuno più dice twenty-two, bensì “two and twenty”. Breakfast è diventato “breaking the fast”. Altro sintomo dello snobismo dello scrittore.
Probabilmente leggerò anche il sesto libro. Tra sei o sette anni (O forse tra “due e dieci” anni). Ma per me la serie è finita con ASOS.
Altro appunto: all'inizio GRRM ha affermato di voler inserire un flash-forward di 5 anni tra ASOS e AFFC. L'esperimento è fallito, perché (dice lui) sarebbe stato troppo difficile spiegare gli avvenimenti di questi 5 anni con dei flash-back. Bene, a che cosa si riducono questi grossi avvenimenti narrati in AFFC e ADWD? Erano proprio necessarie le 1800 pagine di questi due libri? Era proprio indispensabile, ai fini della storia, sapere delle peregrinazioni di Brienne di Tarth, delle notti insonni di Cersei, della barba blu di Daario Naharis e delle tartarughe giganti del fiume Rohyne? No. Un editore competente e professionale non avrebbe mai permesso la pubblicazione di questo scempio. Queste 1800 pagine avrebbero dovuto essere riassunte in 200.
Nell'arco di 5 anni George Martin ha scritto ben tre libri eccezionali di una saga fantasy bellissima, forse la migliore mai scritta. Poi ne ha impiegati 11 (undici!) per scrivere gli inutili AFFC e ADWD. Qualcosa non torna. George Martin ha perso sia l'ispirazione che l'interesse per la sua stessa saga (è più interessato ai $$$ provenienti dal merchandising e dalla serie tv).
Ha perso l'interesse perché nei primi tre eccezionali libri ha scritto una media di 1 capitolo a settimana, mentre in ADWD (se crediamo a quello che ha scritto sul suo blog, e ossia che 37 capitoli erano già pronti nel lontano 2005) ha impiegato 6 anni per scrivere 36 capitoli. Una vergognosa media di 6 capitoli all'anno, ossia 1 capitolo ogni 2 mesi.
Ha perso l'ispirazione perché non ha più la minima idea di come far continuare la storia. Per questo ha tirato fuori dal cilindro un Aegon che doveva essere morto e sepolto, ha dedicato ben 22 capitoli a Jon che conta salsicce e forme di formaggio, al suo corvo che gracchia CORN CORN CORN e alle preghiere di Melisandre. Ha dedicato ben 33 capitoli per risolvere quello che lui stesso definiva il "Meerenese knot". Sai che roba: le navigazioni di Tyrion Lannister, le voglie sessuali di Daenerys e l'atroce dilemma "riaprire oppure no le fosse da combattimento"? Alla fine fa tornare Daenerys al punto di partenza, nel mezzo del Mare Dothraki.
Mettiamoci pure i capitoli con Quentyn Martell, un vero disastro. Martin ci presenta il personaggio, spreca 4 capitoli, e poi lo ammazza. Non potevamo proprio farne a meno.
Sono molto pessimista per la fine che farà questa saga. I personaggi che restano o sono distrutti (Dany, Jon, Tyrion, Cersei) oppure irrilevanti (Bran, Davos, Theon, Arya, Barristan Selmy).
Premetto di essere decisamente iscritto al partito degli insoddisfatti (anzi, ad essere onesto fatico a capire le posizioni di coloro che insoddisfatti non sono). Condivido anche il senso generale delle tue critiche (alcune fino al dettaglio, ad esempio ho anche io trovato insopportabilmente compiaciute la deacrizione delle depravazioni di Ramsay, personaggio per altro tra i peggiori ed i meno credibili della saga).
Voglio però difendere, fosse anche per una sorta di gratitudine, la buonafede dello zione.
Veramente si è incasinato a morte con affc e adwd. I primi tre li ha scritti facile anche perchè ce li aveva chiarissimi in mente. Di adwd e affc invece aveva solo una vaga idea, ma era convinto che cominciando a scrivere si sarebbero scritti da soli.
Invece non è stato così. Anzi, si è piantato in affc, che alla fine però è uscito in una forma comunque decente, ma soprattutto in adwd, che è stato a mio avviso palesemente fatto uacire dagli editori per disperazione, nel timore che altrimenti non sarebbe uacito mai. Meglio un pessimo libro che nessun libro, avranno pensato. È un peccato, e resto convinto, come già scritto, che un Martin più audace, e forse meglio sferzato dal proprio editore, avrebbe potuto quantomeno fondere i due libri in uno, che sarebbe bastato anche poco. Fosse solo per risparmiarci lo strazio di leggere i capitoli di dany (la mia dea della guerra...ridotta ad una lettrice di top girl).
Insomma, non voglio perdere la speranza che lo zione, passato oltre (non senza cospicui danni) questa colonne d'ercole, possa, con già con il terzo libro della seconda trilogia (...) tornare agli antichi fasti. E soprattutto far tornare a tali antichi fasti i nostri beniamini, che abbiamo lasciato decisamente male in arnese.
O almeno far crepare dario e cat entro le prime cento pagine.
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
La soddisfazione dipende fortemente dalle pretese e dalle aspettative. Se mi fossi aspettata un altro ACOK o ASOS, sarei stata molto insoddisfatta. Invece mi aspettavo una specie di AFFC 2, e quindi non posso dire di essere delusa. Non posso definirmi nemmeno soddisfatta, perché in generale dalla saga vorrei di più, ma come libro di transizione non mi ha sorpreso negativamente.Premetto di essere decisamente iscritto al partito degli insoddisfatti (anzi, ad essere onesto fatico a capire le posizioni di coloro che insoddisfatti non sono).
E' per TWOW che ho aspettative molto più alte.
Molte critiche di Viserys le trovo assai eccessive, ma ognuno ha i suoi gusti...
Però parlare di depravazione dell'autore per via delle scene di Ramsay-Jeyne mi sembra un riflesso di una morale comune un po' ambivalente. Sinceramente, non trovo affatto che la descrizione sia stata così dettagliata. Volendo, si poteva essere di gran lunga più espliciti, invece alla fine i dettagli peggiori sono solo lasciati intuire. Si è moderato molto più di quanto ha fatto con certe scene di uccisioni o torture (scritte in modo molto più esplicito).
Il problema secondo me è che c'è questa mentalità comune secondo la quale si può descrivere la violenza quanto si vuole e ci si può anche divertire a leggerla/scriverla, ma appena la violenza assume carattere sessuale bisogna stare attentissimi a non apparire dei depravati. Ecco, lo trovo un moralismo abbastanza strano e ingiustificato.
Va benissimo descrivere nei dettagli come Quyburn tortura in modi indicibili il cantastorie, non ho mai letto nessuno scandalizzarsi per questo. Invece con Ramsay e Jeyne, anche se la descrizione è meno esplicita...
Per quanto riguarda "Dany dea della guerra", per me non lo è mai stata. Cioè, è eccessivo definirla tale, e meno male. Altrimenti sarebbe stata una Mary Sue da guinness dei primati.
Poi un altro punto importante è la distinzione tra il personaggio e la persona. Io non ho bisogno che in una storia ci siano personaggi simpatici o ammirevoli. Quindi quando un personaggio che ammiravo poi mi scade umanamente, questo non influenza affatto la qualità del libro. Non sono mai stata una grande simpatizzante di Dany, ma anche se lo fossi stata, il fatto che si sia comportata da stupida non avrebbe importanza da un punto di vista letterario.
c'è del vero in quello che dici, e capisco la delusione, ma forse è un giudizio un tantino troppo severo.
C’è soltanto una parola per definire ciò che George RR Martin ha fatto in AFFC e ADWD: snobismo. Martin non ha alcun interesse nel far progredire la storia, vuole solo mostrarci quanto è “superiore”. Interminabili descrizioni di vestiti e cibarie e perversioni, navigazioni infinite sui fiumi, partite di cyvasse (Martin sta pensando a un altro gioco lanciare sul mercato?), personaggi che girano in tondo e non vanno da nessuna parte, personaggi che muoiono e resuscitano, e pure uno “scambio nella culla” degno di una telenovela sudamericana da quattro soldi.
indubbiamente lo stile è diventato più barocco, c'è più attenzione per i dettagli e le descrizioni e la caratterizzazione degli ambienti... basta vedere come è stata descritta Pentos in AGOT (poche rapide pennellate) e come è stata descritta Volantis in ADWD... due capitoli praticamente dedicati solo a quello, grandi approfondimenti sui dementi che la governano e le cacche degli elefanti.
Questo può non piacere, e sono il primo a dire che questo autocompiaciamento di Martin per il mondo che ha creato è palloso e anche parzialmente ingiustificato, ma lo stile rimane comunque su buoni/ottimi livelli.
Insomma leggere ADWD per è stato e resta un piacere, anche se è innegabile che qualcosa sia cambiato (in peggio) rispetto alla prima trilogia.
Sesso: i libri di Martin sono sempre stati definiti “fantasy per adulti”, per via delle scene di sesso non sempre romantico. Erano comunque sempre descritte elegantemente, e spesso anche solo accennate e lasciate alla fantasia del lettore. ADWD ha passato il limite della decenza, di colpo siamo caduti nella più disgustosa pedo-pornografia splatter. Che scopo aveva descrivere nei minimi dettagli ciò che Ramsay Bolton fa e non fa con la sua moglie-bambina Jeyne? La maschera è caduta, George RR Martin è un vecchio depravato. Punto.
mah, dipende un po' dalla sensibilità di ciascuno. A me erano piaciute di meno le innumerevoli scopate di Tyrion con Shae, quelle sì veramente gratuite. La scena di Jeyne è funzionale a sottolineare quanto Ramsay sia uno psicopatico maniaco.
Potrà anche essere sgradevole, ma è risaputo come gran parte delle turbe e delle atrocità dei pazzi come ramsay (che è un serial killer vero e proprio... un serial killer con il potere, ma pur sempre un serial killer) si concentrino sulle donne, spesso giovani (Jeyne, la caccia alle ragazze eccetera). La decisione di mostrare il suo rapporto "malato" con la moglie per me è stata una scelta legittima.
Jon Snow: capitoli noiosissimi, infiniti. Chiede consigli a tutti, per poi fare l’esatto contrario, pensa in continuazione a Ygritte, e il corvo non fa altro che gracchiare CORN CORN CORN. Jon Snow ha mantenuto fede al suo giuramento quando hanno ucciso suo padre, quando Robb è andato in guerra e quando Stannis gli ha offerto Winterfell. Alla fine lo rompe perché Ramsay Bolton, un noto pazzoide, lo chiama “bastardo”. Finale alla Giulio Cesare, ma sappiamo già che prima o poi tornerà, proprio come Brienne, Cat, Gregor, Mance e Davos, che ormai ha più vite di un gatto.
Tyrion: era uno dei personaggi più interessanti e geniali. Martin lo ha completamente distrutto. In questo libro è diventato la caricatura di se stesso.
Daenerys: avevamo seguito la sua evoluzione da bambina timida e impaurita ad amazzone guerriera. In ADWD è un personaggio irriconoscibile, Martin l’ha fatta tornare bambina, ma stavolta capricciosa. Di colpo getta tutto alle ortiche, si innamora di un mercenario e sposa un figlio dell’arpia. Interminabili i capitoli con le richieste dei cittadini di Meereen e le richieste per riaprire le fosse di combattimento, sempre negate sino allo sfinimento, per poi rimangiarsi tutto alla fine. E i draghi? Il libro non è forse intitolato A DANCE WITH DRAGONS? A Sleep with Dragons sarebbe più adatto.
Jon: vero, i suoi capito li sono molto statici, e soprattutto "stand alone", come gli episodi di una serie tv alla csi o dr house... ne togli uno e non cambia niente.
però sono interessanti dal punto di vista dell'introspezione psicologica... laddove tyrion e dany sono patetici sotto questo aspetto, jon mi è sembrato ben fatto.
sul fatto che apparentemente scleri leggendo la lettere di ramsay: imho non è così semplice: jon ha scelto di stare con stannis, stannis è morto e quindi jon è fottuto, e se rimane comandante dei gdn, legando la confraternita al suo destino, i bolton non faranno distinzioni e ammazzeranno tutti (o quasi).
invece disertando da qualche speranza di sopravvivenza alla confraternita.
Tyrion: vero, è diventato un personaggio inutile, buono solo a farci da cicerone mentre va a zonzo per il continente orientale, descrivendoci fiumi, strade, città e cacche di elefante.
Dany: del nodo di meeren c'è poco da salvare. Sul fatto che dany sia diventata stupida... lo è sempre stata (come da me sostenuto in tempi non sospetti)... il punto è che per quante cavolate faccia, non paga mai dazio. Odiosa.
Probabilmente leggerò anche il sesto libro. Tra sei o sette anni (O forse tra “due e dieci” anni). Ma per me la serie è finita con ASOS.
beh, facendo qualche taglio (qualche resurrezione, qualche capitolo, qualche profezia) può benissimo considerarsi il capolinea.
Bran e Rickon: morti a grande inverno, uccisi da Theon Greyjoy.
Sansa: libera dalle grinfie dei Lannister, ha legato il suo destino a quello di Ditocorto, nel bene e nel male.
Arya: in partenza per Braavos, verso una nuova vita e nuovi incontri
Cat e Robb: morti stecchiti
Theon Greyjoy: passerà tra sofferenze e torture il resto della sua (breve) vita
Jon: comandante dei gdn... pronto ad affrontare la minaccia con l'aiuto di Stannis, Sam, Aemon, Davos.
Tyrion: ha finalmente scoperto la verità su tysha, ha la sua catarsi uccidendo Tywin. Come Arya, anche lui partirà verso una nuova esistenza
Dany: via, tagliata completamente.
Jaime: il dolore l'ha cambiato, è diventato un'altra persona: adesso è finalmente pronto a fare il suo dovere.
Cersei: si è dimostrata abile e furba (non pazza), adesso non ha più nessun rivale: ha alleati potenti, l'amato fratello di nuovo a fianco, potrebbe non fare male.
Brienne: partirà alla vana ricerca di Sansa, che chiaramente non troverà mai. Come non troverà mai sé stessa. Ma lei persevererà: è fatta così.
Sandor: morto sotto l'albero. Piangendo per quello che non ha fatto, per quello che ha fatto.
Gregor: il mostro della saga, finalmente abbattuto da Oberyn.
Il Nord: in mano ai Bolton. Gente crudele, ma abile e determinata. Possono essere le persone giuste per superare l'inverno e ricacciare i greyjoy ed (eventualmente) gli estranei.
Il Regno/Lannister: in pace dopo due anni di guerra, formalmente in mano ai Lannister, ma durerà? chissà. Ce la faranno i due gemelli Lannister a governare? Cersei si è dimostrata abile, Jaime intelligente... per un po' probabilmente le cose andranno bene. Ma la guerra non è una novità a Westeros, e tornerà.
Tully: andati. E' giunto il tempo dei Frey.
Tyrell: hanno giocato bene le loro carte, e si sono elevati. Ancora. E' brava gente: c'è da esserne felici.
Greyjoy: hanno provato a tornare all'antica via, e parzialmente ci sono riusciti. Infesteranno i mari ancora per qualche tempo. I pirati ci sono sempre stati e nessuno ci ha mai dato troppo peso.
Baratheon: Stannis ha capito cosa significa essere Re. Il Re deve difendere il regno, e lui lo farà, anche se questo significa rinunciare al trono.
Martell: hanno avuto la loro vendetta, ma il migliore di loro è morto. Ne valeva la pena?
Varys: tagliata la storyline di Dany, diventa un semplice maestro delle spie. Un personaggio positivo, che cerca di aiutare (ma al contempo cercando di barcamenarsi come meglio riesce) l'uomo decente di turno (eddard, tyrion). Jaime e Tyrion lo "bruciano" con le loro azioni sventate alla fine di ASOS. Dovrà scappare da qualche parte, ma politicamente è finito.
Ditocorto: il trionfatore della saga. Ha provocato la guerra, e grazie ad essa ottiene la posizione di prestigio che tanto sognava (gentile concessione dei lannister) e la donna dei suoi desideri (gentile concessione degli stark). Continuerà a tramare o si accontenterà della Valle? Ci piace pensare la seconda, almeno per qualche tempo.
in conclusione: è la trilogia di due famiglie, nobili e potenti, l'una onorevole, l'altra ambiziosa, che trascinano il Westeros nella guerra totale. Come era accaduto 15 anni prima, quando lo scontro tra altre due altre famiglie aveva insanguinato e destabilizzato il regno.
La prima perde e subisce lutti immensi, ma qualche membro la scampa e comincia una nuova vita, con qualche speranza di felicità (Jon come comandante dei gdn, Sansa come amante-alleata di Ditocorto, Arya a Braavos con, chissà, Jaquen). La seconda ottiene il potere ma perdendo i suoi membri migliori. Riusciranno i superstiti a dimostrasi all'altezza?
Morale: ambizione, odio, rivalità hanno fatto precipitare un regno prospero nel caos. Gli eroi del passato sono morti, e così coloro che hanno provato a comportarsi con onore. Ma i furbi e gli spietati non sono completamente pazzi e malvagi: sono grigi, sono realistici. Dopotutto, potrebbero non essere così male politicamente.
Ma il pessimismo non domina certo incontrastato: da qualche parte, bontà e onore continuano a sopravvivere e prosperare. Alla Barriera. Laddove ce ne è più bisogno.
senso dell'opera: ne valeva la pena? La vendetta, l'amore, l'onore, l'ambizione... ne valeva la pena? Al lettore l'ardua risposta
Beh ragazzi...che le vostre aspettative non fossero alte...ne prendo atto...ma le mie lo erano. Alte. Cioè, fottutamente alte. 8 anni ho aspettato 'sto libro, nelle more: mi sono iscritto ad un forum tematico (primo forum della mia vita) per parlare con altri psicotici di questo libro, ho partecipato al relativo raduno di paicotici, ho sfasciato la minkia a tutti i miei conoscenti perchè lo leggessero, ho comprato e letto affc in inglese (mai fatta una cosa del genere in vita mia, manco per roth quando ero fissato con roth), ah, sono anche diventato moderatamente noto in un forum parecchio noto sotto un nick tratto da asoiaf.
Oh beh...scusatemi se le mie aspettative erano alte, dovevo attendermi una cosa del genere...eh no, caxxo!
Quanto al resto, sulla faccenda del sesso non so, magari hai ragione tu, non so...però avrei fatto comunque a meno di sapere che ramsay faceva accoppiare la povera jeyne con il proprio cane.
Venendo a Dany, eh piffero ma se non è una dea della guerra chi cacchio lo sarebbe? Pare Alessandro Magno. Si trasforma in una lettrice di Top Girl? Ok, lo posso anche accettare (in realtà no, ma famo finta...) ma almeno dammi, nel corso di quei 360 inutili capitoli, uno straccio di giustificazione...
Ah, e comunque sì, lo ammetto, sono un povero fan boy...
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
8 anni? Ne sono passati "solo" 6 dall'uscita di AFFCBeh ragazzi...che le vostre aspettative non fossero alte...ne prendo atto...ma le mie lo erano. Alte. Cioè, fottutamente alte. 8 anni ho aspettato 'sto libro, nelle more:
Comunque ecco, secondo me i tempi di attesa hanno influenzato molto certi pareri delusi. Invece io cerco di separare il giudizio sul libro in sè da questi fattori esterni.
Non mi aspettavo molto semplicemente perché sapevo che ADWD sarebbe stata di fatto la seconda metà di AFFC, finalizzata a colmare l'altra metà del salto temporale.
Beh, le conquiste di Dany non sono affatto paragonabili a quelle di Alessandro Magno, per il momento.Venendo a Dany, eh piffero ma se non è una dea della guerra chi cacchio lo sarebbe? Pare Alessandro Magno. Si trasforma in una lettrice di Top Girl? Ok, lo posso anche accettare (in realtà no, ma famo finta...) ma almeno dammi, nel corso di quei 360 inutili capitoli, uno straccio di giustificazione...
Comunque è stata parecchio aiutata e in più aveva i draghi. Ha anche avuto dei meriti, ma non così straordinari da renderla addirittura "dea della guerra". E meno male, perché sarebbe stato esagerato.
La spiegazione è che conquistare delle città è diverso dal governarle. La sua situazione era perticolarmente difficile, direi addirittura impossibile. Pretendeva di cambiare di punto in bianco delle tradizioni millenarie, imponendo la propria morale a un popolo a lei del tutto straniero (e per di più senza nemmeno scendere a troppi compromessi). Tutto questo però è abbastanza comprensibile, vista la giovane età. anche i suoi pensieri da bimbaminkia sono abbastanza in linea con i normali sentimenti di una quindicenne. Ne aveva anche prima. Già prima pensava a Daario, a Drogo, o ad esempio pensava al fatto che Jorah non fosse abbastanza attraente per lei. In ADWD la situazine difficile l'ha portata a cercare ancora di più consolazione in Daario. L'ho interpretato come l'istinto di una ragazza di 15 anni di fuggire mentalmente da delle responsabilità eccessive che si è assunta troppo presto, per dedicarsi agli interessi che normalmente ha una ragazzina di quell'età.
Con questo non dico che salvo del tutto la storyline di Dany. E' vero che a volte si è premuto troppo sul suo lato stupido/bimbominkioso. Ad esempio il capitolo VII (letto da poco) è davvero bruttino e palloso.
Però mi sembra eccessivo anche parlare di personaggio totalmente stravolto, almeno per ora.
Anch'io sono una fangirl, però lo stesso mi sembra giusto cercare di tener separato il fanboyismo dal giudizio letterario.Ah, e comunque sì, lo ammetto, sono un povero fan boy...
Onestamente aFfC mi aveva abbastanza deluso: le traversate di Brienne non erano precisamente coinvolgenti, i complotti di Cersei veramente di bassa lega, i capitoli degli ironborn assolutamente trascurabili, anche Dorne, a parte la rivelazione finale, lasciava poco spazio all'entusiasmo.
Speravo che aDwD, dopo tutta l'attesa ritornasse ai livelli se non di aSoS almeno paragonabile....
Ovviamente la speranza è stata vana.
Tuttavia da qui a dire che il libro è scadente o peggio di aFfC ce ne corre: singolarmente ogni capitolo è ben scritto e anche globalmente la qualità è molto alta.
Le eccezioni, secondo me, ci sono state nei capitoli di Tyrion: troppe volte a rivangare su dove vanno le puttane (fino a metà libro, poi non se lo chiede più...), sulla balestra e sul padre... pare poi che ci provi gusto a entrare nella parte del guitto facendo le capriole, indossando i vestiti da buffone ecc... per non parlare poi di penny, al cui confronto Sansa è maestra di simpatia e diabolica arguzia.
Tuttavia la mia impressione è che il difetto vero del libro è che non c'è un evento "portante": se ci fosse stata una "battaglia delle acque nere" o uno dei tanti cliffhanger a fine libro fossero stati sviluppati credo che parleremo di questo libro come del nuovo aSoS.
Questo ovviamente significherebbe togliere spazio ad un pò di fuffa: tre/quattro capitoli senza babbaz no stokazz, diarrea e fosse di combattimento, un paio a Jon che tanto si riusciva a mettere dentro tutto lo stesso, via del tutto Quentyn (riassunto da Barristan), uno in meno pure a Davos (che globalmente mi è piaciuto, ma il cap. iniziale non aggiunge molto....), una metà a Tyrion, ecc...
Ma anche senza togliere tutto questo, aggiungendo comunque un evento che desse un senso di compiutezza o di epilogo al libro secondo me avrebbe fatto valutare il tutto il maniera diversa.
Infatti delle chicche ci sono: Reek secondo me è tra i migliori POV della saga, molto meglio del Theon dei libri precedenti, lo stesso per Davos (e insieme danno un affresco del Manderly-Rat Cook davvero meraviglioso....).
Non dimentichiamoci infatti che in aCoC Dany passa il libro a fare bagni in acqua o nella sabbia e non che combini poi molto a parte ricevere una profezia.
In tre libri Arya non fa altro che girovagare da un posto all'altro senza concludere nulla.
Sansa diventa un minimo interessante solo quando qualcuno la sfrutta in qualche complotto di cui lei non è minimamente consapevole (la regina di spine, Ditocorto) altrimenti è un concentrato di latte alle ginocchia...
Però nell'economia di un libro con parecchi eventi forti il girovagare di Arya e il capitoletto preparatorio di Sansa sono utili e servono a bilanciare.
In un libro senza troppi eventi che tirano avanti la trama e che lascia in sospeso numerosi cliffhanger certo la cosa è più sgradevole.
In effetti ho avuto la forte sensazione che ci sia stata rifilata la "extended version" di un film (per giunta interrotta) prima di aver potuto vedere quella "cinematografica"...
Un pò come se Peter Jackson avesse interrotto Le Due Torri prima della battaglia del fosso di Helm e con Frodo a Osgiliath che sta per consegnare l'anello al Nazgul.... però si fosse premurato di farci vedere Merry e Pipino che si ingozzano e ruttano con l'acqua magica di Fangorn e ci avesse ripetutamente deliziato con le soporifere scene dell'entaconsulta.
Partiamo dalla questione dell'onestà. Da questo punto di vista io non credo che Martin sia scorretto/disonesto. ADWD può essere anche considerato un brutto libro (io non sono d'accordo), ma questo non significa per forze di cose che ciò sia dovuto alle voglie danarose dello Zio o a chissà quali significati reconditi. E' così assurdo pensare che uno scrittore possa fare libri buoni e libri meno buoni? Tra l'altro Martin ha anche costantemente aggiornato su quali tipi di problemi sono intercorsi in AFFC e in ADWD, non è che sia scomparso all'improvviso. Penso sinceramente che Martin sia una di quelle persone che non hanno il senso del tempo e che quindi hanno difficoltà a risolvere le situazioni in fretta, anche quelle che magari sono di poco conto.
Continuo a pensare che Martin non abbia affatto perso l'ispirazione e credo quando dice che gli elementi essenziali del suo racconto li ha ben presenti in testa. Non credo affatto che sia manchevole da questo di vista. Piuttosto è possibile che:
1. questa seconda fase di ASOIAF sia meno interessante a prescindere. Tutti noi abbiamo sempre divinizzato Martin perchè ha ucciso Ned, Robert, Drogo, Robb, Renly, Tywin, etc... ma nessuno si era mai chiesto che tagliare via tutti questi personaggi poteva essere fortemente deleterio per continuare la storia? Lo chiedo perchè leggo spesso nei commenti una volontà di ulteriori "sfrondate": e uccidi tizio, e uccidi caio, e uccidi sempronio.... il problema è che poi rimangono meno personaggi interessanti da far interagire.
2. Un libro di transizione difficilmente può essere a livello di altri libri. Nei primi 3 libri si è conclusa una fase (il tentativo di detronizzare i Lannister) e adesso ne comincia una nuova. I Lannister e gli alleati hanno sconfitto ogni avversario. Per far sì che il plot venga rimesso considerevolmente in gioco, è necessario che i vari giocatori si riorganizzino a dovere. Magari un altro autore si sarebbe sbrigato più in fretta, Martin no. Dopotutto non si è sempre detto che il realismo è una delle caratteristiche migliori dello Zio?
Ribadisco che per me il problema è strutturale, non creativo. Se Martin sistema per bene la struttura dei prossimi libri siamo a cavallo, anche perchè di pagine di qualità in ADWD ne ho lette diverse. Praticamente ho apprezzato tutti i capitoli del Nord, la prima metà di quelli di Tyrion e quasi tutti i POV di AFFC riesumati. Male la parte di Dany. Presi singolarmente i POV hanno funzionato abbastanza bene, il problema era la visione generale un po' "scentrata".
Sull'aspettativa, da un punto di vista emotivo desideravo un nuovo ASOS ma da un punto più razionale era evidente che ADWD sarebbe stato più vicino a AFFC. Racconta per buona parte eventi contemporanei a AFFC: ora, se fosse successo qualcosa di veramente grosso e importante, avremmo avuto qualche eco già in AFFC.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »